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Padri e figlie - 2


di bird2012
14.07.2014    |    54.655    |    6 9.5
"Sapeva che mi masturbavo: aveva fatto, non so come, un foro nella parete per permetterle di vedermi quando ero a letto e mi facevo il cazzo..."
PADRI E FIGLIE - 2

IL PADRE DI TANIA

Dopo una settimana incontrai Giorgio, il padre di Tania, alla riunione periodica dei genitori.
Con una scusa gli chiesi se poteva darmi un passaggio in quanto ero senza macchina.
Appena partì non persi tempo.

“So tutto di te e di Tania…”

Non disse nulla. Poi mi guardò.

“Vuoi denunciarmi?”

“Non ci penso proprio, visto che anche io godo con mia figlia…”

Si mise a ridere.

“Si, lo so… Tania me lo ha detto! Tua figlia le ha raccontato del vostro meraviglioso pomeriggio d’amore e lei me lo ha riferito: tra me e Tania non ci sono segreti! Conosco tutti i particolari: so che l’hai sfondata in tutti i buchetti… e che l’hai riempita per bene! Mentre Tania mi raccontava tutto, ha voluto l’avessi scopata… e l’ho anche ripresa: sono un amante della video ripresa e spesso immortalo in video le nostre porcate.
E’ stato eccitantissimo chiavarla e riprenderla mentre mi raccontava di te e di Vanessa! Credo proprio che io e te siamo una bella coppia di porconi depravati!”

“Beh, le nostre figlie non lo sono da meno: pensa che è stata mia figlia Vanessa a chiedermi di godere con lei! Ti ha visto mentre facevi l’amore con Tania e ne è rimasta fortemente colpita: ha detto che hai un bel cazzo e che le è piaciuto molto quando ti ha visto godere nella bocca di Tania… ha voluto che anche io e lei godessimo come fai tu con tua figlia!”

“Sono lusingato che il mio cazzo sia piaciuto a tua figlia, ma sono certo che anche il tuo piacerebbe sicuramente a Tania: mia figlia è una gran troia, molto golosa di cazzo! Ti racconterò cose che ti faranno sborrare nei pantaloni! Spesso la gente pensa che siano sempre i padri a sedurre le figlie, ma non immaginano lontanamente che invece spesso sono proprio le figlie a desiderare il cazzo e lo sperma del padre: sono loro che ci seducono e ci spingono a chiavarle e ad incularle, che ci implorano di farle bere il nostro sperma! Forse la trasgressione le eccita di più e forse noi dovremmo essere più forti e resistere alle tentazioni… ma poiché siamo dei libertini amanti del sesso accettiamo volentieri l’offerta che ci fanno delle loro bocche, delle loro fiche e dei loro culetti.

Anche per me è stata la stessa cosa: è stata Tania a spingermi tra le sue cosce, ma la storia è lunga: se permetti ti invito a casa mia, così saremmo più comodi per raccontarci le porcate che ci fanno fare le nostre deliziose figlie!”

Accettai l’invito e dopo una decina di minuti eravamo nel salotto di casa sua. Iniziò il suo racconto.

IL RACCONTO DEL PAPA’ DI TANIA

Tutto è iniziato quando, senza volerlo, ho letto il diario di mia figlia; ma andiamo con ordine.
Da quando ho perduto mia moglie, benché abbia molte amiche disponibili, ho preso l’abitudine di masturbarmi.
Ne godo molto: vedo film e riviste porno, sogno situazioni oscene e godo moltissimo, quando vengo mi sento veramente appagato.
Ho una collezione di film porno da far invidia ad un sexy shop.

Con Tania, come è logico tra padre e figlia che vivono insieme, parlavamo spesso di sesso: la libertà sessuale tra i giovani, l’astinenza, la verginità.
Ad un certo punto i nostri discorsi, inizialmente puramente “sociologici”, diventarono più pratici: mi faceva delle domande come se sperasse di capire dalle mie risposte come fosse la mia sessualità.

Per caso scoprii il perché di questo suo interesse.
Nel rifare la sua stanza da letto trovai il suo diario: sapevo che ne teneva uno, ma non mi ero mai permesso di leggerlo… quella mattina fu più forte di me.
Lo aprii e cominciai a leggerlo: rimasi allibito.

Quello non era un diario, ma un libro pornografico.
In poche parole Tania mi spiava, ed io non mi ero mai accorto di nulla.
Sapeva che mi masturbavo: aveva fatto, non so come, un foro nella parete per permetterle di vedermi quando ero a letto e mi facevo il cazzo.

Sul diario c’erano una infinità di apprezzamenti osceni sul mio conto: che avevo un cazzo bellissimo… che quando lo vedeva duro sentiva bagnarsi la fica… che quando mi masturbavo non vedeva l’ora che godessi per vedere sprizzare dal cazzo tutto lo sperma che avevo.
Tutte le sere mi spiava dal buco nella speranza di vedermi con il cazzo in mano.
Scriveva così, a secondo della serata:

“Martedi - Purtroppo questa sera non ho potuto vederlo con il cazzo duro; era stanco e si è addormentato subito. Con le dita ho dato un bacetto alla mia fichetta in suo onore.”

“Mercoledi – Questa sera si è fatto. Era parecchio che non lo vedevo lavorarsi il cazzo così. Si è accarezzato le palle, poi mentre smanicava quella meravigliosa verga si è accarezzato il culo e si è infilato un dito nel buco: quando il dito è entrato tutto dentro, dal cazzo è uscito un torrente di sperma! Mio padre ha goduto moltissimo e mi piace molto vederlo mentre gode, ha un viso estasiato: credo che a papà piaccia molto sentirsi penetrare nel culo… dovrò ricordarlo quando me lo scoperò!
Per tutto il tempo che si è masturbato mi sono lavorata la fica ed ho sborrato insieme a lui! Povero papà, doversi masturbare per godere: mi piacerebbe essere io a farlo sborrare… ma non è possibile…
Caro diario, a domani, sperando in un’altra favolosa sborrata di papà!”

E’ ovvio che rimasi scosso da quanto avevo letto.
Nel contempo sentivo un senso di forte libidine invadermi il corpo e la mente.
Come ti ho detto sono molto amante del sesso e il sapere che mia figlia godeva nel vedermi masturbare mi eccitava moltissimo.

Sapendo che mi guardava, cominciai ad assumere, mentre mi masturbavo, pose sempre più oscene, cominciai a lamentarmi mentre godevo, posizionai la televisione in maniera che dal foro sul muro anche lei potesse vedere i film porno che mettevo per eccitarmi ancora di più.

Ogni sera cercavo di offrirle uno “spettacolo” diverso e poi il giorno dopo leggevo il suo diario per conoscere i suoi commenti e le sue sensazioni.
Sinceramente devo dire che la cosa che mi eccitava di più era proprio leggere le frasi oscene che scriveva sul diario.

“Giovedi – Mio padre ha messo un film di lesbiche. Ho visto scene eccitantissime, ad un certo punto non sapevo se preferivo vedere le fiche aperte delle donne che si leccavano o il meraviglioso cazzo di mio padre. Non vedo l’ora di dirlo alla mia amica Vanessa: potremmo leccarcele anche noi… sarebbe stupendo… sono certa che accetterà.
Ormai sono abituata a toccarmi la fica mentre vedo mio padre che gode, ma cerco di non venire prima di lui: cerco di stare al limite del godimento. Appena vedo il primo schizzo di sperma accelero il movimento delle mie dita e godo subito… con gli occhi fissi sul cazzo che sborra!”

“Sabato – Ieri pomeriggio è stato uno dei giorni più belli della mia vita. E’ venuta Vanessa. Le ho raccontato dei video con le lesbiche entrando nei minimi particolari. E’ da molto tempo che ci masturbiamo reciprocamente, ci penetriamo con le dita, ci baciamo con passione scambiandoci oscenamente le salive, il tutto mentre parliamo dei cazzi dei nostri padri, ma non siamo mai andate oltre… le ho chiesto se voleva provare ciò che avevo visto sui film.

Per tutta risposta si è tolta le mutandine, mi si è avvicinata e mi ha spinto la testa contro la sua fica dicendomi che era molto che lo desiderava, ma temeva una mia repulsione nel leccare la fica.
Ho allungato la lingua, lei ha allargato le cosce piegando leggermente le gambe per aprire meglio la fica.
Ho passato la lingua lungo tutta la fessura: l’odore della sua fica, il sapore del suo liquido che mi è entrato in bocca, la durezza del suo grilletto mi hanno mandato il sangue in testa.

In pochi attimi ci siamo spogliate e ci siamo avvinghiate in un appassionato 69: non c’è stato un centimetro quadrato delle nostre fiche e dei nostri culetti che non sia stato leccato, succhiato, sbavato, accarezzato, penetrato! Abbiamo avuto orgasmi a ripetizione, riempiendo reciprocamente le nostre bocche con il miele che sgorgava dalle nostre vagine, ma l’orgasmo più devastante è stato quando Vanessa mi ha detto:

“Tania, tesoro, pensa se i nostri papà ci potessero scopare mentre ci lecchiamo: il mio papà scopa te e il tuo scopa me! Pensa che meraviglia vedere i loro cazzi a pochi centimetri dai nostri occhi che entrano ed escono dalle nostre fiche mentre ci lecchiamo i grilletti!”

Ho sentito un fremito per tutto il corpo… senza rendermene conto ho urlato il mio godimento.

“Siii… Dio… quanto lo vorrei… lo voglioooooo… aaaaah… vengoooo…”.

E ho sborrato in bocca a Vanessa il mio piacere.
Questa è stata la nostra prima vera lesbicata… meravigliosamente stupenda… non la dimenticheremo.

Ci siamo giurate eterno amore, ci daremo piacere per tutta la vita: se i nostri partner, mariti o chiunque altro, accetteranno la nostra amicizia particolare ne guadagneranno anche loro, altrimenti lo faremo di nascosto… ma non rinunceremo ai nostri baci, alle nostre leccate, alle nostre carezze… e se possibile ci scambieremo i cazzi… a cominciare da quelli dei nostri amati papà!

Si, anche i loro! Parliamo spesso dei loro cazzi: li desideriamo alla follia! Quando le racconto di come papà si sega e sborra vedo i suoi occhi brillare dalla eccitazione. Mi ha confessato che le piacerebbe giocarci: sarebbe eccitantissimo giocare con l’uccello del papà della propria amica del cuore!

Ma anche io desidero il cazzo del papà di Vanessa: lei mi ha confessato di voler fare del tutto per farsi scopare dal papà e poi, se lo voglio, farà scopare anche me! Lei mi vuole bene e vuol farmi godere con il cazzo del suo amato papà! Quando mi dice così sento la fica bagnarsi dall’eccitazione.

Io e la mia amica del cuore abbiamo giurato che faremo del tutto affinché ognuna di noi assaggi il cazzo del papà dell’altra: al solo pensiero di vedere Vanessa farsi inculare dal mio papà sento la fica scoppiarmi…

Caro diario, domani spero di darti qualche eccitante notizia su papà… ciao.”

Quindi le nostre figliole non solo sognavano di fare l’amore con noi, ma addirittura di scambiarci.

La cosa mi stava intrigando alla grande: visto che mia figlia mi spiava mentre vedevo i miei filmini, decisi di mettere film un po’ particolari, per poi leggere sul diario le sue sensazioni e i suoi commenti.
Cominciai subito con un film sull’incesto, argomento che mi eccitava moltissimo. Come il solito mi posizionai in maniera che lei potesse vedere bene sia il film che il mio cazzo mentre mi segavo.

Il film cominciò con una madre che seduceva il figlio.
Stavano seduti sul divano… lei con una corta vestaglietta che le lasciava scoperte le cosce, lui con i pantaloncini corti.
Lei cominciò a scherzare con il figlio, gli faceva il solletico, gli strizzava i capezzoli… lui sorrideva compiaciuto ricambiando il solletico.
I due visi si avvicinarono… la madre cominciò a ricoprire di bacetti il viso del figlio… mentre allargava le cosce dal piacere!

Apparve in primo piano prima la sua fica coperta da un minuscolo tanga da cui spuntava fuori una foresta di peli neri, poi la patta dei calzoncini del figlio dove si denotava chiaramente il rigonfiamento del cazzo.
Mentre seguitava a ricoprirlo di baci, lei gli mise una mano sulla patta e gli strinse il cazzo… lui chiuse gli occhi dal piacere e allargò le gambe.
Lei, mentre cominciava a leccargli il viso, gli sbottonò i pantaloni e gli tirò fuori l’uccello già bello dritto… e cominciò un lento movimento su e giù con la mano!

Anche io cominciai a masturbarmi sapendo che mia figlia stava facendo altrettanto con la sua fichetta.
Improvvisamente mi venne in mente di commentare a voce alta, in modo da farmi sentire chiaramente da mia figlia, le scene altamente erotiche del filmato.

“Brava mammina… fa una bella sega al tuo bambino!”

Dopo un po’ si inginocchiò davanti al figlio, gli tolse i pantaloni e cominciò a spompinarlo: i primi piani del suo viso mettevano in risalto il godimento che provava la mamma nell’imboccare il cazzo di suo figlio!
Seguitai a parlare.

“Ecco, così… spompinalo bene… succhiagli bene la cappella! Dio, deve essere stupendo farsi succhiare il cazzo dalla propria madre: ho sempre desiderato avere una madre porca che mi avesse sedotto, che avesse giocato con il mio cazzo e che mi avesse insegnato a giocare con la sua fica!”

Devo dire che la mamma era una vera artista del pompino: riusciva a infilarsi il cazzo completamente in bocca, fino in gola, e contemporaneamente con la lingua leccare le palle del figlio! Stupendo… ma il ragazzo non poteva resistere troppo a questo servizietto… si vedeva dall’espressione del viso che stava per venire!

La mamma lo fece alzare in piedi, lei sempre in ginocchio, con il cazzo all’altezza della bocca: in uno splendido primo piano, aprì le labbra, tirò fuori la lingua e ci poggiò sopra la cappella… il cazzo sembrava voler esplodere!
Cominciò a segare velocemente il cazzo, lasciando sempre la cappella scoperta sopra la lingua… quando sentì che il cazzo stava per schizzare rallentò il movimento per dar modo allo sperma di uscire in tutta libertà!

Improvvisamente un torrente di sborra cremosa si riversò sulla lingua della madre ricoprendola completamente: la donna, con leggeri movimenti della testa e della stessa lingua, fece scendere tutta la sborra in gola!
Parlavo sempre a voce alta…

“Così… così… sborra in bocca a tua madre… guarda come gode a farsi riempire la bocca del tuo sperma!”

Il cazzo mi stava quasi scoppiando, ma rallentai la sega… il bello doveva ancora venire!
Chissà se mia figlia aveva sborrato o anche lei stava resistendo.

La scena successiva era quella che io amavo di più: un perverso ed eccitante rapporto incestuoso tra padre e figlia.
In questo caso era la ragazza, una stupenda adolescente con un visetto da gran porcellina, che seduceva il padre.

Dopo le prime scene che ritraevano i preamboli della seduzione con bacetti, carezze, palpeggiamenti vari, la troietta si mise seduta sul divano di fronte al padre e allargò le cosce per mostrare al genitore la sua fichetta ricoperta solo da un minuscolo tanga: i peli che fuoriuscivano dalle mutandine rendevano ancora più oscena la visione.

Il pover’uomo cominciò ad accarezzarsi il cazzo sopra i pantaloni e la figliola, con un sorriso libidinoso ed invitante, con due dita scostò le mutandine mostrando al padre la sua stupenda e oscena fica, completamente aperta e umida di piacere.
Ripresi a parlare a voce alta.

“Che fica stupenda hai, piccolina: chissà se la fichetta di mia figlia è bella come la tua! Mi piacerebbe vedergliela, magari di nascosto mentre se la tocca: tutte le ragazze lo fanno e sarebbe meraviglioso vederla mentre si masturba e gode… ma è solo un sogno irrealizzabile!”

Il film stava andando avanti.
La ragazza cominciò a spompinare il padre… aumentai il ritmo della sega e commentavo la scena a voce sempre più alta.

“Brava piccolina, succhia il cazzo al tuo papà! Oh! Dio… dovrebbe essere stupendo farsi succhiare il cazzo dalla propria figlia! Chissà se a Tania piacerebbe spompinarmi! Dio, ma che dico… mia figlia… si… si… mia figlia!!! A me piacerebbe da morire! Tania, bambina mia, succhiami il cazzo come fa quella ragazza al suo papà!”

Il film andava avanti ed io mi chiedevo quali sensazioni avrebbe provato Tania nel sentire le mie parole.
Stava per arrivare il momento finale: la ragazza si mise in ginocchio scosciata e con entrambe le mani si allargò il culetto mostrando al suo papà il buchetto del culo pulsante di desiderio.

A questa oscena offerta il papà non si fece pregare: appuntò il cazzo sulla rosellina e spinse lentamente, ma senza interruzione.
Il cazzo fu accolto completamente nel culo con grande gioia della figlia che emise un lungo mugolio di godimento.
Il padre le afferrò i fianchi e cominciò ad incularla mentre lei teneva sempre le natiche allargate per far entrare e uscire meglio il cazzo.

Avevo visto questo film decine di volte, eppure questa situazione incestuosa del padre che incula la figlia ogni volta mi faceva impazzire: sentivo l’orgasmo arrivare prepotente!
Ormai sapevo che il padre le avrebbe sborrato nel culo e mi preparai ad unirmi al suo godimento.
Mi posizionai in modo che mia figlia vedesse bene il mio cazzo che sborrava… sul video la ragazza incitava il padre.

“Dai… dai papà… fammi il culo… mi piace prenderlo nel culo… dai… fammelo sentire… si… si… così… così!”

Anche io comincia ad incitare il padre a voce alta in modo da farmi sentire bene da mia figlia.

“Si… inculala… falla godere… falla godere… scopala nel culo! Sei fortunato ad avere una figlia così troia… pompala… pompala… sfondale il culetto!!!”

Il cazzo stava scoppiandomi in mano!
Rallentai la sega… sapevo che il padre stava per sborrare.
Quando il padre urlò: ”Vengo… figlia mia ti vengo nel culoooo!!!” accelerai la sega e cominciai a schizzare sborra indirizzandola sopra il mio corpo mentre urlavo il mio godimento.

“Anche io vengo… nel culo di mia figliaaaaa!!! Tania… amore mio… ti vengo in culooo!!!”

Con il torace, la pancia, il ventre ricoperto della mia sborra mi rilassai sfinito, non vedendo l’ora di leggere il diario della mia amata figliola.

Credevo che la storia sarebbe continuata così: io mi masturbavo, lei mi spiava masturbandosi e poi scriveva sul suo diario.
Pensavo che, passato il momento della curiosità adolescenziale per il sesso, il tutto sarebbe terminato automaticamente… ma mi sbagliavo.

La mattina dopo lessi sul suo diario frasi che mi turbarono fortemente

“Venerdi – Caro diario, sono fuori di me, non resisto più!
Dopo aver visto il video della figlia che fa godere il padre e sentire papà desiderare di farsi succhiare da me sto andando fuori di testa: anche io voglio farlo godere come la ragazza del video… voglio dargli il culo… voglio dargli tutta me stessa.

Il mio culetto è bello largo, riceverebbe il cazzo del mio papà senza problemi: io e Vanessa ce li siamo allargati bene i nostri buchini con candele di varie dimensioni, in modo che i nostri papà avrebbero trovato la strada già fatta e ci avrebbero potuto inculare senza problemi!

Sono sempre eccitata, sento la libidine afferrarmi la fica, me la sento sempre bagnata! Ho sempre davanti ai miei occhi il cazzo di mio padre mentre sborra… e la sua voce che grida il mio nome!
Vorrei trovare il coraggio di entrare nella sua stanza mentre schizza tutto il suo sperma e berlo tutto fino all'ultima goccia... come ho visto fare nei film porno che mette mentre si masturba.

I ditalini che mi faccio la sera o quelli che mi fa Vanessa mentre ci masturbiamo reciprocamente parlando dei cazzi dei nostri padri riescono a colmare solo in parte la mia eccitazione fisica, ma la mia eccitazione mentale rimane: potrei placarla solo godendo con lui, sentirmi il suo cazzo tra le mani… in bocca… ma non trovo il coraggio… caro diario, aiutami… sto soffrendo tanto!

Questa sera non lo spierò, voglio fare qualcosa di speciale.
Indosserò calze a rete nere, con reggicalze, come la più classica delle troie; poi mi sdraierò sul letto, con le gambe piegate, completamente scosciata e mi masturberò la fica a morte, con tutte le variazioni possibili, ad occhi chiusi.

Immaginerò che mentre mi lavoro la passera lui entri nella mia stanza e mi sorprenda!
Sono certa che il mio adorabile porco rimarrà senza parole dal dolce spettacolo che gli offrirò, ma io lo spronerò, lo inciterò a farmi godere come fa con le sue troie… immaginerò il suo cazzo che mi penetra nel ventre… e con questi sogni sborrerò l’anima!
A domani caro diario…”

Rimasi sconcertato: mia figlia desiderava godere con me e quella sera stessa si sarebbe masturbata immaginando, sognando, sperando che io la sorprendessi nell’intimità.
Un pensiero mi fece sobbalzare il cazzo: e se io avessi fatto divenire realtà quel sogno? Se fossi entrato nella sua stanza e avessi esaudito tutti i suoi desideri… ed anche i miei?

La sera, come sempre, ci salutammo ed andammo a dormire.
Mi spogliai e rimasi solo con lo slip.
Attesi una mezz’ora e, con il cuore in gola, andai nella sua stanza.
Nel silenzio della stanza si sentì chiaramente il rumore della porta che si apriva e richiudeva.

Lei era li, come si era descritta nel diario, scosciata, ad occhi chiusi, con la mano che si accarezzava la fica.
Quando sentì il rumore della porta non aprì gli occhi, ma allargò ancora di più le cosce e si infilò due dita completamente nella fica, emettendo un lunghissimo lamento e una frase che mi scioccò.

“Uhmm… aaaaah… papà… finalmente… vieni… ti aspettavo! Avevo fatto in modo che leggessi il mio diario! Ne ho approfittato: volevo vedere se anche tu mi desideri come ti desidero io! Ti aspetto… la mia fica ti aspetta… il culetto ti aspetta… la mia bocca ti aspetta! Ti prego, non farmi più soffrire… vieni!”

Aprì gli occhi e mi fissò... sempre scosciata.
Era li davanti a me, con le gambe oscenamente allargate e con le labbra della fica tenute aperte dall’indice e dal medio della mano destra, mentre con la sinistra accarezzava il grilletto gonfio di piacere.

“Vieni papà… ti prego… fammi godere…”

Mi avvicinai a lei…

“Lo vuoi veramente?” le chiesi.

“E me lo chiedi?… Dai… dammelo… voglio il tuo cazzo…, fammi godere come una troia…”


Se vi è piaciuto continuo…


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