orge
63 - I due arabi
di stinf
17.01.2023 |
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"Arrivati al camper ci siamo sciacquati per ripulirci dalla sabbia e poi Bruno mi ha detto:
_ "Poverino Nadir ci teneva tanto a mettertelo nel culo"..."
Capitolo 63Ormai eravamo alla fine della seconda settimana che passavamo al mare, ma visto che il tempo rimaneva bello e non avevamo impegni a casa abbiamo deciso di fermarci ancora un po', la gente rimasta era poca e anche in spiaggia non c'era quasi nessuno, specialmente guardoni, quelli che non capiscono quando rompono sono rimasti pochissimi. Il sabato e la domenica come nostra abitudine non andiamo in spiaggia ma facciamo dei lunghi giri in scooter fermandoci nei posti belli e un po' isolati a fare foto di nudo come piace a noi.
Il lunedì mattina Bruno ha preso schiuma da barba e lametta e mi ha rasato la patata, poi siamo andati in spiaggia con l'intenzione di restarci tutto il giorno, avevo la solita gonna di jeans a salopette che copriva a malapena il culo e appena arrivati in spiaggia mi sono tolta le mutande del costume e con lo zainetto in spalla ci siamo inoltrati lungo la spiaggia verso le “tampe” dove si può prendere il sole nudi, Bruno mi seguiva con la macchina fotografica in mano e mi scattava foto vicino ai tronchi spiaggiati, io mi mettevo in posa e gli facevo vedere figa e culo senza preoccuparmi se qualche guardone sbirciava.
Ci siamo fermati alla solita “tampa”, che è un mucchio di legna sistemata a forma di "U" in modo che se passa qualcuno in spiaggia non vede dentro, e dietro dopo circa 5/6 metri ci sono cespugli di pino mediterraneo, dove si mette chi vuol guardare. La mattinata è passata tranquillamente, mi sono messa un body a rete bianco con calze e abbiamo fatto una serie di foto, poi siamo stati un po' sotto l'ombrellone e abbiamo fatto anche alcuni bagni in mare, guardoni un paio, ma io sono stata al mio posto e questi se ne sono andati. A mezzogiorno abbiamo mangiato due pezzi di pizza e poi nuovamente sotto l'ombrellone a fare parole crociate; la processione dei guardoni è aumentata nel pomeriggio, ma vista la mia indifferenza loro passavano e proseguivano lungo la spiaggia arrivando fino a dove si fermano i gay, forse li qualche pompa riescono a recuperarla.
Al pomeriggio faceva caldo e noi siamo stati sovente in acqua, abbiamo visto che un po' distante dalla nostra “tampa” c'era una coppia e intorno c’erano quattro che si masturbavano mentre lei a gambe spalancate si faceva un ditalino e il marito gli pizzicava i capezzoli, io volevo andare a vedere da vicino e preso per mano Bruno ho cercato di trascinarmelo dietro.
_ “Vai da sola, io torno a caricarmi”.
Mi sono avvicinata al gruppo e mi sono messa tra due guardoni proprio davanti a lei, la donna era una tedesca sulla cinquantina, molto larga di fianchi e una quinta di seno, mi ha subito fissata negli occhi tirando fuori la lingua e leccandosi le labbra, era un chiaro invito ma non avevo voglia di leccare una figa con tutta quella gente che era lì, si masturbava il clitoride e ogni tanto si infilava due dita in figa, dopo un po’ me ne sono andata.
Erano ormai le 17 e la temperatura si era leggermente rinfrescata, la coppia era andata via seguita dai quattro guardoni.
_ "Ce ne andiamo?" dico a Bruno.
_ "No stiamo ancora un po' qui adesso non c’è più nessuno, poi facciamo due foto e torniamo".
Chiuso l'ombrellone ci rimettiamo a fare le solite parole crociate, eravamo coricati a pancia in giù e io tenevo le gambe larghe come piace a Bruno in modo che si veda la figa anche se non c'era nessuno a lui piace così, ma dopo un po' abbiamo sentito dei rumori dietro ai cespugli, Bruno si è girato e ha visto che c’era un ragazzo di colore che si masturbava, mi sono girata anche io per guardalo era un ragazzo molto giovane con un cazzo che guarda in giù e che gli arriva quasi al ginocchio, non era molto duro e nemmeno grosso di circonferenza ma lungo non vorrei esagerare ma secondo me non erano meno di 25 centimetri; l’ho guardato con interesse ma non mi piacciono i ragazzi di colore, non mi farei scopare da uno di loro, lui continuava a far dondolare il pisellone davanti a me, io l’ho guardato un po' poi mi sono girata ed ho chiuso le gambe e sono tornata alle mie parole crociate, lui deluso se n’è andato verso la zona dei gay.
Adesso la spiaggia era proprio deserta, mi sono girata a pancia in su e Bruno mi ha aperto le gambe e mi ha accarezzato la figa, si è bagnato un dito con la saliva e mi ha stuzzicato il clitoride, e mentre ero lì rilassata ho visto in lontananza uno che si avvicina, allora ho chiuso le gambe.
_ "Dai tienile aperte che continuo ad accarezzarti il clitoride"
_ "Ma non vedi che sta arrivando uno".
_ "Dai allarga così vediamo le sue reazioni, magari si fa una sega e se ne va".
L’ho accontentato ho appoggiato la testa sul cuscinetto e allargato bene le gambe e ho lasciato che Bruno continuasse a masturbarmi, il singolo si è avvicinato con discrezione e si è messo dietro al cespuglio, io anche se non volevo mi sono eccitata, Bruno è bravo a masturbarmi, il guardone si è fatto più audace e si è fatto vedere con il cazzo in mano, l’ho riconosciuto subito era l'amico di Hassan che avevo visto nella gelateria; a questo punto mi sono messa a sedere e ho incrociato le gambe.
_ "Ciao" dico al marocchino.
_ "Ciao sono Nadir, ti ho ammirata in gelateria sei proprio una bella donna".
_ "Si ti ho riconosciuto".
Si è avvicinato, aveva il cazzo duro, l’ho ammirato, non aveva una grossa circonferenza, ma quello che mi ha impressionato era la lunghezza, ho subito pensato come sarebbe stato prenderlo nel culo, lui stava lì in piedi vicino a noi e mi guardava con voglia.
_ "Dai siediti qui" lui si è seduto, era un po' imbarazzato.
_ "Sai Hassan mi ha detto che venite a prendere il sole nudi e allora sono venuto perché volevo ammirarti, sei molto bella" mi ha ripetuto.
Io ero lusingata ma pensavo che non era venuto solo per ammirarmi, certamente pensava di scopare.
_ "Cosa ti ha raccontato Hassan".
_ "Mi ha detto che venite qui".
_ "Su di la verità".
_ "Mi ha raccontato cosa avete fatto in camper e di come sei calda".
_ "E tu cosa vuoi".
_ "Mettertelo nel culo".
_ "Viva la sincerità, ma il culo a me fa ancora male da quella sera e quindi niente culo".
_ "Io mi accontento di qualsiasi cosa anche solo di leccarti i piedi".
Ho guardato Bruno che aveva già in mano la macchina fotografica, ero molto indecisa anche se il massaggio che Bruno mi aveva fatto in mezzo alle gambe mi ha eccitata e quindi avevo una certa voglia, ho allungato una mano e ho toccato il cazzo l’ho accarezzato era bello duro, lui si è inginocchiato davanti a me e io l’ho preso bene in mano e l’ho masturbato con una mano mentre con l'altra gli ho toccato i testicoli strizzandoli, Bruno ha iniziato a scattare le prime foto.
Mi sono coricata e ho allargato le gambe, Nadir si è precipitato subito per scoparmi, ma io l’ho bloccato, gli ho preso la testa tra le mani e l’ho diretta tra le mie gambe.
_ "Volevi leccarmi i piedi? Leccami la figa".
Nadir si è abbassato e si è tuffato tra le mie cosce ed ha iniziato a leccare come fosse una capra, non era molto esperto leccava alla rinfusa succhiava e cercava di mettermi la lingua nella vagina, insomma un disastro, ma nonostante tutto mi piaceva e mi eccitava, ho cercato di guidarlo e sono riuscita a farmi leccare il clitoride, lui ha capito che lo stavo aiutando e ha cercato di assecondarmi, ha iniziato a leccarmi per bene il clitoride, io ero sempre più eccitata e dopo un po’ ho raggiunto il culmine del piacere e ho avuto un orgasmo e sono partita, mentre Nadir continuava a leccarmi il buco della vagina e raccoglieva i miei umori.
Io per tutto il tempo ero stata coricata con gli occhi chiusi sapendo che in spiaggia non c’era più nessuno, ma quando li ho riaperti dopo aver avuto l'orgasmo ho visto vicino alla siepe di pini Hassan con il cazzo duro in mano, non sono rimasta sorpresa forse me lo aspettavo e forse lo desideravo anche, e gli ho sorriso.
_ "Sei venuto a vedere come si comporta il tuo amico?".
_ "No sono venuto per aiutarlo a farti godere".
_ "Bene allora divertiamoci".
Mi sono alzata in piedi e mi sono guardata intorno non c’era anima viva, poi ho guardato i due uomini nudi, Hassan aveva una 50ina di anni abbastanza muscoloso ma con un po' di pancetta, mentre Nadir non aveva più di 25 anni non molto alto ma con un fisico asciutto e muscoloso, mi piaceva era un bel ragazzo.
Sono andata vicino a loro e ho preso i due cazzi in mano, loro si sono stretti a me palpandomi le tette e pizzicandomi i capezzoli, io mi sono abbandonata tra le loro braccia, Hassan mi ha messo una mano in mezzo alle gambe toccandomi la figa umida, mentre Nadir mi accarezzava lo sfintere, mi hanno spupazzata un po' tra di loro mentre io continuavo a masturbarli, poi Hassan mi ha stretta tra le sue braccia facendomi sentire sull’inguine il suo cazzo durissimo, l’ho guardato negli occhi vogliosa e lui ha incollato le labbra sulle mie, ho infilato la lingua nella sua bocca e ci siamo dati un lunghissimo bacio.
Ho sentito che la loro eccitazione allora mi sono coricata e mi sono messa un cuscinetto gonfiabile sotto la testa e l'altro sotto il sedere in modo che mi potessero prendere più comodamente, Hassan è venuto per primo, io ero lì con le gambe larghe lui me le ha prese e se le è appoggiate sulle spalle e mi ha infilato il grosso cazzo in figa, l’ho sentito penetrare lentamente dentro di me, ero già molto bagnata, è stato fantastico, infine ho sentito i suoi testicoli sbattermi contro le natiche e la grossa cappella premere contro l’utero, ho avuto un sussulto di piacere.
Nadir mi è venuto di fianco e mi ha dato il lungo cazzo da succhiare, io l’ho preso in bocca ed ho iniziato a leccargli la cappella, nel frattempo Hassan ha iniziato lentamente a scoparmi, il cazzo era grosso e lo sentivo bene andare su e giù dentro di me, stringevo i muscoli della vagina e il piacere si faceva intenso, ho raggiunto l'orgasmo quasi subito, ma lui non si è fermato continuava a scoparmi aumentando il ritmo e io ho raggiunto un multi orgasmo lunghissimo, poi lui è partito riempiendomi la vagina di sperma, sono rimasta sorpresa dalla mia sbadataggine, avrei dovuto dirgli di non eiacularmi dentro, ma forse visto che l’altra volta me l’aveva fatta in culo ha pensato bene di riempirmi la figa, ne fa sempre tanta e densa, nonostante il cazzo fosse tutto dentro di me l’ho sentita uscire e colare lungo le natiche, mi è rimasto un po' dentro per scaricare tutto il suo sperma e godersi le contrazioni della mia vagina.
Appena si è tolto e Nadir ha preso subito il suo posto e con foga mi ha infilato il cazzo in figa facendo uscire il restante sperma di Hassan che avevo ancora dentro, e ha iniziato anche lui a scoparmi, il suo cazzo era decisamente più lungo e io ero messa in quella posizione a squadra con le gambe sulle sue spalle, il cazzo non entrava tutto ne rimaneva un po’ fuori e mi faceva male, allora ho messo una mano tra la mia figa e il suo inguine prendendogli il cazzo in mano e facendo in modo che non entrasse tutto, lui mi pompava con foga e io ho avuto subito un altro orgasmo, e più io godevo con dei gridolini più lui aumenta il ritmo e mi sconquassava, ho avuto una serie di orgasmi o forse era un orgasmo che è durato all’infinito e alla fine anche lui si è fermato ed ha iniziato ad eiaculare, ne ha fatta tanta che l’ho sentita subito colare lungo le mie cosce.
Hassan è venuto sopra di me stando in piedi e mi ha presa per le caviglie tenendomi le gambe alte e divaricate, quando Nadir ha scaricato in me anche l'ultima goccia di sperma lentamente si è tolto, Bruno era lì a fotografarmi la figa che era rimasta aperta e da cui uscivano fiotti di sperma che hanno fatto un laghetto sull'asciugamano, poi mi ha lasciato le gambe io mi sono alzata e anche se non faceva più tanto caldo sono andata in acqua a lavarmi.
L'acqua era fresca e mi ha ristorata, ho immerso il bacino e mi sono sciacquata, ho allargato la figa facendo entrare l'acqua e poi ho infilato due dita dentro per pulirmi, mi sono meravigliata di come ero dilatata, e mentre tornavo alla “tampa” ho visto Bruno i due marocchini e altri tre uomini, non me ne ero accorta evidentemente ho dato un bel spettacolo, e arrivata vicino a loro ho ricevuto i complimenti da tutti, ho guardato i loro cazzi e li ho visti mosci e con qualche goccia che usciva, evidentemente si erano masturbati tutti.
Erano tutti mosci meno Nadir allora mi sono avvicinata a lui e gli ho chiesto.
_ "Non sei soddisfatto? Hai ancora voglia".
_ "Sì mi è rimasta la voglia di mettertelo nel culo".
_ "Ma adesso non si può più con tutta questa gente non vuoi mica che mi metta qui alla pecorina e tu mi inculi davanti a tutti".
_ "Si lo vorrei proprio, non ho mai fatto il culo a una donna, io non sono sposato ed è difficile per me fare sesso con una donna figurati a metterlo nel culo".
Mi faceva pena ma davanti a tutti proprio no, abbiamo raccolto le nostre cose, io mi sono messa la salopette cortissima senza mutande e mi sono avviata con tutta la compagnia verso l'uscita della spiaggia, gli uomini erano ancora tutti nudi e con il costume in mano, Bruno è rimasto indietro di alcuni passi e ci fotografava i culi mentre i singoli che si erano segati camminando mi toccavano il culo e la figa facendomi delle proposte oscene. Arrivati sul piazzale ognuno è andato per la sua strada, chi con la macchina e chi con lo scooter, solo Nadir è rimasto lì con noi perché non era motorizzato e nessuno gli ha dato un passaggio, noi siamo saliti sullo scooter e l’abbiamo salutato.
Arrivati al camper ci siamo sciacquati per ripulirci dalla sabbia e poi Bruno mi ha detto:
_ "Poverino Nadir ci teneva tanto a mettertelo nel culo".
_ "Si lo so, ma con tutta quella platea non me la sono sentita anche se una bella inculata me la sarei fatta, al pensiero di sentirmi quella lunga proboscide dentro mi eccita".
_ "Se vuoi torno con lo scooter e lo recupero".
_ "Ma io devo preparare la cena".
_ "Se è per quello prima ti fai inculare e poi ti porto al ristorante, che ne dici".
_ "Beh non male come programma anche se prendere nuovamente un cazzo in culo...".
Bruno non mi ha lasciata finire la frase, è salito sullo scooter per andare a recuperare Nadir e io sono entrata in camper per prepararmi, mi sono lavata tutti i buchi, poi ho preso una crema all’olio di cocco che ogni tanto adopero e me ne sono infilata un po' nel culo poi mi sono messa sul letto e con un dito mi sono massaggiata lo sfintere, poi le dita sono diventate due e ho aggiunto ancora crema, mi sono massaggiata un po’ e poi mi sono toccata il clitoride, ero nuovamente eccitata la mia figa pulsava di desiderio, speravo che Bruno tornasse con Nadir.
Ero intenta ad accarezzarmi quando ho sentito lo scooter arrivare, chissà se ha trovato Nadir, si è aperta la porta e sono entrati tutti e due, il marocchino non mi staccava gli occhi di dosso, io ero nuda sul letto che lo aspettavo, lui si è spogliato nudo e mi ha raggiunta, si è coricato vicino a me e io gli ho preso il cazzo in mano e l’ho masturbato mentre lui mi leccava le tette e i capezzoli, il suo cazzo si è subito indurito, io lo guardavo nella mia mano, non era molto grosso come circonferenza ma molto lungo, mentre continuavo a toccarlo pensavo che nel culo la lunghezza non aveva molta importanza.
L’ho fatto scendere dal letto e mi sono messa supina sul bordo con le gambe aperte, lui si è inginocchiato ai piedi del letto, gli ho preso la testa con le mani e l’ho spinta tra le mie gambe, lui ha iniziato a leccarmi, lo faceva molto meglio che nel pomeriggio la sua lingua mi rovistava in tutti gli anfratti della figa e poi con delicatezza è andato sul clitoride ed ha iniziato a leccarlo mentre io sentivo intensi brividi di piacere, poi ho sentito un dito che mi toccava lo sfintere lo accarezzava e poi lentamente mi è entrato dentro, l’ha inserito tutto e mi ha inculata andando su e giù, poi l’ha estratto e di dita ne ha infilate due, è stato fantastico sentire quelle dita lunghe e affusolate andare su è giù nel mio intestino, il mio sfintere si contraeva voglioso volevo che quel massaggio durasse a lungo, ho resistito ancora un po' poi ho raggiunto l'orgasmo.
Mi sono seduta sul bordo del letto, lui si è alzato in piedi e io gli ho preso il cazzo in bocca, era bello duro come il marmo ho cercato di ingoiarlo più che potevo, poi con la lingua l’ho leccato tutto e quando è stato bello bagnato mi sono coricata sul bordo del letto a pancia molle con le gambe belle divaricate e lui si è messo dietro di me.
_ "Devi fare piano e se ti dico basta la smetti, hai capito?"
Lui ha annuito allora io con le mani mi sono allargata le natiche mettendo in mostra lo sfintere, lui ci ha appoggiato la cappella, l’ha fregata un bel po’ sullo sfintere, poi ha spinto facendola entrare, si è fermato per godesi la penetrazione, poi è scivolato piano piano dentro di me ma con decisione e non fermandosi fino a quando non è entrato tutto dentro, poi è rimasto lì fermo per godersi il mio culo, io sentivo gli spasmi del cazzo, il mio sfintere si contraeva voglioso, il piacere era sublime mi sembrava di sentire la cappella nella mia pancia, siamo stati li fermi così per un’eternità, avevo voglia di sentirlo andare su e giù dentro di me, ho spinto il bacino contro di lui, allora Nadir ha iniziato a incularmi estraendo quasi tutto il cazzo e poi affondandolo fino ai testicoli, era fantastico sentire quella lunga proboscide scorrere nel mio ano, ho subito iniziato a godere, poi il ritmo è aumentato e dopo un po' io ho raggiunto l'orgasmo, sentendomi godere lui ha iniziato ad andare veloce, poi l’ha tirato fuori completamente, è stato un attimo fuori, poi di brutto è sprofondato nuovamente nel mio intestino, mi tenevo le natiche aperte perché non ne restasse fuori neanche un millimetro, mi piaceva tantissimo e godevo, ma volevo ancora raggiungere l’orgasmo, mi sono passata una mano tra le gambe ed ho infilato due dita nella vagina, mi sono scopata ed ho raggiunto subito un altro orgasmo.
Nadir adesso pensava solo al suo piacere e mi sconquassava il culo io godevo ripetutamente e dopo alcuni minuti anche lui ha raggiunto l'orgasmo, avevo sempre le dita nella vagina e attraverso la sottile parete ho sentito anche con le dita i suoi gettiti caldi dentro di me, poi si è fermato e ha depositato nel mio intestino fino l'ultima goccia di sperma ed è rimasto lì piantato nel mio culo senza più muoversi, sentirmi quel cazzo ancora abbastanza duro dentro di me mi dava dei brividi e il mio sfintere si contraeva dal piacere.
Senz’altro Bruno che era sempre lì che filmava gli aveva detto che mi piace farmi pisciare in culo, difatti ho sento il suo liquido che mi inondava l'intestino, sentirmi adoperata come un cesso mi manda fuori giri ho tolto le dita dalla vagina e mi sono accarezzata il clitoride, ho fatto lunghi respiri per favorire la risalita del liquido, finito di scaricare tutto il suo piscio è stato ancora dentro di me per una decina di minuti muovendosi lentamente e poi a malincuore si è tolto e io sono corsa in bagno.
Quando sono uscita lui non c'è più mi sono vestita e siamo andati al ristorante, la cena me l’ero meritata.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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