orge
ORIGA Part. 2


11.04.2025 |
147 |
0
"Le donne anziane guardavano Mario con occhi famelici, desiderando che fosse il loro turno, mentre gli uomini sognavano di inculare il suo culo sodo..."
La tensione nel salone della villa era palpabile, i corpi nudi dei 20 partecipanti – 10 uomini e 10 donne – brillavano sotto le luci soffuse, i sacchetti neri con il logo dell’Origa sulle spalle, i numeri sulle maschere che scintillavano dorati. Il divano circolare, metà rosa e metà blu, ospitava i partecipanti in attesa: gli uomini sulla parte blu, le donne su quella rosa, i corpi tesi, i respiri affannati. Tra gli uomini spiccavano alcuni nomi: Mario, un bellissimo ragazzo di 28 anni con la maschera numero 1, un regalo di compleanno per lui, il corpo scolpito e un cazzo lungo che attirava gli sguardi di tutti, soprattutto delle donne più anziane e degli uomini che fantasticavano di inculare il suo culo sodo; Carlo, un noto imprenditore di 55 anni con la maschera numero 2, robusto e con un’aria dominante; Armando, un attempato uomo di 65 anni con la maschera numero 3, rugoso ma con un’energia sessuale sorprendente; Valerio, un avvenente 40enne con la maschera numero 4, atletico e con un cazzo spesso che prometteva piacere. Gli altri uomini, tra i 30 e i 50 anni, erano un mix di corpi e desideri, pronti a tutto. Tra le donne, i riflettori erano puntati su Vania, la più giovane, 25 anni, con la maschera numero 1, portata all’evento da Carlo, un corpo snello e una fica depilata che tutti desideravano scopare; Sara, un’avvenente quarantenne alta e bionda con la maschera numero 2, gambe lunghe e un culo che invitava a essere toccato; Chiara, una procace 50enne tonda con la maschera numero 3, tette enormi e un’aria da porca navigata; Alisia, una minuta 35enne con la maschera numero 4, delicata ma con occhi che bruciavano di desiderio; Laura, una donna matura di 65 anni con la maschera numero 5, ricca di esperienza, con un corpo segnato dal tempo ma un’energia sessuale che intimidiva. Le altre donne, tra i 45 e i 65 anni, erano pronte a lasciarsi andare, i corpi nudi e i buchi esposti, come da regole.
Il Gran Maestro alzò le braccia, la sua tunica di pelle che scricchiolava, e gridò: “ORIGA!” I partecipanti risposero in coro, urlando “ORIGA!” con una passione che fece tremare l’aria. La prima hostess, i seni scoperti che ondeggiavano, fece girare la prima ruota: il numero 2 si fermò con un clic. Carlo (maschera 2, uomo) e Sara (maschera 2, donna) si guardarono, i corpi che tremavano di anticipazione. La seconda ruota girò: Maschio. Carlo sarebbe stato il primo a giocare. La terza ruota si fermò su Bocca, e la quarta su 4 minuti.
Il Gran Maestro annunciò: “Numero 2 Maschio, userà la Bocca per 4 minuti. Giriamo per il secondo partecipante.” La prima ruota girò di nuovo: numero 4. Valerio (maschera 4, uomo) si alzò, il cazzo già duro che oscillava tra le gambe. La terza ruota si fermò su Pene. La combinazione era chiara: Carlo avrebbe dovuto succhiare il cazzo di Valerio per 4 minuti.
Carlo si avvicinò al centro del divano circolare, inginocchiandosi davanti a Valerio, che lo guardava con un sorrisetto. “Fammi godere, stronzo,” disse Valerio, e Carlo, senza esitazione, prese il suo cazzo in bocca, le labbra che si stringevano intorno all’asta, la lingua che leccava la cappella con movimenti lenti e profondi. Valerio gemeva forte, le mani nei capelli di Carlo, spingendo il cazzo più a fondo nella sua gola. “Cazzo, succhi bene,” grugnì, mentre Carlo lo succhiava con avidità, la saliva che colava lungo l’asta, le palle di Valerio che sbattevano contro il suo mento. I 4 minuti passarono velocemente, ma Valerio non era ancora venuto, e la donna arbitro segnò zero orgasmi.
La ruota girò di nuovo: numero 3. Chiara (maschera 3, donna) si alzò, le tette enormi che ballonzolavano, il culo tondo che attirava gli sguardi. La seconda ruota: Femmina. La terza: Pene. La quarta: 6 minuti. Chiara, con un sorriso malizioso, prese lo strap-on dal suo sacchetto, un dildo nero spesso, e lo indossò, lubrificandolo con il gel anale. “Valerio, girati, troia,” gli ordinò, e lui obbedì, mettendosi a carponi al centro del divano, il culo esposto. Chiara gli sputò sul buco, massaggiandolo con le dita, e poi lo inculò con un affondo deciso, il dildo che gli apriva il culo, facendolo urlare di piacere e dolore. “Sì, cazzo… inculami, porca!” gridava Valerio, mentre Chiara lo scopava con colpi profondi, le tette che rimbalzavano a ogni affondo.
Nel frattempo, la ruota girò ancora: numero 5. Laura (maschera 5, donna) si alzò, il corpo maturo ma ancora desiderabile, i capelli grigi sciolti sulle spalle. La seconda ruota: Femmina. La terza: Vagina. La quarta: 2 minuti. La prima ruota girò per scegliere il partner: numero 1. Mario (maschera 1, uomo) si alzò, il cazzo lungo e duro che attirava gli sguardi di tutte le donne, soprattutto le più anziane come Laura, che lo desideravano da quando era entrato. “Leccami la fica, ragazzo,” gli ordinò Laura, stendendosi sul divano accanto a Chiara e Valerio, le cosce aperte, la fica grigia e bagnata esposta. Mario si inginocchiò davanti a lei, la lingua che scivolava sulle sue labbra, leccandola con avidità, mentre Laura gemeva forte, le mani che gli spingevano la testa contro la sua fica. “Cazzo, sì… lecca, piccolo stallone,” ansimava, ma i 2 minuti non furono abbastanza per farla venire.
La ruota girò di nuovo: numero 1. Questa volta, entrambi i numeri 1 – Mario e Vania – furono estratti, il che significava un threesome. La seconda ruota: Femmina. Vania, la giovane 25enne con la maschera numero 1, si alzò, il corpo snello e la fica depilata che attiravano gli sguardi di tutti. La terza ruota: Vagina. La quarta: 8 minuti. La prima ruota girò per il terzo partner: numero 3. Armando (maschera 3, uomo) si alzò, il cazzo rugoso ma duro, pronto a unirsi al gioco. La terza ruota per lui: Pene.
Vania, Mario e Armando si posizionarono al centro del divano. Vania si stese, le cosce aperte, la fica pronta, mentre Armando la penetrava con un affondo lento, il cazzo che scivolava dentro di lei, facendola gemere. “Cazzo, sei stretta, troia,” grugnì Armando, scopandola con colpi profondi, mentre Mario, eccitato, si avvicinò alla bocca di Vania, spingendole il cazzo in gola. “Succhiamelo, puttanella,” le ordinò, e Vania obbedì, succhiandolo con avidità, la lingua che leccava la cappella, mentre Armando la scopava senza sosta. Le donne anziane guardavano Mario con occhi famelici, desiderando che fosse il loro turno, mentre gli uomini sognavano di inculare il suo culo sodo.
Dopo pochi minuti, Armando non riuscì a trattenersi. “Ti sborro dentro, cazzo,” ansimò, e con un ultimo affondo le riempì la fica di sborra calda, fiotti che la inondavano, un orgasmo che fece urlare Vania di piacere, la fica che schizzava mentre lui si ritirava, il seme che colava lungo le sue cosce. La donna arbitro segnò un orgasmo per Armando. Mario, al limite, tolse il cazzo dalla bocca di Vania e le sborrò in gola, schizzi caldi che lei ingoiò con avidità, gemendo mentre deglutiva tutto. Un altro orgasmo segnato.
La ruota girò ancora: numero 4. Alisia (maschera 4, donna) si alzò, minuta ma con un fuoco negli occhi. La seconda ruota: Femmina. La terza: Culo. La quarta: 6 minuti. La prima ruota per il partner: numero 1. Mario, di nuovo estratto, si alzò, il cazzo ancora duro, il corpo sudato. La terza ruota per lui: Pene. Alisia si lubrificò il culo con il gel anale, posizionandosi a carponi. “Incúlami, stallone,” gli disse, e Mario, eccitato, la penetrò con un affondo, il cazzo che le apriva il culo, facendola urlare di piacere. “Cazzo, sì… sfondami,” gemeva Alisia, mentre Mario la inculava con colpi profondi, il sudore che gli colava lungo il torace villoso. Le donne anziane, come Laura e Chiara, guardavano con invidia, desiderando essere al posto di Alisia, mentre gli uomini sognavano di unirsi a loro.
Dopo 6 minuti intensi, Mario esplose, sborrando nel culo di Alisia, fiotti caldi che le riempivano l’intestino, un orgasmo che lo fece tremare, mentre Alisia schizzava sul divano, un orgasmo anale che la fece urlare. La donna arbitro segnò due orgasmi: uno per Mario, uno per Alisia.
La ruota girò di nuovo, e il gioco continuò, i corpi che si intrecciavano, i gemiti che riempivano il salone, la sborra che colava da fiche, culi e bocche, un’orgia senza freni che prometteva una notte indimenticabile. Mario e Vania, i più desiderati, erano al centro dell’attenzione, i loro corpi usati e desiderati da tutti, mentre Armando, soddisfatto dopo aver sborrato nella fica di Vania, guardava con un sorriso, pronto per il prossimo turno.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per ORIGA Part. 2:
