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La mia prima serata da magnaccia.


di maktero
25.05.2023    |    515    |    1 8.7
"Io con i soldi in mano sono eccitatta come una bestia, voglio tanto cazzo, tantissimo cazzo, tantissimo, tantissimo cazzo..."
Autorizzata dalle ragazze, ci prepariamo per uscire.
Io indosso una maglietta che mi arriva al pube, coprendomi appena il cazzo; spero anch'io di avere qualche avvventura e di prenderlo nel culo da qualche automobilista o camionista.
Per quanto riguarda il frocio lo lascio nudo, gli fornisco una borsettina a tracolla, vuota senza preservativi perchè dovrà farne a meno quella troia.
La borsettina dovrà solamente servire a raccogliere i soldi.
Saliamo in macchina, viaggiando nella rovente estate ed arriviamo in una strada frequentata da trans e puttane.
Io esco dalla macchina e chiedo ad alcune di loro se ci sono problemi a vendere la mia puttana.
Queste mi rispondono che posso fare come voglio perchè nella zona non ci sono padroni, i clienti sono tantissimi e non c'è concorrenza.
Nel breve dialogo, mi accorgo che infatti, diversi automobilisti si sono fermati e hanno caricato le trans o le puttane; era un vero via vai.
Mentre chiacchiero vedo che le prostitute, i trans sono praticamente nude o completamente nude, il caldo di questa estate permette un esposizione eccitante.
Esponendo il frocio completamente nudo non mi sembra quindi qualcosa di eccezzionale o scandaloso.
Mentre mi guardo attorno il mio sguardo si dirige sui cazzi delle trans, quegli organi così esposti mi eccita e mi arrapo e mi tocco sotto la maglietta.
Ma non devo cedere all'eccitazione, anche se è forte, devo eseguire il mio dovere; tiro fuori dalla macchina il frocio e lo accompagno sul limite della strada, doe le troie mi hanno indicato che potevo esercitare.
Lo lascio lì nuda al suo destino, mi augoro che se lo inculino in molti per guadagnare parecchio.
Io mi apparto in macchina menandomi il cazzo per tenerlo sollevvato.
Dopo un pò di tempo il frocio mi raggiunge mi dice con entusiasmo ,che si è fatto due clienti; all'inizio è stato difficile ma che ha superato l'imbarazzo iniziale e che si è concesso completamente ai clienti.
Mi congratulo con lui e gli chiedo quanto ha fatto; lui mi mostra i soldi e io li prendo come era negli accordi; lui sommesamente acconsente, gli dico di continuare a battere, lui con un sorriso ritorna sulla strada.
Io con i soldi in mano sono eccitatta come una bestia, voglio tanto cazzo, tantissimo cazzo, tantissimo, tantissimo cazzo.
Mi dirigo verso la strada avvicino una trans e le chiedo di pisciarmi in bocca; voglio sentire il sapore di piscio, voglio prendere un cazzo in bocca, non ne posso più! Voglio il cazzo, voglio il cazzo!
Concordo nerosamente con la trans il prezzo; le dò freneticamente tutti i soldi guadagnati dalla frocia sono arrapata, sono arrapata voglio piscio e cazzo non ne posso più.
Ci appartiamo lei é già completamente nuda, ha un cazzo enorme che mi lascia attonita, io mi inginocchio incredula di fronte a quel monumento; alzo le mani e le appoggio sul suo corpo, scorrendole sulla sua pancia e sul suo petto.
Mentre la massaggio con devozione osservo ipnotizata quell'organo che con la sua gigantesca cappella rossa, oscilla davanti a me come un lussurioso giocattolo e via via si protende sempre più vicino verso la mia bocca.
Lei con la mano sul suo gigantesco organo me lo pianta dentro la mia bocca spalancata e comincia a versarmi dentro il salato ed acido liquido della sua vescica.
Così come il piscio invade la mia bocca ed il mio stomaco si riempe di quel delizioso e schifoso liquido, mi sento invadere dal piacere di quell'atto depravato; il mio cazzo si eccitta e vuole sborrare.
Ma la trans come concordato dopo avermi concesso il suo deizioso fluido mi rivolta con violenza; che bruta, e dopo essersi toccata per un poco mi infila il suo cazzo duro nel culo.
Mi penetra profondamente; sento il suo cazzo entrarmi dentro sollecitando il mio sfintere che mi dà delle sesazioni straordinarie di dolore e di piacere.
Mi viene dentro avverto il calore del suo sperma che mi riempe il culo; io mi masturbo ma non oglio arriare, voglio rimanere eccitata, mi sento incredibilmente schifoisa.
Ho il cazzo duro, durissimo; ma non voglio arrivare; la trans si sfila e pronunciando alcune parole incomprensibili se ne và.
Con il cazzo eretto sotto la maglietta vado a vedere cosa ha fatto il frocio.
Mi dice che ha avuto tre clienti, due lo hanno inculato ed uno si è fatto fare un pompino.
Sono troppo arrapata e mentre il frocio mi parla, io senza sentire le sue parole, lo prendo da dietro e comincio ad incularmerlo.
Mi sfogo brutalmente sborrando bruscamente nel culo di qualla puttana.






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