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La maturità - 2


di bird2012
17.07.2013    |    36.056    |    3 9.8
"“Vanessa, ti sento eccitata: te la stai toccando? Stai sognando che tuo padre ti faccia il culetto?” Sentii un lungo gemito..."
LA MATURITA’
Cap.2


La stavo aspettando con il cuore in gola, ripensando a ciò che era accaduto la mattina: il suo pube strofinato contro il mio cazzo, il suo orgasmo, la sua stupenda fica, la sega con la venuta sopra il suo viso… e la raccolta dello sperma tra le sue labbra!!!

E le sue ultime parole: “Grazie amore…” “Credo che il mio culetto sia il giusto premio…”
Mi aveva chiamato “amore” e mi aveva fatto intendere che mi avrebbe donato il suo sederino!
Già me la immaginavo a pecora mentre mi chiedeva di impalarla! Sentii il sangue andarmi alla testa… la figlia che chiede al padre di farle il culetto!

Dovevamo parlare, ma per dirci cosa? Che eravamo stati due incoscienti o per confessarci senza pudore che era stato meraviglioso? Che assolutamente non si sarebbe dovuto ripetere o che era solo l’inizio di un qualcosa di perverso, depravato, ma estremamente eccitante e coinvolgente?

Io, nonostante la mia età matura, non avrei saputo da dove iniziare, ma non avevo tenuto in considerazione la “maturità” di mia figlia.

Arrivò puntuale, io ero seduto sul divano, si sedette vicino a me, a stretto contatto, e mi abbracciò.

“Eccomi, papà, sono tutta per te!!”

Una frase che, in situazioni normali, poteva non avere significati, ma ora…
Aveva la stessa minigonna della mattina e cominciai a fantasticare: chissà se dopo la doccia si era rimessa le mutandine!!!

Non perse tempo, né prese il discorso alla larga: andò direttamente al sodo!
Si avvicinò e mi diede un leggero bacio sulle labbra: rabbrividii e mi resi conto che tra le sue braccia non avevo difese!!!

“Ti è piaciuto?” mi sussurro all’improvviso.

Feci il finto tonto.

“Il bacetto?”

Sorrise.

“No, il nostro primo rapporto incestuoso di questa mattina! ”

Alla frase “rapporto incestuoso” sentii il cazzo impennarsi!

“Il primo?” le chiesi, auspicando capisse dove volevo andare a parare.

“Si, il primo e, almeno per quanto mi riguarda, spero non l’ultimo! A meno che tu…”

“Tesoro, vorrei capire!!! Sei una bellissima 20enne, so che ti fanno il filo e sbavano per te stupendi ragazzi, per di più di serie e ottime famiglie: cosa trovi in un maturo 40enne, per di più tuo padre?”

“Ti sei risposto da solo: trovo un 40enne e per di più mio padre!!!”

Prima di rendermene conto, si alzò e mi venne sopra, a cavallo delle mie gambe, con la sua fica di nuovo posata sopra il mio cazzo!! Dio santo, ma questa volta non avrei resistito!!!

“Asia, ti prego!”

“Vuoi che mi tolga?”

Questa volta avrei dovuto essere io a dire “non ci penso proprio”!!! Mi limitai a dirle:

“No! Ma non ti muovere!”

“No, tranquillo, sto ferma: non voglio farti venire adesso! Il sesso voglio gustarmelo con calma… mi piace centellinarlo e assaporarlo lentamente come si fa con i liquori di alto livello! E tu sei di alto livello… e ti voglio godere come meriti!”

Tacqui, fissandola, e anche lei mi fissò, tirò fuori tutta la lingua e si avvicinò lentamente alla mia bocca!
Non volevo più pensare a niente: aprii le labbra, invitandola a penetrarle!!!
Entrò dentro lentamente: quando tutta la lingua fu dentro la mia bocca le nostre labbra si unirono in un bacio perverso e passionale!!!
Cominciai a succhiarle la lingua come se avessi voluto staccargliela, ma più la succhiavo più lei me la spingeva in bocca!!!
Dopo un po’ si staccò e mi accarezzò il viso.

“Non mi hai risposto: ti è piaciuto? Non mi dire che non ci hai pensato: non capita tutti i giorni poter ammirare la fichetta aperta della propria figlie e sborrarle sul viso! Sono certa che da quando sono uscita non hai pensato ad altro!”

Pensai fosse inutile mentire… e poi perché…

“Hai ragione, tesoro… non ho pensato ad altro… le tue cosce aperte… la tua splendida fica… il tuo viso ricoperto di sperma!”

“Anche io, papà, anche io… non ho pensato altro che al tuo poderoso uccello che sprizzava sborra contro il mio viso… quei deliziosi fiotti di sperma bollente che schizzavano prepotenti da quella boccuccia sulla cappella… cazzo santo che meraviglia! Stringimi forte, sapessi come sono felice… mi hai fatto provare sensazioni stupende!”

La strinsi… ci baciammo ancora… poi mi fissò.

“Mi dai la tua parola che tutto ciò che ti dirò non uscirà mai da questa stanza né mi giudicherai?”

“E me lo chiedi?”

“Papà, cominciamo dall’inizio: la Asia che conosci è solo la metà della mia personalità, quella della brava ragazza studiosa, ecc. ecc.!!! Hai presente la storia del Dr. Jackil e di Mr. Hyde? Tu conosci solo il Dr. Jackil. Non temere, mi riferisco solo al lato sessuale. Comunque non te la voglio fare molto lunga.

E’ normale che a 20 anni si pensi al sesso, solo che a me il sesso diciamo “convenzionale” non mi soddisfa. Non voglio dire che non mi piace, ma non mi appaga completamente. Per sentirmi completamente soddisfatta la mia attività sessuale deve avere componenti trasgressive, perverse, intriganti, depravate, con il gusto del proibito… hai capito?”

Veramente ero senza parole, ma lei non mi dette il tempo di replicare che proseguì.

“Penso che questo esempio possa chiarirti meglio il mio punto di vista. Certamente la sega è l’atto sessuale più semplice che ci sia, ma vuoi mettere fare una sega all’amico di classe e fare una sega al proprio padre? Non pensi che la seconda sia molto più eccitante ed erotica?

Papà, in poche parole non mi piace il rapporto sessuale scontato, quello senza erotismo tra moglie e marito nel letto matrimoniale, oppure quello ancora più scontato di due fidanzati che fanno l’amore in macchina: lei gli fa una sega o, al massimo, un pompino e lui la sgrilletta… tutto prestabilito! Ripeto, non è che non sia bello, ma certamente non è il massimo!!!”

Cosa dire: ascoltavo in silenzio le dissertazioni di mia figlia sul sesso.
Seguitò.

“Senza parlare di quanto mi ecciti sapendo che mi guardano mentre faccio sesso: penso di essere una esibizionista, ma so solo che quando qualcuno, uomo o donna, mi scruta nelle mie intimità sento la fica bagnarsi immediatamente.

Ti confesso che spesso, quando mi viene voglia, indosso la mini senza mutandine e vado in posti dove non mi conoscono per farmi osservare mentre sono seduta a gambe larghe: faccio finta di leggere mentre sento gli sguardi che si posano sulla mia fica e devo dire che spesso sono le donne a fissarmi con insistenza!”

Tacque un attimo, poi riprese.

“A questo punto devo scandalizzarti ulteriormente!!! Non prendo mai io l’iniziativa, ma se mi si avvicina una bella ragazza e mi fa capire che le interesso, beh!!! Non mi tiro indietro!!!”

Lo avevo sentito dalla telefonata con Vanessa che lesbicavano, ma ovviamente finsi stupore.

“Vuoi dire…”

“Si, oltre l’uccello mi piace anche la passera! Quando la mia occasionale amica si avvicina dicendomi che è rimasta piacevolmente attratta dalle mie intimità, comincio ad accarezzarle le mani, la fisso negli occhi con uno sguardo colmo di libidine, struscio la mia coscia contro la sua e quando vedo che comincia ad allargare le cosce dall’eccitazione, adotto sempre la stessa tecnica… le avvicino le labbra all’orecchio e le sussurro con voce suadente:

“Ti piacerebbe guardarmela più da vicino?”

Finora nessuna ha mai rifiutato il mio invito.
La prendo per mano e andiamo al bagno delle donne: non facciamo a tempo ad entrare che ci gettiamo una nelle braccia dell’altra! Ci baciamo oscenamente, ci accarezziamo, le nostre mani frugano i nostri corpi, raggiungiamo le nostre fiche e cominciamo a sgrillettarci reciprocamente!

Poi, ripeto la scena di sempre, ma che mi fa godere come una pazza: mi siedo sulla tavoletta del water e allargo le cosce per mostrarle la mia fradicia e vogliosa fica e, come sempre, le chiedo se le piace guardarmela!”

La interrompo un attimo.

“Come hai fatto con me?”

“Si, papà, ma è proprio lì la differenza: se quando me la guardano loro il piacere è pari a 100, quando me l’hai guardata tu il piacere è salito a 1000… hai capito?”

La strinsi a me.

“Si, tesoro, ho capito benissimo!!!”

Riprese a parlare.

“A quel punto dipende dalla partner: c’è chi si inginocchia e me la lecca fino a farmi venire, con altre invece ci sgrillettiamo una di fronte all’altra mentre me la guardano, mentre altre, le più esperte e certamente le migliori, posano la loro fica contro la mia e cominciamo a sfregarle una contro l’altra finché non sborriamo una sulla fica dell’altra… fica contro fica è veramente un piacere ineguagliabile!!!”

Tutti questi racconti mi avevano fatto indurire il cazzo e, ovviamente, Asia se ne accorse.

“Vedo che le mie storie hanno avuto un ottimo effetto, ma penso che quello che ancora sto per dirti avrà un altro terrificante effetto!!!”

“Perché, hai ancora altro da dirmi? Pensavo fosse abbastanza!”

“No, questo è solo l’inizio… perché adesso viene il meglio!!! In questo mio modo di concepire il sesso ho una complice, una fidata e amorevole complice!!!”

Sapevo tutto, ma finsi di buttarmi ad indovinare.

“Non mi dirai la tua amica Vanessa!!!”

“Si, proprio lei!”

“Ecco perché state sempre insieme, ma in che modo è la tua complice?”

“Primo perché lesbichiamo insieme e godiamo da impazzire una nelle braccia dell’altra: è lei che mi ha insegnato il rapporto fica contro fica… me la strofina che è un angelo! E poi la sua lingua… mi fa godere in maniera indicibile… starei ore con la fica contro la sua bocca! Della sua meravigliosa fica non voglio parlare: voglio sia tu a scoprire le sue virtù!”

Il mio cazzo stava scoppiando… Asia sorrise.

“Lo sento più duro… ma me lo aspettavo!!! Il pensiero che io lesbichi con Vanessa, che ci lecchiamo le nostre giovani fiche ti ha eccitato!!! E quando ti sento così duro contro la mia fica fantastico mille porcate!!!

Mi passò all’improvviso la lingua lungo tutto il viso: un brivido da impazzire!

“Dimmi sinceramente: ti piacerebbe vederci mentre ce la lecchiamo? Ti assicuro che è uno spettacolo stupendo e a me ecciterebbe da morire sapere che mio padre mi guarda mentre mi faccio un 69 con la mia amica!!! Vanessa è indipendente, i suoi genitori, molto ricchi, vivono in un’altra città e le pagano gli studi qui a Roma. Ha la macchina e una bella casa: ci vediamo a casa sua per godere, ecco perché non ti sei mai accorto di nulla! Se solo il suo ampio letto matrimoniale potesse raccontare tutte le deliziose porcate tra me e Vanessa… e anche altri!

Allora dimmi: ti piacerebbe vederci entrambe nude, una tra le braccia dell’altra? Sapessi quanto tempo trascorriamo abbracciate nude a limonare con osceni lingua in bocca, mentre le nostre mani accarezzano con libidine ogni centimetro quadrato della nostra pelle e i nostri ventri a contatto vibrano di desiderio!! Dovresti vedere quando ce ne veniamo insieme, ognuna con la fica sopra la bocca dell’altra: ci contorciamo come serpi, mentre succhiamo e beviamo tutto il miele che sgorga dalle nostre fiche!”

Non risposi, non avevo il coraggio di ammetterlo, ma lei capì!

“Ok, chi tace acconsente! Cazzo santo!!! Non vedo l’ora!!! Comunque sappi che io e Vanessa non ci limitiamo a giocare solo tra noi, ma condividiamo pienamente tutti i piaceri del sesso: quando troviamo qualcuno, o qualcuna, che ci intriga ci piace godercelo insieme… abbiamo vissuto triangoli stupendi! Ma sempre io e lei con un maschio o con un’altra fichetta: non ho mai fatto un triangolo con due uomini.
Dovrebbe essere una esperienza entusiasmante, ma ho sempre evitato le occasioni… forse perché nel mio subcosciente desideravo farlo insieme a te!”

Questa sua ultima frase mi fece tremare: un triangolo con mia figlia! Ne avevo fatti molti di triangoli con mia moglie e Asia lo sapeva… forse lo aveva detto appositamente per saggiare il mio comportamento… il mio uccello ebbe una impennata!!
Asia percepì il mio turbamento.

“Uhm! Sento che il fatto che mi piaccia farlo in tre non ti lascia affatto indifferente… anzi! Ci pensi, papà? Io in mezzo a te e a un altro uomo… io che gioco con i vostri uccelli… Dio santo, due cazzi tutti per me… voi due che mi mettete in mezzo e che mi fate provare insieme le gioie del paradiso!”

Tacque un istante… poi aggiunse…

“Come le hai fatte provare a mamma!”

Eccola… aveva gettato la maschera!
Io, ovviamente, feci finta di rimanere basito.

“Cosa vuoi dire? Non capisco!”

Mi baciò con libidine, poi mi guardò.

“Scusa, papà, spero non ti arrabbi! Sapevo che tu e mamma facevate sesso anche con altri… sentivo mamma esternare il suo godimento nel sentirsi due uccelli in corpo… quello tuo e quello del vostro amico! Mamma è una gran porcellina… chissà se le piacciono anche le donne… dovrebbe essere meraviglioso leccarle la fica… dovrebbe avere un sapore squisito! Spesso io e Vanessa, quando lesbichiamo, giochiamo a mamma e figlia: una volta lei fa la parte di mia madre così immagino di leccare la fica di mamma, poi ci scambiamo i ruoli e io divento la sua mamma e lei mi lecca da impazzire immaginando stia facendo godere sua madre!”

Asia era proprio un diavolo tentatore! Dovetti ammettere, in cuor mio, che immaginare Asia giocare con due cazzi o leccare la fica di sua madre sarebbe stato il massimo del godimento: in fin dei conti se accettavo facesse sesso con me, suo padre, perché non farlo anche con sua madre?
Durante i vari incontri che avevamo avuto con altre coppie, spesso era accaduto che Luciana, mia moglie, avesse avuto rapporti lesbici con nostre amiche e mi aveva sempre confessato che la cosa le piaceva e la eccitava molto: spesso trovava la lingua della donna molto più delicata e libidinosa di quello di un uomo e le piaceva molto il sapore della fica!
Senza rendermene conto manifestai questi miei pensieri avvicinando le labbra all’orecchio di Asia.

“Tesoro, tu sei sincera con me e io voglio ricambiare: si, mi piacerebbe molto farti provare le gioie del paradiso, come le chiami tu, insieme a un altro uomo… e se la cosa può interessarti a mamma piacciono anche le donne… le piace leccarla e farsela leccare!”

La sentii fremere tra le mie braccia.

“Madonna santa! Anche mia madre bisex! Dio mio, papà… se mi dai il permesso voglio provare a sedurla!”

Questa volta fui io a fremere!

“Asia, amore mio, vuoi farti anche mamma? Vuoi essere l’amante di tuo padre e tua madre?”

“Papà, ci pensi… sarebbe il massimo! Ma a lei penso dopo… se ci riesco ce la facciamo insieme… pensa che meraviglia… padre, madre e figlia! Io che lesbico con mamma mentre tu ci sfondi per bene i nostri buchetti! Madonnina mia… me ne vengo al solo pensiero!
Ma adesso devo pensare a te!
Quando lo saprà Vanessa che mia madre è anche una porca bisex morirà di invidia!”

“Non mi dirai che le hai detto di noi?”

“Certo!!! Noi non ci nascondiamo niente!!!”

“Cazzo! E come l’ha presa?”

“Le brillavano gli occhi! Si è infilata una mano nelle mutandine e ha cominciato a sgrillettarsi mentre mi ha chiesto di raccontarle tutti i particolari. Quando le ho detto della sega e della sborrata sul viso se ne è venuta come una porca!!! Il pensiero del padre che fa sesso con la figlia la ha eccitata al massimo: anche a lei fa impazzire il sesso trasgressivo, perverso, depravato! voleva lesbicare, ma le ho detto che oggi sono solo tua!!!”

A queste ultime parole ho sentito il cuore scoppiarmi nel petto!!! Solo mia!!!!!!!!

“Senti, papà, ti ho parlato prima di sabato sera poiché vorrei trascorrere con te una serata trasgressiva, come quelle che piacciono a me: voglio festeggiare alla grande la mia maturità… ma voglio la tua piena adesione e collaborazione. Ti prego, accetta di condividere tutto ciò che ti proporrò!

Non feci attendere molto la mia risposta.

“Beh! Per una sera posso anche peccare!!! Poi domenica vedremo! Ok, accetto la serata trasgressiva!!!”

Vidi i suoi occhi brillare: mi baciò nuovamente in bocca… ovviamente con la lingua!!!

“Grazie, papà, vedrai che non te ne pentirai!!! Cominciamo subito!”

Si alzò dalla sua posizione a cavallo, si abbassò verso il mio ventre e dette un bacio al cazzo, sopra i pantaloni, poi con la mano lo strinse e gli sussurrò:

“Sabato sera ti farò divertire… come mai in vita tua!!”

Ancora non riuscivo a capire se fosse tutto un sogno oppure realtà, ma mi resi conto speravo fosse realtà!!

Prese il telefono e si rimise seduta accanto a me.

“Chiamo Vanessa.”

Sobbalzai!

“Ma perché?”

Non rispose e compose in numero.
Cominciò a parlare al telefono.

“Ciao, sono io… si, sto qui con lui!”

Il cuore cominciò a battermi forte, mi sentivo a disagio: loro che parlavano di me… il padre che si scopava la figlia!!!
Il seguito della telefonata fu shoccante!

“Si, è d’accordo per la serata trasgressiva e lo porto nel nostro localino: solo al pensiero di quando mi vedranno con lui mi sento bagnare! Certo che lo dico a Max! E’ proprio lì il piacere!!”

Non capivo molto, ma ormai! Asia seguitava.

“Sta tranquilla che sto lavorando anche per te! Si, tranquilla, gli ho detto di noi due! Mi sono addentrata anche in qualche particolare: che hai una lingua fantastica, che quando me la lecchi mi fai morire e che ti piace strofinare la tua fica contro la mia finché non ce ne veniamo insieme… e anche che spesso giochiamo a mamma e figlia!”

Mentre telefonava mi fissava, per scrutare la mia espressione: ormai ero fuori di testa!
Posò la sua mano sul mio cazzo e lo sentì durissimo! Mi sorrise!!!

“Quale è stata la sua reazione? Gli si è addrizzato il cazzo in maniera spaventosa, avresti dovuto sentirlo!!! Si, lo so che non vedi l’ora di prenderglielo in mano, ma so anche che non ti accontenteresti certo di fargli solo una sega: te lo infileresti subito nel culetto, come hai sempre sognato!

Anche adesso ce lo ha durissimo! Lo sento, ho la mano sopra il suo pacco: i nostri discorsi lo hanno eccitato moltissimo! Ma te l’ho detto che è qui con me, mica scherzo! Certo che ha sentito tutto, ha capito perfettamente che siamo due porcelline… che te lo vuoi scopare… e che non ci dispiacerebbe lesbicare con le nostre mammine! Come non credi sia qui vicino a me? Allora aspetta che te lo passo!”

Mi porse il telefono.

“Parlaci, altrimenti non crede tu abbia sentito!”

“Ma Asia, non mi sembra il caso.”

“Papà, ma che sei pazzo? Vuoi perderti l’occasione di scoparti una stupenda porcellina 20enne? Parlaci!”

Inserì il vivavoce per ascoltare la voce di Vanessa.
Presi la cornetta, il cuore mi scoppiava in petto dall’emozione: sembravo un adolescente al suo primo appuntamento amoroso!
Appena misi il telefono all’orecchio sentii il respiro affannato di Vanessa: era evidente il suo stato di eccitazione.

“Pronto…” dissi timidamente

“Pronto, sono Vanessa!” rispose, e subito proseguì.

“E’ vero quello che mi ha raccontato Asia? Lei è la mia migliore amica, anzi, l’unica amica, è la mia amica intima e le credo, ma mi eccita sentire la conferma dalla tua voce! E’ vero che ti ha fatto vedere la fica, che ti ha fatto una sega e che le hai sborrato sul viso? Dimmelo, ti prego… è vero?”

Sentivo il suo respiro farsi sempre più pesante.

“Si Vanessa è tutto vero, ma non vorrei ti fossi scandalizzata! Mi dispiacerebbe pensassi che sono un padre snaturato… generalmente queste cose non si fanno tra padre e figlia… ma era tutto troppo bello e non ho saputo resistere!”

“Ma quale scandalizzata! Ma quale padre snaturato… cosa dici! Non capisci quanto sia meraviglioso… farlo tra padre e figlia! Magari mio padre fosse un porco snaturato e depravato come te e potessi fargli una sega e farmi ricoprire il viso di sborra, ma lui mi guarda solo come figlia e no come donna! Asia ti ha detto anche che ho voglia di te? Dio santo, da te mi farei fare di tutto e ti farei tutto… le cose più oscene!!! Se preferisci farlo in tre, io, tu e Asia, io sono pronta… quando volete! Madonnina santa! Il pensiero di vedere te e Asia, padre e figlia, abbracciati a fare l’amore, il tuo cazzo che la impala, mi manda il sangue in testa! Dimmelo, ti prego, ti piacerebbe farlo in tre?”

Dalle sue parole traspariva chiaramente il fortissimo desiderio di fare sesso con me… ed anche con Asia!

“Si, Asia mi ha detto dei tuoi desideri nei miei confronti, ne sono lusingato e ti confesso che sentirmi desiderato da due splendide porcelline come voi mi rende perennemente eccitato: ormai ho sempre il cazzo duro! E poi devo confessarti che la tua disponibilità di farlo in tre mi fa impazzire oltre misura: si creerebbero stupende situazioni! Tu potresti ammirare il padre che scopa la figlia, ma poi sarà Asia ad ammirare la sua intima amica farsi fare il culetto dal padre!”

Dalla sua voce la sentivo sempre più eccitata!
Le mie parole non facevano altro che eccitarla maggiormente ed anche io avevo il cazzo che mi scoppiava: Asia davanti a me che seguitava ad accarezzarmelo e la voce sensuale ed eccitante di Vanessa mi stavano mandando in orbita.
Sentivo i lamenti e i mugolii di Vanessa.

“Cazzo! Asia che mi guarda mentre il padre mi incula! Si… lo voglio! Lo voglio da morire: darti il culo mentre tua figlia mi guarda!!! Immaginando sia mio padre a farmi il culo!”

Volevo accentuare ancor più la mia e la loro eccitazione.

“Vanessa, ti sento eccitata: te la stai toccando? Stai sognando che tuo padre ti faccia il culetto?”

Sentii un lungo gemito.

“Siiiii… cazzo… siii!!! Mi sto sgrillettando pensando a te e a Asia… a te e a me… a te, a me e ad Asia insieme! E a mio padre: ancora non ha capito che voglio essere la sua porca… che voglio giocare con il suo cazzo… come fa Asia con te! Mi fate impazzire!!! Dio santo, ho sempre davanti ai miei occhi il mio sogno ricorrente: tu che mi sfondi il culo mentre lecco la fica di Asia!!! Impazziròòò!! Adesso anche tu mi hai confermato che vuoi incularmi! Ti aspetto: ti prego, se non mi inculi impazzirò!!!”

Pensai fosse stato meglio interrompere la conversazione: Vanessa era in preda al delirio sessuale!

“Ti prego Vanessa, calmati! Ti ripasso Asia.”

Per tutto il tempo in cui avevo parlato con Vanessa, Asia aveva seguitato a fissarmi, sorridendo, mentre mi accarezzava il cazzo!! Che adorabile porcellina: cominciavo ad adeguarmi.
Asia riprese a parlare con la sua amica.

“Vanessa, tesoro, te lo avevo detto: lui ormai sa tutto, sia di noi due che dei tuoi desideri. Dio santo… che situazione eccitante: la mia migliore amica con mio padre!! Vorrò essere presente per assistere… uhmmmmm!!! No, non glielo ho tirato fuori, glielo sto massaggiando sopra i pantaloni! No, no, è meglio di no: se glielo tiro fuori questa volta non mi fermerei e lo farei venire… ! Va bene, promesso… se lo faccio venire ti chiamo! Adesso ti lascio… ci sentiamo più tardi… ti tengo informata!”

Appena Asia riagganciò, l’abbracciai forte.

“Amore, hai sentito? Vanessa mi ha proposto di fare l’amore tutti e tre insieme!”

“Si, lo so! Me lo ripete sempre: ti desidera come nessun altro uomo, ma non prenderebbe mai l’iniziativa per scoparti da sola! Tra noi due c’è un fortissimo legame, non solo sessuale! Abbiamo un profondo affetto una per l’altra, per cui lei ha timore, facendo sesso con mio padre, di tradirmi e che il nostro rapporto possa naufragare! Il suo più grande desiderio è che fossi io a coinvolgerla nel nostro rapporto incestuoso: invitandola io a godere del tuo corpo non sarebbe più un tradimento nei miei confronti”

“E tu cosa pensi di fare?”

“Dipende da cosa tu pensi di fare con me! Se desideri io sia la tua amante, se vorrai entrare nel mio mondo di Mr. Hide, sarei ben felice di coinvolgere Vanessa nei nostri giochi: ti farei un gran bel regalo… non è da tutti avere due giovani e spudorate fiche a completa disposizione!”

Tacque un istante, ma poi riprese subito.

“Papà, ti confesso che se tu fossi il mio amante fisso, cambierebbe la nostra vita… ci toglieremmo tante belle soddisfazioni insieme… Vanessa… mamma… piaceri senza limiti!”

Il pensiero si potesse avverare quanto proposto da Asia, mi stava mandando fuori di testa!
La baciai con passione, mentre le mani accarezzavano tutto il suo corpo: la schiena, il culetto, la fica, il seno.
Lei ricambiava con libidinose carezze al mio cazzo.

“Asia, tesoro mio, non so cosa mi stia prendendo, ma ogni minuto che passa sento di non poter fare a meno di te… del tuo essere Mr. Hide!”

Mi morse il labbro, mentre mi stringeva il cazzo sopra i pantaloni.

“Papà, è stupendo! E’ proprio quello che voglio!”

Allargai completamente le gambe, per godermi il suo massaggio sopra l’uccello.
Ci fissavamo, occhi negli occhi, in silenzio… nella stanza risuonavano solo i miei gemiti di piacere… la carezza di mia figlia mi stava facendo impazzire!
Sentivo il cazzo che mi stava scoppiando… e anche Asia se ne accorse.

“Dio santo, papà, è durissimo! Che meraviglia di cazzo! Starei ore ad accarezzarlo!”

Io seguitavo a fissarla in silenzio… non avevo il coraggio di chiedere… speravo che lei capisse!
Il mio angioletto comprese perfettamente che la situazione stava prendendo sviluppi inimmaginabili.
Avvicinò il suo viso al mio, sfiorò le mie labbra con le sue e mi sussurrò:

“Ho l’impressione che non ti basti la mia carezza… ma vorresti che tua figlia ti facesse un servizietto più gradevole e appagante… vero? Vuoi vedere quanto sono porca?”

Per tutta risposta le infilai una mano sotto la gonna e le accarezzai la coscia… molto vicino alla fica…
La sentii fremere e allargare le gambe…
Posò la bocca contro il mio orecchio.

“Cazzo, papà… da non credere… appena mi tocchi mi fai bagnare! Dio santo, hai il potere di procurarmi una eccitazione incontenibile… se sali con la mano puoi sentire quanto è bagnata… toccamela, ti prego…”

Feci scivolare la mano lungo la coscia e arrivai alla sua fica… sobbalzammo in due: io nel sentirla senza mutandine e lei nel godere il contatto della mia mano!
A cosce larghe e con la sua fica completamente intrisa di umori, mi fu facile infilarle due dita nella vagina e girargliele dentro.
Emise un lungo gemito di piacere, spinse il ventre contro le mie dita per sentirsele bene dentro, incollò la bocca contro la mia e iniziò un fantastico dentro e fuori con la sua lingua tra le mie labbra.
Mugolava come una maialina mentre le frullavo le dita nella fica.

Tolse un attimo la bocca dalla mia.

“Si… si… è così che voglio godere… il gesto incestuoso inaspettato… mio padre che mi infila le dita nella fica di sorpresa… io che le apro le cosce come una porca…” e riprese a baciarmi oscenamente.

Sentii la sua mano slacciarmi la cinta dei pantaloni e abbassarmi la zip… la sua mano entrò dentro, impugnò l’uccello e lo tirò fuori… iniziò una incestuosa sega, mentre prese a ondeggiare il ventre avanti e indietro per farsi chiavare dalle mie dita.
Anche io cominciai ad ansimare… la sua mano intorno al mio cazzo mi stava facendo morire…
Mi staccai dal bacio.

“Madonna, tesoro, quanto sei puttana! Sei venuta senza mutandine sperando te la toccassi! Dimmi che anche tu non vuoi aspettare sabato… Dai, amore… dammi una dimostrazione di quanto sei porca! Dai… gioca con l’uccello del tuo papà… mentre io delizio la tua stupenda fica! Dai… dai… fammi vedere che sei più porca di tua madre!”

Vidi i suoi occhi brillare… non aspettava altro che darmi una dimostrazione!
Tolse la mia mano dalla fica, si alzò dal divano e si mise in ginocchio davanti a me… tra le mie gambe!
Mi fissava… il suo volto aveva assunto una espressione fortemente libidinosa.
Afferrò i pantaloni e i boxer e cominciò a sfilarmeli lentamente… mentre prese a parlare con un tono di voce colmo di eccitazione.

“Papà, attualmente tra me e mamma non c’è partita: io sono molto più porca di lei! Fino ad ora lei ha fatto la porca con te, suo marito… ma io sto facendo la porca con te… mio padre! Non credi sia tutto un altro livello di perversione e depravazione? Lei potrà raggiungere il mio livello solo se lesbicherà con me: solo un incestuoso 69 tra me e lei potrà metterci sullo stesso piano!”

Cosa potevo ribattere… Asia si dimostrava imbattibile!
Seguitò a parlare.

Papà, ti adoro… sei un meraviglioso porco che mi fa eccitare! Hai capito che tua figlia ti vuole… che la mia fica ti vuole! Anche io non voglio aspettare sabato… voglio esaudire un altro mio grande desiderio! Un desiderio l’ho esaudito: farti una sega, sentirmi in mano il cazzo contrarsi mentre schizzava e inondarmi il viso di sborra!

Adesso è il momento del desiderio più grande, quello a cui ho dedicato centinaia di orgasmi: succhiarti il cazzo e farmi riempire la bocca del tuo sperma che io ingoierò fino all’ultima goccia! In quel momento impazzirò dal piacere, poiché penserò che sto ingoiando lo sperma che mi ha dato la vita! Ed ogni volta che ti succhierò e ingoierò il tuo seme, sarà sempre come se mi dessi la vita un’altra volta!”

Mi aveva tolto completamente calzoni e intimo… il mio cazzo svettava dal mio ventre al massimo dell’erezione… credo di non averlo mai avuto così duro!
Asia lo impugnò con entrambe le mani, tirò giù la pelle per scoprire completamente la cappella e ci diede sopra un libidinoso bacetto.

“Sei un cazzo meraviglioso… sei il cazzo del mio papà… tra poco ti farò sprizzare fuori tutto l’amore che ha per me… per sua figlia!”

Si alzò in piedi e lentamente si tolse la gonnellina… rimase solo con il top che le copriva a malapena il seno… per il resto era completamente nuda: la pancia, il pube, la fica, le cosce…
Mise la mano sopra la fica e iniziò ad accarezzarla.

“Ho letto che la donna non deve mai essere completamente nuda… si deve lasciare addosso sempre qualche indumento… così ha l’aria più da porca… ed io voglio essere la tua porcellina! Vieni, papà… mettiti in ginocchio davanti alla mia fica… voglio che senti il suo sapore prima di farti venire… poi me la leccherai dopo che hai sborrato… mi dirai se ha cambiato sapore!”

Allargò le gambe e si aprì con entrambe le mani le labbra della fica… come un automa mi misi in ginocchio tra le sue cosce… avvicinò il ventre al mio viso e posò la sua fica contro la mia bocca.

“Dai, papà… mettici la lingua in mezzo… senti che buon sapore che ha la fica di tua figlia!”

Tirai fuori la lingua e la spinsi tra le labbra della fica… mi immersi in un laghetto di caldo e viscido miele… rabbrividii.
Cominciai a passare la lingua lungo tutto lo spacco, dalla vagina al grilletto, cercando di ingoiare quanto più dolce liquido potevo.
Ad ogni passata di lingua sentivo Asia fremere.

Staccai un attimo la bocca.

“Asia, amore, non ho mai sentito una fica così piena di umori… sei fradicia come non mai!”

“Uhm! Dio santo, mi piace che tu me lo dica! Papà, è tutto merito tuo… è la risposta della mia fica ai tuoi baci, alle tue carezze… al tuo cazzo! Ma questo è niente, è solo un piccolo assaggio: sentirai cosa uscirà dalla mia fica quando mi farai venire con la tua bocca! Ti riempirò la bocca con il mio miele! Me ne esce così tanto che sembra faccia pipì!”

Non capivo più niente… mi era andato il sangue in testa… non riuscivo più a controllare l’eccitazione.

“Asia, amore di papà… se lo desideri puoi anche farmela in bocca!”

Non avevo certo immaginato la sua reazione a questa mia proposta indecente.

“No, cazzo… non me lo dire che mi fai sborrare! Si… cazzo che dolce depravazione… farla in bocca a mio padre mentre me la lecca… stupendo… si… fare la pipì in bocca a mio padre… a mio padre!”

Mi fece alzare.

“Mettiti sul divano… adesso io penso a te… e dopo tu penserai a me… e voglio che mi guardi mentre ti succhio! Fissami gli occhi… dal loro sguardo capirai il piacere che starò provando nel farti godere nella mia bocca! E avvertimi quando stai per sborrare… voglio sentire lo sperma ricoprirmi la lingua”

Continua…

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