I love pissing

Avevamo prenotato in un bad and breakfast sulle rive del lago di Garda.
Dopo una prima meravigliosa giornata passata a visitare i paesi di riviera con il battello, la seconda giornata fu rovinata da un acquazzone degno di Noe.
Passammo perciò la giornata nell’alloggio prenotato.
Non ce la passavamo certo male in quanto l’alloggio era dotato di tutti i confort, c’erano perfino una micro sauna ed una piccola palestra.
Vi era poi una porta chiusa da una. Grimaldello dotato di un lucchetto a combinazione a tre cifre.
Un cartello con scritto “stanza del mistero” era affisso alla porta.
Questa porta destava veramente curiosità da parte nostra che immaginavamo di ogni.
Per gioco mi misi ad armeggiare col lucchetto fingendo di essere uno scassinatore professionista tentando di fare tutte le combinazioni. Non erano poi tante e sarei riuscito ad aprirlo lo stesso, ma poi mi venne in mente di guardare un tutorial su come aprire un lucchetto a combinazione.
Con le istruzioni del video in meno di 5 minuti riuscii ad aprirlo.
Con entusiasmo chiamai subito Elisa per entrare insieme a lei.
Una volta aperta la porta ci ritrovammo davanti ad una cozzaglia di cose strane.
Sembrava più la stanza di un serial killer che quella del sesso come pensavo io.
Alcune foto che rappresentavano donne e uomini sconosciuti erano posate su una mensola.
Vi era poi una macchina da scrivere degli anni 80.
La stanza era perfettamente pulita, il che faceva capire che era frequentemente utilizzata.
Era incredibile la serie di oggetti che erano distribuiti nella stanza.
Non avevano un senso logico, erano tutti oggetti diversi e tutti messi a caso.
La macchina da scrivere era l’unico oggetto che non era lì per caso.
Mi avvicinai e vidi che c’era un foglio inserito con alcune righe di testo: “se siete arrivati fino a qui sarete curiosi di sapere il perché di questi oggetti.
Inizialmente erano oggetti dimenticati dai clienti ed erano veramente oggetti di vario tipo,poi ho creato la stanza delle curiosità.
Attraverso questa lettera ho chiesto ai clienti di lasciare un oggetto a caso per ampliare l’assortimento
della stanza.
Ovviamente chi arriva qui è perché ha voluto aprire la stanza misteriosa, quindi non si scandalizzerà nel vedere che tipo di oggetti sono presenti nella stanza e soprattutto vorrà lasciare un segno indelebile del passaggio con un oggetto provocatorio oppure no.
Sceglietelo bene, perché questo oggetto parlerà di voi.
Buona scelta.
Si chiudeva così la lettera più strana e curiosa che abbia mai letto in vita mia.
Cominciai a perlustrare la stanza alla ricerca di oggetti.
Un cuscino, una sigaretta nuova con il rossetto sul filtro.
Tante tante foto.
Poi una scatola cov n scritto foto vietate ai minori, la aprii.
Tante foto di nudi senza testa e anche di proprio e vero sesso.
Un vibratore ed un dildo erano presenti all’interno della scatola e questi due oggetti comparivano in piu foto mentre venivano usati.
Elisa prese in mano il dildo e lo portò con sé.
Avevo già capito cosa voleva farne.
Quando andai di là era già in bagno che lo stava lavando.
Il pensiero che fosse già stato utilizzato da altre donne provocava in entrambi una forte eccitazione.
Elisa si avvicinò alla vasca da bagno ed iniziò a far scorrere l’acqua per riempirla.
Il gioco iniziava a piacermi.
Mentre la vasca si stava riempendo lei iniziava a svestirsi e a provocarmi.
Poi d’un tratto mi diede in mano il suo cellulare e mi disse”goditi lo spettacolo.”
Scivolò dentro la vasca con il suo dildo ed iniziò a danzare con lui come se fosse un amante.
Beata tecnologia! Iniziai a scattare foto a raffica.
Godeva della penetrazione del suo “amante” ed il suo viso era una sequenza di espressioni di godimento.
Ad un certo punto accelerò il movimento della penetrazione mentre con l’altra mano si stimolava il clitoride.
La vidi raggiungere l’orgasmo ed immortalai il suo volto proprio in quel momento con uno scatto che rimarrà sempre la mia foto pr ferita.
Si girò a gattoni e si penetrò dietro.
Poi mi invitò ad avvicinare il cazzo alla sua bocca e mi mise la mano sul dildo.
Iniziai a farlo scorrere avanti ed indietro e lei iniziava a mugolare mentre mi spompinava.
Mi invito ad entrare nella vasca sotto di lei, ma prima volle che mettessi il telefono in registrazione video.
Il mio pene era pronto per penetrarla, ma lei mi sorprese.
Si avvicinò al mio cazzo e mi disse:” mi scappa la pipì”
Era sempre stato uno di miei desideri ed Elisa lo sapeva benissimo, ma mai mi sarei immaginato di vederlo realizzato proprio in quel momento.
Il mio cazzo durissimo venne inondato dalla pioggia dorata di Elisa.
Senza arrestare il getto iniziò a scivolare verso l’alto.
Mi ritrovai il getto a poca distanza dalla bocca quando la vidi fermarsi.
Fui io a scivolarle sotto per farmi riempire di quel liquido caldo e salato che bevvi avidamente mentre gli leccavo la sua bella figa.
Fu per entrambi una estasiante esperienza che ora ripetiamo più volte ed ogni volta ci appassiona sempre più.
Anche lei adesso spesso mi chiede di riempirle la bocca e il nostro gioco è solo all’inizio.
Il nostro scatto più bello è ora presente nella scatola.