Racconti Erotici > bdsm > Mia sorella mi porta a divertirmi
bdsm

Mia sorella mi porta a divertirmi


di maktero
07.07.2023    |    704    |    0 8.0
"Arrivati in un piccolo patio sul retro della casa, la coppia si spogliò e si accomodò su delle seggiole da giardino accanto ad un tavolino..."
Mia sorella vuole mostrare cosa mi aspetta; io sono eccitata perché mi auguro di essere trattata veramente male, spero di divertirmi.
Mi fa indossare una magliettina che arriva appena sotto al mio pube, questo non per darmi una dignità ma solo per prevenire scandalizzati sguardi indiscreti.
Mi fà salire in macchina al posto del passeggero, per me è insolito avere questo privilegio e sono quasi imbarazzata.
Marianna mi spiega che stiamo andando da una coppia che possiede un paio di cani; da tempo questi le hanno chiesto che sarebbero disposti a pagare bene per vedere una troia od un frocio avere rapporti con le loro bestie.
Io comincio a toccarmi eccitata dalla prospettiva, poi Marianna mi racconta che loro vogliono qualcosa di più.
Ha parlato con loro qualche giorno fà e le hanno detto che mi hanno preparato qualcosa di speciale.
Ho chiesto a mia sorella cosa fosse questa richiesta particolare; lei mi rispose che neanche lei lo sapeva, poi mi disse irretita di smettere di masturbarmi.
Io esegui immediatamente togliendo la mano dal mio cazzo.
Rimanemmo per un pò in silenzio, poi lei mi disse che senz'altro una merda come me si sarebbe fatta valere e che le avrebbe fatto guadagnare giustamente i soldi promessi.
La mia mente cominciò ad affogare dolcemente nel immaginazione di quanto quei porci mi avrebbero fatto.
La fantasia mi faceva eccitare e Marianna si accorse di questa mia nuova erezione.
Lei comprendendo il mio stato mi disse di calmarmi; si pentiva di non avermi fatto fare una sega prima, per calmare il mio priapismo.
Mi prese le palle tra le mani strizzandole e provocandomi tanto dolore da far terminare la mia erezione.
Arrivammo finalmente a casa dei clienti; Marianna fermò la macchina nel cortile e mi ordinò di spogliarmi; non ci voleva molto dovevo solo togliermi una maglietta, ero di nuovo completamente nuda come piace a me.
Mi disse di scendere e di mettermi a quatto zampe e di seguirla; io esegui, nuda camminavo a quattro zampe dietro a mia sorella diretta chissà verso quale degradante eccitante destino.
Mentre ci avvicinavamo mi fermai un momento per pisciare, scaricai la mia vescica come un cane, Marianna se ne accorse e mi disse sbrigati che ci stanno aspettando.
I due clienti erano sulla soglia di casa; alle loro mani due cani.
Io li guardavo studiando i loro cazzi, che dì lì a poco avrebbero penetrato la mia bocca ed il mio culo.
Mi sentivo calda , eccitata, avevo proprio voglia di farmi scopare e di accontentare quei cazzi non vedevo l'ora di iniziare.
Sentii Marianna contrattare il prezzo della mia prestazione, la coppia guardandomi era indecisa sulla possibilità che io avrei potuto dargli soddisfazione richiesta, ma mia sorella assicuro loro che ero all'altezza delle loro necessità io ero impaziente di cominciare
Poi finalmente la coppia un pò incerta arrivò ad un accordo e passarono a mia sorella diverse banconote.
La coppia disse di trasferirci sul retro della casa; ci avviammo in processione, io sempre a quattro zampe , con le bestie accanto a me tenute al guinzaglio.
Arrivati in un piccolo patio sul retro della casa, la coppia si spogliò e si accomodò su delle seggiole da giardino accanto ad un tavolino.
Mia sorella si accucciò vicino a me; i due disserrò vediamo cosa sà fare quella merda e liberarono i cani.
Quelle bestie cominciarono a girarmi attorno, indecisi.
Per galvanizzarli cominciai a prendere in mano i loro cazzi ed a masturbarli per eccittarli e convincerli a montarmi.
Dopo alcuni maneggiamenti uno di loro si sottrasse dalla mia stretta al suo cazzo e cominciò a montarmi infilando il suo cazzo nel mio culo.
Mi pompava velocemente come fanno i cani, l'altro confuso mi montava su un fianco strusciando il cazzo sulla mia pancia.
Mi accorsi che la coppia si stava divertendo; avevano cominciando a masturbarsi, ero contenta di provocare una simile piacevole reazione.
Il cane che mi inculava eiaculò rapidamente e l'altro si sostituì bruscamente a lui inculandomi con un cazzo più grosso ed anche più veloce.
Infatti arrivò rapidamente; ero contenta di aver dimostrato le mie capacità a quella coppia, che continuava a masturbarsi.
Ad un certo punto lui con un cazzo enormemente eretto si alzò dalla sedia mi venne incontro mi disse di aprire la bocca, io la spalancai aspettandomi di ingoiare il suo bel cazzo duro che lui non esitò a ficcarmi dentro.
Il suo cazzo era estremamente duro ed eccitato e non ci volle molto, bastarono pochi colpi di lingua e poche succhiate per farlo arrivare.
Mi riempì della sua sborra calda che invase completamente il mio cavo orale, urlò per il piacere supremo che gli avevo dato.
Il suo urlo di piacere, ed il suo fiotto che sicuramente gli aveva svotato le palle fù per me un motivo di orgoglio per aver svolto il mio doveroso compito di troia.
Credevo di aver finito, ma la lei della coppia, mentre il lui si accasciò da qualche parte esausto, mi disse che volevano ancora divertirsi e che avevano la famosa sorpresa per me.
Lei si alzò in piedi tenendosi la mano sulla figa, e rivolgendosi a me ed a mia sorella disse che da giorni avevano raccolto il piscio e la merda di cane in un mastello.
La donna guardò mia sorella con fare interrogativo, poi disse che volevano vedermi affogare in quel putridume, mia sorella disse che ciò faceva parte degli accordi e che io lo avrei fatto.
La donna si diresse verso un capanno in fondo al cortile, ne uscii poco dopo agguantando un grosso recipiente metallico.
Compresi che dentro quella tinozza c'era la materia con cui avrei dovuto confrontarmi; la cosa mi aveva eccitata e volevo proprio provare questa nuova esperienza.
La donna pose la tinozza davanti a me, nelle flebili luci che illuminavano il cortile vedevo un liquido torbido dal colore indefinibile, ma la puzza che ne usciva era inequivocabile.
Erano piscio ed escrementi cani che probabilmente stazionavano lì da qualche giorno.
Fiutai a fondo quell'odore terribile; poi la donna mi ordinò di infilarci la faccia dentro.
Io esitai un attimo ma non tanto per dover sopportare l'immersione in quello schifo ma per accumulare l'eccitazione di farlo.
Ero veramente infoiata quando, di colpo immersi bruscamente la mia testa in quel liquido putrido; era freddo perchè stava fermo da chissà quanto tempo.
Affondando la mia testa fino in fondo, avvertii sulle mie guance, la morbidezza degli stronzi di cane si schiacciavano sulla mia faccia.
Ero elettrizzata da quel piacere perverso quando avverti un peso sulla mia nuca; una mano od un piede che mi impediva di rialzare la testa.
Cominciai a sentire la mancanza di aria e cominciai ad annaspare ingoiando quel liquido schifoso.
Poi una mano generosa tirò fuori la mia testa ed io tossendo e sputando piscio e merda cominciai a respirare.
Poi sentii quella mano ributtarmi la testa dentro quello schifo; riavvertii la morbidezza degli stronzi che si schiacciavano sulla mia faccia; mi piaceva, mi piaceva moltissimo e cominciai ad aprire la bocca per ingoiare quanto potevo.
Era un sapore disgustoso, calmierato dall'eccitazione che provavo e che mi avrebbe fatto fare qualunque cosa!
Mentre mi affogavano in quella melma sentii qualcosa entrarmi nel culo, confusa dalla situazione non avrei saputo dire se era il cazzo di un cane o quello del padrone o di uno strapon indossato dalla padrona.
Riuscivo solamente a riconoscere qualcosa che mi pompava il culo.
Mi risollevarono la testa più volte, mentre la mia bocca vomitava piscio e merda marcia e più volte me la abbassarono in quello schifo.
La cosa continuò per parecchio non sò dire quanto , poi mi sollevarono completamente e mi buttarono da un lato della tinozza mentre io sputacchiavo lo schifo che mi ero ingoiata.
Dopo un pò mi ripresi e mi accorsi che mia sorella era accanto a me; mi disse che i clienti si erano sodisfatti e che potevamo andare.
Lei mi portò verso la macchina sempre a quattro zampe, arrivati all'automobile mi accorsi che per terra c'era la maia maglietta tutta umida e lurida.
Marianna mi disse che i clienti l'avevano usata per pulire la tinozza in cui mi avevano immersa, per questo era ridotta così male.
Mi ordinò di indossarla; io mi misi addosso quel lercio indumento, sentendo l'umidità del piscio di cane e della loro merda strusciarmi sul corpo.
Poi Marianna mi disse che, zozza come ero, non avrei potuto viaggiare come prima al posto del passeggero.
Stese un nylon nel bagagliaio e mi fece stendere lì.
Mi riportò a casa dalle ragazze, loro stavano dormendo e Marianna non osò svegliarle.
Marianna mi rinchiuse nello sgabuzzino, stretto, buio e senza aria, li lurida come un cesso mi masturbai felice di quanto avevo subito.


Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Mia sorella mi porta a divertirmi:

Altri Racconti Erotici in bdsm:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni