Gay & Bisex
DISOCCUPATO IN CERCA DI LAVORO - APPUNTAMENTO
di Alvertn
25.10.2015 |
13.996 |
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"Il cazzo ruota con lui appoggiandosi alle sue pareti interne e facendomi sentire il suo interno e ad ogni tocco godevamo simultaneamente..."
Siamo sdraiati uno affianco all’altro, respiriamo profondamente, soddisfatti dei piaceri reciproci dati. Un meritato riposo dopo la battaglia, battaglia di sesso con due vincitori e due sconfitti, sempre solo noiLento si solleva e mi si avvicina al pisello semi moscio, lo palpa, lo mena e poi lo prende morbido in bocca. La reazione è meravigliosa, il calore della bocca, i tocchi della lingua, la profondità in gola fanno il miracolo e RISORGE a nuova vita.
Si duro nuovamente e pronto per un altro incontro. Si diverte fra succhiarmelo e menarmelo. Io mi godo tutto e lascio fare tutto quello che vuole. Si posiziona sopra di me, a cavalcioni, impugna il cazzo e lentamente si abbassa portandoselo nel buco del culo. Lo striscia e passa più volte poi lo impunta li e comincia a scendere lentissimo e risalire senza farlo scappare dall’atrio che ha conquistato. Piano Sento che sto entrando, lentissimo con questo su e giù che permette di entrare un pochino ad ogni ingresso, per riuscire e spingere di più.
Bello sentire la cappella che viene presa, avvolta, compressa, circondata dall’ano che si dilata per permettermi di entrare. E sentirlo aprire un pochino alla volta
Sentirlo contrarsi e vibrare alle spinte, sia mie mentre lui scende per impalarsi. Millimetro per millimetro mi fa entrare, mi fa patire la voglia di essere dentro tutto subito, ma mi fa godere di questa attesa con i piccoli avanzamenti e quanto mi stringe e avvolge.
Ed ecco, ecco finalmente che la cappella è tutta dentro. Ecco sentirla racchiusa, sentirla dentro, sentirla presa in lui, mi sento felice e mi vengono brividi lungo la schiena dal piacere. Si ferma li, sono in ansia, dai scendi, dai che ti voglio, dai che il desiderio mi stà sballando, daiiiiii
Ed ecco, eccolo che si è deciso, ecco che scende in un istante, scende sino a sedersi su di me, scende sino ad impalarsi tutto il mio cazzo, sino a prenderlo dentro tutto, scivolando in lui, senza atriti, senza intoppi, senza resistenze, senza problemi.
Siiiii
Sono tutto dentro e lui è fermo seduto su di me. Ruota il bacino per godersi la mia mazza piantata e io assecondo il movimento e mi godo quel culo caldo e accogliente. Il cazzo ruota con lui appoggiandosi alle sue pareti interne e facendomi sentire il suo interno e ad ogni tocco godevamo simultaneamente. Eccolo che inizia, inizia a scoparsi e si muove giocando sulle cosce, spostando quindi in alto ed in avanti il culo e conseguentemente il mio cazzo dentro di lui. Un movimento dolce, ritmico, quasi musicale con il colpo del suo culo che sbatte sul mio addome, un rumore di pelli che si scontrano, ed un piacere di unione di corpi.
Mi piace, mi piace molto e godo
Con le mani cerco il suo cazzo che impugno e stringo con forza. Lo sego lentamente, seguendo il suo ritmo. Ora i respiri si intensificano, profondi, lunghi, a tratti rumorosi e accelerati e ritornano profondi. Un urlo sommesso, un respiro fortissimo, un contrarsi del mio e del suo cazzo e dell’ano che si contrae con le due aste e iniziamo assieme a godere e sborrare. Lui mi irrora il petto e un paio arrivano sul viso, io mi svuoto dentro di lui, con getti continui e con la cappella che mi sembra scoppiare. Siiiii è il sommesso grido che ci esce e piano ci accasciamo e riprendiamo il fiato perso nel piacere.
Ora sono veramente distrutto, la stanchezza mi prende e gli occhi tendono a chiudersi.
Mi alzo e vado in bagno, seguito dall’amico.
“doccia o bidet” gli chiedo
“doccia”
“ok vai” preparo un asciugamano per lui ed intanto mi faccio un profondo bidet
Quando esce di doccia mi ci butto dentro io e mi lavo bene il corpo ed il cazzo nuovamente.
Torniamo dove gli abiti ci aspettano. Lui si veste ed io nudo attendo per salutarlo e andare a letto, cotto distrutto.
Prima di salutarci mi bacia appassionatamente giocando assieme con le lingue e poi ci scambiamo i numeri dei reciproci cellulari…
“così ci risentiamo per la prossima, ok?”
“si benissimo, ho fatto bene ad aspettarti e sei meglio di quanto potessi immaginarmi… la prossima sarà stupenda, ormai ci conosciamo e quindi tutto sarà più naturale. Notte”
Un bacio lungo e apro la porta , un sorriso e svanisce nelle scale. Chiudo e mi fiondo a letto.
Mi rigiro un pò poi crollo.
Sogno di uomini che mi sbattono, che mi usano che mi maltrattano ma dormo, dormo profondamente.
La mattina mi sveglio tardi, tardi per il mio solito perché poi sono le 8.30. Mi preparo per fare un pò di spesa, ho ancora il culo indolenzito e sensibile. Ovvio, con i cazzi che ho preso ieri, è già buono che possa muovermi camminando quasi normale.
Con il fastidio del retto, mi ripassano in mente tutti i momenti piacevoli della serata di ieri, dal nuovo capo all’ammiratore che mi ha atteso al bus…. Meraviglioso.
Cammino lento, mi avvio al supermercato vicino, i 50 centesimi per prendere il carrello, entro e giro per gli scafali prendendo le cose che ho segnato sulla lista.
Mi guardo in giro, la maggior parte dei clienti è donna, da giovani ad anziane ma donne tutte, solo un ragazzo giovane, cioè 18-20 anni e vedo un bel maschio sui 40, almeno dall’aspetto. Bel corpo, alto, spalle larghe e squadrate, nascoste da una camicia a maniche lunghe aperta sia sul petto con pelo a vista che sui polsini aperti mostrano le braccia pelose. Osservo il cavallo, ha pantaloni elasticizzati aderenti e il pacco risalta come un faro nella notte, o forse sono che lo osservo con occhi critici e vogliosi. Un pacco voluminoso che produce una bella montagnola sul davanti, gambe ben tornite. Capelli corti castano biondiccio e occhi … ora che gli son vicino posso affermarlo verdi. Un gran bel figo, senza nessun dubbio. Etero o bsx o gay?
Questa è la domanda che mi assilla, ma come fai a risolverla?
Glielo chiedi?
Ma sei scemo?
Gli palpi il culo per sbaglio? Soluzione idiota e rischiosa.
Lo attendi alla cassa e fai battute a doppio senso?
Potrebbe essere….
Rifletto sulla strategia da adottare quando lo vedo sulla corsia che porta alle casse mentre prende ancora qualcosa dagli scafali. Mi fiondo verso le casse, senza correre ma deciso. Quando lo incrocio, lui ruota voltandomi decisamente la schiena e si sposata verso il centro della corsia con il corpo.
Occasione ghiotta, lo urto delicatamente con il carrello.
“mi scusi, non volevo” ma che falso come giuda ….
Lui mi guarda dritto negli occhi, mi fa un gran sorriso “nulla, non si preoccupi, non è successo nulla.”.
Il sorriso mi ha aperto il cuore, è disposto a chiaccherare, ci provo.
“vengo spesso qui a fare la spesa, ma non l’ho mai vista, è di passaggio o risiede in zona? Forse troppo curioso?”
“no,dai. Sono in zona, ma qui non vengo spesso. Preferisco rifornirmi in negozi bio. Quindi i supermercati solo quando hanno prodotti bio. Oggi ho visto nella pubblicità arrivata a casa che ha un reparto dedicato, son venuto a vedere. Mi sembra anche ben fornito, credo che ci tronerò”
“bene, io abito qui vicino a due passi da questo negozio, vengo qui per comodità, ha un po di tutto e in un colpo solo prendo quanto necessita. Anzi se ti va potrei offristi un buon caffe o al bar o a casa mia.”
Lui guarda l’orologio, riflette. ”ho circa mezzora di tempo ancora, Un caffè ci sta. Volentieri”
Gli sorrido, sono ormai alla cassa e sposto gli acquisti sul pianale e passo la cassa, lui e subito dietro. Pago e metto nelle borse, aspetto che lui abbia finito.
Usciamo ed il sole ci colpisce negli occhi.
“spesa fatta, preferisci da me o al bar. Da me posso offrirti anche una fetta di torta, e quello che viene, o meglio vuoi”
“ok vada per casa tua, in mezzoretta riusciamo?”
Lo guardo negli occhi, sorrido “maliziosamente, penso a cosa rispondere “sicuramente, ma dipende da cosa vuoi tu?
Mi guarda e sorride, credo che abbia capito la battuta e che ci stia. Staremo a vedere, mica posso sbilanciarmi subito saltandogli addosso
Non ha risposto e stiamo avviandoci a casa mia. ”bella giornata, calda con quest’aria fresca o fredda. Due passi si fanno volentieri vero?”
“verissimo, e se poi si è in bella compagnia tutto è più ammagliante”
Sorride nuovamente “troppo gentile, dai”
Penso: se uno accetta di venire a casa di uno sconosciuto, o conosciuto un attimo prima, forse ha capito il senso del mio invito, poi le frecciatine che sto inviando per scoprire le carte mi sembra che sia ovvia la prospettiva che si andrà ad aprire dopo. E poi con quei dolci sprezzanti sorrisi mi sa che è più furbo di quanto fa sembrare. Saliamo veloci, entriamo e mi sposto in cucina dicendogli di accomodarsi in salotto.
“arrivo subito, metto su il caffè e metto via la spesa. Un attimo”
“Tranquillo, fai con calma”
Preparo il caffè
Metto via la spesa, preparo due tazzine su un vassoio, la zuccheriera e un bricchetto per il latte. Il borbottio del caffè mi richiama, Verso e prendo il vassoi, “eccomi, caffè pronto. Arrivo”
Entro in salotto e quasi rischio di rovesciare a terra tutto. Cazzo, mi ha sorpreso, mi ha spiazzato, mi ha sbalordito.
In piedi, davanti a me, totalmente nudo, con un bel cazzo lungo e sottile in tiro, il suo sorriso che mi sballa.
“dopo il caffè la crema te la do io. Era quello che volevi no?”
Lo guardo io adesso, sorrido e “il caffè è servito, da bere e non perdiamo altro tempo.”
Pensa, non metto neppure lo zucchero, anche se amaro mi fa schifo. Lo trangugio in un attimo, attendo che anche lui lo abbia bevuto, appoggio le tazzini e mi inginocchio davanti a quel cazzo. Lo lecco salendo dalle palle sino alla cappella, solo con la lingua e le labbra, le mani non lo sfiorano.
Lo lecco con cura e attenzione sino a che lui lo impugna mi tiene la testa e melo posiziona sulle labbra. Labbra che si spalancano ad accogliere il solitario al calduccio. E lui gradisce, perchè mugula del mio trattamento . Si lasci lavorare senza problemi, gode dei mie desideri e della mia bocca e lingua.
“ho poco tempo…” mi blocca la testa con le due mani e inizia a scoparmi la bocca piantandomelo in gola. Io sbavo, a volte fatico a non vomitare, ma lui indifferente continua a entrare sempre di più e fermo in fondo inizia a venire riempiendomi la cavità, bevo il suo nettare con piacere anche per non soffocare. Mi riempie con una buona quantità e lentamente esce “Pulisci bene la cappella”
Tiene il cazzo fermo ed io con lingua e labbra provvedo a questa delicata e piacevolissima operazione.
”Mi dispiace di non avere altro tempo oggi. Ma voglio vederti ancora. Completiamo il sospeso… e l’insospeso.”
“ok, sai dove abito” prendo un foglio e scrivo il numero del mio cellulare, “ecco hai il mio numero, dammi preavviso che non sono a casa sempre e a volte dovrei liberarmi da impegni.”
“tranquillo, ti avviserò per tempo, mi sei piaciuto molto, mi dispiace che si debba rinviare, ma ho impegni inderogabili, scusami.”
E mi parla vestendosi.
“ok dai alla prossima con più tempo, ciao”
Mi saluta avviandosi alla porta ed io lo segui. Si ferma e torna con due passi su di me e mi bacia, bacio profondo con lingua probabilmente ancora con il sapore suo, del suo sesso della sua sborra.
“ciao” apre e se ne va richiudendosi la porta dietro.
Sono felice, la giornata si è aperta nel modo migliore. M son fatto un nuovo amico ed un amante splendido, anche se poi si è trattato di una pompa sveltina.. Ambedue vogliamo un nuovo incontro con molto più tempo per liberare tutte le nostre fantasie e desideri.
Uscito mi rivesto anche io,
Esco, scendo le scale a piedi per fare due passi. Sorrido a questo momento fortunato.
Sono in strada quando mi suona il cellulare. Un giro di tasche per trovarlo.
“pronto?”
“Ciao, sono Franco, ti chiamo per confermarti che sabato si combina la serata. Passero a prenderti verso le 16, Vestiti formalmente per un incontro di lavoro, con sotto qualcosa di stimolante, un tanga o non so. Confermi vero”
“Certo, come d’accordo. Alle 16,00. Quando sei in zona chiama con cellulare che scendo.”
“va bene a sabato”
Chiudo la conversazione e felice rifletto di questo momento straordinariamente particolare, e del nuovo appuntamento, con tutte le fantasie che partono a sognare gli eventi che ci saranno.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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