Prime Esperienze
La nostra nuova vita
di Curioso917
05.09.2024 |
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"Siry mi incita a continuare, la sua patatina è un laghetto che sgorga miele che lappo goloso, la lingua si insinua nel pertugio, colo saliva , quando sembra..."
La nostra nuova vita Per chi come noi proviene da una famiglia di braccianti del sud strappati dalla loro terra per fare posto a certi latifondisti senza scrupoli è dura uscire dalla miseria.
Siamo due fratelli Alfio il più grande ha diciassette anni ed io Giovanni che vado per i quindici, nonostante la povertà noi ragazzi c'è la passavano bene,in estate facevamo qualche lavoretto e poi al mare con gli amici.
Mio padre per sopravvivere ci ha strappati dalla nostra terra e siamo andati ad inseguire il sogno del benessere in una città del nord, purtroppo non sempre le cose vanno per il verso giusto,se il lavoro in fabbrica ci permetteva pasti dignitosi e la possibilità di togliersi qualche sfizio ,il gelato il sabato e la domenica gassosa al cinema rionale ma noi ragazzi abbiamo perso gli amici e al posto del mare ci possiamo solo permettere il bagno nei canali.
L'unica entusiasta della nuova vita è nostra madre,in città è rifiorita ma non sentiamo più sbattere il lettone contro la parete e con papà si parlano appena,dopo qualche settimana ormai quasi non si vede,prepara i pasti e esce prima che rientri papà.
La cosa va avanti per qualche mese poi un giorno troviamo sul tavolo della cucina una lettera, tremiamo all'idea di leggerla e lasciamo l'ingrato compito a nostro padre.
“Tesori miei, credetemi vi ho sempre amato,ma e giunto il momento di realizzare il mio sogno, quando vostro padre mi ha conosciuta non ero più una ragazzina innocente ,ho dato le mie verginità al primo e forse unico amore della mia vita il mio Giorgio,poi le famiglie ci hanno separato noi siamo rimasti al paesello lui è emigrato con i genitori in Germania e col tempo si è fatto una famiglia.
A quei tempi da noi una ragazza non illibata non aveva speranza di accasarsi,era considerata una poco di buono,una da scopare non certo da portare all'altare.
Vostro padre era l'unica opzione,
un brav'uomo grande lavoratore da sempre innamorato di me’,per lui provavo solo un tiepido affetto,poi col tempo ho imparato ad amarlo, Alfio o è nato settimino o è il frutto del vero grande amore,mi dispiace che Calogero lo scoprì così solo ora,non ho mai vissuto con gioia, l'unica cosa bella siete stati voi ma oggi ho deciso di vivere,mi merito di essere felice.
Giorgio è da sei mesi in Italia per lavoro,ci siamo incontrati per caso e subito la fiamma è divampata,lui è rimasto vedovo e mi ha amato da sempre ,ho deciso di non farmi scappare l'unica grande occasione della mia vita ,di portarvi con me non me la sono sentita, Giorgio ha una figlia che ama alla follia e non voglio creare problemi.
Voi ve la caverete,con una bocca in meno da sfamare forse Giovanni può continuare gli studi,un forte abbraccio non odiatemi".
Papà cade nello sconforto,per mesi spera nel rientro di mamma,poi arriva la richiesta di separazione,la firma senza neanche interpellare un avvocato,ormai è una larva.
Passano gli anni,Alfio lavora in un'impresa come imbianchino,io come diceva mia madre sono portato agli studi e con difficoltà di papà e fratello mi impegno al massimo per arrivare al più presto a diplomarmi con il massimo dei voti per sperare in una borsa di studio che mi permetta di frequentare l'università.
Papà non ha più cercato una compagna,forse deluso dalle donne non ne vuole più sapere,di mese in mese la sua salute peggiora,si scoprirà dopo anni la piaga dell'amianto quando purtroppo per lui non c'è più niente da fare.
Alla sua morte restiamo soli,gli ultimi tempi prima del triste evento abbiamo cercato inutilmente di contattare Assunta, ora chiamarla mamma è difficile ma si sono perse le tracce il numero è inesistente probabilmente un modo per tagliare definitivamente i ponti con noi, Alfio nel frattempo ha aperto una sua ditta,lui dice di odiarla ma io non ci riesco,mi ricordo la dolce mamma della mia infanzia questo è il ricordo che custodisco nel mio cuore.
Con le donne è un fiasco,non so come comportarmi e la mia esigua disponibilità economica non mi permette di invitare nessuno nemmeno per una coppa di gelato,unico sfogo sessuale la masturbazione di cui sono diventato maestro,mio fratello è diverso,da sempre circondato di donne ma da un po' di tempo ho visto cambiamenti che mi preoccupano.
Non esce più con nessuna, qualche ex mi ha chiamato per avere sue notizie e stranamente esce di casa tutte le sere,cerco di parlargli ma capisco che mi risponde con mille fandonie,fino a che una sera decido di seguirlo.
Seguo il suo macinino con un motorino prestato da un amico,si dirige verso un quartiere industriale famoso per essere luogo di prostituzione di ogni genere, inizio a preoccuparmi,lo seguo a distanza,fino a vedere che parcheggia l'auto in un posto appartato.
Per più di un quarto d'ora resta in auto poi la portiera si apre e resto impietrito, Alfio è vestito da donna o meglio da puttana,da distante grazie al fisico esile può essere scambiato per una femmina ma chiunque si avvicini capisce che è un uomo.
Sono ipnotizzato a guardare la scena un po' inorridito e un po' curioso,si ferma qualche auto, alcuni ripartono sgommando alcuni trattano il prezzo ,poi un auto lo carica e si apparta poco più avanti in una zona buia,la curiosità è tanta ma non voglio farmi sorprendere.
Nel giro di due ore sale su quattro auto,saluta l'ultimo cliente e entra nella sua macchina probabilmente per cambiarsi, inforco il motorino e torno a casa prima che arrivi.
Ho mille pensieri per la testa, Alfio non mi ha mai dato l'impressione di essere gay,ho conosciuto diverse sue ragazze e sicuramente non erano semplici amiche, voglio parlargli, capire ma non so come comportarmi.
Pensandoci bene il nostro tenore economico è cresciuto,in casa entra carne e pesce cose che fino a poco tempo fa' si vedevano in rare occasioni,non mi sono posto il problema i soldi in casa li ha sempre portati lui ma tra il funerale di papà, l'affitto, bollette, le mie spese e il cibo è un emorragia di soldi,mi vergogno come un ladro di non aver capito prima i sacrifici di mio fratello ma ora devo fare qualcosa.
Inizio a dare lezioni e mi guardo in giro per cercare qualche lavoretto serale,ne parlo con Alfio,lui si imbestialisce:”tu pensa solo a laurearti a tutto il resto ci penso io”,mi infervoro :”per chi mi hai preso ,lo stupido poppante è cresciuto, improvvisamente basta il tuo stipendio a coprire le spese? Tu mi nascondi qualcosa e io ho tutto il diritto di saperlo e non raccontare panzane ti ho visto al quartiere industriale “, Alfio impallidisce:”tu, ttu.. cosa no non è come credi,io,io,non…”,”no cosa? Fai la checca per soldi e io dovrei pensare solo a studiare? Spero almeno che ti piaccia farti sfondare il sedere e quando aspettavi a dirmelo?”
Alfio è stravolto ,non riesce a proferir parola,il suo volto si riga di lacrime,lo abbraccio e lo stringo forte al mio petto,inizia a singhiozzare e inizia il suo racconto:”Giovanni eravamo pieni di debiti,la banca non ci faceva più credito non volevo che rinunciassi a laurearti, almeno uno in famiglia deve farcela,una sera in un bar incontro un tipo che insiste a pagarmi da bere,non avevo i soldi per un altra birra così ho accettato il suo invito.
Ho capito da subito che gli piacevano gli uomini,non perdeva occasione per accarezzarmi,avrei dovuto mandarlo a quel paese ma le sue mani mi trasmettevano strani brividi,non mi erano mai interessati gli uomini fino a quel momento, abbiamo parlato e bevuto almeno quattro giri di birre,senza accorgermene , ho parlato della nostra situazione e del bisogno disperato di soldi,lui si e offerto di aiutarmi se ero carino con lui.
Certo sapevo a cosa andavo incontro,lo seguito a casa sua, nel suo letto, cercavo di convincermi che lo facevo per i soldi ma è bastato un suo bacio a sciogliermi “.
“Ma Alfio le ragazze ti cercano,hai sempre avuto successo con le donne e per questo ti ho invidiato”,”lo so,e piacciono anche a me credimi ma con gli uomini è diverso, quando vedo una verga crescere di desiderio per me perdo ogni ritegno,si caro fratello sono frocio anzi crossdresser, già da piccolo indossavo di nascosto i vestiti di mamma e mi masturbavo guardandomi allo specchio,non visto mi sono infilato di tutto nel sedere dalle banane al manico della spazzola di Assunta,a quattordici anni ho avuto il primo orgasmo anale senza toccarmi il pisello,ti faccio schifo “.
“Scemo sei sempre mio fratello,se ti senti così l'ho accetto ma quello che fai è rischioso potresti incontrare brutta gente e non voglio perdere anche te”.
Versiamo tutte le lacrime, l'idea che anche lui mi abbandoni mi rende pazzo non potrei sopportarlo:”Alfio questa è casa tua puoi portare tutti gli amanti che vuoi,di giorno sono all'università la sera basta che mi avvisi e mi dileguò “,”grazie fratello ma battere i marciapiedi è diverso,lì mi sento una vera troia gli uomini cercano me', è difficile da spiegare ma questo è una mia scelta, comunque i soldi servono ,presto sarai avvocato il primo in famiglia che esce dal fango “.
Faccio di tutto per convincerlo ma non sente ragione,solo ora mi accorgo dei suoi lineamenti delicati,dei fianchi che non hanno niente da invidiare a una donna e dal modo di camminare,vivo accanto a lui da tutta la vita e solo ora mi accorgo di non conoscere mio fratello, penso a mamma a le sue delusioni e per quanto ho il cuore spezzato per papà inizio a comprenderla.
Da quel giorno ogni volta che esce di sera sono in ansia per lui, forse per amor mio ha ridotto le uscite, vorrei che smettesse ma forse il mio è egoismo.
Una mattina parlo con una ragazza all'ultimo anno di psicologia, naturalmente resto sul vago,lei fraintende:”adesso capisco,era strano che un bel ragazzo come tè fosse ancora in piazza”,”ok,ok,ti sembro il tipo, d'accordo con le donne non ci azzecco un po' per timidezza e soprattutto perché voglio laurearmi il prima possibile,ma sono etero”,la ragazza sorride divertita:”dimostramelo “e con uno scatto incolla le labbra sulle mie,in un attimo siamo nella sua camera al dormitorio per fortuna non ci sono le coinquiline.
Quella mattina conosco il sesso in tutte le sfaccettature,la ragazza ha esperienza da vendere e sa come insegnare,dopo due ore penso già alla nostra vita insieme ma lei mette subito le cose in chiaro,scopa per piacere e non vuole relazioni sentimentimentali.
Però finalmente convinta che non parlavamo di me' mi dà delle dritte su come comportarmi,nei giorni seguenti cambio il mio atteggiamento con Alfio, faccio di tutto per fargli capire che accetto la sua natura,lo convinco che è giusto così, ognuno deve vivere la propria sessualità in pace con sé stesso,gli chiedo se vuole che quando siamo soli lo chiami in modo diverso,lui mi guarda riconoscente :”se ti và chiamami Alisa e grazie temevo che mi rifiutassi che mi considerassi un essere schifoso un abominio “,”non fare lo stupido sei sempre il mio adorato fratello,se vuoi da oggi sorella”, Alfio trattiene a stento le lacrime, passiamo la serata a guardare la TV e poi a nanna.
L'indomani esco con ,la ragazza che mi ha svezzato:”e allora dimmi del tuo amico”,sarà perché è la prima donna con cui ho fatto sesso, sarà perché mi sembra in gamba ma mi sbottonò.
Le racconto a sommi capi la storia della nostra vita e di come ho scoperto la verità su Alfio, Michela è il suo nome, ascolta attentamente,e ogni tanto mi fa domande, è bello sentire una persona che non giudica, certo è il suo prossimo mestiere ma dimostra di essere senza pregiudizi e per uno come me' che proviene da una civiltà atavica e maschilista è una piacevole sorpresa.
Mi spiega il significato reale di
Trasgender,una donna imprigionata in un corpo di uomo,mi spiega che non è una perversione né una malattia,la guardo incantato:”proprio tu Giovanni che studi da avvocato devi liberarti la testa da certi stereotipi,sei un bel ragazzo e mi piaci se mi prometti di non essere appiccicoso usciamo qualche volta insieme,tu mi dai del buon sesso e io ti dò una mano con Alfio”,”mi piacerebbe ma te l'ho detto non viviamo nel lusso e posso a malapena permettermi una pizza “.
“ Bene vorrà dire che qualche volta ti porterò io al ristorante, sarai il mio gigolò”, scoppia in una risata contagiosa che ci fa' piegare in due.
“Allora iniziamo la lezione, tanto dobbiamo aspettare due ore per avere la stanza libera,devi mettere Alfio a suo agio, fargli capire che lo accetti in versione femminile,anzi che sei felice per lui,in questi giorni ho deciso di rifarmi il guardaroba”,la guardo interrogativo:”non guardarmi così i miei stanno bene, ho la borsa e non mi mancano certo i soldi,certo non sono una spendacciona ma ci tenga essere al top “.
“Mi dicevi che tuo o meglio tua sorella è di fisico esile,conosci la taglia e la misura di scarpe?”,”se ben ricordo porta una quarantasei e il quaranta di piede”,”perfetto per l'intimo e le scarpe ci penso io, per i vestiti ho un'amica che fa' al caso nostro,prima cosa per metterla a suo agio devi convincerla a girare per casa enfemme così si accetterà meglio “.
“Ma Michela ti ho detto che sono squattrinato e non accetto che spendi soldi per me' “,”che carino, preferisci che butto le cose che non uso più, tranquillo non sentirti in debito e poi ti ho già detto come ripagarmi “.
Arrossisco,da verginello a uomo oggetto ma ad essere sincero la cosa non mi dispiace, giriamo le migliori boutique della città, torniamo al dormitorio carichi di pacchi e pacchetti.
Il tempo di appoggiare i pacchi a terra e mi abbraccia da dietro,le sue mani scendono a tastare il pacco che reagisce all'istante:”wow che bella anguilla allora un po' ti piaccio?”,”nemmeno il tempo di dire nulla che è già un ginocchio di fronte a me,in un attimo pantaloni e boxer scendono alle caviglie,con una mano palpa lo scroto gonfio e l'altra stringe l'asta finché la cappella diventa violacea,in un'attimo il glande sparisce tra le sue labbra golose,il primo pompino della mia vita .
Lecca la cappella e insaliva l'asta, mastruba e succhia ,un piacere mai provato che mi piega le gambe, brividi di piacere mi arrivano dritti al cervello, ansimo e mi agito non credo di poter resistere a lungo.
Lei interrompe il lavoro e mi stringe i coglioni:”mi farei volentieri una bevuta ma tu giurami che ti riprendi presto, voglio sentire questa meraviglia in tutti i buchi”.
Accenno un sì con la testa, lei si getta sulla preda e ricomincia a pompare con le labbra chiuse a cuoricino,non capisco come faccia ad ingoiare la verga fino ad incollare le labbra sul mio ventre, faccio di tutto per trattenermi lei sembra apprezzare i miei sforzi ma quando decide che è giunto il momento di gustare il mio seme accelera il ritmo,non capisco più nulla le tengo la testa tra le mani e scopo quella bocca come una figa ,due,tre, quattro violenti colpi e sento la sborra uscire a fiotti.
Michela fin che può beve tutto ma io sono carico,stacca la dolce boccuccia e dirige gli schizzi sul viso e sulle tette,si strizza i capezzoli e lancia un lungo guaito.
Vederla in questo stato è uno spettacolo che resusciterebbe un morto ma la tipa non è ancora sazia,mi bacia non me ne frega nulla se ha la bocca piena di sperma,lo condivide con me',per un attimo mi ritraggo ma poi mi lascio andare e ingurgito il mio stesso sperma.
Bravo porco adesso pulisci le tette e poi la galantuomo restituiscimi il favore, succhio quel splendido seno e poi mi inginocchio,lei allarga le gambe oscenamente,la porcellina non portava mutande,la tana luccica di umori dal profumo inebriante che mi attirano come una falena dalla luce.
Continua il mio training del sesso, Michela mi tiene la testa e mi guida a leccare i punti più sensibili, è pervasa da una miriade di piccoli orgasmi,la sua patata è un torrente di miele che gusto come un affamato.
Un dolore improvviso su una chiappa,una sberla da lasciare le cinque dita:”complimenti Michela il tuo nuovo ganzo ha un bel culetto come sta ad artiglieria?”,”niente male cara,ti stavamo aspettando, giocavamo giusto un po' per ammazzare il tempo”,”sei sempre la solita puttanella sciupamaschi,mi aspettavi? A che devo l'onore “,”ho proposto a Giovanni uno scambio equo,i nostri abiti che non mettiamo più in cambio di sesso “,gli occhi dell'amica si illuminano:”e io che ci guadagnano?”,”questo bel giovane ha scopato con me' giorni fa',non ci crederai era la sua prima volta,un ragazzo da svezzare il massimo per due troiette come noi”.
Detto fatto sono sottoposto ad un vero tour de force ,le due in poche ore mi consumano svuotandomi fino al midollo,sono insaziabili due Erinni a caccia del proprio piacere mi sento un giocattolo nelle loro mani,in poche ore vengo tre volte, è bello ma è chiaro che questo non è amare.
Mi alzo a fatica,quasi non mi reggo in piedi,le due continuano a darsi piacere come se non esistessi, è come vivere in un set di un film porno,mi sento avvilito per loro sono solo una mazza.
Mi siedo su una seggiola, aspettando che il loro appetito finisca,passa del tempo, nelle orecchie solo gli ansimi e le urla di piacere,poi tutto finisce e si baciano soddisfatte;”Giovanni ancora qui?”,”scusami mi avevi detto di aspettare per…..”,”ah già scusa, Marilù fammi vedere se hai qualcosa di carino che non metti più “.
Esco da lì carico di scarpe, intimo e abitini le ragazze che incontro sorridono divertite,non vedo l'ora di lasciare il dormitorio femminile,non mi va di fare lo zimbello,per fortuna prima dell'uscita trovo due borse dell'Ikea ,il primo e spero ultimo furto della mia vita ma non posso attraversare quattro isolati con in braccio una montagna di vestiti che mi arrivano agli occhi.
Finalmente torno a casa, metto sul letto di Alfio qualche capo che mi sembra carino, infilo il resto nell'armadio e poi mi chiudo un cameretta a studiare.
Alle sette arriva Alfio con una borsa della spesa,gli vado incontro allegro sperando di aver fatto bene:”ciao fratellino,dammi il tempo di mettere su l'acqua per la pasta,poi mi faccio una doccia e mangiamo”.
Non vedo l'ora che entri in camera ma improvvisamente mi preoccupo, avrò fatto bene a seguire i consigli di Michela,spero che non si offenda e mi mandi al diavolo.
Alfio è allegro,parla di cose che non riesco a seguire:”ehi fratello,stasera hai la testa tra le nuvole,stai bene”,”certo,senti ho messo delle cose sul tuo letto,le ho avute gratis dalle ragazze all'università,spero che non ti offendi”,resto impietrito mentre mio fratello entra in camera.
Sento un verso di stupore poi chiude la porta,mi siedo sul divano e aspetto,il tempo sembra non passare mai,poi all'improvviso la porta si apre,esce sorridendo gli abiti gli calzano a pennello,cammina con sicurezza sui tacchi,non so cosa pensare per me' è sempre mio fratello con una parrucca, cerco di essere disinvolto quasi fosse tutto nella norma, mi passa accanto e per la prima volta mi bacia sulla guancia:”grazie,sei il miglior fratello del mondo “,”un fratello che non ci vede più dalla fame, Alisa questa sera mi mangerei un bue,sai le mie amiche mi hanno spompato”,”bene era ora fratellino finalmente ti sei deciso chissà quante ragazze ti fanno gli occhi dolci,ora la tua Alisa ti riempie come un porcello “.
Nessuno di noi è in imbarazzo, Alisa è visibilmente felice di poter girare per casa vestita da donna, per lei è un piccolo sogno che si realizza,dal canto mio presto mi viene naturale rivolgermi a lei al femminile,resta sempre la preoccupazione per quando esce di notte ma almeno la vedo allegra e spensierata,ormai mi accorgo di pensare a lui al femminile.
Un giovedì pomeriggio dopo mesi di silenzio una telefonata di Michela:”ciao bel fustacchiotto ti va di vedermi giusto per rinverdire la nostra conoscenza “,”ciao,a corto di cavalieri?”,”quelli non mancano,pieni di soldi e di boria,mi andrebbe una serata normale con bravo ragazzo se poi capita pensiamo al dopocena” ,”ti inviterei volentieri a casa mia ma sai la persona di cui parlavo….”,”abita con tè, è un tuo caro probabilmente un fratello”, resto allibito:”ma..ma come fai a saperlo “,”te l'ho detto che sono una brava psicologa,mi sei simpatico saresti un ottimo scopamico, continuiamo gli insegnamenti,in casa chi cucina?”,”lei..lui”,”perfetto io sono negata ai fornelli ,tu mi inviti, invitare una ragazza in casa,la cosa più normale del mondo,vedrai ne sarà entusiasta, magari gli posso insegnare qualcosa ho fatto un corso da estetista “,”mi piacerebbe vederti ma non saprei come può prenderla “,”facile gli telefoni e poi mi richiami, scommetto il culo che stasera sono a cena da tè, bhe' più che una scommessa è una promessa ciao “.
Chiusa la chiamata resto come un ebete, Michela la sa lunga ma mi sembra di esagerare con Alisa, già Alisa quasi mi dimentico Alfio, rigiro il telefono tra le mani,infine mi decido:”pronto Giovanni è successo qualcosa “,”no è che mi è venuta un'idea scema,sai ho conosciuto una ragazza, niente di speciale , cioè è molto bella ma ci tiene alla sua libertà, insomma direi una scopamica e..”,”dimmi sono contento che ti confidi con me' “,prendo fiato:”che ne dici se la invito a casa stasera ehm vorrebbe conoscerti, cioè conoscere Alisa “,attimi di silenzio ,sto per scusarmi.
“Se non ti vergogni sono contentissima ma sa qualcosa di me'?”,”si insomma è stata lei ad aiutarmi, è la ragazza dei vestiti”,”digli di venire dopo le otto, dammi il tempo di preparare qualcosa di buono,sei il fratello migliore del mondo,ora devo andare se no non riesco a finire,questa signora continua a cambiare idea sul colore della camera, ciao”,”ciao”.
Mi auguro che vada tutto liscio, su Michela non ho dubbi ma spero che Alisa all'ultimo non si senti in imbarazzo,finisco di leggere un trattato di diritto internazionale e poi mi preparo al meglio.
Alle sei arriva con due borse di spesa, è tutta agitata quasi non mi saluta e si infila in cucina,dopo una mezz'oretta mi chiama:”stai attento al ragù devo prepararmi sono uno schifo”.
Quando esce dalla camera è tutta in tiro, niente di volgare una perfetta donna di casa, all'apparenza è spavalda ma mi immagino la sua agitazione.
Neanche a dirlo quando trilla il citofono sobbalza e sbianca,le stringo una mano per incoraggiarla:”devo correre in bagno,vai tu ad aprire e fai gli onori di casa “.
È agitatissima ma decisa, Michela entra allegra come sempre,la bacia sulle guance con naturalezza:”ciao tu devi essere Alisa,tuo fratello ti adora ma sei ancora più bella di come pensavo, dov'è Giovanni?”.
Di nascosto ho visto tutta la scena,le vado incontro sorride:”ciao hai già conosciuto la mia sorellona,spero che hai appetito quando ci si mette sfama un esercito, questa sera pasta al forno”,”splendido fammi vedere”,”la prende per mano e vanno in cucina, Michela si volta:”tu stai qui buono,la cucina è il regno di noi donne “.
La serata va alla grande,la cena viene divorata,le due chiacchierano su un po' di tutto, naturalmente argomenti da donna, Alisa sprizza di felicità, il massimo quando Michela le racconta del corso di maquillage e si offre di insegnarle qualche trucco .
Restano chiuse in camera per più di due ore,io resto a guardare la TV,quando escono Alisa è irriconoscibile sembra in tutto e per tutto una donna.
Le due devono essersi parlate:”Giovanni sono stravolta e domani devo alzarmi di buon'ora, ciao Michela sei un amore spero di rivederti e tu non fare l'orso,fai vedere la tua camera alla nostra amica, divertitevi io vado a dormire e mi metto i tappi”, sorride,bacia la sua nuova amica e sparisce in camera da letto.
“Grazie sei grande”mi guarda sorniona:”allora ringraziami bene”,
Povera Alisa non credo le basteranno i tappi per dormire ,se al dormitorio mordeva il cuscino qui urla come un'aquila, appena entriamo in cameretta si incolla alle mie labbra, e mi infila la mano nella tuta:”uhm che bravo bambino sei già pronto per dare piacere a quella golosona della tua amica”,la sua lingua mi lecca il collo,le mani sul mio petto ad impossessarsi dei capezzoli che succhia e mordicchia,un piacevole tormento che mi arrapa come una bestia,in un lampo sono nudo, l'uccello sparisce tra le sue fauci, sputa saliva e inizia a succhiare come un idrovora si dedica al pompino strappandomi ansimi di puro piacere,poi mi spinge sul letto alza la gonna e mi mostra la patata rorida di umori.
Ci alterniamo per darci il massimo del piacere,la lingua fruga nel profondo della sua topina strappandole urletti e piccoli orgasmi,poi è il suo turno,sono sempre stupito da come riesce a infilarsi la verga ben oltre il velopendulo,la sua bocca sembra il fodera della mia spada.
Questo gioco non può durare a lungo vorrei protrarre al massimo il piacere che mi dà la sua boccuccia ma improvvisamente dalla topa escono getti che quasi mi soffocano e esplodo un mare di sperma che beve golosamente,assaggio questo strano brodino ha qualche sentore di urina ma è gustoso, più tardi mi spiega che lo squirt è il massimo del piacere che può raggiunge una donna.
La kermesse prosegue la scopo nella classifica posizione alla missionaria,ad ogni orgasmo mi artiglia a sangue la schiena, si fa chiavare in ogni posizione in poche ore mi spreme come un limone, sono esausto ma la maialotta non è ancora soddisfatta,bastano poche moine con le mani e la bocca e per miracolo il randello torna pronto per un altra battaglia.
La promessa,si mette in ginocchio scodinzolante,allarga con le manine le dolci colline dove il buchetto scuro occhieggia, è uno spettacolo a cui è impossibile resistere,il piccolo fiore è morbido e burroso abituato a tanti assalti,quando appoggio il glande dopo averlo ben bagnato negli umori che escono abbondanti dalla sua topina basta una leggera spinta e la verga viene quasi risucchiata.
La sodomizzo con calma gustando le sensazioni che mi trasmette lei geme e mi implora di sfondarla, cosa impossibile per quel culetto elastico abituato a ricevere mazze di ogni calibro.
La inculo di buona lena,lei attiva i muscoli interni a mungermi la verga,mi piego sulla sua schiena gli artiglio le tette e cavalco come un forsennato fino a sparare le ultime gocce di sperma nel suo intestino,poi crollo esausto scivolando in un sonno ristoratore.
Nel dormiveglia penso a Michela,
è una femmina caldissima e coinvolgente ,non so cosa pensare di questo strano rapporto, certo mi piace si è dimostrata la migliore amica che potevo incontrare ma è sempre più è chiaro che con lei ci sarà solo sesso.
Al risveglio se n'è andata lasciando un biglietto sulla scrivania:”grazie piccolo,oggi do la tesi di laurea, grazie per la carica una buona dose di cazzo è quello che serviva, forte tua sorella magari se non ti offendi qualche volta le chiedo di uscire”.
Come prevedibile di me non glie ne frega niente, faccio leggere il bigliettino a Alisa che arrossisce è ovvio che le piacerebbe provare un uscita en Femme e Michela sa dare sicurezza,le dico di non illudersi troppo per lei gente come noi sono riserve per momenti di carestia.
Come previsto della mia trombamica si sono perse le tracce,la vita continua coi ritmi di sempre,di giorno Alfio che ora si è messo in proprio porta avanti l'attività,la sera Alisa di solito resta a casa ma ogni tanto non riesce a resistere e và a battere tra la tangenziale e un quartiere industriale quasi in disuso.
Io passo le giornate sui libri, presto potrò laurearmi, certo inizialmente non mi aspetto lauti guadagni. fare l'assistente in uno studio è uno stipendio da fame ma finalmente potrò contribuire alla famiglia.
In una notte piovigginosa d'inverno accade quello che temevo da sempre,sono sul divano a rilassarmi quando il citofono suona all'impazzata,ho un tonfo al cuore,vado di corsa alla porta sento una voce di donna:”cazzo, chiunque tu sia apri, c'è qualcuno che dice di chiamarsi Alisa, è conciato male e non riesco a sorreggerlo da sola”.
Mi precipito giù per le scale, Alisa è piegata in due,senza parrucca e col viso tumefatto,a fatica io e la donna riusciamo a trascinarla lungo le scale fino all'appartamento,per fortuna sembra non avere nulla di rotto ma è una maschera di sangue,la stendiamo sul divano e corro a prendere la cassetta del pronto soccorso.
“È sbucato all'improvviso davanti alla mia auto, per miracolo sono riuscita a inchiodare,non riusciva ad alzarsi dall’asfalto,sono riuscita a caricarlo in auto ma mi ha implorata di non portarlo all'ospedale ,se fossi in tè chiamerei la croce, potrebbe avere delle emorragie interne,sono preso dall'agitazione quasi non connetto:”ok senti prendo fiato e insieme andiamo all'ospedale, però vorrei bere qualcosa di forte,per lo spavento ho quasi avuto un infarto”,prendo la bottiglia di cognac e gliene verso un bicchiere pieno :”ehi non esagerare devo guidare”,solo ora la guardo, è bella come un angelo,alta quasi quanto me',una massa di capelli dorati ricci e occhi color del cielo,resto imbambolato a guardarla:”che c'è? Sono sporca di sangue?” Mi riprendo “no ,no,scusa è lo spavento,lei è mia sorella ormai siamo rimasti io e lei,se le dovesse succedere qualcosa ne morirei “, cambia atteggiamento, diventa più dolce:”scusami pensavo che eri il suo uomo,non che abbia nulla contro quelli come lui”,”sei un angelo,senza di tè non so come sarebbe finita, piacere sono Giovanni”,”non conoscevo il tuo nome ma ti conosco,io e mamma ci siamo trasferite da poco,sono all'ultimo anno di medicina, comunque sono Siria,Siry per gli amici,che ne dici di portarlo all'ospedale “.
Mi rendo conto che guardandola quasi mi sono scordato di Alisa è lei a riportarmi alla realtà:”non posso andare vestita così , morirei di vergogna “,la cambiamo a fatica,ogni volta che sfioro Siry ho come un brivido, è lei a prendere l'iniziativa e in un attimo torna Alfio.
Scendere dalle scale è più facile, l'ospedale è a pochi isolati, purtroppo il pronto soccorso è intasato ci sarà da aspettare parecchio tempo, ringrazio Siry :”mi sa che se non c'eri tu oggi ero solo,non esiste il modo di ringraziarti per quello che hai fatto”,”che razza di medico sarei se non presto soccorso ad una persona in difficoltà,se vuoi rimango con tè tanto le amiche a quest'ora saranno in pista a scatenarsi e a dirla tutta non è il mio divertimento preferito “,dio quanto mi piace, parliamo per due ore, vicino a lei la preoccupazione per Alisa quasi svanisce, finalmente è il suo turno di essere visitato, come aveva previsto il mio angelo ha una emorragia interna, dovrà subire un intervento e passare qualche giorno in ospedale,Siria deve spiegare cosa successo al posto di polizia, chiedono a Alfio di sporgere denuncia contro ignoti ma lui rifiuta.
È quasi l'alba quando Siry mi saluta e torna a casa,le bacio le guance,lei sorride e se ne và.
Le cose vanno per le lunghe non è un pericolo di vita ma deve fermarsi in ospedale per almeno una settimana e poi un mese di convalescenza, Siry più volte va a trovarlo, quando ci sono anch'io ci prendiamo un caffè alla macchinetta,nel frattempo lo sostituisco sul lavoro,per fortuna ho imparato a tinteggiare anni prima.
Un giorno Alisa si rammenta che l'auto è ancora nel parcheggio, telefono a qualche amico ma nessuno è disponibile,io ho la patente ma la zona non è servita da mezzi pubblici e a piedi è una bella sfacchinata.
Ci viene ancora in aiuto Siry,si offre di accompagnarmi, ora ha una commissione urgente deve andare a prendere sua madre dal parrucchiere ma tra un'oretta è libera , telefono alla signora a cui sto tinteggiando casa e l'avviso che andrò da lei nel pomeriggio.
Puntuale sento la voce di Siria che saluta l'infermiera e entra in camera:”ciao ragazzi, Alfio come stai?”,”le ferite guariscono in fretta dovrei tornare presto a casa,e credo che per un po' non farò più stupidaggini “,”bravo ora vado con Giovanni a prendere la tua auto,per qualche giorno sono impegnata ci vedremo a casa “.
“Giovanni porto mamma a casa e andiamo a prendere la macchina”,salgo in auto e saluto :”buon giorno signora….”,gli sguardi si incontrano,mi sento gelare il sangue:”Giovanni, Giovanni amore mio”,dio mio sua mamma è Assunta nostra madre,ci abbracciamo piangendo come bambini sotto lo sguardo allibito di Siry.
“Mamma sei tu, sognavo questo giorno,solo Siry poteva fare questo miracolo “,”ma allora Alfio è in ospedale,ti prego voglio vederlo “.
“No mamma , dagli tempo,lui dice di odiarti ma spesso lo vedo guardare le vecchie foto con gli occhi umidi “,”sono una vigliacca, ho saputo da pochi mesi solo dopo il mio ritorno della morte di vostro padre,tante volte volevo venire a trovarvi ma non trovavo il coraggio dopo avervi abbandonati, Giorgio il padre di Siria non sapeva di voi,ho sbagliato a non dirglielo,ora l'amore della mia vita se n'è andato ma ogni attimo con lui e con Siria è stato meraviglioso unico rammarico è stato avervi abbandonati “.
“Su mamma hai scelto la vita, papà sapeva di essere la seconda scelta e da come ha reagito anche di Alfio, certo era distrutto ma non ha fatto niente per fermarti, è stato il suo modo di dimostrare il suo amore, lasciarti libera di vivere la grande storia d'amore,ma non è questo che l'ha stroncato, è stato il maledetto amianto”.
La scena è commovente a rompere l'atmosfera è Siry:”allora fratellastro andiamo a prenderla questa macchina,conoscendo mamma Assunta ci sarà tempo per parlare “,mi sfugge un grazie tesoro,mamma mi guarda sorridendo, Siry si blocca e mi guarda fisso negli occhi:”tesoro, cos'è questa novità siamo a malapena amici e quasi affini “,”mi è uscito dal cuore, dalla prima volta che ti ho visto riesco a pensare solo a te, perdonami sono uno stupido “, Siria guarda me' e mamma:”chi ti ha detto che non mi ha fatto piacere, anch'io sto bene con tè,che ne dici stasera di uscire a fare una passeggiata giusto per conoscerci meglio, infondo caro il mio futuro avvocato non so niente di tè, magari hai una fidanzata che ti aspetta “.
“Bene ragazzi, adesso portatemi a casa stasera ti fermi da noi e non accetto un no, mentre preparo voi andate a scarpinare in collina,se ben ricordo ti piaceva”,quasi in coro diciamo grazie mamma e scoppiamo a ridere.
Abitano in una villetta in periferia ai piedi delle colline ,un luogo dei ricordi dove ci portava da ragazzi, Lucia scende dall'auto e bacia ognuno di noi:”ricordatevi che non avete legami di sangue se succede siete liberi di amarvi, scusatemi sono la solita impicciona ci vediamo più tardi”.
Porto il macinino sotto casa e poi andiamo a fare la passeggiata, appena uscita dall'auto si guarda intorno:”cosa aspetti a baciarmi è il ragazzo a prendere l'iniziativa”,in un baleno incollo le labbra alle sue,per un attimo e bloccata poi le dischiude permettendo alle lingue di fare conoscenza,un bacio per conoscerci un bacio che dura un'eternità.
Camminiamo mano nella mano con lei mi sento felice,ogni tanto ci fermiamo a baciarci lei è impacciata ,ha splendide labbra carnose ma sembra inesperta, parliamo delle nostre vite, indirettamente vengo a conoscere tutto sulla vita di mamma da quando se n'è andata, Siry mi chiede della mia vita sentimentale,le racconto di Michela lei e la sua amica sono le uniche donne con cui ho fatto sesso, lei si rabbuia:”guarda che non c'è niente tra di noi,ho fatto sesso per ricambiare un favore certo non mi è dispiaciuto ma tu sei un altra cosa”,”certo la belloccia imbranata senza esperienza,come posso competere con quella”,le tappo la bocca con un bacio,mi trasmette sensazione mai provate,ci stendiamo sull'erba a osservare le nubi tenendoci stretti per mano:”Giovanni non metterti a ridere ma se vuoi stare con me' dovrai avere pazienza,fin da ragazzina sono sempre stata circondata da ragazzi che volevano solo una cosa da me' “,”Siry non mi interessa le precedenti storie, voglio stare con te,nella testa mi frulla una parola che non posso pronunciare ma non riesco più a fare a meno di tè,degli altri uomini non me ne importa niente” .
Prende fiato:”non sono mai stata con nessuno,ho visto la storia d'amore di Giorgio e Assunta, sarò scema ma è quello che voglio”,si infervora:”insomma cerco di dirti che sono vergine o quasi e che per stare con un uomo voglio essere sicura che mi desideri come persona,non come un bel corpo per soddisfare le sue voglie,tu mi piaci molto ma non sono sicura, resteremo sempre amici e ..”,”taci,ora che ti ho conosciuta non ti mollo di certo,posso aspettare una vita,per il sesso mal che vada faccio da solo, spero che la cosa non ti faccia ribrezzo, voglio conoscerti vivere la nostra storia, dipenderà solo da noi il nostro futuro insieme “.
Questa volta è lei a incollare le labbra sulle mie un tenero bacio carico d'amore,non so per quanto tempo siamo rinchiusi nella nostra bolla,poi passa una coppia e ci saluta sorridendo la donna ci apostrofa:”bravi ragazzi,giovani e innamorati, siete proprio una magnifica coppia”,usciamo dal nostro mondo e ci accorgiamo che si è fatto tardi, corriamo in discesa ridendo come matti,prima di entrare in casa mi ferma per un braccio :“non pensare che sia una bigotta,mi sono consumata le dita masturbandomi,giusto per mettere in chiaro che non sono frigida”,”non avevo dubbi visto la macchia sui jeans”,si tocca il bagnato arrossisce e mi tira una sberla,le fermo le mani,le annuso e le lecco:”dai sarà dura resistere, il tuo profumo mi manda fuori giri,ma quando verrà il momento sarà ancora più bello, però sarebbe bello,sì insomma …,veniamo interrotti da mamma:”dove siete stati due mascalzoni ero in pensiero entrate, fatevi una doccia che è pronto in tavola “.
La seguo in camera sua senza accorgerci ci spogliamo e entriamo in doccia,per la prima volta ci vediamo completamente nudi, è una venere l'uccello è così duro che mi dolgono i testicoli,lei inizialmente è in imbarazzo poi guarda l'artiglieria e ride:”ah però vedo che ti piaccio,con quell'arma potresti farmi del male”,”credimi quando verrà il momento sarà solo piacere “,ci insaponiamo a vicenda ,le palpo i seni e strizzo i capezzoli che reagiscono indurendosi,lei fa scivolare le mani lungo il mio corpo e si impossessa della verga che quasi esplode al suo tocco, improvvisamente apre l'acqua fredda,ma non basta per raffreddare i bollori,se di là non ci fosse mamma finiremmo per fare sesso,bastano i palpeggi e strofinarre la mazza tra il clitoride e le grandi labbra per provocare il nostro primo orgasmo, la mazza schizza seme sulle piastrelle mentre Siry si morde la mano per non urlare il suo piacere.
“Ragazzi si fredda”, torniamo alla realtà, usciamo dalla cabina, mentre mi vesto lei si friziona i lunghi capelli,un semplice gesto che mi appare bellissimo, Siry mi eccita il corpo e la mente la trovo fantastica in tutto e la pelle,la sua pelle profumata di primavera,stargli accanto per me' è un premio.
A tavola mi sembra di sognare, ritrovo i sapori di quando ero bambino,la voce di mamma e della donna di cui mi sto perdutamente innamorando.
Dopo cena mamma mi chiede di fermarmi ma non ho il cambio e alle otto ho promesso ad una signora di finire affrescare il salone, saluto a malincuore mi rendo conto che ho davanti le donne più importanti della mia vita.
A casa mi butto sui libri,il mix di agitazione non mi permette di prendere sonno , crollo a tarda ora l'ultimo pensiero è per Siry.
Mi sveglio con un'erezione paurosa chiudo gli occhi e mi masturbo pensando a lei,devo correre in bagno per non fare un disastro,in mattinata mi telefona.
“Ciao Giovanni, ieri è stato meraviglioso”,”non dirlo a me' solo starti accanto mi fa' sentire l'uomo più fortunato del mondo”,”cosa facciamo per mamma, adesso che ti ha rivisto vuole riabbracciare anche Alfio è intenzionata a riconquistare la vostra fiducia, non vuole più perdervi,questa notte l'ho sentita piangere cosa ne pensi è meglio parlarne prima a Alfio,se lui la rifiuta ne soffrirà “,”vediamoci magari per pranzo al parco principale,pane, mortadella un buon bicchiere di vino e soprattutto tè “,la sento ridere”mi hai convinta,non so resistere a pane e mortadella, facciamo alla mezza vicino al laghetto, ciao amore “.
Menomale che non ero sulla scala,nel sentirmi chiamare amore sono trasalito, l'ho incontrata da poco ma voglio vivere tutta la vita accanto a lei.
A mezzogiorno entro al parco,la vedo seduta su una panchina,la raggiungo alle spalle e le bacio i capelli aspirandone il profumo,poi scendo a baciarla lungo il collo:”smettila”,”perché non ti và?”,per tutta risposta si gira e si attacca alle mie labbra,un bacio da innamorati,tale è il desiderio che limoniamo in mezzo a tutti come ragazzini, esistiamo solo noi.
“Ehi Romeo,prendi fiato”, è la voce di Michela:”ciao, siete veramente belli,al solo vedervi mi prude la passera”, Siry la guarda confusa :”ciao bella ti conosco ti ho vista all'ateneo,sono Michela la sua prima trombamica”,”te ne ho parlato è un tipino particolare ma sa dare consigli preziosi “,”non fare il furbo le mie perle di saggezza non sono gratis,te lo ricordi l'ultima volta ti ho letteralmente spompato,ma per due piccioncini come voi per oggi consigli gratis “.
Temevo che Siry si sarebbe arrabbiata ma non è una sprovveduta e presto chiacchierano come vecchie amiche.
Di lei so di potermi fidare,le raccontiamo la storia:”incredibile,lei è la sorellastra di Alfio e tua madre…, sembra la sceneggiatura di una telenovela,oggi i consigli sono gratis”.
Parla della sensibilità di Alisa,e ci consiglia che devono incontrarsi da soli, Alisa ha sempre detto di non averla perdonata ma è sicura che quando si incontreranno bagneranno di lacrime di commozione le lenzuola :”vedo che con Siry la mia è una causa persa, magari rimaniamo amici e mi fate fare da damigella al vostro matrimonio”,”ma veramente noi…”,”bla,bla,bla,si vede lontano un miglio che siete schifosamente innamorati,stai attenta se lo molli lo consolo io adesso devo andare ho un ganzo che mi aspetta al laghetto,ciao amici ci si vede per una pizza e naturalmente al matrimonio,ah dimenticavo dammi il numero di Alisa se tutto va come spero diventeremo moooolto amiche e tu non dovrai più preoccuparti”.
Michela è passata come un ciclone è veramente in gamba, torniamo a baciarci e questa volta non ho paura di chiamarla amore.
All'ora di visita convinciamo mamma a venire all'ospedale,non se la sentiva ma noi due insieme siamo una forza, inizialmente entriamo solo noi, Alfio ci saluta con gioia, ancora un paio di giorni e esce dall'ospedale il viso è tornato come prima,non si vedono i segni delle percosse,ma deve riprendersi dai postumi dell'operazione.
“Sai ci sono novità”,”tipo voi due che ve la intendete , guarda Giovanni che se ne sono accorti tutti “, Siry gli accarezza il viso:”Alfio ti devo ringraziare per avermi fatto conoscere Giovanni,da quel giorno la vita di tutti noi è cambiata,e ancora non sai quanto,credo che da ora in poi saremo una grande famiglia “,”scherzi,non voglio fare il terzo incomodo e poi un po' di privacy non guasta,voi cercatevi il vostro nido per quel che posso vi aiuto “,”non serve abbiamo già dove andare, è una casa piena di amore e c'è n'è in abbondanza anche per la mia cara sorellina “,”grazie è bello stare con voi,lo sai per quelli come me' è difficile farsi accettare “,”tranquillo c'è chi ti apprezza e ti ama ora pensa a riposare, sarà qualcun'altra a vegliare su di tè”,ci abbassiamo a baciargli le gote in modo di coprirgli la visuale della porta d'ingresso,mamma Assunta scivola alle nostre spalle e si siede accanto al letto.
Io e Siry usciamo dalla camera ,ci fermiamo dietro lo stipite trepidanti tenendoci stretti per mano,nostro fratello sospira dispiaciuto quando una mano gli accarezza il volto.
Non occorre voltarsi”dio mio mamma sei tu”,”si amore mio la mamma è tornata,so quanta sofferenza ti ho procurato ma ti scongiuro di perdonarmi e di accettarmi nuovamente nella tua vita ,se proprio non ci riesci almeno non odiarmi “,”non è facile, avrei voluto ma non so odiare,ci hai lasciati quando avevamo ancora bisogno di tè, Giovanni quando ha letto la tua lettera si è commosso ha rinunciato a tè sapendo che inseguivi la felicità, papà era consapevole sapeva che per lui provavi solo affetto ma io.io mamma non mi hai solo abbandonato,mi hai tolto la possibilità di conoscere il mio vero padre,non so se di questo riuscirò mai a perdonarti ma abbracciami mamma fammi sentire protetto e amato come quando ero piccolo”.
Scoppiano in lacrime e noi con loro,mamma le dice che Siry quella che l'ha salvato in quella notte è sua sorella,si stringono forte mentre in un angolo sto a guardare con gli occhi pieni di lacrime.
“Giovanni vieni “mi unisco all'abbraccio,pazienti e infermieri guardano la scena commossi,e passato da mezz'ora l'orario delle visite ma nessuno ci caccia.
“Mamma,io non sono come gli altri uomini io sono …”,”tu sei un figlio meraviglioso che tu ti senta maschio o femmina,non farò più l'errore di uscire dalla tua vita,da oggi voglio essere amica e confidente sia che tu sia Alfio o Alisa,ti amo figlio mio”.
Usciamo dalla camera sconvolti ma felici, mamma Assunta di noi ha capito tutto:”ragazzi in casa ci sono tre camere e la mansarda che non abbiamo mai usato scegliete voi,ci guardiamo commossi e sorpresi e all'unisono diciamo:”grazie mamma”.
Siry è pensierosa, passare la notte con me la riempie di dubbi:”tesoro ci sono molti modi di amarsi, è vero ti desidero follemente, questa notte sarà meravigliosa,non è necessaria la penetrazione ci sono altri modi per godere,quando sarai pronta coglierò il tuo frutto e finalmente saremo un tutt'uno due anime indivisibili “.
La mia dolce venere si tranquillizza,ci spogliamo a vicenda,le bacio ogni lembo di pelle che scopro,il mio amore è pervasa dai brividi, quando le mie labbra si impossessano dei suoi capezzoli si lascia completamente avvolgere dal piacere,i suoi ansimi sono musica per le mie orecchie,la faccio sedere sul letto e le dischiudo le cosce,il tessuto del perizoma è intriso di gocce di umori che hanno trapassato il tessuto,col naso delimito i contorni della vulva,il suo profumo mi arriva direttamente al cervello e mi manda in estasi, sarà dura non cogliere il suo fiore profumato ma voglio che sia lei a decidere il momento di donarmi la sua verginità.
Siry si abbandona completamente, scosto un lembo del perizoma e mi appare una figa contornata da ciuffi di peli biondi come i suoi capelli, luccicanti di umori,le grandi labbra pronunciate di un rosso vermiglio,non posso resistere mi getto a brucare quel paradiso,il suo seme è come miele che assaporo goloso.
Siry rigira gli occhi dal piacere, si agita come una biscia in preda a una miriade di piccoli orgasmi,la lingua entra negli anfratti più segreti strappandole urletti di piacere,poi mordicchio il clitoride gonfio e duro,lo tormento e succhio,lei mi tiene la testa schiacciata sulla sua topa, trattiene il fiato e esplode squirtando.
Il primo getto mi arriva direttamente in gola,un secondo in pieno volto,si contorce e ne spara un ultimo sul mio petto.
Si scosta da me terrorizzata e si rannicchia in un lato del letto continuando a chiedere scusa, poverina è convinta che la vescica non ha retto,io le sorrido divertito, prendo un po' di quel brodino lo lecco con gusto e glielo do da assaggiare.
Lei per un attimo si ritrae schifata,poi l'assaggia con la punta della lingua:”amore poche donne raggiungono la vetta dell'orgasmo,mi hai fatto felice,vederti godere così è stato unico”,lei mi guarda con amore,poi vede il randello duro con la cappella gonfia e violacea.
“Povero caro mi hai dato un piacere sconvolgente e io ti ho lasciato così ,sono una stronza”,”scherzi sei l'amore della mia vita,dai toccalo fai la sua conoscenza vedrai che ti piace”,mi stendo sul letto lei si mette accanto a me,la sua mano tocca la verga:”e’ durissimo ma la pelle è vellutata al tatto “,lo stringe titubante poi inizia un lento su e giù, è inesperta e a volte devo guidare la sua mano nel darmi piacere , timidamente prende conoscenza, allungo una mano al suo fiore,tintillo il clitoride e un dito affonda nelle grandi labbra,in preda a brividi di piacere accelera il ritmo della sega, sento di esplodere ma faccio di tutto per resistere il più a lungo possibile,il tocco della sua mano mi fa impazzire stringo i denti e accelero il ditalino.
Siry smania,si contorce,poi si solleva e guarda la cappella, timidamente da dei colpetti di lingua assaggiando le gocce di precum, improvvisamente la cappella sparisce nella sua boccuccia,il paradiso, alla mancanza di esperienza supplisce con il desiderio,poche pompate e sono al limite, l'avviso che sto per venire ma lei non si ritrae anzi scende lungo l'asta fin dove riesce.
È troppo mi lascio andare,scarico bordate di sperma nella bocca amata,lei si alza di scatto mentre il pene continua a schizzare e corre in bagno a sputare.
Rientra in camera a testa bassa:”scusa non me la sono sentita di ingoiare, sono una stupida”,”amore prima di correre si impara a camminare,vieni e lasciati coccolare un po'”.
Non è finita giochiamo per ore coi nostri corpi,gli orgasmi non si contano,alla fine mi fa un pompino coi fiocchi che mi strappa il midollo, orgogliosa mi mostra la bocca piena di sperma prima di inghiottire sorridente.
Mi sento l'uomo più fortunato del mondo, ho ritrovato mia madre e l'amore,da oggi vedo ogni cosa sotto un'altra luce,ci addormentiamo tenendoci stretti.
Finalmente arriva il giorno che mio fratello viene dimesso, Siry è impegnata nell'ultimo esame prima della tesi,mamma di prima mattina mi costringe ad accompagnarla al centro commerciale,giriamo le boutique, profumerie e negozi di intimo, è chiaro il suo intento e ne sono entusiasta,per Alisa sarà la prima uscita in pubblico, niente è meglio delle persone che si amano per vincere la paura,in ospedale ormai conosciamo diverse infermiere in modo particolare Betty la caposala che ha una forte simpatia nei suoi confronti,da subito ha intuito la vera natura di Alfio e spesso le si rivolge al femminile.
Non si sorprende della richiesta di mamma, ci lascia campo libero, chiude la porta della camera e mette il cartello non disturbare.
“Ciao cara è il grande giorno,i due innamorati hanno portato le tue cose a casa mia anzi nostra”,”ma mamma”,”niente ma,devi ancora riprenderti quindi convalescenza da me',tieni scegli quello che ti piace”, Alisa guarda nei sacchetti e strabuzza gli occhi.
“Non ti azzardare a dire qualcosa,ti voglio vedere bella come il sole,infilati i collant e siediti che ti trucco a dovere e sistemiamo queste unghie da maschiaccio,tu Giovanni passami il rasoio e quella cremina “.
Alisa è frastornata non riesce a proferir parola,si sottopone tremante ai trattamenti di mamma.
“E voilà, mi sono permessa di prenderti questa parrucca che esalta i tuoi lineamenti,vai in bagno e guardati”esegue come un automa,si guarda allo specchio incantata.
“Figlia mia sei bellissima vedrai che troverai chi ti farà felice una persona disposta a condividere la vita con te”Alisa è al settimo cielo,nel frattempo arriva anche Siry che sprizza gioia, abbraccia la sorella,”anche questo è fatto, passato l'ultimo esame col massimo dei voti, adesso noi quattro andiamo al mio ristorante preferito,si festeggia “.
Alisa impallidisce, inizia a balbettare:”io no,non posso io,io”,entra Betty con il cambio lenzuola:”Alisa ,che ci fai ancora qui, fuori, fuori devo lavorare “,io e Siry la prendiamo per mano sotto lo sguardo benevolo di mamma e per la prima volta Alisa esce in pieno giorno in pubblico.
Nessuno sguardo schifato, nessuno che la deride,una passeggiata di dieci minuti per arrivare al ristorante,mamma e Alisa camminano spedite dinanzi a noi,ho il cuore pieno di gioia la famiglia è riunita.
Entrare in un ristorante come donna per lei è un sogno, pian piano il disagio passa, se all'inizio parlava a monosillabi vergognandosi della sua voce, già al secondo è allegra e spensierata, col conforto della famiglia si sente a suo agio .
A casa sistemiamo le sue cose,si sistema nella camera vicino a mamma non l'ho mai visto così felice,la mente sgombra di preoccupazioni,mi chiede del lavoro,faccio una smorfia:”gli affari vanno bene,ma non credere di girarti i pollici per tanto,io devo studiare”.
Dopocena ci sediamo tutti in salotto , mamma guarda con tenerezza Alisa:”figlia mia ho fatto tanti errori ma il peggiore qualche anno fa,ti ricordi Siria eri presente quando ho rivelato a Giorgio di voi figli miei,non sapevo della morte di Calogero, Giorgio insisteva per conoscervi e io non ho trovato il coraggio di confessargli che tu amore eri suo figlio,me ne sono pentita tante volte poi il mio amore si è ammalato e ogni mese peggiorava, è stato lui a chiedere di stabilirsi qui, Giorgio non era uno stupido sospettava che il primo figlio era suo, ma io o continuato a mentire fino al giorno prima che morisse.
Quando l'ha saputo sembrava riprendersi ma certi mali non lasciano scampo,mi ha pregato di venire a cercarti,ero in auto quando Siria mi ha telefonato,che era peggiorato, non so come ho fatto a raggiungere l'ospedale,sono stato al suo capezzale fino a quando è spirato,ho spezzato anche il suo desiderio di conoscerti “.
Mamma scoppia in lacrime,ci stringiamo a lei per consolarla, “Assunta la sorte a deciso di realizzare il suo desiderio di riunirti con i figli,ora tutto andrà bene”,le parole mi escono dal cuore,mamma si calma e presto torna la donna energica di sempre :”tu fila a letto devi riposare ti porto un altro cuscino e voi sparite andate a divertirvi invece di stare intorno ad una vecchia,a coccolare Alisa ci penso io”.
È tornata mamma dei miei ricordi, Siry sorride è abituata alle sue finte sfuriate.
I giorni scorrono tranquilli, Siry prepara la tesi, Alisa si è ripresa ed è tornata al lavoro accompagnata da mamma che gli si è appiccicata come un ombra,io finalmente riesco a dare una botta di esami,ancora un annetto e sarò avvocato,certo la gavetta sarà lunga ma il mio sogno è di vincere la causa con la fabbrica di veleni che ha portato via mio padre.
Le notti sono tutte nostre, Siry non si è ancora decisa,sono certo che mi ama forse il suo desiderio e di arrivare vergine all'altare,io la rispetto anche perché ormai ha affinato le tecniche amatorie e mi strappa magnifici orgasmi con la sua boccuccia, ultimamente la sua passione è la spagnola,massaggia la mazza tra le tette e imbocca la cappella portandomi in paradiso.
Una sera dopo un lungo cunnilingio che l'ha lasciata completamente svuotata mi dice:”anch'io sono stanca di aspettare, sarà una cosa stupida ma mi piacerebbe..,si insomma lo sai sposarmi vergine”,”tranquilla l'ho capito da tempo ma ci sarebbero altre soluzioni “,mi guarda interrogativa:” bhe' sai Alisa vendeva per piacere il suo corpo agli uomini e so per certo che impazziva dal piacere,insomma prova a parlargli”,”ma io mi vergogno e poi credo faccia male non so se…,dai hai una bestia ho paura che mi squarti”.
“Non essere sciocca,nelle mie poche esperienze anzi per la verità due le mie partner godevano come pazze quando le…,dai hai capito godevano anche col sedere,non hai nulla da vergognarti è tua sorella e poi c'è anche mamma non ti credere,la sentivo quando urlava a papà di incularla,adesso dormiamo se vuoi ci pensi su lo sai ti amo e rispetto ogni tua decisione”.
Una sera prima di cena suonano,vado ad aprire il cancelletto “Michela ma che ci fai qui”,”ho perso il numero di Alisa,per fortuna avete lasciato sulla porta del vostro appuntamento il nuovo recapito,uhmm che profumino “,”dai vieni, mamma cucina per un esercito”, è il solito ciclone carico di simpatia,in quel momento Siria esce dalla doccia:”wuau con tè non potevo competere sei una gnocca imperiale , ciao mi dai un bacino “, mentre si avvicina gli palpa il sedere:”accidenti che mercanzia,se mai ti venisse lo sfizio io sono bisex “,mamma è sulla porta della cucina che se la ride:”spigliata la tua amica ,non me la presenti “,”buonasera signora sono Michela una sua vecchia tromba…intendevo amica,le dispiace se aspetto Alisa “,”con piacere ,ragazzi offritegli qualcosa tra minuti arriva Alisa “,”poverina è ancora al lavoro ?“,”è andata dalla parrucchiera e dall'estetista ha telefonato che sta arrivando”.
Le offriamo uno spritz fatto da Siry con qualche snack ,in quel momento entra Alisa,a Michela cadono le patatine di bocca:”wuau,sei fantastica,ti ricordi di me”,”certo mi hai promesso di uscire insieme ma non ti sei più fatta sentire “,”lascia perdere Michela è fatta così,che c'è carenza di nerchie “,”no sciocchino, ho la fila di pretendenti dietro l'uscio,questa sera sono invitata a una festa particolare, Alisa te la senti di venire,vedrai sarà una sorpresa ti divertirai”, Alisa guarda mamma che annuisce:”ok perché no, domani è sabato e come sempre non ho impegni”,”dai avete tempo per parlare adesso tutti a tavola”.
Ci rimpinziamo di delizie, Michela continua a fissare incantata la nostra sorellina, Alisa non è affatto a disagio,anzi ogni tanto allunga la mano sotto la tavola e Michela sobbalza.
Le due finiscono di mangiare salutano e se ne vanno tenendosi per mano, sarà stupido ma sono in ansia, è la prima uscita senza di noi e Michela non frequenta la parrocchia ,mamma sembra tranquilla mi vede un po' agitato:”ti capisco dopo quello che è successo ma Alisa deve volare come una farfalla e la tua amica mi piace”.
“Dai musone andiamo a mangiare un gelato,la notte è lunga l’aspetteremo insieme “, Siry ha il potere di farmi dimenticare tutte le preoccupazioni,dopo il gelato torniamo a casa:”dai amore facciamo un riposino,la notte è lunga sicuramente torneranno tardissimo,vieni,vieni”.
Strano il suo atteggiamento, appena in camera mi fa le fusa ,di solito prendo io l'iniziativa,mi abbassa alle caviglie pantaloni e slip e và decisa all'obiettivo,la verga e a riposo ma basta un suo tocco e scatta sull'attenti.
Chiudo gli occhi in attesa delle dolci labbra ma quando li riapro lei è a quattro zampe sul letto che sculetta,una visione paradisiaca,si è tolta maglietta e reggiseno ,la gonna arrotolata in vita,mette in mostra le chiappette che tiene divaricate con le mani.
“Sii gentile lo hai promesso”,mi torna in mente il discorso di qualche giorno fa',deve averne parlato con le altre donne di casa,mi sta donando il piccolo frutto da cogliere, deglutisco e lo guardo estasiato se non mi calmo sborro subito.
Mi cade lo sguardo sul comodino se mai avessi avuto dubbi vi fa bella mostra un barattolo di lubrificante.
Mi tuffo ingordo,slappo,figa meato e il tenero pertugio,la porto più volte all'orgasmo,la piccola rosetta scura quando gode palpita e si contrae, mi dedico con passione e desiderio a prepararlo alla perfezione.
Siry mi incita a continuare,la sua patatina è un laghetto che sgorga miele che lappo goloso,la lingua si insinua nel pertugio,colo saliva ,quando sembra abbastanza morbido e elastico lo forzo con un dito, Siry si irrigidisce un attimo,poi si rilassa”uhmm,si continua”,al primo si aggiunge un secondo e poi un terzo dito, aggiungo saliva e li ruoto, Siry geme,sul volto un mix di piacere e dolore.
“Dai sono pronta, prova ma se non riesco a resistere smettiamo”,mi riempio le dita di lubrificante,ormai scorrono libere,ora sono solo ansimi di piacere.
È il momento,ungo bene la mazza,raccolgo un po' di umori dalla fichetta e lentamente entro di qualche centimetro,lei trattiene il fiato:”ti prego è grosso fai piano”continuo lentamente la corsa sento cedere lo sfintere, Siry caccia un urlo e morde il cuscino,sto per uscire quando lei si rilassa:”tranquilla amore il più è fatto”, avanzo un centimetro alla volta fino ad appoggiare lo scroto sul suo boschetto:”è tutto dentro, dimmi quando ti abitui all'intruso,ti amo da morire”, lentamente le smorfie sul viso spariscono,inizia a ruotare il culetto,ora sembra gradire.
“Dai fai piano ma scopami sono mesi che desidero sentirti dentro",iniziò una lenta cavalcata,la verga è avvolta dal budello è meraviglioso forse sarà l'amore ma non ho mai provato un simile piacere.
Adesso è Siry a incitare,mi urla di sfondarla, le sue dita scivolano nella topa e martoriano il clitoride, sento che resisterò per poco,mi piego su di lei le afferrò le tette e strizzo i capezzoli,urla e ansimi di piacere inondano la stanza:”così, così mi piace sto per venire,dai,dai”,non posso resistere stantuffo come un ossesso, insieme raggiungiamo l'apice del piacere, schizzo sperma nell'intestino,lei urla e si contorce dal piacere,attiva i muscoli dello sfintere e munge la verga fino all'ultima goccia.
Ansanti ci godiamo il momento allacciati,resto piantato dentro di lei aspettando che si afflosci un po' per non farle troppo male ,ma le sue intenzioni sono altre.
Si stacca con un flop,si stende supina e spalanca le gambe:”prendimi così, voglio guardarti,baciarti trasmetterti tutto il mio amore”.
Come rifiutare,lo desidero ardentemente,le sollevo le gambe e le appoggio sulle mie spalle,dal pertugio esce un rivolo di sperma,la libidine ci assale,la inculo la bacio,un amplesso che dura un'eternità,il suo viso è una maschera di piacere i suoi occhi parlano d'amore.
“Tua,tua, finalmente tua,gooodo” ha raggiunto l'orgasmo senza toccarsi”le lenzuola sono un disastro dal pertugio continua a fuoriuscire sperma, come impazzito lecco la tanto agognata passera e il culetto pieno della mia sborra,lei va letteralmente fuori di testa,mi tiene la testa schiacciata e mi incita:” leccami la figa e pulisci bene il culo, voglio assaggiare lo sperma dalle tue labbra”.
Quando la carica erotica si affievolisce siamo assetati:”che ne dici amore,due bollicine e una fetta di torta di mamma”ci dirigiamo in cucina quando la porta di casa si apre lentamente, è Alisa con le scarpe in mano per non fare rumore, neanche c'è ne siamo accorti ma è quasi l'alba :”ciao”,”ciao,bella serata?”,”stupenda,ma sembra che anche voi vi siete divertiti un sacco”.
Solo ora ci accorgiamo di essere completamente nudi,ci scappa una risata generale,in cucina irrompe mamma:”bene, meno male che sei arrivata,questi due non mi hanno fatto dormire tutta notte,ormai il sonno e passato aiutatemi a fare la colazione io preparo lo zabaione mi sa che tutti e tre ne avete bisogno “.
Povera mamma dev'essere dura per una donna di poco più di cinquant'anni sorbirsi tutta notte un concerto amoroso, spero che prima o poi si decida a uscire, a fare qualche amicizia magari trovarsi un compagno,con Siry ne abbiamo parlato e la pensa come me' ma tempo al tempo,ora è impegnata a fare la mamma a tempo pieno.
Dopo colazione diamo inizio all'interrogatorio,un po' per curiosità e un po' perché è stata la sua prima uscita in pubblico senza di noi da quella brutta sera,lei nel rispondere glissa ma si vede che è felice,chiediamo di Michela:”è fantastica con lei mi trovo benissimo”,”sorellona non farti troppe illusioni Michela è fatta così, è generosa e fantastica ma se si parla di relazione da quel orecchio non ci sente”.
Alisa risponde mostrandoci la lingua,a giudicare dalle autoreggenti strappate non deve essere stata una festicciola tranquilla ma non riusciamo a strappargli di più.
Tutti e quattro siamo assonnati, decidiamo di passare il sabato mattina a letto,questa volta si dorme beati,in casa regna il silenzio.
Alle tredici suonano e bussano ripetutamente alla porta:”arrivo”,mi alzo come uno zombie in corridoio incontro mamma nelle stesse condizioni.
Apro la porta è Michela che saluta con un largo sorriso:”aspetta sono quasi pronta”, Alisa esce trafelata,vestita sportiva:”eccomi”,le due si baciano lingua in bocca infischiandosene della nostra presenza :”ciao mamma, ciao Giovanni,vado a fare il weekend in montagna nello chalet di Michela torno domani in tarda serata,non aspettatemi per cena”,mamma saluta e bacia in fronte Michela,io resto di sasso a guardarle,non è nelle abitudini della mia amica uscire due giorni di seguito con lo stesso partner.
Nel frattempo svegliata dal trambusto arriva Siry stropicciandosi gli occhi :”che succede?”,”vorrei saperlo anch'io, Alisa e Michela sono andate in montagna”,”geloso? Guarda che qui c'è la tua ragazza”,”ragazza, scherzi la donna con cui passerò il resto della vita”.
Nonostante il fiato che non sa proprio di fiorellini limoniamo come ragazzini,povera mamma costretta a sorbirsi le scene d'amore dei figli.
Lunedì finalmente,sono libero da impegni, Alisa è tornata al lavoro accompagnata da mamma Assunta, finalmente posso dedicare qualche ora allo studio e a pomiciare con l'amata.
Verso le cinque ancora una volta arriva la mia ex trombamica,la facciamo accomodare in salotto, ormai è di casa :”partner fisso? Non sei la Michela che conosco”,”embhe’,si può cambiare opinione”, è Siry curiosa a chiedere:”e allora come va con Alisa “,per un attimo ha lo sguardo trasognato:”è una persona stupenda e un ottimo amante con lei passo momenti indimenticabili “,sono meravigliato e piacevolmente sorpreso, è lei a svuotare il sacco:”non pensare che mi serve una accompagnatrice per le orge, certo l'altra notte è stata incredibile,si destreggiava tra uomini e donne,era lei la regina incontrastata della festa ee..,si insomma mi sono sentita un po' gelosa,non prendermi in giro,forse avrò bevuto troppo,ho finto di stare male e lei preoccupata ha mollato tutti e siamo andati a casa mia,non ci crederete ma con lei ho raggiunto orgasmi mai provati,si insomma finchè dura facciamo coppia fissa”, Siry l'abbraccia:”sarebbe bello avere per amica mia cognata”,”cognata,se mi stai chiedendo di sposarti si,si,certo mille volte si, aspettiamo la mia laurea e il tempo di trovare lavoro e poi…,”entrano in casa Alisa e mamma:”e poi cosa?”,”i piccioncini parlano di matrimonio,sono disgustosi,come si fa' a legarsi a una persona sola”,Alisa la guarda dritto negli occhi:”basta erigere un confine tra il sesso e l'amore,io non so rinunciare ai maschietti e non chiederei mai alla donna che amo di non fare altrettanto”, è una dichiarazione d'amore, certo non condivido i suoi pensieri ma sono commosso e non sono l'unico.
Siry
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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