Mia sorella mi avvia al "Glory hole"

Quando ero una ragazzina mia sorella mi aveva appena avviata al sesso omosessuale, mi piaceva quando mi costringeva
a succhiare il cazzo di qualcuno dei suoi amanti disponibili a farsi una ragazzetta frocia.
Era un periodo bellissimo, quella troia di mia sorella aveva un amante diverso un giorno sì ed un altro no, e molti di questi erano attratti da una ragazzina frocettina come me.
Era un periodo bellissimo a cavallo tra la mia infanzia e la mia adolescenza.
Mia sorella portava i suoi amanti a casa e quelli che apprezzavano la bocca ed il culo di una ragazzina come me se ne approfittavano.
Era un periodo di sogno; sempre liberamente nuda, succhiavo cazzi ingoiavo sborra e lo prendevo nel culo.
Ma la mia mente di adolescente trasformava quegli atti in un mondo delle favole, costituito da cazzi volanti che come farfalle volteggiavano attorno al mio giovane bianco ed inerme corpo nudo e che mi circondavano svolazzando e violandomi.
La fantasia dolcemente si mescolava alla realtà costituita dai cazzi e dalla sborra che ogni giorno mi riempiva la bocca.
Mia sorella mi disse che mi avrebbe portata ad un Glory Hole, Un posto in cui mi avrebbero mostrato i cazzi attraverso i un buco ed io avrei dovuto succhiarli.
Venni portata in un luogo sconosciuto,, era un piccolo spazio , una piccola stanzetta.
Venni messa in ginocchio di fronte ad un buco nella parete di fronte a me e mi venne detto di attendere finchè non sarebbe apparso il primo cazzo.
Poi mia sorella se ne andò lasciandomi trepidante; trepidante perchè un pò la cosa mi impauriva ma soprattutto perchè mi piaceva.
Tremavo aspettando che spuntasse il primo cazzo, che finalmente apparve. cominciai a succhiarlo deliziosamente fino a farlo arrivare nella mia bocca.
Gustai appieno il sapore di quello sperma.
Poi a quel cazzo se ne susseguirono altri ed io con la mia bocca da ragazzina gli diedi soddisfazione, ingoiando della buonissima sborra.
Quando oramai ero intontita da tutti i pompini che avevo fatto mia sorella mi portò via.
Ero quasi incoscente e mi lasciai trascinare via, sognante.
Tutta la sborra che avevo ingoiato tutti i cazzi che avevo succhiato, erano un sogno della mia mente di adolescente.
Mia sorella mi riportò nella mia stanza, mi fece stendere sul mio giaciglio e cominciò a masturbarmi.
Finalmente anchè io potevo provare del piacere dopo averlo dato per ore.
Arrivai, godetti.
Una volta sodisfatta, la stanchezza mi prese, le palpebre divennero pesanti e mi addormentai.
La mattina dopo mia sorella mi svegliò bruscamente.
Mi svegliai sentendo un liquido caldo che mi scorreva sulla faccia e salato in bocca; riprendendomi da sonno compresi che mi sorella mi stava pisciando in faccia.
Riprendendo complentamente la coscienza mi resi conto che mia sorella aveva preso in mano il mio uccello eretto per il priapismo mattutino.
Cominciò a masturbarmi ed a sputarmi in bocca; mi sembrava dolcissimo di prima mattina essere masturbata delicatamente da mia sorella, ed accogliere i suoi deliziosi sputi.
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