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Maria mi racconta qualcosa di sè


di maktero
22.03.2024    |    95    |    0 7.0
"Ero entusiasmata da quel racconto di vita e cominciai a masturbarmi, cominciai a masturbare anche il cazzo di Maria..."
Il mattino dopo mia sorella ci fa venire in cucina e ci concede del cibo e dell'acqua.
Noi, affamate, ci nutriamo come dei cani dalle ciotole che mia sorella ci ha concesso.
Poi mia sorella ci dice che deve uscire per delle commissioni e con sarcasmo ci dice che siamo liberi di divertici tra noi.
Sento quel momento di libertà come entusiasmante; sono libera di girare nuda per casa ed ho un corpo, Maria a mia disposizione.
Si perchè così sento quel mio momento di libertà potermi approfittare di Maria.
Ma dopo l'entusiasmo iniziale mi ridimensiono, mi rendo conto di sapere poco di lei e le chiedo di andare in salotto a chiacchierare un poco per conoscerci meglio.
Ci sdraiamo nude e felici in salotto e poi chiedo a Maria di raccontarmi qualcosa di lei.
Sembrava che non aspettasse altro.
Cominciò a dirmi che sua madre una puttana aveva notato la sua indole masochistica e di frocio.
La madre approfittò di questa situazione per trovare clienti che godevano a picchiarlo ed incularlo.
Ero entusiasmata da quel racconto di vita e cominciai a masturbarmi, cominciai a masturbare anche il cazzo di Maria.
Mentre le davo un pò di piacere lei si aprì e continuò dicendo che durante il periodo della scuola alcuni compagni perversi avevano cominciato a divertirsi con lui.
Maria nella sua perversione confesso tutto alla madre e lei ne approfittò.
Contattando i compagni di scuola gli invitò a casa, dove disse che avrebbero potuto fare qualunque cosa su suo figlio.
Quei depravati non aspettavano altro e cominciarono a picchiarlo mentre la madre si masturbava assistendo alle sue sofferenze.
Poi i tizi se la incularono, era il suo primo inculamento, era ancora vergine ed il cazzo che la penetrò per primo la fece urlare e piangere sua madre rispose incoraggiando il violentatore a spingere sempre di più.
Poi il suo culo venne sfondato anche dagli altri.
Fu un momento devastante per lei essere massacrata di botte e stuprata mentre la madre si masturbava guardando la sua sofferenza ed umiliazione.
Io compresi la sua sofferenza interiore e il suo desiderio masochistico; e le infilai il mio cazzo in bocca cercando di farle del male e farla godere per tanto.
Mi feci spompinare ed arrivai nella sua bocca, quella troiettina ingoiò tutto senza esitazione.
Le chiesi quanto gli piaceva lo sperma e lei mi racconto ancora di quanto sua madre lo costringesse a succhiare i cazzi dei suoi clienti,; il sapore dello sperma era diventato una quotidianità per lei.
e quando sua madre andava battere per strada conservava i preservativi pieni di sborra da fargli ingoiare al mattino come colazione.
Mi faceva veramente pena era veramente simile a me, e decisi di incularla, non tanto per ottenere un godimento ma per farci sentire simili nella carnalità di quell'atto.
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