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Il salto di qualità - 4


di bird2012
28.08.2017    |    23.732    |    7 4.0
"Dopo un pò presi le loro teste e le spinsi una contro l'altra..."
Eccomi di nuovo a voi, fedeli lettori!
Dopo un periodo, diciamo “difficile”, riprendo a scrivere, auspicando i miei racconti siano sempre di vostro gradimento!


IL SALTO DI QUALITA’

Cap. 4


"Marco, angelo mio, avrai capito che non sono certo una educanda né una verginella, ringraziando Dio alla fica e al culetto non ho mai fatto mancare le loro primarie necessità, ma dopo queste due ore trascorse tra le tue braccia mi stai facendo desiderare le porcate più intriganti e sublimi!
Marco, siamo proprio una bella coppia di porconi, ma devo confessarti che la cosa non mi dispiace affatto: siamo proprio fatti uno per l'altro!
E allora perché non condividere insieme i nostri piaceri? Pensa quanto sia più eccitante: madre e figlio

Tesoro, sono certa non ti scandalizzerai, anzi, sarai ben felice di sapere quanto sia troia tua madre!
Amore, ho deciso di accettare il tuo invito: mi attizza molto farmi scopare da te e dai tuoi amici!
Voglio i vostri tre cazzi tutti per me! Dovrete farmi godere come non ho mai goduto in vita mia! Lascio a voi ogni iniziativa: ho capito sappiate perfettamente come soddisfare sotto tutti i punti di vista una porca ultra quarantenne come me!

Dopo potremmo prendere in considerazione di scoparci insieme le mie due troie: sai che goduria, amore?
Madre e figlio che si scopano prima tre cazzi e poi due fiche... da sballo!

Alle mie amiche dovrai annientare la fica e il culo: con il cazzo che ti ritrovi che sborra solo a comando sarà un gioco farle impazzire!
Sono due mie care amiche, ma spesso hanno atteggiamenti da super donne in quanto fanno parte del consiglio di amministrazione della società!
Voglio vederle sbavare davanti al tuo cazzo, voglio sentirmi invidiata per avere un figlio che le fa godere come nessuno prima!
A questo punto, però, devo farti una confessione, sperando la cosa non ti scandalizzi!"

Rimasi un attimo in silenzio, poi seguitai.

"Tesoro, io sono bisex! Adoro il cazzo, ma anche la fica e con queste due amiche lesbico regolarmente e ti confesso come la cosa mi piaccia molto! Ci incontriamo spesso per scambiarci deliziose leccate di fica e spesso passiamo anche la notte tutte e tre insieme: è eccitantissimo sentire i loro corpi accanto al mio mentre ci scambiamo baci, carezze e palpate varie! Ti ho scandalizzato? Pensavi di avere una mamma troia, ma addirittura anche lesbica forse è troppo?"

Mi guardò un attimo serio.

"Scandalizzato perché ti piace leccare la fica?"

Cominciò a ridere come un pazzo e mentre rideva seguitava ad esclamare.

"Scandalizzato che mamma lecca la fica! Scandalizzato io..."

Lo guardavo ridere a crepapelle: stavo per chiedergli il motivo, ma mi precedette.
Mi abbracciò e mi guardò fisso, occhi negli occhi.

"Ti ricordi quando nella doccia, dopo avermi infilato le dita nel culetto, mi hai chiesto se mi piace prenderlo nel culo per sapere se avessi ripreso da te? Avrei voluto essere sincero, ma non ne ho avuto il coraggio, mi sarei vergognato come un cane se tu avessi saputo!
Ma adesso lo posso urlare: mamma, ho ripreso da te! Anche io sono bisex, succhio il cazzo e lo prendo in culo da quando avevo 16 anni, con il mio amico del cuore, che tu peraltro conosci benissimo e che, tra l'altro, è uno dei tre amici con cui ti vuoi divertire!"

A quel punto fui io che cominciai a ridere.

"Amore di mamma, allora sei un porcone succhia cazzi rotto in culo!" e ridevo... ridevo!

"Sì... sì!!! E tu una splendida troia lesbicona lecca fiche!!!" e rideva...

"Sì, dolce amore mio! Angelo mio, abbiamo lo stesso DNA!!!"

Ci baciammo con passione: le nostre labbra non si sarebbero volute staccare per tutto l'oro del mondo!
Limonammo un bel pò, poi lo guardai.

“Perché non organizziamo subito con i tuoi stalloni? Perché non li chiamiamo adesso così ci divertiamo?” gli dissi sorridendo.

Il porco ricambiò il mio sorriso.

"Perché non lo chiami tu, Franco? Sarebbe eccitantissimo: lo farai sborrare nelle mutande!"

"Sei proprio un bastardo figlio di puttana!" replicai, ma la cosa mi stuzzicava.
Mi feci dare il numero e lo chiamai!

"Ciao, Franco, sono Claudia, la mamma di Marco: disturbo?
È sempre un piacere sentirmi? Ne sono felice, sei molto caro! Tu mi sei stato sempre particolarmente simpatico, poi dopo quello che mi ha confidato mio figlio la tua simpatia è aumentata in maniera esponenziale!
Quali confidenze? Beh! Io e Marco stiamo trascorrendo un meraviglioso pomeriggio in intimità e, tra una cosa e l'altra, mi ha riferito dei giochini che facevate tra voi due quando da giovane venivi a dormire a casa nostra! La cosa non mi ha scandalizzato affatto: a 16 anni è normale giocare tra amici, accarezzarsi l'uccello mentre si fantastica sulla passera di qualche signora!

La cosa invece che mi ha piacevolmente sorpreso è stato sapere come fossi io l'oggetto sessuale delle vostre fantasie! Ma la cosa che mi sta mandando fuori di testa è sapere che sono ancora adesso la donna dei vostri desideri! Che mio figlio abbia un gran desiderio di me l'ho verificato oggi pomeriggio: mi ha fatto un servizio completo! Mi piacerebbe sentire dalla tua voce la conferma dei tuoi desideri nei miei confronti: non vorrei che Marco mi avesse mentito!

Si, Marco è qui con me: ha il suo dolce visetto tra le mie cosce! Credo sia pleonastico dirti cosa stia facendo! Forse si è accorto di non avermela pulita bene dopo avermela riempita con la sua calda crema! Se questo maiale non si ferma mi fa venire un'altra volta! Vorresti stare al suo posto? Allora è vero, mi desideri e sei un porcellina come lui!”

Era vero!
Mentre stavo parlando con il suo amico Marco mi aveva allargato le cosce e aveva iniziato una dolcissima leccata di fica… cosa che adoravo!
Ripresi il colloquio.

“Mio figlio mi ha anche confessato che giocate tra di voi: sono certa mi ecciterebbe molto vedervi succhiarvi l'uccello e farvi il culetto reciprocamente! Ovviamente parteciperei attivamente alle vostre porcate!
Ti confesso non mi dispiacerebbe affatto verificare se sei bravo come lui: mi ha confidato che insieme ad un vostro amico vi dedicate per risolvere le esigenze delle signore bisognose di affetto... e anche di qualcos'altro!

Ed oggi pomeriggio, tra le braccia di Marco, mi sono resa conto di essere anche io una signora bisognosa delle attenzioni di tre baldi giovani!
Franco, che ne dici, ti andrebbe di conoscermi molto più intimamente insieme a mio figlio e al vostro amico? Che ne diresti sabato sera? Potremmo passare un delizioso fine settimana! Avvertite il vostro amico!
Un’ultima raccomandazione: non portate preservativi… non voglio perdermi il meglio!
I vostri uccelli mi piace sentirmeli a pelle… con tanto di copiose schizzate!”

Il sabato mattina andai dalla mia amica estetista per farmi preparare per bene la passera.

"Mi raccomando, una bella acconciatura che questa sera voglio fare una bella figura!" le dissi ridendo!

"Dio quanto sei porca! Hai trovato un nuovo cazzo che ti chiava? Vuoi un servizio completo in attesa di questa sera? È parecchio che non te la lecco!"

"No, grazie, sarà per la prossima volta! Questa sera voglio essere bella carica: devo soddisfare più di un uccello!"

Mi guardò basita.

"Come più di un uccello! Partecipi ad un'orgia?"

"Mi hanno detto che la dizione esatta è "Gang bang"! Vedi, ogni donna è capace di farsi scopare da un maschio, ma i miei tre buchini, la bocca, la passera e il culetto, non si accontentano più di un unico uccello per cui ho deciso di accontentarli e di fare un salto di qualità! Questa sera avrò tre superbi maschi solo per me! Ti rendi conto? Tre super cazzi, tre bocche, sei mani... ho l'impressione che questa sera affogherò in un mare di sborra!"

Durante tutta la giornata non feci altro che pensare al nostro incontro erotico: mi sentivo una gran porca, pronta a concedermi completamente ai tre maschi, senza se e senza ma, per godermeli fino in fondo e raggiungere l'estasi sessuale!
Ero pronta a tutto!

Sapevo che i tre maiali erano ben abituati a far godere una donna e a soddisfare ogni sua più indecente e depravata voglia e non mi sarei certo tirata indietro alle loro perverse richieste!
Il fatto, poi, che uno dei tre porconi fosse mio figlio non faceva altro che aumentare la mia eccitazione a dismisura.

Eravamo seduti in salotto, io e mio figlio, in attesa dell'arrivo dei suoi amici.
Ci guardammo un attimo negli occhi e ci gettammo ognuno nelle braccia dell'altro a baciarci con libidine.

"Mamma, amore mio, sei emozionata?" mi chiese Marco tra una slinguata e l'altra.

"Si, angelo mio, sono emozionata come una diciottenne che va al suo primo incontro nella consapevolezza di fare sesso e nel contempo sono eccitatissima: ho la fica che mi tira come non mai!"

Mi abbracciò forte.

"Tranquilla! Penseremo noi a soddisfarti come meriti! Sei una meravigliosa mamma troia!"

Non terminò di parlare che suonarono alla porta.

"Mamma, ecco il primo! Vai ad accoglierlo come si deve… fà gli onori di casa! Io vi aspetto… mentre mi accarezzo l’uccello!"

Il cuore batteva all'impazzata!
Andai ad aprire: era Franco con uno splendido mazzo di rose rosse in mano!
Lo feci entrare e mi porse subito i fiori.

"Questi sono per te! Certamente saprai il linguaggio dei fiori: rose rosse... passione ardente!"

Non mi diede tempo di replicare: mi abbracciò e mi baciò in bocca!
Aprii subito le labbra per accogliere la sua calda lingua!
Ci slinguammo come due porcellini, mentre i nostri ventri entrarono subito in dolce contatto: i nostri bacini iniziarono a strusciarsi uno contro l’altro per cercare il miglior punto di incontro dei nostri sessi!
Allargai subito le cosce per facilitare al cazzo l’erotica ricerca!
Il porco ci sapeva fare: con leggeri movimenti del bacino assestò per bene la sua verga al centro della mia fica… proprio contro il grilletto… facendomi fremere!
Emisi un lungo gemito di piacere, mentre gli spingevo contro la fica per gustarmi la sua eccitazione.

“Brutto figlio di puttana, hai fatto subito centro! Mi piace sentire il cazzo duro che mi spinge contro il clitoride… mi fa bagnare come una porca! Ti sento già meravigliosamente in tiro: allora è vero che hai una passione ardente nei miei confronti! Andiamo, porco, che Marco ci sta aspettando: in attesa del terzo ospite voglio giocare un po’ con le vostre verghe!” gli sussurrai, mentre strusciavo lascivamente il clito contro il suo cazzo!

Quando entrammo abbracciati in salotto trovammo Marco completamente nudo, seduto sul divano a gambe larghe, che si stava accarezzando l’uccello!

“Vi stavo aspettando! Mamma, hai accolto il mio amico come merita?” mi chiese sorridendo.

“Certo, tesoro! Abbiamo già avuto un veloce, ma per questo non meno piacevole, incontro ravvicinato! Mi ha spinto il suo cazzo duro contro la fica… ce l’ho già tutta bagnata! Il tuo amico è già meravigliosamente in tiro: ho l’impressione non veda l’ora di mettermelo dentro la fica… cosa che non mi dispiacerebbe affatto! E’ proprio un porcellone!” risposi, ricambiando il sorriso.

Vidi nei suoi occhi intensi lampi di libidine.

“Perché non vi spogliate e vi lasciate andare a qualche lasciva effusione amorosa?” ci chiese, mentre aveva impugnato per bene cazzo e aveva preso a segarsi con vigore!

Al mio amore eccitava vedere la sua mammina fare la porca… e lo avrei accontentato immediatamente!
Avvicinai la lingua alle labbra di Franco, lui tirò fuori la sua e mentre cominciammo a leccarcele oscenamente fuori dalle nostre bocche iniziammo a spogliarci reciprocamente.

Gli tolsi la camicia, lui mi sfilò il top, gli slacciai i pantaloni e glieli sfilai... il porco era senza slip!
Aveva ragione Marco: il cazzo che si presentava ai miei occhi era più fino del suo, ma decisamente più lungo!
Immaginai subito il momento in cui me lo avrebbe messo al culo: avrei avuto la sensazione mi arrivasse allo stomaco!
Glielo presi in mano e lo strinsi: duro da morire!

"Sei un porco! Sei venuto senza slip, con il cazzo pronto all'opera! Ma guarda che io non sono da meno!”

Mi sganciai la gonna e la lasciai cadere a terra: anche io ero senza mutandine, con la fica pronta a farsi accarezzare!

“Marco, amore di mamma, volevo fare una sorpresa al tuo amico e anche lui l’ha fatta a me! E’ proprio un maiale!”

Sentii la mano di Franco farsi strada tra le mie cosce: allargai le gambe e mi accosciai leggermente!

“Dai, porco, che te l’ho aperta tutta!” gli sussurrai, mentre avevo iniziato a segargli lentamente l’uccello!

Franco non mi fece aspettare: sentii due dita entrarmi profondamente nella fica e iniziare un dolce movimento di dentro e fuori che mi fece subito fremere dal piacere!

“Uhmmm! Bravo tesoro, con due dita nella fregna ragiono meglio… molto meglio!”

Riprendemmo a leccarci le lingue, mentre ci masturbavamo reciprocamente: lui fotteva la mia fica e io segavo il suo cazzo!
I nostri bacini iniziarono un delizioso movimento ritmico di avanti e indietro, per coadiuvare entrambi il movimento delle nostre mani: io, quello delle dita nella mia fica, lui quello della mia mano intorno al suo cazzo!
Sentii la voce di Marco apprezzare molto le nostre effusioni.

“Dio mio, siete eccitantissimi! Mamma, sei meravigliosa: due dita nella fica e un bel cazzo in mano! Però fermatevi: vedo che vi state masturbando con passione e non vorrei che sborraste… la serata è lunga e ancora dobbiamo iniziare!”

Marco aveva ragione e a malincuore ci staccammo!
Mio figlio si rivolse al suo amico.

“Franco, sei proprio un gran figlio di puttana! Da quando sei entrato non mi hai degnato di uno sguardo: ormai è evidente che preferisci mia madre a me!” gli disse ridendo!

"Hai ragione, sono uno scostumato!" gli rispose, ricambiando il sorriso. Poi mi guardò... sempre con il sorrisetto sulle labbra.

"Permetti io saluti Marco come è nostra consuetudine quando ci incontriamo?" e prima potessi acconsentire si avvicinò a Marco e lo baciò in bocca!

Vedere le loro lingue intrufolarsi reciprocamente tra le labbra mi mandò il sangue in testa!
Cominciarono a slinguarsi oscenamente come due maiali, mentre Franco aveva impugnato il cazzo di Marco e aveva iniziato a segarlo delicatamente!
Ero fuori di ma dall'eccitazione: vederli abbracciati ad accarezzarsi e baciarsi mi faceva impazzire.
Si staccarono dal loro bacio e mi guardarono.

"Non vorrai mica lasciarci soli a divertirci! Vieni... sei tu la regina della serata!"

Non me lo feci ripetere due volte: mi avvicinai e accostai subito le labbra alle loro!
Iniziammo un eccitante bacio a tre, con le nostre tre lingue che si leccavano reciprocamente!
Poi cominciai a passare da una bocca all'altra: baciavo Marco, gli succhiavo la lingua e le labbra, raccoglievo un pò della sua saliva per poi passare alla bocca di Franco per riversagliela dentro!

Poi raccoglievo la sua di saliva per consegnarla nella bocca desiderosa di mio figlio.
I due porcellini mostravano il loro gradimento a questi miei baci osceni emettendo continui gemiti di piacere.
Dopo un pò presi le loro teste e le spinsi una contro l'altra... per far incontrare le loro labbra.

"Seguitate a baciarvi come due porcellini che ora ci penso io ai vostri cazzi!"

Mentre i due maiali riprendevano a limonare, mi inginocchiai davanti a loro.

“Marco, tesoro, ti dispiace se mi dedico un pò al tuo amico nell'attesa venga il terzo invitato? Povero caro, Franco è una vita che sbava sognando la mia bocca e la mia fica e mi sembrerebbe di deluderlo se lo facessi ancora aspettare... sei d'accordo?"

"E me lo chiedi? Anzi, io mi godo lo spettacolo mentre ti guardo fare ancora la porca! Dai, fagli vedere che stupenda mammina che ho... la migliore di tutte!"

"Grazie, Marco, sei un tesoro di figlio! I tuoi complimenti accendono ancora di più la mia eccitazione! Ce la metterò tutta per farti fare una bella figura nei confronti del tuo amico!"

Mi avventai sulla verga di Franco e cercai di presentarmi al suo cospetto nel migliore dei modi: lo imboccai e andai giù con la testa, lentamente, per fargli gustare centimetro dopo centimetro la penetrazione del suo cazzo dentro la gola!
Come provetta bocchinara avevo una gola profonda, ma la lunghezza dell'uccello mi fece provare una sensazione nuova: la cappella aveva oltrepassato la gola procurandomi lunghi brividi!
Franco esternò tutto il suo piacere.

"Cazzo santo... che pompinara! Che meraviglia! Te lo sei preso tutto! Dai, pompalo... daiii... succhialo!"

Marco si unì agli incitamenti del suo amico.

"Sì, dai mamma, fagli vedere come sei brava con la bocca! Madonna santa! Guardarti con in bocca il cazzo di un altro maschio mi fa impazzire! Dio quanto sei porca!"

Gli incitamenti e i complimenti di Marco mi stavano mandando fuori di testa!
Mi resi subito conto quanto mi eccitasse comportarmi da troia davanti gli occhi di mio figlio!
Misi tutta la mia arte nel deliziare l'uccello e le palle di Franco!
Non lasciai un centimetro quadrato di pelle senza baci, leccate, succhiate e dolci morsi.
Glielo avevo fatto indurire che era una meraviglia: mi venne una eccitante idea per la testa!

“Marco, tesoro, nell’attesa venga il tuo amico mi piacerebbe vederti come lo prendi nel culo!
Guarda come l’ho preparato bene l’uccello del tuo amico: dai, tesoro, fammi vedere che hai ripreso tutto da mamma tua… dai, fatti inculare!”

Marco mi sorrise e prese subito posizione: a cavallo di Franco, ma rivolto verso di me.
Si aprì le natiche… e chiese il mio aiuto.

“Mamma, prendi l’uccello di Franco e appuntamelo sul buchino!”

Raccolsi subito il suo invito: afferrai il cazzo e lo tenni dritto contro il suo sfintere!
Il cuore mi batteva forte, stavo per assistere all’eccitante sodomizzazione del mio tesoro!

“Mamma, guarda come lo prendo…” e cominciò a scendere lentamente con il bacino!

Fissavo estasiata l’uccello di Franco farsi largo nel buchetto di mio figlio che lo inglobò completamente!
Quando sentì di averlo tutto dentro Marco si abbandonò all’indietro contro il corpo del suo amico e allargò le cosce, offrendomi uno spettacolo di una eccitazione unica!

L’uccello di Franco era completamente ficcato nel culo di mio figlio, con i coglioni rimasti fuori, ma in stretto contato con il buchino, mentre il cazzo di Marco svettava dal suo ventre dritto come un fuso, in attesa di qualcosa di piacevole!
Ero eccitata come una porca!
Vedere mio figlio con il cazzo del suo amico completamente piantato nel culo mi infiammò i sensi!

"Dio come siete belli e arrapanti! Dai Marco dimena il culo, sculetta sul cazzo di Franco: se permettete mi unisco al vostro perverso piacere!"

Mi misi in ginocchio davanti a loro e avvicinai il viso ai loro sessi e cominciai a leccare come una zoccola!
Passavo dai coglioni di Franco e quelli di Marco: li leccavo, li succhiavo, poi passavo al cazzo di mio figlio, lo imboccavo, lo pompavo, mentre il porco sculettava come una troia con il cazzo in culo e mi accarezzava dolcemente la testa!

"Mamma sei meravigliosa! Quando lecchi le palle di Franco sento il suo uccello vibrarmi nel culo! Dai vienimi sopra, mettitelo nella fica, facciamo un bel trenino: Franco nel mio culo e io nella tua fica!"

Mai invito fu più ben accetto: mi misi a cavallo di Marco, viso a viso, e me lo infilai dentro!
Appena sentì l’uccello scivolare dolcemente dentro di me, mi abbracciò stretto a lui: cominciammo a baciarci con passione!

“Dai, mamma, amore mio, fottiti sul mio cazzo, mentre mi gusto l’uccello di Franco! Dio che meraviglia esserti dentro, sentire il calore della tua fica mentre nel contempo ho il culo pieno di un'altra verga! Uhmmm! Mamma, ci pensi: lo prendo nel culo mentre mi chiavo mia madre! Dimmelo, ti prego: eccita anche te questo accoppiamento omosessuale ed incestuoso?”

Non avevo la forza di parlare: salivo e scendevo sul cazzo di mio figlio con un movimento lento e continuo, per gustarmi bene lo sfregamento dell’asta contro le pareti vaginali, mentre avevo la mente rivolta al cazzo di Franco piantato oscenamente nel culo di Marco!

“Sì, amore di mamma, i rapporti bisessuali mi fanno impazzire! Questa sera mi sto godendo la bisessualità di mio figlio, che viene inculato mentre si scopa sua madre, ma ti prometto che quanto prima potrai godere la bisessualità di tua madre: non vedo l’ora di mettermi a pecora con il viso tra le cosce della mia amante per leccarle la fica a morte, mentre tu mi fai il culo!
Uhmmmm! Solo a pensarci mi vengono i brividi!
Amore di mamma tua, adesso però credo sia doveroso mi dedichi un po’ anche a Franco: ti piacerebbe vedere il suo cazzo entrarmi nella fica?"

"E me lo chiedi? Dai, infilatelo dentro!"

Detto... fatto!
Mi sfilai dalla verga di Marco e lui da quella di Franco, che rimase sempre supino con il cazzo egregiamente eretto.
Allargai le cosce, mi misi a cavallo sopra di lui, afferrai il suo cazzo e me lo appuntai sulla fica
Poi guardai Marco.

"Marco, amore di mamma, guarda come mi entra dentro!" e così dicendo scesi con il bacino e me lo infilai tutto!

Uhmmm! Che goduria: iniziavo a prendere la dolce abitudine di passare da un cazzo all’altro!
Come avevo previsto, considerata la lunghezza della verga, sentii la cappella spingere contro l'utero procurandomi delle scosse elettriche di piacere!
Cominciai a cavalcarlo con un dolce su e giù, mentre guardavo Marco, che mi fissava estasiato!

"Mamma, Dio mio, sei meravigliosa! Vederti con il cazzo di un altro maschio dentro di te mi manda ai matti!"

I complimenti di mio figlio mi incendiavano ancora di più i sensi!

"Amore di mamma, sono felice e mi eccita da morire sapere che ti piace vedermi scopare! Però ricordati che anche se mi concedo ad altri maschi voglio sempre sentirti vicino: voglio condividere con te ogni mio momento di piacere!
Vieni, tesoro mio, mettimelo in bocca!"

Marco apprezzò molto il mio invito: salì sul divano e si mise seduto sulla spalliera a cosce larghe e cazzo dritto, proprio davanti al mio viso!
Mi chinai leggermente in avanti e lo imboccai: una deliziosa e comoda posizione per scoparmi Franco... mentre sbocchinavo mio figlio!

Iniziò un triangolo da favola: pompavo l’uccello di Franco con la fica e quello di Marco con la bocca!
Mentre mi stavo godendo quei due meravigliosi cazzi sentii due mani accarezzarmi la schiena, carezza seguita da un paio di sensuali baci sul collo!
Rabbrividii!
Capii che era arrivato il terzo pretendente ai miei buchetti!

Madonnina santa, stava per arrivare il momento tanto atteso: godermi tre cazzi tutti per me!
Altro che salto di qualità: volevo dimostrare a me stessa, nonostante i miei quarant’anni, di essere in grado di soddisfare, sotto tutti i punti di vista, tre giovani ventenni!

Il nuovo arrivato mi circondò immediatamente con le braccia da dietro, afferrò le mie mammelle e cominciò a mungermele deliziosamente, mentre con le dita mi strizzava ritmicamente i capezzoli: sentii il suo corpo nudo contro la mia schiena e le sue labbra che seguitavano a baciarmi il collo procurandomi continui brividi.
Tolsi l'uccello dalla bocca e senza girarmi sussurrai.

“Benvenuto a bordo, tesoro… aspettavo il terzo passeggero per poter salpare!”


Come sempre attendo commenti per seguitare o meno il racconto.

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