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La depressione - 2


di bird2012
23.10.2021    |    25.968    |    17 9.9
"“Madonna santa… che cazzo duro! Dai, papà, dai! Strofinala forte… fammi sentire la cappella… daiii! Sapessi quanto mi piace il cazzo… ma il tuo mi piace più..."
La depressione.

Cap.2


La luce dell’abatjour, pur mantenendo la stanza in penombra, permise a papà di inquadrare perfettamente il mio corpo: quando mi vide, più nuda che vestita, mi sembrò di scorgere nei suoi occhi un lampo di libidine.
Mi avvicinai a lui e, come tutte le sere, mi piegai verso di lui, accostai il mio viso al suo e posai le mie labbra sopra la sua guancia, ma quella sera molto vicino all’angolo delle sue labbra!

Rimasi con le labbra incollate al suo volto per molto più tempo delle altre sere, poi mi alzai: il viso di papà era rosso fuoco, evidentemente la lunghezza del mio bacio non lo aveva lasciato indifferente!
Stava per aprire bocca per dire qualcosa, ma lo precedetti.

“Scusa, papà, posso farti compagnia? Non so cosa mi abbia preso, ma questa sera non mi va di stare sola! Posso stare accanto a te?”

Mi accorsi che il suo sguardo non riusciva a staccarsi dal mio pube, lo fissava insistentemente: il mio baby doll, corto e trasparente, non riusciva a nascondere che non indossassi le mutandine.

Poi spostò lo sguardo verso il mio viso e vidi sulle sue labbra un leggero sorriso!
Mi sentii scoppiare il cuore nel petto dalla felicità: era la prima volta, dalla scomparsa di mamma, che lo vedevo sorridere!

“Claudia, mia dolce principessa, mi farebbe certamente piacere averti accanto e poterti abbracciare come facevo con tua madre, ma c’è un piccolo problema: io sono abituato a dormire nudo! Non so sia il caso: io sono tuo padre! Temo il contatto con il mio corpo nudo possa metterti a disagio!”

Sentii la fica contrarsi dolcemente!
Immaginai il suo corpo completamente nudo sotto le lenzuola e mi sentii bagnare!
Ricambiai il suo sorriso.

“Perché non dovrebbe essere il caso? Credi che a 25 anni mi scandalizzi saperti nudo? Anche se sei mio padre sei sempre un uomo, per di più molto affascinante, e a me gli uomini nudi affascinanti non mi hanno mai messo a disagio! Se ancora hai qualche dubbio ti confermo che sono una donna… sensualmente… completamente… profondamente… dolcemente donna! E con tutti i desideri e le voglie di una donna!”

“Ecco! Adesso lo sai! Ho voglia del tuo cazzo… e so perfettamente come farlo godere!” pensai tra me e me.

Papà seguitava a fissarmi.
Vedevo il suo sguardo percorrere tutto il mio corpo: dalle cosce al pube, poi sul seno, poi si fermava sul mio viso e poi ancora sul ventre!

“Si, tesoro, lo vedo benissimo quanto tu sia diventata donna… una meravigliosa donna!” mi rispose sempre sorridente.

Oh, cazzo santo! Mi riteneva una meravigliosa donna! La fica seguitava a boccheggiare, la sentivo sempre più bagnata!
Tutti sintomi che conoscevo alla perfezione: mi stavo eccitando come una cagna in calore! E quando raggiungevo tali limiti di eccitazione perdevo ogni ritegno… ogni controllo!
Chinai il mio viso verso il suo e lo baciai nuovamente… sempre molto vicino alle sue labbra!
Lo sentii vibrare!
Poi accostai le labbra al suo orecchio e gli sussurrai sensualmente.

“Sappi che per me non è un problema saperti nudo! Anche se sei mio padre la cosa non mi imbarazza affatto, anzi… mi intriga da morire! E sappi pure che anche io dormo completamente nuda! Mi eccita sentire il lenzuolo che mi accarezza la pelle, come fosse la mano di un uomo alla ricerca di carezze proibite! Mi sono coperta con il baby doll solo perché venivo da te: non potevo certo presentarmi completamente nuda senza niente indosso!”

Anche lui mi sussurrò la sua risposta all’orecchio, risposta che mi mandò il sangue in testa!

“Si, me ne sono accorto che sei nuda! L’ho visto appena sei entrata!
La tua sottoveste non è riuscita a nascondere la tua nudità ai miei occhi.
Ho visto perfettamente che non indossi il reggiseno: i tuoi capezzoli sembrano voler bucare la stoffa della tua vestaglietta!”

Rimase qualche istante in silenzio… poi aggiunse, con un tono di voce di una sensualità sconvolgente.

“E ho visto anche con immenso piacere che non indossi neanche le mutandine! La tua micia fa capolino attraverso il tuo eccitante baby doll!”

Madonna santa! La mia fica stava tracimando! Sentivo i miei umori colare dolcemente lungo le cosce!
Ormai volevo comportarmi come una spudorata: non potevo e non volevo più fermarmi!
Gli diedi un ulteriore bacetto, ma questa volta sopra le sue labbra: un bacetto veloce, senza lingua, ma dolce e sensuale!

“Sono felice ti abbia fatto piacere vedermi senza mutandine! Temevo ti sentissi in imbarazzo nell’intravvedere l’intimità di tua figlia, invece non è così… e la cosa mi lusinga! Credo che per un padre non ci sia nulla di più eccitante che ammirare il tesoro che la propria figlia nasconde tra le cosce… ed io non ho proprio alcuna intenzione di nascondertelo! Qualcuno ha detto che le cose belle sono fatte per essere viste… e allora?” seguitai a sussurrargli.

Il suo respiro era sempre più affannato: era evidente la sua eccitazione, ma non mi rispose.
Tornai alla carica.

“Allora posso venirti accanto? Anche se sei nudo?”

“Certo, principessa! Ma se, come hai detto, ti piace sentire il lenzuolo accarezzarti il corpo puoi anche toglierti la sottoveste!” mi rispose.

Sentii un lungo brivido lungo la schiena.
Mi venne spontaneo mordergli delicatamente il lobo dell’orecchio.

“Lo so che è una scusa per vedermi completamente nuda e non solo la cosa non mi scandalizza affatto, ma speravo me lo chiedessi! Mi stai mangiando con gli occhi da quando sono entrata!” gli sussurrai ancora.

“Mi fa piacere tu lo abbia percepito! Dai, tesoro, togliti la sottoveste e vienimi accanto!”

Il cuore mi batteva a mille!
Mi alzai in piedi davanti a lui, allargai leggermente le gambe per essere ancora più sensuale e mi sfilai lentamente il baby doll… rimanendo completamente nuda!

Papà era in estasi, non riusciva a staccare gli occhi dalla mia fica.
Allargai ancora di più le gambe e spinsi in avanti il mio ventre per permettergli una migliore visione della mia passera

"Dio mio, quanto sei bella e sensuale amore di papà! Sei veramente una meraviglia della natura! Ti prego, fatti guardare! E’ tanto tempo che non ho il piacere di ammirare una donna nuda… per di più così eccitante!" esclamò.

"Uhmm! Davvero ti piaccio? Non puoi neanche lontanamente immaginare quanto io ne sia lusingata! Sappi che i tuoi complimenti non mi lasciano affatto indifferente! Voglio premiare i tuoi eccitanti apprezzamenti: se vuoi guardarmi, beh! Guardami tutta, anche dietro!"

Così dicendo mi girai lentamente per permettergli di ammirarmi il culo nudo: portai le mani sopra le natiche e me le accarezzai libidinosamente… e le allargai impercettibilmente per un istante, per offrirgli una fugace visione del mio buchino!
Poi mi girai nuovamente verso di lui, sempre a gambe larghe, e mi accarezzai lascivamente il seno, strizzandomi i capezzoli.
Mi aveva sempre eccitato esibirmi davanti al maschio che mi desiderava.
Vedevo i suoi occhi brillare.

“Madonna santa, Claudia! Mi ricordi tanto tua madre, il mio grande amore! Hai il suo stesso corpo, così sinuoso, i capezzoli contornati da una eccitante aureola bruna e anche lei amava avere un triangolino di peli sopra il pube, proprio come te! Tesoro mio, perdonami, ma sei eccitante e desiderabile come lo era lei!”

Solo allora mi accorsi dei movimenti del lenzuolo all’altezza del suo ventre: movimenti ritmici… su e giù… su e giù!
Dio mio! Papà si stava masturbando mentre mi guardava!
Andai fuori di testa! Mi aveva sempre fatto impazzire dalla eccitazione vedere un uomo masturbarsi in mio onore, che desiderava la mia fica e che godeva pensando a me!
Persi ogni ritegno.
Misi una mano tra le mie cosce aperte e cominciai ad accarezzarmi la fica!
Papà era una maschera di libidine!

“Dio santo, Claudia, cosa fai?”

“Quello che fai tu! Lo vedo che ti sai menando il cazzo mentre mi guardi… e allora anche io mi accarezzo la fica mentre ti guardo! Non è eccitante farlo uno davanti all’altro? E poi è ancora più eccitante… perché siamo padre e figlia!”

Il movimento del lenzuolo era sempre più accentuato: papà si stava segando davanti a me senza più alcun ritegno!
Ansimava e mugolava come un maiale!

“Perdonami, tesoro, spero capirai! Ormai non mi è rimasto che questo: masturbarmi ripensando a tua madre e a tutti i piaceri che abbiamo provato insieme!
Ma dopo che ho goduto è peggio di prima: mi rendo conto che è stata solo una illusione averla accanto e ricado in una tristezza infinita!
Ora che ho visto il tuo corpo mi è sembrato di rivederla realmente, di carne e ossa, e non ho capito più niente!

Ti chiedo nuovamente di perdonarmi: mi sto comportando da padre snaturato! Masturbarmi alla presenza di mia figlia, mentre ammiro il suo corpo! Ti prego, scusami, ma non ce la faccio: non riesco a fermare la mano! Amore di papà, spero comprenderai… ma è così tanto tempo che non conosco il piacere!”

Gli accarezzai dolcemente il viso.

“Papà, non devi scusarti, non sei un padre snaturato, sei solo un uomo che ha bisogno di amore… di tanto amore! E non credi che tua figlia sia capace di dartelo? Papà, sappi che posso darti tutto l’amore che vuoi! Davvero ti eccita guardare il mio corpo nudo? Ti ricorda quello di mamma?”

Papà ansimava sempre di più, mentre seguitava imperterrito a segarsi il cazzo sotto il lenzuolo!

“Sì, mi piace da morire! Non avrei mai pensato potesse eccitarmi così tanto vedere mia figlia nuda! Uhmmm! Tesoro mio, non riesco più a staccarti gli occhi da dosso: mi stai stregando! Mi vergogno di confessartelo, ma quando ti sei dilatata per un attimo le natiche mi è andato il sangue al cervello! Mi è sembrato di vedere per un attimo la dolce rosellina di tua madre! Ho ripensato a quando mi mostrava il suo buchino aperto, pulsante, palpitante, voglioso di essere penetrato!”

Ormai ero partita, non riuscivo più a controllarmi: mi sentivo una porca al cento per cento ed ero immensamente felice poter dare un po’ di piacere a mio padre dopo tutte le sofferenze che aveva provato!

“Papà, ti prego, non vergognarti di chiedermi di mostrarti il mio corpo! Vuoi vedermi di nuovo? Vuoi che mi apra di più per permetterti una migliore visione? Devi solo chiedermelo, papà… solo chiedermelo… la tua principessa è pronta a soddisfare qualunque tuo desiderio… anche il più inconfessabile!”

In nostri visi erano sempre più vicini: cominciai a sommergerlo di baci!
Una miriade di baci sulle labbra e più lo baciavo più lo sentivo gemere, vibrare, grugnire dal piacere, mentre il lenzuolo si muoveva in maniere sempre più scomposta e indecente.
Mi stava scoppiando il cuore nel petto, ero eccitata come poche volte in vita mia: mio padre mi stava dedicando una meravigliosa sega!

“Dio mio, papà, come sei porco e depravato: mi stai facendo impazzire! Ti stai masturbando davanti a me senza alcun pudore, ti piacerebbe guardarmi il buchetto del culo, ma non hai il coraggio di chiedermelo! E allora la tua principessa ti fa un delizioso regalino e ti accontenta immediatamente, proprio come faceva mamma! Vedrai che bel buco di culo aperto che ha la tua principessa! Rimarrai sorpreso nel vederlo completamente sfondato e sono certa che la cosa riscuoterà il tuo completo compiacimento! E allora rifatti gli occhi, maialone, e dimmi cosa ne pensi!”

Senza attendere la sua risposta mi girai, mi piegai in avanti spingendo il culo in fuori e mi allargai completamente le natiche: in quella maniera il mio buchetto del culo, dolcemente aperto, si mostrava in tutta la sua sensuale oscenità allo sguardo perverso di mio padre!
Ero molto vicino a lui, per cui poteva vederne anche i minimi dettagli!
Lo sentii gemere come un maiale e la cosa non faceva che aumentare la mia eccitazione.

“Oddio… Oddio… cazzooo! Claudia, è vero, sei sfondata! So riconoscere un buco del culo rotto! Che meraviglia… sei splendida!!! Proprio come lei! Cazzoo… come lei… madre e figlia con il culo sfondatooo!!! Claudia, ti prego, rimani così… fatti guardare! Sei meravigliosa, amore di papà, meravigliosa: mi stai facendo scoppiare il cazzo in mano!”

Glielo tenni ancora un po’ aperto, poi mi girai nuovamente verso di lui: l’ampio movimento sussultorio del lenzuolo evidenziava come papà seguitasse a segarsi con sempre maggior impeto e senza più alcuna vergogna nei miei confronti!
Era il momento propizio per raggiungere il mio obiettivo!

“Dietro mi hai visto e mi sembra tu abbia apprezzato molto il mio culetto molto, ma molto aperto! Se vuoi possiamo fare l’en plein: vorresti vedermi meglio anche davanti? So che tanti padri chissà cosa darebbero per vedere l’intimità delle proprie figlie: poter ammirare le loro passere gonfie di desiderio mentre si menano l’uccello!”

Avvicinai nuovamente le labbra alla sua bocca e gli morsi il labbro, poi le portai vicino al suo orecchio: volevo dirglielo sottovoce… e in maniera più sensuale ed eccitante possibile!

“Sappi che non mi vergognerei di fartela vedere! Anzi, mi ecciterebbe da morire mostrare la mia fica a mio padre mentre se lo sta toccando! Allora? La facciamo questa pazzia? Attendo solo che tu me lo chieda… e ti allargo le cosce come una maialina: il buchetto del culo lo hai già ampiamente ammirato, ti piacerebbe vedere anche la fica della tua principessa mentre ti seghi il cazzo?”

“Uhmmm! Dolce principessa di papà… sì… sì… ti prego… fammela vedere!!!” sussurrò dolcemente.

“Si, ti faccio vedere la fica… ma tu fammi vedere come ti stai masturbando: voglio vederti con il cazzo in mano!”

Mi fissò estasiato!

“Si, hai ragione, è giusto che anche tu mi guardi: toglilo tu il lenzuolo!”

Non aspettavo altro: presi un lembo del lenzuolo e lo tirai con forza… scoprendo interamente il corpo nudo di mio padre!
Lo spettacolo che vidi mi fece rabbrividire di piacere: papà stava a gambe larghe, con il suo cazzo racchiuso tra le sue mani e se lo stava menando con frenesia… il porco si stava facendo una sega a due mani!
Fissavo estasiata quel bel cazzo che vibrava tra le mani di papà: il solo pensiero che me lo sarei infilato nella fica mi mandava fuori di testa!!

“Dio santo, papà, hai proprio un bel cazzo: mi eccita da morire vederti che ti seghi mentre mi guardi! Sei un maiale… e a me gli uomini maiali mi hanno fatto sempre impazzire!”

Papà mi fissava la fica con la bava alla bocca!

“Sono felice che ti piaccia il mio cazzo e che tu ti stia eccitando! Ma adesso tocca a te: allarga le cosce e fammi vedere la fica di mia figlia!”

Era quello che volevo sentirgli dire!
Sollevai una gamba e posai il piede sopra il letto, vicino al suo torace… ed allargai la coscia più che potevo!
La mia fica, completamente aperta, si mostrò ai suoi occhi in tutta la sua eccitante bellezza!
Papà era fuori di sé!
Il viso stravolto dalla libidine fissava la mia fica con gli occhi di fuori!

“Amore di papà… angelo mio… che meraviglia! Hai una fica stupenda, tutta aperta, bagnata… anche tu sei eccitata! Dio mio, sento il suo odore, il classico odore pungente della fica eccitata!
Mia dolce principessa, amore mio! Grazie! Grazie… per donarmi attimi di immenso piacere! Sento che sto per godere! Prima il tuo delizioso buchino, ora la tua meravigliosa fica… mi stai facendo impazzire! Il mio cazzo sta per sborrareee… guardalo come schizzaaa!!!”

Eh no, cazzo! Non volevo sborrasse con una sega!
Allungai una mano e la posai sopra il suo braccio, per impedire il movimento della sua mano.

“Papà, fermati! Non voglio che il mio principe azzurro goda così!”

Lo vedevo fremere: era evidente la sua voglia di venire!

“Mia dolce principessa, il tuo principe azzurro sta impazzendo! Ti prego, non fermarmi, non ce la faccio più! Sto scoppiando… devo venire!”

All’improvviso mi venne una meravigliosa ed eccitante idea: se papà avesse accettato sarebbe stata fatta!
Seguitando a tenergli la mano ferma, a scanso di sorprese, gli feci la proposta molto, ma molto indecente!

“Papà, siamo entrambi nudi, hai potuto vedere come anche io sia pienamente bagnata tra le cosce, sono eccitata come non mai… ed ho anche io una gran voglia di venire! E tu hai un uccello voglioso di schizzare! Che ne dici di condividere i nostri desideri? Tu ti seghi l’uccello e io mi sgrilletto la passera: abbracciati stretti… cuore a cuore… bocca a bocca… finché non ce ne veniamo insieme! Da parte mia sappi che mi piacerebbe molto sentire il tuo corpo nudo stretto al mio mentre stai godendo… e sentirmi i tuoi schizzi addosso!”

Ovviamente non pensavo neanche lontanamente di venircene con una sega e un ditalino: il suo cazzo lo volevo in bocca, nella fica e nel culo!
Il mio spudorato invito aveva il solo scopo di iniziare una conoscenza più intima, poi avrei pensato bene io come proseguire al meglio la serata!
Ero ancora scosciata di fronte a lui!
Mi fissava incredulo: forse pensava non fosse vera la mia proposta indecente!
Gli diedi l’ultimatum.

“Allora, cosa preferisci? Mi vuoi accanto a te per venircene insieme? Vuoi vedere come gode la tua principessa quando raggiunge l’orgasmo? O preferisci che torni in camera mia e mi faccia un ditalino nella solitudine del mio letto?”

“No! No! Claudia, ti prego, non te ne andare! Vieni, ti sto aspettando… desidero sentire il calore del tuo corpo!”

Non aspettavo altro, non me lo feci ripetere due volte!
Salii sul letto e mi sdraiai subito accanto a lui.
Mi mise il suo braccio intorno alle spalle e mi abbracciò attirandomi a sé!
Io posai il mio viso sopra il suo, guancia a guancia, gli circondai il torace con il mio braccio e cominciai a stuzzicargli il capezzolo, allargai le gambe e appoggiai la fica contro la sua coscia: il contatto della mia fica umida contro la sua coscia nuda fece rabbrividire entrambi!

“Papà, ti dispiace se mi masturbo contro la tua coscia? Mi eccita strofinartela addosso!” gli sussurrai.

Papà ansimava sempre di più!
Sentivo il suo corpo muoversi e agitarsi contro il mio: aveva ripreso a masturbarsi!

“Fà quello che vuoi, tesoro mio… quello che vuoi! Dio mio, che meraviglia: la tua fica è bollente e mi stai bagnando tutta la coscia!”

Spinsi la fica contro la sua gamba e cominciai a strofinargliela addosso… su e giù… su e giù…
Sentivo il suo braccio muoversi in maniera convulsa: si stava segando come un porco!
Il suo respiro si faceva sempre più affannato e spingeva con forza la sua coscia contro la mia fica!
Anche io ero eccitata come una cagna: non capita tutti i giorni di strofinare la fica contro la coscia del proprio padre… e stavamo solo all’inizio!

“Papà, mi piace da morire vederti con il cazzo in mano… te lo stai menando come un maiale! Sento il tuo corpo vibrare dall’eccitazione! Ti piace godere abbracciato alla tua principessa nuda e sentire la sua fica contro la tua coscia?”

“Si, tesoro di papà, sto godendo come un porco! Il tuo corpo nudo e la tua fica mi stanno facendo impazzire!”

Anche io non stavo più nella pelle.

“Papà, fà impazzire anche me: strofinami il cazzo contro la coscia! Fammelo sentire! Dai porco… dai! Facciamolo insieme… io strofino la fica e tu il cazzo!”

Papà si girò leggermente verso di me, quel tanto per portare il suo cazzo a contatto della mia coscia: appena sentii la cappella bollente e dura strofinarsi contro la mia gamba persi ogni residuo pudore.

“Madonna santa… che cazzo duro! Dai, papà, dai! Strofinala forte… fammi sentire la cappella… daiii! Sapessi quanto mi piace il cazzo… ma il tuo mi piace più degli altri! Dai, porco… strofinaa!!”

Papà mi accontentò immediatamente: mi strinse ancora più forte a lui e cominciò a strusciare velocemente la punta della sua verga lungo tutta la mia coscia!
Era una meraviglia sentire il suo respiro sempre più affannato mentre si segava contro la mia coscia!

“Principessa… sto godendooo!!! Vuoi che ti sborri addosso? Vuoi sentire gli schizzi del mio sperma contro la tua coscia? Dimmelooooo!!!”

Avrei voluto urlargli: “Sììììì… schizzami addossooo!!! Riempimi di spermaaaa!!!”, ma ebbi un lampo di lucidità.

“Nooo! Papà, nooo! Non sprecare così il tuo spermaaaa! Non voglioooo!”

Portai velocemente la mano verso il suo ventre e gli afferrai il polso, per impedire per la seconda volta alla sua mano ulteriori movimenti.

“Papà, ti prego! Non voglio finisca tutto così! Calmiamoci un po’, tienimi stretta a te! Viviamo ancora questo momento magico: stringiamo i nostri corpi nudi uno contro l’altro, con i nostri sessi contro le nostre cosce! Voglio sentirti… voglio sentirti!”

Misi la mano sopra le sue natiche e lo attirai verso di me, per gustarmi ancora di più la durezza del suo uccello contro la mia coscia!
Altrettanto fece papà, solo che nell’attirarmi verso di lui la sua mano si insinuò tra le mie natiche e le sue dita accarezzarono dolcemente il mio sensibile forellino!
Il mio lungo gemito di piacere fu la testimonianza di quanto gradissi quella intima carezza!

“Ohh! Sì… mi piace da morire farmi accarezzare tra le natiche! Ti prego, seguita… stuzzicami il buchino” gli sussurrai. La sua risposta mi mandò il sangue in testa!

“Sì, tesoro di papà… ti accarezzo finché vuoi! Ma questo tipo di carezza piace molto anche a me! Dai tesoro… accarezzami anche tu!”

Dio santo! A papà piaceva farsi accarezzare il buchetto del culo!
Non persi tempo: spinsi la mano nel solco del suo culetto e ricambiai la lubrica carezza!
Posai i polpastrelli dell’indice e del medio sopra il suo sfintere e cominciai a massaggiarlo dolcemente!
Sentii il buchino pulsare sotto il tocco delle mie dita: papà lo apriva e lo stringeva ritmicamente… era il segnale di quanto gradisse!

Rimanemmo abbracciati così per un bel po’, in silenzio, con i nostri sessi pigiati contro le nostre cosce e le mani ad accarezzarci reciprocamente i dolci buchetti!
I nostri respiri, fortemente affannati, mostravano chiaramente la nostra forte eccitazione: specialmente papà non riusciva a mascherare l’erezione del suo cazzo che mi pigiava la coscia!
Capii che era il momento propizio per gettare l’amo… sperando il pesce abboccasse!

"Papà, ieri sono andata da Luciano, il nostro medico, per avere notizie del tuo stato. Ti voglio bene e non sopporto di vederti così depresso.
Abbiamo avuto un lungo colloquio e lui è stato molto chiaro: fisicamente stai bene, ma per tornare ad essere il Franco che conoscevamo hai bisogno di una donna..."

Mi interruppe.

“Sì, lo so, me lo ripete sempre! Secondo lui se non volessi cadere in depressione dovrei riprendere la mia attività sessuale, ma sinceramente non me la sento di mettere nella mia vita un’altra donna al posto di tua madre… nessuna potrebbe essere come lei!

Claudia, voglio essere sincero: ormai sei una donna e certamente capirai certe cose!
A me il sesso manca da morire, ma il sesso come lo facevo con tua madre! Non mi interessa più la semplice scopatina, con lei ero abituato a ben altro… lei era una vera donna da letto!!”

Rimasi basita dalla risposta di papà.

“Papà, non capisco, cosa intendi dire?”

“Tesoro, ormai siamo in vena di confidenze, per cui spero di non scandalizzarti: tua madre aveva il sesso nel suo DNA! Femmina con la F maiuscola, amante di tutto ciò che poteva darle piacere sessuale, senza limiti né tabù! Abbiamo provato insieme tutto ciò che è possibile provare nel sesso, come si dice: Senza esclusione di colpi!
Oltre al fatto che l’amavo da morire, insieme a lei ho raggiunto il massimo del piacere! Nessuna potrebbe darmi ciò che mi dava lei… la mia dolcissima porcellina!!”

Ero rimasta sbigottita: non avrei mai pensato mamma fosse stata così amante del sesso! Finalmente avevo capito da chi avessi ripreso!
Mi strinsi ancora di più!
Abbracciata stretta a lui potevo percepire i battiti accelerati del suo cuore.

"Papà, ti batte forte il cuore!" gli sussurrai.

"È colpa tua! Il mio cuore non è più abituato a provare certe emozioni!"

"Papà, davvero sono io che ti faccio battere il cuore? È il mio corpo nudo accanto al tuo che ti fa battere il cuore?"

"Purtroppo sì!" ribatté papà

“Perché purtroppo?” gli chiesi, mentre avevo portato la mano sopra il suo viso e cominciavo ad accarezzarlo dolcemente!

“Tesoro mio, ma non ti rendi conto di essere mia figlia? Non avrei mai immaginato potessi ricordarmi così tanto tua madre: la bellezza e la sensualità del tuo corpo, il suo calore… caldo come il suo! Adesso, poi, che mi hai fatto ammirare le tue intimità, come amava fare lei: sapeva quanto mi eccitasse guardarla con i suoi buchini oscenamente allargati! Tutto di te mi sta ricordando tua madre e la cosa mi sta mandando fuori di testa! Claudia, mi stai sconvolgendo la mente!” rispose tutto d’un fiato.

Gli accarezzai le labbra e lo sentii fremere.

“Io invece sono felice, molto felice di farti vibrare il cuore e mi fa impazzire l’idea io possa ricordarti mamma!
Posso farti una domanda intima? Ma voglio la sincerità.”

“Ok, prometto! Cosa vuoi sapere?”

A quel punto era arrivato il momento di parlare chiaro!
Sollevai il viso e lo fissai negli occhi, mentre facevo scivolare il palmo della mano che tenevo sopra il suo petto lungo il corpo… verso il pube.
Mi fermai quando sentii la mano a contatto con la base del suo cazzo!

"Papà, neanche se quella donna fossi io? Non hai detto che il mio corpo ti ricorda tanto mamma? Ho visto con che gusto davi piacere al tuo uccello mentre mi fissavi la fica, avevi gli occhi di fuori e non mi dire non ti sia venuta voglia di infilarcelo dentro! Non mentirmi: ti sei eccitato come un porco nel guardare tua figlia! Me l’hai mangiata con gli occhi da quando sono entrata in questa stanza!

Vedi, papà, i genitori pensano sempre che loro figlie siano tutte caste e pure! Spero di non deluderti, ma io non sono né casta, né pura! Anzi, mi piace così tanto l'uccello che neanche puoi immaginare quanto! Non vorrei scandalizzarti, ma avevo 15 anni quando ho preso il primo cazzo in mano… e da allora non mi sono più fermata!

Forse mi giudicherai una porca spudorata e senza ritegno, ma non posso fare a meno di confessarti sinceramente che quando ho visto come ti masturbavi, mentre ammiravi estasiato la mia intimità dolcemente esposta al tuo sguardo, sono stata tentata di togliere le tue mani e di prendertelo in mano io per farti godere!
Anche se sono tua figlia non mi sarei fatta alcuno scrupolo di farti venire nella mia mano… e gustarmi il calore del tuo sperma che mi colava tra le mie dita!!” gli dissi quasi sussurrando, mentre seguitavo ad accarezzarlo!

Con il braccio mi strinse ancora di più a lui.

“Dio mio, Claudia: ti rendi conto cosa stai dicendo!! Prendere in mano il cazzo di tuo padre e farlo venire! Veramente saresti stata capace di tanto?” balbettò.

“Ti vedo scettico: credo tu abbia bisogno di una prova!” e prima potesse rendersene conto gli afferrai il cazzo e glielo strinsi!

Madonnina santa: un bastone di carne bollente, duro da morire, proprio come dovrebbe essere un cazzo degno di tale nome!
Il suo corpo ebbe un fremito!

“Claudia… Claudia… Dio mio… che fai!!!” sussurrò mentre gemeva di piacere.

“Ti ho preso il cazzo in mano e adesso ci gioco un po’! E non mi dire che non ti piaccia! Cazzo, papà: non solo sei un maiale, ma sei anche molto ben cazzuto! Complimenti!
Mamma si sarà divertita molto con questo bell’uccello e gli avrà prestato certamente le massime attenzioni per farlo godere!

Adesso penserai di avere una figlia spudorata, depravata e porca, ma non posso fare a meno di dirti che sarei veramente lusingata di prendere il posto di mamma nel tuo letto e prendermi cura di questo bel cazzone che ho in mano per farti provare nuovamente tutti quei piaceri che provavi con lei!

Voglio farti ritornare il piacere di vivere, voglio che il mio corpo, i miei baci, le mie carezze siano la terapia a cui non potrai più fare a meno! Sono certa mamma sarebbe felice sia io, la sua cucciolotta, a prendere il suo posto, sia io a farti godere come ti faceva godere lei e non altre donne estranee!
Papà, ci pensi: un piacere che si tramanderebbe da madre a figlia!

Ti prometto che dopo due o tre sedute, tra pompini, scopate e inculate, ti farei passare ogni sintomo di depressione!
Non voglio essere presuntuosa, ma mi hanno sempre detto che sono molto brava a letto... anzi, per dirla proprio tutta, che sono una gran porca! Valerio, il mio fidanzato che conosci bene, dice che lavoro di bocca, di fica e di culo come poche! Il maiale dice che sono la classica donna da letto, proprio come hai detto tu fosse mamma, una gran troia capace di far godere qualunque uomo, anzi… anche più di uno insieme!

Beh! Se posso far godere qualunque uomo perché no anche mio padre? Sono certa che la mia fica e il mio culetto siano perfettamente in grado di soddisfare completamente sia mio marito che mio padre… ed anche qualcun altro in caso se ne presentasse l’occasione: non farei torto a nessuno!
Papà, avrai capito che anche io sono una gran porcellina e con tutto l'amore e il rispetto che ho per mamma, sono certa non ti farò sentire la sua mancanza!

Vuoi che te la dica tutta? Allora ti confesso, senza più alcuna vergogna, che questa sera sono venuta nella tua stanza proprio per gustarmi il tuo cazzo e per farti nuovamente provare il piacere di godere con una donna!
Dovrai metterti l’animo in pace: sappi che non uscirò da questa stanza finché non mi avrai messo il cazzo in fica, in culo e in bocca, proprio come piace a me… ed io ti farò sborrare l’anima… voglio svuotarti i coglioni fino all’ultima goccia di sperma!”



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