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Gay & Bisex

in collegio


di feltrone
12.05.2021    |    2.951    |    0 9.7
"La tensione si allentò di colpo quando nel buio si avvicinò Giulio che mi sussurrò all'orecchio la buonanotte, poi mi diede un bacio sulla guancia , mi sentii..."
Avevo 13 anni quando i miei genitori decisero di mettermi in un collegio di gesuiti,io timidissimo non osai oppormi,mi faceva paura dover vivere lì per gran parte dell'anno,sarei tornato a casa solo per le festività.
- Giacomino ,mi raccomando,comportati bene - intimò mio padre il giorno della partenza al collegio,mia madre mi abbracciò e a me venne da piangere,era la prima volta che mi staccavo dai miei genitori.
Trovai un ambiente austero,venni accolto da un sacerdote un po brusco,era domenica sera e mi mostrò i vari ambienti del collegio,infine la camerata dove avrei dormito con gli altri compagni,era grande,c'erano 20 letti,adiacente ce n'era un altra analoga,chiaramente eravamo tutti maschi,mi portò poi nella stanza comune dove c'erano già alcuni miei futuri compagni di studio,ci salutammo,poi la mia guida ci lasciò soli per accogliere altri ragazzi.
Timido com'ero non aprii bocca mentre gli altri socializzavano,mi ero messo a sedere su una sedia in un angolo,cercavo di trattenermi dal piangere tanto ero triste,si avvicinò un ragazzo che si presentò
- ciao ,io sono Giulio,perché stai in disparte? -
- mi chiamo Giacomo,non ho voglia di parlare con nessuno,ma comunque grazie del tuo interesse per me - risposi
- dobbiamo accettare di stare qui,cerchiamo di divertirci,non credi? -
- non so se ce la faccio ,vorrei essere a casa mia -
- ti va di diventare amici? - e fece l'occhiolino,risposi con un cenno del capo di assenso,non avevo mai avuto un amico,lui era gentile e dimostrava più anni di quelli che aveva,mi faceva sentire protetto.
Ci consegnarono le divise che dovevamo indossare,ci fecero spogliare,mi vergognavo rimanere in mutande davanti a tutti,il mio fisico mingherlino poteva essere motivo di ironie da parte degli altri,invece nessuno aprì bocca,poi ci recammo alla mensa per la cena,Giulio si sedette vicino a me,vide che toccai appena il cibo
- non hai fame? - chiese
- no,mi si è chiuso lo stomaco -
- devi sforzarti,ormai da qui non te ne puoi andare -
- lo so,ma non ce la faccio , se vuoi mangiarla tu fai pure - mi guardò e prese la mia porzione di carne
-sai ,io ho sempre appetito,grazie,però domani mangi,promettilo - feci cenno di si con il capo,poi andammo nella cappella a pregare quindi in camerata per dormire,il mattino seguente iniziava la scuola,gli altri fecero un po di casino,poi arrivò un sacerdote che brontolò tutti,spense la luce e ci ordinò di dormire,la sveglia era alle 6
.La tensione si allentò di colpo quando nel buio si avvicinò Giulio che mi sussurrò all'orecchio la buonanotte,poi mi diede un bacio sulla guancia ,mi sentii avvampare e un tremito mi attraversò il corpo,mi addormentai e riaprii gli occhi solo quando la sveglia suonò.
Dopo le preghiere facemmo colazione,quindi in aula per le lezioni,vidi che Giulio mi guardava sorridendo
- hai dormito bene? - chiese
- si,grazie,sono più tranquillo ,tu? -
- oh si,mi sono addormentato pensando a te - rimasi basito,non capivo cosa intendeva con quelle parole.
Ancora preghiere ,poi il pranzo,stavolta mangiai tutto e Giulio se ne compiacque
- bravo,così si fa, peccato che non mi hai lasciato niente - e rise
- mi spiace,ma avevo fame -risi anch'io,il pomeriggio ancora scuola,poi preghiere e cena.
Alle 21.00 eravamo già in camerata,come al solito il casino si placò con l'entrata del sacerdote che spense la luce,dopo qualche minuto Giulio mi raggiunse,nell'oscurità la sua figura fu rassicurante,senza dire niente mi baciò sulla guancia,quindi invece di tornare al suo letto entrò nel mio,non capivo cosa stava succedendo,ma la sua vicinanza mi faceva piacere
- cosa fai Giulio ? - feci sottovoce
- ti dispiace se sto un po qui vicino a te?- le sue mani sul mio petto mi carezzavano,non sapevo come comportarmi,ebbi un erezione e lui se ne accorse
- allora non mi sbagliavo - disse,venne sopra di me e avvicinò le sue labbra alle mie , mi baciò,io ero inerme ,sentivo il suo cazzo duro premere sulla mia pancia,nonostante tutto lo assecondai,non avevo mai baciato nessuno,la sua lingua nella mia bocca mi fece provare i brividi,lo sfregamento dei corpi mi fece venire ,subito dopo anche lui sborrò sulla mia pancia,si staccò da me e prendendomi il viso tra le mani disse piano
- questo è solo l'inizio,ma vedo che ti piace - io rosso come il fuoco non risposi
- non ti è piaciuto ? - insisté,col capo feci cenno di si,poi uscì dal letto e andò verso il suo,io ero immobile tra le lenzuola tutto coperto di sperma,il suo ed il mio,era una sensazione nuova ,ma davvero bellissima.
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