trans
Alina, storia di un amore
di Curioso917
02.11.2024 |
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"“E allora è successo, dai vostri sguardi era inevitabile, amica, cognata e sorella, per me sarebbe un bel colpo”, si aspettava, che dicessi chissà cosa, ..."
Ultimo atto della minisaga,vi consiglio di leggere i precedenti Alina1/2/3/4Se me l'avessero detto non ci avrei potuto credere, è bastato il contatto con le labbra di Guendalina per farmi bagnare lo slip,non riesco a prendere sonno, durante la cena ho fatto di tutto per evitare i suoi sguardi, avevo l'impulso di baciarla,non mi era mai capitato nella vita,alle medie noi ragazze per metterci alla prova abbiamo baciato i compagni ma ricordo che ero disgustata.
Devo dormire e non pensarci, tanto per lei sono nessuno, sento bussare alla porta:”Alina posso?”,”entra pure Martina sono ancora sveglia”,si siede accanto me sul letto,cerca le parole giuste.
“Sai Guendalina è rimasta colpita da tè e credimi non è solita arrossire, durante la cena ogni tanto ti dava una sbirciatina e cambiava colorito , è una brava persona ha fatto le sue scelte, sempre consigliandosi con me', l'ho ammirata come fratello e anche ora che è una splendida donna,non sentirti a disagio non ti farebbe mai del male e….sarei felice se fate amicizia “.
“Ma dai mi hai vista,come posso interessare a una come lei”,”amica mia, Guendalina ha avuto uomini e donne che sbavavano per lei,ha fatto sesso in ogni modo,certe confidenze non ho il coraggio di dirtele ma non l'ho mai vista guardare in quel modo una persona,non ti sto spingendo tra le sue braccia voglio solo dirti che se dovesse succedere avrebbe tanto da dare, sono convinta che l'unica cosa che le manca è un vero rapporto, qualcosa che prescinde dal sesso,ti chiedo solo che se capita di non chiuderti a riccio,buona notte amica mia”.
Ora sono in completa confusione, l'idea che possa interessargli mi mette in agitazione,devo calmarmi , l'unico modo è toccarmi, chiudo gli occhi e penso a lei ,le dita scorrono sulle grandi labbra poi si intrufolano in profondità,il pollice tormenta il clitoride,vengo,sbrodolo umori come non mi era mai capitato.
Domani la vedrò,sono già in ansia ma non vedo l'ora, probabilmente sono una povera illusa ma non voglio fasciarmi la testa spero almeno di diventare sua amica, finalmente a notte fonda prendo sonno,un sonno profondo rilassante e finalmente senza incubi.
Mi sveglio presto per le mie abitudini, stamani è una giornata importante,alle dieci devo visionare dei negozi per trovare quello più adatto all'attività,mi stropicciò gli occhi ,vado in cucina in vestaglia, sotto come da abitudine sono nuda,i capelli sono tutti arruffati, lei è già lì che prepara le colazioni,mi rendo conto di non essere presentabile e me ne vergogno.
Si volta e mi vede,come ieri sera arrossisce:“buongiorno signorina cinque minuti e sono pronti i croissant “,sorrido e faccio finta di guardarmi intorno,senza volerlo la vestaglia si apre un po':”non vedo nessuna signorina in giro,se parli con me' caschi male,qui non ci sono signori e signore,dammi del tu”.
Mi accorgo dove fissa gli occhi,uno strofinaccio le sfugge di mano:”oh scusa non volevo, sono abituata a dormire nuda e non pensavo di trovarti qui a quest'ora”,si scuote e riprende colorito:”no,no, figurati,sei a casa tua,mi sento una stupida”,”perché, credo che non hai mai visto una trans,dai siediti con me, un croissant mi basta,e se non sbaglio è avanzata quella squisita torta che hai preparato ieri,sai dove sono mamma e papà”,”sono usciti alle sette, hanno avvisato che non rientrano a pranzo”,”cazzo volevo che qualcuno mi accompagnasse”, Olga entra in cucina,mi fa la linguaccia e mi ruba un pezzo di brioches:”ehi non guardare me,oggi vado per funghi con Luigino”,la guardo sarcastica :"sì certo a funghi,scommetto che ne trovi con la cappella grossa, contare su di tè è impossibile,meno male che c'è nostra sorella”,in quel momento entra Martina con due occhiaie da paura:”mi dispiace fratellino ho studiato tutta notte oggi ho l'ultimo esame ma..”,guarda Alina “non fare quella faccia,la casa è linda e non devi cucinare per nessuno, saresti maleducata a rifiutarti”.
La povera Alina si sente messa in mezzo, quando si agita devo trattenermi per non baciarla ma ho promesso a Martina di andarci piano,la guardo supplichevole:”ti prego,quando rientriamo ti dò una mano,ho veramente bisogno e poi è un occasione per conoscerci meglio”.
Olga ride, Martina si sforza di non fare altrettanto:”siete due stronzette menomale che c'è Alina”, la guardo speranzosa, nicchia ma poi quasi balbetta un “d'accordo vengo io con te”,mi alzo dal tavolo e la bacio sulla fronte,lei resta immobile sulla seggiola,devo fare in modo che non si senta più a disagio con me'.
Restiamo sole :”come devo vestirmi?” Mi sfugge un :”come vuoi per me sei sempre bella,scusa,scusa,non dovevo,ti prometto che non si ripeterà più”, vado a prepararmi, sicuramente Alina si metterà jeans e maglioncino e io voglio fare altrettanto,ci tengo a metterla a suo agio.
Usciamo e prendiamo i mezzi pubblici,in settimana andrò a vedere per acquistare un auto ora mi preme di più cercare la giusta location,io parlo a fiume rivelando un po' tutto di me' e della mia natura, Alina è taciturna,non so se è così di natura o perché è con me,scesi dall'autobus sbotto::”volevo un aiuto per decidere il negozio per l'attività non un cagnolino silenzioso, speravo con tutto il cuore che diventavamo almeno amiche,ma se devi starmi dietro solo per Martina puoi pure andartene”,per un attimo silenzio, sembra riordinare i pensieri:”ti prego mi piace la tua compagnia,non so cosa mi sia successo,si insomma quando mi sei vicina sento l'impulso…,lascia perdere“, è chiaro non gli sono indifferente,in altri casi avrei battuto il ferro finché caldo,ma non voglio rovinare il rapporto,la guardo languidamente non posso farne a meno mi sta entrando nel sangue:”almeno dammi la mano come si fa' tra buone amiche”.
Stringo la sua piccola mano,solo toccandola mi trasmette emozioni,sono la peggiore delle troie ma non ho mai provato nulla di simile,pian piano Alina si scioglie,adesso ride alle mie battute persino quelle in francese dimostrando di non essere affatto stupida.
Più la conoscono e più mi piace adoro il suo viso acqua e sapone la sua semplicità, è un fiore che può sbocciare da un momento all'altro,mi piace starle accanto.
Ormai è spigliata,non la ferma più nessuno,chiede di me' e della mia avventura parigina,le racconto tutto o quasi ,non vorrei farla inorridire ma parlo un po' di tutto,che mi sono prostituta con uomini e con donne solo alla ricerca del piacere,che non ho mai avuto una vera relazione perché nessuno mi ha colpita nel profondo.
Lei ascolta serena,non sembra giudicare è curiosa su tante cose, perché ho voluto cambiare,cosa provo con gli uomini e con le donne, perché, perché, perché, è curiosa di sapere ma non giudica,solo Martina poteva mettere una così bella persona sulla mia strada.
In tre ore visitiamo altrettanti negozi da affittare, in fine andiamo in uno ampio in una strada laterale, Alina è curiosa è più attenta di me' ai particolari,si fionda nel retrobottega e dopo un po' esce sorridente,mi parla nell'orecchio per non fare sentire al venditore,sentire il suo fiato sul collo mi eccita ,devo con noncuranza sistemare il perizoma,se no sai che figura:”Guendalina se mi permetti è il posto giusto”,la seguo nel retro ,ci sono due ampi locali e una porta sul retro:”credo che il prezzo si può trattare tutti vogliono almeno un vetrina sul corso”,le schiaccio l'occhio,tornati nel negozio:”lo prendiamo per quattro anni se tirate indietro cento euro”, “ma signorine è impossibile,il prezzo dell' affitto è già stracciato”,”vieni Guendalina il signore non è interessato a concludere “,”no,fermatevi,mi prendete per il collo,si può fare però quattro anni più quattro, Alina e sveglia,lascio a lei la trattativa, per un attimo finge di pensarci:”ok può andare,noi entriamo al primo del mese, però dovete imbiancare tutto a vostre spese,non vorremmo avere sorprese con l'umidità”,il tizio annuisce e io firmo il contratto.
Appena fuori per la gioia ci abbracciamo,la verga è ancora sull'attenti è inevitabilmente,si struscia sul suo ventre ,per un attimo mi fissa in modo diverso poi mi stringe ancora più forte.
Restiamo tutte e due sconvolte,per lei è normale,ma a una puttana come me è la prima volta che succede,non voglio spezzare l'incantesimo, meglio rispettare i suoi tempi ,mi stacco da lei,mi sento come ubriaca.
“Alina sei unica,ti meriti un enorme coppa di gelato con la panna”,il suo sguardo si illumina:”grazie amica mia,ho sempre voluto provare”.
Andiamo alla mia gelateria preferita la signora e la cameriera mi salutano calorosamente,ci sediamo e ordino anche per lei,quando arriva la coppa enorme la guarda con meraviglia,ci tuffiamo sul gelato,poi le chiedo:”sei la migliore amica di mia sorella, possibile che non ti ha mai portata qui?”,”per un attimo i suoi occhi perdono l'allegria:”credo ,anzi so per certo che Martina ti ha raccontato tutto di me,vedi non ho mai voluto dipendere da nessuno,il nostro legame è vera amicizia, lei ha sempre voluto aiutarmi ma io sono testarda,solo dopo il fattaccio ho accettato il suo aiuto,ho conosciuto in ospedale tua madre e poi il resto della famiglia e mi sono sentita a casa”,le stringo la mano: tesoro chissà cosa hai patito ma ora è tempo di ricominciare e magari di laurearti,hai tanto da dare al mondo e alla persona che sceglierai come compagno”.
I nostri volti sono ad un palmo ma tutte e due ci stacchiamo:" vediamo chi riesce a finire prima il gelato!”
Non sono mai stata così bene con una persona né uomo né donna ad esclusione della mia sorellina,farei di tutto per sentire il sapore delle sue labbra,far conoscenza della sua lingua ma ho paura di rovinare tutto.
Finito il gelato ci mettiamo a passeggiare sempre tenendoci per mano,a volte io a volte lei aumentiamo la stretta,senza accorgerci percorriamo i quattro chilometri che ci separano da casa.
Tempo di darci una rinfrescata e siamo di nuovo insieme,con pazienza mi spiega come preparare le pietanze per cena,la sua voce e musica per le mie orecchie,in questo momento non vorrei essere da nessun'altra parte,mi rendo conto che mi sto prendendo la prima cotta della mia vita.
Alle sette rientrano tutti alla spicciolata,mamma Adela è la prima,ci guarda sorniona:”brava Alina adesso grazie a te sta diventando un donnina perfetta”,le faccio la linguaccia”guarda mamma che sono in grado di cucinare,anzi domenica vi preparo il gateau”.
“Aiuto tra tutte e due ci farete diventare grasse”e si mette a ridere poi entra mio padre che ci sorride:”ciao ragazze,che profumino “, arriva anche Olga come al solito prende la forchetta e assaggia:”wow che buono brava Alina “,”devi ringraziare anche Guendalina è stato un lavoro di squadra”,”leiii, ma se non sapeva nemmeno fare il caffelatte “,”embhe',se viaggi e devi cavartela impari tante cose”.
Nel frattempo mi accorgo che Martina è entrata non so da quanto,sorride , all'unisono come una voce sola io e Alina diciamo”come è andato l'esame?”,ci guardiamo e scoppiamo a ridere.
“Ehi,qui si parla di me,pare che sarò presto psicologa con i complimenti del corpo insegnante “,a tempo zero l'abbraccio quasi a toglierle il fiato.
Olga come al solito deve metterci del suo:”ehi voi due,mi sembra che avete fatto comunella “Alina è in difficoltà non sa cosa dire:”se anche fosse?”,”no, figurati, niente in contrario basta che continui a cucinare come ora”,”scema!!”.
Mamma mette ordine:”dai andiamo a lavarci le ragazze sono quasi pronte a servire”, adoro mia madre è unica.
A cena Martina continua a guardarci,forse spera in un segno,io e Alida siamo sedute accanto,lei di fronte,oso ,non so se faccio bene,prendo la mano di Alida nella mia e la mettiamo in bella vista sul tavolo, è solo un attimo ma si vede una scintilla negli occhi di Martina.
Per una scusa o per l'altra tutti i giorni passo del tempo con Alina,un giorno accade,in casa siamo sole le sto reggendo la scala per spolverare i lampadari, improvvisamente perde l'equilibrio e finisce tra le mie braccia,non riesco a resistere appoggio le labbra sulle sue,per un attimo sembra sottrarsi ma poi le dischiude.
Il paradiso,mi rendo conto che non è una leggenda sento veramente le farfalle nel ventre,le lingue fanno conoscenza, ballano una danza dell'amore,un piccolo rumore e Alina si risistema poi si accorge che e il vento che sbatte una finestra,ora è lei a impossessarsi della mia bocca,un bacio languido qualcosa di mai provato,mi sento una ragazzina al primo amore,non vorrei più staccarmi.
Alina,struscia il pancino sul randello duro come pietra, è lei a prendermi per mano e portarmi nella camera più vicina,si siede sul letto impacciata,non sa cosa fare, questa cosa mi fa impazzire,mi inginocchio davanti a lei,alza le braccia e le sfilo il maglioncino,poi sgancio il laccetto del reggiseno,quello che vedo è al di là di quello che mi immaginavo,due seni duri e pieni con dei capezzoli fatti apposta per essere succhiati.appena ne prendo uno tra le labbra lei inizia ad ansimare forte:”dio che bello,non l'avevo mai provato,continua ti prego”,ha i capezzoli sensibili fatti apposta per il piacere, rivolta gli occhi e viene una prima volta ,la verga è gonfia da farmi male ma voglio farle provare altro piacere,ci sarà tempo per sfogare la mia moscolinita.
L'aiuto a sfilare i pantaloni,due gambe snelle e caviglie sottili e due piedini adorabili,porta un anonimo slip di cotone bianco con una larga macchia di bagnato .
Ho un solo desiderio,farla impazzire dal piacere, dolcemente le faccio allargare le gambe,aspiro il suo intimo profumo dal cotone, mi eccita da morire,scosto di lato il tessuto e mi appare un cespuglio di peli incolti nerissimi,e due grandi labbra vermiglie ,sono attirato come una falena dalla luce,passo delicatamente un dito ,la passera è un lago,con la punta della lingua gusto i suoi umori,al solo contatto si agita come una biscia.
Lappo golosamente il suo miele,passo la lingua a spatola,lei perde il controllo:”siii è meraviglioso, continua, continua ti prego,così dai non smettere”,non ho mai visto una ragazza godere così,la topina continua a secernere umori,prendo il clitoride tra le labbra e immediatamente si irrigidisce come un piccolo cazzetto,si agita gode,mi prende la testa tra le mani e la tiene premuta sul suo fiore,il più bel cunnilingio della mia vita,adoro il suo sapore non smetterei mai di leccare.
Alina ha una miriade di piccoli orgasmi,mi incita a continuare trema come una foglia poi sembra mancarle il fiato e urla dal suo scrigno parte un squirt,seguito da altri getti,lecco tutto è buonissimo lei crede che la vescica non ha retto,cerca di scusarsi ma le tappo la bocca con un bacio facendole sentire il suo sapore.
È il momento,lo desideriamo entrambi, Alina si abbandona,appoggio le sue gambe sulle mie spalle,nel suo sguardo leggo qualcosa di sconosciuto, quello che sta per accadere è più della ricerca del piacere reciproco,stiamo per fonderci in un tutt'uno.
La cappella violacea dal desiderio si fa strada lentamente nel suo scrigno,una sensazione di appartenenza,ci perdiamo una nello sguardo dell'altra,forse questo è l'amore.
I peli dei pubi si toccano,il batacchio è profondamente in lei,la stanza è satura dal profondo del suo miele,i nostri ansimi sono musica, lentamente inizio a muovermi,ad ogni affondo una sterzata di piacere, Alina è pervasa da orgasmi continui,non mi era mai capitato con nessuno.
Facciamo l'amore rinchiusi in una bolla tutto il resto del mondo è fuori,non ho indossato il guanto era l'ultimo dei miei pensieri, voglio sentirla a pelle godere ogni contrazione della sua fichetta, scopiamo per un tempo indefinito,per due volte la farcisco del mio nettare ma la verga resta dura tanto è il desiderio di lei, viviamo in un sogno e nessuno di noi vorrebbe interromperlo.
D'un tratto sentiamo delle urla :”no,cazzo lo sapevo,ma proprio camera mia,fanculo tra poco arriva Luigino vedete di spammare”,la voce di Olga sembra provenire da lontano,non interrompiamo il coito,non siamo ancora pronti per tornare nel mondo reale.
Sento Olga lamentarsi con Martina poi il rumore di una porta che sbatte, continuiamo ad amarci fino a quando le forze ci abbandonano.
Il letto di mia sorella è un disastro,solo ora ci rendiamo conto di quello che è successo, Alina si scuote vorrebbe alzarsi,ma un bacio la riporta nel nel mondo tutto nostro.
Quando il desiderio si attenua ci accorgiamo che si è fatto sera, abbiamo fatto sesso per ore e se dipendesse da noi saremmo in grado di continuare.
Fuori dal nostro mondo si sentono rumori, probabilmente tutta la famiglia è rientrata,non riesco più a trattenerla per lei il dovere è importante,ci rivestiamo senza neanche passare dal bagno,in salone ci sono mamma, papà e Martina che a stento trattiene le risate, Alina si fionda in cucina e dopo un attimo si sente spadellare.
I miei ghignano, faccio finta di mandarli a quel paese e la raggiungo.
“Dio che vergogna, adesso cosa penseranno i tuoi? Sono un ingrata,una persona sbagliata”,”non credo, papà mamma e Martina ti adorano e Olga ormai non riesce a fare a meno delle tue leccornie,se Martina mi ha parlato avrà fatto il discorsetto anche a tè,ci vedeva insieme da subito e come sai la tua amica in certe cose non sbaglia “,”però non è giusto,io sono qui per lavorare,mi sembra di aver tradito la famiglia,mi piaci da morire ma non è giusto “.
“Ma ti senti,cosa può esserci di sbagliato,per la prima volta provo qualcosa di nuovo,di diverso,ho quasi paura a chiamarlo col suo nome e credo anche per tè sia così “.
Per tutta risposta mi bacia;”credo di essermi innamorata ma ho paura,paura di perderti,paura di non essere all'altezza,paura che ti stanchi”.
‘Che ne dici,ne parliamo in privato,ora prepariamo il pasto per la ciurma,sono ai tuoi ordini chef “Alina sorride e mi getta un grembiule :”ok aiutami”.
La cena è tranquilla,tutti evitano di parlare dell'accaduto alla fine è Alina a parlare:”/scusami Olga,non so cosa mi abbia preso,sono stata io a trascinarla in camera tua,non capivo più niente",'benvenuta tra noi mortali,magari Guendalina ha finalmente trovato chi la mette in riga,non ti preoccupare amica mia, stasera il letto lo uso io così com'è, così mi sembrerà di partecipare ad un orgia ed è strano di giovedì”,i miei fanno la faccia seria ma poi non riescono a trattenersi, scoppia una fragorosa risata, l'unica a non partecipare e Alina in completo imbarazzo.
“Andate ragazze ci pensiamo noi a sparecchiare,dopo oggi avrete tante cose da dirvi e tu comportati bene, Alina è un fiore fragile se la fai soffrire ti diseredo”.
Tutti sembrano avere una bassa stima di me' se si tratta di affetti e come dargli torto,fino ad oggi sono sempre stata alla ricerca di sesso,ma Alina mi fa sentire bene, passeggiamo a braccetto in centro, massimo cento passi e dobbiamo baciarci, alcune persone sorridono,altre si allontanano scandalizzate, Alina sembra a suo agio ma prima o poi dobbiamo chiarire, quello che è accaduto è una svolta nella vita,mi sento pronta ad una relazione monogama,se mi sentissero certi conoscenti e gli amici di Parigi scoppierebbero a ridere, Guendalina la troia si è innamorata.
Arriviamo alla gelateria, Martina è seduta che ci aspetta:”sedetevi con me ragazze stasera il gelato lo offro io”le due amiche si abbracciano un abbraccio fraterno.
“E allora è successo,dai vostri sguardi era inevitabile,amica, cognata e sorella, per me sarebbe un bel colpo”,si aspettava,che dicessi chissà cosa, stringo la mano di Alina “avevi ragione sorellina ed è meraviglioso,se prima eri la preferita oggi lo sei ancora di più, grazie a tè ho conosciuto l'amore “,mi blocco,lo detto,ho pronunciato quello che sento in cuor mio, Alina sembra tra le nuvole,poi mi guarda intensamente:”sei certa di quello che dici, praticamente non ci conosciamo, scusami ma non posso completamente lasciarmi andare ho troppa paura di un altro addio”,”cara la mia nuova sorella,spetta a voi costruire la vostra storia,e approposito di storia domani vieni con me e ti iscrivi per finire le superiori, tanto per tè è un gioco,dopo penseremo all'università,vero Guendalina che deve farlo”,”certo non uscirei mai con una persona ignorante e tantomeno potrei innamorarmene, però pensandoci è già così, vorrà dire che studieremo insieme “,”non scherzare non posso permettermi l'università e poi..”.
“Ma ti senti,scuse,scuse e ancora scuse, Guendalina promettimi che se non mi dà retta non ci farai più sesso”,”certo lo giuro sulla testa di Olga “,”scema!”.
“Guendalina con tè salterei nel vuoto “,”dai non esageriamo dimmi solo che da questa sera siamo ufficialmente fidanzate”,lo detto con vena ironica ma sia io che Martina aspettiamo la sua risposta,”mi piacerebbe ma tu..si insomma ti metteresti veramente con me,io non sono gelosa ma Martina mi ha raccontato della tua vita e…”,”e finalmente ho trovato tè,da sempre ero donna in un corpo maschile,il sesso era una normale conseguenza ,la curiosità di capire cosa prova una donna,e il desiderio per le femmine,non so se nella vita non ci ricasco,so solo che vorrei vivere accanto a tè “.
Altre parole sarebbero superflue,un bacio suggella il desiderio di stare insieme,il viso di Martina è rigato di lacrime di commozione.
Non so come andrà a finire ma ci proverò con tutte le mie forze,ti amo Alina.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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