Racconti Erotici > Gay & Bisex > SABATO -N ATTESA CHE ARRIVINO LE 20.00
Gay & Bisex

SABATO -N ATTESA CHE ARRIVINO LE 20.00


di Alvertn
02.03.2015    |    7.503    |    2 8.3
"Non perché mi piaccia un caffe in tazza grande ma perché devo berla o meglio succhiarla come un cagnolino, come una troia, la loro troia..."
IN ATTESA CHE ARRIVINO LE 20.00 - PROSEGUE:

Attendo che Franco e Giorgio escano dalla doccia e si asciughino, comodamente seduto sulla tazza.
Si avviano e prendendomi per un braccio mi fanno alzare e ci spostiamo in soggiorno. Guardano l’orologio a parete e mi dicono indicandolo che sono le 18.18.
Mi torna subito in mente che prima delle 20 non posso andare e che quindi ho quasi un’ora e trequarti da essere ancora loro, come e quanto vogliono fare con me.
Io annuisco con la tesa mi spingono di nuovo in camera sul lettone, Mi fanno sedere sul bordo e mi danno da succhiare i loro cazzi, che prendo e lecco uno alla volta con turni veloci per non lasciare troppo in attesa l’altro.
Poi si sdraiano in posizione opposta poggiando i loro bacini in contatto. Le palle si toccano e i due cazzi sono grossi e distesi in direzione contraria.
Mi avvicino alla pecorina e impugno prima uno e poi l’altro portandoli diritti e li unisco, li meno per un po poi mi piego e provo a metterli in bocca. Sono giganteschi assieme e fatico a farli entrare ma ci riesco e mi muovo lento per poterli tenere. Lecco a fatica per il poco spazio, ma sono poi loro che mi vengono in aiuto e iniziano a muoversi per scoparmi la bocca, tiratissima.
Giorgio mi prende per l’uccello e le palle e mi fa ruotare sopra di lui. Che voglia farmi una pompa… Magari ne ho una voglia matta. Invece mi piazza due dita in culo e gioca con il mio buchetto ancora allargato e non chiuso. Arriva sino in fondo sbattendomi la mano sulle chiappe e spingendo e rovistando dentro. Mi piace e godo di questo bel trattamento. Franco si gode la pompa bis. Sfilate le dita ora è qualche altro gingillo che sta provando a farmi entrare, Lo intravvedo con la coda dell’occhio, senza smettere di succhiare, ed è un paletto con una coda animale. Il paletto è di notevole dimensioni con una cappella scura direi in plastica larga e dura, e la lunghezza è sopra i 20 cm. Si diverte a farla appoggiare al buco, spinge e sposta le natiche per permettere di entrare, ma è grossa e non vuol saperne il mio culo. Stufo probabilmente di questa resistenza, lo posiziona ben al centro e con due mani tenendolo diritto, lo spinge dentro con forza. Mi fa male, mi sembra d essere sventrato, mugolo ma non smette. Ecco che l’ano cede e con un plop secco entra e scende. Arriva sino alla coda e torna su. Mi scopa con quello e piano il fastidio ed il dolore leniscono e prende il posto un piacere strano. Comincio a goderlo, a sentirlo dentro grosso e grande, a sentirmi allargare e le pareti che lo comprimono, strano faticoso, ma partecipe al movimento e al piacere che attraverso esso mi da.
Lio gioca con il mio culo ed io mi diverto con quel gioco e con il bicazzo in bocca, con loro che ancheggiano scopandomi e con quella grandezza che stra riempie e soffoca la cavità orale.
Succhio e lecco come posso, Ma continuo con volontà e grande voglia di farli godere.
Improvviso, inaspettato perche non coronato da preavviso i due cazzi vengono uno e subito dietro l’altro, schizzandomi in gola e riempiendomi appieno tutto, fatico a respirare e devo bloccare la gola per poter far entrare aria dal naso e in questi pochi secondi il caldo liquido quasi strabocca dalle labbra e subito provo a degluttirlo velocemente ed in continuazione. E’ buono mescolato un dolce amaro piacevole ma che non riesco a gustare bene perché è troppo e devo mandarlo giù senza perdere tempo.
Poi i getto diminuisce ed allora possa sfilarli e leccarli uno per volta. Tolgo sino all’ultima goccia e risucchio per gustarmi finalmente quel sapore denso e piacevole. Ho in culo la coda ma non è attualmente movimentata. Sta godendosi la sborrata.
Giorgio si alza e prende la macchina fotografica e mi immortala mentre lecco il cazzo di Franco con la coda piantata. Mi da una bella pacca sul culo e Franco passa sopra di me e si siede sulla schiena per farsi immortalare mentre è a cavallo sopra di me.
Mi toglie la coda con forza, e ci pianta il suo cazzo ancora duro e caldo. Mi scopa anche se il buco è allargato e lo stringe poco. Ma piano si adegua e cominci a sentire che le pareti lo accarezzano e poi lo avvinghiano.
Giorgio fa foto, del buco libero aperto, del cazzo che si posiziona del cazzo che entra del cazzo che mi scopa e poi finalmente del cazzo che esce emi sborra fra le chiappe sopra il culo e qui Franco con le dita mi sposta lo sperma verso il buco e la fa scivolare sino ad esso, e quello che non entra subito viene infornato con le sue dita. Giorgio fotografa. Poi le dita in bocca mia per farsele pulire bene.
Esce Franco e prende la macchina fotografica mentre Giorgio si posiziona e mi scopa nuovamente immergendo il suo cazzo nel culo spermato, e il ploccettare si sente rumoroso ed io godo di questo trattamento. Mi riempie senza nemmeno provare ad uscire. Tutto dentro bene e caldo. Schizzi e contrazioni che si riversano piacevolmente nella mia pancia.
Finalmente esce ed io crollo di lato disteso sul letto. Mi fanno girare e mi trovo ad occhi chiusi un cazzo in bocca, non so chi è ma non ho voglia di guardare, vorrei riposarmi.
Lo lecco e lo pulisco da tutto quanto, liquido e sperma, poi cambio cazzo e il trattamento è uguale.
Ben puliti i cazzi, una mano mi prende il cazzo, un’altra le palle e due sui seni che mi straziano i capezzoli mentre vengo masturbato e schiacciato nelle palle. Finalmente sborro come una fontana, a getti lunghi e forti carichi di sperma. Diversi colpi poi affievolisce e si spegne la sorgente. Sospiro profondamente.
Mi riposo e respiro lento e profondamente. Una pacca sul fianco mi risveglia, mi invita ad andare a lavarmi, Mi alzo sbandando vado al bagno e mi lavo con dedizione, ma un bidet con lavaggio del culo.
Mi riporto in soggiorno e mi ordinano di fare il caffe e mi dicono esattamente dove prendere le cose. Preparo un caffe, due tazzine su un vassoio ed una tazza grande per me.
Non perché mi piaccia un caffe in tazza grande ma perché devo berla o meglio succhiarla come un cagnolino, come una troia, la loro troia.
Porto nudo il vassoio con i due caffe e lo zucchero, poi tono a prendere un vassoio con la tazza di caffe. Mi ordinano di metterla per terra e poi a quattro zampe con lingua e risucchio mi bevo il caffe mentre i due mi palpano cazzo coglioni e culo.
“Son passate le 20” mi dice Giorgio “sei stato bravo, domani vieni elle 20.00 e potrai andare alle 24.00. Probabilmente ci saranno amici, li servirai con il grembiulino e farai quanto ti diremo. Puntuale ok”
“ si grazie, puntuale senza dubbio.” Vado in cameretta e mi rivesto con calma perché stanco, ma con il cazzo ancora semi duro. Torno di là vestito e saluto. ”ciao troietta a domani”
È la risposta. Esco e mi avvio verso casa. L’aria è frizzante, fresca e mi risveglia.
Mi rendo conto solo ora del piacevole incontro, solo ora di quanto successo e di quanto fatto. Solo ora dei piaceri avuti e dati, solo ora. Primo ho solo goduto dei momenti vivendoli tutti senza riflettere senza pensare solo come essere usato, USATO e consumato da Franco e Giorgio. E che bello che è stato. Mi è veramente piaciuto e poi domani sera, domani serata particolare, serata con chissà chi altri, chissà cosa succederà. Sogno ad occhi aperti ripercorrendo l’oggi e trasportandolo al domani sera. Ed il cazzo è duro, nuovamente duro pur essendo stanco morto o distrutto a dire il vero. Ma che cazzo di piacevole pomeriggio.
Mi avvio verso casa a piedi, non disto molto saranno una ventina di minuti. Ma a camminare mi sento il culo aperto e fatico a tenere la direzione, mi vien voglia di camminare a gambe larghe, ma non è bello e indica quanto successomi a tutti i passanti. Allora cammino lento portando avanti la gamba ruotandola all’esterno. Non comodo ma evita sia le gambe larghe che il fastidio del culo e del basso ventre. Si mi sento svuotato e pieno di aria, ma mi controllo e proseguo il tragitto.
Arrivato finalmente a casa, mi faccio una nuova doccia calda per rilassarmi e recuperare un pochino di energie. Poi nudo mi butto sul divano accendendo la tv e guardo . ma non sto guardando
Ripercorre la mente la giornata dal contatto al bar a casa loro. I cazzi e le sborrate, Mi concentro ma non seguo il programma tv.
Spengo e vado a prepararmi la cena
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.3
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per SABATO -N ATTESA CHE ARRIVINO LE 20.00:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni