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Dog slave party tarda serata


di maktero
14.05.2023    |    2.356    |    1 10.0
"Ho ancora i due dildi nel culo, che non mi danno più tanto fastidio ed anzi mi piacciono, il mio cazzo si ingrossa; mi avvicino a Laura e comincio a baciarla,..."
Venni tirata per i capelli, non sò da chì, e poi pigiata da una mano sulla nuca verso i piedi di una ragazza.
Cominciai a leccare quei piedi senza nemmeno guardare il volto della ragazza.
In quel momento mi sentii infilare qualcosa nel culo; la ragazza che mi aveva imposto la posizione mi aveva evidentemente piantato un dildo dentro.
Io mi agitatai un poco mentre l'oggetto mi entrava nel culo ed intanto continuavo a leccare i piedi.
L'atmosfera era sempre più calda; le ragazze erano sempre più chiassose, animate dall'alcool; le risate, gli schiamazzi, gli urletti erano oramai il sottofondo dell'ambiente insieme alla musica trasmessa dallo stereo.
Io stessa non riuscivo più a distinguere dove fossero i volti nuovi da quelli conosciuti.
Ad un certo punto una ragazza mi prese per i capelli e violentemente mi allontanò dai piedi che stavo leccando e mi gettò a terra a pancia in su.
La tizia farfugliando qualcosa di indefinibile si accasciò con la figa rivoltà verso la mia bocca e cominciò a pisciare.
Raccolsi la sua urina nella mia bocca, aveva un sapore blando indice che aveva bevuto parecchio; io ingoiai tutto doverosamente.
Del resto mi accorsi di avere sete e quel flusso di liquido mi faceva piacere.
Nella confusione che avvolgeva la casa, mi accorsi appena che la ragazza che mi aveva appena dissetata si era allontanata ed era stata sostituita da un'altra che mi riempì a sua volta la bocca di piscio.
Anche questo era piuttosto acquoso, lo ingoiai con piacere.
Ma quelle assatanate stimolate dall'alcool mi tirarono su con violenza, mi scaraventarono brutalmente contro il divano che raggiunsi in ginocchio.
Una delle tizie mi montò sopra; bloccandomi con il suo peso; in quel momento sentii delle mani attorno al mio buco del culo, mi accorsi che qualcuna mi stava infilando le dita nel culo già impegnato da un dildo.
Poi sentii qualcosa farsi aanti nel culo, era un'altro dildo che andava ad aggungersi a quello che già avevo dentro.
Ho il culo sfondato ma la spinta del secondo fallo sfidava le mie possibbilità, mi agitai e gemetti fortemente per quel secondo dildo che veniva spinto senza pietà nel mio culo.
I miei occhi cominciarono a lacrimare per il dolore mentre centimetro dopo centimetro implacabilmente, ed insensibilmente, la ragazza mi infilava dentro l'oggetto; avevo la sensazione che il mio sfintere si spaccasse, mi agitavo come una ossessa.
Poi l'oggetto passò tutto, ma la dolorosa sensazione di riempimento era terribile, mi sembrava di avere un altro corpo dentro di me; ed effettivamente era vero, e mi contorcevo con grandi respiri.
Le assatanate, ben lungi dal calmare i miei tormenti, cominciarono a frustarmi.
Mi arrivarono addosso colpi violenti; il nuovo dolore mi faceva dimenticare quello al culo.
Sentii arrivare anche dei cruenti calci alle palle che mi fecero accasciare a terra.
Ero veramente coperta dal dolore, non mi era stato risparmiato nulla; ma mi piaceva, mi sentivo realizzata, quel tormento era la mia realizzazione, avrei voluto che non finisse mai, ma ad un certo punto le ragazze si stancarono.
Già mi ero accorta che qualcuna esausta per l'alcool e per i piaceri sessuali si era accasciata a terra ed anche le mie torturatrici si erano abbandanate tra loro a baciarsi ed a toccarsi.
Il clamore che aveva inaso finora l'ambiente si era placato; si sentia solamente la musica dello stereo.
All'impproviso mi resi conto che eravamo rimasti lucidi io e Laura.
Ci guardammo interrogativamente, non sò cosa lei abbia subito nella baraonda di prima e credo che neanche lei sappia cosa abbia subito io, ma avertimmo un sentimento di solidarietà.
Ho ancora i due dildi nel culo,che non mi danno più tanto fastidio ed anzi mi piacciono, il mio cazzo si ingrossa; mi avvicino a Laura e comincio a baciarla, lei apre la bocca accogliendo la mia lingua; ci baciamo a lungo.
La sento languida, avvicino le mie mani alle sue tette e mi accorgo che anche lei ha dei morsetti ai capezzoli; glieli torco lei allontana la sua bocca per gemere dal dolore che le ho fatto.
Io spingo bruscamente la mia faccia verso la sua infilando con prepotenza la mia lingua nella sua bocca e torcendoli i capezzolli, lei stringe i denti per il dolore e mi morde la lingua.
E' un gioco bellissimo, continuo a tormentarla per sentire la mia lngua morsicata dai suoi denti.
Le toccai la figa era fradicia.
Continuammo il gioco per un pò poi ci lasciammo andare sdraiandoci uno di fianco all'altra.
Ci masturbammo insieme, arrivammo quasi insieme; io esausto smisi mentre lei continuò a toccarsi ancora godendo.
A quel punto i mie occhi cominciarono a chiudersi e dopo un poco sprofondai in un sonno profondo.

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