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Gay & Bisex

il collegio


di feltrone
02.10.2022    |    763    |    0 8.7
"Passarono i giorni e francamente le mie paure diminuirono , mi mancava soprattutto la mamma , ma tutti erano gentili con me , una sera in bagno mi avvicinò un..."
Racconto una storia vecchia ,avevo 14 anni e i miei genitori decisero di mandarmi in collegio,io ero disperato ,non volevo andarci anche se era una struttura prestigiosa .
Ero un tipo molto timido sempre attaccato alla sottana di mia madre ,forse per questo i miei presero questa decisione ,il collegio non era vicino casa così potevo tornare solamente in rari momenti di festa .
Avvilito ma sconfitto arrivò il giorno del mio trasferimento ,arrivammo verso l'ora di pranzo in questa grande struttura fuori città ,intorno tanto verde e perfino un fitto bosco ,quando mi salutarono i miei grosse lacrime scesero sulle guance ,tenuto per mano da una signora mi voltai a guardarli ,adesso ero solo e avevo paura.
Feci tutte le procedure di ingresso ,poi venni portato nella grande sala dove avrei mangiato insieme a tanti altri ragazzi ,tutti maschi naturalmente .
Non mangiai quasi niente ,avevo lo stomaco chiuso ,poi mi indicarono il letto dove avrei dormito ,era una grande stanza con più di 10 letti ,mi sedetti sul mio e piansi di nuovo.
Si avvicinò un ragazzo che si mise a sedere accanto a me
- non piangere ,vedrai che starai bene qui - fece ,io lo guardai
- non è vero ,io non ci voglio rimanere - mi passò una mano sulla spalla
- io mi chiamo Francesco - e allungò la mano ,io gliela strinsi ,era gentile con me
- io Giacomo -
- dai preparati che adesso andiamo a camminare tutti insieme - si alzò ,io ero ancora smarrito ma conoscere quel ragazzo mi aveva sollevato un po'.
Uscimmo che saremmo stati una trentina con un istruttore e facemmo una lunga camminata oltre il bosco ,rientrammo stanchi che era ora di cena ,intanto mi avevano consegnato la divisa ,la indossai e Francesco si avvicinò
-stai benissimo ,hanno azzeccato la misura giusta - disse sorridendo ,poi lo seguii per andare a cena .
Finito di cenare un insegnante ci disse che il mattino seguente sarebbero iniziate le lezioni, potevamo andare nei bagni a lavarci e a prepararci per la notte ,Francesco era un ragazzo del secondo anno e mi presentò qualcun altro ,piano piano iniziavo ad ambientarmi.
La notte passò tranquilla anche se molti rumori che non capivo occuparono le ore fino a tardi, lamentii ,grida sommesse ,poi mi addormentai .
Passarono i giorni e francamente le mie paure diminuirono ,mi mancava soprattutto la mamma ,ma tutti erano gentili con me ,una sera in bagno mi avvicinò un ragazzo che conoscevo poco e all'orecchio mi fece
- sei molto carino - io rimasi interdetto ,non capivo perché me lo aveva detto ma ringraziai - stasera vengo a trovarti - poi entrò nella camerata ,io continuavo a non capire ,finito di lavarmi mi avviai verso il mio letto e mi distesi sotto le coperte ,ero quasi addormentato che sentii una presenza vicino a me ,scostò le coperte ed entrò nel letto accanto a me ,mi fece cenno di fare silenzio poi con una mano mi accarezzò il volto
- sei carino davvero ,mi piaci - fece
- non dovresti essere qui - risposi io ,sentii afferrarmi il cazzo ,me lo impugnava ,cercai di allontanarlo
- non fare lo stupido ,vedrai che ti piace ,poi lo farai a me - iniziò a masturbarmi ,mi era diventato duro , era la prima volta che succedeva ,non mi ero neppure mai toccato ,lui si avvicinò e mi baciò in bocca ,io non feci resistenza mentre la sua lingua penetrava nella mia cavità orale ,in quel momento ebbi un sussulto e sborrai tra le sue dita ,era stata un emozione fortissima ,lui mi fissò
- non dirai che non ti è piaciuto - fece con un risolino
- si ,ma non sono cose che si fanno -
- ormai lo hai fatto e adesso ricambia - sfoderò una fava notevole davanti al mio viso ,io titubante glielo presi in mano ed iniziare a fare quello che aveva fatto a me ,bastarono pochi colpi che venne con lunghi schizzi bagnandomi anche il pigiama ,poi si tirò su i pantaloni e scese dal letto ,non prima di vermi baciato .
Rimasi li disteso con la mano lorda del suo seme ,in silenzio piansi .
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