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Pensieri di una notte di mezza estate


di maktero
05.04.2023    |    339    |    0 6.0
"Non sò cosa mi piaceva di più, obbedire al duro ordine di rimanere in ginocchio per tutta la notte, o venire punita per aver violato quell'ordine? Un..."
Devo passare la notte in ginocchio, in camera da letto, con le mani legate dietro la schiena; così hanno deciso le ragazze, mi piace questo tpo di attività.
Amo sentirmi impotente e passare la notte sveglia tra i tormenti.
Mentre io sono immobile davanti al letto; loro fanno l'amore, spudoratamente indifferenti della mia presenza, del fatto che io mi stia eccitando a vederle amoreggiare e godere.
Sono veramente crudeli, ma come mi piace che mi frustrino in questa maniera.

Mi eccitavo sempre di più ma non potevo sodissfarmi per le mani legate.
Quando le due, stanche e sodissfatte, si sono addormentate io ero rimasta lì con il mio cazzo eretto.
Ma non c'è la facevo a resistere; mi sono buttata a terra è ho cominciato a strusciare il cazzo sul pavimento finchè non sono arrivata schizzando sul parquet.
Poi mi sono rimessa in ginocchio davanti al letto; perchè nell'eventualità che una delle due si fosse svegliata e non trovandomi in posizione sarei stata senz'alro punita.
Oddio! non che la cosa mi sarebbe dispiaciuta.
Non sò cosa mi piaceva di più, obbedire al duro ordine di rimanere in ginocchio per tutta la notte, o venire punita per aver violato quell'ordine?
Un profondo dilemma, ma riflettendoci bene mi sarebbero piaciute entrambe le cose; essere punita dopo una notte passata nella veglia.
Nel mio stato non cambiava molto, comunque avrei deliziosamente sofferto e goduto dalla sofferenza, come mi piaceva questa condizione.

Passai le ore della notte con pensieri eccitanti che potevano mantenermii sveglia; mi immaginai che al mattino avrei potuto leccare i piedi delle ragazze, senz'altro glielo avrei chiesto e preteso; mi sarei incazzata veramente se me lo avessero rifiutato!
Avrei preteso di gustare i rifiuti mattutini del loro corpo, la loro calda e salata urina, la loro merda amara e gustosa.

A quei pensieri il mio cazzo si induriva nuovamente ed io continuavo a mantenermi sveglia, e fantasiosa; è ciò che volevo e ciò che mi piaceva.

Poi perchè nò, un pò di dolore; vediamo potrei chiedere di farmi frustare i piedi.
Uhmm delle belle frustate ai piedi sarebbero state uno stupendo buongiorno.
Mi sarebbe piaciuto farmi massacrare le piante dei piedi; ma subito dopo sento uno sfrigolio ai capezzoli.
Sembrano che vogliano reclamare una loro attenzione.
Dei duri morsetti ai capezzoli? Cosa c'è di meglio di primo mattino!?
Forse ancora meglio, prima di tutto alcune frustrate ai capezzoli, tanto per irritarli e renderli più sensibili allo stritolamento dei morsetti?
Il mio cazzo è sempre più duro, sono sempre più eccitata e più che mai sveglia.
All'improvviso mi salta in mente il pensiero del culo.
Farmelo sfondare di brutto, subito di prima mattina, a freddo, con un grosso dildo senza nessuna pietà, spingendo violentemente dentro; che piacere!!
Ed il cazzo e le palle!?; devono rimanere orfani delle attenzioni!? Perchè mai.
Delle stupende botte sul cazzo e sulle palle con un mestolo sarebberò un delizioso augurio di inizio giornata.
Mentre mi trastullo con questi desideri è arrivata l'alba e le due cominciano a svegliarsi.
Io ho il cazzo duro da far paura, mi alzo in piedi impudente e avvicino il pene ad una delle due.
Poso l'asta durissima sulla faccia di Luisa e la faccio strusciare sulle sue guancie; lei mezza sveglia mezza adormentatata, geme e mugola.
Forse ancora sogna, forse mescola il sogno con la realtà di avere un cazzo duro sulla faccia.
Dopo alcuni attimi spalanca gli occhi; e dopo altri istanti si rende conto della situazione.
Sembra accondiscendente; probabilmente anche per lei ritrovarsi un cazzo duro in faccia appena svegliata costituisce un buon risveglio.
Muove la sua faccia attorno al cazzo, e poi lo prende in bocca.
Io glielo infilo dentro violentemente e lei sembra gradire sgranando gli occhi luminosamente.
Sono talmente eccitata che arrivò quasi immediatamente al contatto con la sua calda bocca.
Lei ingoia tutto il mio piacere mattutino.
Intanto Giovanna che si era svegliata e che ha assistito a tutto mi dice qualcosa di incomprensibile, confuso nella voce impastata dal dormiveglia.
Sò che per ciò che mi sono permessa subirò delle punizioni; e non vedo l'ora di realizzare le mie fantasie notturne.





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