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Il temporale - 1


di bird2012
06.11.2020    |    42.483    |    16 9.5
"Ci mancherebbe pure che la mia vicinanza gli risvegliasse le antiche passioni di libertino sfonda fiche: non saprei proprio come comportarmi! Bene, mi vesto..."
IL TEMPORALE
Cap.1


Un temporale di una inaudita violenza: tuoni, fulmini e saette, addirittura allertata la Protezione civile.


Io, Chiara, la figlia.
Dio santo, non ce la faccio, ho sempre avuto paura dei tuoni e dei fulmini, sin da bambina, ed anche ora a 25 anni non è cambiato niente!
Quando c’è mio marito mi aggrappo a lui, ma questa sera sono pure sola, lui è fuori città per lavoro, sta ad un Congresso di medicina, non resisto!
Quasi quasi vado a letto da papà, come quando ero bambina e c’erano i tuoni!
Non credo papà se la prenda a male: anche se mamma purtroppo non c'è più non credo non abbia piacere di stringermi a lui mentre fuori infuria questo cazzo di temporale.

Io, Franco, il padre.
Dio santo, che tempo: era molto che non pioveva così e poi con questi tuoni… sembra crolli il mondo!
Mi dispiace per Chiara: so bene quanto abbia paura dei tuoni e dei lampi e questa sera non c’è neanche il marito per confortarla!
Da piccola veniva sempre dentro il nostro letto e si metteva in mezzo tra me e sua madre per farsi fare le coccole, ma adesso è una donna, felicemente sposata, e non credo, anche se il tempo fuori è infernale, abbia intenzione di cercare coccole da suo padre.

Io, Chiara, la figlia.
No, non è possibile, non ce la faccio, non me ne frega un cazzo: i tuoni mi mandano fuori di testa… mi fanno pensare alla guerra… ai bombardamenti… per carità!
Vado da lui e mi infilo nel suo letto: sono certa non mi respingerà!
Prima mi infilo una sottoveste, non credo sia opportuno presentarmi da lui tutta nuda: anche se sono sua figlia sono pur sempre una donna e ho saputo da mamma, che si confidava spesso con me, che papà ha sempre avuto un debole per le donne, anzi, per essere sinceri, mi diceva apertamente che a papà piaceva molto la fica!

Lei era certa che papà, quando gli capitava l’occasione, non si faceva certo scrupoli di scoparsi qualche porcellina in cerca di piacere, ma, sapendo quanto lui l’amasse, passava sopra alle sue scappatelle.
Ci mancherebbe pure che la mia vicinanza gli risvegliasse le antiche passioni di libertino sfonda fiche: non saprei proprio come comportarmi!
Bene, mi vesto e vado da lui!

Comunque informo Giorgio, mio marito, voglio farlo stare tranquillo, non vorrei si preoccupasse sapendo quanto temo i forti temporali: ora gli dico che vado a letto da papà!
Sono certa che il mio porco comincerà a fantasticare, lo conosco bene: dice che sono una gran troia, che mi piace il cazzo e non fa altro che propormi di farmi chiavare da qualche altro maschio!
Non è che mi dispiacerebbe, prima di sposarmi la mia fica l’ho fatta lavorare molto, non mi sono mai tirata indietro quando mi si è presentata l’occasione di godermi qualche bel cazzo, ma ho paura certi giochi possano rovinare la nostra splendida unione!

Io, Giorgio, il marito.
Ho sentito dalle ultime notizie che da noi sta facendo il finimondo: penso a Chiara, lei ha una paura fottuta dei tuoni… chissà come farà.
Mi è arrivato un messaggio al cellulare… è lei!
Ah! Bene, va a letto dal padre: è più forte di lei… non sopporta i tuoni!

A pensarci bene, come si dice, non tutti i mali vengono per nuocere, anzi, talvolta sono una benedizione: non ho perso la speranza che mia moglie si faccia chiavare da un altro maschio! Le propongo spesso di fare qualcosa a tre, per farle provare il piacere di esser presa da due maschi insieme, ma seguita a dirmi che non si sente sicura e che ha paura di perdermi!
Io mi accontenterei anche solo di guardarla mentre si fa chiavare: in poche parole non mi dispiacerebbe mi facesse cornuto!

Lei stravede per suo padre, specialmente da quando è rimasto solo per la scomparsa prematura di sua moglie, quindi trovarsi a letto con lui potrebbe essere l’occasione giusta per farmi finalmente cornuto!!
La vita è imprevedibile, chissà cosa potrebbe accadere: aggrappata a lui per paura dei tuoni, con i due corpi stretti uno all’altra, potrebbe scapparci prima una leggera toccatina, poi una reciproca carezza, prima innocente, ma poi più audace, addirittura sfacciata… ed ecco che il cazzo si addrizza e la fica si bagna!!

All’improvviso potrebbe avvenire un movimento involontario ed ecco che il cazzo spinge contro la fica!
La mia dolce mogliettina, sempre avvinghiata al padre, porca come è non le pare vero: allarga le cosce, spinge il bacino, e lo fà entrare dentro di lei!
Poi muove oscenamente il ventre per accompagnare il cazzo a penetrarla completamente, fino ai coglioni… con tutti gli onori che una figlia deve riservare al cazzo del padre che la vuole chiavare!

Ho sempre sentito strane voci su mio suocero: che sia stato un donnaiolo, un libertino e che abbia cornificato molti mariti!
Proprio quello che ci vuole per me: non mi dispiacerebbe affatto che mia moglie mi facesse cornuto, se poi lo facesse addirittura con il cazzo di suo padre sarebbe il massimo del godimento!
Madonna mia, se accadesse una cosa del genere credo impazzirei!

Forse è meglio la smetta di volare con la fantasia e torni con i piedi per terra: certi rapporti depravati e perversi tra padre e figlia si leggono solo sui racconti erotici, ma la realtà è diversa, quindi devo sperare acconsenta di farsi scopare da qualche altro cazzo al di fuori dell’ambito familiare!

Io, Franco, il padre.
Cazzo santo, Chiara sta entrando nella mia stanza: ma che intenzioni ha?
Mamma mia, la luce dei lampioni illuminano leggermente la stanza e mi permettono di vederla: indossa solo un baby doll, che le copre a mala pena la fica e il culo, ma sotto riesco ad intravvedere come sia completamente nuda!

Sarà pure mia figlia, ma è un pezzo di fregna spaventosa: beato Giorgio, suo marito, che se la scopa!
Spero non voglia venire a letto accanto a me in queste condizioni: il mio cazzo ancora non riesce a discriminare eventuali gradi di parentela… per lui la fica è sempre la fica… anche quella di mia figlia!!
Invece è venuta!!!
Porca puttana, non mi ha chiesto neanche il permesso: si è intrufolata sotto il lenzuolo e mi è venuta quasi addosso… abbracciandomi!

Io, Chiara, la figlia.
Sono entrata di soppiatto, vedo che mi sta guardando, anzi, mi sta fissando: ho l’impressione che vedermi con il baby doll gli faccia un certo effetto, come un certo effetto lo fa anche a me vedermi fissare con tanta attenzione da papà!
Faccio finta di niente e mi infilo sotto il lenzuolo: appena entrata un tuono enorme mi fa saltare… e mi trovo addosso a lui!
Senza volerlo, per abbracciarmi a lui e cercare conforto tra le sue braccia, gli ho messo una coscia sopra il suo ventre, proprio a contatto del cazzo, e, tanto per completare l’opera, anche la fica contro la sua coscia.

Lì per lì non me ne sono resa conto, ma passato il tuono ho realizzato che la situazione era molto imbarazzante: con la fretta di andare da lui ho indossato solo la sottoveste, ma ho dimenticato di indossare le mutandine… ora mi trovo con la fica scoperta contro la sua coscia!
Cazzo santo… che figura!
Cerco di limitare i danni.

“Papà, scusa questa irruzione nel tuo letto, ma sai quanto io tema i tuoni, è più forte di me: che ti dispiace se rimango qui con te? Come quando ero piccola? Ti prego, stringimi forte a te, almeno finché non termina il temporale… poi me ne ritorno nel mio letto!”

Io, Franco, il padre.
Non so se si è resa conto che mi ha messo una coscia sul cazzo e sento chiaramente il calore della sua fica contro la mia coscia… per di più senza mutandine: credo mia figlia sia impazzita!
Capisco aver paura dei tuoni, ma cazzo santo non sono mica di marmo!
Mi ha chiesto di rimanere a letto con me e stringerla forte: come dirle di no?

“Certo, Chiara, che puoi rimanere con me: il tuo papà ti stringerà forte per farti sentire protetta, sono certo il contatto del mio corpo ti farà pensare a qualcosa di piacevole e scaccerai la paura dei tuoni!
Però forse ti è sfuggito un particolare abbastanza importante: non sei più una bambina e non vorrei ti sentissi in imbarazzo nello stare abbracciata a tuo padre che, fino a prova contraria, è un uomo!”

Ecco, gliel’ho detto: figlia avvisata è mezza salvata… anche perché comincio a sentire il duplice effetto coscia-fica addosso a me… in poche parole mi si sta addrizzando il cazzo!
I maschietti sanno bene che in queste situazioni noi non possiamo fare niente, non possiamo gestire i nostri comportamenti: il cazzo vive di vita propria… se decide di addrizzarsi poiché si sente dolcemente stimolato noi possiamo solo prenderne atto… e comportarci di conseguenza!
Chiara è una donna e sentirà perfettamente il turgore del mio cazzo contro la sua coscia: come si comporterà?

Io, Chiara, la figlia.
Ho recepito perfettamente il messaggio di papà: “Chiara, ti rammento che sono un uomo: non vorrei ti sentissi in imbarazzo se ti infilo il cazzo nella fica e ti dò una bella ripassata!”

Ma papà ignora che non mi sentirei affatto in imbarazzo dal farmi infilare dal suo uccello: un bel cazzo nella fregna che mi sbatte per bene non mi mette mai in imbarazzo… fosse anche quello di mio padre!
A me il cazzo piace, e neanche poco: come ho detto lo sa bene quel maiale di mio marito che seguita a farmi proposte oscene di farmi chiavare da qualche bel maschio insieme a lui per farmi provare l’ebbrezza di gustarmi due cazzi contemporaneamente!
Vuole lo faccia cornuto, ma fino ad ora ho sempre declinato l’invito… ma mai dire mai!

Dio mio, papà si sta eccitando!
Sento il suo uccello indurirsi sempre di più: anche se indossa gli slip la sua erezione sbatte imperiosa contro la mia coscia!
Siamo rimasti in silenzio!
Ho il mio viso sopra il suo torace nudo, sento il suo respiro sempre più affannato e i battiti accelerati del suo cuore!
Questa situazione imprevista sta eccitando anche me in maniera bestiale: la mia fica inizia a colare sopra la sua gamba e mi sto gustando con vero piacere il turgore del suo cazzo… è una situazione meravigliosa, altamente eccitante, per cui non ci penso neanche lontanamente di togliermi da questo dolce abbraccio!

Io, Franco, il padre.
La situazione sta prendendo una piega imprevedibile: non riesco a controllare la mia eccitazione, il cazzo sta diventando sempre più duro… e Chiara non si sposta di un millimetro!
Inoltre, tanto per non farmi mancare niente, comincio a sentirmi inumidire la coscia: però, la porcellina di papà si sta bagnando… allora anche lei si sta eccitando… il cazzo duro di suo padre la sta facendo bagnare!

La situazione sta precipitando: tutti e due fortemente eccitati, io con il cazzo duro e lei con la fica bagnata… impossibile tornare indietro, ma ho l’impressione che nessuno di noi due lo voglia!
Domanda da un milione: in questa situazione chi dovrebbe fare la prima mossa? Chi dovrebbe prendere l’iniziativa? Chiara non è più una bambina, è una donna, per cui non ci sarebbe nulla di strano fosse lei a prendermelo in mano… così, tanto per iniziare… poi la cosa nasce cosa!!!”

Io, Chiara, la figlia.
Sentire questo cazzo gonfio mi sta dando alla testa: sto sbrodolando sempre di più!
Sono sicura papà si sia accorto della mia eccitazione: gli sto sbrodolando sulla coscia come una porca!
Che cazzo di situazione surreale: ognuno di noi due sa che l’altro è eccitato, ma nessuno ha il coraggio di iniziare!

Sinceramente non so quanto io possa resistere: quando sento un cazzo duro che mi desidera non posso fare a meno di sentirmelo nella fica… che mi fotte… mi fotte… fino a mandarmi in paradiso!
Ha ragione mio marito: sono la classica donna da letto che non desidera altro che farsi chiavare e allora perché non concedermi ad altri maschi per godere tutti e tre insieme e farlo cornuto?

La risposta è semplice: amo moltissimo mio marito e temo che questi giochi possano in qualche modo inficiare il nostro meraviglioso rapporto sentimentale!
Non penso proprio di rischiare il mio matrimonio per una scopata… ma con mio padre sarebbe diverso!
Si, cazzo… sarebbe diverso!
Ancora abbracciato a lui sento un tuffo al cuore: se mi concedessi a lui non ci sarebbe alcun pericolo per il mio matrimonio… anzi… farmi scopare da mio marito e da mio padre sarebbe il massimo!

Io, Franco, il padre.
Niente, lei non si muove, ma seguita a sbrodolarmi addosso!
La coscia sopra il mio cazzo mi fa ribollire il sangue: se non voglio sborrarmi nelle mutande devo prendere l’iniziativa, almeno per farle capire che mi piacerebbe conoscerla meglio… poi vediamo!
Intanto comincio ad accarezzarla: nella posizione in cui sta, sopra di me, il suo culetto sta proprio a portata di mano… vediamo come reagisce!

Io, Chiara, la figlia.
Cazzo! La mano sta scivolando lungo la mia schiena, mi sta procurando brividi di piacere: spero non si fermi e raggiunga l’obiettivo che si è prefissato!
Basta, cazzo, ho deciso: se sento la sua carezza farsi particolarmente intima, se mi fa capire apertamente che non si farebbe scrupoli a scoparsi sua figlia, beh! Ricambio immediatamente le sue attenzioni e mi dedico al suo cazzo: muoio dalla voglia di sentire il suo sapore!
Madonna santa… succhiare il cazzo di mio padre!!!
Beh! Se la sua mano scivola lungo la schiena, che c’è di male se la mia mano scivola lungo la sua pancia: vediamo chi arriva prima al traguardo!

Io, Franco, il padre.
Ecco, adesso abbiamo fatto tombola: la sua mano sta scendendo verso il mio basso ventre!
Dai, tesoro di papà, non ti fermare: guarda che se mi prendi il cazzo in mano mica mi offendo!
Io sono arrivato sul culo: non me ne frega niente, vada come vada, io glielo accarezzo… se non gli va vorrà dire che si alza e se ne torna a letto!
Uhmmmm! Che chiappette sode, ha proprio un culetto delizioso! Mi piacerebbe stuzzicarle il buchetto: adoro giocare con il buchetto del culo delle donne! Chissà se alla mia porcellina piace sentirsi accarezzare la rosellina, ma forse oso troppo!! Però se mi manda il segnale giusto!

Io, Chiara, la figlia.
Oddio, sì! Cazzo santo, è arrivato sul culo, me lo sta accarezzando! Sto andando fuori di testa! Mi piace sentirmi accarezzare il culo, ma mi piacerebbe ancora di più se mi accarezzasse tra il solco… se cercasse il mio buchetto! Se sapesse quanto mi piace prenderlo in culo!!!
Dio santo, lo sento che mi vuole: i padri generalmente non accarezzano il culo delle figlie, se lo fanno hanno certamente degli ottimi motivi, per esempio quello di volersele scopare!!
Comincio a pensare mio padre abbia un più che valido motivo: vuole farmi capire che se ricambio le sue dolci attenzioni potrebbe nascere, tra noi due, qualcosa di magico… in poche parole potremmo scopare!!

Cazzo, non sono mica una ragazzina, non mi farò mica scrupoli a fargli capire che sono pronta ad allargare le cosce e offrirgli la mia fica su un piatto d’argento… con tutto quello che segue!
Lui ha osato: mi sta stringendo le chiappe del culo senza alcuna vergogna, ora tocca a me: gli infilo la mano negli slip e glielo prendo in mano… voglio sentirlo gemere!

Io, Franco, il padre.
Lo immaginavo: la porcellina ha voglia di cazzo! La sua mano è arrivata all’elastico dei miei slip, ha scostato l’elastico e sta scivolando dentro! Dio, nooo!!! Ha sollevato la coscia per facilitare l’introduzione della mano, me lo ha preso in mano… e me lo stringe!
Non riesco a tacere!

“Sìììììì!!! Chiaraaaa... sììì! Dio che mano calda!!! Brava, amore di papà… brava! Dio, come me lo hai fatto addrizzare! Brava, stringilo… senti quanto è duro!” gemo di piacere e lei me lo stringe con ancora più libidine!

A questo punto recepisco il suo messaggio: faccio scorrere il dito medio lungo tutto il solco del culo e appena incontro il buchetto spingo il dito dentro!
Ho infilato il dito nel buco del culo di mia figlia e il suo lungo gemito di piacere mi fa capire come abbia apprezzato l’introduzione!

Io, Chiara, la figlia.
Mi gira la testa dall’eccitazione: ho in mano il cazzo di mio padre, duro e gonfio da paura!
Lo sento gemere, gli piace la mia mano intorno al suo cazzo, il suo lungo “Sìììì” di piacere è un invito a seguitare, a non fermarmi!
Vuole che lo stringa e non me lo faccio ripetere due volte: non solo lo stringo, ma inizio un leggero movimento… su e giù!
Poi sento il suo dito: sta cercando il buchetto del culo!
Eccolo! Lo ha trovato: in un attimo mi entra dentro il culo facendomi rabbrividire di piacere!
Ecco un’altra conferma che il porco mi vuole!

Non ci vedo più dalla voglia di essere chiavata!
Io ho il suo cazzo in mano, lui mi ha infilato un dito al culo e ancora vogliamo comportarci da santarellini?
Ha ragione mio marito: sono una donna da letto a cui piace il cazzo… e allora che sto aspettando?!
È meglio io mi faccia conoscere bene da papà: non vorrei ci siano equivoci di sorta!!!
Voglio manifestargli apertamente tutto il mio piacere… affinché comprenda!!

“Sììì!!! Papàààà…. Sìììì!!! Spingimelo tutto in culooo!!! Daiiii… daiiiiii!!! Non mi dirai ti fai scrupoli a fotterti il culo di tua figliaaa… come io non me ne faccio a prenderti il cazzo in mano e stringerlo come mi hai detto!
Dai… mi piace il maschio intraprendente e depravato! Dai, muovi il dito dentro… fammelo sentire!!!
Quando faccio sesso non mi piace il silenzio, voglio esprimere liberamente le sensazioni che provo, anche in maniera volgare, voglio che tra me e il maschio che mi chiava ci sia una completa sintonia per raggiungere il massimo del piacere!
Dai, porco, inculami… inculami!”

Io, Franco, il padre.
Siamo arrivati al capolinea: lei mi sta segando ed io le sto lavorando il buchetto del culo!
Senza saperlo abbiamo instaurato una meravigliosa intesa, proprio quella che chiede lei: io le affondo e le giro il dito nel culo e lei contrae oscenamente lo sfintere per gustarsi per bene il dito che la sta inculando!

Oh, no!!! Cazzo! Mi ha chiesto se mi faccio scrupoli a farle il culo!
Ma quali scrupoli, amore di papà: se vuoi il cazzo del tuo papà, mentre i tuoni seguitano ad impaurirti, non hai che da chiederlo!
Ha detto che le piacciono i maschi depravati e intraprendenti: allora ha trovato il pane per i suoi denti, anzi, per dirla tutta, ha trovato il cazzo per la sua fregna!
Voglio sapere cosa ne pensa: anche me piace parlare!

“Chiara, che intenzioni hai? Vuoi fermarti a farmi sentire la tua mano o per il tuo papà riservi qualcosa di speciale? Sappi che se vuoi con me hai carta bianca!” le sussurro, mentre sta dimenando il culo come una zoccola, me lo spinge contro il dito per sentirselo sempre più dentro, mentre seguita a smanazzarmi l’uccello con una delicatezza sconcertante!
Rimango in trepida attesa di una sua risposta.

E la sua risposta arriva immediata: chiara... limpida... inequivocabile!!!
Sento le sue labbra avvolgere la cappella, mentre la punta della lingua ci gira tutta intorno e la lecca con gusto: con una mano mi accarezza il cazzo, con l’altra mi stringe ritmicamente i coglioni!
Il mio tesoro ha chiarito subito le sue intenzioni… prendendomelo in bocca!

Cazzo santo… questo è troppo!
In un gesto istintivo la mia mano si posa sopra la sua testa e la spinge in basso: la porca non si scompone, sento la bocca intorno al mio cazzo scendere sempre più in giù… più in giù… finché non sento le sue labbra a contatto del mio ventre!

“Chiara, Madonna mia, te lo sei infilato tutto, fino in gola! Lo sento che ti piace il cazzo in bocca! Dai, porcellina di papà, fammi sentire come lo pompi… mi piace sentire la cappella che ti solletica l’ugola! Oddio santo come lo succhi!”

Io, Chiara, la figlia.
Papà ha proprio un gran bel cazzo: duro, grosso, caldo… proprio il cazzo adatto per riempirmi la fica!
Adesso che gli ho preso la cappella in bocca e gli sto accarezzando il cazzo e le palle sono sicura papà avrà capito quali sono le mie intenzioni: voglio scoparmelo!

Che maiale, mi spinge la testa per farmelo ingoiare tutto: se pensa abbia problemi a imboccarlo fino ai coglioni si sbaglia di grosso… ed ora glielo dimostro!
Faccio scivolare le labbra lungo tutta l’asta, sento la cappella farsi largo finché non mi arriva in gola!

Papà geme di piacere e mi incita di pomparlo… come ci fosse bisogno me lo dicesse!
Comincio a pomparlo con gusto, ci metto tutta la passione che mi attanaglia la mente, mentre lui con una mano seguita a scandagliarmi per bene il buco del culo e con l’altra mi accarezza i capelli e accompagna il movimento di su e giù della mia testa sopra il suo cazzo!

Mi piace da morire di succhiarglielo, ma voglio di più: voglio sentire il suo cazzo riempirmi la fica e fottermi come solo un padre può chiavarsi la sua figlia troia!
Questa situazione mi sta mandando ai matti, sono eccitata come non mai: sento la mia fica urlare... vuole il cazzo... tanto cazzo!!!
Ma il cazzo ce l’ho a portata di fregna: devo solo ficcarmelo dentro!
Sono certa che a questo punto anche papà non aspetti altro!

“Papà, non credi ti abbia chiarito apertamente le mie intenzioni? Mi hai fatto venire una voglia matta di farti entrare dentro la mia fica: dai, porco, facciamola questa pazzia, lo sento dal tuo cazzo duro che hai voglia anche tu di fotterti la tua figlia porca! Vieni, che la mia fica non aspetta altro!”

Basta, non ce la faccio più: mi alzo, mi tolgo il baby doll rimanendo nuda!
Un lampo illumina ancora di più la stanza... papà per un attimo fissa il mio corpo nudo... e mi tende le braccia!
Era quello che volevo: afferro l’elastico dei suoi slip e glieli sfilo velocemente... non sto nella pelle!
Siamo entrambi nudi... dobbiamo solo unire i nostri corpi!

Io, Franco, il padre.
La porcellina ha gettato via il suo baby doll: nella penombra intravvedo appena il suo corpo nudo, ma un lampo mi viene in aiuto illuminando la stanza: in un attimo la vedo in tutta la sua sensualità e in un gesto istintivo le tendo le braccia!
La voglio! Voglio entrarle dentro... voglio sentirla godere!
Mi ha sfilato gli slip, il cazzo non ha più impedimenti, si erge dal ventre: è duro e gonfio come poche volte, non vuole più aspettare… vuole la sua fica… la fica di mia figlia!!!
E mia figlia vuole il mio cazzo!

“Chiara, ti sto aspettando: il mio cazzo è pronto per entrarti dentro! Vieni tesoro mio! Prima me lo hai preso in bocca e me lo hai fatto addrizzare per bene, adesso prendilo nella fica: dai… fammi sentire quanto è calda la fica della mia bambina!!!
Dai, porca, impalati sopra il mio cazzo! Dai, amore, sfondati la fregna… che voglio riempirtela di sborra!!”

Io, Chiara, la figlia.
Eccolo, finalmente papà si è dichiarato: vuole la mia fica, vuole penetrarmi con il suo bel cazzone e vuole sborrarmi anche dentro!
Io non aspetto altro… e voglio lui lo sappia!!

“Certo che te la do la mia fica: pensavi mi sarei tirata indietro proprio sul più bello? Allora sappi fin da ora che non mi tirerò indietro neanche in futuro: quando hai voglia di divertirti chiamami che ci divertiremo insieme… tu con la mia fica ed io con il tuo cazzo!

Sappi che sono protetta, puoi venirmi dentro e riempirmi quando vuoi, adoro il rapporto anale, farmi sfondare bene il culetto, e lo sperma che mi cola nella gola mi manda in estasi!
Aggiungo che non ho alcuna preclusione per l’incesto, anzi: sono certa aggiunga quel pizzico di depravazione che rende il rapporto sessuale di un godimento incontenibile!

Come vedi puoi sbizzarrirti come vuoi con me, non metto nessun paletto al nostro piacere: come hai potuto constatare non mi tiro mai indietro a niente, purché da entrambi condiviso!
Papà, ti rendi conto: ormai siamo padre e figlia che scopano come due maiali… come due spudorati depravati!
Dio santo, papà, mi hai fatto venire una voglia di infilarmi il tuo cazzo nella fica e di scoparti che non puoi immaginare!”

Gli monto sopra, a cavallo, sento il cuore andare a mille!
Gli prendo il cazzo in mano e comincio a spennellarmi lo spacco della fica con la sua cappella… su e giù!
Ma voglio che mi guardi per bene quanto sono porca!

“Papà, accendi la luce: voglio guardarti in faccia mentre me lo infilo dentro! Dai, porco, voglio che guardi il tuo cazzo entrarmi nella fica, fino a scomparire completamente dentro il mio ventre!
Voglio sentirlo tutto, voglio sentirmi piena di te!”

Me lo appunto all’ingresso della vagina, allargo le labbra della fica… e aspetto!


Questo racconto ha una impostazione diversa dagli altri, non so se possa piacere.
Fatemi sapere se devo andare avanti!

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