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Gay & Bisex

li sentivo godere


di feltrone
23.05.2020    |    1.677    |    2 9.6
"Poi si drizzò e vidi svettare una mazza di carne enorme, la puntò verso mia madre e in solo colpo la penetrò, lei fece un piccolo balzo in avanti, aprì la..."
Ho 17 anni,vivo con mia madre che ha 35 anni,è rimasta vedova da pochi anni,purtroppo mio padre è volato in cielo a causa di un brutto incidente sul lavoro,mi manca,lei da qualche mese si è messa insieme ad un tipo di 27 anni,un bellissimo ragazzo che adesso convive con noi,è bello e simpatico,mi sento attratto da lui,ormai so di essere gay,lo spio ogni volta che mi capita,vederlo a torso nudo mi mette i brividi.
Io sono un tipo magro,femminile nei modi e nelle curve del mio corpo,a scuola molti mi prendono in giro,sono la checca del gruppo,un paio di loro però in segreto si fanno spompinare e godono da matti,poi una volta che si sono scaricati ,come niente fosse,ricominciano a dileggiarmi insieme agli altri,non li ho mai sputtanati perché un po li temo e un po perché mi piace il loro cazzo e anche sentirli dire che sono un frocio mi eccita.
A casa ,mia madre e il suo compagno ,scopano ogni sera,io li sento nel silenzio,cercano di fare piano ,ma lei grida anche se sommessamente ed io nel mio letto ascolto quei gemiti ,mi masturbo e sogno di essere al posto di mia madre,vorrei quel toro tutto per me.
Pochi giorni fa ,nel cuore della notte sono stato risvegliato da forti rumori,sono sceso dal letto e ho aperto la porta della mia cameretta,adesso i gemiti erano forti e chiari,la loro camera è di fronte alla mia,erano in piena attività,erano andati a ballare,rientrati tardi scopavano senza curarsi di me che potevo sentirli.
Notai che la porta era solo socchiusa,probabilmente una svista nell'eccitazione del momento,mi avvicinai,avevano la luce dell'abat jour del comodino accesa,Teresa,mia madre era a pecora sul letto,le grandi tette che penzolavano,Massimo era dietro con la faccia attaccata alle sue natiche
- Massimo così mi fai morire ! - diceva mia madre
- te la lecco fino a farti svenire - rispose lui
- leccami anche il buco del culo,sai che mi piace - sentirla dire quelle cose mi fece impressione,lei era sempre così misurata quando parlava in casa,adesso sembrava una troia
- non solo te lo lecco ,adesso ti inculo porca -
- si,inculami,fammi male tesoro,non avere pietà,sono la tua troia !- li vedevo abbastanza bene,io ero al buio, loro illuminati dalla piccola luce,vedevo il ragazzo che si dedicava al culo della sua donna,mi afferrai il cazzo ,me lo menavo,eccitato,quanto mi sarebbe piaciuto lo leccasse a me.
Poi si drizzò e vidi svettare una mazza di carne enorme,la puntò verso mia madre e in solo colpo la penetrò,lei fece un piccolo balzo in avanti,aprì la bocca ed emise un grido soffocato
- ohhh amore ,fottimi ,quanto mi piace il tuo cazzo! -
- chi ti chiava meglio,io o il tuo ex marito ? -
- tu,sei bravissimo,lui non mi scopava quasi mai ,spingi -
- ti montava il culo? -
- no, mai,a lui non interessava -
- non eri vergine,da chi ti sei fatta inculare prima di me? -
- da un amico,veniva quando mio marito era al lavoro -
- avevi l'amante troia ! -
- si,avevo voglia e lui non mi soddisfaceva - ero allibito a sentire quelle parole,lui la montava con vigore,lei si contorceva e lo incitava
-inculami frocio,lo so che ti piace il mio culo -
- frocio io? senti che coraggio che hai,tuo figlio lo vedi come mi guarda? -
- lo so che gli piaci,tu inculeresti pure lui ,vero? -
- ti piacerebbe vedere mentre me lo faccio eh troia? -
- oh si ,sarebbe eccitante - quindi sapevano tutto,non l'avevo mai sentita usare quel linguaggio,ero tutto rosso dalla vergogna,sborrai nella mia mano,l'eccitazione aveva raggiunto il culmine,a mia madre sarebbe quindi piaciuto vedermi preso dal suo compagno,ero stupefatto,in quel mentre il respiro di Massimo accelerò
- vengo Teresa,prendilo in bocca - lo sfilò dall'ano ,lei si girò e lui sparò nella sua bocca e sul viso un sacco di sborra calda,che avidamente deglutì,aveva le labbra sporche,il seme le colava,lo riprese con le dita che si cacciò in bocca,poi lo baciò
- sei stato bravo,adesso però lo voglio nella fica -
- distenditi che ti scopo,cosa credi che non ce la faccio? - gli aprì le cosce e con il cazzo di nuovo ritto iniziò a scoparla,io rientrai in camera mia,ne avevo viste anche troppe ,ero ancora eccitato,mi menai di nuovo l'uccello e venni pensando ancora a quello che aveva detto e fatto mia madre.
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