incesto
Incesti in famiglia


15.03.2025 |
9.699 |
6
"Aspetto Natale so che dovresti tornare per qualche giorno, cercherò di trovare il coraggio di spiegarti l'atteggiamento mio e di quello che credevi tuo padre”..."
Incesti di famiglia.Se c'è qualcuno che non riesco a sopportare è Flavio,dalla sua nascita tutto è cambiato,le attenzioni dei miei erano rivolte solo a lui,il maschio, l'erede della piccola impresa dei miei, il maledetto giorno che è nato compivo quattro anni, nessuno ha pensato di preparare almeno una torta, papà mi ha lasciato con la baby-sitter una vecchia antipatica e scorbutica che mai e poi mai si sarebbe sognata di prestarmi attenzione,passava tutto il giorno a guardare le telenovelas ,all'epoca molto seguite,non potevo nemmeno alzare la voce che veniva cazziata:” Elena brutta bambina cattiva,stai in silenzio,vai in cameretta a giocare con le bambole”.
Il giorno dopo entra in casa mio padre tutto eccitato,mi aspettavo un regalo ma non una parola sul mio compleanno:”è nato, è nato,dopo ti porto all'ospedale a vedere Flavio,non sai quanto è bello,sembra un bambolotto,sei contenta?”, contenuta? Già lo odiavo.
All'ospedale mamma mi ha fatto una carezza e gli auguri,poi un tourbillon di parenti e amici venuti a vedere il principino,papà mi alzava per vedere dietro al vetro il fenomeno.
Dicono che sia normale per il primogenito un po' di gelosia ma il mio era proprio odio,da quando è entrato nella mia vita sono passata in secondo piano,non mancavano le carezze di mamma ma tutte le attenzioni erano rivolte a lui, Flavio la mia spina nel fianco.
A ottobre è cominciata la scuola, almeno per qualche ora non lo vedevo, ho fatto subito amicizia con le altre bambine i maschietti li evitavo,li trovavo spocchiosi ma probabilmente era solo perché mi ricordavano lui.
Per una forma di vendetta non perdevo occasione per attaccare briga con loro,un paio gli ho anche picchiati,la scuola ha chiamato i miei,apriti cielo per la prima volta ho visto mio padre furibondo,il primo ceffone della mia vita.
È servita la lezione? Per niente,sono diventata la bulla della scuola,se qualche bambina mi diceva di aver subito un'ingiustizia da un compagno si rivolgeva a me,la paladina vendicatrice delle femmine.
I miei minacciavano di mandarmi in collegio e io per ripicca non perdevo occasione per fare dispetti al piccolo, solo per il gusto di farlo piangere.
Dopo tante minacce e cinghiate sono passati alle vie di fatto,a sei anni sono entrata in un collegio di suore.
Li eravamo tutte femmine,mi sono subito ambientata anche grazie a suor Monica,la sorella mi ha preso subito sotto la sua ala,dopo scuola facevamo lunghe chiacchierate,era la cuoca del collegio,mi portava in cucina è lì che ho preso la passione per cucinare.
A casa tornavo in estate ,a Natale e pasqua, tranne i quindici giorni della colonia, ormai mi sentivo un'estranea nonostante i tentativi di mamma per mettermi a mio agio, inconsciamente non provavo più empatia,si erano disfatti di me per dedicarsi a Flavio.
Non abbiamo mai litigato,io mi tenevo sulle mie,con sforzo mi comportavo come nulla fosse anche con mio fratello che infondo non era così antipatico,anzi cercava di coinvolgermi nei suoi giochi ma la verità è che non vedevo l'ora di tornare in collegio,incontrare le amiche e suor Monica, la mia seconda mamma .
Con l'adolescenza,le prime curiosità e pruriti sessuali, spesso di notte in camerata sentivo gli ansimi delle più grandi che si infilavano in due nel letto.
La prima volta che ho toccato il grilletto non ho provato granché,mi sono confidata con suor Monica,lei ha iniziato il noviziato già da adulta,ha conosciuto il sesso e gli uomini, mi ha spiegato ogni cosa come dovrebbe fare una madre.
Più tardi è stata una amichetta,la più sveglia entrata da poco in collegio,mi confiderà più tardi, perché sorpresa a dodici anni a fare sesso orale con ragazzi più grandi.
Lei Clotilde mi ha insegnato il bacio alla francese, subito mi sono sentita scombussolare là sotto,dopo due settimane eravamo amiche,amanti.
Passavamo le notti a pomiciare,sditalinandoci a vicenda e leccarci le passerine,con lei i primi orgasmi soffocati nel cuscino per non svegliare le altre.
Chi veniva beccata a fare certe cose la punizione era passare una settimana in cellette isolate senza vedere nessuno,vere celle di isolamento,da una feritoia le passavano le lezioni e il cibo,una punizione che terrorizzava tutte.
Un giorno suor Monica mi dice:”Elena,qua anche i muri hanno occhi e orecchie e la tua amica è particolarmente tenuta d'occhio,vi conviene stare attente,se lo so io non accade niente ma se la voce arriva alla madre superiore verrete cacciate”.
Santa donna suor Monica, Clotilde era una vera e propria ninfomane,di notte eravamo prudenti e attente al minimo rumore,poi un giorno si è fatta beccare nello sgabuzzino delle scope col aiuto giardiniere un ragazzo bello e goliardico,da quella volta non abbiamo più visto entrambi.
Da quel giorno l'orgasmo me lo procuravo da sola,mi mancavano i baci,la lingua che si insinua nella passera e il calore del suo corpo ma col tempo il ricordo è sbiadito.
Alle superiori, venivano a prenderci per portarci nei vari istituti,li si poteva godere di una certa libertà, avevo imparato a falsificare la firma della superiora,il pullman mi lasciava davanti alla scuola e quando mi andava bigiavo.
E' stata in una di quelle mattine che passavo a bighellonare che ho incontrato Filippo,il classico belloccio senza né arte né parte,il mio obbiettivo era provare a fare sesso completo,lui era di tre anni più grande di me e a detta sua con esperienze alle spalle.
Non è stato male ma niente di eccezionale,con tutti gli ortaggi che rubano in cucina la passera era ben allenata, l'imene intatto un lontano ricordo, abbiamo fatto sesso naturalmente protetto,ho fatto i primi pompini fino a diventare esperta nel fellatio.
Con Filippo è durato il tempo di un paio d’incontri,volevo fare esperienza per capire se c'era differenza tra un uomo e l'altro.
Con Pietro ho toccato le vette del piacere , aveva una mazza lunga e grossa ma soprattutto la usava benissimo è stato lui il primo a profanare il mio piccolo pertugio,ci sapeva fare,certo un po' di dolore ma poi….
Oramai ero una donna in tutti i sensi e in procinto di diplomarsi all'alberghiero col massimo dei voti ,non mi scorderò mai di suor Monica,ogni volta che posso passo a trovarla.
Dai miei ci sto poco,tra noi c'è un solco incolmabile, nessuno lo dice ma le mie separazioni non fanno dispiacere a nessuno, certo sono sempre la loro figlia ma da condividere c'è ben poco.
Inizio a girare per lavoro l'Italia con qualche puntata in Europa, grazie alla passione che mi ha trasmesso la mia madre putativa sono molto richiesta e in breve divento un aiuto chef apprezzata ovunque.
Vita sentimentale pari a zero,ho le mie storie con uomini e donne ma non ho mai provato quella cosa,la scintilla di cui parlano,nessuno degli occasionali amanti mi manca,vivo bene con me stessa nelle cucine che dirigo.
Quando ,ed è raro ,sono di riposo mi concedo giornate a visitare i posti nei siti dove lavoro,per fortuna gli hotel 5 stelle sorgono in luoghi stupendi ,mare, montagna, città d'arte,piacevoli evasioni per ricaricare lo spirito .
Avevo appena compiuto ventun anni quando ricevo una telefonata dalla mia città natale, era di Alisa una cugina , una delle poche di famiglia con cui tengo rapporti:”eh,Ali come và”,per un attimo silenzio poi con voce tentennante:”mi dispiace,qualcuno doveva avvisarti, Flavio non ha il tuo numero , purtroppo…”,”cosa è successo ai miei, parla ti prego!:”,”un brutto incidente, l'auto in cui viaggiavano si è trovato coinvolta in un tamponamento a catena, si è sviluppato un incendio”,adesso sono io che non trovo la forza di parlare,certo tra me e i miei non c'è più stato feeling ma non li ho mai odiati, specie mamma che ha sempre cercato di riavvicinarmi.
“Parla,dimmi sono vivi”,”mi dispiace,tuo padre è morto sul colpo, forse è stato il più fortunato,tua madre…è agonizzante in fin di vita con il corpo gravemente ustionato,scusa ,ho dovuto dirtelo “.
Il tempo di fare i bagagli e avvisare la direzione e mi precipito a prendere il primo treno,arrivo in stazione,ad aspettarmi c'è Flavio con Alisa,mi abbracciano visibilmente distrutti,io sono pallida come uno straccio,mi sto dando tutte le colpe del mondo per non essergli stata vicina.
All'ospedale entriamo in una cameretta sterile, appena vedo mamma scoppiò in un pianto irrefrenabile,ha il viso e il corpo pieno di ustioni, nonostante il suo stato mi riconosce e le scende una lacrima,arriva l'infermiera per sedarla,le fa segno di aspettare vuole parlarmi.
Ha la voce flebile,un sussulto:”Elena mi dispiace,guarda nel sottofondo dello scrittoio,sono stata un ingrata una madre terribi…”,”non finisce la frase sbarra gli occhi,chiamo disperata i medici ma quando arrivano non possono che constatarne la morte.
Ho uno svenimento, Flavio mi impedisce di cadere a terra,i medici mi soccorrono,mi applicano una flebo seduta in carrozzina.
Per tutto il tempo Flavio mi resta accanto, Alisa gli da il cambio per il disbrigo delle prime formalità, dopo mezz'ora arriva a testa bassa :”Elena purtroppo devi accompagnarmi non mi lasciano firmare perché non ancora maggiorenne,riposati,appena posso ti porto a casa,avvisiamo solo l'impresa funeraria per mamma al resto ci penseremo”.
Quel timido ragazzino si è trasformato in un uomo, pronto a sopperire le mie fragilità, ho sempre ritenuto di essere una dura ma di fronte a questa disgrazia sono crollata.
In casa sento il peso della loro mancanza,mi sembra che da un momento all'altro arrivi mamma, Alisa si è fermata per aiutarmi un po' , resettare e cucinare qualcosa,ma ora ho solo un desiderio, dormire un sonno profondo senza sogni,saluto mi imbottisco di tranquillanti vado in quella che è stata la mia camera e sprofondo nel sonno.
Al risveglio non mi rendo conto di dove mi trovo,poi realizzo,a fatica vado sotto la doccia,ma i getti d'acqua lavano il corpo non i cattivi pensieri.
In cucina c'è Flavio,mi fermo sulla porta a osservarlo, dovrei pensare a ben altro, ma è proprio un bel manzo,ha il fisico scolpito dalla pallanuoto,un viso angelico e lo sguardo triste di chi non riesce a darsi pace.
Mi avvicino da dietro e l'abbraccio, lui sobbalza ;”ah sei tu,stavo per venire a svegliarti La colazione è pronta”,”non dovevi sbatterti da domani ci penso io”,’”gia e per quanto? Se te ne vai come tuo solito resto solo mi affibbieranno un amministratore di sostegno, purtroppo sono minorenne, mamma e papà stavano vedendo l'impresa e io sono solo”.
Le scende una lacrima, io la asciugo con un dito :”Flavio siamo rimasti soli ma ti prometto di non abbandonarti, troverò un lavoro in città,i ristoranti di lusso non mancano, vedrai almeno per un po' saremo una famiglia “.
Mi abbraccia stretta,non dovrei ma sento strani brividi lungo il corpo che solo poche volte ho provato,mi stacco da lui :”su dai facciamo colazione ma preparo io le brioche tu le hai carbonizzate, poi pensiamo a quello che c'è da fare”.
È dura affrontare tutti gli impegni, vorresti stare tranquilla a metabolizzare il dolore, purtroppo sono tante cose da fare,poi arriva il giorno,il più triste, quando hanno murato le lapidi non ho retto,mi so sono piegate le ginocchia e ho perso i sensi.
Mi sveglio nel mio letto con indosso un pigiama,mi guardo intorno smarrita non mi capacito di ciò che è successo, Flavio arriva con un the caldo:”bevi,ti farà bene”,”cosa è successo chi mi ha portato qui?”,"ci ha portato a casa Alisa,poi è andata a accompagnare sua madre”.
“Sei stato tu a mettermi a letto”,”si scusa, pensavo che era la cosa migliore da fare”,”bhe' infondo siamo fratelli e non sei il primo a vedermi nuda”,gli trema un labbro, arrossisce :”forse ho sbagliato,ma avevi i vestiti sporchi di fango e ho pensato..”, credendo di fare una battuta”hai fatto bene, spero solo e non sei rimasto disgustato”,”come potrei,sei bellissima,lo sei sempre stata”,abbassa gli occhi,per un momento ho l'impulso di baciarlo poi penso che è mio fratello,non starò impazzendo?
Cerco di non pensarci, passiamo il pomeriggio insieme ma non riesco a fare a meno di guardarlo, è stato il mio nemico, la causa di tutti i miei guai, ma forse ho sbagliato,la gelosia di una bambina di quattro anni può distruggere l'armonia di una famiglia.
Nei giorni successivi con più calma abbiamo iniziato a affrontare le cose,, c'era un'offerta per acquisire la catena di negozi di informatica di mio padre ma non potevamo procedere alla vendita,bisognava attendere.le pratiche di successione, giocoforza ho dovuto occuparmi dell'azienda una realtà a me' totalmente ignota,non ho mai seguito gli interessi di famiglia impegnata com'ero a costruire la mia vita.
Flavio è tornato a frequentare il liceo,a giugno si diploma,un giorno finalmente mi decido, arrivo alla porta dell'ufficio dei miei, prendo coraggio e entro:”buongiorno desidera?”,mi blocco è normale nessuno sa chi sono, da dietro sento una voce:”occhio è il nuovo capo”, mi giro quella che ha parlato è una ragazza pressappoco della mia età con una massa di capelli rossi sono convinta di conoscerla ma non riesco a ricordare,mi porge una tazza di caffè fumante.
“Mi ferisci,io ti ho pensata per anni”,”oh cavolo sei Clotilde “, si avvicina e mi mormora nell'orecchio:”già la tua prima amante quella che ti ha fatto conoscere il piacere del sesso”,non sono in imbarazzo non rinnego certo quei bei momenti.
“Che ci fai qui?”,”sono anni che lavoravo coi tuoi genitori ma solo ultimamente ho saputo che eri la loro figlia,non parlavano spesso di tè,conoscevo solo Flavio quel bel manzo di tuo fratello, allora che dici,vieni nel mio ufficio che ti introduco nel lavoro, Ah già sono la tua assistente, diciamo la tuttofare che manda avanti l'azienda”, è un bel sollievo,la seguo in ufficio,chiude la porta e subito mi avvinghia in un bacio carico di passione:”wow ,sei ancora migliorata e ti sei fatta una splendida donna,spero non ti sia dispiaciuto il bacio”, le rispondo spingendola contro la parete, mi impossesso delle sue labbra e la mano scivola tra le sue cosce, le sollevo la gonna e sposto il perizoma,sotto è un lago,mi inginocchio il profumo dei suoi umori mi arriva dritto al cervello, mi getto a lappare,il suo sapore non è cambiato, se chiudo gli occhi mi vedo ancora in quella camerata mentre sotto le lenzuola imparo a conoscere il sesso, mi schiaccia la testa sulla patata :”oddio,siiii,sei brava , continua,continua ti prego”,non ho certo intenzione di smettere, voglio bere il suo orgasmo la mia lingua sguazza come impazzita percorre ogni piega della sua micetta poi mi attacco al bottoncino, rivolta gli occhi e viene :”siiii ,dio che bello “,mi alzo ,la fisso con sguardo da porca,e mi lecco le labbra.
“Accidenti e io che pensavo di sorprenderti , bhe' e adesso se vuoi ti spiego alcune cose,spero che ci rivedremo a lungo”.
Gli affari non sembrano andare male, mi chiedo perché i miei volevano vendere, passo a prendere Flavio con la vecchia auto di mia madre chiusa nel garage io non né l'ho una mia, non ne ho mai avuto bisogno, gli chiedo lumi sul perché mamma e papà volevano vendere:”non saprei, l'ho saputo da poco anch'io, ultimamente non andavano molto d'accordo, spesso li sentivo litigare, una volta ho anche sentito pronunciare il tuo nome ma quando mi sono avvicinato si sono azzittiti”.
“Strano, dici che papà aveva l'amante? E poi cosa c'entro io”,”già non è che parlassero tanto di te in famiglia,papà l'amante ce l'aveva da anni forse da ancora prima che nascessi, l'ho persino conosciuta, no non può essere per questo ormai tra di loro c'era una specie di patto di non belligeranza, forse erano stufi e hanno pensato che non ero adatto per questo lavoro “.
Mi sembra tutto molto strano, mamma e papà vivevano praticamente da separati in casa,io naturalmente non potevo saperne nulla ma allora perché disfarsi di un'azienda che andava a gonfie vele, parlo delle mie perplessità con Flavio ma anche lui non ne capisce la ragione.
“Dimmi a te questo lavoro non interessava, ne avete mai parlato?”,”ma no anzi,spesso andavo in ufficio, ho conosciuto anche una ragazza che mi piace moltissimo purtroppo più grande di me”,”Clotilde ? “,”e tu come fai a saperlo?”,”fidati gli piaci ma allora non riesco proprio a spiegarmi la ragione “.
“Ma Clotilde ti ha parlato di me?”,’uhm mettiamola così, quando esci da scuola passa in ufficio, chissà l'opzione di vendita sta scadendo, per la successione ci vorrà tempo, magari decidiamo di non mollare”,”ma tu, il tuo lavoro?”,’fratellino,le cose sono cambiate, se mi viene nostalgia della cucina posso sempre aprire un locale tutto mio,”.
Entusiasta mi abbraccia,un leggero movimento e le labbra si incontrano, è solo un bacetto che però ci scombussola,tutti e due arrossiamo come ragazzini.
“Scusami”, ancora quelle scuse la sua timidezza,mi innervosisco e dico quello che mi passa per la testa :”smettila di scusarti è normale,ti piaccio e tu piaci a me e vero siamo fratelli ma abbiamo vissuto poco insieme, anch'io sono atratta da tè e non escludo l'incesto se me ne darai motivo, quindi sei avvisato, l'unica cosa che mi ferma è che sei minorenne “.
L'ho fatto, adesso temo che mi sono giocata l'ultima possibilità di rientro in famiglia ma è la verità, l'astio si è trasformato in desiderio e quello che è successo con Clotilde ha svegliato qualcosa della mia sessualità sopita.
Mi guarda stupito:”adesso sono io a chiedere scusa, mi sono lasciata trasportare,ma questo è quanto, comunque non c'è problema possiamo vivere tranquillamente da buoni fratelli,adesso scusami sono stanca”.
Vado in camera mia lui resta lì impalato, che cazzo ho fatto maledetta la mia lingua lunga e la mancanza di filtri,una doccia e vado a letto magari un buon sonno mi farà bene.
Non passano dieci minuti che la porta si apre, Flavio mi guarda con occhi diversi, con la testa gli faccio cenno di si, getto a terra il lenzuolo , d'abitudine dormo nuda,lui spalanca gli occhi :”così non va bene , adesso ti spogli anche tu!”.
È deciso vado fino in fondo, è inutile ragionarci è da quando l'ho rivisto che lo desidero e a costo di rovinare tutto voglio farci sesso.
Si spoglia, un giovane corpo perfetto ma quello che più impressiona è artiglieria, non ho grande esperienza ma non ne ho mai visti di così grossi,lo fisso proprio lì,lui si blocca,forse pensando di non essere adeguato.
“Vieni”,le labbra si incollano,sento il randello premere sul ventre ,le lingue si incontrano ,danzano,una dolce schermaglia,sono tutta un fremito,le mordicchio il labbro, lentamente le mani scorrono lungo il suo corpo ,il petto glabro e possente, i piccoli capezzoli rigidi, più giù lungo i fianchi fino alla metà.
Una lenta sega mentre continuiamo a baciarci,la mano a fatica stringe l'asta, soppesa lo scroto gonfio pronto a esplodere, sento i suoi primi sussulti, abbandono il bacio, lentamente scendo con la lingua lungo il corpo lasciando una leggera scia di saliva, sempre più giù fino all'obiettivo,stringo la nerchia vicino al glande ,con la lingua assaggio le prime gocce di precum,lo lecco come un cono gelato, apro la bocca al massimo e faccio entrare la grossa cappella.
Lo sto veramente facendo, fino a poche settimane prima non ci avrei nemmeno pensato ma ora è quel che voglio,mi rendo conto che non è in grado di resistere molto,sento le vene pulsare.
“Stenditi, anche la passera vuole attenzioni, sta gocciolando per te,asciuga le sue lacrime con la lingua,fagli sentire che la desideri “.
Salgo a cavalcioni ,la micia a pochi centimetri dal suo viso e riprendo a pompare,un attimo e sento la sua lingua percorrere le grandi labbra per poi farsi strada nel pozzo di piacere.
È inesperto, niente a che vedere con Clotilde ma supplisce con l'impegno, sarà il senso di proibito ,di peccato,inizio a godere come una vacca mentre frulla disordinatamente in profondità.
Finalmente individua il clitoride gonfio di piacere,lo stringe tra le labbra e succhia,sento qualcosa di mai provato,mi si rimescola il ventre mentre accelero il ritmo del pompino.
Urlo mi partono tre lunghi schizzi di broda forse mista a urina ma la sua lingua non smette di lappare, è troppo anche per lui, sento montare lo sperma due colpi e spalancò la bocca,schizza innumerevoli volte, quasi mi strozzo ma ne ingoio quanto possibile,poi mi giro e ci uniamo nel più porco e lussurioso dei baci.
Per un po' cala il silenzio,temo una sua reazione, magari è pentito,mi sbagliavo un sorriso e torniamo a baciarci con tutta la passione del mondo.
‘Wow è stato incredibile,per la prima volta in vita mia mi hai fatto squirtare”,”Elena ti voglio bene,ti desidero da oggi sarà difficile fare a meno del tuo corpo ma…”,”sei pentito?”,”scherzi è stato meraviglioso,sarei pronto a rifarlo,ma nella mia testa c'è sempre Clotilde “,’ho capito,ti sei innamorato ma ricordati la mia amica è una mangia uomini e anche donne,non pretendere da lei fedeltà “,tu la conosci bene?”,”è stata la prima amante,quella che mi ha fatto conoscere il sesso,poi le nostre strade si sono divise fino a oggi, l'hanno beccata con l'aiuto giardiniere e ha dovuto lasciare il collegio, comunque non ti sarei mai di ostacolo, è giusto che ti fai le tue esperienze,se poi sbatti la testa ricordati ci sarà sempre la tua sorellona a raccogliere i cocci “,”dici che non devo provarci?”,”anzi al contrario,mai ipotecare il futuro , magari sarete una coppia perfetta “.
Non so se è per me o il pensiero di Clotilde ma la mazza torna dura,gli dò un bacetto sulla cappella:”frena l'impeto,non sono protetta e anche se in casa ci sono preservativi è meglio che ci prendiamo tempo per metabolizzare”.
Per un attimo torna il ragazzo timido di sempre “posso almeno dormire,con tè?”,allargo le braccia :”vieni cucciolo, stammi vicino”.
È dura addormentarsi ma quando sento il suo respiro diventare regolare finalmente anch'io prendo sonno.
Mi alzo poco dopo l'alba,lui dorme profondamente,vado a preparare una ricca colazione,ormai le brioches le preparo personalmente,alle sette si trascina in cucina che sembra una zombie,un bacetto e poi facciamo colazione”ricordati oggi di passare in ufficio ,magari vediamo di dare insieme un'occhiata alla situazione generale “,ci prepariamo,un amico viene a prenderlo in scooter,ci baciamo sulla porta di casa un bacio che non ha nulla di casto, sembriamo compagni che vanno ai propri impegni.
Unico pensiero è che è minorenne anche se molto maturo,se mai la storia dovesse andare avanti dobbiamo essere molto cauti.
Entro in ufficio,quando mi vede a Clotilde si illuminano gli occhi :”ciaoo capo e allora hai deciso se tenere l'azienda o devo cercarmi un lavoro?”,”calma,ne devo parlare bene con Flavio “, sorrido:”sai eravamo occupati a fare altro “,”nooo l'hai fatto ,sei un mito e dimmi com'è”,mi guardo in giro,gli impiegati sembrano ignorarci :”vieni , andiamo in ufficio voglio capirci meglio”,la precedo,non vista mi dà una sculacciata;”dai adesso racconta”,”niente,non abbiamo fatto sesso completo ma quanto basta per dire che è in gamba e ha una mazza da paura, peccato che il suo più grande obiettivo è un altra”.
“Sarà una stupida sciacquetta”,”no è una vecchia bagascia, anch'io la conosco bene “,”ma dai,gli piaccio,non è che ti offendi se l'assaggio?”,”scherzi è dalle elementari che dividiamo tutto,gli ho spiegato che ti piace divertirti,di non sperare in una cosa seria “,”chissà, fratello e sorella, magari mi sistemo “,”scema”.
Ci facciamo una risata e poi ci buttiamo sui documenti,alle 13 arriva Flavio, parliamo dell'azienda ma non mi sfuggono gli sguardi che si scambiano lui e Clotilde :”ok per oggi direi basta,ti và di venire a cena?”,”la famosa lasagna di suor Monica?“, “ok vada per la lasagna, Flavio ti fermi anche tu a fare gli onori all'ospite o vai in pizzeria con gli amici?”deglutisce:”certo sarò dei vostri, sempre se non do fastidio”,”fastidio ? E quando mai mi ricapita una bella serata in compagnia dei miei capi,va bene alle 7?
A casa mi metto a spignattare già che ci sono preparo anche il dolce,nel frattempo Flavio fruga tra le carte per trovare qualcosa che ci può interessare,magari la ragione che li spingevano a vendere.
“Trovato qualcosa “,”nulla,vecchi resoconti bancari e poco altro “,ho un flash ,la lettera che mamma in punto di morte mi ha chiesto di leggere, non voglio tenere segreti con Flavio ma prima è meglio controllare,quando saremo soli la cercherò.
La serata va alla grande,siamo vestite tutte due in modo provocante, praticamente da troiette,il povero Flavio non sa dove girare gli occhi,al momento del dolce Clotilde mi dà una gomitata,e mi indica il bozzo nei pantaloni di Flavio.
È un attimo,con lei ci si aspetta di tutto,mi infila la lingua in bocca e appoggia la mano sul pacco di Flavio,non mi passa nemmeno per la testa di sottrarmi ai suoi baci,ci mettiamo a limonare come fidanzate, Flavio per un po resta passivo poi si alza e cala pantalone e boxer,la nerchia finalmente libera schizza verso l'alto,uno sguardo malizioso e da buone maiale ci dividiamo la preda.
Un delizioso pompino a due bocche, dove le lingue,si scontrano in un delizioso gioco saffico, Flavio tiene gli occhi chiusi godendosi il momento,la sua timidezza completamente sparita.
Come sempre l'iniziativa è di Clotilde,molla la verga ,si stende sul letto scosciata,con le mani allarga le grandi labbra:”è il momento di dimostrare quanto sei maschio,vieni fammi sentire la mazza nel ventre, non avere riguardi mi piace il maschio rude”.
Flavio la copre e trovata la via entra e affonda senza tanti fronzoli senza rendersi conto della grossezza del suo battacchio, per la prima volta vedo Clotilde in difficoltà, il suo verso è di dolore,gli dice di calmare l'irruenza e ben presto i fastidi si trasformano in ansimi.
Non resto certo a guardare,voglio la mia dose di piacere,mi metto a cavalcioni sul viso dell'amica schiacciandogli la patata sulla faccia e mi slaccio il reggiseno.
Clelia mi succhia il clitoride, Flavio i capezzoli,il paradiso,ma è solo l'antipasto, anch'io voglio la mia dose di cazzo,ci vuole poco a Flavio per raggiungere l'orgasmo e farcire l'amica ma grazie alla giovane età e nel vedere noi che lesbichiamo ritorna presto in tiro.
Avvicino le labbra al batacchio e prendo in bocca la cappella ,il mix di umori mi manda in deliquio, l'ho voglio a costo di farmi del male,lo scongiuro di essere gentile,di andarci piano,la mia tana non è come quella di Clotilde abituata a grossi calibri.
Mi prende con delicatezza,a ogni centimetro, un piccolo orgasmo,mi godo la penetrazione fino a sentirlo cozzare il collo dell'utero,mi monta con affondi lenti,guardandomi fisso negli occhi, Clotilde è sveglia capisce di essere di troppo, lascia campo libero e se ne và.
Non ho mai provato simili sensazioni con un uomo,forse il fatto che è mio fratello e che stiamo facendo qualcosa che la società condanna mi carica ulteriormente,non vorrei che abbandonasse mai il mio mondo,non sono mai sazia un continuo crescendo di piacere fino a toccare vette mai raggiunte.
Vorrei tanto sentirmi riempita ma temo le conseguenze, solo una cosa può soddisfare le mie e le sue aspettative, è anni che non concedo il lato b e mai a una mazza del genere, sarò impazzita ma voglio sentire il suo seme dentro me'.
Infilo la mano tra i nostri corpi sudati,impugnò il bastone come un pennello, Flavio è sorpreso,pensa che non ne abbia più voglia,dalla passera è colato un rivolo di umori,che hanno bagnato meato il piccolo pertugio per poi finire sul lenzuolo,un lubrificante naturale che uso per forzare con la cappella il buchetto.
Nonostante la giovane età mio fratello è sveglio,cerca di farsi strada con difficoltà,il mio culetto non è abituato all'intrusione e nonostante i suoi tentativi ne entra solo un pezzetto, quanto basta per darmi i brividi.
Continuerei questo gioco fino a farlo sborrare ma non è giusto,lo sto usando,mi sfilo da sotto e mi metto a quattro zampe, offrendo lo spettacolo dei miei buchi vogliosi.
Le grandi labbra sono lucide di umori,bagna la cappella nel mio sughetto e cola abbondante saliva sulle piccole labbra grinzose del pertugio.
Cerco di rilassarmi più che posso,pochi centimetri e mi sento completamente dilatata ma stringo i denti,voglio che goda anche del mio culetto per poi ricevere il premio.
Un'altra spinta e sento lo sfintere cedere al passaggio del randello,mordo il cuscino per non urlare, costi quel che costi anche rischiando di farmi lacerare lo voglio tutto dentro.
Il dolore è sopportabile,sento lo scroto appoggiarsi alla topina,gli dico di stare fermo per abituarmi all intruso, lentamente il dolore si trasforma in una sensazione nuova,un sottile piacere,con il filo di voce gli dò il via.
Ad ogni affondo il fastidio viene sostituito da ondate di piacere,mi rendo conto che non mi sono lavata,dovremo correre sotto la doccia ma ora ho un unico obiettivo,godere, raggiungere l'orgasmo anale.
Flavio abbranca le tette e strizza i capezzoli mentre sento scorrete il bastone nel budello,non è la prima volta ma è diverso di solito con le dita mi tormento la passera ma ora non occorre, a ogni affondo vengo scossa da vampate di calore,lui sbuffa come un toro, è quasi al capolinea e io con lui.
Pochi colpi e urliamo al mondo il più forte orgasmo mai provato,tremo come una foglia mentre sento gli schizzi nell'intestino,una sensazione unica ,con gli altri ho sempre preteso il guanto ma sentirmi invasa mi fa impazzire.
Crolliamo sul letto lui ancora impiantato dentro di me :”non uscire se no cola tutto e facciamo un disastro”, una situazione comica, saltelliamo uniti verso la doccia mentre la mazza lentamente si affloscia .fino a uscire.
Ci passiamo a vicenda la spuga con il bagnoschiuma, nonostante la serata sfiancante , passare le mani su quel corpo mi mette i brividi,lavo accuratamente il pisellone,forse le mie mani,forse la gioventù ma presto torna a intostarsi,mi inginocchio nonostante i getti d'acqua che scorrono sui capelli e la schiuma negli occhi,voglio che sia pienamente soddisfatto e adoro fare i pompini.
Nonostante si venuto due volte ci vuole poco a gustare ancora il suo sperma,oggi mi sento veramente porca,ne tengo in bocca una buona quantità mi alzo mostro la lingua e le offro le mie labbra, Flavio si dimostra maiale almeno quanto me,incurante del suo sperma mi bacia scambiandoci la sborra e poi lecca le ultime gocce dal mio viso.
“Elena, sei fantastica sento di…”,”ssst,non dirlo, viviamo alla giornata,la pubblica morale vieta l'incesto e magari troverai la donna per tè “,”non mi frega nulla dei bigotti, io voglio solo tè “,”e io ti starò accanto fin che vorrai,ti chiedo solo di non esternare i tuoi sentimenti ai quattro venti,anchio sento di non poter fare a meno di tè,sei giovane e se dovresti cambiare idea non ti sarò d'ostacolo “, sorrido:”e come la mettiamo con Clotilde? Ho ritrovato l'amica amante non ho intenzione di perderla”,”Elena per starti accanto ti dividerei con chiunque,con tè non è solo sesso, c'è molto di più “.
Un bacio,che dice le parole che non voglio pronunciare:”mamma,guarda che ora se fatta, andiamo a letto ma questa volta per dormire.
Una notte serena non ho incubi né pentimenti, è successo e ne sono felice, l'astio nei confronti di mio fratello si è trasformato in qualcosa che ho paura a chiamare col suo nome.
Ci svegliamo è sabato mattina, Flavio mi bacia il collo e mi fa' un grattino alla schiena,bello svegliarsi così,oggi dopo colazione continueremo a rivoltare la casa in cerca di documenti che possano servire.
Cazzo la lettera di mamma,mi ha parlato di un sottofondo nello scrittoio,sono impaziente di leggerla,non bevo neanche il caffè e vado nello studio,seguita come un'ombra da Flavio .
“Che ti prende, perché sei scattata come una molla?” Le racconto le ultime flebili parole di mamma :”Elena ,lo scritto è per tè torno in cucina,se poi ti andrà ne parleremo”.
Ci metto poco a trovare lo scomparto, apro la lettera scritta a mano, riconosco la calligrafia di mamma dalle poche lettere recapitate al collegio ,mi ricordo che le leggevo e le rileggevo era l'unico modo di aggrapparmi alla famiglia.
Leggo le righe e sbianco, adesso è tutto chiaro,torno in cucina triste e amareggiata, Flavio mi vede in questo stato e mi riempie di bacetti:”ma dai, chissà cosa ci sarà scritto”,”è la confessione di mamma,voglio leggerla”,siamo seduti al tavolo in cucina,a stento inizio il racconto.
“Mia adorata Elena,se leggi questo scritto vuole dire che non ci sarò più,se trovavo il coraggio di parlarti non avrebbe più una ragione per stare lì dove l'hai trovata ,ti ho voluta con tutte le mie forze,da ragazzina ero scapestrata e ingenua,e quando non sai riconosce il pericolo è facile sbagliare , già a quattordici ho avuto i primi amorazzi ,nulla di che i primi baci e le seghe ai fortunati prescelti,conoscevo il rischio di rimanere gravida.
Poi un maledetto giorno è successo, è stato un amico del nonno,sposato e con una figlia della mia età, allora avevo compiuto da poco il mio diciassettesimo compleanno.
I miei erano dovuti assentarsi per lavoro e mi hanno affidata qualche giorno a quella famiglia,non sto a raccontare come successo , certo quell'uomo meritava la galera, ma io da incosciente ero consenziente.
Quando eravamo soli mi riempiva di complimenti io da stupida mi sentivo lusingata,dalle parole e passato presto ai fatti.
La prima volta mi ha portato in un appartamento, probabilmente la sua garçonnièr è lì che sono diventata donna,non è stato bello,prima il dolore poi la vista del sangue, ero pentita e terrorizzata,lui ha usato tutto il suo fascino da sciupafemmine per tranquillizzarmi.
Coccole e parole gentili che toccavano la mia autostima,mi ha convinta di fare il bagno in vasca insieme,li le sue carezze mi hanno sciolto come cera a contatto con la fiamma,il dolore era passato adesso volevo solo una cosa,fare all'amore.
Quella volta ho goduto,il mio primo vero orgasmo che mi ha squassato il corpo e l'anima.
Il tipo sapeva come comportarsi con una povera stupida ragazza,parlava da farmi ubriacare,diceva di amarmi,che con la moglie non c'era più niente, sai allora non c'era il divorzio e tante coppie fuori dalle mura domestiche vivevano la propria vita.
Potevo dirlo ai miei, magari denunciarlo per aver approfittato di una minorenne ma ne ero presa, affascinata dai suoi modi gentili.
Ci siamo frequenti un mese,poi il suo atteggiamento è cambiato,non si faceva sentire,la scusa era che potevamo rispondere i miei,sai allora non c'erano i telefonini,non veniva agli appuntamenti,un giorno mi sono decisa,pensavo di amarlo.
Sono andata all'appartamento, la porta non era chiusa a chiave, sono entrata e mi è crollato il mondo addosso.
Era a letto con una rossa più o meno della mia età,le diceva di amarla e che sarebbe andato a vivere con lei,ero curiosa pronta a fargli una scenata,poi hanno cambiato posizione e o sentito il sangue raggelare,la ragazza era Monica,sua figlia,un porco, bastardo,e senza morale.
Non mi sono fatta vedere,sono uscita da lì piangendo per la mia stupidità,non potevo certo dare un dispiacere alla mia famiglia e avvisare sua moglie? No non mi avrebbe creduto.
Per fortuna in quel periodo avevo conosciuto tuo padre,erano mesi che mi faceva una corte spietata, c'è voluto poco a convincermi,volevo un rapporto semplice e sincero.
Gli ho raccontato di come ho perduto la verginità,lui è stato amorevole e comprensivo,il mese successivo eravamo ufficialmente fidanzati.
Poi la scoperta,ero incinta,disperata mi sono rivolta all'unico uomo che ha dimostrato di amarmi,lui è stato comprensivo mi ha detto che rispettava ogni mia scelta,era già tardi per abortire senza possibili conseguenze e ho cominciato a amare quella piccola creatura che cresceva dentro al mio corpo.
È stato lui a affrontare i miei e a dirsi disposto e felice a rimediare,ci siamo sposati che ero di quattro mesi ma la pancia non si vedeva.
È stato un sogno,sei nata tu,ti ho amata dal primo giorno, Mario non ha battuto ciglio nel riconoscerti,per un anno è stato un padre premuroso,ti faceva il bagnetto e cambiava i pannolini,il piccolo negozio aperto insieme andava a gonfie vele, presto ci siamo ingranditi,aprendone altri nelle città vicine.
Poi qualcosa tra noi si è rotto,io avevo testa solo per gli affari,lui ha iniziato a uscire tutte le sere,siamo passati da fare l'amore anche più volte al giorno alla classica scopata del sabato ma in lui non c'era più passione,mi sono resa conto di averlo perso,il nostro rapporto era basato sulla sincerità, l'ho affrontato,lui non ha neanche cercato di negare.
Si era innamorato di Elvira,forse te la ricordi, spesso da quel giorno veniva a casa nostra, tutto era iniziato come uno sfogo per la mia indifferenza,la stessa cosa per lei nei confronti del marito ,non l'ho mai odiata,ero io a averlo gettato tra le sue braccia.
Ho pensato di farmi anch'io l'amante ma ero presa dal lavoro e da tè piccola mia,bastavi tu per sopperire alla mancanza di vita sentimentale,tra noi l'accordo era amicizia e occuparsi della ditta .
Tutto funzionava perfettamente,non ho mai chiuso la porta del cuore al sentimento ma ancora non avevo trovato l'uomo giusto,quello che ti fa accelerare i battiti e ti fa sentire le farfalle nello stomaco.
Poi una sera a una festa organizzata dalla Confcommercio,forse per qualche bicchiere in più o per la voglia di riprovarci,siamo finiti a letto,una notte di sesso da fuochi d'artificio,non era amore,solo passione repressa, quella notte abbiamo concepito Flavio.
Sono stata io a scusarmi con Elvira,le ho detto che è stato l'alcool a farci finire a letto e di perdonarlo,all'inizio tutto bene,i due amanti hanno ricominciato a tubare,di giorno lavoravo gomito a gomito con Mario,la sera usciva per incontrarsi con Elvira, strano rapporto ma andava bene a entrambi “.
Mentre leggevo il viso si rigava di lacrime,ero all'oscuro di quanto ha patito e leggere quelle righe mi commuoveva,Flavio conosceva mezze verità,mi abbracciava infondendomi sicurezza e forse amore, qualcosa di mai conosciuto.
Prendo coraggio e riprendo a leggere:”avevo il pancione quando ho avuto le prime avvisaglie che in Mario stava cambiando qualcosa,parlava con enfasi solo del bimbo che presto sarebbe venuto alla luce e mi accorgevo che da una parte non ti prestava più le solite attenzioni e tu piccola bimba di quattro anni ne soffrivi,davi tutte le colpe a quel fratellino che stava per nascere che ti stava negando il suo affetto .
Effettivamente mentre si avvicinava il momento del parto, l'atteggiamento nei tuoi confronti era cambiato ,non si interessava della scuola,non ti ha portata più al parco o ai baracconi,sembrava che l'affetto nei tuoi confronti si era raffreddato,ho cercato di parlargliene e l'unica cosa che ho ottenuto è di litigare,mi ha rinfacciato che non ero figlia sua e che Flavio sarebbe stato sangue del suo sangue,che era normale che contasse di più per lui,ero nervosa arrabbiata forse più con me' stessa, in fondo aveva ragione ha sposato una stupida ragazzina nei pasticci e fino a quando l'amore è durato mi ha fatto sentire una regina.
Alla fine il patto era che si sarebbe comportato bene con tè ma senza quell'affetto di prima, purtroppo quando hai cominciato a dare segni di instabilità emotiva e la scuola ci ha chiamati più volte è stato chiaro il rancore per tuo fratello,sono stata costretta a cedere e sei finita in collegio.
Speravo per un anno,al tuo rientro per le ferie,senza colpa eri sotto osservazione , purtroppo nonostante i tentativi di tuo fratello di coinvolgerti nei suoi giochi eri assente e indispettita dalla sua presenza,al rientro a casa abbiamo litigato furentemente,lui ti voleva in collegio a tempo indeterminato fino alla fine della scuola,io mi sono opposta con tutte le forze,ma poi ha toccato il mio nervo sensibile, l'azienda,ha minacciato di rilevare il mio trenta percento della nostra creatura e di ripudiarti,ho abbassato il capo,e mi sono arresa.
Ho sbagliato,mi sono pentita mille volte ma tu quando tornavi eri fredda anche nei miei confronti,poi il destino ha giocato uno strano scherzo,mi sono innamorata di un uomo,sembra incredibile ma era il marito della sua amante, l'abbiamo scoperto molto più tardi,ormai ognuno di noi aveva la sua vita, Flavio cresceva e aveva sempre meno bisogno di noi.
Con Mario ci si incontrava di rado, Elvira era quasi stabilmente a casa nostra,io andavo dal mio uomo.
Poi un giorno per caso la scoperta,eravamo a letto,volevamo concludere con,non so magari ti scandalizzo ma mi è sempre piaciuto concedere il mio lato b,non so cosa ne pensi ma ha me' faceva impazzire.
Luca frugando nel comodino ha fatto cadere una foto, l'ha raccolta dicendo che era del suo matrimonio,me l'ha mostrata e sono trasalita.
Sua moglie era Elvira,si proprio l'amante di Mario, abbiamo sempre cercato di evitare di parlare dei nostri matrimoni ma quella sera si è aperto il vaso di Pandora.
Ho scoperto che Elvira era sterile,forse quella sera mi ha fatto bere apposta e erano d'accordo, adesso mi è sembrato strano l'atteggiamento della sua ex disposta subito a perdonarlo.
Luca come un fiume in piena ha iniziato a parlare della rottura del suo matrimonio,man mano che spiegava mi montava la rabbia, Elvira non era la dolce donna che pensavo di conoscere era un arrivista che non disdegna di ricorrere al sesso per raggiungere lo scopo, già da subito l'aveva tradito,e ha continuato a farlo finché ha trovato il primo pollo che le ha intestato una boutique , Luca è un medio borghese,non poteva permettersi di realizzare ogni suo desiderio e lei si rivolgeva a altri lidi, probabilmente già da allora tra questi c'era Mario.
Mi tornano in mente le vacanze da solo e i weekend passati a ipotetici congressi a cui ho sempre odiato partecipare.
Ero furente,ho lasciato il mio uomo e mi sono precipitata a casa,tuo fratello era in ferie con amici,ho spalancato la porta della camera:”troia sparisci se no ti strappo gli occhi,devo parlare con quel verme di mio marito”,ha visto i miei occhi iniettati di sangue e si è spaventata,ha preso i suoi stracci ed è uscita di casa.
E scoppiato il finimondo, Mario era tranquillo,sputavo il mio veleno e lui sorrideva,mi ha lasciato ben bene sfogare,poi come nulla fosse :”io e Elvira abbiamo comprato casa,le ho girato parte delle mie quote,no non credere che per lei sono uno di tanti,la conosco fin dai tempi della scuola è stata il primo amore,poi si è sposata con quel povero fesso e io ho rimediato con tè.
Se proprio vuoi saperlo ti ho tradita da subito,certo sei una bella donna calda ma niente a che vedere con lei.
Arrivista? Tutto era concordato con me',la boutique è cointestata a me,potevi andarmi bene ,poi ti sei fissata con quella bastarda di tua figlia,scegli tu,ho mi cedi le tue quote o vendiamo, Flavio è quasi adulto è io ho un unico erede,se non ti sta bene rivolgiti a un tribunale “.
Mi è crollato il mondo addosso,forse ho perso il tuo amore, l'amore di una figlia per un uomo che non meritava nulla ,da quel giorno ho cercato di rintracciarti,avevi cambiato numero e giravi mezza Europa,la verità è che non trovo il coraggio di dirti come sono stata stupida.
Aspetto Natale so che dovresti tornare per qualche giorno, cercherò di trovare il coraggio di spiegarti l'atteggiamento mio e di quello che credevi tuo padre”.
Qui lo scritto si interrompe,povera mamma, ha scritto la lettura in diverse volte,le penne erano diverse a volte anche di colore e nelle ultime pagine c'erano macchie,forse le sue lacrime.
Scoppio a piangere tra le braccia di mio fratello, l'uomo che oramai sono certa di amare, adesso facendo mente locale mi ricordo durante il funerale di quell'uomo che piangeva disperato.
“Flavio non possiamo permettere a quella stronza di prendere parte dei tuoi soldi “,”i nostri di mio padre e di nostra madre quindi i nostri”,”adesso sono sconvolta vuoi telefonate tu a Clotilde, magari lei trova la soluzione”,ci prova ma è sabato sera probabilmente è tra le le braccia di qualche uomo o donna che sia.
Andiamo a letto,lui mi sta accanto ,il calore del suo corpo mi rassicura,mi addormento raggomitolata al petto di mio fratello, la mia ultima e unica certezza.
Sono le quattro di notte quando vengo svegliata da un whatsapp:”bisogno di una mano con tuo fratello? Caschi male sono in un club privè,invitata a cena da amici e io sono la portata principale,ci sentiamo nel primo pomeriggio, sempre se riesco a reggermi in piedi”, Flavio nel frattempo si è svegliato,mi guarda preoccupato,poi mi vede sorridere,mi accarezza l'interno coscia con un'espressione da cucciolo che cerca le coccole del padrone,il sonno è passato sostituito da un sano prurito.
Mi lascio andare tra le sue braccia,una notte di sesso,ormai i miei buchi sono abituati alla sua mazza e nonostante la resistenza della gioventù lo metto dura prova,prima del alba lo spremo fino all'ultima goccia di sperma,poi felici cadiamo in un sonno profondo,ultimo pensiero passare lunedì dal ginecologo a farmi prescrivere la pillola.
A mezzogiorno ci svegliamo come zombie, è domenica non abbiamo programmi,la lettera di mammà ha lasciato il segno,ora io e Flavio abbiamo un nemico in comune e siamo decisi a fare di tutto per non fargliela passare liscia,come flash mi passano davanti agli occhi le immagini del funerale, Elvira accanto alla bara del suo uomo,non un saluto a noi figli, nemmeno una lacrima versata, papà era consapevole delle sue ambizioni e le ha nutrite,vorrei poter chiedere perdono a mamma, viverle accanto e fargli sentire tutto l'amore negato,per fortuna c'era Flavio a darle un po' di conforto,di mio padre putativo non provo rabbia solo una gran pena.
Inaspettatamente data l'ora telefona Clotilde:”ciao ragazzi,mi invitate a pranzo? Ho una fame da lupi,sapete il sesso mette appetito, perciò oggi mi mangerei un bue”,ho messo il vivavoce,ridacchiamo :”se ti accontenti di un arrosto sei la benvenuta,dacci solo il tempo per riprenderci”,”bravi anche voi notte tumultuosa?”, Flavio le risponde ;”saremo dei bugiardi a dirti il contrario, ma abbiamo bisogno di te ma non come pensi è una cosa seria”,”agli ordini capi, preparate la tavola tra una ventina di minuti sono lì”.
“Forte la tua amica e gran collaboratrice”,”e scopatrice vero?”,”ma io,non,tu..io..”,”dai scherzo e poi ti sembro una persona gelosa? La fedeltà e l'amore si merita ,non si pretende, comunque non ho intenzione di rinunciare a lei”,”figurati è giusto così,non farei mai niente per ostacolarti,ti voglio un bene dell'anima”.
Lo bacio,un bacio da innamorati, niente di più,il tempo è poco e ho ancora la passera e il buchetto arrossati dalla battaglia notturna.
Clotilde arriva allegra,vuole condividere il racconto della serata precedente, più che un orgia è stata una vera e propria gangbang, sinceramente non capisco come il sesso sembri la sua unica ragione di vita, probabilmente non ha mai incontrato la persona giusta o è proprio una ninfomane.
Durante il pranzo le raccontiamo della lettera,di lei mi fido ciecamente:”cazzo,lo dicevo che era una vipera,tua madre era una persona straordinaria, pensava al lavoro a fare crescere l'impresa ma non l'ho mai vista trattare male un dipendente,era lei che tirava la carretta anche se spesso aveva un'espressione triste, poverina adesso ho capito cosa deve avere passato “.
Le parliamo delle quote di partecipazione,si illumina in viso:”ragazzi se è come pensi io è fatta, l'atto di acquisizione è ancora in cassaforte,non è stato registrato,so che tuo padre con la megera dovevano incontrare il notaio in questi giorni,unico problema le password, ognuno aveva la sua e nessuno altro”.
Improvvisamente alla nostra amica si rabbuia in viso :”ho cazzo quei due vivevano praticamente insieme,temo che abbia la password, però dall'incidente non è più venuta in ufficio”.
Decidiamo dopo pranzo di andare tutti in ufficio per provare ad aprire la cassaforte,prima mettiamo ancora a soqquadro l'appartamento ma della password nemmeno l'ombra.
Una flebile speranza,se Elvira viene in possesso di quelle carte dovremo per forza vendere e pagare la sua quota,con il rischio che Mario abbia intestato la metà a lei.
Entriamo come ladri a casa nostra,di domenica praticamente il palazzo è deserto ma meglio evitare le guardie,se dovessero nascere obiezioni noi non eravamo lì.
Trovare la password non è come dirlo, proviamo una serie di numeri ma niente, l'unica certezza è che è composta da sette numeri,dopo innumerevoli tentativi cresce la rassegnazione,penso alla lettera di mamma e a quanto ha dovuto soffrire per il mio atteggiamento, un barlume di speranza,mi faccio passare i guanti, giusto per non lasciare impronte,compongo le cifre 5101999, e con un click sento la serratura aprirsi :”Elena come ci sei riuscita”,”ho provato la mia data di nascita”,Flavio mi abbraccia, Clotilde più professionale guarda il contenuto,ci saranno contanti per più di cinquemila euro e una serie di documenti in cartelline ben ordinate per tema,estrae l'unica senza indice :”bingo è questa”, leggiamo.
“Non pensavo mio padre così stronzo,ha intestato a Elvira il cinquanta percento e il resto a me al raggiungimento della maggiore età ma non capisco perché”,”questioni fiscali ma adesso che facciamo?”,”ho un'idea diabolica:”Clotilde come fai a sapere che la boutique è cointestata a lui?”,”mi ha fatto catalogare il documento ed è bastata un'occhiata per capire”,”bene quindi è in cassaforte, probabilmente nel catalogatore b come boutique e infatti eccolo insieme ad altre carte”.
Sostituiamo i documenti,quello che cercavano lo portiamo via per distruggerlo a casa e usciamo senza che nessuno ci veda.
“Bene l'adrenalina mi mette appetito”,”ma quanto mangi tu?”,”che hai capito, non parlo di mangiare,mi prude la passerina e lo slip è da strizzare, sentite voi due,mi dovete qualcosa e guarda caso abito nei paraggi,non sarete mica così cattivi da non aiutare una donzella in astinenza?”.
Io e Flavio ci guardiamo,mi fa cenno come per dire decidi tu,gli guardo il cavallo del pantalone,non sembra del tutto a riposo:”su dai , hai qualcosa da offrire da bere”,”dipende da voi,non sempre squirto dipende dai partner “,”scoppiamo a ridere Clotilde è incorreggibile ma come dirle di no?
Dire troia è poco,si fa montare mentre palpo e succhio i suoi capezzoli che per l'eccitazione si allungano quanto la falange di un mignolo,sembra di poter ciucciarne il latte,per non parlare di quando urla sguaiata l'orgasmo mentre le lecco l'interno delle dita dei suoi piedini.
Flavio è instancabile,un toro,una macchina, probabilmente a causa del trattamento della notte scorsa,sembra avere uno strapon di silicone al posto della mazza, Clelia si mette a quattro zampe lasciandomi lo spazio per infilarmi sotto, è l'apoteosi ci lecchiamo le mice,stimoliamo e mordicchiamo i clitoridi mentre Flavio impiantato nel suo intestino la monta come un toro,come promesso bevo,bevo da strozzarmi,squartiamo nel medesimo istante come c'era raramente capitato ai tempi del collegio,mentre Flavio grugnendo scarica bordate di sperma nel profondo di quel culo fatto per il sesso.
Intimo a Flavio di aspettare a uscire dal budello,lui le assesta ancora un paio di colpi,un siiii di godimento esce dalle labbra di Clotilde impiastricciate del mio brodino,mi infilo qualche centimetro avanti,e chiedo a quello che considero ormai il mio amore,di uscire lentamente dal suo pertugio.
Uno spettacolo,mi sento più troia di Clotilde,il bastone esce lentamente viscido di sperma che gocciola sulla mia lingua,poi con un flop esce anche la cappella,per un attimo il suo culo sembra una caverna da quanto dilatato,spalancò la bocca e la sborra defluisce a rivoli direttamente nella mia gola,poi soddisfatta lecco dalla cappella le ultime gocce.
“Ooh cazzo Elena,quando ti ci metti sei più puttana di me”,”forse,ma preferisco i rapporti intimi, magari con l'unico uomo per cui provo sentimento e la mia migliore amica”.
Clotilde sta per stendersi sul letto ma vederla così a 90° con i suoi buchi dilatati e lucidi di umori,ci ingolosisce,non servono parole,io lecco in profondità il suo scrigno, Flavio infila un palmo di lingua in quel piccolo antro dove si è da poco scaricato.
La povera Clotilde,si agita come una biscia,ansima scodinzola,e raggiunge un nuovo stratosferico orgasmo che la fa crollare sulle lenzuola spossata.
“Ma chi cazzo siete,mi avete fatta morire,non crediate di sparire, voglio sempre un posto riservato nel vostro direi ormai talamo”, Flavio mi guarda, capisce che per me sta benissimo :”a diciassette anni due veneri con cui condividere il letto,sarei uno scemo a rinunciarvi”,poi mi stringe forte le mani:”ma solo se lo desidera l'unica donna che amo”.
Amore è la prima volta che glielo sento dire, una lacrima mi riga il viso,una lacrima di felicità.
Le cose vanno come desiderato, anzi meglio, lunedì alle nove siamo in ufficio a controllare scartoffie, c'è anche Flavio che per un giorno ha saltato scuola, sappiamo che un giorno o l'altro Elvira si farà vedere ma non dobbiamo aspettare oltre,alle dieci arriva accompagnata da il suo avvocato,ha lo sguardo gelido,pronta a dare la mazzata finale a noi figli, Clotilde le si avvicina,lei la ignora,saluta freddamente Flavio poi mi guarda cercando di capire chi sono.
Mi avvicino e mi presento:”ah saresti tu la bastarda che ha riconosciuto Mario,bene ,ti ho intravista al funerale ma eri appiccicata al feretro di quella”.
Quella? Mi monta la rabbia,se in questo momento avessi uno dei miei coltelli di cucina finirebbe male.
Comunque sono venuta a prendere dei documenti in cassaforte”, Flavio per la sua età è sveglio :”senti Elvira, non abbiamo la password, bisogna aspettare di fare la successione poi faremo intervenire un tecnico”.
Lo guarda con un sorrisetto tagliente,guarda che tutto ciò è in parte mio,solo una piccola parte è di tua sorella,e guarda caso tu sei minorenne perciò sono io la titolare e Mario che mi amava ha condiviso la password, adesso fatemi passare”.
Penso cretina ora te ne accorgerai,presto abbasserai le ali, apre la cassaforte,noi fingiamo stupore,a colpo sicuro estrae il plico e lo consegna all'avvocato.
Il legale inizia a leggere,poi si gratta il capo:”mi scusi signora,temo che non è quello che sta cercando”,sbianca :”ma cosa dice ,legga bene”.
Guardi che sono un professionista questo e l'atto di proprietà di una boutique che attesta la comproprietà del defunto signor Mario al cinquanta percento “, deglutisce,gli occhi pieni di rabbia ,si mette a frugare il contenuto della cassaforte :”ma dove l’avrà messo quel coglione”.
Ora tocca a me' fingere di infuriarmi :”ma chi cazzo è lei?,la troia che si scopava papà e crede che veramente nostro padre le avrebbe dato carta bianca sulle sue proprietà,avvocato la prego ,la paghiamo, faccia l'inventario del contenuto perchè di questa signora non ci fidiamo ,poi parleremo della comproprietà di questo famoso negozio,un po' di soldi ci vengono a fagiolo,io e mio fratello abbiamo intenzione di aprire un ristorante e mantenere l'attività, avvocato lei che dice”,risulta che siete gli unici legittimi eredi, quindi alla successione potrete decidere a vostro piacimento”,la stronza ha uno svenimento,poi maledicendoci se ne và.
In serata festeggiamo, Clotilde ci propone per il prossimo venerdì serata al club ma decliniamo l’offerta, bastiamo noi e quando è disponibile Clotilde.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per Incesti in famiglia :
