Cronaca di un incontro

Questo è un racconto scritto a 4 mani con Ssbodylover di un incontro

Trovare il momento di incontrarsi non è mai facile. Quando si hanno una famiglia, un lavoro, lo studio incontrarsi per un po’ di sano sesso diventa quasi difficile.
Ma noi il momento lo abbiamo trovato, un accordo veloce "incontriamoci all’angolo del parco. Sali in macchina con me e vediamo cosa possiamo fare".
È un ragazzo giovane, alto, snello, quasi glabro, come piace a me.

I ruoli erano stati chiari fin da subito. Fremi, il tuo desiderio è palpabile… Ci infrattiamo e non perdi tempo. Le tue mani scorrono sulla mia patta a cercare quello che brami e che avevi potuto ammirare solo in foto.
Apri la cerniera e trovi il mio membro ancora tranquillamente barzotto.
Ne rimani estasiato, come un bimbo il giorno di Natale. 🤶 lo avevi visto in foto parzialmente coperto ed averlo tra le mani è stata una piacevole sorpresa.
Non ci metti molto a piegarti e prenderlo tra le labbra che lo accolgono come fosse il loro mestiere da sempre.
Apri la bocca per accogliere la cappella grossa e succosa come piace a te.
Sento il glande incendiarsi nella tua bocca calda in questa giornata particolarmente uggiosa.
Il sangue l’affluisce rapido, il membro prende vigore ed esige sempre più spazio nella tua bocca.
Lo ammiri, lo lecchi con piacere e soddisfazione, la tua lingua rotea attorno alla cappella rendendola più gonfia e turgida di quanto non fosse già.
Voglio di più. Ti schiaccio la testa, voglio che entri fino a strozzarti. Voglio sentire la tua gola che si chiude sulla cappella.

È una sensazione che mi fa impazzire, mi dà senso di potere e dominio.

Non sono delicato ma tu non vuoi la delicatezza, vuoi il cazzo... ed il cazzo ti do.
Con un pizzico di sadismo mi piace spingertelo in gola e tenerti schiacciato più a lungo di quanto i tuoi polmoni e il tuo esofago possano reggere.
La tua gola si chiude sulla cappella provocandomi brividi di piacere. La tua faringe ha degli spasmi, mi chiede di smettere, ma i tuoi occhi mi chiedono di continuare...ed io continuo.
Me la godo ancora per qualche istante, ma sono magnanimo e ti lascio respirare. Forse l’età mi ha reso più generoso.
A te basta solo un secondo per riprenderti, poi ti rifiondi sul mio cazzo e vai su e giù famelico come se non mangiassi da giorni. Dapprima lo succhi velocemente, poi rallenti, scendi a leccarmi le palle e ritorni al cazzo.
Mentre me lo succhi sento che con le dita giochi con le mie palle. Le massaggi, le stuzzichi, si percepisce che ti piacciono. Allora io te lo spingo tutto in gola, così puoi ammirarle più da vicino.
Mentre ti tengo bloccato sul mio cazzo con una mano sulla nuca e la tua gola mi stringe allungo l'altra mano sulle chiappe.
È un culo sodo.
Scivolo con le dita nello spacco sempre più in basso, sempre più alla ricerca di un bocciolo grinzoso.
Lo trovo e comincio a girarci intorno con le dita, mentre sento i tuoi gemiti di piacere smorzati dalla mia cappella che continui a lavorare con dedizione.

Bagno le dita con un po’ di saliva ed entro brutalmente nel tuo buchetto.
Non è tanta la resistenza.
Sintomo di frequentazioni frequenti di cazzi alternativi… sono quasi geloso ed allora il mio cazzo si impenna ed affonda ancora di più nella tua gola.

Quanto vorrei ribaltarti e sfondare quel bocciolo per ore, solo per poterti donare quel piacevole dolore che porterai con te per i giorni a venire e che ti farà sorridere nel ripensarci.

Sarà per la prossima volta perché una prossima volta ci sarà …

ma intanto

Il mio cazzo affonda e scorre e si avvicina al traguardo… un gemito strozzato, un deciso affondo e ti lascio bere il mio succo di coglioni.

Mi svuoto dentro la tua bocca lasciandoti gustare il mio seme caldo e tu da appassionato lo gusti con piacere.

Abbandono la tua bocca pulito e lavato … con un pensiero fisso… quel tuo bocciolo accogliente … ma questa è la prossima storia. 🤪