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122 - Un mulatto e alcuni portoghesi


26.03.2025 |
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"Ingrid ha sussultato e si è un po’ ribellata ma Bruno l’ha bloccata tenendogli le natiche aperte, lei si è rassegnata e si è lasciata andare tutta su mio..."
CAPITOLO 122Viaggio in Portogallo 11
Dopo qualche giorno con Ingrid siamo partiti al mattino da Albufeira siamo arrivati dopo pochi chilometri a Carvoeiro, qui non ci sono parcheggi per camper ma noi ci siamo piazzati vicino ai campi da calcio, abbiamo pranzato e poi siamo andati a passeggiare nel piccolo e grazioso borgo. Io e Ingrid avevamo due gonnellini e delle camicette e un giubbettino perché tirava un po’ d’aria, abbiamo lasciato Gor in camper e arrivati sulla piazzetta ci siamo sedute in un bar all’aperto, si è avvicinato un cameriere per prendere l’ordinazione, era un bel mulatto sui 20 anni, molto gentile, noi abbiamo ordinato 3 birre alla spina, nell’attesa che ce le portasse ho chiesto a Ingrid:
_ “Te lo faresti il bel morettino”.
_ “Sì molto volentieri ma come faccio ad abbordarlo, non mi oso fargli delle proposte e poi sono vecchia per lui”.
Io avevo il giubbotto aperto sul davanti, ho sbottonato due bottoni della camicetta mettendo in mostra buona parte delle mie tette, quando sono arrivate le birre e lui si è chinato per posarle sul tavolo, ho visto che non staccava gli occhi dal mio seno, ha indugiato un po’ poi è tornato nel locale.
_ “Hai visto come mi guardava le tette”.
_ “Si ho visto ma guardava te, hai un bel fisico io sono un po’ rotondetta”.
Abbiamo bevuto le birre continuando a chiacchierare e a parlare del mulatto, e quando abbiamo finito ho preso lo scontrino ed ho scritto sul retro, “stasera siamo libere” e il numero di telefono, l’ho posato sul piattino ed ho messo sotto i soldi in modo che potesse vedere quello che avevo scritto, l’ho chiamato e gli ho sporto il piattino e poi ci siamo alzati e siamo andati via senza girarci in dietro, abbiamo girato un po’ per i negozietti poi verso le 17 siamo tornati ai camper, Ingrid ha mangiato con noi mentre Gor era sul suo camper, erano quasi le 21 e io e Ingrid ci siamo spogliate e ci siamo coricate sul letto rimanendo con la sola camicetta.
_ “Secondo me il moretto non viene, cosa se ne fa di due tardone come noi” mi ha detto Ingrid.
_ “Vedrai che se non lavora viene, ci scommetto quello che vuoi”.
Lei si è messa a ridere e poi mi ha abbracciata e baciata, ci siamo stuzzicate un bel po’ mentre Bruno era seduto sul divanetto e ci guardava, poi ha suonato il mio telefono, ho risposto ed era il mulatto che mi chiedeva come ci poteva raggiungere, io gli ho dato le indicazioni e ho strizzato l’occhio a Ingrid, dopo 15 minuti hanno bussato alla porta e Bruno l’ha fatto salire, noi indossavamo solo la camicetta e avevamo le patate al vento, ci sono state le presentazioni e lui si chiamava Carlos e aveva proprio 20 anni, guardandolo bene era proprio un bel ragazzo con un bel fisico muscoloso, si è seduto a tavola tra me e Ingrid e con un po’ di difficoltà per la lingua ci siamo messi a chiacchierare, Ingrid era silenziosa ma io ho infilato una mano sotto il tavolo e gli ho toccato l’inguine, sembrava ben fornito e anche lui ha allungato una mano e mi ha toccato le cosce che io prontamente ho allargato permettendogli di toccarmi la figa.
_ “La mia amica vuol sapere perché hai accettato di venire con due tardone come noi”.
_ “Oh no siete due belle donne molto desiderabili”.
Io allora non ho perso tempo gli ho sbottonato la camicia mettendolo a torso nudo e poi gli ho toccato i pettorali e stuzzicato i capezzoli, mi sono alzata in piedi e l’ho tirato verso di me, mi sono tolta la camicetta rimanendo completamente nuda, anche lui si è spogliato e dai pantaloni è uscito un bel cazzo, mi ha subito abbracciata e si è strusciato contro di me facendomi sentire il cazzo che si induriva.
Visto che Ingrid non si alzava, Bruno l’ha presa per mano l’ha fatta alzare e l’ha spogliata e l’ha spinta contro Carlos, lei si è trovata contro la sua schiena e l’ha abbracciato sfregando il bacino sulle natiche mentre io avevo già incollato le mie labbra sulle sue, lui si è girato un po’ e ci ha abbracciate tutte e due, io ho allungato la mano e gli ho toccato il cazzo che era diventato durissimo, anche Ingrid l’ha preso in mano e l’ha palpato bene, io mi sono un po’ spostata e lui l’ha abbracciata e si è messo a baciarla sulla bocca, lei si è attaccata come una sanguisuga alle sue labbra mentre io accarezzavo con le unghie le natiche e la schiena di Carlos.
Lui ha preso Ingrid per mano e l’ha portata sul letto, lei si è coricata e lui le ha aperto le gambe e gli ha leccato la figa, lei si è messa a godere rumorosamente raggiungendo un intenso orgasmo, io mi sono girata verso Bruno e lui era lì con il cazzo duro, e mentre continuavo a guardare i due sul letto mi sono chinata e gli ho preso il cazzo in bocca, nel frattempo Carlos si è inginocchiato tra le gambe di Ingrid e l’ha penetrata, la scopata è stata lunghissima e lei ha avuto più orgasmi e poi ha chiesto tregua, era distrutta, Carlos mi ha guardata e io sono salita sul letto e lui è venuto tra le mie gambe, ha preso il cazzo lucido in mano e l’ha fregato sul mio clitoride, io ero tutta un lago e dopo aver giocato un po’ mi ha penetrata, è stato fantastico sentire quel cazzo che mi entrava dentro e dopo due affondi ho raggiunto l’orgasmo.
Ho capito perché Ingrid ha chiesto una pausa, quel cazzo era bello lungo e martellava il mio utero, io ero abituata ma lei no, Carlos ha continuato a scoparmi come un forsennato e io ho raggiunto un multi orgasmo incredibile, mentre godevo ho girato la testa verso Ingrid, lei era salita a cavalcioni di Bruno e si sbatteva sopra di lui, poi sono tornata a guardare Carlos che stava eiaculando sulla mia pancia formando un bel laghetto di sperma sul mio ombelico e poi si è coricato di lato, io mi sono alzata e pulita, nel frattempo anche Ingrid ha raggiunto l’orgasmo e si è coricata vicino a Bruno accarezzandolo e baciandolo, eravamo partiti tutti meno Bruno che era ancora lì con il cazzo duro.
Abbiamo fatto una pausa, Ingrid si strusciava sempre su Bruno e Carlos gli toccava le natiche tenendosi il cazzo in mano che era nuovamente duro, si vedeva che desiderava la morbida Ingrid che prima l’aveva disarcionato, ho guardato Bruno e lui mi ha subito capita, si è coricato sul letto ed ha fatto salire Ingrid su di lui e lei si è infilata il suo cazzo in figa poi si è coricata tutta su mio marito e si è messa a limonarlo, Carlos è andato dietro di lei e le ha accarezzato le natiche e poi le ha aperte, si è chinato e l’ha baciata poi con la lingua gli ha leccato a lungo lo sfintere, mentre Bruno si muoveva lentamente nella figa, poi Carlos si è posizionato dietro di loro, si è chinato e mentre Bruno teneva larghe le natiche di Ingrid lui ha strusciato la cappella sullo sfintere, poi lentamente è entrato nel suo intestino.
Ingrid ha sussultato e si è un po’ ribellata ma Bruno l’ha bloccata tenendogli le natiche aperte, lei si è rassegnata e si è lasciata andare tutta su mio marito incollando le labbra sulle sue, Carlos l’ha inculata cercando di essere delicato ma entrando tutto dentro di lei, l’inculata è stata lunghissima e lei un po’ si lamentava e un po’ godeva, io sono andata dietro a Carlos e gli ho stuzzicato lo sfintere poi gli ho infilato un dito in culo rovistandolo bene, sentivo lo sfintere stringere il mio dito e dopo poco ha eiaculato sulla schiena di Ingrid, è andato a lavarsi e quando è tornato aveva il cazzo moscio, io l’ho salutato e lui se ne è andato ringraziandoci.
Bruno stranamente non era ancora partito e Ingrid era sopra di lui che si godeva il suo cazzo muovendosi lentamente, mi sentivo esclusa ma sono rimasta lì a guardare mentre le mie dita sono andate sul clitoride e mi sono masturbata, ho visto Ingrid che dopo l’ennesimo orgasmo è crollata e si è coricata di fianco a mio marito, ma lui si è alzato ed è venuto tra le mie gambe e mi ha penetrata, io che ero già eccitatissima ho raggiunto un favoloso orgasmo mentre lui eiaculava dentro di me. Ci siamo fatti tutti una doccia e poi tutti a dormire.
Il giorno dopo abbiamo visitato il promontorio di Sagres e poi abbiamo proseguito per Carratapeira e ci siamo fermati in un parcheggio dietro a Praia de Bordeira dove c’erano diversi camper, Bruno ha preso lo scooter ed è andato a fare la spesa mentre io, Ingrid e Gor siamo andati in spiaggia, ci siamo coricate tra le dune dove non tirava vento e ci siamo messe a prendere il sole nude, dopo un po’ Ingrid mi ha accarezzata, aveva uno sguardo voglioso, mi sono avvicinata a lei e ci siamo abbracciate e baciate sulla bocca, lei mi ha stretta forte fregandosi contro di me. Io ho un radar in testa e mi sono subito accorta che uno tra le dune ci stavano guardando, avevo voglia di fare sesso con Ingrid ma avevo anche voglia di cazzo, dopo esserci baciate un bel po’ gli ho toccato la figa era bagnatissima, l’ho fatta venire sopra di me e ci siamo fatte un bel 69.
Con mio marito due anni prima eravamo già stati lì e sapevo che tra le dune giravano spesso dei guardoni, lei aveva la testa tra le mie gambe e non vedeva quello che succedeva attorno ma io sì, i guardoni anche se abbastanza bel nascosti erano diventati quattro, ero eccitatissima dalla platea che si masturbava per noi, mi sono dedicata al clitoride di Ingrid e dopo una lunga leccata abbiamo raggiunto l’orgasmo quasi contemporaneamente, ho continuato a leccargli la vagina raccogliendo i suoi umori mentre lei leccava la mia, ha poi alzato la testa accorgendosi che i quattro uomini erano lì abbastanza vicino e con il cazzo in mano si masturbavano.
_ “Ma te ne eri accorta che c’era tutta questa gente che ci guardava” mi ha chiesto.
_ “Sì ma ce ne sono solo quattro”.
_ “E adesso cosa facciamo, andiamo via” mi ha chiesto Ingrid preoccupata.
_ “Perché non sono mica male potremmo accontentarli, poverini è da un po’ che si menano il cazzo”.
_ “Ma sono troppi”.
_ “Non eri tu quella che aveva voglia di cazzo e mi dicevi che dovevi farti passare le voglie con le leccate di un cane e dei cazzi finti, adesso coricati qui vicino a me e allarghiamo le gambe”.
Titubante si è coricata vicino a me quasi appiccicata, i quattro uomini visto che non li abbiamo mandati via si sono ulteriormente avvicinati, due abbastanza giovani ci sono venuti accanto e io lo ho invitati a mettersi il preservativo, loro hanno subito ubbidito e poi si sono inginocchiati tra le nostre gambe, quello che è capitato a me aveva un cazzo discreto, mi ha subito penetrata e dopo alcuni affondi io ho raggiunto l’orgasmo ma subito dopo ha eiaculato anche lui, mentre quello che scopava Ingrid la faceva godere e continuava a scoparla. Mi sono girata verso Ingrid e ho visto che il primo che l’aveva scopata si era alzato e davanti a noi ne erano rimasti 2 più uno che si stava avvicinando, la mia mente era in confusione come penso quella di Ingrid, l’ho guardata ma lei fissava i cazzi degli altri due che erano abbastanza giovani, si sono inginocchiati tra le nostre gambe e quello che mi ha penetrata aveva un bel cazzo, mi sentivo una vacca, si è coricato tutto sopra di me era sudato e puzzava di sudore, il suo cazzo mi stantuffava dentro e io godevo, ho raggiunto un paio di orgasmi.
Ne era arrivato un altro ed era lì davanti a noi con il cazzo in mano, Ingrid ha detto basta perché aveva il ventre indolenzito, io ero abbastanza infoiata che mi sarei fatta sbattere da un reggimento, l’ho fatto venire tra le mie gambe, Ingrid mi guardava mentre si inginocchiava, aveva un bel cazzo e nonostante i 2 cazzi che avevo preso quando mi è entrato dentro l’ho sentito bene e mi sono venuti i brividi lungo la schiena, anche Ingrid si è avvicinata e mi ha accarezzata, è stata una grande scopata con un bellissimo multi orgasmo che mi ha distrutta e quando si è tolto c’è voluto un po’ perché mi riprendessi.
Ho abbracciato Ingrid e ci siamo baciate.
_ “Non hai male al ventre, ne hai presi tre”.
_ “Un po’ sì, è successo diverse volte che ne ho presi tanti quando ero più giovane e anche ultimamente, e una volta ne ho presi otto e mi sono fatta sborrare in figa da tutti e otto”.
Ci siamo alzate e raccolte le nostre cose e siamo tornate al camper seguite da Gor, Bruno era seduto sotto il tendalino e quando ci ha viste arrivare con un sorrisino ci ha chiesto:
_ “Come è andata”.
_ “Bene mi sono divertita con tre bei cazzi”.
Lui ha guardato Ingrid e lei ha cercato di sfuggire al suo sguardo.
_ “Io solo 2”.
_ “Ho visto, ho visto”.
L’abbiamo guardato allibite, mi conosce troppo bene, poi ci ha confessato che si era goduto tutta la scena stando nascosto ai nostri sguardi, poi ci ha invitate a cena al ristorante, ci siamo cambiate e riposate poi dopo una bella passeggiata siamo arrivati al ristorante, ci siamo fatti una bella mangiata di pesce e bevuto dell’ottimo vino. Tornando ai camper era buio pesto e non c’erano luci, arrivati quasi al parcheggio c’era un sentiero che andava verso la spiaggia e a una ventina di metri c’era un ponticello in legno, Bruno ci ha fatto prendere il sentiero e arrivati sul ponticello si è calato le bermuda mettendo a nudo il cazzo abbastanza duro ci ha fatte inginocchiare tutte e due, ho avvicinato la bocca alla cappella ed ho sentito che puzzava, me la sono fregata attorno alla bocca e poi l’ho data a Ingrid da leccare, lei si è subito infilata il cazzo in bocca spingendoselo in gola più che poteva, sotto il mio naso la puzza era acre, mi sono avvicinata a loro ed ho avvicinato la bocca a quella di Ingrid, Bruno si è sfilato dalla sua bocca e lo ha infilato nella mia l’ho succhiato un po’ e poi ho baciato Ingrid facendogli sentire l’odore, ma lei non ha fatto una piega e mi ha leccato le labbra, poi con le lingue ci siamo rivolte a mio marito l’abbiamo leccato e ripulito tutto leccando cazzo e testicoli.
Ci ha fatte alzare e appoggiare una di fianco all’altra sul parapetto del ponticello ci ha alzato le gonne poi è venuto dietro di me, io mi sono allargata le natiche e lui senza inumidire il mio sfintere mi ha inculata, mi ha dato un po’ fastidio la penetrazione ma poi è iniziato il piacere, ho visto che mentre mi inculava una sua mano era tra le natiche di Ingrid, ho passato una mano tra le mie cosce e mi sono masturbata raggiungendo quasi subito l’orgasmo, Bruno si è sfilato dal mio culo ed è andato dietro a Ingrid, anche lei si è aperta le natiche e Bruno l’ha penetrata e dopo un po’ che la inculava lei si è messa a godere rumorosamente, mi sono appiccicata a loro per vedere meglio il cazzo di Bruno mentre la inculava lui mi ha fatta girare un po’ poi mi ha messo due dita nel culo e me lo ha torturato, infine è partito nel culo di Ingrid mentre lei godeva, quando si è calmata mio marito si è sfilato dal suo culo, ha tolto le dita dal mio e mi ha infilato dentro il suo cazzo, è stato un po’ dentro di me e poi ho sentito il piscio che mi inondava l’intestino e io che mi stavo nuovamente masturbando ho raggiunto un altro orgasmo.
E’ stata una giornata incredibile e prima di andare a dormire ho scritto il mio diario, siamo stati ancora una settimana fermi lì e tutte le sere era sesso specialmente tra noi donne, poi abbiamo detto a Ingrid che il nostro itinerario proseguiva verso il nord della Spagna, ma lei voleva restare in Algarve, purtroppo ci siamo salutati e a malincuore noi abbiamo ripreso il nostro viaggio, abbiamo trascorso ancora 15 giorni in Portogallo e poi abbiamo percorso tutta la Galizia e per altri 30 giorni abbiamo viaggiato ma senza trovare occasioni per fare sesso con altri.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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