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La mia metamorfosi con mio cugino Filippo


di Membro VIP di Annunci69.it Fantasieinracconti
05.04.2025    |    4.012    |    2 9.6
"Ti farò piangere dal male! Girati troia!” Mi costrinse a girarmi e mi abbassò i jeans strappandoli con la forza..."

Avevo compiuto 18 anni da poco ed erano ormai un paio d’anni che avevo iniziato la trasformazione o meglio la non trasformazione, infatti io fin dall’infanzia mi sono sempre sentita femmina.
Molte volte mi ero vestita con abiti femminili, ma lo avevo fatto di nascosto da tutti. Anche se ero l’unica a poter godere della mia versione femminile la cosa mi soddisfava tantissimo e nella mia intimità femminile placavo l’eccitazione con le mani.
Iniziai a truccarmi e da qualche mese prendevo ormoni per la crescita dei seni ed i risultati iniziavano a vedersi.
Non avevo ancora ben realizzato come avrei potuto gestire il tutto, ma ormai ero decisa ad iniziare una trasformazione.
Per effetto del mio comportamento i miei amici avevano capito che qualcosa stava cambiando.
Poi c’era lui. Filippo.
Era il mio migliore amico nonché mio primo cugino.
Mio padre e sua madre erano fratelli e noi eravamo coetanei.
Non c’era Filippo senza Sergio e non c’era Sergio senza Filippo. Eravamo sempre assieme.
Era stato lui il mio primo campanello d’allarme quando ero poco più che quindicenne.
Un giorno mentre facevamo la doccia nella casa in campagna vidi lui nudo e mi eccitai in maniera spropositata.
Non era certo la prima volta che lo vedevo nudo, ma li ho capito che mi stavo innamorando di lui.

Come dicevo prima, avevo compiuto18 anni da poco e quel giorno mamma e papà erano in gita ed io mi stavo vestendo come al solito nella mia camera. Avevo indossato un abito aderente che avrebbe fatto perdere la testa a qualsiasi uomo.
Sotto avevo indossato una lingerie nera di pizzo.
Mi piaceva ciò che stavo diventando.
Ero diventata brava a truccarmi e devo dire che ero proprio una gran figa.
Ero eccitatissima e in preda all’eccitazione presi la decisione.
Lui dovrà essere il primo.
Presi il telefono e lo chiamai.
“Filip, puoi venire. Ho una cosa da mostrarti.”
“Dieci minuti e sono da te”

Il campanello suonò ed io come in trans poggiai la mano sulla maniglia per aprire, ma ebbi una esitazione.
Il campanello suonò di nuovo.Aprii.
Il sorriso di Filippo quando mi vide esprimeva tutta la sua gentilezza ed intelligenza.
“Wow! Che sventola! Finalmente ti sei deciso, o meglio decisa”disse lui.
“Ma ma. Tu lo sapevi?”
“Ma dai Sergi! Sono più con te che con me stesso. Certo che lo sapevo.
Sono contento di vedere che finalmente sei riuscito a liberarti”
“Che bello! Ero preoccupato che non mi avresti mai più rivolto la parola”
“Volevi dire preoccupata, vero?”
Scoppiammo a ridere.
“Posso abbracciarti?” Chiese Filippo
“Devi!”
Si avvicinò a me e mi abbracciò come non aveva fatto mai.
“Ma quanto sei bella. Però abbiamo un problema.”
“Solo uno?”
“Beh in effetti un po’ più di uno.”
“Siamo cugini e non mi puoi scopare” azzardai a dire.
“Ah!ah!ah! No, non mi riferivo a quello, mi riferivo al tuo nome che al femminile è decisamente inusuale.
Credo che ce ne dovremmo inventare uno.”
“Eh già! Sergia suona davvero male.”
Dissi ridendo.
“Che dici brindiamo a questo tuo traguardo?”chiese Filippo.
“Certo! Ho giusto messo in fresco qualcosa di speciale”
Andai in cucina e stappai una bottiglia d Moët & Chandon reduce dalla mia festa di compleanno.
Dopo aver bevuto un paio di calici a testa,io andai in bagno per controllare il trucco.
Avevo lasciato la porta socchiusa, ma mai mi sarei aspettato che Filippo entrasse in quel momento.
“Che c’è ora che sei una femmina ti dà fastidio che entri in bagno con te?”
Il suo atteggiamento era cambiato, sembrava alquanto brusco”
“Non vuoi farmi vedere la tua lingerie?”
“Sei ubriaco?” Chiesi senza dar troppo peso alle parole.
Lui per risposta si avventò su di me e mi mise le mani sui seni.
“Sì! Sono ubriaco e spero che non mi passi perché col cazzo che esco da qua senza averti scopato!”
Mentre lo diceva mi aveva abbassato la parte alta dell’abito lasciandomi in reggiseno.
Non avevo il coraggio di dire niente.
Ero terrorizzata da quello che stava succedendo, ma lo volevo anch’io.
Con una mano stringeva il mio collo e con l’altra toccava i miei seni .
“Vuoi vedere come scopa un vero uomo?”
Disse mentre mi stava spingendo la testa verso il basso imponendomi di mettermi in ginocchio.
Estrasse il suo cazzo già semieretto.
Anche se ero stupito devo ammettere piaceva questo suo atteggiamento rude.
Il suo modo di imporsi mi dava la possibilità di scindere l’uomo con il quale mi apprestavo a fare sesso da mio cugino. Era come se fossero due persone diverse.
“Non hai mai succhiato il cazzo vero troietta? Apri la bocca che te lo infilo puttanella”
Quegli insulti mi diedero come una scossa di piacere.
Filippo sapeva quale tasti toccare per eccitarmi.
Aprii la bocca e lasciai entrare il cazzo nella mia gola.
Il gusto strano che aveva il cazzo lo scoprii in quel momento.
Tentai di lubrificare il membro usando la saliva e la lingua come avevo visto nei film porno.
Filippo aveva iniziato a godere sotto i miei colpi di lingua ed io avevo cominciato a capire come usare la bocca.
Sentivo l suo membro irrigidirsi sempre di più e sapevo che una volta pronto lo avrebbe usato per sverginarmi.
“Sei brava a succhiare il cazzo! Adesso vediamo se sei abbastanza brava a prendere la mia verga.”
“Ti prego, fai piano. Sono ancora vergine.”
“Ti spaccherò il culo troietta. Ti farò piangere dal male! Girati troia!”
Mi costrinse a girarmi e mi abbassò i jeans strappandoli con la forza.
Avevo il cazzo che mi scoppiava, ma non appena sentii la pinta del cazzo di Filippo si ammosciò.
Prima di sfondarmi lubrificò il suo cazzo con la saliva.
Iniziò la spinta e subito sentii il mio ano dilatarsi. Rimasi senza fiato, ma Filippo non si fermava. La spinta era costante e piano piano stava entrando dentro di me.
Ad un certo punto fui costretto a staccarmi per il forte dolore.
“Che cazzo fai! Puttana!” Urlò Filippo mentre mi diede una forte sculacciata sulla natica.
Immediatamente tornò a spingere con più forza. Per sentire meno dolore iniziai a masturbarmi.
Quando la mia mano iniziò a muoversi più velocemente iniziai a godere e sull’onda del piacere dissi a Filippo: “sfondami dai! Spaccami il culo!”
Il suo cazzo in quel momento entrò completamente facendomi provare un dolore atroce.
Mi masturbavi sempre più velocemente così quando Filippo stava pompando i primi colpi il dolore era alleviato.
Dopo un paio di minuti i colpi aumentarono ed io cominciai a provare piacere anche dietro.
“Ah! Sii! Spingi più forte!” Lo incitai”
I colpi aumentarono fino a quando lo sentii dire: “Mi stai facendo venire brutta troia!”
“Oddio!” Dissi.
Non ero pronto ad essere inondato di sperma, ma quando sentii Filippo tirarmi a se capii che stava venendo.
Non ci dicemmo niente per svariati secondi. Lui rimase piantato in me fino a quando non si ammosciò.
Avrei voluto che quel momento non finisse mai.
Grazie a mio cugino Filippo finalmente ero una vera femmina.
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