Gay & Bisex
IN CERCA DI LAVORO
di Alvertn
11.05.2018 |
21.310 |
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"Tutto mio, voglio scoparti, prenderti, gioire con te..."
IN CERCA DI LAVOROAccendo il pc per vedere la posta.
Ho inviato migliaia di curriculi in risposta a svariati annunci ricerca di personale. Risposte zero.
Siamo in troppi i disoccupati in Italia, e gli unici a non rendersene conto sono i politici di Roma, o meglio gli fa comodo far finta di non capirlo.
La crisi non è passata, qualcosa si muove, ma è una goccia nel mare.
Quando parlano di 1000 nuovi assunti, bel segno, ma su più di dodici milioni di disoccupati le percentuale è una nullità di cui non vantarsi.
Ma si, sono i soliti commenti, se non vanno in pensione non ci son posti per i giovani, e si potrebbe andare avanti in eterno.
Finalmente il pc ha caricato tutti i programmi e la schermata iniziale si apre.
Clicco per vedere la posta. Fra tante mail insignificanti e inutili una risposta ad un annuncio.
Apro e leggo con il patema d'animo.
Sarà il grazie ma non abbiamo bisogno.
Invece no. Cazzo finalmente una risposta. Invito per un colloquio stasera verso le 18. Segue indirizzo numero di telefono per eventualmente spostare. Spostare?? Ma siamo matti??
Rispondo alla mail confermando l'appuntamento.
Poi cerco in Internet i commenti sull'azienda, almeno da sapere con chi ho a che fare.
Leggo in più siti.
L'azienda è emergente, in espansione, solida, non ha debiti riferito all'ultimo bilancio. Sembra seria.
Vado a vedere la proprietà e la dirigenza.
Proprietario e amministratore è un nome che mi ricorda un amico di infanzia con cui sono stato molto affiatato sino ai 24 anni poi ci vedevamo saltuariamente ed infine persi di vista. Ma dubito molto che possa essere lui.
Cerco se vi è una foto per chiarirmi il dubbio ma non ne trovo.
Bene. Rifletto, mi preparo la chiaccherata di presentazione in modo da essere tranquillo e sicuro.
La giornata passa normale, solo verso le 17 mi assale l’agitazione.
Mi preparo, e mi avvio, non voglio arrivare in ritardo.
Anche perché l'orario dell'ufficio sul sito indica sino alle 18.
Arrivo con 20 minuti di anticipo, decido di prendere un caffè, e poi vado.
Suono, aprono, entro.
Una bella donna dietro un banco di accettazione, bionda, viso ovale con mascella stretta, seno sarà una terza, scollatura da capogiro.
Mi presento, mi fa accomodare.
Aspetto. Mi torna alla mente l'amico di tempo fa.
È stato lui a introdurmi nel sesso con maschi.
Eravamo sui 15-16 anni mi ha insegnato prima a baciare, baci con lingua fra noi due. Poi a fare seghe, reciproche. Poi mi ha invitato a fargli pompini, ricambiati solo quando voleva. Poi pompini con ingoio. Quando mi succhiava lui la mia sborra la teneva in bacca e mi baciava lasciandola tutta a me, nella mia bocca tutta da bere. Mi piaceva da morire, sia lui che i suoi modi ed il suo sesso.
Mi ha poi convinto a prendere il suo bel cazzo in culo, ricordo ancora la prima volta. Alla sua proposta, io molto titubante, paura di sentir male o non so, ma a lui non ero in grado di dire di no. Acconsentii e lui mi lecco il sedere, il buchetto per diverso tempo, entrò lentamente con un dito, piano che quasi non lo sentivo, ma non è vero, mi sentivo aprire e non distinguevo fra fastidio e piacere. Poi appoggia il cazzo, mi sussurra dolcezze all'orecchio e avanza lento, avanza e mi allarga, avanza ed entra. Un male, una fitta che mi prende, ma le parole dolci, e il continuo avanzare dentro, dentro me alla fine hanno prevalso, e quando ha cominciato a montarmi ho goduto come non mai, ho sborrato due volte di seguito mentre mi scopava e la terza quando lui è venuto dentro, è venuto in me, e mi ha riempito, mi ha donato il suo sperma.
Da quel giorno in poi sono stato il suo amante, la sua troietta, a sua disposizione per lui e per chi voleva lui
Facevo la troietta con lui e per lui. A volte se voleva farsi qualche ragazzo, mandava avanti me a sedurlo, a dargli la mia totale disponibilità sessuale. Poi appartati lo succhiavo e mi facevo scopare e lui arrivava mentre avevo il cazzo in culo. Una sceneggiata di finta gelosia e il malcapitato per rimediare al torto fatto scopandomi si sottometteva a farsi scopare come risarcimento, scopata per scopata. Io ritornavo protagonista dopo che gli aveva piantato il cazzo nelle viscere, andando a succhiargli il cazzo e girandomi per riavere dentro, quel cazzo perso con il suo arrivo
Quindi riprendeva a scoparmi mentre era scopato.
Poi sborra a gogo e io che succhiavo i due cazzi in attesa di essere nuovamente preso da uno dei due.
Ma questo succedeva raramente e credo lo facesse per far uscire la mia parte interiore di troia vogliosa e arrapata. E ci riusciva sempre. A volte anche mettendomi in mezzo ad un cerchio di maschi nudi e vogliosi che mi passavano e ripassavano con lui partecipe o regista a filmarmi. Cazzi che spompinavo o che mi prendevo dentro di me. Riempito di sborra in culo e in bocca, bevuta e ingoiata a sazietà.
Era sempre pronto a trovare nuove situazioni, nuove persone o solo lui ed io per godere e divertirci.
Facevo sempre la troietta per lui.
Mi scopava moltissimo, più volte al giorno, da solo o in compagnia di amici.
Un giorno mi regalo un cappuccio grigio con due fori per gli occhi e un grande buco tondo per la bocca, un leggero elastico per chiuderlo attorno al collo.
Con quel cappuccio mi ha fatto fare di tutto, orge, incontri strani, un paio di volte mi ha venduto-prostituito.
Tanti cazzi sono passati da quel foro per entrare nella mia bocca e tanta sborra è schizzata attraverso
Ma eravamo sempre affiatatissimi, sempre insieme, ed io godevo e facevo godere, veramente indimenticabile.
Poi ci siamo persi per strada, università diverse in città diverse. Maschi tanti ma come lui nessuno. E non aveva un gran cazzo, sui 17, ma lo usava da Dio. E poi il contorno che ci metteva, la fantasia, l'eros, le sorprese, le orge mai preavvisate ma da lui ben organizzate con io al centro, le volte a trans, tutte a sorpresa per me. Vero che ero un suo giocattolo, il suo amante, il suo e nostro piacere e che quanto decideva mi andava benissimo, mi ha sempre fatto piacere e godere da troia, e lui godeva con me di me e con gli altri con me.
La donna mi si avvicina, mi dice che possiamo andare dal direttore. Il ricordo svanisce e la realtà ritorna.
Mi accompagna, entra e mi presenta.
Appena lo vedo è lui, un po' più grande ma è lui.
Sono sorpreso, non so cosa fare. Lui mi viene incontro "non ci posso credere, sei tu, dopo tanti anni eccoti qui. Tu" e ci abbracciamo forte come fosse ieri.
Si stacca e "Valentina, grazie puoi andare. Chiudo io. Buona serata e grazie"
La signora saluta ed esce, sentiamo poco dopo il chiudersi del portoncino.
Siamo da soli.
Lui mi fissa " sono felice di rivederti, ti ho pensato più volte ma con la certezza che non ci saremmo più rivisti, ed invece eccoti qui. Tornano i vecchi tempi. Come stai, che hai fatto in tutto questo tempo?"
Raccontai una parte del mio vissuto, che mi ero sposato, felicemente, ma non avevo rinunciato ad incontrare maschi, anzi. Ovvio che lei non sa.
"E tu..."
Si è sposato, ha creato l'impresa dal nulla, lavorando ed ingrandendosi, ed oggi è una bella realtà. Maschi sempre, donne a volte.
Questo il succo.
Poi si avvicina e mi bacia, passione esplode, come allora ed io mi lascio andare e torno ad essere alla sua mercé.
Mentre mi bacia, mi palpa il cazzo indurito, e mi slaccia i pantaloni che lascia scivolare a terra. Poi abbassa gli slip, ora mi palpa direttamente cazzo e palle. Mmm io vado in estasi. Sono sempre stato suo ed ora il ritrovarsi mi ha riportato indietro nel tempo e nel mondo delle senzazioni. Godo di essere nuovamente suo.
Abbandona le mie labbra e scende al cazzo che mi lecca e se lo pone in bocca.
Si apre i pantaloni e li cala assieme alle mutande, cazzo duro, bello come lo ricordavo.
"Ora girati" mi mette salvia e poggia, inizia la spinta ed io lo accolgo, piacevolmente dentro di me, tutto, tutto dentro, tutto dentro me. Bellissimo, mi piace il suo cazzo, il suo modo di usarlo con me, in me. Mi piego in avanti per gustarmi meglio quel membro tanto desiderato con seghe al solo ricordare.
Mi scopa bene, dolcemente, profondamente, e lo sento godere di me, del mio corpo, del mio ano, del mio culo, del mio spirito.
Mi piace e lo desidero, voglio sentirlo venire, godere dentro, riempirmi come ha sempre fatto, lui in me.
Mi godo ogni affondo, ogni ritirata, percepisco che il momento è vicino, lo conosco troppo bene per non capirlo. E viene, viene sospirando, chiamandomi per nome, sborrando a schizzi lunghi, pieni, con colpi violenti.
Godo a sentirlo gode, a sentirmi suo, a sentirmi pieno del suo seme, e che vuole ancora riempirmi.
Piano abbandona il mio caldo corpo, ed io mi giro subito per prendermi le ultime gocce e svuotarlo completamente. Risentire il sapore di una volta, ricordi di giorni aperti a tutto, sesso e orge, divertimento e piaceri continui, momenti indimenticati e indimenticabili.
Tutto mi appare con quel sapore e con quella inculata da sogno e da ricordo.
Mi accompagna in bagno dove ci laviamo e puliamo.
Torniamo di là e ci sediamo
Seduti nudi riposiamo. Lui conferma l'assunzione
"Ci conosciamo da tanto e profondamente, sono convinto che il ruolo sua esatto per te. Vieni domattina, Valentina farà tutte le carte per l'assunzione, e dopodomani inizi. Tempo indeterminato e 2.000,00 euro mese netti. Sei mesi di prova poi discuteremo se ci saranno variazioni da apportare. Ricorda sempre il lavoro è lavoro, il sesso è sesso. Non vanno mescolati, nel senso che faremmo sesso spesso, ma non a discapito del lavoro, e non comporta privilegi nell'ambito lavorativo. So che lo sai ma mi piace sottolinearlo"
"Ti ringrazio per la fiducia. È bello riaverti a me"
Mi alzo lo bacio passionalmente, scivolo sui capezzoli che succhio e mordo poi giù lecco il cazzo le palle, risalgo e mi prendo con la lingua il cazzo e lo porto in bocca e succhio e scopo. Un attimo ed è di nuovo duro.
Mi tira per i capelli per toglierlo di bocca ma non mollo, mi blocca ed ora è lui che mi scopa, profondamente con ritmo e voglia di sborrare. Accelera i colpi, profondi, pulsanti, arriva, lo sento, mi accingo a ricevere il getto, la sua sborra, il nettare che voglio e ho voluto per anni, si arriva, sospirando, soffiando, godendo si svuota le palle nuovamente in me, in bocca e godo ed assaporo tutto il suo dolce sperma. Pulito sino in fondo, risucchiando per avere anche le ultime gocce.
Riprende il fiato. Guarda l'ora sono le 20 passate, "cazzo devi scappare."
Ci rivestiamo ed usciamo assieme dall'ufficio.
In strada ci salutiamo "domani dalla Valentina, ciao"
L’indomani mattina alle 9 ero dalla Valentina, gentilissima, e prepariamo le carte per l’assunzione.
Da come parlava del capo, Luca, mi sembrava che fosse in gran confidenza, anzi proprio di più. Che ci andasse a letto. Non ho approfondito anche se mi ha fatto delle proposte abbastanza esplicite.
A un’ultima proposta le chiedo se Luca è un problema se ci si incontra.
Mi spiazza “Luca mi ha detto che vi conoscete da tantissimi anni, da giovani, e che … se posso esprimermi sei stato il suo partner, la sua troietta, il suo amore maschile”.
“o cazzo, così schietto?, allora dovere essere molto in confidenza, anche a letto.”
“si esatto, ma lui non ha problemi, anzi mi ha detto che sei una favola e che se ne ho voglia di provare a passare almeno una notte con te”
“mi ha sponsorizzato bene allora…”
“andiamo a cena insieme e poi vieni da me stasera?”
“mi piaci, diretta e punti alla risposta. Ok Verso che ora e dove?”
“Passo io a prenderti, ho tutti i tuoi dati sulla scheda compreso il cellulare. Quando sono in zona ti chiamo, verso le 21 ti va bene?”
“quando vuoi. Poi vedremo cosa fare. Intendo se scopare o meno”
“tranquilla, ti scopo io, tu farai la troietta come con Luca”.
La guardo sorpreso, non capisco che voglia dire, ma si vediamo come andrà
“Capisco che tu sia sorpreso, ma la sorpresa sarà più grande dopo, vedrai che ti piacerà da morire. Ciao, ci vediamo alla 21 stasera”
Saluto e esco, ripenso e cerco di capire.. cosa avrà voluto dire. Ma poi abbandono e mi dico che non val la pena di farsi venire il mal di testa a cercare una risposta che non sai mai se è quella giusta.
Passo la giornata a leggere e mettere cose a posto.
Poi doccia e mi preparo per la telefonata. Intimo da troia, ma sopra maglietta nera girocollo e pantalone attillato in similpelle nero. Scarpe in vernice nere. Direi da troia impegnata.
Squilla il cellulare, rispondo, è Valentina quasi arrivata. Prendo le mie cose chiudo casa e scendo in strada. Esco e lei arriva un attimo dopo.
Un colpo di clacson leggero me la fa individuare, e mi avvio. Apro salgo chiudo.
"ciao, tutto bene? Finito di lavorare?"
"Si bene, finito di lavorare, passata a casa per riordinare e per doccia. Tutto bene. Vedo che ti sei messo da fighetta, o meglio da troietta. Molto bello, stai benissimo così vestito. Si vede tutto quasi fissi nudo"
"È quello che volevo si capisse."
Splendida Valentina.
Capelli neri sino alle spalle, frangetta sopra gli occhi, occhi verdi carichi di espressività, camicetta bianca velata che fa trasparire un bianco reggiseno a pizzi, un girocollo di corallo, gonna a mezza coscia rosso Vermiglio, calze a rete maglia normale rosse in tinta e ballerine in vernice rosse Vermiglio. Un gran bel figone.
"Hai un posto dove andare a cena o decido io?”
“mi hai invitato o meglio rimorchiato brutalmente e quindi lascio a te l’onere della decisione e di quello che vuoi fare, sarò a tua completa disposizione, come sai sicuramente”
Mi sorride e si avvia, non so dove mi porta. Ci raccontiamo alcune cose ma nessun approfondimento su di noi. Forse lei sa molto di me ma io nulla di lei
Arriviamo in un locale isolato, bello sia come edificio, cascinale di campagna ben restaurato con particolari ben curati e dettagli meravigliosi sia dentro la sala e i tavoli.
La conoscono e le fanno festa. Ci fanno accomodare e portano i menù.
“lascio a te ordinare anche per me, se vuoi che sia la tua troietta stasera lo sarò in tutto. Decidi anche questo “
A fine pasto, sorridendo mi dice "un buon caffè, poi andiamo da me. Ho voglia di averti tutto. Tutto mio, voglio scoparti, prenderti, gioire con te. Voglio vedere se quanto Luca mi ha raccontato e descritto di te sia vero e non suggestione di ricordi di gioventù, dove oggi si sognano cose non realizzate."
Io sorrido maliziosamente." Non so cosa ti ha detto di me, posso solo immaginarlo. Da quando lo conosco non ha mai ingrandito fatti o avvenimenti. Posso solo dirti con certezza che non sarai delusa, che sarò troia sino al midollo, disponibile a tutti i tuoi desideri, tuoi e di chi vorrai tu, come con Luca."
I caffè tardano ad arrivare, parliamo di noi "chiaramente questi incontro o se ce ne saranno altri, non sono collegati al lavoro. Qui siamo liberi di fare quanto vogliamo, al lavoro rispetto, serietà e lavoro. Niente smancerie."
"E Luca? Lo informiamo?"
Sorride maliziosa, occhi da porcona, "lo sa già"
E mi spiazza nuovamente. Sto per chiedere come ma ecco i caffè.
Beviamo, il conto è di Valentina. Usciamo e ci avviamo.
Parcheggia in garage, ampio per due auto, ascensore e entriamo.
Casa accogliente, mobili moderni, chiari, pochi soprammobili, ma di buon gusto. Alle pareti alcuni quadri, artisti conosciuti e di pregio.
"Vuoi bere qualcosa?"
"No grazie, per ora sono a posto"
Mi si avvicina, mi bacia insinuando la lingua fra le mie labbra e stuzzicando la mia, e nel contempo mi apre i pantaloni e mi solleva la maglietta.
Si stacca mi sfila la maglietta e mi toglie i pantaloni. Resto in perizoma… mi guarda sorride e mi toglie anche quello, tutto nudo con il cazzo in tiro
“ti ha descritto bene Luca, sei come mi ha fatto immaginare, un gran bel corpo”
Provo a sbottonare la camicetta ma mi ferma “sss fermo , tu obbedisci solo io decido”
Mi palpa ovunque, mi morde i capezzoli, mi sega per un po’, mi accarezza il buchetto. Poi finalmente si toglie la camicetta ed il reggiseno, si un terza con due pere sode, forsesiliconare.
Belle tette, le succhio i capezzoli, uno alla volta alternando, lasciandoli, baciandoli, mordicchiandoli.
Valentina mi accarezza e a tratti mi sega, ho il cazzo durissimo.
Passa a succhiarmi anche lei i capezzoli ed io vado in para, mi piace da morire.
Improvvisa si stacca, la guardo, sto per chiedere cosa succeda, perché dell'interruzione.
Si gira e dandomi alla vista schiena e culo, si toglie le scarpe, la gonna rossa vedo in perizoma rosso e il reggicalze.
Apre il reggicalze e si sfila le calze a rete. Infine il perizoma in seta rossa cade.
Sospiro, finalmente nuda e ..
Si gira e mi lascia senza fiato.
Cazzo.. si bella, bel corpo sodo e lineare, ma... si benissimo, inatteso fra le cosce .. cazzo che bel cazzo che ha. 15-16 centimetri. Un bel diametro di 5, mmmm
Adesso capisco quello che diceva.
Si avvicina ed io mi ci tuffo, lo lecco dalle balle sino alla cappella, libera e rossa, che vibra al mio contatto.
Poi tutto, tutto in bocca e giù sino in gola.
Buono, anche se ha un profumo di detergente intimo femminile, che pero tolgo alla terza passata di lingua.
Ora Valentina mi ferma dolcemente la testa e inizia a scoparmi lei la gola.
Ogni affondo, da dolce diventa forte e passa al violento, è un grosso sospiro suo, ed un grande piacere mio.
Partecipo con la lingua a questa scopata, a questi affondi
Voglio sentire la sua sborra uscire dal suo cazzo, voglio assaporarla, gustarla, capire se il sapore caratterizza lei il suo essere. Ma la voglio tutta, tutta dentro da bere.
Ha una buona resistenza, mi scopa da sicuramente più di mezz'ora e solo adesso percepisco cedimenti, vibrazioni, ingrossa il cazzo, pulsa, quasi sento il suo cuore nella mia gola, ed è stupendo sentirlo, come fossimo una sola entità, congiunta in tutto, e non finisco i pensieri che ecco finalmente la fontana è attiva.
Sborra con getti forti, lunghi, copiosi, caldi.
Me li godo tutti, ogni movimento ogni getto è dolcezza, piacere, desiderio per me, e mi gusto e bevo tutto.
Si il sapore dolce profumato riflette la sua essenza, la sua dolcezza e la sua determinazione.
Vi è corrispettivo fra il suo sperma ed il suo carattere.
Si ritira lenta dalla mia bocca, appena esce le prendo in mano il cazzo, punisco la cappella con la punta della lingua, ed ad ogni passata freme e gode.
Mi appoggia la mano sulla fronte e mi spinge appena lontano da lei. Vuole riposarsi.
Io abbandona l'asta magica e mi rilasso con lei
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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