Prime Esperienze
La gita in toscana Part. 2


11.04.2025 |
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"Tieni, prendile e conservale in tasca”..."
Sono le 23.30 quando Alesia si desta dal sonno e decide di andare a farsi una doccia, lentamente si sposta da me e senza farsi sentire scende dal letto e si reca nel bagno. Il bagno è veramente grande, Alesia è già nuda ed apre l’acqua aspettando che inizi a scorrere l’acqua calda. Il rumore dell’acqua mi desta dal sonno, mi siedo ai bordi del letto ed osservo la luce che trapela dalla porta del bagno aperto. Dopo un po’ Alesia entra in doccia e dallo specchio posto di fronte alla doccia vedo distintamente l’acqua scivolare sul suo corpo stupendo. Più la guardo e più vedo una Dea. Ha un corpo perfetto, piedini piccoli ed aggraziati, gambe dritte e sode, un sedere che è uno schianto da guardare ed un seno veramente bello e sodo. Non è alta ma è sexy in ogni suo particolare. La testa di Alesia si reclina all’indietro per sciacquare i capelli e con la mano porta il bagnoschiuma sul seno e sui capezzoli mentre l’altra mano si tocca la vagina e vedo due dita entrare dentro. Ad un certo punto Alesia alza lo sguardo come se si sentisse osservata e vede me nello specchio seduto al bordo del letto con una evidente erezione. In prima battuta fa per coprirsi, colta quasi dalla vergogna, ma poi sorride e guardandomi dallo specchio mi dice “Che fai, non vieni a lavarmi la schiena?”. Non me lo faccio ripetere due volte ed in un baleno sono in doccia e, presa la spugna, comincio a lavarle la schiena prestando attenzione a massaggiare il suo sedere e le sue gambe. La spugna va in ogni dove e mentre risalgo lungo la schiena lei sente la mia erezione premere sulla sua coscia.Poggia la mano alla parete della doccia e sporge dietro il sedere, apre lentamente le gambe e con l’altra mano lascia scivolare dentro di lei il pene duro e gonfio. Poi poggia anche l’altra mano alla parete della doccia e, mentre l’acqua continua a cadere su di noi, comincia a spingere in un movimento ritmico per farlo entrare ed uscire dalla sua vagina bagnata. Mentre si muove a ritmo sempre più veloce io assecondo i suoi movimenti fino a quando involontariamente tocca la manopola della doccia e l’acqua comincia ad uscire molto più calda. Io sto per ritrarmi ma lei non si muove, allora con le mani le stringo forte i seni ed i capezzoli e quell’acqua calda riscalda ancora di più il nostro piacere. I suoi capezzoli sono super stimolati sia dal calore dell’acqua che dalla mia stretta decisa. La danza sotto la doccia continua ancora un po’ ed il ritmo si fa sempre più veloce e sempre più profondo con i colpi che affondano nella vagina e fanno uno strano rumore sotto l’acqua calda. La vagina è più calda del solito e dopo un po’ sento Alesia che inizia a contrarre i muscoli della vagina, quasi a risucchiare il pene dentro, e si abbandona ad un violento orgasmo. Quel movimento dei muscoli vaginali fa venire anche me e di lì a poco inizio a schizzare nuovamente nella vagina di Alesia. Restiamo qualche istante immobili a goderci il nostro momento, lasciandoci investire dall’acqua della doccia, poi Alesia mi dice “Ora mi fai lavare?” così dicendo mi do una sciacquata a volo, prendo l’accappatoio ed esco dal bagno. Dopo qualche minuto mi raggiunge Alesia a letto, anche lei in accappatoio, profumatissima, si distende nuovamente accanto a me, mi abbraccia e mette i suoi piedini freddi sotto i miei “Amore è stupendo stare con te” e si addormenta. La notte è ancora lunga e dolcemente tiro su le coperte sui nostri corpi nudi e riprendiamo a dormire, si erano fatte le 00.30.
Come tutte le notti, alle 4.00 mi sveglio per andare in bagno a fare pipì. Mi muovo lentamente, Alesia sta dormendo di sonno profondo quindi non rischio di svegliarla. Una volta in bagno, fatto i bisogni, mi do una lavata veloce e cerco di tornare velocemente a letto perché essendo nudo si sente un certo fresco nella stanza visto che i riscaldamenti si sono spenti.
Lentamente mi rimetto a letto accanto ad Alesia che, non trovandomi, si era aggrappata al cuscino. Tiro su le coperte e sento la mano di Alesia scivolare tra le mie gambe ed afferrare il mio pene un po’ barzotto, io apro gli occhi e trovo i suoi occhi fissi nei miei occhi. Cominciamo a baciarci quasi senza dire parola mentre il movimento della mano di Alesia fa tornare nuovamente duro il mio sesso e desideroso nuovamente di lei. Lei mi guarda e mi sussurra mentre mi lecca l’orecchio “Ho voglia di te amore”. Sposto le coperte, apro lentamente le gambe di Alesia e le tiro su sul mio petto. Adoro sentire i suoi piedi sui miei capezzoli e mentre li tiro su li lecco tutti. Alesia è lì con il suo sesso completamente esposto, le gambe alzate, io che le lecco i piedi ed ogni tanto le strizzo delicatamente i capezzoli. La stanza è buia tranne per la luce della luna che filtra dalla finestra, ma sento il profumo del sesso di Alesia iniziare a riempire l’aria. Capisco che è eccitata e che non resiste più a quella dolce tortura di baci e capezzoli, poggia le sue mani sul mio culo e mi tira forte a sé. In un movimento quasi brusco sono nuovamente dentro di lei. Ma questa volta, complice la posizione, la penetrazione è molto più profonda fino all’utero. Alesia resta quasi senza fiato, poi sorride, mi avvicina a sé e mi lecca sulle labbra prima di baciarmi. Il pene entra sempre più in fondo dentro il ventre di Alesia. Tenendo le sue gambe per le caviglie comincio un movimento ritmato intenso cercando di spingere ad ogni colpo sempre più in fondo. La vagina si allaga di umori e si apre per accogliere in profondità il pene. Alesia adora quella posizione che la fa sentire così esposta ed aperta e soprattutto penetrata in profondità, e chiude gli occhi per gustarsi ogni affondo. Ogni volta che esce dalla sua vagina per poi rientrare rapidamente emette un gemito di piacere ed ogni volta accompagna il movimento spingendo il bacino contro il mio sesso. È una danza fantastica, mentre affondo il pene le lecco i piedi e godo a poterli succhiare. Alesia, che ha visto quanto mi piace, ad un certo punto prende il piede destro e me lo ficca tutto in bocca e mi dice “Succhialo fino a che non sborri dentro di me”. Inutile dirlo che la cosa mi mandò su di giri alla grande. Aprii il più possibile la bocca per accogliere tutta la punta del piede senza lasciare nessun dito fuori e poter in questo modo con la lingua accarezzarli tutti. Il pene divenne di marmo ed Alesia si accorse del piacere che mi stava dando ed il ritmo aumentò in modo incredibile, quasi forsennato, rapido. Entrambi avevamo già goduto poche ore prima e la nostra resistenza era tanta. Nessuno dei due mollava e ci ritrovammo sudati a muoverci perfettamente sincronizzati con la vagina di Alesia che ormai era allo sfinimento. Io, sempre con il suo piede in bocca, decido di torcerle un po’ i capezzoli e come lo faccio sento la vagina stringersi ed Alesia esplodere in un bellissimo orgasmo. Vedo nella penombra il volto felice di Alesia, tolgo il suo piede dalla bocca e metto giù i suoi piedi e sto per uscire da lei ma lei “Tu non sei ancora arrivato, lo so. Ti prego arriva dentro di me”. In effetti era vero, non ero arrivato, il ritmo forsennato mi aveva inibito l’orgasmo, sto comunque per allontanarmi ma Alesia stringe le sue gambe intorno al mio sedere e mi impedisce di uscire da lei. “Amore, se continuo, siccome tu sei arrivata, rischi di farti male e potrebbe non piacerti” “Non ti preoccupare, voglio il tuo orgasmo”. Titubante riprendo a muovermi dentro di lei, cerco di fare piano per farla abituare, la sua vagina è bella larga ora e piena di umori che stanno gocciolando anche sulle mie palle. Alzo nuovamente i suoi piedi e riprendo a muovermi, questa volta con la voglia di arrivare, ed anche Alesia dopo un po’ comincia ad assecondare i movimenti. Quasi senza accorgermene Alesia mi infila in bocca l’altro piede e mi dice “Leccami”, immediatamente comincio a leccare l’altro piede tutto in bocca ed il mio pene diventa duro e pronto per esplodere dentro. Anche Alesia ha ripreso vigore e la sento ansimare, forse riesce ad avere anche lei un nuovo orgasmo, ma non posso preoccuparmi anche di lei in questo momento ed aumento il ritmo e sto per arrivare quando Alesia afferra forte le mie palle e le stringe “Aspetta, sto per arrivare anche io”. Quella stretta così forte ai testicoli mi fa eccitare ancora di più e la punta del pene si gonfia ancora di più solleticando il punto G di Alesia ed al tempo stesso blocca il mio orgasmo. In quella posizione comincio ad urlare ad Alesia “Sei la mia donna” ed Alesia risponde “Sei MIO” e stringe forte i testicoli, ormai abituati alla sua stretta, e muove in modo forsennato il bacino e quando sta per venire rilascia i testicoli, ormai gonfi di desiderio, e mi dice “Dai dai amore vienimi dentro” e mentre lo dice mi infila entrambi i piedi in bocca. Uno, poi due, poi tre, poi 4 schizzi caldi invadono la vagina di Alesia che è sotto le contrazioni del suo orgasmo, è come in estasi e quegli schizzi dentro l’hanno letteralmente riempita.
Dopo qualche istante immobili in quella posizione ci stacchiamo ed Alesia va in bagno a lavarsi e dopo la seguo per ripulirmi anche io. Così, nuovamente nudi e felici, torniamo a letto, sono le 5.00 e di lì a poco sarebbe suonata la sveglia perché ci attendeva una giornata intensa di incontri e visite.
Alle 7.00 la sveglia risuona dolcemente in tutta la stanza, la stacco immediatamente per non far svegliare Alesia che dorme di sonno pieno e profondo. Vado in bagno velocemente e poi torno a letto e decido di svegliare Alesia in modo particolare, così mi infilo con la testa sotto le lenzuola e raggiungo con la bocca i suoi capezzoli e comincio a succhiarli mentre lei dorme. Il suo dormiveglia dura poco, la sento muoversi e cominciare a sentire il piacere che le percorre tutto il corpo. “Lasciami andare un attimo in bagno e sono subito da te”, si alza velocemente dal letto e vedo il suo corpo nudo camminare nella stanza illuminata dal sole. Confesso che è una donna stupenda. Dopo un attimo è nuovamente a letto ed io mi rituffo sotto le lenzuola andando a cercare questa volta la sua vagina per entrare dentro di lei con la lingua. Come speravo il suo profumo di donna è sempre lì ed adoro anche il suo sapore quando torna dal bagno, mi manda letteralmente in estasi ma non ho il coraggio di dirglielo, altrimenti chissà che penserebbe di me. Lascio scivolare la lingua dentro di lei assaporando ogni cosa, lei piega le ginocchia per agevolare la mia lingua nel leccarla bene fino a dentro. “Ti piace come risveglio amore?” “Adoro la tua lingua, sei proprio innamorato del suo sapore” “Confesso che la leccherei sempre in ogni posto tu voglia”, mentre dicevo questo lascio scivolare due dita dentro la sua vagina e le piego dolcemente fino a toccare il suo punto G. Quando la sento mugolare di piacere inserisco altre due dita che vengono prontamente accolte dentro la vagina calda. La mano avanti ed indietro scopa letteralmente Alesia mentre la lingua continua a succhiare il suo clito. Sarà per la dilatazione della vagina ma Alesia di lì a poco comincia ad avere delle contrazioni di piacere ed il suo orgasmo si avvicina sempre più. Aumento il ritmo con la mano e la lingua percorre velocemente il clito sempre più veloce, pronta a dissetarsi. Nell’impeto del movimento e del piacere oso mettere 5 dita dentro, raggruppate strette per non farle male, Alesia sente l’ulteriore dilatazione e comincia a gemere ad alta voce di piacere. La lingua non smette di succhiare e leccare il clito ed Alesia è completamente rapita dal piacere, spinge il suo ventre contro la mano che la sta penetrando e scopando e continua a spingere cercando di aprire sempre più le gambe. È un momento incredibile, Alesia divarica le gambe per accogliere dentro di sé la mano che la scopa e darmi il piacere di leccare i suoi succhi con la lingua sulla sua vagina. Di lì a poco Alesia non resiste più ed esplode in un orgasmo, questa volta con squirting, che mi lava letteralmente tutta la faccia. Io sono felicissimo di bere quel nettare che si riversa sulle lenzuola lasciando una grande macchia di umido. Io guardo Alesia, ha gli occhi socchiusi e sta godendo degli ultimi spasmi di piacere, tolgo la mano e la porto alla bocca per leccarla tutta. “Sei stato fantastico amore, il più bel risveglio che abbia mai avuto, ora vado a lavarmi e mi preparo a volo per la colazione. P.s. Lo so che non sei arrivato ma ho una sorpresa per te.” Terminati di prepararci, alle 8.15 siamo pronti per fare colazione nella struttura principale dell’albergo. Uscendo guardiamo il letto e le tante macchie dei nostri piaceri notturni che avevamo lasciato sulle lenzuola. Sorridiamo e tiriamo su le coperte per non far vedere nulla. I bagagli sono pronti e li lasciamo all’ingresso dove verrà a prenderli il facchino.
Alesia per quel giorno si era vestita in modo completamente differente. Aveva un tailleur grigio chiaro con la gonna appena sopra al ginocchio e scarpe nere con i tacchi, calze autoreggenti color carne come piacciono a lei ed un trucco molto delicato tranne le labbra che aveva deciso di farle di un rosso scuro opaco intenso. Era veramente bello vederla vestita in quel modo, una donna con tanto stile e tanta classe. Quando si è vestita era in bagno e non so che intimo avesse indossato, ma avevo visto nella sua valigia un completo di raso nero e penso che avesse indossato quello.
Ci sediamo a tavola per la colazione e viene subito il cameriere per chiedere cosa volessimo. Io al solito prendo un caffè, mentre Alesia si fa portare la sua tisana alle rose. Dal buffet prendiamo un po’ di dolci e qualche frutto. La colazione scorre veloce tra le nostre chiacchiere e qualche riferimento alla notte trascorsa. “Sei stata incredibile amore, sento ancora il tuo profumo”, “Guarda che mi ricordo bene che non sei arrivato ma ho per te una sorpresa”; mentre dice questo fa un piccolo movimento con il bacino, si guarda intorno per essere certa che nessuno la guarda e lascia cadere ai suoi piedi le mutandine. Una volta raccolte me le porge “Amore, queste sono le mutandine di questa notte, sono piene della nostra passione, per questo forse sentivi l’odore. Tieni, prendile e conservale in tasca”. Prendo il graditissimo dono, lo porto vicino al naso senza farmi accorgere, profumano del suo sesso, chiudo un attimo gli occhi e tiro un respiro profondo, poi le ripongo in tasca. “Amore, visto che abbiamo finito la colazione possiamo anche andare, ma ricorda che oggi sono senza mutandine” così dicendo mi stampa un bacio sulla bocca e, pagato l’albergo, presi i bagagli, puntuali alle 9.00 ci rechiamo con la macchina al nostro primo appuntamento della giornata.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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