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Gay & Bisex

il collegio


di feltrone
13.05.2024    |    306    |    0 8.7
"Mia madre mi ha cresciuta da sola , mio padre non mi ha mai riconosciuto anche se si è sobbarcato le spese per il mio mantenimento , mi considerava un errore..."
Mia madre mi ha cresciuta da sola ,mio padre non mi ha mai riconosciuto anche se si è sobbarcato le spese per il mio mantenimento ,mi considerava un errore di gioventù ,lui rampollo di una ricca famiglia e la cosa positiva è stata che
mi ha fatto crescere senza problemi economici .
Sono entrato presto in collegio e praticamente ci sono cresciuto ,era di un ordine religioso e rigorosamente vivevamo divisi
dalle femmine ,ne sono uscito diplomato e frocio .
All'inizio non volevo starci ,ero ancora piccolo e la lontananza con mia madre mi pesava moltissimo poi lentamente mi sono ambientato e gli eventi si sono evoluti in maniera imprevedibile ,anche se non erano così rari.
Avevo 13 anni e la mia ingenuità non mi faceva accorgere che accadevano delle cose soprattutto la notte .
Sentivo spesso dei rumori strani ,come se qualcuno stesse male ,gemiti che io interpretavo come dolori di pancia o simili ,
movimenti che avvertivo nel cuore della notte svegliandomi ,ma nel buio non vedevo nulla ,poi mi resi conto di ciò che succedeva quando nel letto vicino vidi due ragazzi insieme sotto le coperte ,tutto si muoveva su e giù ma io non riuscivo a capire ,aguzzai la vista nel buio e vidi che i due ragazzi erano uno sopra l'altro ,sotto c'era il mio vicino di letto ed io pur vedendo pochissimo notai il suo viso contratto e la bocca spalancata ,gemeva piano mentre l'altro ragazzo sopra di lui andava su e giù ,il ragazzo sotto si voltò e mi guardò sorridendo e fece segno di stare zitto ,io assentii col capo ,poi si staccarono e ognuno tornò nel suo letto .
La mattina la mia curiosità era troppa e cercai in tutti i modi di parlare con Enrico ,il ragazzo mio vicino ,lo raggiunsi prima di fare colazione e lui mi guardò
- mi raccomando non raccontare niente di stanotte - fece
- ok ,ma non ho capito cosa facevate - lui sorrise
- davvero non lo sai? -
- no ,dimmelo tu -
- Andrea è il mio ragazzo e facevamo l'amore - io sbarrai gli occhi
- ma l'amore si fa con le ragazze - esclamai
- anche - non ci capivo nulla - vedi ,noi ci vogliamo bene e quando possiamo scopiamo ,tu lo hai mai fatto? -
- no ! - risposi risoluto
- dovresti provare ,è bello sai -
- ma è una cosa da finocchi -
- può essere ,magari piace anche a te ,dovresti provare - e si allontanò lasciandomi da solo con i miei pensieri .
Questa cosa mi girava in testa ,mi ripugnava da una parte ma dall'altra mi incuriosiva ,tutto il giorno pensai a quello che mi aveva detto Enrico ,poi alla sera quando ci ritirammo in camerata cercai di prestare attenzione non addormentandomi subito come avveniva di solito ,infatti nell'oscurità vidi vari movimenti e nel letto vicino ,
quello di Enrico si intrufolò lo stesso ragazzo della sera prima ,questa volta lui era sotto ed Enrico sopra ,le parti si erano invertite ,ma non come credevo ,infatti si era messo seduto sul ragazzo e andava su e giù ,io ebbi un erezione ,già ne avevo avute in precedenza ,i due adesso erano scoperti e mezzi nudi ,quello sotto teneva per i fianchi Enrico che cavalcava con forza ,aguzzai la vista e vidi che aveva il cazzo piantato nel culo ,cominciai a segarmi e venni subito eccitato com'ero ,poi mi alzai per guardare meglio
- avvicinati - fece Enrico con voce rotta ,io lo feci e vidi il ragazzo disteso che stava godendo da matti - baciami - continuò ,io rimasi immobile ,lui mi toccò un braccio con una mano e mi tirò a se - baciami ,lo so che hai voglia - io non seppi resistere e appoggiai le mie labbra alle sue che subito si appiccicarono - sapessi com'è bello sentirlo dentro ! - sussurrò ,spostai la mano sulla pancia dell'altro ragazzo alla base del cazzo che penetrava Enrico ,era duro e i due stavano dandosi piacere ,poi il mio compagno inarcò la schiena mentre l'altro tremò e mi trovai la mano imbrattata di sperma mentre anch'io ero venuto di nuovo senza toccarmi .
Credo di non aver dormito quella notte ,o perlomeno molto poco ,i pensieri si accavallarono in modo turbinoso ,mai mi ero eccitato a quella maniera .
Appena fu fatto giorno Enrico si avvicinò
- eri eccitato eh stanotte - disse ,io credo che arrossii ,mi sentii avvampare - vieni con me - continuò ,mi prese per mano e mi portò in bagno ,eravamo soli ,mi tirò giù i pantaloni del pigiama e si chinò ,a me venne subito duro ,prima mi leccò la cappella ,poi lo prese in bocca ,era incredibile quello che mi stava facendo ,schizzai dopo pochissime succhiate e lui bevve tutto ,si alzò e mi baciò con le labbra ancora umide del mio sperma
- benvenuto nel club dei ricchioni - fece ridendo .
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