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Voglia di triangolo - 11


di bird2012
30.05.2015    |    17.250    |    2 9.4
"“Anche tu! Mi eccita farmi accarezzare il cazzo da te! Anche sentire il tuo cazzo in mano mi fa godere… mi piacerebbe farti sborrare… sentire il tuo cazzo..."
VOGLIA DI TRIANGOLO

Cap. 11



Venne sabato sera.

Alle 20,00 in punto suonò il campanello e quando aprii la porta vidi Claudio con uno splendido mazzo di rose rosse in mano.

“Queste sono per te!” mi disse, quasi sussurrando le parole.

Mi sentii sciogliere.

“Non sei solo un adorabile porcellino, ma sei anche molto galante! Vuoi proprio conquistarmi: tesoro… mi piaci sempre di più! Penso proprio saresti un meraviglioso amante!”

Non si aspettava certo una frase del genere: i suoi occhi cominciarono a brillare.

“Grazie! Mi stai dando una speranza!”

Poi mi squadrò da capo a piedi: indossavo una camicetta trasparente annodata alla vita, che mostrava generosamente le mie tette prive di reggiseno ed i capezzoli, circondati dalle brune aureole, che sembravano voler bucare la stoffa; una gonnellina a mezza coscia molto larga che mi permetteva di aprire le gambe senza nessun impedimento e a mio completo piacimento e un paio di sandali aperti con una bella dose di tacco.
Rimase ammirato.

“Dio santo, Franca! Sei meravigliosa: come si fa a non desiderare una donna come te! Sprizzi sesso da ogni poro! Ti voglio… ti voglio…!”

Lo abbracciai.
Incollai le mie labbra alle sue e gli infilai subito la lingua in bocca e cominciai a mulinargliela vorticosamente dentro: non volevo perdere tempo, volevo godermi ogni attimo di quella serata!
Sentii la sua gamba spingersi tra le mie cosce: le allargai per permettergli il libero accesso e quando sentii la sua coscia a contatto della mia fica, strinsi le gambe per intrappolare la sua coscia… e cominciai a strofinarci contro la mia fica!
Gli morsi il labbro.

“Questa sera non ti faccio scappare dalle mie cosce… finché non mi avrai soddisfatto completamente! Spero tu non abbia altri impegni… ti vogliamo solo per noi! Questa sera sarai il nostro amante… e anche questa notte!
Devi esserne lusingato: sei il primo uomo che dormirà insieme a noi! Uhmm!! Che goduria! Mio marito è d’accordo, anzi, è stato proprio lui a propormelo: dormirò in mezzo a voi due, tra mio marito e il mio amante, e tu potrai avermi quante volte vuoi… e noi lo faremo partecipe del nostro godimento!! Claudio, tesoro, sarà una lunga notte e sarò sempre pronta a riceverti dentro il mio ventre mentre lui ci sarà vicino… a stretto contatto con i nostri corpi nudi… eccitato testimone dei nostri godimenti! Sentirà i nostri corpi fremere, avvinghiati in un amplesso colmo di passione e impazzirà nel sentirti svuotare i tuoi gonfi coglioni dentro la mia fica!”

La sua risposta non si fece attendere, con mia enorme soddisfazione.

“Dio santo, Franca: accogliermi nel vostro letto… mi fate impazzire… mi avete stregato! Credo tu abbia capito quanto ti desidero, ma ho anche una grande attrazione per tuo marito!
Non so il perché, non ho mai desiderato un uomo, ma forse sarà perché mi consente di amarti e di godere del tuo corpo: Franca, voglio essere vostro… di entrambi!”

Riprendemmo a baciarci, slinguandoci oscenamente.
Eravamo rimasti davanti alla porta di casa… Luciano venne a cercarci.
Quando ci vide abbracciati espresse tutto il suo piacere.

“Dio, come siete belli così abbracciati! Continuate… vi prego! Amatevi senza timore… date libero sfogo alla vostra passione!”

Si avvicinò a noi e ci accarezzò sensualmente le teste.

“Baciatevi, fatemi vedere le vostre lingue che si cercano! Si… si… così… fuori dalla bocca… leccatevi le lingue…”

Era un piacere seguire i desideri di mio marito: tirammo fuori le lingue e cominciammo a leccarcele reciprocamente.
Io seguitavo a strusciare la fica contro la coscia di Claudio: sentii gli umori colarmi lungo le cosce!
Non avevo indossato le mutandine… volevo essere pronta e disponibile per ogni oscena carezza!

La serata ancora doveva iniziare e già la mia eccitazione aveva raggiunto livelli stratosferici… ma anche Claudio non scherzava: gli avevo messo una mano sul pacco e avevo sentito un cazzo con una meravigliosa erezione.

“Luciano, amore… senti Claudio! Senti il suo cazzo… duro da morire… è già pronto per possedermi! Dio santo, Claudio… sei una meraviglia! Lo sento quanto mi desideri! ”

Anche Luciano allungò la mano verso il pacco di Claudio: tolsi la mano e gli lasciai campo libero… lo strinse con gusto… sentii subito la sua ammirazione.

“Amore, hai ragione… il tuo amante è già meravigliosamente in tiro! Claudio, i miei complimenti: hai proprio un gran bel cazzo… di tutto rispetto! Uhmmm! Già lo vedo tutto dentro la fica vogliosa di mia moglie! Dio santo, impazzisco quando vedo un altro uccello scivolare dentro le labbra della sua fica… vedere le labbra schiudersi oscenamente per inglobare completamente la verga!”

Sempre tenendo la mano sopra la verga di Claudio, Luciano gli andò dietro le spalle e lo abbracciò con l’altro braccio, stringendolo a se: ormai Claudio era stretto in mezzo ai nostri corpi… io davanti e mio marito dietro!
Sentii Claudio gemere, mentre vidi Luciano muoversi dietro di lui.

“Claudio, tesoro, cosa hai?” gli chiesi.

“Tuo marito… Luciano… mi sta strofinando l’uccello contro il culo… Dio… anche il suo è duro… è duro… mi piace sentirlo! Dio… me lo spinge proprio tra le natiche!”

Finalmente… era ciò che desideravo: Claudio in mezzo a noi due!
Ripresi a baciarlo con passione, mentre posai anche la mia mano sopra il cazzo di Claudio… insieme a quella di mio marito… e cominciammo a stringerglielo in due… mi eccitava accarezzarglielo insieme a mio marito.
Il nostro futuro amante cominciò a esternare il suo piacere.

“Si… si… così… tutti e due… vi voglio tutti e due!”

Mentre io seguitavo a slinguarlo come una porca, Luciano prese a baciargli il collo da dietro, sempre strofinandogli il cazzo sul culo.
Claudio vibrava che era una delizia.
Erano trascorsi solo una ventina di minuti da quando Claudio era entrato in casa e già c’era il pericolo di una precoce sborrata: anche se a malincuore richiamai tutti all’ordine… me compresa.

“Ragazzi, fermiamoci… altrimenti finisce tutto prima di iniziare! Su, aiutatemi ad apparecchiare che ceniamo!”

Ci staccammo, ma eravamo tutti e tre in condizioni pietose: la forte eccitazione aveva reso i nostri visi una maschera di libidine.
Io, con la gonnellina corta e larga e senza intimo, mi sentivo completamente libera nei movimenti, mentre i miei maschietti avevano ancora i pantaloni.
Li esortai a toglierseli: rimasero con gli slip attillati che mostravano due gustosi e abbondanti pacchi!

I loro uccelli spingevano oscenamente la stoffa, sembravano volerla lacerare!
Era eccitantissimo vedere quei due cazzi gonfi di desiderio, ma quello che mi faceva impazzire era la consapevolezza che la causa di quelle tremende erezioni ero io: con la mia sensualità, con i miei sguardi invitanti, con la mia bocca carnosa delizia del cazzo, con la mia fica e il mio culetto vogliosi di sperma, le mie mani prodighe di libidinose carezze… si, ero io il loro desiderio… e non riuscivo a nascondere la mia completa disponibilità alle loro voglie! Mi sentivo completamente troia… la loro troia!!!

Guardai l’orologio, c’era ancora tempo per la cena: avevo tempo per eccitare ancora i miei adorabili maschietti.
Li presi per mano e li condussi in salotto: mi misi seduta sul divano, davanti a loro… ritti in piedi di fronte a me.
Guardai Claudio.

“Claudio, sono in debito con te: per ben due volte mi hai fatto ammirare il tuo superbo uccello, la prima volta addirittura mi hai dedicato una meravigliosa sega con una più che abbondante sborrata… io, invece, ancora non te l’ho fatta vedere!
Che ne dici di una deliziosa anteprima… in attesa di gustartela completamente dopo cena?”

Mentre lo fissavo negli occhi mi abbandonai contro la spalliera del divano e mi alzai la gonna sopra la vita: quando vide che non indossavo le mutandine divenne rosso dall’eccitazione e deglutì più volte.
Aprii completamente le gambe per farmi ammirare.

“Claudio, la vedi? E’ già pronta! Come promesso gli ho fatto fare una settimana di completa astinenza… e lei non è abituata a stare una settimana senza uccello! Adesso ha una gran voglia di cazzo… dovrai fare del tuo meglio per soddisfarla! Sono certa che ti ecciti nel vedermi mentre me la tocco!”

Portai la mano alla bocca, la riempii di saliva e la spalmai tutta sopra la fica… poi cominciai a passare lentamente le dita in mezzo alla fessura… dalla vagina al clito e viceversa… su e giù… poi mi infilai tre dita dentro e cominciai un lento dentro e fuori!
Mi stavo chiavando mentre Claudio fissava la mia fica con gli occhi fuori dalle orbite.

“Claudio, tesoro, ti piace la mia fica? Vedi come mi entrano bene tre dita dentro? Dopo cena ci entrerai tu qui dentro… me la fotterai per bene… anzi, adesso che ci penso ci facciamo entrare anche mio marito… si… non credi se lo meriti di infilarmi il suo cazzo nella fica insieme a quello tuo? Si, vi voglio tutti e due nella mia fica… insieme…!!!”

Claudio non stava nella pelle.

“Mi mandi fuori di testa… sei meravigliosa… Oddio… mi fai scoppiare il cazzo!”

Mi rivolsi a mio marito, mentre le dita nella fica erano diventate quattro…

“Luciano, amore, hai sentito Claudio? Ha detto che gli faccio scoppiare il cazzo… controlla… guarda se è vero… non vorrei dicesse bugie per farmi piacere!”

Luciano si avvicinò a Claudio, con un braccio gli circondò le spalle e con l’altro gli mise la mano sopra il pacco.

“Cazzo! Amore, dovresti sentire… glielo hai fatto indurire da morire! Molto più duro di prima!”

Anche io stavo impazzendo: lo sguardo fisso di Claudio sopra la mia fica mentre me la stavo chiavando mi mandava in estasi… lo stavo eccitando e la cosa mi entusiasmava.

“Non ci credo… tiraglielo fuori… fammelo vedere!”

Luciano ubbidì con piacere… mise la mano dentro lo slip di Claudio e glielo tirò fuori… Dio, che meraviglia! Un possente obelisco di carne si ergeva dal ventre.
Stavo impazzendo!

“Dai… Luciano… prendiglielo in mano… facciamolo godere insieme… mentre io gli faccio vedere la fica tu segalo un po’… ma non farlo venire!”

Detto… fatto: il mio dolce maritino impugnò la verga e cominciò una lenta sega… Claudio ansimava come un maiale!

“Uhmmm!!! Luciano, tu e Franca mi state mandando ai pazzi!”

Luciano gettò benzina sul fuoco.

“Dio, Claudio, come sei duro! Lo vedo quanto ti piace mia moglie… le stai mangiando la fica con gli occhi! E lo sento anche dalla splendida durezza del tuo cazzo! Sappi che anche a lei piaci molto: me lo ha confessato con gli occhi colmi di gioia… non vede l’ora di farsi chiavare da te! Devo confessarti che piaci anche a me… che ne pensi di diventare il suo amante? Potreste amarvi quando lo desiderate… anche senza la mia presenza! ”

Claudio non si aspettava certamente un invito del genere… ed io non mi aspettavo la sua reazione verso mio marito!
Lo abbracciò, gli tirò fuori il cazzo impugnandolo saldamente… e lo baciò in bocca: vidi Luciano aprire le labbra per accogliere la lingua di Claudio!
Dopo i primi baci si staccò per esprimere tutta la sua riconoscenza.

“Grazie… grazie Luciano! Mi permetti di amare tua moglie, la donna della tua vita! Ma se lo desideri sarò anche tuo! Te lo ha detto Franca della sua intrigante idea di coinvolgere la mia fidanzata nel nostro rapporto? Ora che vi conosco profondamente non so cosa darei per farti fottere la mia donna, come tu mi fai chiavare la tua, vederla contorcersi sotto i colpi del tuo cazzo… si, con l’aiuto di Franca faremo del tutto per farla diventare la tua amante!”

Altri baci, succhiate di lingua… mentre le mani lavoravano con passione sopra i reciproci cazzi!
Poi Claudio si rivolse a me.

“Franca, hai sentito Luciano: tu sei d’accordo? Mi desideri come amante?”

Io stavo scoppiando: ogni buona intenzione di non venire stava sparendo.
Le mie quattro dita entravano sempre più profondamente nella mia fica e mi facevano impazzire dal gusto: sentivo arrivare un impetuoso orgasmo che non riuscivo più ad impedire.

“Siii… Claudio, si… sarai il mio amante, con l’amorevole consenso di mio marito, ma ricordati: il mio cuore è solo di Luciano! Il mio corpo sarà di entrambi… voglio essere vostra… insieme… ma senza stupide gelosie! Deve essere chiaro che ognuno potrà avere rapporti sessuali anche al di fuori del nostro triangolo sessuale! Ma adesso seguitate… baciatevi… segatevi… mi state facendo impazzire!”

Non potevo immaginarmi una scena del genere, di un erotismo e una libidine senza pari: mio marito e Claudio, il mio futuro amante, abbracciati a slinguarsi oscenamente, ognuno con in mano l’uccello dell’altro e segarsi reciprocamente.
Cominciarono a parlare di me… del loro amore nei miei confronti… della loro passione.
Fissavo le loro lingue duellare sensualmente, le loro mani strette intorno alle loro verghe… e udivo le loro frasi.

“Claudio, ci pensi, Franca sarà la nostra donna… la dovremo far godere come merita! La ameremo entrambi, senza gelosie! In attesa e con la speranza di unire anche la tua donna!” diceva Luciano.

“Certo! Sarà la nostra Dea! Scusa, Luciano, posso chiamarla “amore”? “

“Certo! Lei sarà l’amore di tutti e due!”

“Grazie… grazie…! Uhmmm! Mi piace come mi stai segando… mi fai godere!” gemeva Claudio.

“Anche tu! Mi eccita farmi accarezzare il cazzo da te! Anche sentire il tuo cazzo in mano mi fa godere… mi piacerebbe farti sborrare… sentire il tuo cazzo vibrarmi in mano mentre schizzi!” mormorava Luciano.

“Si, anche io vorrei farti venire!”

Avevo capito: le buone intenzioni di non venire erano andate a puttane… dovevamo sborrare se non volevamo impazzire!

“Venite, avvicinatevi! Non ce la faccio più… sto per sborrare! Veniamo tutti e tre insieme… sugelliamo il nostro patto d’amore! Vieni, Claudio, infilamelo nella fica, ti voglio dentro, non posso più aspettare! Luciano, tu mettigli il cazzo in bocca, scopalo nella bocca mentre lui mi scopa nella fica… ma vi prego, controllate il vostro godimento! Voglio che veniate insieme sopra il mio viso… si, amori miei… sborratemi in faccia… riempitemi della vostra sborra… dai… dai… che sto scoppiandoooo!!!”

Claudio si precipitò davanti alle mie cosce spalancate, incitato anche dalle parole di mio marito.

“Dai, Claudio, fottila… fammi vedere come glielo infili… mi fa impazzire vedere un altro cazzo entrare nella sua fica! Dai, infilaglielo… fammi vedere!”

La frase di Claudio mi procurò un brivido lungo la schiena.

“Luciano, voglio che glielo infili tu! Mi manda fuori di testa il pensiero che sia suo marito ad infilarle nella fica il cazzo del suo amante!”

Luciano cominciò ad ansimare come un maiale.
Prese il cazzo di Claudio e lo avvicinò alla mia fica: sfilai le dita dalla vagina per liberare l’accesso nel mio ventre.
Fissavo estasiata la mano di mio marito che impugnava il cazzo del mio amante: cominciò a strofinare la cappella lungo tutta la mia intimità.
Partì dal buchetto del culo, poi salì lungo la vagina, poi ancora più su sopra il grillo: li si fermò e ci sfregò sopra velocemente la cappella… pensavo di scoppiare!
Poi fece il percorso inverso, fino ad arrivare nuovamente sul buchetto del culo… anche lì ci strofinò sopra deliziosamente la cappella!
Ero fuori di testa… implorai mio marito.

“Luciano, ti prego… infilamelo dentro… non ce la faccio più! Fammi chiavare da Claudio… lo voglio dentro… ti prego…!”

Sentii la cappella salire lungo la fica, fermarsi davanti la vagina ed entrarmi lentamente dentro… mentre mio marito gemeva di piacere.

“Franca, amore… te lo sto mettendo dentro… te lo sto infilando… il cazzo di Claudio… te lo sto infilando nella fica!”

In un attimo sentii la verga di Claudio entrarmi nel ventre… Luciano incitò Claudio

“Dai Claudio, spingiglielo tutto dentro… tutto… tutto!”

Claudio non si fece pregare: lo spinse completamente dentro con gusto… sentii la cappella colpire l’utero… e un dolce brivido impossessarsi del mio corpo!
Cominciai ad ansimare come una porca.

“Dai… dai… tesoro fottimi… fottimi… fa vedere a mio marito come mi chiavi! Fammi venire con il cazzo dentro… dai… dai… ma tu resisti finché puoi… seguita a fottermi… non ti fermare… dai… Luciano, guarda Claudio come mi chiava… si… si…!”

Dopo aver goduto della visione del cazzo di Claudio che mi era entrato completamente nel ventre, Luciano era salito sul divano, ritto in piedi, con le gambe ai lati del mio corpo e aveva avvicinato il cazzo alle labbra di Claudio che aveva aperto subito la bocca per imboccarlo!
Luciano afferrò con entrambe le mani la testa di Claudio e gli spinse lentamente l’uccello in bocca… e iniziò a pomparlo!

Dalla posizione in cui ero vedevo chiaramente l’uccello di mio marito entrare e uscire oscenamente dalla bocca di Claudio che seguitava a fottermi la fica in maniera deliziosa.
Vedevo i coglioni di Luciano dondolare oscenamente assecondando il movimento del cazzo e vedevo le sue natiche contrarsi spasmodicamente dal godimento quando lo spingeva nella gola del nostro amante.
Era un accoppiamento sublime, di tre persone che condividevano in pieno il piacere sessuale.
Mentre il mio amante mi chiavava, mio marito lo fotteva nella bocca… da impazzire!
Ma volevo rendere quel delizioso accoppiamento ancora più perverso!

“Claudio… fottimi forte che sto per venire… appena sto venendo ti dirò io quando mettermelo nel culo… voglio completare la mia sborrata mentre mi fai il culo!”

Ci volle poco… non ce la facevo più… mi stava scoppiando la testa!
L’orgasmo arrivò dirompente!
Cominciai a tremare e ad urlare il mio immenso godimento!

“Siiiiiiiiii!!!! Claudio… dai che sto venendoooo!!! Dioooooo!!! Godooooo!!! Fottimi… fottimi… si… ancora che sto sborrando! Adesso… si… mettilo nel culo… dai svelto… fammi seguitare a venire con il cazzo nel culooo!!!”

Il mio culetto era ben abituato a farsi impalare: fu facile per Claudio toglierlo dalla fica e infilarmelo nel secondo canale!
Anche lui andò fuori di testa.
Con il cazzo di mio marito in bocca non poteva parlare, ma grugniva come un maiale!
Io stavo raggiungendo l’apoteosi del piacere, con quel cazzo che mi inculava mentre ero ancora in preda dei sintomi dell’orgasmo.
Claudio non poteva parlare, ma parlai io per lui.

“Dai tesoro… dai… culo e fica… culo e fica…!”

Claudio capì subito il perverso messaggio: cominciò ad alternare la chiavata e l’inculata! Passava dal culo alla fica che era una meraviglia… fottuta e inculata… fottuta e inculata!
Ma anche per i miei maschietti era arrivato il dolce momento.
Fu Luciano a lanciare l’allarme: tolse il cazzo dalla bocca di Claudio e mi guardò.

“Amore non ce la faccio più!“

Anche Claudio si unì alla sua richiesta.

“Anche io sono pronto…”

Il mio desiderio si stava per avverare.

“Si… si… amori miei… venite… segatevi sopra il mio viso… colmatemi di sborra…!”

Vennero ai lati del mio viso e cominciarono a segarsi a pochi centimetri dal mio volto: potevo sentire l’afrodisiaco odore dei loro cazzi eccitati.
Mi sentivo profondamente porca: intrufolai le mie mani tra le loro cosce, arrivai ai loro buchini… li sentii molto stretti, erano ancora verginelli, ma spingendo piano piano riuscii a infilarci dentro i miei pollici.
Presi a girarli vorticosamente dentro per stimolarli al massimo… volevo due interminabili sborrate.
Fissavo le due cappelle, gonfie da paura, pronte a schizzare!
Spalancai la bocca… in attesa!
Vennero insieme… con mia infinita gioia!

“Eccomi… eccomi… ci sono… ti sborro in faccia!!!” urlarono quasi all’unisono!

I loro primi due schizzi mi centrarono la bocca: chiusi subito le labbra per pasteggiare golosamente il sapore del loro sperma mescolato insieme.
Poi feci appena in tempo a chiudere gli occhi che sentii altri poderosi schizzi colpirmi le palpebre, le guance, la fronte, le labbra!
Erano scudisciate bollenti di sperma che non trascuravano alcun centimetro quadrato di pelle!
Non riuscivo a capire a chi appartenessero quei potenti schizzi, sapevo solo che mi stavano facendo godere come una troia!
I miei due dolci maialini si incitavano a vicenda per farmi un servizio più completo possibile!

“Dai, Claudio… sborrala ancora sopra le labbra…”

“Si… si… ecco… mandiamo qualche schizzo anche sulle orecchie!”

Io seguitavo imperterrita a girare i pollici dentro i loro culetti per farli svuotare per bene… e devo dire che fecero il loro servizio nel migliore dei modi!
Mi sentivo il viso completamente immerso nella sborra!
Quando capii che avevano terminato, dopo averla gustata a lungo ingoiai la sborra che avevo in bocca e aprii gli occhi: avevano ancora i loro due splendidi cazzi in mano vicino alla mia bocca… e mi guardavano sorridenti!

Aprii le labbra e avvicinai la bocca al cazzo di Claudio che comprese immediatamente il mio intento: mi mise la cappella in bocca per permettermi di succhiare le ultime gocce di sperma e per pulirgli per bene il cazzo.
Poi passai al cazzo di mio marito e gli feci lo stesso servizio!
Luciano mi guardò.

“Rimani ferma… sei stupenda nella tua oscenità… devo immortalarti con il viso sborrato!”

Usci dalla stanza e dopo un po’ tornò con una video camera.

“Ti avevo promesso che avrei comperato una video camera digitale per immortalare le tue performances sessuali… beh! Cominciamo con la sborrata mia e di Claudio sopra il tuo viso!”

Mi riprese per bene… e poi mi fece rivedere le immagini!
Rimasi sbalordita: è vero, non ci si rende conto di cosa si faccia finché non ci si rivede!
Ammirai il mio volto completamente intriso e ricoperto di sperma… se non mi fossi rivista non mi sarei mai potuta immaginare così porca! Ma dovetti confessare a me stessa che vedermi così troia mi eccitava moltissimo!
Mi rivolsi a mio marito.

“Mi piace molto vedermi così porca! Voglio che mi riprendi mentre mi faccio scopare da Claudio… poi io riprendo te mentre te lo inculi!”

Il primo round era stato meraviglioso ed appagante: ora potevamo gustare la cenetta che avevo preparato per i miei due meravigliosi maschietti.
A loro insaputa avevo già programmato un delizioso dopo cena: l’addio alla loro verginità!


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