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Gay & Bisex

Il capanno 1


di Membro VIP di Annunci69.it Fantasieinracconti
16.08.2024    |    7.429    |    8 9.4
"Stavo godendo da matti, ma le gambe mi stavano cedendo..."
Incredibile quanto possa farti cambiare caratterialmente un valore sballato della tiroide.
Io che mi sono sempre considerato etero ho avuto un problema tiroidale subacuto per cui i miei valori ormonali si sono completamente sballati.
Ad un tratto ho sentito una forte attrazione verso l’omosessualità.
Non sono rimasto sconvolto da questo mio cambiamento, anzi l’ho considerato un tassello importante verso la mia completezza sessuale.
Non era una vera attrazione verso l’uomo, infatti non ho mai guardato gli uomini o pensato a loro come faccio con le donne, ma c’era una sorta di attrazione verso il sesso con un uomo.
Chiamiamola perversione o quant’altro, sta di fatto che volevo fortemente succhiare un cazzo e forse andare anche oltre.
In quel periodo navigai spesso tra i profili di bsx e altro, ma non avevo il coraggio di andare oltre. La paura delle malattie di essere scoperto o di capitare nelle mani della persona sbagliata mi fermarono.
All’epoca non sapevo ancora di avere valori sballati e quindi non mi stavo curando.
La situazione peggiorava di giorno in giorno.
La mia compagna che aveva capito che mi era venuta una forte attrazione per il cazzo si offrì di giocare più spesso con lo strap on per soddisfare le mie esigenze.
Non era la prima volta che lo facevamo, ma adesso lo prendevo in bocca per lubrificarlo e sognavo che diventasse vero.
La mia compagna era estremamente eccitata da questa situazione mi scopava sempre più violentemente fingendo di essere un uomo.
Poi mi diceva che prenderlo in culo da un cazzo vero è mille volte meglio.
Ero sempre più desideroso di provare, ma non era facile trovare la persona adatta
Non potevo certo provare ad andare in giro a dire:” cia, lo sai che sono diventato gay e volevo trovare uno che mi penetri”.
No! Decisamente no!
Navigando di nuovo tra i profili ne trovai alcuni che potevano fare al caso mio, ma non mi andava di scoprire la mia identità.
Avevo pensato di invitare x in una camera di un motel o qualcosa di simile, ma poi mi venne in mente una pazzia.
Dopo alcuni scambi di battute io feci una proposta: “Qui in zona c’è un bosco con alcuni spiazzi per lo stoccaggio legna.
Su uno di questi spiazzi c’è un capanno che usano solo poche volte l’anno. So dove mettono la chiave.
Io mi faccio trovare lì nudo con un cappuccio in volto, tu mi prendi da dietro e poi te ne vai. Non una parola.
Nessuno sa chi è l’altro e tutto finisce lì. Ovviamente sesso protetto. Ti farò trovare i preservativi sul posto.Che ne dici?”
Feci la stessa proposta ad alcuni tizi.
Diedi ad ognuno di essi le indicazioni di data ora e posto.
Ovviamente omisi di dire che era tutto di mia proprietà onde evitare che potesse in qualche modo essere svelata la mia identità.
Ero abbastanza sicuro che nessuno di essi venisse all’appuntamento.
Andai al capanno nei giorni precedenti agli incontri, lo aprii e lo pulii accuratamente in modo da renderlo accogliente.
Il giorno del primo appuntamento andai e mi preparai perfettamente nudo con indosso il cappuccio.
Pensai di mettermi nella posizione più consona ad essere penetrato.
Mancavano una manciata di minuti all’ora x.
C’era una sorta di poltrona senza braccioli perché era un pezzo centrale di un divano che avevo scartato anni fa, ed io mi inginocchiai per traverso.
Era sicuramente l’altezza giusta perché l’avevamo utilizzato più volte io e la mia compagna ed in quella posizione riuscivo perfettamente a sodomizzarla.
L’ora era giunta ed io ero pronto in posizione con lo sfintere ben lubrificato.
Voltavo la schiena all’ingresso ed indossavo il cappuccio, quindi dovevo fidarmi solo del’udito.
Passarono una decina di minuti ed io stavo perdendo le speranze, ma forse ero anche più sereno.
Sentii lo scricchiolio della maniglia. Qualcuno era entrato.
Sentii chiudere la porta e poi intuii che qualcuno si stava avvicinando a me.
Riuscivo a percepire il cuore che mi batteva all’impazzata. Ero decisamente spaventato più che emozionato.
Ora qualcuno era dietro di me ed armeggiava con qualcosa.
Capii che stava aprendo la confezione del preservativo e lo stava indossando.
Pochi secondi dopo sentii il suo cazzo poggiarsi sul mio sfintere.
Lo sentii farsi strada con decisione ed entrare.
Quando la testa passò ebbi una sorta di paura e volevo estrarlo, ma lui mi tenne fermo ed aveva ragione.
Il dolore e la paura lasciarono presto spazio al godimento.
Iniziò a muoversi avanti ed indietro.
Era decisamente meglio con un uomo vero come aveva detto la mia compagna.
Quando lui iniziò a muoversi velocemente io pensai che volesse venire. Mi sbagliavo.
Aveva iniziato un ritmo che avrebbe portato avanti per una decina di minuti.
Stavo godendo da matti, ma le gambe mi stavano cedendo.
Sentii lo sperma che mi stava salendo ed iniziai ad eiaculare senza toccarmi.
Emisi alcuni gemiti e lui percepì che ero venuto.
In quell’istante la voglia mi era passata e desideravo che anche lui venisse, ma la sua prestazione sarebbe durata alcuni minuti ancora.
Finalmente i suoi colpi accelerarono e capii che era prossimo all’orgasmo.
Nel momento di massima spinta sentii la sua voce per la prima volta.
Fu una sensazione strana. Fino ad allora avrei potuto immaginare di essere penetrato da una donna con lo strapon, ma dopo la sua voce non vi erano dubbi sull’identità sessuale di X.
Emise un grido quando si svuotò dentro al mio culo e rimase in tensione per alcuni istanti.
Come da accordi si rivestì ed uscì senza dire una parola.
Rimasi lì da solo a meditare su quanto successo e realizzai che sessualmente mi sentivo più completo.
“La prossima volta sarò più attivo” dissi a me stesso pensando già ai prossimi appuntamenti in vista.
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