trio
116 - Mio marito bisex
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08.01.2025 |
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"_ “Ti piacerebbe prenderlo nel culo” gli ho sussurrato all’improvviso in un orecchio..."
CAPITOLO 1165 - Viaggio in Portogallo
Dopo la bella serata passata con Manuel il giorno dopo visto che era una bellissima giornata siamo tornati in spiaggia e ci siamo messi al solito posto, volevo non pensare al sesso per alcuni giorni al massimo fare delle foto visto i bei posti in cui eravamo e mi sono portata due body e rispettive calze a rete, uno bianco e l’altro nero, mi sono messa quello bianco ed abbiamo fatto un po’ di foto sia tra le dune che vicino all’acqua. Poi ci siamo sdraiati a prendere il sole e fare parole crociate, io ero sempre a gambe larghe per abbronzare la patata ben rasata.
Dopo un po’ è passato un ragazzino molto carino che si è soffermato a guardarci e poi ha steso il suo asciugamano e si è coricato guardandoci e menandosi il cazzo, ma a me non interessava. Dopo un’oretta che eravamo lì sdraiati è passato uno con uno strano arnese che raccoglieva molluschi sul bagnasciuga, Bruno si è alzato tutto nudo com’era è andato a vedere cosa raccoglieva, con mia grande sorpresa ho notato che il guardone con lo sguardo seguiva Bruno e guardandogli il culo si menava il cazzo con più foga.
_ “Cosa sta raccogliendo” ho chiesto a Bruno quando è ritornato.
_ “Delle conchiglie strane, gli ho chiesto se le vende, e lui mi ha detto che stasera ce le porta al camper e ci spiega come cucinarle”.
_ “Sai che il ragazzino che ci guarda gli interessa il tuo culo?”.
_ “Il mio culo se lo può scordare”.
_ “Perché non ti fai fare una pompa”
_ “Preferisco che me le faccia tu le pompe” mi ha risposto lui un po’ scocciato.
_ “Mi piacerebbe vederti mentre inculi un uomo o ti fai inculare” Bruno mi ha guardata con un’espressione allibita.
_ “Ma cosa ti passa per la testa”.
_ “Lo sai che è da tanto che lo desidero e quando vedo Carlo che lo prende in culo e gode mi eccito e penso a te che vieni inculato”.
_ “Te lo sogni che io me lo faccia mettere in culo da un uomo” è stata la sua risposta perentoria.
_ “Se non lo vuoi prendere tu in culo perché non ti fai Manuel, secondo me lui ci sta”.
Il discorso è finito lì, poi siamo stati distratti dall’arrivo di una coppia più giovane di noi, tutti e due molto carini, ci hanno squadrato bene e lei mi ha sorriso, poi si sono avvicinati al guardone, hanno steso gli asciugamani, si sono spogliati nudi e si sono coricati, il ragazzino si è girato verso di loro facendogli vedere il cazzo, ma anche loro hanno fatto finta di niente. A mezzogiorno abbiamo mangiato e poi sono arrivate diverse coppie e singoli, ma io non avevo voglia di assistere alla solita carrellata di uccelli, abbiamo riempito lo zaino e ci siamo incamminati per la lunga striscia di sabbia per farci una bella camminata.
I giorni sono passati tranquilli, alcuni li abbiamo trascorsi in spiaggia e altri con lunghe passeggiate fino a Santa Luzia un grazioso paesino dove l’attività principale è la pesca al polpo, ero sempre senza mutande e Bruno si divertiva un mondo a fare foto nei posti più disparati. Un giorno eravamo nel piccolo porticciolo e appoggiata alle barche mi alzavo la gonna per farmi fotografare mi sono accorta che seduto su una sedia c’era un anziano che mi guardava, io ho fatto finta di niente e ho continuato a tirarmi su le gonne e mettere in mostra le tette e tornando al camper pensavo a Manuel, mi erano tornate le voglie.
Alla sera a letto con Bruno mentre gli accarezzavo il cazzo ho intavolato l’argomento che ultimamente mi interessava di più, vedere mio marito con un altro uomo.
_ “Che ne dici se telefono a Manuel” gli ho chiesto.
_ “Se hai voglia chiamalo” è stata la sua risposta.
_ “Se te lo propongo è perché ho voglia, ma mi piacerebbe che avessi voglia anche tu, se no io lascio perdere”.
_ “Telefonagli fa piacere anche a me”.
_ “Tu però partecipi non fai solo foto”.
_ “Va bene partecipo, ma nel culo non lo prendo”.
Mi sono spostata e gli ho preso il cazzo in bocca, l’ho leccato per bene poi sono scesa sui testicoli, dopo un po’ lui si è girato, io mi sono trovata il suo culo davanti allora gli ho allargato le natiche e sono andata a leccare lo sfintere cresposo, la mia lingua l’ha ripassato tutto per bene cercando anche di penetrarlo. Ero eccitata ma non volevo scopare, mi sono coricata con la pancia sulla sua schiena per dormire, poi ho infilato una mano tra le sue natiche e gli ho infilato un pezzo di dito nell’ano, l’ho stuzzicato un po’ poi mi sono girata e addormentata.
Al mattino ho telefonato a Manuel ed abbiamo organizzato per il pomeriggio alle 15, poi ho telefonato a Lina per sapere dov’erano e lei mi ha risposto che erano ad Altura e che Maria e Gianni erano arrivati il giorno prima nel tardo pomeriggio, e si sarebbero fermati lì per alcuni giorni perché volevano organizzare un’orgia con i due cugini pescatori e poi ci avrebbero raggiunti.
Pensando all’orgia che avrebbero fatto Lina e Maria mi sono aumentate le voglie, dopo pranzo Bruno mi ha fatto due perette per pulirmi bene l’intestino e poi rasato per bene la patata e alle 15 è arrivato Manuel con un sacchetto di arance e delle uova di pesce da far friggere. L’ho fatto salire in camper, io avevo una tunichetta di garza bianca molto trasparente e sotto ero nuda, gli abbiamo offerto un caffè e io mi sono seduta accanto, lui mi ha subito infilato una mano in mezzo alle gambe, che io ho subito allargato così da permettergli di toccarmi le labbra della vagina già umida.
Finito il caffè sono andata a sedermi sul letto e lui mi ha raggiunta, mi ha accarezzato le lette facendomi venire i capezzoli duri, gli ho slacciato i pantaloni e lui si è spogliato in un attimo mettendo in mostra il cazzo duro, mi sono chinata e l’ho subito preso in bocca infilandomelo in gola più che potevo, poi l’ho leccato per bene, anche mio marito tutto nudo si è avvicinato a me, io ho preso il suo cazzo in mano e poi li ho alternati in bocca. La mia figa si contraeva e reclamava la sua parte, avevo una voglia tremenda di essere penetrata, ho fatto sdraiare Manuel sul letto e gli sono andata a cavalcioni ho preso il cazzo duro in mano e me lo sono puntato tra le labbra della vagina, mi sono lasciata andare e il cazzo mi ha penetrata, mi sono sistemata bene facendolo entrare tutto e poi mi sono sbattuta come una forsennata su di lui ed ho raggiunto quasi subito l’orgasmo.
Quando mi sono ripresa Manuel da sotto di me si è messo a scoparmi dandomi dei colpi tremendi e facendomi godere, Bruno mi si è inginocchiato dietro, io sono stata ferma coricandomi più che potevo su Manuel mentre lui mi allargava le natiche, pensavo e desideravo di prenderlo nel culo ma mio marito ha puntato la cappella sulla mia vagina già piena del cazzo di Manuel ed ha spinto, ero bagnatissima, e capita la sua intenzione, anche se non ne ero tanto contenta, ho cercato di rilassarmi più che potevo e la sua cappella con un po’ di difficolta è entrata nella mia vagina e poi tutto il cazzo.
Avevo il cuore che batteva forte, avevo paura che mi facesse male come quando l’ha fatto con il nostro vicino di casa, ma a parte quando è entrata la cappella che è grossa ed ho sentito un po’ di dolore, quando è stato tutto dentro di me ho iniziato a godere, loro sono stati un po’ fermi mentre i muscoli della mia vagina si contraevano, era fantastico avere due cazzi in figa, poi mentre Manuel stava fermo mio marito mi ha scopata ed io ho raggiunto subito l’orgasmo e ho continuato a godere tantissimo raggiungendo un multi orgasmo fantastico, poi Bruno si è sfilato dalla vagina e mi ha infilato di brutto il cazzo in culo, mi ha fatto anche un po’ male ma il piacere ha preso subito il sopravvento. I due si sono sincronizzati e io sotto i loro affondi ho continuato a godere con un multi orgasmo infinito, il piacere era immenso nel sentire quei due cazzi che andavano su e giù dentro di me, poi Manuel ha eiaculato allagandomi la figa di sperma, Bruno si è sfilato dal mio culo senza partire, è una cosa che fa sovente per durare di più.
_ “Scusami se sono venuto troppo in fretta ma non ho resistito”
_ “Non ti preoccupare ho goduto tantissimo e abbiamo ancora tanto tempo per divertirci”.
Ci siamo alzati ed abbiamo bevuto una birra, mi sono poi seduta nuovamente sulla sponda del letto ed ho fatto venire Bruno davanti a me e, anche se mi era uscito da poco dal culo gli ho preso il cazzo duro in bocca, dopo averlo leccato un po’ ho fatto sedere Manuel accanto a me, io un po’ succhiavo il cazzo a mio marito e poi mi giravo e baciavo Manuel sulla bocca, avevo il suo cazzo in mano ed ho sentito che stava nuovamente diventando bello duro, si vedeva che il giochino gli piaceva, poi mentre lo baciavo e ci scambiavamo la saliva ho fatto in modo di avere a pochi centimetri dalle nostre bocche il cazzo duro di mio marito, ho cinto Bruno con un braccio e l’ho tirato verso di noi e il cazzo si è infilato tra le nostre bocche. Manuel si è bloccato per un attimo ma poi si è messo a leccare il cazzo insieme a me, ce lo siamo scambiato, un po’ lo ingoiavo io e un po’ lui, avevo il suo cazzo in mano e sentivo che era durissimo e pulsava di piacere, l’ho lasciato da solo a fare il pompino a Bruno mentre io lo stuzzicavo baciandolo sul collo e infilandogli la lingua nell’orecchio. Non volevo che partisse mentre glie lo tenevo in mano, mi sono sdraiata sul letto e l’ho fatto venire tra le mie gambe, lui mi ha penetrata e io l’ho cinto ai fianchi con le gambe tirandomelo dentro, aveva il cazzo durissimo e si è messo a scoparmi con foga mentre le nostre bocche si sono incollate in un lungo bacio, io ho raggiunto quasi subito l’orgasmo.
L’ho trattenuto con le gambe bloccandolo dentro di me, sentivo gli spasmi del cazzo, poi lentamente si è calmato rimanendomi dentro con il cazzo sempre durissimo.
_ “Ti è piaciuto prendere il cazzo di Bruno in bocca?” gli ho chiesto tenendolo stretto con le gambe.
_ “Sì, è una cosa che non ho mai fatto ma mi è piaciuta”.
Oltre a tenerlo dentro di me gli ho preso il volto tra le mani e l’ho sbaciucchiato, leccato sul collo, gli ho infilato nuovamente la lingua nelle orecchie, e il cazzo che avevo dentro era sempre durissimo e la cappella premeva contro il mio utero.
_ “Ti piacerebbe prenderlo nel culo” gli ho sussurrato all’improvviso in un orecchio.
_ “Forse ma ho paura che mi faccia male”.
_ “Trovi che io quando lo prendo in culo ho male?”
_ “No ma tu sei abituata a prenderlo, per me sarebbe la prima volta, ho un po’ paura”.
_ “Non ti preoccupare il culo telo preparo io, magari sentirai un po’ di dolore ma se lo desideri vedrai che anche quel dolore diventerà piacere”.
Mi sembrava abbastanza convinto, ho aperto le gambe lasciandolo uscire da dentro di me e l’ho fatto coricare e gli sono andata sopra per fare un 69, io ho imboccato il cazzo duro e bagnato dallo sperma che avevo ancora dentro di me e mi sono messa a succhiarlo e a leccarlo, ma non gli ho messo la figa in faccia per non obbligarlo a leccare il suo sperma, ma dopo un po’ lui non ha resistito mi ha presa per i fianchi ed ha iniziato a leccarmela ripulendomela tutta, mentre io gli succhiavo il cazzo e con le dita gli stuzzicavo lo sfintere, mi sono accorta che cercava di rilassarsi il più possibile per permettere alle mie dita di penetrarlo.
Abbiamo cambiato posizione mi sono coricata sul letto e l’ho fatto venire sopra di me per continuare il 69, ho imboccato il cazzo infilandomelo in gola più che potevo mentre lui mi leccava il clitoride. Ho poi leccato a lungo i testicoli per poi risalire al suo sfintere, la mia lingua lo inumidiva depositando abbondante saliva, poi con un dito l’ho penetrato sentendo che si contraeva, Bruno si è sdraiato sul letto vicino a noi guardandomi mentre io continuavo a leccare e a spingere il dito sempre più in profondità. Inaspettatamente Manuel ha smesso di leccarmi il clitoride, si è spostato un po’ e ha preso il cazzo di Bruno in bocca.
Io mi sono sfilata da sotto di Manuel mentre lui è rimasto inginocchiato sul letto continuando a succhiare il cazzo di mio marito, mi sono inginocchiata dietro di lui ho preso le sue mani mettendogliele nulle natiche in modo che le tenesse belle larghe, poi con una mano gli ho masturbato lentamente il cazzo e con la lingua mi sono rimessa a leccargli lo sfintere, aveva un bel buchino liscio e privo di crespe, lo leccavo con piacere, poi con la mano libera assieme alla lingua l’ho stuzzicato con il dito. Non avevo fretta e volevo che sentisse piacere e che desiderasse prenderlo dentro, la punta del mio dito entrava e usciva dal suo ano facendolo entrare sempre di più e quando è stato tutto dentro sentivo che lo sfintere si contraeva dal piacere.
Visto che era ben disposto ho preso l’olio di cocco, che è una pasta abbastanza densa, e dopo aver unto il dito l’ho infilato piano piano tutto dentro e sono stata ferma, sentivo l’ano pulsare e quando anche lo sfintere si è contratto ho tirato fuori il dito bagnandolo nuovamente nell’olio, poi l’ho infilato nuovamente nell’ano e lentamente l’ho inculato andando su e giù nell’intestino. Manuel stava godendo, l’ho unto bene con la crema e mentre lo masturbavo guardavo come leccava il cazzo di mio marito, ho nuovamente infilato il dito dentro massaggiandolo, poi con delicatezza le dita sono diventate due e le ho spinte dentro e mi sono messa a scoparlo sentendo che il suo sfintere era diventato cedevole.
Mi sono alzata e coricata sul letto e ho fatto venire Manuel sopra di me, ho preso il suo cazzo in bocca e lui ha posato le labbra sulla mia figa bagnatissima, poi con le mani gli ho allargato le natiche, Bruno dopo essersi spalmato bene il cazzo di crema si è chinato dietro di noi ed ha fregato la cappella sullo sfintere, poi mentre io ingoiavo più che potevo il cazzo di Manuel serrandolo con i denti, lui piano piano ha spinto la sua cappella leggermente dentro trovando resistenza, ha ripetuto il giochino diverse volte entrando sempre di più dentro di lui, io oltre che tenere il cazzo in bocca gli pizzicavo forte i capezzoli, mio marito deve aver trovato il momento giusto e la cappella è entrata tutta, si è fermato per un lungo momento, ho sentito Manuel irrigidirsi e sussultare per poi lentamente rilassarsi, Bruno sempre con delicatezza è entrato un po’ di più dentro, Manuel si è irrigidito più di una volta ma non si è mai lamentato mentre io mi godevo la scena guardando la penetrazione da pochi centimetri, poi Bruno è uscito dal culo e si è spalmato nuovamente la crema sul cazzo, poi ha puntato la cappella sullo sfintere ed ha spinto, appena è stato dentro si è fermato, Manuel mi spingeva il cazzo in gola, poi ho visto il cazzo di Bruno sparire completamente nel suo intestino, altra lunga fermata e poi ha iniziato ad incularlo muovendosi lentamente.
Non mi andava di stare in quella posizione con il cazzo in bocca, ho spinto via Bruno, lo volevo anche io dentro, li ho fatti scendere tutti e due dal letto e mi sono coricata sulla sponda, Manuel mi è venuto dietro io mi sono allargata le natiche e lui è penetrato nel mio ano, è stato delizioso sentire il cazzo che risaliva l’intestino, poi si è coricato su di me. Mio marito gli è andato dietro e l’ha penetrato e lui si è irrigidito spingendomi il suo cazzo più che poteva nel mio culo, quando Bruno è stato tutto dentro si è fermato, sentivo il cazzo di Manuel pulsare nel mio intestino, la mia libidine era alle stelle.
_ “Ti piace prenderlo nel culo” ho sussurrato a Manuel.
_ “Mi brucia un po’ ma avendo il mio cazzo nel tuo culo è bello” mi ha risposto lui mentre mi stringeva forte.
Ho fatto passare le mani dietro è l’ho stretto a me allargandogli bene le natiche, poi Bruno lentamente ha iniziato a incularlo, prima muovendosi piano, poi un po’ per volta ha aumentato il ritmo e tutte le volte che affondava dentro di lui sentivo il cazzo di Manuel muoversi e spingere nel mio culo, ero eccitatissima sentivo che dalla mia figa colavano abbondanti umori.
Con le mani stringevo forte Manuel dentro di me per sentire gli affondi di mio marito che diventavano sempre più forti, ho raggiunto l’orgasmo ed ho continuato a godere, Bruno adesso inculava per bene Manuel quasi come quando inculava me, i suoi affondi erano poderosi e all’improvviso ho sentito lo sperma di Manuel nel mio intestino, ero talmente eccitata che avrei voluto che ci fosse stata la fila di uomini dietro di me per incularmi, poi anche Bruno è partito. Il cazzo di Manuel è diventato leggermente moscio ma nessuno dei tre accennava a togliersi, infine Bruno si è sfilato dal culo di Manuel ed è andato in bagno, io non mi sono mossa, lui è rimasto nel mio culo ancora un po’ poi si è sfilato e io mi sono girata per guardarlo negli occhi.
_ “Ti è piaciuto?”
_ “Mi sono eccitato e un po’ mi è piaciuto ma poi mi bruciava”.
_ “Vatti a lavare che poi te lo massaggio un po’”.
Quando è tornato l’ho fatto sdraiare vicino a me e con una crema l’ho massaggiato bene sia fuori che dentro, infilando un dito dentro l’ano, nel frattempo erano le 19 e iniziava a diventare buio, Manuel si è rivestito.
_ “Ci possiamo vedere domani?” a quella richiesta sono rimasta sbigottita.
_ “Penso che domani avrai male e ti brucerebbe se lo prendi nuovamente in culo, è meglio aspettare alcuni giorni” l’ho baciato e se ne è andato.
Ho guardato Bruno e gli ho chiesto:
_ “Ti è piaciuto il culo di un uomo?”
_ “Sì il trenino è stato eccitante ma con uno più vecchio non so se mi piacerebbe”.
Abbiamo cenato e siamo andati a dormire, mentre cercavo di addormentarmi ho pensato che era appena passato un mese da quando eravamo qui e ne avevo fatte di tutti i colori, e saremmo rimasti in Portogallo ancora tre mesi.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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