Gay & Bisex
Servizio completo durante il servizio di leva
di Fantasieinracconti
20.11.2024 |
18.202 |
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"Puntai il mio membro al suo sfintere e provai a penetrarlo trovando una certa resistenza, quindi presi un po’ di bagnoschiuma e lo usai come lubrificante..."
Appena compiuti i diciannove anni venni chiamato per il servizio di leva.
Dopo un mese di marce nel piazzale della caserma finalmente arrivò il giorno del giuramento.
Il primo mese era finito e noi fummo costretti ad abbandonare la splendida città di Como per trasferirci a Bergamo dove andavamo a fare il servizio in fanteria.
La prima sera conobbi un ragazzo Bergamasco con il quale uscii a fare conoscenza della città.
A metà della serata capii che lui era interessato a qualcos’altro.
Oltre ad essere gay però c’era qualcosa di sinistro in lui che non mi convinceva.
Rientrammo in caserma alla sera ed il giorno dopo io fui trasferito in un’altra compagnia e praticamente non lo rividi più.
Feci poi amicizia con un altro ragazzo di Bergamo che anch’esso aveva tendenze omosessuali, ma era simpatico e diventammo grandi amici in poco tempo. Si chiamava Renzo, era più “anziano” di me e si sarebbe congedato pochi mesi dopo.
Durante la nostra permanenza ebbi modo di conoscere la sua famiglia.
Mi portò a casa sua a mangiare e conobbi un paio di sue amiche ed una cugina bellissima.
Mentre ci stava accompagnando in un pub io ero dietro con la cugina e con una intesa da record ci baciammo.
Renzo se ne accorse e si innervosì non poco.
La sera mentre stavamo rientrando in caserma lui mi mise una mano sul ginocchio cercando di sedurmi.
Lo riportai con gentilezza alla realtà dei fatti e lui non mi parlo per due giorni o forse più.
Poi pian piano tornammo amici come prima.
Poche settimane dopo ci iscrivenmo in palestra.
Il nostro personale trainer ci diceva che Bergamo era una città piena di ragazze e che avremmo dovuto andare a donne e non in palestra.
In effetti non andammo tante volte e spesso andavamo solo per fare la sauna.
Poche settimane dopo ci fu un campo di addestramento invernale di due giorni.
Di quel campo ricordo solo il freddo che ci siamo buscati.
La sera del nostro rientro io proposi di andare a fare un sauna per scaldarci.
Renzo si unì a me ed andammo insieme.
La sauna della palestra era veramente una figata.
Era praticamente inutilizzata e quando andavamo era tutta per noi.
Quella sera stranamente c’era un altro uomo ed era nudo completamente.
Io e Renzo decidemmo di fare altrettanto.
Scambiammo quattro chiacchiere di convenevoli e poi lui ci lasciò soli.
Renzo era euforico ed eccitato.
Vedevo il suo membro che si era quasi fatto rigido
Uscimmo a fare la doccia fredda prima di rientrare in sauna e questa cosa lo quietò un pochino.
Poi dopo una ventina di minuti era tempo di fare la doccia calda con sapone.
Io mi lavai in fretta e Renzo invece si insaponò e poi si poggiò con le braccia larghe al muro per prendere tutto il getto.
Quella posizione era una chiara ed evidente mossa per farmi capire che aveva voglia di essere penetrato.
Solo chi ha fatto il servizio militare può capire quanto gli ormoni si facciano sentire in quel periodo e qualsiasi cosa si adattava a spegnere il fuoco.
Non riuscii a controllare il mio istinto e persi la testa.
Alla fine chi dei due ci avrebbe perso. Pensai tra me e me. Mi avvicinai alla sua schiena e appoggiai il mio corpo al suo.
Renzo era lì a mia completa disposizione, dovevo solo approfittarne.
Puntai il mio membro al suo sfintere e provai a penetrarlo trovando una certa resistenza, quindi presi un po’ di bagnoschiuma e lo usai come lubrificante.
Il mio cazzo scivolò dolcemente dentro di lui e lui di lasciò andare con un grido di goduria.
Non ero preoccupato che qualcuno ci sentisse, la palestra era al piano di sopra e prima di entrare in doccia si dovevano attraversare due porte molto rumorose.
Iniziai a pomparlo con una certa fatica perché lui era più alto di me.
Dovevo salire in punta di piedi per affondare bene tutta l’asta.
Lui si lasciò andare indietro e io lo morsi sul collo provocando in lui un brivido intenso.
Allungai le mani, raggiunsi il suo cazzo ed iniziai a masturbarlo.
Lui allungò il viso verso di me e mi mise la sua lingua in bocca lasciandomi spiazzato.
Avevo già avuto rapporti con l’altro sesso, ma mai nessuno aveva provato a baciarmi.
Era una strana e piacevole sensazione. Le nostre lingue si intrecciarono per lunghi minuti.
Su sua richiesta accelerai la masturbazione restando fermo con il cazzo piantato nel suo culo.
“Sto per venireeee!”urlò mentre un fiotto di sperma mi inondava la mano.
Di scatto si sfilò il cazzo dal culo e dopo averlo lavato velocemente col getto della doccia che era ancora aperto, lo infilò in bocca.
Era abile e veloce, non mi ci volle tanto per raggiungere il piacere, ma cercai di resistere il più possibile.
Quando stavo per venire glielo dissi cercando di togliere il cazzo dalla sua bocca, ma lui non me lo permise.
Rimase col mio cazzo piantato in gola fino a quando anche l’ultima goccia era uscita dal glande.
Ingoiò tutto il mio sperma e poi tornò a dedicarsi delicatamente del mio membro fino al suo definitivo tracollo.
Non ci furono altre occasioni tra noi, ma entrambi sappiamo che quel momento era stato nostro, senza rimorsi e senza rimpianti.
Sappiamo che é stato giusto così e probabilmente anche lui come me a volte si masturba ripensando a quella scena.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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