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Gay & Bisex
PATRASSO, IN TRAGHETTO, CON I DUE AMICI ARRIVIAMO AL PORTO E ALLA PRIMA TAPPA
di Alvertn
05.12.2016 |
8.418 |
4
"Noi gli sorridiamo e lui nel sorriderci si pone la mano sulle palle e le stringe..."
PATRASSO, IN TRAGHETTO, CON I DUE AMICI ARRIVIAMO AL PORTO E ALLA PRIMA TAPPAMi sveglio perché sento delle mani che mi accarezzano, e il risveglio non è il massimo perche riprendo atto che il rumore dei motori della nave è forte, non assordante ma pesante.
Gli occhi si aprono e mi trovo davanti Renato e Renzo che mi coccolano, mi accarezzano ovunque ma non si soffermano in parti particolari, me sesso ne altre.
Li osservo e sorrido “buon giorno cari, ho dormito come un sasso, mi avevate distrutto ieri sera, o meglio stanotte. “
“anche noi stesso pensiero, ce lo siamo detti un attimo fa, Aggiungiamo che con te è stato splendido e che ti vogliamo con noi a fare le ferie e il giro del Peloponneso. Dai che sarà una vera avventura a vedere posti nuovi e misteriosi e nel contempo delizioso per lo stare assieme. Ci hai dato veramente una carica incredibile e se vai per la tua strada ci demoralizzi davvero.”
“mi mettete in imbarazzo, non ci ho ancora pensato perché mi son addormentato subito e mi son segliato adesso. Dovrei pensarci, ma credo che la decisione d pancia sia la più corretta per me, Direi che ci vengo volentieri con voi. Mi son trovato come amici di vecchia data, come se ci si conoscesse da un’eternità. Mi avete usato e abusato e reciproco da sballo oltre quanto potessi aspettarmi e sognare. Si sono con voi, sono dei vostri, sono vostro, V O S T R O.”
Con enfasi e quasi sillabando evidenzio l’ultima parola VOSTRO per essere chiaro di cosa succederà
“Splendida notizia, ci speravamo tanto ma avevamo paura di un tuo no…. Meraviglioso. Si saranno vacanze da sogno”
“si e allora si festeggia questa tua decisione, beviamo assieme.”
Ho un attimo di sbandamento, hanno qualche cosa da bere?
E invece è più semplice e naturale, Mi trovo il cazzo di Renzo in bocca e si prende quello di Renato e Renato si prende il mio
Un pompino a tre. Ottimo come risveglio. Succhio e vengo succhiato con desiderio di brindare, e quindi tutti e tre cerchiamo di far sborrate il prima possibile.
Più che un pompino risulta essere una sega succhiata. Non avendo freni inibitori e non pensando a un dopo io mi lascio andare alle senzazioni, alla masturbazione e vengo mugolando e sborrando copiosamente. Sono il primo ma subito seguito da entrambi e mi trovo la bocca piena, caldo liquido che a getti mi riempie e gusto e bevo.
Finita la sborrata a tre ci stacchiamo dai cazzi ci guardiamo sorridendo. “il brindisi è fatto” dice Renato e ci baciamo reciprocamente al sapore di sborra.
Finito di baciarci provano a farmi mettere alla pecorina.
“Fermi tutti, ora vado in bagno, devo pisciare e lavarmi per svegliarmi fuori. Poi … poi farete quel che vi pare. Ma ora no grazie” e mi avvio al bagno. Renzo e renato scoppiano a ridere e mi lasciano andare senza trattenute.
In bagno mi svuoto, mi lavo mi risvegli, faccio la barba, anche se il piano della nave dondola.
Quando sono a posto e tutto ben tirato e improfumato (termine dialettale) torno di la. I due mi aspettano palpandosi gli attributi, penso per tenerli in tiro.
“eccomi qui, bello e rinfrescato. Vi ricordo che dobbiamo liberare la cabina verso le 10 come richiesto dal comandante. Che ore sono adesso che sono senza orologio ora?”
E’ Renzo che risponde dopo aver guardato l’orologio. “sono le 8.33, abbiamo un po di tempo per noi se ti va e poi ci riordiniamo le cose e torniamo al bancone dell’accettazione. “
“bene dai, pensavo più tardi, qui non si capisce se è giorno o notte. “dico io
“In effetti è vero, dai vieni qui”
Dal bagno sono uscito nudo come nudo mi ci ero infilato.
Mi avvicino ai due. Un abbraccio a tre e bacio a tre. Chi di voi lettori lo ha fatto, il bacio è comune a tutti e tre insieme, anche se le labbra si sfiorano e le lingue si toccano fuori dalle bocche.
Strano come bacio ma al contempo emozionante, sensuale e eccitante.
Poi renato si mette alla pecorina Renzo si posiziona dietro, credo si siano accordati mentre ero in bagno, ed io mi sposato davanti a lui per farm succhiare il cazzo.
Renato mi guarda e mi dice “no voglio leccarti il culo per iniziare, il cazzo semmai dopo.”
“ok come devo mettermi allora, non capisco come ?”
“alla pecorina, così posso leccarti e curarti il buchetto. Vedrei come sono bravo o ti ricordi di ieri sera?. MMMM”
Vedo che Renzo lavora il culetto di renato e che posiziona il suo cazzo. Io mi posiziono alla pecorina davanti a lui con il culo bel alto per renderglielo comodo.
“ arretra ancora un po e alza le chiappe dai”
Si blocca, non parla ma sentiamo che gode dell’entrata del cazzo di Remo, Gode e sospira, si dimena, soffia.
Poi finalmente ritorna in lui e piazza il suo viso fra le mie chiappe e inizia a leccarmi tutta la valletta.
Si sofferma sul buchetto ormai chiuso dopo le fatiche della notte e direi nuovamente (un modo di dire ovviamente)
Bellissimo sentire la lingua che scorre e poi si ferma passa circonda succhia l’ano. Poi spinge, sforza, apre passa, ma è corta e fatica ad accedere. Ma che bello per me sentirla. Ho il cazzo duro come marmo. Vibra ad ogni pressione sul buco. Mi piacerebbe sentirla dentro ma non riesce a entrare se non per pochi centimetri
Dopo la lingua, intervalla le leccato con il passaggio di uno o due dita dentro. Bello, bellissimo sentirti voluto cercato, aperto e scrutato in tutto.
Mi godo ogni istante ogni sua attenzione e sento i sospiri e gli urletti di Renzo che cavalca il culo di Renato.
Dalla voce direi che gli piace un mondo stare in quel culetto caldo e presumo accogliente
Un urlo che viene soffocato dai rumori del motore avvisa che Renzo sta venendo, che Renzo sta riempiendo il culo di Renato, che Renzo stà godendo e si dimena sborrandolo. Le dita in culo, nel mio di culo, si agitano e cercano di entrare oltre il possibile. Capisco che sta godendo della sborrata, e mi piace sentire che il suo piacere o trasmette anche a me con le sue dita, dita che vorrebbero aprirmi oltre, dita che vorrebbe sborrare dentro, dita che mi aprono sempre di più.
Si raddrizza, abbandona il mio buchetto “vieni indietro, forza dai che ti inculo adesso.”
Io arretro e quando sento la sua cappella sulle chiappe mi avvicino dolcemente e quando la posiziona giusta allora arretro deciso e mi entra senza problemi, e la faccio arrivare fino in fondo, tutta dentro, tutta in me, tutta sino alle palle.
Riesco a scoparmelo per 2/3 colpi, poi mi prende ai fianchi e mi blocca, ed inizia lui a scoparmi con voglia, con desiderio, con foga
Respira profondamente e contemporaneamente con affanno. Renzo si posiziona in piedi davanti a me e mi piazza il cazzo sulle labbra, Bagnato e caldo di culo.
Apro e si mette a scoparmi come se non fosse appena venuto, come se non avesse appena riempito Renato, riempito il culo a renato.
MMMM uno che ti scopa il culo assieme ad uno che ti scopala bocca è splendido e le senzazioni ed i piaceri si sommano e godo sempre di più.
I respiri sono come treni a vapore, le urla e i discorsi “dai troia, forza troia, … godo troia. .. non smettere troia ecc”
Sono continui, vari e costanti. Ora li sento e vengono quasi assieme. Riempito culo e bocca con getti fluidi, caldi e vogliosi.
Renzo finito di sborrarmi in bocca poggia la sua mano sul mento e mi alza il viso e mi bacio con lingua profondamente e passionalmente. Meraviglioso bacio
Renato esce e mi lecca il culo e la sborra che mi esce.
Ci fermiamo, riprendiamo fiato. Renzo guarda l’ora e” forza, ci prepariamo e poi abbandoniamo la cabina. Doccia in tre, che non ci si stà ma ci proviamo ugualmente.
Poi ci si veste, si fanno i bagagli e si risale percorrendo a ritroso il percorso della sera prima sino all’accettazione.
Renato consegna la chiave e andiamo a fare colazione al bar
Seduti facciamo colazione e poi discutiamo cosa fare e dove andare. Io propongo di andare al campeggio di Killini perché è vicino al porto, ma sulla costa esterna e quindi mare pulito. L’attracco a Patrasso è per le 12.30 ma normalmente prima di uscire dalla pancia del tragetto ci vogliono 45 50 minuti.
Sia Renzo che Renato accettano e ci organizziamo. Renzo decide di salire in auto con me per uscire, in modo che una volta fuori riconosca l’auto di Renato e si prosegua assieme.
Programmiamo il navigatore così non dobbiamo stare concentrati sul tragitto.
Quando si entra al porto di Patrasso, l’altoparlante annuncia in più lingue di andare nei ponti garage e salire in auto ma non accendere i motori.
Tutti è tre ci inviliamo lungo le scale che portano al ponte garage, e usciamo allo stesso ponte e allo stesso alto.
La mia auto la trovo subito, è vicina alla porta mentre Renato deve passare, o meglio strisciare fra i mezzi per raggiungere la sua e a fatica riesce a salire per lo stretto spazio lasciato per aprire la portiera fra le auto. Si entra comodi sono dal lato del guidatore e faccio salire Renzo che si sposta dal sedile di guida a quello del passeggero. Poi salgo io e chiudo.
La gente ora non esce più dalla porta che si richiude automaticamente. Sono ormai tutti o quasi nelle auto ad aspettare. La nave attracca, si stabilizza. Il portellone si abbassa e la luce solare entra .
Nel ponte garage si vede gente che non trova l’auto, gente che arriva tardi, che blocca lo scorrere dello sbarco, ma è sempre così quindi armati di santa pazienza aspettiamo.
L’attesa stimola Renzo che allunga la mano sul mio sesso, palpa e stimola, lo fa muovere. Poi slaccia i bermuda e infila la mano dentro lo slip prendendomelo in mano.
“dai, stai fermo, ci possono vedere, e poi devo rimanere concentrato per partire quando toccherà a noi.”.
“ba, intanto che stiamo fermi perché non approffittare di questo spazio temporale e godermi un po il tuo cazzo?, dai che non ti dispiace, “
“la sai bene che mi piace tutto, ma mi sembra un momento no, poi se partiamo non posso più rimettere a posto il pantaloncino.”
“e dai che ci penso io a nascondere il cazzo agli altri”
“ma va” non finisco la frase che si è buttato sul mio cazzo e se lo è preso in bocca e mi sta spompinando. Direi molto bene come è capace di fare. Da moscio mosci, in un attimo me lo ha tirato su a palo della lice. Duro e voglioso. Mi succhia con forza, lecca e pompa, ogni tanto mi mena l’asta e resta con le labbra sulla cappella e con la lingua la accarezza. Godo e mi piace. Urletti ogni tanto mi escono ma tento di contenerli nel volume.
Mi godo la sua bocca che mi stà lavorando il cazzo in modo magistrale, da desideri impronunciabili.
Le auto davanti a me accendono i motori e si preparano a muoversi.
Renzo si parte, vieni su dai che mi sistemo. “
Renzo succhia un’ultima volta, bacia la cappella e si alza e si sistema sul sedile. “peccato stavo godendomi il tuo cazzo e speravo di bere, di dissetarmi in pochino”
Mi sistemo il cazzo e chiudo i pantaloncini
Acceso il motore mi muovo dietro agli altri veicoli per uscire dalla pancia della nave.
Facciamo un bel giro dentro la nave ma poi finalmente siano sul ponte di uscita e lentamente lo passiamo e siamo fuori. Renzo guarda in giro per vedere se Renato è uscito o è dietro di noi.
Percorriamo un tratto di porto e poi accosto a destra e mi fermo per attendere Renato. La sua auto non è ferma qui dove ci si può fermare, quindi e dietro.
“esco così mi vede e riconosce l’auto” mi dice Renzo aprendo lo sportello e passando dietro l’auto si ferma a liscio della stessa.
Passano quasi 10 minuti prima che Renato arrivi a passo d’uomo, vede Renzo e lampeggia. Renzo corre risale in macchina io accendo e parto avendo l’auto di Renato dietro di noi. Seguendo le indicazioni del navigatore, con andatura di città usciamo da Patrasso e ci dirigiamo verso Killini che raggiungiamo.
Al campeggio ci accettano e troviamo una bella piazzola grande contornata da alberi negli angoli e da siepe sui tre lati, il quarto è l’accesso
Piazziamo le due auto e montiamo le due tende. Io casetta 2 posti con parte notte e parte giorno con una veranda tettoia. Renzo e renato una igloo grande con la tettoia che uniamo a formare un passaggio e una zona ombrosa.
Poi portiamo le vari cose dentro e prepariamo i letti, materassini gonfiabili e sacchi a pelo quadrati, molto più comodi di quelli tradizionali a mummia.
Preparato tutto decidiamo di fare un giro del campeggio per vedere i servizi igienici, il bar ristorante ed il negozio interni alla struttura
I servizi igienici sono nuovi, belli puliti tazze e turche, zona lavandini con specchi e asciugacapelli docce con anti doccia protetto e numericamente tante e acqua calda a volontà
Restiamo soddisfatti.
Ci spostiamo al negozio, ha un po di tutto, anche vino birra pane frutta e verdura, scatolame e surgelati. Siamo a posto in caso di necessità
Ora andiamo al bar ristorante. Ci sediamo al tavolino e al cameriere ordiniamo 3 birre che arrivano veloci. Chiacchieriamo guardandoci in giro.
Ci sono diversi bei ragazzi, più giovani di noi in costume e si notano i pacchi stretti dai tessuti. E commentiamo gli attributi che vediamo.
Il cameriere arriva e in inglese parlato lento ci dice che stasera dopo le 22 si terrà una festa con musica e ballo qui, e che se vogliamo possiamo iscriverci così abbiam il posto a sedere. Poi ci guarda sorridendo e completa che si balla anche fra maschi e fra donne.
Ci guardiamo e decidiamo di cenare li dopo aver guardato il menu, prezzi buoni e sembra una cucina apprezzabile. Al cameriere comunichiamo la nostra decisione e ci segna sulle prenotazioni, ci dice di arrivare verso le 21 per iniziare la cena. Poi il dopo cena ed i dessert ci si puo divertire con le persone che ci saranno, maschi o femmine.
Noi gli sorridiamo e lui nel sorriderci si pone la mano sulle palle e le stringe. Messaggio direi chiarissimo. Proposta fatta… prossima mossa toccherà a noi.
Finiamo le birre e ci portiamo alle tende.
Andiamo nella tenda loro e Renato mi spoglia,Renzo da solo fa lo stesso e poi assieme spogliamo Renato.
E’ Renato che si pone in mezzo alla pecorina “dai che ora mi sento Troia, scopatemi forza, ho voglia di sentirmi pieno di cazzi… dai “
Renzo si posiziona davanti per farsi fare un pompino, “dai che ti lascio il culo. Riempilo bene che poi vengo a completare la sborrata con la mia.”
Mentre Renzo inizia a farsi succhiare io metto saliva sulle dita e lubrifico il culetto, vi entro con il pollice e giro per allargarlo, poi esco e entro con indice e medio assieme. Entro piano sino in fondo e ruoto a destra e a sinistra, su e giu. L’ano si è dilatato e la resistenza e passiva.
Appoggio la cappella, direttamente sull’ano leggermente aperto dalle mie dita, allargo le sue chiappe tirandole con le mani all’esterno. Poi premo e avanzi, spingo e avanzo, entro e avanzo e proseguo sino a sbattere le mie palle su di lui. Mi soffermo a sentire il suo culo, le sue viscere calde. Bellissimo sentirsi avvolti. Renato muggisce e si muove per farmi iniziare la monta.
Ok, inizio a montarlo con decisione e forza, arrivo in fondo e do un colpo secco per far sentire meglio la mia cappella vogliosa, e accelero il ritmo.
Osservo ogni tanto come Renzo se la gode, ma a dire il vero non mi interessa, mi piace scopare e mi sto godendo il culo caldo ed ora accogliente che mi stà ospitando e desiderando sempre di più
Lo cavalco con passione e mi sto eccitando sempre di più. Il cazzo si indurisce ancora, si contrae ed io con un rumore strozzato che mi esce dalle labbra godo sborrando a fontana in quel caldo antro. Finito di riempirlo alzo gli occhi e sospiro per riprendere padronanza del mio corpo e vedo Renzo nelle mie stesse condizione. Ha sborrato e riempito anche lui Renato, la sua bocca .
Guardandoci negli occhi sorridiamo.
“cambio posto” chiama Renzo, ed io mi libero dal buco del culo e mi sposto davanti, presento il cazzo sbrodoloso alle sue labbra, che anticipate dalla lingua, mi lecca la cappella, poi l’asta e poi se lo prende in bocca. Renzo lo ha già infilato e sta scopando, i colpi fano oscillare avanti ed indietro la testa ed il corpo di renato.
Il mio cazzo che dopo la sborrata si stava ammorbidendo, nella sua bocca trova nuova linfa vitale ed ora è di nuovo in piena forma, duro e pulsante
Mi lascio pompare poi inizio a scoparmi la sua bocca, sino in gola , alterno le sue succhiate con le mie scopate e mi piace, ha un lavoro di lingua meraviglioso. Renzo “dai che sto per venire dai che ti riempio, daiiii” sospira sbuffa e sborra con sfiati profondi.
Io resisto poco oltre lui e “siiiii, sborrro, bevimi tutto bevi …. Beviiiiiii “ e sborro ancora……
Restiamo fermi in quella posizione con il mio cazzo nella sua bocca e con quello dei Renzo in culo, fermi e recuperare energia.
Ripreso pieno possesso dei nostri corpi ci stacchiamo, “andiamo a farci una doccia calda cosi poi ci prepariamo per la cena
Senza rivestirci, con un accappatoio addosso andiamo ai servizi e in docce separate, anche se lo stimolo di fare la doccia in compagnia mi stava riempiendo la testa.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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