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Il mio datore di lavoro - 1
di bird2012
19.04.2020 |
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"Lavoravo in una grande società ed io, laureata in economia, ero la segretaria del titolare e addetta all’amministrazione..."
IL MIO DATORE DI LAVOROCap.1
Ero in una crisi tremenda, un film già visto migliaia di volte: la moglie non solo tradita dal marito, ma anche trascurata… sotto tutti i punti di vista!
Mio marito, dopo qualche anno dal matrimonio, non solo ha iniziato a tradirmi apertamente, ma non mi ha più fatto sentire desiderata come sarebbe piaciuto a me, e come piacerebbe a tutte le donne, né ha avuto più attenzioni, gentilezze, premure nei miei confronti, senza parlare dei rapporti fisici: la veloce scopatina un paio di volte al mese serviva solo per ottemperare al suo dovere coniugale!
Era un rapporto senza piacere, senza voglia: aprivo le gambe e, sentendo di non essere assolutamente eccitata, mi bagnavo la fica con la saliva per permettergli di penetrarmi!
Un po’ di colpi frettolosi dentro la vagina e la conseguente sborratina dentro: se non mi diceva lui che era venuto neanche me ne sarei accorta!
Il più delle volte neanche mi eccitavo e quelle pochissime volte che provavo piacere non riuscivo neanche a raggiungere l’orgasmo: aspettavo si addormentasse e poi mi sparavo un ditalino liberatorio che mi riempiva la mano di sborra!
Ripensando al trattamento che mi avevano sempre riservato i miei molteplici amanti giovanili, specialmente durante l’Università, mi veniva da piangere!
Si pensa che solo gli uomini abbiano voglia di scopare, che pensino solo a quello, invece no: anche le femminucce pensano a quello… di farsi appaganti scopate con qualche bel cazzone…almeno le femminucce come me!
Da giovane mi sono sempre comportata come una gran troia e con il matrimonio speravo di seguitare a dare prova della mie capacità amatorie con mio marito, invece, come si dice, manco per il cazzo!
Dove erano finite quelle meravigliose e prolungate leccate di fica e del buchetto del culo che mi mandavano in estasi? E quelle chiavate che mi facevano sborrare come una troia… e quelle inculate che mi sfondavano il culo… e le sborrate, che mi riempivano la fica e il culo e mi facevano sentire una grande zoccola!
E le sborrate in bocca: mi risuonavano nelle orecchie i gemiti del maschio mentre mi schizzava dentro le labbra e i suoi complimenti… sentirmi dire che ero la migliore bocchinara lui avesse mai conosciuto… mentre io, lusingata, pasteggiavo il suo sperma… e poi ingoiavo tutto!
Ricordi, solo dolci ricordi!
Comunque nonostante la mancanza di un cazzo degno di tale nome, non facevo certo mancare alla mia fica e al mio buchetto il piacere che spettava loro: ormai, come fanno tante donne nelle mie stesse condizioni, per placare le mie voglie di moglie insoddisfatta ricorrevo alla masturbazione!
Mi ero dotata di un buon numero di vibratori, di varie fogge e dimensioni, che sono diventati gli amici, fidati e discreti, del mio piacere!
Per aumentare la mia eccitazione avevo preso l’abitudine di guardare, tramite internet, eccitantissimi video porno amatoriali, dove gente comune, no attori e attrici porno, si riprendono mentre fanno sesso reale!
Quando mi godevo le varie scene di sesso mi affondavo i vibratori dentro il ventre come volessi sfondarmi e raggiungevo orgasmi strepitosi: non credo essere l’unica donna che si dà piacere con i vibratori!
Per godere ancora di più, mentre mi masturbavo mi immedesimo nella donna del video e immaginavo di stare al suo posto mentre si godeva i maschi con cui faceva sesso: mi sembrava di sentirli dentro di me quei meravigliosi membri che affondavano dentro il ventre della donna e godevo come una porca!
Ma dopo l’orgasmo sentivo una grande tristezza, poiché quei meravigliosi rapporti sessuali avrei voluto viverli realmente con il mio uomo e non solo in maniera virtuale!
Nonostante tutto non ero ancora entrata nell’ordine di idee di farmi un amante!
Noi donne, nel nostro intimo, saremo pure delle troie, ma siamo pur sempre romantiche: non volevo rompere il matrimonio e speravo mio marito cambiasse e si ravvedesse… anche se spesso mi ripetevo: “Non lo cerco, ma se mi capita!”
Ero solita pensare a tutto questo, al mio matrimonio all’orlo del precipizio, mentre ogni giorno, durante la pausa pranzo, mi facevo una passeggiata prima di tornare in ufficio.
Lavoravo in una grande società ed io, laureata in economia, ero la segretaria del titolare e addetta all’amministrazione.
Il pomeriggio in ufficio c’ero generalmente solo io e talvolta anche il titolare, in quanto tutti i tecnici erano fuori sede per vari interventi di manutenzione.
Quel giorno pioveva, non feci la solita passeggiata e tornai in ufficio prima del previsto.
Certamente Marco, il mio datore di lavoro da molti anni, non mi sentì rientrare, poiché lo sentii parlare al telefono come pensasse di essere solo in ufficio.
Capii stesse parlando con Claudia, sua moglie, ma nel sentire le sue parole rimasi sbalordita!
“Claudia, amore, dai che domani sera ci divertiamo! Abbiamo creato veramente un bel triangolo con Valerio, il mio amico fraterno: mi fa piacere vedere quanto godi quando ti scopa!
Ha proprio un gran bel cazzo, grosso come il mio, e mi fa impazzire vederti andare in estasi quando te li infiliamo tutti e due insieme!
Già ti stai bagnando pensando a domani sera? Sei proprio una porcellina... ma è per questo che ti amo!
Ti ricordi la prima volta quando mi facesti la sorpresa di farti trovare mentre ti stava inculando? Mamma mia, fu una eccitazione fantastica, non me lo dimenticherò mai!”
Ero esterrefatta, non potevo certo immaginare che Marco facesse scopare sua moglie da un suo amico: come tante coppie avevano accolto nel loro letto un secondo maschio per aumentare il piacere sessuale!
Il fatto poi che il secondo uomo fosse addirittura un amico fraterno di Marco era certamente un valore aggiunto che aumentava ancor più l’eccitazione e il piacere!
Pensavo di aver sentito abbastanza, ma mi sbagliavo: il resto della conversazione mi fece rabbrividire... piacevolmente!
Marco seguitava a parlare... e capii stesse parlando di me!
“No, ancora non è rientrata: generalmente dopo mangiato si fà sempre una passeggiata!
Si, lo so, ti piacerebbe molto me la scopassi per poi inserirla nel nostro triangolo: un quadrilatero aumenterebbe il nostro piacere!
Sei proprio una porca: da quando l’hai conosciuta ci stai facendo un pensierino!
Pensa se sapesse quante volte abbiamo fantasticato di metterla in mezzo a noi due, tutti e tre avvinghiati uno all’altra sul nostro letto: tu a leccarle la fica mentre io me la scopavo!
Mamma mia quante sborrate le abbiamo dedicato quando, durante i nostri giochi, tu fingevi di essere lei, la mia segretaria, mentre ti chiavavo!
E’ stato eccitantissimo solo fantasticarlo, pensa se accadesse nella realtà: io che le schizzo nella fica mentre tu la fai sborrare con la tua impareggiabile lingua… la faremmo morire di piacere!
Solo a pensarci mi si addrizza il cazzo!”
Dio santo! Non riuscivo a credere a ciò che sentivo! Ero sbalordita!
Seguitai a sentire: non mi sarei persa quella conversazione per tutto l’oro del mondo!
“Claudia, tu lo sai che Manuela mi piace molto, come a te piace molto Valerio, il mio amico: pensa che goduria scopare tutti e quattro sullo stesso letto, tu ti chiavi Valerio, mentre io mi fotto Manuela!
E’ una donna stupenda, affascinante, desiderabile, di una sensualità straripante e sono certo sarebbe meraviglioso entrarle dentro la fica, ma ho sempre evitato di farle capire il desiderio che ho per lei!
Primo perché sono il suo datore di lavoro e non vorrei pensasse che, data la mia posizione, possa approfittarmi di lei... non lo merita!
Secondo, perché è sposata!
Claudia, sai bene che abbiamo deciso di fare sesso e godere con tutte le persone con cui si crea una reciproca attrazione, ma senza rovinare le famiglie: non vorrei assolutamente che la mia corte potesse in qualche modo minare il rapporto affettivo con il marito!
È pur vero che ultimamente l’ho vista strana, come avesse problemi famigliari, ma non ho voluto essere invadente nel chiederle il motivo!
Comunque rimane il fatto che ho una gran voglia di scoparmela... cazzo santo... poteva essere single!” e cominciò a ridere alla sua battuta!
Io, invece, dopo aver sentito le sue parole, non ridevo affatto!
Il fatto di sentirmi così tanto desiderata, non solo da Marco ma anche da sua moglie, mi aveva piacevolmente sorpreso: non avrei mai immaginato poter essere il loro desiderio sessuale e, ad essere sincera, la cosa non mi dispiaceva affatto!
Era così tanto tempo che non facevo sesso ad un certo livello che non mi sarebbe affatto dispiaciuto concedermi ai loro desideri!
Pensando a Claudia ebbi un lieve senso di invidia: io ormai avevo dimenticato come fosse fatto un cazzo, mentre lei se ne gustava addirittura due!
Proprio vero: nella vita chi ha tanto e chi ha niente!
Uscii dall’ufficio senza farmi sentire e, avendo smesso di piovere, cominciai a passeggiare.
Pensai a quello stronzo di mio marito e, senza volerlo, feci un confronto con Marco.
Giorgio, mio marito, non mi guardava più, mi tradiva spudoratamente, senza più alcun rispetto della mia persona e mi faceva sentire umiliata!
Marco, al contrario, nonostante avesse per moglie una strafica che, tra l’altro, dal punto di vista sessuale doveva essere una bomba, aveva un forte desiderio di possedermi e, magari, il che non guasta, di dividermi con sua moglie!
Da giovane, all’università, oltre che gustarmi molti maschietti, avevo anche avuto vari rapporti saffici, che mi avevano completamente soddisfatto e mi avevano lasciato un piacevole ricordo: baciare una donna e scambiare con lei deliziose leccate di fica fino a sborrarci in bocca mi aveva sempre fatto godere moltissimo!
Questo per dire che non mi sarei certamente tirata indietro se Claudia, come avevo sentito, avesse voluto leccarmi la fica mentre suo marito mi chiavava!
Inoltre Marco aveva tanto rispetto di me che rinunciava a corteggiarmi per timore di rovinare la mia vita coniugale!
Nonostante i continui tradimenti di mio marito io non lo avevo mai tradito... ma cominciai a farci un pensierino: non avevo più intenzione di far crescere le ragnatele sulla mia fica!
Dovevo solo organizzare una cosa seria e mettere a conoscenza Marco della mia crisi coniugale: la mia sessualità si stava risvegliando... avevo una gran voglia di scopare, anzi, di fare nuovamente tutte le porcate che facevo da giovane e che avevo abbandonate dopo sposata!
Provai una profonda ammirazione sia per Marco che per sua moglie: a differenza di tante coppie che si tradiscono spudoratamente, loro avevano deciso di condividere il piacere sessuale, senza alcuna gelosia!
Magari quello stronzo di mio marito, invece di cornificarmi con le sue zoccole, mi avesse proposto di divertirci insieme: ero certa il nostro matrimonio ne avrebbe guadagnato alla grande!
Tornai in ufficio e andai subito nella stanza di Marco: già mi ero preparata il discorsetto...
“Marco, scusa il ritardo: la passeggiata si è protratta più del normale! Mentre passeggiavo la mia mente era rivolta ai miei pensieri e non ho guardato l’orario!
Forse te ne sarai accorto, ma sto passando un periodo difficile, non mi riconosco più: io sempre allegra e sorridente, mentre ora seria e accigliata!
Avessi almeno una spalla su cui piangere per sfogare la mia rabbia!”
Mi fissò con uno sguardo che mi fece rabbrividire!
“Sì, ho notato il tuo cambiamento e ho immaginato stessi passando un periodo di crisi, ma non mi sono permesso di entrare nella tua privacy!
Certamente ti farebbe bene non tenerti tutto dentro e parlarne con qualcuno: se non ti offendi, visto che ci conosciamo da molto tempo, una sera ti invito a cena così puoi liberamente sfogarti!
Ovviamente solo se lo ritieni opportuno e credi possa farti bene: non vorrei essere invadente!”
Ma quale invadente: non aspettavo altro!
“Grazie, Marco, sei molto caro, certamente mi farebbe bene sfogarmi con qualcuno, ma non vorrei mancare di rispetto a tua moglie: passare una serata con la propria segretaria… tu mi capisci!” e gli sorrisi.
“Ma stai scherzando: tu non conosci Claudia, abbiamo un ottimo rapporto, non si fa certo problemi se passo una serata con una mia amica, come non me ne faccio io se lei trascorre una serata con i suoi amici! Anzi, ora la chiamo e glielo dico e vedrai che non farà assolutamente problemi… così ti sentirai più sollevata!!”
Telefonò a sua moglie e le descrisse brevemente la situazione… poi mi passò il cellulare!
“Tieni, vuole parlarti!”
“Pronto! Ciao, sono Manuela!”
“Ciao, tesoro, è un piacere sentirti! Mi ha accennato Marco che hai qualche problemino e avresti piacere parlarne con lui per qualche consiglio, ma temi io possa rimanere male se passassi una sera con lui.
Spero tu stia scherzando: assolutamente nessun problema, anzi, se parlare con lui può aiutarti a risolvere i tuoi problemi ne sarei felice!
Ti dirò di più, tanto tra femminucce ci capiamo al volo: se la serata prendesse una bella piega non farti scrupoli a trascorrere un piacevole dopo cena... cogli l’attimo... sappi che non sono gelosa!
Ti do anche una dritta, ma tienitela per te: mio marito ha un forte debole per te… non scendo nei particolari per non essere volgare… tu apriti completamente con lui… in tutti i sensi… e lui risolverà tutti i tuoi problemi! Capito che intendo? Spero di essere stata chiara!”
Cazzo santo, il cellulare mi scottava in mano!
Quando con voce sensuale mi disse di aprirmi completamente con Marco già mi vidi a cosce spalancate che offrivo senza pudore la mia fica al suo cazzo voglioso di chiavarmi!
Al solo pensarci sentii la fica contrarsi dolcemente: era da tempo immemorabile che non sentivo tali sensazioni!
Marco mi fissava, mentre sua moglie mi faceva chiaramente capire che potevo scoparmelo senza problemi… mi dava il suo più ampio consenso!!
Questa complicità con Claudia mi eccitava non poco!
Mentre ricambiavo lo sguardo di Marco le risposi subito!
“Sì, ho capito perfettamente cosa intendi, sei stata molto chiara e devo confessarti sinceramente che apprezzo molto ciò che mi hai detto: anche se non ci frequentiamo ti stai comportando da vera amica, una amica che ha capito quali possano essere le mie esigenze e di questo ti ringrazio! Ho proprio un enorme bisogno che qualcuno possa aiutarmi a risolvere i miei problemi nella maniera che intendi tu… e sono certa Marco sia la persona adatta! Spero tanto di poter ricambiare…”
La risposta di Claudia non si fece attendere... e mi procurò un piacevole brivido!
“Tesoro mio, io saprei benissimo come potresti ricambiare… e spero vivamente tu possa prendere in considerazione la mia proposta: perché fermarti a mio marito se puoi avere anche sua moglie! Dove si mangia bene in due potrebbe essere ancora più piacevole mangiare in tre… non trovi?”
Cazzo santo, la porca si stava proponendo spudoratamente, senza alcun ritegno!
Il suo invito era chiaro: scopati pure mio marito, goditelo completamente senza alcuna remora… ma poi ti voglio tra le mie braccia… per darci reciproco piacere!
Rimanemmo qualche attimo entrambe in silenzio, poi lei riprese a parlare… e quello che mi disse mi sconvolse totalmente… in maniera meravigliosa!
“Manuela, spero tu abbia capito che mi piaci molto e inoltre ho apprezzato particolarmente il rispetto che hai avuto nei miei confronti temendo di ferirmi per trascorrere una serata con mio marito!
Desidero tu sappia, per evitare equivoci, che appena ti ho visto la prima volta in ufficio da Marco, mi sei entrata subito nel sangue!
Indossavi un vestito molto attillato che ti modellava in maniera sensuale il seno e i fianchi… e ho sentito immediatamente un formicolio in mezzo alle gambe… un messaggio inequivocabile di quanto tu possa eccitarmi!
Spero di non averti offeso, ma volevo tu sapessi!
Dopo che Marco ha risolto i tuoi pensieri sarebbe piacevole passare una serata tutti insieme: una deliziosa cenetta a tre, io, te e mio marito… senza altre presenze ingombranti!
Ritieniti già invitata… sono certa trascorreremo una serata più che piacevole tutti e tre insieme... da soli!”
Madonna mia, ero sempre più eccitata, mi sentivo la fica dolcemente bagnata: Claudia mi stava facendo una corte sfacciata, non nascondeva il suo desiderio di avermi e la cosa mi stava inebriando!
Disse la frase “da soli” con una voce così sensuale che già mi sentivo la sua lingua volteggiare tra le labbra della fica!
Non volevo certo nascondermi, né fare la puritana: volevo sapesse che, se volevo, sapevo essere spudorata come lei!
“Hai ragione: se è quello che penso io ti confermo subito la mia presenza!
Sappi che se la situazione è allettante non mi tirerei certo indietro... e sono d’accordo con te... sarà tutto molto piacevole! Comunque sappi che i sentimenti che hai nei miei confronti sono ampiamente ricambiati, in maniera totale!” le risposi cercando di usare anche io un tono di voce sensuale! Le sue ultime parole mi fecero ribollire il sangue!
“Tesoro mio, le tue parole mi stanno facendo bagnare come una porcellina!”
Ci scambiammo i numeri dei cellulari con la promessa di risentirci quanto prima.
Durante tutta la telefonata io e Marco eravamo rimasti a fissarci negli occhi: il pensiero potesse aver capito che sua moglie mi aveva dato il suo più ampio consenso a farmi scopare da lui e che mi aveva fatto chiaramente capire il suo desiderio di lesbicare con me, non faceva altro che aumentare la mia piacevole eccitazione!
Ormai li desideravo entrambi con tutta me stessa: mi sembrava di sentirmi già in mezzo a loro, in un intreccio di corpi che ci avrebbero portato all’estasi sessuale!!
“Marco, tua moglie è stata molto convincente per cui approfitto della tua disponibilità di invitarmi a cena: ho proprio bisogno di sfogarmi e parlare con un amico! Ti faccio sapere quando posso uscire: non voglio dire niente a mio marito… non merita io sia sincera con lui!”
Appena arrivai a casa mi sdraiai sul divano a pensare: ovviamente mio marito non c’era… la solita cena di lavoro… o forse tra le cosce delle sue segretarie… ma ormai era tardi per organizzare qualcosa di piacevole con Marco!!
Telefonai a mio marito: gli misi la scusa che volevo invitare alcune mie amiche e volevo sapere se avesse in programma qualche viaggio di lavoro.
Quando mi disse che, purtroppo, sarebbe stato via dal giorno dopo, che era sabato, al lunedi sera mi sembrò di toccare il cielo con un dito: se Marco non aveva impegni, lo avrei invitato a cena!
Poi mi rammentai della telefonata: per la sera seguente avevano l’incontro a tre con Valerio!
Bene, poteva essere proprio l’occasione giusta per vedere quanto desiderasse scoparmi!
Presi il cellulare e gli mandai un messaggio.
“Ciao! Domani sera mio marito non c’è: torna lunedi sera. Se non hai impegni che ne dici se invece di andare al ristorante non vieni a casa mia? Mi farebbe piacere. Mi sentirei più a mio agio per parlarti dei miei problemi!
Ovviamente, ribadisco, solo se a Claudia non dispiace io ti inviti a casa!”
La sua risposta fu tutta un programma.
“Non voglio essere ipocrita, ma speravo mi invitassi a casa… senza tuo marito! Claudia mi ha confermato quanto ti ha detto per telefono: non farti alcun problema! Comunque stai pure tranquilla che lei saprà benissimo come trascorrere piacevolmente la sua serata!”
Sentii il cuore scoppiarmi nel petto: il pensiero Marco rinunciasse ad un eccitantissimo rapporto a tre con sua moglie e Valerio pur di venire da me, con l’intento di scoparmi, mi faceva sentire in Paradiso!
Pensai anche a Valerio: aveva la possibilità di trascorrere da solo una eccitante e romantica serata con la moglie del suo amico!
Uhmmm! Che situazione eccitante: mentre io mi facevo scopare da Marco il suo amico si scopava Claudia!!!
“Ti aspetto per le 20,00… non tardare!” gli scrissi. Mi rispose con una domanda che mi fece palpitare.
“Davvero hai piacere io venga a casa tua? Senza tuo marito?”
Non ebbi nessuna intenzione di mascherare i miei desideri… volevo capisse che ero pronta a riceverlo dentro di me!
“Sì! Mi fa molto piacere tu venga… proprio perché non c’è mio marito! Tu fino a che ora puoi trattenerti? Non mi piace fare le cose di fretta! Come sempre non vorrei approfittarmi troppo della gentilezza e comprensione di Claudia!” gli chiesi.
“Non ho problemi di orario: Claudia sarà molto impegnata per tutta la serata, anzi, conoscendo le sue frequentazioni, credo ne abbia fino a notte fonda! Comunque mi ha detto che le sei molto simpatica per cui non devo tornare a casa senza aver risolto tutti i tuoi problemi!”
Il sangue mi ribolliva!
“Anche se i miei problemi dovessero richiedere molto tempo prima di essere totalmente risolti?”
La sua risposta mi fece rabbrividire!
“Assolutamente sì! Mia moglie, che ormai ti considera una sua intima amica, mi ha dato carta bianca: anche ci volesse tutta la notte desidera io risolva completamente tutti i tuoi problemi! Mi ha anche detto di riferirti che nel caso io non sia in grado di risolvere qualche tuo problema di stare tranquilla… ci penserà poi lei a completare l’opera!”
Madonna santa, pensai immediatamente alla sua lingua che mi scandagliava ogni centimetro quadrato della fregna e del buco del culo per farmi impazzire!
Ogni momento di più mi sentivo attratta da loro, mi stavano conquistando e la cosa mi affascinava! Mi sentivo corteggiata da entrambi, dal marito e dalla moglie, con dolcezza, con delicatezza, senza violenza o soprusi considerando che lui era il mio datore di lavoro, con proposte velate, doppi sensi… che non facevano altro che eccitarmi oltre misura!
Decisi di inviare a Claudia un chiaro messaggio!
“Ti pregherei di dire a Claudia che alcuni miei problemi, quelli più intimi e segreti, li terrò solo per lei: dille che troverò molto piacevole sia lei a risolverli per completare l’opera che hai iniziato tu!
Marco… dai… vieni… che ti aspetto!”
Chiusi gli occhi e ripercorsi con la mente tutto il pomeriggio: la telefonata tra Marco e la moglie, il nostro colloquio, la telefonata con Claudia, la quale mi aveva fatto capire di non farmi scrupoli se volevo trascorrere una serata diversa… cioè con il cazzo del marito dentro la mia fica bollente!
E poi gli ultimi messaggi che non facevano altro che confermare i nostri reciproci desideri: Claudia che diceva al marito di passare la notte con me, di chiavarmi e incularmi per bene, che poi avrebbe completato lei l’opera con una meravigliosa lesbicata!
Fui travolta da mille pensieri erotici: si risvegliò in me il desiderio di essere nuovamente una troia, come ero prima di sposarmi, quando tutti i miei deliziosi buchetti erano sempre pronti a farsi riempire da poderosi uccelli!
Cominciai a fantasticare, mentre la mia mano si insinuò tra le mie cosce, come faceva di solito quando sognavo di lasciarmi andare alle porcate più spinte!
“Calma con le fantasie, altrimenti impazzisci!” mi dissi dentro di me, “Prima pensa a sedurre Marco, che non aspetta altro, che il resto verrà di conseguenza… dopo ti farai la moglie e poi anche il suo amico!” mi ripetei!
Ma volevo che il tutto avvenisse gradatamente in maniera erotica ed eccitante: non volevo farmi trovare a cosce larghe chiedendogli di chiavarmi, come una mignotta da strada!
Il sabato mattina mi sentivo euforica, non stavo nella pelle e il cuore mi batteva a mille: mi stavo sciogliendo al solo pensiero Marco venisse a casa con l’idea di sedurmi!
Dio mio, cosa mi stava succedendo: già mi sentivo tra le sue braccia, soffocata di baci, le sue carezze farsi sempre più audaci… la mano scivolarmi tra le cosce… alla ricerca del piacere!
Non mi riconoscevo: prima di sposarmi non mi ero mai tirata indietro se capivo un maschio desiderasse chiavarmi… se mi piaceva allargavo le gambe e mi godevo senza alcuna remora il suo cazzo nella fica per poi farlo finire, come era mio solito, dentro la mia bocca… ho sempre ritenuto un piacere inuguagliabile gustare lo sperma dal cazzo che mi ha fatto godere!
Ma non avevo mai desiderato nessuno, neanche mio marito, come stavo desiderando Marco: dopo quanto avevo sentito dalla telefonata con la moglie, dei suoi forti desideri nei miei confronti, delle molteplici sborrate che mia aveva dedicato, insieme a Claudia, sognando di chiavarmi, ormai lo volevo con tutta me stessa!
Andai dalla parrucchiera, anche mia estetista di fiducia: prima una meravigliosa pettinata sensuale e poi le chiesi di acconciarmi per bene la fica come richiedeva una occasione speciale!
Ovviamente tenni per me che si trattasse del mio primo rapporto sessuale extraconiugale: per Marco, il primo amante della mia vita, volevo essere al top!
Pensai di preparare una serata romantica... preludio di un meraviglioso dopo cena!
Imbandii la tavola per due, proprio come si conviene: piatti, bicchieri e posate del mio migliore servizio da tavola... ed un candelabro con una candela al centro tavola!
Mentre preparavo il tutto il cuore mi batteva a mille: stavo preparando l’ambiente e l’atmosfera adatta per fare sesso…
Scelsi un look seducente, e fortemente stimolante, indossando un vestitino che adoravo!
Con le spalline, mi lasciava completamente nuda la schiena, fin quasi all’inizio del solco delle natiche, e l’ampia scollatura metteva bene in vista la rotondità del mio seno prorompente: sarebbe bastato un movimento avventato e le tette sarebbero balzate fuori in tutta la loro avvenenza.
La seta leggera del vestito, inoltre, metteva in bella evidenza i miei grossi capezzoli: quando mi eccito diventano due chiodi, che premono in maniera indecente, ma certamente eccitante, la stoffa del vestito… sembrano vogliano bucarla e spuntare fuori!
Inoltre era un vestito abbastanza corto, per di più con uno spacco laterale, da lasciare le cosce abbondantemente scoperte, e anche spudoratamente attillato: non solo metteva in risalto il mio culo decisamente attraente, ma permetteva, ad un occhio particolarmente attento, di notare che sotto non avevo nulla!
Non avevo indossato né reggiseno, né tantomeno le mutandine. Mi aveva sempre eccitato sentire la fica scoperta… a buon intenditor!!!!
Neanche le calze: con le cosce sfacciatamente scoperte, volevo gustarmi il calore della mano che le avrebbe accarezzate!
Alla parrucchiera avevo chiesto una pettinata con i capelli raccolti sulla nuca, in modo da lasciare completamente scoperti il viso e il collo: non volevo ostacoli tra le labbra di Marco e la mia carne!
Non potevano mancare scarpe con tacco alto… che mi conferivano un portamento decisamente seducente!
Era tutto pronto, mancava solo lui!
Attesi il suo arrivo seduta sul divano, con il cuore che palpitava: me lo immaginai nuovamente sopra di me, con il suo cazzo piantato nella mia fica… che mi chiavava senza pietà!
Appena sentii suonare alla porta andai ad aprire: quando Marco mi vide sgranò gli occhi.
“Manuela, Dio mio, sei bellissima! Fatti guardare!”
Mi prese per la mano e mi fece volteggiare per scrutarmi completamente... e la cosa mi fece fremere di piacere!
“Scusa, ma questa sera proprio non mi andava di stare da sola… e ho preferito farti venire a casa!! Forse tu e Claudia avevate di meglio da fare?” gli chiesi, pensando alla scopata in tre con moglie e amico, ma lui placò ogni mio timore!
“Pensi ci sia qualcosa di meglio che passare la serata con una donna bella e avvenente come te? Anche Claudia si è organizzata bene per trascorrere una piacevole serata! Ti offendi se ti faccio un complimento un po’ volgare?” mi chiese.
“Assolutamente no: se sono complimenti, anche se volgari, mi fanno molto piacere!”
Mi fissò con uno sguardo colmo di lussuria e desiderio: rimase un attimo in silenzio… poi si lasciò andare!”
“Scusa se te lo dico, ma sei una strafica pazzesca, sei uno schianto: lo faresti addrizzare anche ai morti! Sappi che sono veramente lusingato di avere una segretaria così bella e desiderabile come te!”
Madonna mia, mi sentii vibrare il cuore!
Lo abbracciai, stringendolo più del dovuto, e gli diedi un bacetto sulla guancia.
“E’ sempre gratificante ricevere complimenti dal proprio datore di lavoro! Davvero ti piaccio, davvero pensi io sia una bella fica? Sono veramente compiaciuta tu la possa pensare così: è da tempo immemorabile che un uomo non mi faceva un tale complimento! Apprezzo moltissimo questo tipo di complimenti: anche se sono un po’ spinti rendono perfettamente l’idea… ti fanno sentire desiderata! Inoltre, se lo faccio addrizzare anche ai morti, come dici tu, chissà che sensazioni possa provocare ai vivi!” gli risposi sorridendo!
Poi lo presi per mano e lo condussi nel salone da pranzo.
“Vieni, guarda cosa ti ha preparato la tua segretaria!”
Quando vide il tavolo meravigliosamente imbandito rimase strabiliato!
“Mamma mia, che splendore: sembra la cena di due innamorati!” sussurrò... ed il mio cuore seguitò a vibrare!
“Scusa, ma avevo una gran voglia di una cenetta romantica... è tanto tempo che non passo una serata piacevole… ti dispiace?” gli chiesi.
“Pensi possa dispiacermi? Chissà quanti uomini pagherebbero oro per trascorrere una serata romantica con te! Poi, con questo look così seducente, sei irresistibile… fai venire tanti cattivi pensieri!”
Lo fissai negli occhi, sperando capisse il significato del mio sguardo.
“Anche tu sei un uomo: anche a te il mio abbigliamento fa venire cattivi pensieri?!” Sussurrai.
Ricambiò il mio sguardo e rispose con un fil di voce.
“Beh, certo, di fronte a uno spettacolo del genere è difficile rimanere insensibili per chiunque... sprizzi femminilità da ogni poro... ma tu sei sposata... purtroppo!!!” e seguitò a fissarmi con gli occhi di fuori, mentre aveva calcato il tono sulla parola “purtroppo”!
“Per questo anche tu sei sposato! La cosa ti pone dei problemi? Hai pregiudizi a passare una serata romantica con la tua segretaria… anche se sposata?” gli chiesi, mentre il cuore andava a 100 all’ora!
“Io nessun pregiudizio... se non ne hai tu!”
“Pensi che se ne avessi avrei preparato questa allettante atmosfera? Certamente avrai capito che i miei problemi riguardano la mia vita coniugale… diciamo che ancora non ho capito se sono ancora sposata! Comunque, pensi sia un grave peccato per una donna avere piacere di passare una serata con un uomo?”
I suoi occhi brillavano!
“No, assolutamente nessun peccato! Anzi, per rendere questa serata veramente indimenticabile, se permetti, vorrei farti la corte… anche se per gioco non pensi sia molto piacevole sentirti corteggiata… anche se sono il tuo datore di lavoro?”
Come si dice? Mi stavo sciogliendo come neve al sole!
“Davvero vuoi corteggiarmi? Sei un monello… non è che hai intenzione di sedurmi… sarebbe un classico tra il datore di lavoro e la sua segretaria! Marco, le tue parole mi stanno mettendo il fuoco addosso! Non giudicarmi una spudorata, ma non so come mi comporterei dietro tue specifiche avances, non so se riuscirei a tirarmi indietro!”
“Sappi che a me piace sia la donna a prendere l’iniziativa: mi fa impazzire la donna che senza remore, né tabu, mi manifesti apertamente ed in maniera spudorata tutti i suoi desideri, anche quelli più indecenti e depravati, e mi chieda sfacciatamente di soddisfarglieli tutti… fino in fondo!
Con tutto il rispetto… è già stato detto: “Chiedete e vi sarà dato!”
Ecco, il porcellino si era dichiarato: dovevo essere io a fare il primo passo… poi lui mi avrebbe fatto il servizio completo!
Ovviamente non chiedevo di meglio!
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