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Gay & Bisex

la difficile decisione


di feltrone
19.08.2021    |    460    |    0 8.0
"La domenica mattina mi svegliai prestissimo, avevo dormito poco e male, ero agitato e dubbioso su quello che avrei fatto, ripensai all'appuntamento e decisi di..."
Arrivare a 18 anni e non aver mai provato cosa vuole dire tenere in mano o in bocca un cazzo duro non è facile,la mia timidezza unita alla paura di ammettere di essere omosessuale fa si che la situazione sia questa.
Mi finivo dalle seghe guardando i tanti film gay in rete,ragazzi giovani che si scambiavano tranquillamente le loro virilità mi eccitava follemente , ero attratto anche dai tipi maturi e pelosissimi , quanto avrei voluto essere preso da un tipo così ,dominante , sarei stato felice di assoggettarmi a lui,dargli piacere,vederlo che gode del mio corpo esile .
Frequentavo da qualche mese una chat non erotica,per parlare un po ,avevo conosciuto sia ragazzi che ragazze ,ma solo virtualmente ,discutevamo di manga e musica ,le mie passioni,tutto qui.
Un giorno sono stato contattato da un uomo che diceva di vivere nella mia città, Firenze,ultracinquantenne sposato,ma con una passione speciale ,i ragazzi della mia età.
Io ero curioso,ha capito subito cosa cercavo,così gli ho chiesto di scambiarci le foto,è arrivata la sua,era nudo,massiccio e molto peloso,con una gran barba , in mezzo alle gambe penzolava un grosso uccello che mi dava i brividi
- allora che ne dici? - chiedeva
- quello che vedo mi piace - risposi
- tu non mi hai mandato la tua foto però -
- non ne ho nudo,te ne mando una normale - appena spedita ha commentato
- sei davvero carino,perché non ci incontriamo? - rimasi in silenzio per un po
- sei sparito? perché non rispondi? - chiese
-va bene,dove ci incontriamo ? - risposi prendendo la decisione più difficile della mia vita
- oggi è venerdì,vediamoci domenica mattina in piazza della repubblica verso le 10 -
- ci sarò,sono un tipo puntuale -
- non te ne pentirai -
- io non ho esperienza - gli dissi
- meglio,con me imparerai velocemente - chiusi la chat che mi tremavano le gambe,non sapevo se ce l'avrei fatta ad andare all'appuntamento,mi attirava moltissimo ma mi vergognavo ed avevo paura di non essere all'altezza .
La domenica mattina mi svegliai prestissimo,avevo dormito poco e male,ero agitato e dubbioso su quello che avrei fatto,ripensai all'appuntamento e decisi di andarci,inventai una scusa ai miei ed uscii di casa,arrivai nel luogo stabilito con oltre mezz'ora di anticipo,poca gente in giro,era una domenica di febbraio e minacciava di piovere.
Mi guardai intorno,la voglia di scappare era tanta,cosa ci facevo li ? davvero volevo conoscere il tipo?
Si ,mi risposi ,è venuto il momento di uscire allo scoperto,la decisione era presa,semmai chissà se lui si sarebbe presentato; mentre ero immerso nei miei pensieri sentii dei passi alle mie spalle
- ciao,sei Giacomo ,vero? - disse una voce ,mi voltai e lo vidi
- si,sono io, tu sei Francesco allora - ci stringemmo la mano,tremavo dalla testa ai piedi,se ne accorse
- tranquillo ,non ti mangio,hai fatto colazione? -
- no,non avevo fame -
- allora entriamo in quel bar - ci incamminammo dove aveva indicato e ci mettemmo a sedere,ordinammo cappuccino e cornetto alla crema,mi guardò mangiare ed esordì
- devi essere sicuro di aver preso la giusta decisione ,sei giovane ed io maturo,diciamo - con la bocca piena risposi
- non è stato facile ,ma non torno indietro,devi essere tu il primo - mi prese la mano sopra al tavolino
- non te ne pentirai,vieni a casa mia? -
- sei solo? -
- si ,mia moglie e mio figlio sono dalla suocera -
- va bene,abiti lontano? -
- no,ma ho la macchina - finita la colazione ci dirigemmo verso il parcheggio,aveva una grossa automobile molto bella,entrai dal lato passeggeri e partì,mise una mano sulla mia coscia
- davvero non hai mai avuto esperienze? - chiese
- no,mai,manca il coraggio -
- ma adesso vuoi,vero? -
- si,è stata una decisione difficile,ma vado avanti -misi la mia mano sulla sua,era piccola al confronto,lui palpava la mia coscia e mi lanciava sguardi,era forte ,mi dava sicurezza.
Arrivammo davanti casa sua,avevo il cuore in gola, salimmo e in ascensore si avvicinò,mi baciò sulla bocca,sentivo la sua barba bucarmi il viso,ma non mi disturbava,anzi,mi palpava il culo mentre la lingua guizzava nella mia bocca,mi piaceva e ricambiai.

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