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Sono usata per un film di extreme fetish


di maktero
18.02.2024    |    2.619    |    9 8.0
"Durante questa mia "penitenza", con il contributo del dolore ai capezzoli mi sento tutta in fregola per l'aspettativa di questa nuova esperienza;..."
Mia sorella ha contattato dei tizi che realizzano dei film fetish estremi.
M dice che quella gente paga bene e che mi ha proposto come attrice per fare delle cose veramente schifose.
La cosa mi attrae terribilmente voglio esplorare a fondo la mia natura perversa, voglio provare tutto e mi attrae molto l'idea di essere filmata e vista da numerosi depravati che goderanno dalle mie prestazioni e sofferenze.
L'appuntamento con i cinematografi è stato stabilito per il pomeriggio; mia sorella per prepararmi mi fà passare la mattinata in ginocchio in un angolo della sala con dei morsetti ai capezzoli, mi impone di tenere e mani dietro la schiena ma non me le lega, e mi impone di non masturbarmi; dice che ha da fare e non vuole rompimenti di coglioni.
Mi sento doppiamente umiliata sia per la costrizione sia per il fatto che obbedendo agli ordini contribuisco io stessa alla mia situazione degenerata.
Durante questa mia "penitenza", con il contributo del dolore ai capezzoli mi sento tutta in fregola per l'aspettativa di questa nuova esperienza; mia sorella non mi ha detto niente su cosa mi sarà fatto, credo che nemmeno lei lo sappia.
Nella mia posizione di "penitente", avverto che lei passa la mattinata a rassettare e pulire la casa mentre io soffro e sogno su cosa mi verrà verrà fatto da quei cineasti.
Verso mezzogiorno mia sorella interrompe le pulizie di casa e comincia a prepararsi qualcosa da mangiare, lasciandomi con indifferenza a soffrire nel mio angolo.
La ascolto mentre mangia, anch'io ho fame e vorrei poter mangiare qualcosa, mi auguro che mia sorella pensi a me.
Mi accorgo che lei ha finito di mangiare e che traffica con le padelle in cucina.
Dopo un pò di tempo mi sento afferrare per i capelli e sollevare la testa fino a scorgere il volto di mia sorella che mi sputa in bocca.
Mi accorgo che ha una padella in mano e che rovescia il contenuto sul pavimento davanti a me.
Sono delle salsicce, mia sorella mi dice se voglio mangiare devo prima sborrare sulle salsicce e poi mangiarle come una cagna.
La sottile crudeltà e perversione di mia sorella mi affascinano, sà sempre trovare nuovi modi per umiliarmi ed accontentare il mio desiderio di degrado.
Io non aspettavo altro la sofferenza prolungata, ed i sogni sul mio futuro che mi ero fatto nella mia mente, mi avevano fatta eccitare ed agguantai subitamente il cazzo masturbandomi frettolosamente.
Sborrai sulle salsicce poste davanti a me ricoprendole con il mio sperma.
E poi mia sorella mi permise di mangiare; mi nutrii come una cagna mangiando quel cibo condito con il mio sperma.
Finito il mio lurido pasto sentii il mio stomaco appagato e chiesi a mia sorella di tormentarmi un pò, mi sentivo frizzare in attesa di quanto mi aspettava e volevo divertirmi un poco.
Mia sorella mi chiese cosa poteva farmi e le chiesi di prendermi a calci nelle palle.
Avevo proprio voglia di sentire un pò di sofferenza alle palle.
Lei mi disse di mettermi in posizione ed io mi sdraiai sulla schiena con le gambe aperte ed il mio corpo che fremeva tutto in attesa di accogliere quel dolce dolore.
Il primo calcio mi fece letteralmente saltare per aria, mi sembrava di essere spaccata; mia sorella mi colpì molto violentemente ed io mi contorsi parecchio sbavando e lacrimando per il dolore, mi contorsi a lungo mentre il dolore non sembrava terminare ed io gemevo contenta.
Appena ripresa con gli occhi pieni di lacrime mi rimisi subito in posizione aspettando un nuovo calcio che mi auguravo altrettanto cattivo; invece fu debole appena sufficiente a procurarmi un debole dolore.
Chiesi a mia sorella perchè non voleva farmi male, lei mi rispose che era arrivata l'ora per l'appuntamento e non c'era più tempo per divertirsi e che lei non aveva più voglia.
Mi sentii insoddisfatta.
Mia sorella divenne frenetica, mi tolse brutalmente i morsetti ai capezzoli indifferente al dolore ed ai lamenti che mi procurava e poi mi mi fece indossare una magliettina giusto per salvare le apparenze.
Salimmo in macchina e ci dirigemmo verso il posto indicatoci per il set.
Durante il tragitto la mia mente pervertita brillava per l'aspettativa di quella nuova insolita e misteriosa esperienza.
Arrivati, mia sorella scese dalla macchina, mentre io rimasi dentro vedendo che contrattava con dei tizi per poi ricevere dei soldi, mi sembrava insolito che la contrattazione sia così all'aperto invece che in un ufficio.
Ma quel modo di fare mi fece sentire ancora più puttana .
Poi lei tornando verso la macchina mi dice di scendere e mi spoglia anche della umile magliettina lasciandomi completamente nuda.
Mi sento brillare, sono nuda indifesa e sto per finire nelle mani di chi sà quali depravati che mi strazieranno a loro piacimento, il mio cuore batte all'impazzata per quella prospettiva.
Mia sorella mi augura sarcasticamente buona fortuna e mi dice spiritosamente che verrà a riprendermi, se rimarrà qualcosa di me.
Non comprendo bene quell'ultima battuta; ma mi piace comunque sia.
Quindi avvia la macchina e se ne và lasciandomi nuda in ginocchio, nello spiazzo di un cortile pronta ad essere martirizzata.
Sono eccitata come una bestia, sono talmente euforica che sarei disposta a farmi bruciare viva tanto è il mio desiderio di dolore, sofferenza umiliazione.
Respiro freneticamente per l'eccitazione e gemo per il mio desiderio perverso.
Vedo arrivare due tizi dall'aria brutale che, senza una parola, mi prendono di peso e mi portano all'interno di una stalla e mi scaricano sul pavimento come un sacco di patate.
Mi accorgo che li dentro ci sono diverse persone e delle attrezzature, luci, telecamere ed altri congegni che non conosco.
Una persona si fà avanti, è una donna mi dice di essere la regista del film che dovrà essere girato e mi chiede se sono consapevole di cosa mi accadrà.
Io rispondo che non sono stata informata, ma che essendo una schiava assoluta non posso tirarmi indietro a nulla di quanto la mia padrona mi ha destinata.
La regista con un tono meccanico mi dice che verrà girato un video di fetish estremo per amanti di sensazioni forti, e che subirò delle lesioni rilevanti.
Mi accorsi che la regista era scalza ed io ero profondamente attratta da quei magnifici piedi, le chiesi il permesso di leccarle i piedi.
Lei rimase sorpresa da quella richiesta così assurda considerata a situazione, ma con perplessità me lo concesse.
Io mi gettai su quei magnifici piedi che mi attraevano così tanto, e mentre io gustavo, addolcendomi e rilassandomi dalle ultime emozioni, quelle sue bellissime estremità, lei continuò dicendomi che ero veramente una schifosa.
Riprese il discorso dicendo che sarò seriamente lesionata nel corpo, e se a me andava bene.
Io risposi sollevando la bocca dai suoi piedi che mi andava bene tutto, che ero disposta a subire qualunque cosa.
Sei proprio veramente una schifosa rispose lei mentre io affondavo la mia lingua tra i suoi diti.
Poi mi fece firmare un foglio in cui io li autorizzavo a straziarmi secondo le esigenze de film ed a scaricargli da ogni responsabilità sulle conseguenze sua mia salute.
Io firmai senza neppure pensarci troppo avevo compreso che sarei stata coinvolta in qualcosa di estremo e volevo provarlo.
Lei, mi disse che ero veramente una merda con il cervello affogato nello sperma, proprio quello che serviva a lei.
Mi sentii esalata da quell'apprezzamento, mi aveva compresa in pieno.
Mentre io continuavo a leccare i piedi, lei cominciò a spiegarmi cosa mi avrebbero fatto.
Poi cominciò a descrivermi a trama del film; io non aspettavo altro, non vedevo l'ora di sapere cosa m avrebbero fatto.
Lei mi disse che c'era una una fossa al centro della stalla, quella buca era piana di acqua putrida ed escrementi ed io verrò gettata lì dentro.
A quelle prime parole impazzii per quella magnifica prospettiva, poi lei continuò dicendo che verrò ricoperta di insetti carnivori che mangeranno la mia carne.
Queste ultime parole mi fanno impazzire, è una cosa nuova che mi eccita terribilmente e comincio a masturbarmi davanti alla regista che mi guarda con compatimento.
Gli dico ansimando che non vedo l'ora di essere straziata, e che vorrei poter mangiare la sua merda.
Lei con uno sguardo compiacente mi dice che non ha mai conosciuto una merda vivente come me e vedrà di soddisfarmi prossimamente, ma intanto bisogna pensare al film.
Si allontana all'improvviso e si rivolge ad un tizio che mi si avvicina con una bosa; mi dice di essere un medico, estrae dalla borsa delle siringhe e delle fiale e mi pratica delle iniezioni.
Mi dice che sono dei medicinali che mi avrebbero evitato infezioni e malattie così come era previsto ne contratto che ho firmato.
Poi alcuni aiutanti di portarmi verso la fossa; è una buca di due metri per uno coperta sul fondo da un liquame putrido.
Vengo adagiata in quello schifo puzzolente, mi piace e comincio a raccogliere l'acqua putrida con le mani ed a spalmarmela addosso mi sento bene, mi sembra di essere nel mio.
Intanto forti luci, telecamere, microfoni ed altri aggeggi mi vengono puntati addosso.
La regista da l'avvio delle riprese cominciando a filmare i miei atti osceni.
Sento la voce della regista incitarmi; mi dice "Mostra il tuo schifo, datti da fare".
Sovrastata dalle telecamere, dalle luci, dai microfoni dagli ordini della regista mi sento una attrice, una "Prima Donna", e sto entrando sempre più nella mia depravata parte.
Continuo a spalmarmi addosso quel liquido putrido e puzzolente e sento la regista urlare "fai di più, merda".
Mi spalmo la feccia sulla bocca la lecco voluttuosamente, la regista mi urla "Vai così, sei splendida, fai veramente schifo, sei straordinaria".
Quei commenti mii fanno inorgoglire, ripresa dalle telecamere continuo a degradarmi, mi sento straordinaria.
Poi sento la voce della regista che dice a dei suoi collaboratori di portare i contenitori con gli insetti.
Infatti ad un certo punto vedo qualcuno con dei contenitori di plastica pieni di oggetti neri e brulicanti.
Quei tizi mi riversano addosso il contenuto di quei contenitori.
Mi arriva addosso una valanga di grossi schifosi insetti neri che si attaccano al mio corpo, cominciando a brulicare addosso a me e cominciando a solleticarmi con le loro zampette.
Poi quelle nere bestie presa confidenza con il mio corpo cominciano a mordermi, i morsi sono dolorosi, gli insetti sembrano piccoli ma mordono come bestie.
Esse si sono diffuse su tutto il mio corpo e si avventano su ogni centimetro della mia carne; io urlo e gemo per il dolore.
E' stupefacente, è stupendo sono mangiata viva dagli insetti.
Questa nuova sensazione mi fa esplodere di piacere, il mio cazzo eretto, attorniato dagli insetti che lo stanno mordendo e mangiando mi fa impazzire.
Urlo per il dolore e per il piacere.
Sento la voce della regista infoiata che strilla "Magnifico, magnifico, riprendete, riprendete".
Sono una protagonista, la mia pervertita sofferenza è ripresa e verrà mostrata ad un mucchio di depravati.
Mi sento al settimo cielo mentre vengo mangiata viva da centinaia di insetti.
Il dolore su tutto il corpo è tremendo, urlo e gemo.
Intanto i cineasti continuano a filmare il mio tormento, cerco di dare il mio meglio inarcando il mio corpo coperto dagli insetti il mio cazzo coperto da quelle bestie.
Sento la regista che urla "Brava così, brava così, fai vedere mostra come ti mangiano, fai vedere il tuo cazzo massacrato".
Mi d da fare per accontentare le esigenze della regista e comincio a masturbarmi mentre le bestie mi mordono la cappella e l'asta.
La regista urla "Brava continua, riprendete, zoommate su suo cazzo sanguinate, zoommate sui suoi capezzoli massacrati".
Poi mi dice di rivoltarmi per mostrare i mio culo ricoperto da insetti e mi urla "Alza il tuo culo, fallo vedere per bene".
Sento gli insetti che mi mordono l'ano.
La regista urla "Avvicinate sul suo buco del culo straziato e sanguinante, ed incita i microfonisti registrate le mie urla di sofferenza".
Vivo un momento di fortissima eccitazione mentale e fisica ma ad un certo punto arrivo allo sfinimento, mi accorgo di non sentire più niente e vedo tutto nero e mi sento crollare.
Intontita come sono mi accorgo a malapena di certe braccia che mi tirano fuori dalla buca.
Sempre semincosciente avverto che ripuliscono dagli ultimi insetti che continuano a mordere la mia carne.
Esausta semisvenuta gemo con il corpo piagato mentre sento le parole della regista che entusiasta dice che ha realizzato un film straordinario.
Si complimenta con me, ma io rincoglionita dal dolore comprendo appena il suo complimento, ma comunque nella mia semincoscenza ne sono entusiasta mi sento realizzata.
Intanto lei ordina ad alcuni inservienti di gettarmi nel piazzale, vengo buttata a centro dello spiazzo come una spazzatura. Sono sanguinante e dolorante, e mi accorgo a malapena del via vai delle varie persone che portano via i materiali da ripresa e le altre attrezzature.
Io esausta, mi addormento.
Quando il sole mi risveglia scopro che mia sorella è accanto a me.
Senza dire una parola mi porge una maglietta che indosso subitamente; soffro terribilmente per e ferite, montiamo in macchina mentre io gemo ed urlo per i dolori, mia sorella non mi chiede niente comprende che non è il momento per delle domande, e forse non gliene importa niente, dev'essere contenta del suo guadagno e non gli importa cosa mi hanno fatto.
Ci dirigiamo verso casa.
Arrivati mia sorella provvede a curare il mio corpo martoriato, e poi io mi addormento nuovamente esausta.
Dopo qualche giorno riceviamo un messaggio dalla regista che mi dice che il film ha avuto un grande successo tra i depravati.
Sono contenta, anzi entusiasta di aver contribuito a realizzare un film di grande interesse, mi sento una grande attrice.
E rispondo alla regista che sono sempre disponibile per qualunque film depravato.


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