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Gay & Bisex

l'annuncio,seconda parte


di feltrone
24.08.2021    |    400    |    0 8.0
"Ci trovammo nell'androne, i tre uomini si diressero verso le loro auto, ci dividemmo io e Alessandro in una, gli altri in quella di uno di loro, il terzo..."
Al mattino venne a bussare il maggiordomo,attraverso la porta ci disse di prepararci,di li a poco saremmo partiti per il mare.
Ci trovammo nell'androne,i tre uomini si diressero verso le loro auto,ci dividemmo io e Alessandro in una,gli altri in quella di uno di loro,il terzo rimase solo alla guida,partimmo,il viaggio non era lungo,ci dissero che andavamo sull'argentario ,in una grande villa.
Effettivamente era una villa grandissima ,con piscina privata,sauna e sala massaggi,dovevano essere ricchi sfondati,ci dissero di spogliarci perché lì i vestiti non servivano,imbarazzati eseguimmo,anche loro si erano spogliati evidenziando i loro fisici appesantiti,quello che sembrava più anziano aveva un enorme pancia,ma nessuno di loro era attraente,un po meglio quello che ci aveva visti la prima volta,doveva essere stato un bell'uomo da giovane.
Ci misero allineati nella stanza e ci dettero le istruzioni
- in questi mesi sarete i nostri schiavi,sarete trattati come delle cagne,e come tali indosserete dei collari,dovete essere sempre pronti e disponibili alle nostre voglie,dormirete di sotto tutti assieme,c'è una grande gabbia per voi ,dovrete mangiare in cucina nelle vostre ciotole e quando ve lo chiediamo dovrete camminare a quattro zampe,intesi? -tutti dicemmo di si anche se eravamo perplessi soprattutto sulla gabbia,cosa intendevano?
- ogni volta che sgarrerete ci sarà una punizione,e non sarà piacevole ve lo assicuro -
Il maggiordomo,nudo pure lui ci mise dei grossi collari che avevano dei lunghi spunzoni metallici,i tre uomini ci misero il guinzaglio
- adesso camminate come vi abbiamo detto,facciamo un giro nel giardino - ognuno aveva il suo padrone,solo io e Alessandro eravamo insieme con quello che sembrava il capo,ci palpò il culo e schiaffeggiò quello del mio amico
- hai un culo davvero bello,sarà un piacere penetrarlo - disse,Alessandro mi guardò ,aveva le lacrime agli occhi,io gli feci un cenno di rassicurazione,ci strattonò e seguimmo gli altri a quattro zampe,entrammo sull'erba fresca del giardino vicino alla piscina
- adesso leccateci i piedi cagne - esclamò il più anziano,tirammo fuori la lingua e facemmo quello che ci chiedevano,vidi il mio compagno titubante,prese un gran calcio sul petto
- fai quello che ti abbiamo ordinato altrimenti vai via e non fai vedere più - fece uno degli uomini,lui piagnucolando leccò il piede di colui che gli aveva dato il calcio,poi ci sciolsero
- entrate in acqua,siete tutti sudati,noi ci mettiamo sulle sdraio a guardarvi - fece il mio padrone,ci tuffammo nella piscina
- guardate come nuotano felice le nostre cagnette - disse uno
- me lo hanno fatto venire duro - fece il secondo
- chi scegli per soddisfarti? - fece il terzo
- vorrei quello più giovane,il frignone - fecero cenno ad Alessandro di uscire dalla piscina e soddisfare l'uomo,lui risalì sul prato e si accucciò ai suoi piedi,l'uomo gli prese la testa e l'avvicinò al suo pube,il cazzo in erezione entrò nella bocca del ragazzo che iniziò la pompa,tutti lo incitavano
- dai troia facci vedere cosa sai fare - dissero
- è brava questa cagna - fece l'uomo che gli carezzava la testa -continua - noi in acqua guardavamo la scena,finché l'uomo non gridò e scaricò tutta la sua sborra nella gola del ragazzo che era diventato cianotico,per mancanza di aria,si staccò dall'uccello e l'uomo lo prese per il mento
- apri la bocca finocchio - lo fece,il suo seme galleggiava
- adesso butta giù - deglutì e l'uomo gli dette uno schiaffetto sulla guancia
- avete visto com'è ubbidiente ? - ci disse,noi assentimmo,poi rivolto a me
- adesso tu esci dall 'acqua e inculalo - io mi sentii morire ma non potevo disobbedire,ancora fradicio mi avvicinai ad Alessandro,era ancora accucciato,mi scusai piano all'orecchio ma mi sentì l'uomo
- non devi scusarti con questa cagna - e mi dette un manrovescio
- adesso non perdere tempo ficcaglielo in culo - nonostante tutto la situazione mi aveva eccitato e ce l'avevo duro,lo appoggiai al solco delle chiappe ed entrai mentre sentivo che piangeva
- non piangere troia che tanto ti piace - fece l'uomo dandogli un calcio sulla bocca,io ero dentro il suo culo,era stato facile,segno che non era alle prime armi
- fottilo e ingravida questa cagna schifosa - urlò,io cercai di fare più delicatamente possibile e venni nel suo sfintere cadendo infine sulla sua schiena.
I tre uomini ci fecero tirare su e il più porco di tutti mi disse di leccare il culo ad Alessandro e di raccogliere la sbroda,lo feci e vidi che erano contenti,mi carezzarono la testa come si fa con i cani e mi dissero che erano contenti di me.
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