incesto
Il mio futuro suocero - 5
di bird2012
22.01.2014 |
36.516 |
0
"Appena sentii il calore del suo corpo l’uccello si addrizzò di colpo… la sentii fremere!
“Dio, Luciano, sei già in tiro! Sei un amante meraviglioso! Dai, ..."
IL MIO FUTURO SUOCEROCap.5
Appena entrati nella stanza si distese sul letto, a gambe larghe e mi stese le braccia… per chiamarmi a se… non voleva più aspettare!
E io non la feci aspettare: mi misi in ginocchio tra le sue gambe, le afferrai le caviglie e le aprii le cosce a compasso… non ci fu bisogno di posizionare l’uccello all’ingresso della vagina… appena avvicinai il mio ventre al suo trovò subito la strada!
Claudia, amore mio, non potrò mai togliermi dalla mente lo sguardo e l’espressione di mia madre, un misto di piacere, libidine, amore, felicità!
Gli occhi mandavano lampi, la sua bocca aperta ansimante, il suo corpo scosso da un leggero tremore. Cominciai a penetrarla… il cazzo sembrava scoppiarmi… le labbra della sua vagina si aprirono per accogliermi completamente e poi si richiusero!
Sentii la sua fica bollente, pregna di umori, impossessarsi del mio uccello: le pareti della vagina lo abbracciarono e lo strinsero con affetto... una degna accoglienza e un dovere di ospitalità per il nuovo inquilino che l’avrebbe certamente frequentata con grande assiduità!
Mi risuonano ancora nella mente i gemiti e le parole di mamma mentre la penetravo:
“Si… si… si… così… amore di mamma… gioia mia… tutto… tutto… oddio, come è grosso… cazzo, come lo sento mentre entra… ti prego… dammelo tutto… si… si… tutto dentro… così… oooohhhhh!!! Siii!!! Lo sento… è entrato… cazzo santo… ce l’ho tutto nella ficaaa! Angelo mio… sono piena di te… abbiamo toccato il punto di non ritorno! Mi stai possedendoooo… Luciano, figlio mio… stai possedendo tua madreeee!!! Dio mio… angeli del paradiso… grazie… era quello che volevo! Fottimi, chiavami, scopami… fammi godere… fammi morire tra le tue braccia!”
Non avrei mai immaginato si potessero raggiungere tali livelli di eccitazione, passione, godimento!
Bastarono i primi quattro o cinque colpi di cazzo inferti al suo ventre, per sentirla andare in estasi.
Mi attirò verso di lei, mi abbracciò con forza per sentire il mio corpo incollato al suo e mentre cominciava a mordermi le labbra, i lobi delle orecchie, il mento, sentii le sue unghie conficcarsi profondamente nella mia schiena.
Un doppio dolore che mi fece gemere, ma sentii anche aumentare l’eccitazione… e lei avvertì subito il mio fremito: capì che la cosa non mi dispiaceva… e la porca accentuò il suo leggero sadismo.
Portò le sue mani sopra i miei glutei, affondò le unghie e, tenendole conficcate nella carne, fece scorrere le mani lungo il mio corpo: mi graffiò con tutte le dita, dalle natiche alla schiena… aumentò il dolore, ma anche l’eccitazione.
Percepì la mia sofferenza.
“Amore, so di farti male, ma voglio ti rimangano i segni di questa notte con tua madre! L’amore e il sesso lasciano sempre delle cicatrici!”
Cominciai a dare tremendi colpi dentro la fica pensando di vendicarmi… ma ancora non conoscevo le potenzialità e i gusti di mamma… a lei piaceva essere sbattuta con forza.
La porca aspettava proprio i colpi violenti per scatenarsi… non stavo più scopando una donna, ma una pantera!
Accentuò i morsi e i graffi, cominciò a sbattere il suo ventre contro il mio per andare incontro al cazzo che la stava chiavando… e allargò al massimo le cosce per facilitare la chiavata.
Visto che le piaceva un po’ di leggero sadismo, perché non accontentarla?
Afferrai entrambi i capezzoli e li strizzai a morte: emise un lungo grugnito di piacere, conficcò nuovamente le unghie nelle mie natiche attirando il mio bacino contro la sua fica.
“Grrrrrrrrrrrrr!!!!!! Siiiii… dai, cazzo, fammi male… mi piace godere così! Dio, come chiavi bene… mi piaci… sei bravo… la stai martellando bene la fregna della tua mamma! Uhmmm! Che cazzone… come sei duro… amore di mamma… mi stai facendo godere! Dio, come ti sento dentro… uhmmmm!!! Madonna santa… mi stai già facendo venire! Da non credere… sono abituata a farmi chiavare, ma tu già mi stai procurando l’orgasmo!
Ecco un altro momento magico della mia vita: prima sei entrato nel mio ventre con la tua adorabile verga… adesso ti chiedo di completare l’opera! Luciano… vienimi dentro! E’ la più grande prova d’amore che possa dare una donna all’uomo che ama…. farlo venire dentro il suo ventre! Figlio mio, ti amo! Dai, veniamo insieme: il nostro primo amplesso godiamocelo insieme… raggiungiamo insieme il paradiso! Dai, che ti aspetto! Aspetto la tua venuta!!!! Riempi mamma del tuo amore! Io sono pronta… la mia fica è pronta… il mio ventre è pronto! Dai… fammi sentire quanto mi ami… quanto mi ami… quanto mi ami!!! Vienimi sopra, amore, con tutto il tuo corpo… voglio sentirti vibrare mentre vieni dentro mamma!”
Distese le gambe e le allargò a dismisura… sentii le pareti della vagina aprirsi pronte a farsi allagare di sperma!
Le andai sopra con tutto il corpo, facendo combaciare ogni centimetro quadrato della nostra pelle: cosce contro cosce, ventre contro ventre, petto contro petto!
Circondò il mio torace con le sue braccia e mi strinse a lei… guancia a guancia… le nostre labbra vicino ai nostri orecchi a sussurrarci frasi d’amore e passione.
I nostri corpi allacciati fremevano in attesa del simultaneo orgasmo!
Per la stanza si poteva sentire l’eccitante sciacquio del mio uccello dentro la sua fica colme di umori.
“Mamma, sono molto resistente, potrei farti venire più volte con il mio uccello duro, ma anche io ho lo stesso tuo desiderio: i nostri primi orgasmi che abbiamo insieme devono essere simultanei! Dobbiamo venire insieme! Ti sento… sei tesa come una corda di violino… stai resistendo… stai per sborrare insieme a tuo figlio… aspetta ancora un po’ che quasi ci sono! Mamma, anima mia! Cristooo!!! Mamma… ci sono… ci sonooo!!! Sto venendooo… è tutta tua… tutta tua… mamma, amore mio… la mia sborra è tutta tuaaaa!!!”
Il suo corpo prese a tremare!
“Luciano… Luciano… figlio mio… vieni dentro mammaaaa! Anche io vengoooo!!! Vita miaaaa… insiemeeeeeeeeeee… stiamo venendo insiemeeeeeeeeeeee!!! Sento i tuoi schizzi… li sento nel mio ventre… cazzo santo… mi stai allagando la fica! Ti prego… ti voglio ancora duro… voglio il tuo cazzo duro… aaaaahhhhh!!!! Seguita… non fermarti… sto godendoooo come maiiiiii!!! Lucianooo… luce dei miei occhi… daiii… sfondamiiiii ancora… sfondamiiiii…. Figlio mio, mi stai facendo morireee!!! Amore mio… amore mioooo… Cristo Santo! Sto ancora sborrandooooo!!! Noooo… mio figlio mi fa ancora sborrareee!! Non ti fermare… ancora… con il cazzo duro… ancora… in fica… ancora… in ficaaaaa!!!... aaaaaaaaaaahhhhh!”
Seguitai a pomparla e la mia giovinezza mi venne in aiuto: il mio uccello non perse l’erezione… e seguitai a chiavarla con la mia verga immersa in un mare di sperma.
Si avvinghiò contro il mio corpo, mi infilò tutta la lingua in bocca mentre la vagina bollente e colma di umori si contraeva ritmicamente in maniera spasmodica intorno al mio uccello… lo stava strizzando fino all’ultima goccia di sperma!!
Lasciò la mia bocca e mi morse l’orecchio… strinse il mio viso contro il suo e sussurrò.
“Bravo… bravo… angelo di mamma… sapessi quanto mi hai fatto godere! Mi hai chiavato alla grande… hai fatto godere la mia fica… uhmmm… si, mi piace come mi chiavi! Uhmmmm!!! Ti sento ancora duro… che tu sia benedetto! Ecco, si, così…. ancora… me la stai sfondando ancora e mi piace da morire! Dopo che ho sborrato mi piace sentire il cazzo duro che seguita a pomparmi… si… ricordalo amore mio… dopo l’orgasmo ancora cazzo… ancora cazzo… ancora cazzo! Voglio sentirmi svuotare… e godo come non mai!
Uhmmm! Dio, come pompi… ma la fica è sazia! Vieni amore… adesso entrami nel culetto!”
Mi sfilai… appena uscii dalla vagina una marea di umori colarono sulle cosce di mamma.
Ci mettemmo di fianco, io dietro di lei, lei spinse subito il culetto in fuori e con la mano si allargò la natica… in questa maniera mi offrì il buchetto del culo pulsante e dilatato pronto ad essere riempito.
“Prendilo, amore… sfondamelo…. come hai fatto con la fica! Fa godere entrambi… non fare preferenze… ricordati che mi piace da impazzire farmi fare il culo! Vieni tesoro di mamma… fammi godere anche con il culo!”
Non c’era niente da preparare… la strada era stata fatta da tempo!
Gli appuntai la cappella sul buchino e spinsi: in un attimo sentii i coglioni sbatterle sulle natiche… le era entrato tutto dentro!
Mamma contrasse il culo con forza… sentii la verga stretta come in una morsa dentro il suo intestino.
Credevo di impazzire… spinsi ancora di più l’uccello dentro, mentre avevo portato la mano sopra i suoi seni per mungerli e per strizzarle i capezzoli.
Cominciai ad incularla, mentre lei partecipava alla grande spingendo il culo contro la verga per infilarsela bene dentro… la sentivo ansimare!
“Uhmmm! Dio santo… sei bravo anche nel culo! Così… affonda… affonda! Che bella posizione: così di fianco me lo sento proprio bene dentro! Mi piace stringere il buco del culo intorno all’uccello mentre vengo inculata… godo come non mai… lo sento sfregare meglio contro le pareti dell’intestino… e se mi inculano con vigore riesco anche a raggiungere l’orgasmo! Dai… dai… amore adorato di mamma… fammi vedere se sei così bravo a farmi sborrare anche con il culo… dai… sono certa che ci riuscirai! Sbattimi forte, sfondami… dai… sono certa che mi farai venire e non mi deluderai!”
Cazzo! Mamma mi sfidava a farla venire anche con il culo… dipendeva solo da me! Cazzo… non dovevo fallire!
Dalla posizione di fianco non potevo vedere il suo volto, ma sentivo i capezzoli duri come chiodi e il culo muoversi in maniera spasmodica contro il mio uccello: era eccitata, sia la situazione che il fatto di avere il cazzo del figlio piantato profondamente nel culo la stavano portando all’esasperazione… era già a buon punto per godere… dovevo darle solo il colpo di grazia!
Sempre con l’uccello nel culo, la girai a pancia sotto e le montai sopra con tutto il peso del corpo… spinsi con vigore il bacino e le impalai completamente il culo!
Emise un lungo gemito!
“Uhmmmmm! Cazzo, Luciano… così me lo sfondi! Dio, figlio mio, sento il tuo cazzo nello stomaco! Aaaahhh!!! Che meraviglia! Bravo… bravo… un’altra stupenda posizione per prenderlo nel culo! Dai, Luciano… affonda nel culo di mamma… dai… cosi sento che mi fai venire!
Se avevo ben capito il carattere di mamma, pensai che se avessi accompagnato l’inculata con un ben mirato turpiloquio avrei accentuato di molto la sua eccitazione e facilitato la sua venuta.
Cominciai ad incularla con foga… mentre le rivolgevo frasi oscene.
“Sei stata una vera sorpresa! Non avrei mai immaginato di avere una madre così troia a cui piace farsi fare il culo dal figlio! E per me è un piacere farti il culo: come mamma ti amo e ti rispetto, ma come troia ti sfondo il culo senza pietà! ”
La porca era fuori di se: con le braccia aperte a croce, con le mani aveva afferrato il lenzuolo e lo stringeva con forza, segno del forte godimento che stava provando!
Sentivo il cazzo scoppiarmi… ma dovevo resistere… dovevo farla venire!
Ma le sue parole mi fecero capire che stava per arrivare!
“Si… così mi piaci… così ti voglio… si, amore di mamma… trattami da troia! Mi piace sentirmi dire che mi sfondi il culo! Dai… lo sento… mi sta montando l’orgasmo! Affonda nel culo… dai… amore dai… affondaaaaaaaa!!!! Daiiiiii…. Sto venendoooo!!! Con il culoooooooo!!! Amore adorato di mamma!!!!! Aaaaaaaaahhhhhh!!!!! Vengo con il culooo!!!!! Ancora, amore… ancora… ancora!”
Seguitai ad affondare… ma anche in quel momento volli unirmi a lei!
“Mamma… mamma… anche io… anche stavolta insiemeee! Mammaaaa… ti vengo in culoo… in culo… mamma, amore mio adorato… ti sto sborrando nel culo!”
Appena sentì che ero nuovamente venuto insieme a lei emise un urlo di piacere.
“Luciano, amore mio… siiiiiii!!! Ancora insiemeeeeee!!! Amore di mamma, abbiamo sborrato due volte insieme… prima nella fica ed ora nel culo! Dio santo, Luciano, sei un toro… mi hai sfondato e mi hai fatto godere davanti e di dietro!”
Trascorremmo la notte a fare sesso: non tralasciammo niente! Ci accoppiammo con tutte le variazioni possibili e immaginabili: 69, chiavate e inculate a pecora, stupende cavalcate sopra il mio uccello, sia in fica che nel culetto, le venni ancora nel culo e in bocca e alla fine, prima di addormentarci uno nelle braccia dell’altra, riuscii ancora a venirle nella fica!
Mentre Morfeo ci accoglieva tra le sue braccia la sentii sussurrare:
“Gioia di mamma, ho fatto il pieno del tuo amore!”
Mi svegliai prima io, andai in cucina e preparai una sostanziosa colazione: ci voleva proprio!
Andai in camera da letto e la svegliai con un dolce bacio.
“Mamma, amore, ti ho preparato la colazione… ora te la porto!”
Il volto di mamma era l’emblema della felicità.
Terminato di mangiare mi fissò intensamente, mentre mi accarezzava languidamente il viso.
“Luciano, questa sera papà torna a casa ed io gli dirò di noi: io e lui ci amiamo molto e non penso neanche lontanamente di tradire la sua fiducia facendogli le cose di nascosto, a sua insaputa!”
Mi sentii morire… vidi la fine di tutto!
“E se papà non vuole? Un conto sono i giochi con i vostri amici, un conto è l’incesto con tuo figlio!”
Mamma mi abbracciò.
“Spero di no, comunque, se lo conosco bene, non credo ci vieterà di amarci!”
Andai all’Università, ma il mio pensiero era sempre rivolto a papà e mamma che parlavano di me!
Rimasi nell’Università fino al pomeriggio tardi, poi andai a cena con amici… ma il pensiero era sempre là: non vedevo l’ora arrivasse la mattina dopo per sapere…
Tornai a casa verso mezzanotte: era tutto spento, erano andati a letto.
Andai in cucina per bermi il solito bicchiere d’acqua, andai in bagno e, infine, andai nella mia stanza da letto.
Quando entrai e accesi la luce sentii scoppiarmi il petto: mamma era dentro il mio letto, con le braccia incrociate dietro alla testa che mi fissava sorridente.
“Dai, spogliati e vieni a letto… nudo!”
Non capivo un cazzo, ma non era importante: in un attimo mi spogliai e mi intrufolai nel letto.
Ci abbracciammo e ci baciammo, con un travolgente lingua in bocca… anche lei completamente nuda.
Appena sentii il calore del suo corpo l’uccello si addrizzò di colpo… la sentii fremere!
“Dio, Luciano, sei già in tiro! Sei un amante meraviglioso! Dai, mettimelo dentro… che devo parlarti!”
Entrambi di fianco, mi mise una gamba intorno ai reni per aprire le cosce: avvicinai l’uccello alla sua fica e trovai subito l’apertura… calda e umida!
Andammo uno contro l’altro… i nostri ventri si unirono… e il mio cazzo le scivolò completamente nel ventre!
Rimasi fermo, dentro di lei e la fissai in trepida attesa… ma mamma non mi fece attendere.
“Ho parlato con papà, gli ho detto di noi… della nostra notte trascorsa insieme! Sapevo che avrebbe capito! Non ostacolerà il nostro rapporto, anzi, mi ha detto di divertirci pure quando vogliamo! Lui vuole bene a tutti e due, anche se, ovviamente, con sentimenti diversi, e vuole la nostra felicità!
Abbiamo anche parlato della eventualità di coinvolgere anche lui nel nostro rapporto: un eccitante triangolo padre-madre-figlio, ma abbiamo concordato che per ora è meglio che il nostro rapporto ce lo viviamo solo noi due… poi chissà… potremmo farlo in tre!
Per ora è anche più eccitante e intrigante così: lui sa che noi scopiamo, si eccita… noi sappiamo che lui sa che stiamo scopando… uhmmm! La mia fica sta già scoppiando!”
Infatti sentivo la sua fica sempre più calda e fradicia… anche la mia verga aveva raggiunto il massimo dell’erezione!
Cominciammo a muovere i nostri bacini uno contro l’altro… cominciammo a scopare!
Le sussurrai all’orecchio.
“Dovremo fare attenzione a non fare troppo rumore, altrimenti si sveglia!”
Mi guardò sorridente.
“Veramente papà è bello sveglio e con il cazzone in mano! Sta aspettando che torni da lui con la fica bella piena!”
La guardai come un ebete.
“Mamma, ma che dici!”
“Luciano, è tuo padre che mi ha detto di venire da te: dopo averci dato il suo consenso ad amarci liberamente, mi ha detto che sarebbe stato giusto che io e te avessimo festeggiato l’evento con una bella scopata! Lui mi avrebbe aspettato a cazzo dritto, auspicando un bel pompino liberatorio.
Quando gli ho detto che se lo avesse desiderato sarei stata ben felice di farmi chiavare anche da lui con la fica colma dello sperma di nostro figlio, è andato fuori di testa!
Mi ha abbracciato e baciato come impazzito ringraziandomi e mi ha confessato che sarebbe meraviglioso se, facendogli gradite sorprese, talvolta gli consentissi di penetrarmi dove hai depositato il tuo sperma!
Non solo ho acconsentito, ma gli ho detto che sarebbe motivo di grande eccitazione farmi penetrare dal suo cazzo dopo che mi hai sborrato!
Quindi questa sera, e anche altre volte che verranno, vi soddisferò entrambi: prima mi chiaverai tu e mi verrai dentro, poi andrò da lui e lo riceverò nella tua sborra: doppia chiavata e doppia sborrata! Anche per te sarà più eccitante pensare che dopo aver chiavato con te mi sto facendo scopare da tuo padre! Tesoro, penso che ci divertiremo molto!”
Dire che ero fuori di testa è un eufemismo: ero eccitatissimo… il cazzo stava scoppiando.
“Dio, mamma, il pensiero che papà si stia segando il cazzo pensando a noi che stiamo chiavando e aspettando la tua fica colma di sborra per penetrarti e sborrarti anche lui dentro mi sta facendo venire… è una situazione meravigliosa!”
“Luciano, e cosa aspetti? Facciamo contento anche papà… mi sembra giusto! Dai, sborrami: prepara la fica di tua madre piena della tua sborra per il piacere del tuo papà! Luciano, dai… questa sera la mia fica inizia a godere con l’uccello di mio figlio per poi terminare il piacere con quello di mio marito: questa sera sborrerò insieme a lui, con il suo cazzo immerso nel tuo sperma… non credi tuo padre se lo meriti questo perverso piacere? Dai, sborrami in fica… poi ti racconto… così ci eccitiamo! Dai…dai… schizza… che papà mi sta aspettando!”
Non ce la feci più: Sborrai, sborrai, sborrai… le riempii la fica più che potevo!
La porca mi incitava.
“Così… così… bravo… ancora… riempila ancora… cazzo, Luciano, quanta ne hai! A papà piace vedere la mia fica colma della sborra degli altri… adesso poi che è la sborra di nostro figlio credo impazzirà!”
Finito di sborrare mamma si mise subito la mano davanti alla vagina per non far colare lo sperma…
Si alzò e mi diede un veloce bacio.
“Ciao amore, vado a farmi chiavare da papà… poi ti dico!” e uscì di corsa, con una espressione da troia e con la mano tra le gambe a tamponare la fica!
Una immagine da mandarmi fuori di testa: mia madre che portava la mia sborra da papà… e lui che la stava aspettando per immergerci dentro il cazzo!
La mattina dopo, quando andai in cucina per la colazione, li trovai già seduti a bere il caffè… entrambi con un allusivo sorrisetto sulle labbra.
Facemmo finta di niente, cominciando a parlare del più e del meno.
Situazione da non credere: io mi scopavo mia madre, papà non solo lo sapeva ma ne godeva e stavamo seduti a parlare come se niente fosse!
Papà uscì dalla cucina per andarsi a vestire… mamma mi si avvicinò subito, mi mise la lingua in bocca e poi mi sussurrò.
“Tesoro, avresti dovuto vederlo… non l’ho mai visto così eccitato in vita mia! Quando ha infilato il cazzo nella mia fica e si è immerso nel tuo sperma credevo impazzisse dal godimento… ha cominciato a smaniare.
“Oddio, amore… come è calda, cremosa… che meraviglia la sborra di nostro figlio! Uhmmm!!! E’ molto più eccitante chiavarti con dentro la fica la sborra di Luciano! E’ un gusto inimmaginabile: il cazzo del padre nella fica della madre piena di sperma del figlio!!!”
Luciano, amore, eravamo eccitatissimi, il suono dello sciacquio del suo cazzo immerso nel tuo sperma ci dava alla testa… siamo venuti subito: mi ha sborrato in fica, unendo la sua sborra alla tua!
Gioia mia, è stato un piacere immenso: avere nel ventre le vostre due sborrate mescolate insieme!”
Mamma mi baciò di nuovo e andò in bagno.
Dopo un po’ tornò papà a terminare il suo caffè: eravamo soli… disse solo poche parole.
“Mamma mi ha detto tutto: ho capito che il vostro è uno splendido rapporto ed io non ho nessuna intenzione di vietarvelo! Dalle tanto piacere, tua madre è un angelo, l’amo da morire, falla godere come merita… ma non farla soffrire… se no t’ammazzo!”
E mi sorrise benevolmente… poi aggiunse, facendomi l’occhiolino.
“Devo farti i miei complimenti: la tua crema è molto abbondante e calda… una vera delizia!”
Ormai il ghiaccio era rotto… ricambiai l’occhiolino e il sorriso.
“Papà, quando vuoi! Sarà un vero piacere! Credo che a mamma non dispiaccia di fare da tramite!”
Ecco, Claudia, amore, ti ho detto tutto: così è iniziato con mamma, è durato due anni, poi l’incidente!”
Il racconto di Luciano mi aveva messo il fuoco nelle vene: ero una gran puttana, amavo il sesso e sapere che il mio uomo si era chiavato la madre era motivo di enorme eccitazione.
Mi strinsi a lui e lo accarezzai.
“Adesso capisco le parole di tuo padre: “Tu sai quanto è bello scoparsi una donna con il consenso del marito!” – “Ci siamo scopati la stessa donna ed è stato meraviglioso per tutti e tre!” “Lui me lo deve!”
Luciano, tuo padre ti ha permesso di scoparti tua madre ed ora aspetta che tu ricambi il favore permettendogli di scoparmi! Credo tu abbia un debito di riconoscenza nei suoi confronti a cui non credo sia giusto sottrarsi: in fin dei conti se hai potuto vivere liberamente un meraviglioso rapporto di sesso e amore con tua madre lo devi principalmente anche a tuo padre che non solo non si è opposto, ma ha addirittura favorito i vostri perversi giochi! Si, Luciano, amore, riflettendoci bene credo proprio sia doveroso, da parte tua, coinvolgerlo nei nostri giochi e io sarò ben felice di farmi scopare da lui se ciò può aiutarti a ricambiare i suoi favori: il padre è sempre il padre e lo sai che per te sono pronta ad ogni sacrificio!”
Mentre parlavo lo guardavo sorridente… Dio mio, stavo diventando sempre più troia: sembrava fossi io che facevo un favore a lui, mentre in realtà ero io che speravo mi chiedesse di farmi chiavare dal padre!
Ormai ci avevo fatto la bocca: me li volevo scopare tutti e due… e avrei fatto dl tutto per raggiungere il mio scopo!
Ma il mio dolce amore mi conosceva bene ed era anche per questo che lo adoravo.
Mi fissò e cominciò a ridere.
“Claudia, amore: quanto sei puttana! Credo tu non veda l’ora che io ti chieda di potermi aiutare per ricambiare i favori di papà… in poche parole non vedi l’ora di giocare con i nostri due cazzi insieme… o sbaglio?”
Sempre sorridente gli infilai la lingua in bocca e dopo averlo un po’ slinguato replicai.
“Amore mio adorato… da cosa lo hai capito? A te non posso proprio nascondere nulla! Sarai un marito meraviglioso… a proposito: quando ci sposiamo?”
Presi il telefono e chiamai Franco.
“Ciao, sono Claudia! Sto qui con Luciano e stiamo parlando di te… il discorso si è fatto interessante… perché non vieni a trovarci? Dovremmo chiarire alcuni aspetti della nostra vita matrimoniale futura e ci teniamo ad un tuo consiglio… ti aspettiamo!”
Come sempre sono molto graditi commenti, proposte e ovviamente critiche per migliorare i racconti. Attendo anche scambi di opinioni sul genere. Vi attendo alla mia e-mail [email protected]
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.