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Il book fotografico - 4


di bird2012
13.05.2019    |    18.560    |    7 9.7
"“Papà, da quando ho visto i video non campo più, ma non per quello che temi tu: sappi subito che penso tutto il bene possibile di te e di mamma! E’ stato..."
Il book fotografico

Cap.4



Dopo alcuni giorni Giulia mi telefonò dicendomi volesse parlarmi: il tono della sua voce era strano… molto strano!
La invitai a cena!
Mentre mangiavamo notavo in lei una espressione inconsueta: cominciai a pensare che quei due video l’avessero veramente sconvolta!
Glielo dissi chiaramente!

“Non avrei dovuto farti vedere i video: chissà cosa starai pensando di noi!”

Non rispose!
Appena terminato di mangiare si alzò e mi prese per mano.

“Vieni, andiamo in salotto che devo parlarti!”

Riempì, come il solito, due bicchierini con la nostra grappa preferita e si mise seduta accanto a me.

“Papà, da quando ho visto i video non campo più, ma non per quello che temi tu: sappi subito che penso tutto il bene possibile di te e di mamma! E’ stato estremamente piacevole sapere che io e mio fratello siamo stati i vostri desideri sessuali quando eravamo giovani: lo interpreto come un grande amore verso di noi!
Fare sesso tra genitori e figli dovrebbe essere la cosa più bella e appagante della vita!
Quando ho visto con quanto ardore, con quanta passione scopavi mamma, sognando di stare dentro di me, mi sono sentita al settimo cielo e sono andata letteralmente fuori di testa e ho perso ogni controllo!

Hai visto come io mi sia masturbata oscenamente davanti a te, con le gambe spalancate per farti ammirare la fica che avevi tanto desiderato, e ho dovuto godere due volte per placare l’enorme eccitazione che mi avevano procurato le immagini della tua verga dentro il mio ventre!”

Rimase qualche attimo in silenzio, poi seguitò.

“Voglio sapere solo una cosa! Quel video risale a molti anni fa, quando avevo 18 anni, e forse il desiderio di entrarmi dentro è ancora precedente… forse quando avevo 16 o 17 anni!
E allora ti chiedo: hai ancora la stessa voglia di allora, oppure, considerato che non sono più una giovane fichetta da svezzare, ma una donna adulta e per di più sposata, la voglia ti è passata?”

Le sue parole mi avevano eccitato oltre modo: rivedevo davanti ai miei occhi l’immagine delle sue dita dentro la fica che la facevano sborrare!
Il cazzo mi si era addrizzato di brutto!
Mentre la fissavo intensamente negli occhi, le presi la mano, la portai sopra la mia patta e ce la spinsi sopra, per farle sentire il turgore del mio uccello!
Mi guardò sbalordita, forse non si aspettava tanta intraprendenza da parte mia.

“Dio mio! Papà, che fai? Mi stai mettendo la mano sopra il cazzo! Ti prego… non mi provocare… non mandarmi fuori di testa! Lo sai che quando mi eccito non riesco a controllarmi e mi comporto come la peggio porca!” mi disse quasi sussurrando, mentre sentii la sua mano stringermi con forza l’uccello!

“Penso questo sia il miglior modo per rispondere alla tua domanda: stringilo, senti quanto me lo hai fatto diventare duro!
Non pensi questa sia la migliore prova per dimostrarti il mio desiderio?
Dai, amore, stringilo!
Ormai sai tutto… è inutile seguitare a fingere! Non solo la voglia di te non è affatto diminuita, ma è anche aumentata in maniera iperbolica: ora che ho potuto apprezzare il tuo comportamento da gran porca mi ha preso una voglia incontrollata di mettertelo dentro… e chiavarti come solo il padre può chiavare la propria figlia!!
Dai, tesoro… fammi sentire la tua mano che me lo accarezza! Ti prego… tiramelo fuori… voglio tu lo senta a pelle quanto me lo hai fatto addrizzare!”

Mi fissò con una espressione colma di libidine… e si morse la labbra!

“Papà, davvero vuoi che te lo tiri fuori? Ti prego, dimmelo: vuoi sentire la mia mano che ti accarezza il cazzo nudo?”

“Sì! Ti prego, amore… ti prego… prendimelo in mano!”

Non se lo fece ripetere: in un attimo mi slacciò e mi aprì i pantaloni, infilò la mano nei boxer e me lo tirò fuori: mentre lo fissava con sguardo voglioso lo impugnò e lo strinse con libidine… e cominciò a sussurrarmi il suo piacere!

“Dio che bello! Che meraviglia di cazzo… duro come piace a me… e come piace pure alla mia fica!! Madonna santa… uno meglio dell’altro!”

Non riuscii a capire il significato delle sue parole!
Sempre con il cazzo stretto in mano seguitò a parlare!

“Davvero vuoi chiavarmi, me lo vuoi infilare nella fica come quando ero adolescente?”

“Sì, amore… più che mai!!”

Si morse di nuovo le labbra e iniziò a segarlo lentamente!

“Il pensiero tu possa mettermelo dentro e chiavarmi come sul video mi fa bagnare la fica in maniera indecente!
Ma a questo punto credo opportuno tu sappia tutto, per farti capire il mio comportamento e il mio stato d’animo: papà, io e te siamo due gran maiali… per cui non c’è più motivo di tacere o fingere!
Papà, io amo mio marito, altrimenti non lo avrei sposato… ma devi sapere che c’è anche un altro che mi scopa oltre lui… un maschio che quando mi fotte mi manda in paradiso!!”

Questa sì che era una bella notizia!
Pensai Giulia avesse ripreso da sua madre: mi venne subito in mente mia moglie quando, a gambe spalancate, si gustava gli uccelli dei nostri amici, mentre mi baciava e mi sussurrava che mi amava da morire e che ero l’unico uomo della sua vita!
Non risposi: pensai solo che la fica di Giulia cominciava ad essere particolarmente impegnata… avremmo dovuto fare i turni!
Rimase in silenzio: si vedeva come fosse combattuta tra il dire… e non dire!
Poi si fece coraggio.

“Papà, io scopo con mio fratello! Sì, con Bruno, il mio fratello gemello!”

Rimasi di sasso! Ecco, questo non me l’aspettavo! Non mi diede tempo di parlare che seguitò.

“Papà, devi sapere che io e Bruno siamo amanti da sempre! Tanto per farti capire quale sia il nostro rapporto, sappi che il giorno prima del matrimonio, quando ti dissi che avrei passato una serata con lui e alcuni nostri amici, in realtà l’abbiamo passata a casa sua… a scopare come pazzi!
Anche se il giorno dopo mi sarei sposata!
Ero ancora sotto l’influsso dell’orgasmo che avevo provato mentre mi masturbavo davanti a te durante la ripresa del video: mentre mi chiavava avevo davanti agli occhi il tuo sguardo eccitato che fissava la mia fica mentre sbrodolava! Immaginavo stessi guardandomi mentre mi facevo fottere da mio fratello: se ti eri eccitato tanto nel vedermi con le dita dentro, chissà cosa avresti provato nel vedere i tuoi figli fottere come due maiali, vedere l’uccello di Bruno martellarmi la fica fino a farmi sborrare!”

Rimasi basito!
Non ci eravamo mai accorti che tra i nostri adorati gemelli ci fosse una intesa sessuale!
Giulia seguitò a parlare.

“E’ cominciato tutto fin da quando eravamo adolescenti: il fatto fossimo gemelli, si dice che tra gemelli ci sia una intesa e un affinità particolare, e dormissimo nella stessa stanza, e molto spesso anche nello stesso letto, tutto contribuì a far nascere tra di noi una incestuosa attrazione sessuale!
Le prime carezze ce le siamo scambiate, come spesso accade tra adolescenti, giocando al dottore: io ero sempre la più sfacciata e la mia manina correva subito tra le sue gambe per accarezzargli l’uccello, con la scusa di farlo guarire non so da quale oscuro male!
Mi veniva naturale prenderglielo in mano e muovere su e giù la pelle che lo circondava… era proprio piacevole!

Poi toccava a lui accarezzarmi la farfallina, con mio grande piacere!
In quel periodo adolescenziale ancora non riuscivo a capire se provavo più piacere nel toccargli il pisello o nel farmi accarezzare la passerina!
So solo che non vedevamo l’ora la sera di andare a letto, spogliarci nudi, abbracciarci e accarezzarci reciprocamente le parti intime!
Una sera che stavamo abbracciati ad accarezzarci, involontariamente le nostre labbra sono entrate in contatto: spontaneamente cominciammo a scambiarci tanti dolci bacetti e capimmo immediatamente quanto fosse piacevole baciarci mentre ci toccavamo!

Ovviamente in quel periodo lo prendevamo come un piacevole gioco, ma poi con il passare degli anni abbiamo conosciuto, come è giusto che sia, i segreti del sesso!
Io gli facevo le seghe e lui mi faceva i ditalini, poi scoprimmo il sesso orale: ho sempre adorato succhiargli l’uccello e laccargli le palle, mentre la sua lingua, che mi spennellava dolcemente la fica, mi procurava un delizioso piacere facendomi bagnare come una porcellina!

Non potrò mai dimenticare i nostri primi orgasmi, entrambi mentre ci davamo piacere con la bocca!
La prima volta me ne sono venuta mentre me la stava leccando: fu un orgasmo strepitoso!
Ricordo che gli spingevo la testa contro la mia fica implorandolo di seguitare a leccarmi che stavo godendo come una pazza e seguitavo a dirgli che da quel momento doveva farmi venire sempre leccandomi la fica!
A casa presi l’abitudine di non indossare più le mutandine per essere sempre pronta per gustarmi la sua lingua!
Da allora mi è rimasto questo gran piacere di farmela leccare: una lingua che mi penetra la vagina o che mi stuzzica il grillo mi fa venire come una porcellina!

Ricordo con immenso piacere anche la prima eiaculazione di Bruno: avvenne dentro la mia bocca!
Sapevamo che prima o poi, con lo sviluppo, dal suo uccello sarebbe uscito lo sperma, per cui i suoi improvvisi schizzi contro la mia gola non mi colsero impreparata!
Gli stavo facendo un bel bocchino, con la mia solita passione, quando lo sentii irrigidirsi, afferrarmi la testa e spingerla contro il cazzo: sentii la cappella arrivarmi in gola e non dimenticherò mai le sue parole di piacere!

“Sorellinaaaa… eccolaaaa… la sentoooo!!! Sorellinaaaaa… ti amooo!!!”

Sentii i suoi schizzi bollenti riempirmi la bocca e seguitai a pompare il suo dolce cazzo come un’invasata mentre assaporavo per la prima volta il dolce sapore dello sperma!
Ingoiai tutto, un po’ perché mi piacque subito il sapore di quella crema calda, e un pò per dimostrargli l’amore che avevo per lui!
Da quel momento ritengo un piacere indescrivibile succhiare un bel cazzo e farmelo schizzare in bocca!”

Forse sono un depravato, ma il racconto di mia figlia che scopava con il fratello gemello non mi lasciava indifferente: me la immaginai con la bocca piena della sborra di Bruno, mentre lentamente la ingoiava come una porcellina!
Giulia seguitò a raccontare.

“Papà, devi sapere che è stato lui il mio primo uomo e io la sua prima donna! Gli ho donato entrambe le mie verginità, con mio immenso piacere e godimento, e lui mi ha donato le sue prime sborrate da maschio!
Abbiamo cominciato ad avere rapporti regolari: abbiamo sempre approfittato di ogni occasione propizia per fare sesso, senza alcun limite!
Con le mani, con la bocca, davanti, di dietro, ogni situazione era buona per godere!
Quando chiesi a mamma di portarmi dal ginecologo per farmi prescrivere la pillola, non era perché avevo il fidanzatino, ma perché scopavo con mio fratello e volevo sentirlo godere dentro di me!
Dopo aver preso la pillola, la prima volta che mi è venuto dentro pensavo di impazzire dal piacere: sentire i suoi schizzi che mi allagavano la fica mi fece sborrare come non mai!
Abbiamo giurato di essere amanti per tutta la vita, anche se fossimo sposati! Troviamo sempre il modo di stare insieme: non possiamo fare a meno di stare uno tra le braccia dell’altra!!”

Rimase in silenzio, aspettando di sentire la mia opinione.

“Giulia, non posso fare altro che prendere atto del vostro rapporto, anche perché, dopo quello che hai sentito nei video, io sarei l’ultima persona a poter giudicare il vostro comportamento!
Come potrei giudicarti se hai un altro uomo oltre tuo marito, quando il passatempo preferito di tua madre, con la mia piena approvazione, è stato sempre quello di concedersi a tutti i maschi che, come diceva lei, le andavano a sangue?
E come potrei giudicare il vostro rapporto incestuoso se i primi a desiderare di commettere un incesto con i nostri figli siamo stati proprio io e tua madre?
Comunque non capisco cosa c’entri il rapporto tra te e tuo fratello con i due video: non ne vedo l’attinenza!”

Mi guardò e abbozzò un sorrisetto.

“Perché non sai il resto!
Quando facevamo sesso avevamo preso l’abitudine, per aumentare la nostra eccitazione, sia di raccontarci le nostre avventure con altre persone, descrivendo tutti i particolari, che di confidarci i nostri desideri più intimi e inconfessabili!
Bene: vuoi sapere quali erano i nostri continui desideri che ci confessavamo spudoratamente mentre fottevamo come maiali?
Lui si sarebbe voluto chiavare mamma… mentre io avrei voluto farmi scopare da te!
Devi sapere che il gioco di fingerci, alternativamente, papà e mamma lo abbiamo fatto anche io e Bruno, proprio come lo avete fatto tu e mamma nei due video… solo che noi lo facevamo quasi sempre quando scopavamo!
Era una eccitazione fantastica: a turno, prima Bruno si fingeva te, che chiavavi tua figlia, e poi io mi fingevo mamma, che si faceva chiavare da suo figlio!
Papà, non puoi neanche lontanamente immaginare quante volte mi hai sborrato nella fica tramite l’uccello di Bruno!”

Rimasi senza fiato, sbalordito da ciò che disse Giulia! Mi chiedevo fosse vero!

“Dimmi che stai scherzando!” le chiesi, quasi sussurrando!

“Non scherzo affatto, cazzo santo! Ti rendi conto perché non mi dò pace dopo aver visto i due video? Avevamo tutti e quattro gli stessi desideri e fantasie e nessuno ha avuto il coraggio di fare il primo passo!
Papà… papà, ti rendi conto di cosa ci siamo perso durante tutti questi anni? Non ci posso pensare!!! Sarebbe potuto essere un meraviglioso rapporto a quattro… amore e sesso!

Quando rivedo il video in cui mamma fantastica di stare tutti e quattro sopra lo stesso letto, lei tra le braccia di Bruno e tu dentro di me a scoparmi con amore e passione, vado fuori di testa!
Papà, credimi, non riesco a farmene di una ragione… non so darmi pace!
Dimmi, perché abbiamo gettato al vento tanta felicità? Perché non avete osato, perché non ci avete fatto capire che ci desideravate? Perchéééé!!! Perchéééééé!!!!!”

Mi abbracciò e cominciò a piangere lentamente!
Non si rassegnava!
La strinsi forte a me.

“Tesoro mio, la stessa domanda potrei farla a voi: perché, quando avete cominciato a sentire il desiderio di averci, non avete assunto atteggiamenti provocanti tali da farci capire la vostra disponibilità?
Nel caso tuo, perché non hai approfittato di qualche momento propizio per allargare le gambe per farmi vedere la tua fichetta?
Hai detto che avevi preso l’abitudine di stare senza mutandine per farti leccare da Bruno: perché non ti sei mostrata! Sarebbe bastato farti guardare senza mutandine: pensi sarei rimasto impassibile di fronte alla visione della tua intimità scoperta? Pensi non avrei capito ti stessi offrendo a tuo padre? A quel punto ti avrei chiesto senza alcuna remora né pudore se oltre che farmela vedere avresti desiderato qualcosa di più da parte di tuo padre… e ti avrei messo la tua giovane manina sopra il mio cazzo duro, per vedere la tua reazione… proprio come ho fatto adesso!”

Aveva smesso di piangere!

“Hai ragione, papà, è stata colpa mia: avrei dovuto sedurti io, avrei dovuto allargare le gambe per farti vedere la mia fichetta oscenamente aperta e vogliosa del tuo cazzo, con l’implicito invito a scoparmi!
Me lo ha detto anche mio fratello: mentre stavamo scopando, la sera prima delle nozze, gli ho raccontato del video che mi avevi fatto il pomeriggio!
Che mi avevi fatto spogliare nuda, accarezzare il corpo, mettere la mano sopra la fica e che, presa dalla forte eccitazione, mi ero masturbata di fronte a te, fino a raggiungere l’orgasmo!

Sapendo bene quali fossero i miei desideri nei tuoi confronti fin da giovane, mi ha detto fossi diventata matta: non approfittare di una situazione del genere per farmi scopare da te!
Invece di limitarmi a farti vedere mentre mi fottevo la fica, avrei dovuto tirartelo fuori mettermelo dentro e farti sborrare nella vagina!
Poi mi ha detto anche un’altra cosa che mi ha eccitato fortemente!

“Ti rendi conto sorellina cosa ci siamo persi? Prima ti saresti fatta scopare da papà, facendoti riempire per bene la fica dalla sborra paterna, poi saresti venuta per farti scopare da me: ci pensi che goduria, ti avrei scopato con il cazzo immerso nel suo sperma e poi ti avrei sborrato dentro anche io, mescolando oscenamente le due sborrate!
Pensa, sorellina, come avresti potuto vivere bene l’ultimo giorno da nubile: il pomeriggio facendoti sborrare da papà e la sera facendoti sborrare da me! Sarebbe stato un ottimo preludio per scoparti insieme! Rammenti quante volte abbiamo fantasticato: io davanti e lui di dietro… e viceversa!”

Papà, forse penserai io sia una troia depravata, ma devo confessarti che il pensiero di farmi chiavare prima da te e poi da mio fratello, per poi concedermi completamente a tutti e due insieme, mi ha procurato un orgasmo colossale, ho sborrato come una cagna! E non ti nascondo che mentre me ne venivo urlavo come impazzita:

“Sììììì… Bruno… sìììì… vi voglio tutti e dueeee! Tu e papààà… tu e papààà!!! Tutti e due dentro di meeeeee!!!! Sborratemi nella ficaaaaa!!!”

Giulia, mentre con una mano seguitava ad accarezzarmi il cazzo, con l’altra mi prese una mano e me la strinse, mentre seguitava a parlare!

“Sul video mamma ha detto che all’epoca avevamo 18 anni! Dio mio! Ti rendi conto, papà, che a 18 anni io e Bruno scopavamo già da tempo come due maiali?

Papà, ma pure tu, cazzo santo, perché non mi hai mandato un segnale dei tuoi desideri verso di me? Anche nel tuo caso sarebbe bastato tanto poco per farmi capire che mi volevi!
Quando la mattina mi abbracciavi per darmi il consueto bacetto del buongiorno, perché non mi hai fatto sentire il tuo uccello duro contro la fica: non pensi che, invece di scostarmi per evitare le tue avances, avrei potuto spingere il mio ventre contro il tuo per gustarmi la tua erezione e, nel contempo, farti capire che avrei ben gradito ricevere la tua verga dentro di me?

La mia fica, a quell’età, a forza di farsi fottere dall’uccello di mio fratello, era già deliziosamente aperta… pronta per ricevere anche il tuo di cazzo!
Ci pensi, papà: mi saresti entrato dentro dolcemente e la mia fica avrebbe accolto la tua verga con tutti gli onori e che merita!
Ti avrebbe permesso di entrarle dentro fino alle palle, per sentirsi riempire come solo il cazzo del padre può riempire la fica di sua figlia!
E poi avresti cominciato a chiavarmi… con la stessa passione, lo stesso ardore e lo stesso amore con cui, sul video, scopavi mamma fantasticando di stare dentro il mio ventre!
Dio santo! Mi sembra di sentirti dentro… ti sento dentro!
Papà, ti rendi conto avrei fatto Bingo: dopo mio fratello mi sarei fatta scopare anche da mio padre… e poi… anche da tutti e due insieme!”

Stavo andando fuori di testa: il modo di esprimersi di Giulia, così spudorato e senza alcun ritegno, mi stava facendo impazzire!
La porca confessava senza vergogna la sua completa disponibilità a farsi scopare sia dal padre che dal fratello!
Mentre parlava seguitava a stringermi ritmicamente il cazzo, facendomi impazzire: se seguitava avrei sborrato nei pantaloni!

“Tesoro, hai ragione: siamo stati condizionati da questa cazzo di morale che condanna i rapporti sessuali tra genitori e figli e ci ha impedito di esprimere liberamente i nostri desideri!!”

“Il nostro errore dovrebbe servire da monito per tutti quei genitori e quei figli che hanno desideri incestuosi gli uni per gli altri: osate, mandate segnali erotici verso la persona con cui vorreste un meraviglioso rapporto incestuoso di amore e sesso… potrebbe nascere qualcosa di meraviglioso!” seguitò Giulia.

Rimase qualche attimo in silenzio, poi affondò le unghie sul dorso della mia mano…

“Papà, adesso che conosci il rapporto tra me e Bruno, dimmi seriamente: mi scoperesti insieme a lui? Sarebbe meraviglioso se, oltre mio fratello, mi scopassi anche tu! Sì… sì… tutti e due dentro di me: un meraviglioso triangolo incestuoso! Come facevi con mamma e con i vostri amici! Mamma sul video è stata di una sincerità disarmante: ha ammesso di quanto le piacesse concedersi a più maschi contemporaneamente e sono certa anche a te piacesse scopartela insieme ad altri, o sbaglio?
E allora ti prego: scopami insieme a Bruno!

Papà, lo sai che in questi giorni, ripensando alle parole di mamma, anche io ho fantasticato? Ho immaginato di stare in mezzo a voi due, tutti e tre abbracciati stretti, con tutti e due i vostri membri dentro la mia fica… come faceva mamma! Se ci riusciva lei a prenderne due, voglio riuscirci anche io!
Il pensiero di sentirmi le vostre verghe muoversi insieme dentro la mia vagina mi toglie il lume della ragione!
Papà, a meno che non ti dia fastidio scoparmi insieme a tuo figlio!”

“No, tesoro, non mi darebbe fastidio, anzi, devo confessarti la cosa mi ecciterebbe molto!
Sapessi quante volte, mentre scopavamo, abbiamo fantasticato di fare sesso in tre, insieme a Bruno: tua madre impazziva, il pensiero di avere dentro di lei sia il marito che il figlio, le procurava orgasmi devastanti!
Adesso, purtroppo, tua madre non c’è più: a questo punto ritengo giusto sia tu a goderti entrambi gli uccelli di famiglia, non credi? Diciamo che mamma ti ha lasciato una eccitante eredità: prendere il suo posto per godere tutti e tre insieme!”

In un attimo con il braccio libero mi strinse forte a lei, mentre con l’altra mano seguitava a segarmi l’uccello e a ripetermi: “Grazie, papà… grazie! Voglio essere come mamma: vi voglio tutti e due dentro di me! Ma dimmi: ti eccita sapere che anche io sono porca come mamma? Dimmelo: ti eccita avere una figlia così puttana che si fa chiavare sia dal padre che dal fratello?”

“E me lo chiedi? E’ quello che ho sempre sognato! Amore, sono eccitatissimo, se non fermi la mano mi fai venire: tutti questi discorsi mi hanno messo una gran voglia di schizzare!”

Fermò la mano… mentre vidi i suoi occhi brillare di libidine!

“E’ da quando sono entrata che desideravo me lo dicessi!”

Si allungò sul divano, sollevò la gonna sopra la vita ed allargò le gambe: la sua fica, completamente scoperta, mi apparve in tutta la sua oscena bellezza!

“Papà, penso sia inutile dirti perché io sia venuta senza mutandine! Da quando ho visto il video ho la fica che mi scoppia: ho una continua voglia di sborrare mentre mi guardi!
Lo sai quanto mi piaccia masturbarmi, infilarmi le dita nella fica e fottermi senza ritegno, ma da quando l’ho fatto davanti ai tuoi occhi il mio godimento è aumentato vertiginosamente!
Ho visto quanto piaccia anche a te vedermi sborrare, ma questa volta facciamolo insieme: dai, papà, cosa può esserci di più depravato di padre e figlia che si masturbano e sborrano uno di fronte all’altra?”

Così dicendo si scosciò al massimo, unì tre dita, le appuntò sulla vagina e se le infilò completamente dentro!

“Uhmmm!!! Cazzoo!!! Quando mi infilo le dita nella fregna vado ai pazzi!!! Dai, papàààà… ora tocca a teee!!! Ti pregooo!!! Prendilo in mano… voglio verderti come te lo seghiii! Daiiii… cazzoooooooooo… fammi vedere quanto sei porco e depravatooo… menarti il cazzo davanti a tua figliaaa!!!”

Era quello che aspettavo da una vita e ormai non potevo più tirarmi indietro!
Impugnai il cazzo, che dire fosse di marmo è puro eufemismo, e lo scappellai completamente: lo sguardo lascivo di Giulia quando mi vide e le sue frasi mi eccitarono ancora di più!
La mia dolce porcellina non riuscì a trattenere un gemito di piacere: la vidi mordersi il labbro, mentre sussurrava!

“Oddio, che bel cazzo! Madonna santa come sei bello ed eccitante, papà… con quel cazzo in mano! Dai, ti prego, muovi la mano… su e giù!
Dai, segati quella stupenda verga e schizzami in faccia, come si fa alle troie: impazzisco quando vedo il maschio che si mena l’uccello davanti al mio viso per sborrarci addosso!”

Cominciai a menarmi la verga come un invasato, facendo in modo vedesse bene la mia mano che scorreva lungo l’asta!

“Vieni, avvicinati!” mi disse e dal suo tono capii come non fosse una richiesta… ma piuttosto un ordine!

Mi avvicinai e mi fermai davanti a lei: mi guardava con una espressione colma di libidine!

“Lo vedo quanto mi desideri… e la cosa mi inorgoglisce!
Vieni, avvicinati di più! Vieni, avvicina la cappella al mio naso, fammi sentire il suo odore: mi eccita da morire sentire l’odore afrodisiaco del cazzo eccitato! Dopo, quando te ne vieni, voglio sentire i tuoi schizzi bollenti che mi colpiscono il viso… come fossero scudisciateee! Sì… sì… voglio ci sborri sopra… che me lo ricopri completamente di sperma… proprio come piace a me… mi fa sentire una gran porca!”

Ormai non ero più responsabile delle mie azioni!
Mi avvicinai, le misi la cappella davanti al naso e cominciai a strofinarla contro le narici: la porca annusava a pieni polmoni per gustarsi pienamente l’odore del mio cazzo!
Poi ci fissammo negli occhi… e iniziammo: io a far scorrere la mano lungo l’asta… lei a ficcarsi le dita dentro la fica!
I nostri respiri, sempre più affannati, evidenziavano il crescendo della nostra eccitazione!

“Farlo uno davanti all’altro è molto più eccitante, vero? Ti piace?” mi chiese, mentre sentivo il suo sguardo entrarmi dentro il corpo!

“Si, moltissimo… mi piace moltissimo!” ebbi la forza di risponderle!

Mi sorrise.

“Sono felice ti piaccia… ma si può fare di meglio!” e così dicendo allungò l’altra mano e la mise sopra la mia che impugnava il cazzo!

“Togli la mano… voglio pensare a tutto io!”

Ormai non sapevo più cosa dire di fronte a queste sue spudorate richieste: come un automa tolsi la mano e sentii la sua sostituirsi alla mia!
Lo impugnò con decisione e lo strinse con vigore, mentre i suoi occhi lo fissavano con libidine!

“Madonna mia quanto è duro!” sussurrò e riprese a segarmi lentamente!

Ormai aveva entrambe le mani impegnate, una a menarmi l’uccello, l’altra a fottersi la fica!
Sentire mia figlia masturbarmi mi stava mandando in escandescenza e ripensai ai miei desideri che avevo avuto nei suoi confronti, e che, per ovvi motivi, avevo cercato di respingere, quando era giovane: chissà cosa avrei dato per sentire la sua mano che mi accarezzava l’uccello!
Mentre pensavo a tutto questo riprese a parlare.

“Dio mio, che situazione eccitante: sto dando piacere sia a me che a mio padre! Che gusto… è quasi meglio di una scopata!” sussurrò, poi mi fece domande spudorate!

“Sento che ti piace la mia mano: più te lo accarezzo più lo sento ingrossarsi!
Scusa se ti faccio una domanda molto intima, ma sono curiosa: quanto tempo è che una donna non te lo prende in mano e ti fa venire? Dai, dimmelo: quanto tempo è che non ti fai una bella sborrata?”

Però! La porcellina si interessava della mia attività sessuale!

“Non te lo immagini?” le risposi, facendole intuire che dopo mia moglie non avevo avuto altri rapporti!

Dopo la sua scomparsa persi qualunque interesse nella vita, come spesso succede a chi perde il coniuge con cui ha trascorso una vita colma di amore e passione, compreso, ma ritengo normale, anche l’interesse nel sesso!
Mi accorsi, però, che questo comportamento di mia figlia, così spudorato, svergognato, senza alcuna remora e il suo modo di parlare, di una eccitazione unica, stava risvegliando in me antichi e perversi desideri!
I miei pensieri furono interrotti da una sua esclamazione che mi fece ribollire il sangue!

“E’ davvero così tanto tempo che una donna non ti fa sborrare? Mamma mia… chissà che voglia che hai!!! Ho visto sul video che quando raggiungi l’orgasmo il tuo uccello spruzza una marea di sborra! Adesso ci penso io, la tua porcellina… anzi, la tua puttana: ci pensa tua figlia a farti fare una bella sborrata, a svuotarti per bene i coglioni colmi di sborra!!! Mamma mia… già me la sento tutta in faccia!”

Anche se i movimenti erano rallentati era evidente, dai nostri sguardi e dai nostri sospiri, che ci stavamo avvicinando inesorabilmente all’orgasmo!
Il mio tesoro se ne rese conto…

“Papà, sapessi quanto mi piaccia sentirmelo in mano… è gonfio da morire… tra poco esplode… lo sento!
Ho cercato di tirarla alle lunghe, ma pure io sto per scoppiare! Non ce la faccio più!
Senti: che ne dici di chiudere il cerchio? A questo punto perché privarci di un altro piacere?” mi disse con voce suadente, senza scansare di un millimetro i suoi occhi dai miei. Dopo un attimo di silenzio proseguì…

“Non pensi che infilarci le lingue in bocca mentre ce ne veniamo sia il massimo? Sarebbe il giusto completamento di un meraviglioso momento della nostra vita! Dai… finiamo in bellezza… baciami!!!” e avvicinò le labbra alle mie!

Non c’era altro da dire!
Con entrambe le mani le afferrai la testa e le spinsi la bocca contro la mia! Sentii la sua lingua intrufolarsi tra le mie labbra e in un attimo le nostre lingue si incontrarono: al solo contatto emettemmo insieme lunghissimi gemiti, per esprimere tutto il nostro piacere per quel bacio incestuoso!

“Uhmmmmm… uhmmmmmm… uhmmmmmmmmm!!!!!!”

Iniziammo a baciarci ripetutamente, con tutte le variabili possibili ed immaginabili quando due bocche si incontrano e si desiderano!
Ci succhiavamo reciprocamente le lingue, le tiravamo fuori dalla bocca per leccarcele oscenamente, ci leccavamo il viso… come i cagnolini che vogliono dimostrare l’affetto per i loro padroni!
Entrambi fremevamo ed eravamo scossi da brividi di piacere!
Fino a quel momento avevo cercato di controllare le mie espressioni, ma sentendo arrivare l’orgasmo mi lasciai andare… e lei rispose per le rime!!!

“Dai, porcellina di papà… fammi fare una bella sborrata! Dai, ce lo hai tu il mio cazzo in mano… schizzati per bene la faccia… proprio come piace a te! Dai, tesoro… questo momento ce lo ricorderemo per tutta la vita!!! Dai, fammi vedere quanto sei porca… sborrati sul viso!”

Giulia forse non aspettava altro… e si scatenò!

“Sììììì… il momento più bello della mia vitaaa: farmi sborrare in faccia dal cazzo di mio padre! Prima mi sborro in bocca… con i primi due schizzi, quelli più copiosi: voglio assaporare la tua sborra! Poi mi sborro in facciaaa… me la ricopro tuttaaaaa!!! Però tu aspetta un attimo! Prima me ne vengo io… la faccio sbrodolare per bene… poi mi dedico a te! Mi voglio gustare schizzo per schizzo… voglio impazzire pensando che sto sborrando il cazzo di mio padre sul viso di sua figliaaa!!! Diooooo… eccomiiii!!!!!! Papààà… non ce la facciooo… voglio sentirloooooo… sulla ficaaaaaa!!!”

Così dicendo avvicinò il cazzo alla fica, mentre spingeva il ventre il avanti: appuntò la cappella tra le labbra, contro il grillo, e iniziò a strofinarcela sopra con un movimento frenetico, mentre con l’altra mano seguitava a chiavarsi con affondi sempre più veloci!!

“Uhmmm!!! Dio santooo! Sborrare anche con il cazzo è tutta un’altra cosaaa!!! Sììì… sborrare con il cazzo sul grillo, mentre mi scopo la fica con le ditaaa… sìììììì!!! Oddiooooo… godoooooo… cazzoooooo… me ne vengooo… ancora davanti a mio padreee!!!!!! Papààà… stringimiiii… baciamiiiii… che me ne vengoooo… baciamiiii… che me ne vengooo con il tuo cazzooooooo!!! Baciamiiiiii… che sto sborrandooo!!!”

La strinsi forte a me e riprendemmo a baciarci come impazziti, mentre la sentivo fremere e tremare sotto gli spasmi dell’orgasmo che le aveva procurato la mia verga contro la sua fica … e mentre sentivo la punta della cappella contro il suo grilletto duro da morire!!!
A tutto c’è un limite!

“Giulia, amore… non ce la faccio piùùù!!!”

“Lo sentooo… mi sta scoppiando il cazzo in manooo!!! Daiiiiiii… schizzaaa… schizzaaa… che poi ci penso ioooo!! Daiii, porcooo… sborra in faccia a tua figliaaa!!!”

Tolse il cazzo dalla fica e lo portò davanti al suo viso, proprio di fronte alle sue labbra: aprì la bocca, tirò fuori la lingua, avvicinò la cappella proprio all’ingresso della bocca, per essere sicura di non perdere i primi due schizzi, e accelerò il ritmo della mano: ero talmente al limite che bastarono solo alcuni colpi!

“Giulia… eccomiii… sto sborrandooo!!! Prendilaaaaaa… tuttaaaaaa!!!”

Spalancò ancora di più le labbra e spinse il viso in avanti: la bocca era completamente aperta davanti alla cappella!
Cominciarono a partire gli schizzi… potenti… e frenetici!
I primi due centrarono perfettamente il palato, allagandole la bocca di sborra, poi Giulia sposto l’uccello e diresse i rimanenti schizzi sopra il viso!

Il mio angelo, mentre l’uccello spruzzava ininterrottamente, variava la direzione degli schizzi, per gustarseli lungo tutto il viso, sulle gote, sul mento, sulla fronte: in questa maniera aveva completamente ricoperto la sua faccia con la mia sborra!

Per tutto il tempo Giulia aveva tenuto la bocca aperta, piena di sperma: non l’aveva ingoiato, lo teneva in bocca per farmelo vedere… una immagine di una eccitazione fantastica!
La fissai negli occhi!

“Sei porca come tua madre: avreste veramente fatto una bella coppia di zoccole! Dai, fammi vedere come ingoi la mia sborrata… dai, tesoro… bevi tutta la mia sborra!”

Il mio angelo del peccato mi sorrise, chiuse la bocca e ingoiò lo sperma che le riempiva la bocca! Poi, sempre sorridendo, riaprì le labbra per mostrarmi la sua bocca vuota!

“Hai visto come ho ingoiato tutto? Adoro sentirmi la bocca piena di sborra calda e cremosa, per poi farla scivolare dolcemente dentro il mio stomaco!”

Pensavo avesse terminato, ma Giulia era una miniera di sorprese…
Impugnò per bene l’uccello e spinse la cappella contro il viso: cominciò a passarla lentamente lungo tutto il volto, per spalmarci oscenamente sopra tutto lo sperma che la ricopriva!
Giulia stava impazzendo!

“Oddio che goduria! Con la tua verga mi sto spennellando il viso con il tuo sperma… per spalmarcelo completamente sopra!”

Quando terminò l’operazione mi fissò facendomi l’occhiolino.

“Papà, adesso facciamo pulizia: non sia mai detto che una figlia porca come me lasci l’uccello del suo papà completamente unto di sperma!”

Se lo mise in bocca e prese a leccarlo e succhiarlo finché non lo pulì completamente!
Quando terminò l’operazione di pulizia mi guardò con una espressione da zoccola che mi fece fremere!

“Dimmi, papà: sono abbastanza troia per i tuoi gusti? Comunque ti preannuncio che fino ad ora abbiamo solo scherzato: masturbazioni e orgasmi sono stati solo eccitanti preliminari in attesa di qualcosa di più perverso e depravato!
Solo quando mi avrai chiavato e inculato insieme a mio fratello potrai veramente considerarmi la tua dolce figlia puttana!
Sabato, quando mi riprendi, voglio vederti con il cazzo dritto: al resto ci penso io! Lascia dirigere a me le operazioni: non te ne pentirai!” mi disse.

“Scusa, ma è da molto che volevo farti una domanda: ma tuo marito non si è mai accorto del rapporto tra te e Bruno? Non ha mai sospettato?” le chiesi timidamente.

Mi guardò e mi sorrise.

“Mio marito non è un problema! Comunque, sono ancora molte le cose che devi sapere!” e se ne andò… lasciandomi pensieroso!



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