Ritorno a casa dopo la spesa

Rientrammo a casa portando su le borse della spesa; Luisa fece le scale di corsa sembrava assatanata.
Appena entrati Luisa disse che era infoiata e mi ordinò di spogliarmi e di mettermi a quattro zampe.
Io eseguì subito; Luisa entrò in camera da latto e ne uscii dopo poco nuda e sfoggaindo uno strap-on.
Mi prese subito, violentemente, senza usare nessun lubrificante; era veramente arrapata.
Il cazzo finto mi fece molto male, urlai gemetti rumorosamente, mi divincolai, ma Luisa mi prese sempre più strettamente e ferocemente.
Era veramente vogliosa di possedermi facendomi il più male possibile.
Nonostante i dolore ero contenta di subire una simile attenzione, di provocare un così intenso desiderio.
Notai che Giovanna aveva cominciato a masturbarsi guardando quella monta bestiale ma così passionale.
Luisa urlava sguaiatamente mentre mi inculava ferocemente, Giovanna gemeva mentre si masturbava, io ero veramente entusiasta di quella spettacolare situazione.
Il mio cazzo si ingrossava sempre di più e cominciai a toccarmi.
Luisa godette non sò quante volte sfondando il mio culo; anche Giovanna doveva essere arrivata più volte.
Quando Luisa si sfilò da me continuai a masturbarmi mentre le ragazze esauste guardavano con uno sguardo ammirato la mia attività.
Eruttai in una grossa sborrata.
Poi ci sdraiammo tutti assieme abbraciandoci.
Rimanemmo così a lungo, poi lentamente cominciammo a riprenderci.
Luisa mi ordinò di prendere lo scottex e di ripulire il salotto dalle tracce della mia sborra e delle loro eiaculazioni.
Io obbeddi.
Mentre ero intenta nel mio compito vidi le ragazze che cominciavano a togliere la spesa dalle borse chiacchierando tra di loro.
Poi Luisa disse che era tardi e propose a Giovanna di fermarsi a mangiare.
Luisa disse che non aveva fame dopo il pasto nella radura; chiese anche la mia opinone ed anch'io dissi che non avevo nessuna fame.
Giovanna disse che sarebbe rimasta e che evidentemente avrebbe mangiato solo lei.
Io e Luisa prendemmo delle pasticche per prevenire i disturbi che ci avrebbe provocato l'ingestione di fango fatta poche ore prima.
Giovanna si preparò la cena, apparecchiò in cucina e si mise a mangiare, noi ci sdraiammo ai suoi piedi che leccavamo di tanto in tanto.
Finito il pasto Giovanna si diresse in salotto invitandoci a seguirla, noi la raggiungemmo muovendoci a nquattro zampe,
Giovanna si mise a sedere sul divano e noi ci accollamo ai suoi lati leccandogli i piedi.
Ad un certo punto disse cosa vogliamo fare ora.
Noi rispondemmo che eravamo disposti a qualsiasi idea.
Giovanna rimase un pò pensierosa poi disse che voleva provare a chiamare un suo amico; uno che amava aver a che fare con merde come noi.
Noi eravamo daccordo, io in particolare ero eccitata da avere un cazzo da adorare dopo tanta figa, penso che anche Luisa avesse lo stesso sentimento.
Giovanna prese il telefono, chiamò il suo amico e gli spiegò la situazione; il suo amico era disponibile e sarebbe arrivato il prima possibile.
Per ingannare il tempo Giovanna mise in tivù un film sadomaso di calpestamento, cosa che evidentemente la stimolò e ci chiese di sdraiarci.
Cominciò a montare su di noi passegiando sui nostri petti, sui ventri sulle mie palle.
Le piaceva sopprattutto montare pesantemente sulla figa di Luisa che si lamentava e gemeva rumorosamente per il passaggio.
Io mi toccavo quando Giovanna montava su Luisa e Luisa si toccava quando Giovanna montava su di me.