Lui & Lei
52 - Guardoni al fiume Po
di stinf
03.10.2022 |
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"_ “Mi hai raccontato della tua vita e delle scopate che ti fai quando hai voglia anche con più uomini contemporaneamente, e poi non avevi una relazione con il..."
CAPITOLO 52Tornati dal nostro viaggio in Toscana ho fatto per una settimana la notte, la settimana dopo ho invitato Bruno a cena per ringraziarlo del bellissimo viaggio e perché sentivo la sua mancanza, ero stata benissimo con lui e non solo per lo scopare o per il viaggio ma mi sentivo legata a lui come persona, era da tanto che mi mancava un uomo affidabile su cui potermi appoggiare e sentimi protetta e amata.
Avevo preparato una bella cenetta per fare bella figura, visto che in camper aveva cucinato quasi sempre lui. Si è presentato con una bottiglia di prosecco e un mazzo di rose, io avevo indossato un vestitino chiaro ed elastico che gli era piaciuto molto e sotto ero nuda. Ci siamo abbracciati e baciati, io mi sono strusciata contro di lui, avevo la figa in ebollizione e mi è venuta una voglia matta di scopare, gli ho infilato una mano nei pantaloni e gli ho preso il cazzo in mano, non volevo che finisse così ma non ho resistito gli ho slacciato i pantaloni e tirato fuori il cazzo già duro, mi sono seduta sul divano e l’ho tirato verso di me, gli ho preso il cazzo in bocca e l’ho succhiato e leccato. Ero sdraiata sul divano con le gambe larghe, lui si è inginocchiato ed ha fregato la grossa cappella sulle labbra del mia vagina, e sul clitoride che era durissimo, non ne potevo più l’ho afferrato per i fianchi e l’ho tirato dentro di me. Era una settimana che lo desideravo e finalmente era nuovamente tra le mie braccia e tra le mie cosce. Mentre il cazzo mi entrava dentro sentivo i brividi dappertutto, lui una volta dentro mi ha scopata con tanta foga e io ho subito goduto, ho raggiunto un orgasmo indescrivibile e sono partita quasi urlando tutto il mio godimento, lui continuava a scoparmi ma io l’ho spinto via.
_ “Continuiamo dopo, adesso mangiamo”.
Bruno si è rivestito di mala voglia e si è seduto a tavola, abbiamo bevuto un aperitivo mentre io finivo di preparare la cena, ero ai fornelli mi è venuto in mente Alberto che abita qui sotto, e tra di me ho pensato che non dovevo fare troppi rumori a letto. A Bruno nella settimana che siamo stati via assieme avevo raccontato molte cose della mia vita sessuale e tra le altre anche delle scopate con il mio vicino di casa. Con Alberto mi piaceva scopare ma con Bruno volevo una relazione che durasse nel tempo, era una persona posata e mi dava molta fiducia, non volevo che le cose si complicassero, anche se avevo capito che a lui il mio essere vacca lo eccitava tantissimo.
Abbiamo mangiato e Bruno ha apprezzato la mia cucina facendomi i complimenti, ci siamo bevuti la bottiglia di prosecco e poi alcuni liquorini, ma vedevo che lui aveva voglia di andare a letto e continuare quello che io gli avevo bruscamente interrotto e a dire la verità anche io non vedevo l’ora di averlo di nuovo tra le mie gambe. Ci siamo seduti sul divano e ci siamo baciati io con la mano sono andata a toccargli il cazzo e lui mi ha sfilato il vestito facendomi restare completamente nuda, mi ha fatta coricare e si è inginocchiato tra le mie gambe, mi ha baciato il pube e poi con la lingua e sceso sulla mia figa. Mi ha leccata dal clitoride all’ano raccogliendo i miei già abbondanti umori poi ha risucchiato il clitoride nella sua bocca e con la punta della lingua si è messo a torturarmelo mentre con le dita mi ha arpionato i capezzoli che mi erano diventati lunghi e duri. Me li ha pizzicati facendomi anche male ma era un dolore che mi piaceva e mi eccitava, ho iniziato a godere e la mia mente ha fantasticato che Bruno mi scopava e Alberto me lo metteva in culo e in un attimo ho nuovamente raggiunto l’orgasmo e sono partita in modo molto rumoroso.
_ “Non urlare forte, il tuo vicino ti può sentire e venire su a vedere quello che succede”.
Mi sono messa a ridere, l’ho preso per mano e siamo andati in camera da letto, lui si è spogliato e si è coricato vicino a me, abbiamo ripreso a baciarci e io con una mano gli toccavo il cazzo duro, poi non ho più resistito e gli sono andata a cavalcioni e mi sono infilata il cazzo dentro e l’ho cavalcato, Bruno mi ha preso i capezzoli tra le dita e me li ha tirati verso di lui mentre mi spingeva il cazzo in figa, è stata una lunga cavalcata con un multi orgasmo lunghissimo e poi sono crollata esausta su di lui, ansimavo forte e continuavo a sentire piacere anche perché avevo ancora il cazzo duro dentro di me.
Una volta che mi sono calmata Bruno mi ha fatta scendere dal letto e coricare sulla sponda a gambe larghe, mi è venuto dietro e mi ha presa alla pecorina, il cazzo andava a sbattere contro l’utero, io ho ricominciato a godere. Mentre continuava a scoparmi con il pollice mi massaggiava lo sfintere, il mio eccitamento era alle stelle, all’improvviso si è tolto dalla figa ed ha puntato la cappella contro il mio sfintere, è stato un attimo fermo per vedere la mia reazione, poi ha spinto e mi è entrato dentro, non ero lubrificata ma il cazzo non ha avuto nessuna difficoltà a penetrarmi. Una volta che è stato tutto dentro di me è rimasto un po’ fermo per godersi la penetrazione e il mio sfintere che si contraeva, poi lentamente ha iniziato ad incularmi, io continuavo a sentire piacere come quando mi scopava in figa anzi forse di più nel sentirmi sodomizzata. Ho cercato di far passare una mano tra le mie gambe per farmi un ditalino ma Bruno me lo ha impedito mi ha preso per i polsi e mi ha bloccata mentre il suo cazzo continuava ad andare su e giù nel mio intestino.
Ho provato a divincolarmi per masturbarmi ma non ci sono riuscita, mi sentivo frustrata per non sentire quel piacere, ma Bruno imperterrito mi bloccava e inculava con il suo ritmo blando, la mia frustrazione lentamente si è trasformata in piacere e gradualmente ho iniziato a godere, essere sodomizzata mi dava un piacere intenso poi è arrivato il mio orgasmo lungo e interminabile e quando ho sentito il liquido caldo che mi inondava l’intestino sono scoppiata urlando tutto il mio piacere.
Bruno è rimasto ancora con il cazzo duro nel mio culo, io ansimavo e sentivo che dalla vagina colavano i miei umori, poi il suo cazzo si è leggermente ammosciato ma è rimasto ancora abbastanza duro, io ero lì sotto di lui sempre bloccata e ad un certo punto ho sentito nuovamente caldo nell’intestino, Bruno mi stava pisciando in culo, ha lasciato andare un gettito di pipì e poi si è fermato, io sono rabbrividita dal piacere e lui l’ha ripetuto altre due volte poi si è scaricato tutto dentro di me con una lunga ed interminabile pisciata, io avevo paura che mi uscisse e respiravo profondamente per far risalire il liquido nel mio intestino, poi tutto si è fermato, il cazzo continuava a tapparmi il culo e io sentivo il liquido gorgogliarmi in pancia. Quando mi ha lasciato i polsi liberi ho preso delle salviette ed ho aspettato che lui uscisse, avevo la pancia in subbuglio mai nessuno me ne aveva fatta tanca così, e quando si è tolto sono corsa in bagno.
Anche Bruno è andato a lavarsi e poi siamo tornati a letto abbiamo parlato di tantissime cose e del nostro futuro.
_ “Vorrei che il nostro rapporto durasse a lungo, mi sento che non potrei più vivere senza di te” gli ho detto mentre lo abbracciavo e sbaciucchiavo.
_ “Io ne sarei felice, mi piaci tantissimo e poi sto molto bene con te” mi ha risposto lui.
_ “Abbracciami” ci siamo abbracciati e baciati poi lui si è staccato.
_ “Come la mettiamo con il sesso, tu sei molto esigente” mi ha chiesto a bruciapelo.
_ “Cosa intendi dire”.
_ “Mi hai raccontato della tua vita e delle scopate che ti fai quando hai voglia anche con più uomini contemporaneamente, e poi non avevi una relazione con il tuo vicino di casa?”.
_ “No con il mio vicino non ho una relazione, quando mi viene voglia, lui è comodo, mi faccio una scopata, ma con lui sono stata chiara, solo sesso e quando ho voglia io”.
_ “Adesso come intendi comportarti con lui”.
_ “Adesso ci sei tu e basta, io ho l’abitudine che quando sto con un uomo sto con lui e gli altri non mi interessano”.
_ “Vuoi dire che non avrai più rapporti sessuali con nessuno all’infuori di me?”.
Bruno mi guardava negli occhi non troppo convinto, io mi ero sbottonata troppo con lui gli avevo raccontato delle notti al Valentino, delle lesbiche e di cosa avevo fatto con il mio vecchio fidanzato, me ne sono un po’ pentita ma una mia qualità è la sincerità.
_ “Certo adesso siamo io e te, sai quali sono le mie tendenze, ma se vuoi che io venga a letto solo con te non ci sono problemi, se tu invece vuoi mettere nel nostro letto qualcun altro questo lo decideremo assieme, ma sappi che io non farò mai niente se non siamo tutti e due d’accordo, e non ti tradirò mai” queste cose glie le ho dette con la massima sincerità e lui mi è sembrato molto rassicurato.
Ho nuovamente passato una settimana di lavoro e poi sono stata a casa per una settimana di riposo, ho telefonato a Bruno chiedendogli se aveva dei progetti, lui mi ha detto di no e io sapendo che gli piaceva fare delle foto gli ho proposto di andare da qualche parte a farle e così abbiamo combinato per il giorno dopo.
Al mattino Bruno è passato a prendermi, cominciava a fare fresco ormai eravamo in autunno inoltrato, io ero vestita con una gonna di jeans un body con calze velate e un pile granatone molto sgargiante, ovviamente senza mutande, mi ha chiesto dove volevo andare e a me è venuto in mente dove ero andata con Alberto.
_ “Andiamo lungo il Po prima di Carmagnola nel parco del Gerbasso lì è un bel posto dove si possono fare delle belle foto, al massimo ci sono dei pescatori”, in cuor mio però speravo che ci fossero dei guardoni così avrei visto le sue reazioni.
In 40 minuti siamo arrivati, nel piazzale c’erano due macchine, siamo scesi e con uno zaino in spalle ci siamo avviati lungo il fiume, abbiamo trovato una bella spiaggia con dei tronchi trasportati dall’acqua, Bruno era soddisfatto e ci siamo fermati lì su un lembo di sabbia tra i tronchi e il fiume. Abbiamo steso un telo e sistemati, Bruno ha preso la macchina fotografica e ci siamo messi a fare foto, lui non si è accorto di nulla ma io che di guardoni ho occhio ne ho subito individuato uno ma non ho detto niente ed abbiamo ancora fatto foto per una decina di minuti.
Erano già le 11 e siamo tornati al nostro telo io mi sono spogliata nuda e mi sono messa a prendere il sole che era ancora abbastanza caldo, mi ero rasata la figa quella mattina e mi sono messa lì a gambe larghe e Bruno si è coricato vicino a me. Dopo appena 5 minuti è passato davanti a noi il guardone che avevo intravisto prima e quando è stato davanti a me ho chiuso le gambe.
_ “Perché non glie l’hai fatta vedere”.
_ “Credevo fossi geloso”.
_ “Mi piacerebbe farti delle foto vicino ad uno sconosciuto e magari gli prendi il cazzo in mano”.
_ “Va bene se ti fa piacere ti accontento” gli ho risposto compiaciuta dentro di me.
Quando il guardone è ripassato davanti a me facendo finta di tornare da dove era venuto io non ho stretto le gambe anzi con una mano mi sono accarezzata il pube, lui si è subito fermato ed ha tirato fuori il cazzo menandoselo davanti a noi, Bruno si è alzato ed ha preso la macchina fotografica e si è messo a scattarmi foto, mi sono alzata anche io e mi sono avvicinata al guardone mi sono strusciata contro di lui prendendogli il cazzo in mano e masturbandolo, questi dopo pochissimo è partito eiaculandomi in mano, mentre Bruno continuava a scattare foto.
Sono andata a lavarmi e ci siamo nuovamente seduti sul telo, tirata fuori la frutta abbiamo mangiato, il sole era sempre più caldo e dopo aver mangiato ci siamo nuovamente coricati.
_ “Hai fatto delle belle foto?” ho chiesto a Bruno per capire se gli era piaciuto.
_ “Sì sei stata molto brava a strusciarti su di lui e a masturbarlo, magari se ripassa qualcuno lo rifacciamo e tu potresti osare di più”.
_ “Cosa intendi osare di più” gli ho chiesto per vedere fin dove potevo osare.
_ “Non lo so, avvicinare il viso al cazzo, strusciartelo sulle tette, e perché no se ti fa piacere prenderlo in bocca”.
_ “Va bene proviamo, ma poi non essere geloso” gli ho risposto e mi ha fatto piacere sentirlo parlare così finalmente.
Alle 15 mi sono rimessa il body e le calze e ci siamo rimessi a fare foto mi sono sdraiata sui tronchi a gambe larghe, mi aprivo la figa e mi infilavo le dita dentro, poi mi sono accorta di due guardoni che ci osservavano.
_ “Ci sono due guardoni” ho detto a Bruno.
_ “Speriamo che si avvicinino” mi ha risposto.
Mentre Bruno continuava a fotografarmi mi sono girata verso di loro facendogli l’occhiolino questi non aspettavano altro si sono subito avvicinati con il cazzo in mano, uno avrà avuto una trentina di anni abbastanza carino con un bel cazzo, l’altro aveva superato i 60 aveva un bel fisico ed era un bell’uomo, si sono messi di fianco a me ed io ho preso i due cazzi in mano, quello più vecchio mi ha tirato fuori le tette dal body e si è messo a leccarmi i capezzoli, a me è venuta voglia di scopare ma non mi osavo, speravo che Bruno me lo chiedesse ma lui continuava a fotografare.
Il ragazzo più giovane dopo un po’ che lo masturbavo ha eiaculato e poi se n’è andato, io mi sono sdraiata su un grosso tronco con le gambe aperte e il vecchietto mi ha accarezzato la figa poi si è inginocchiato e si è messo a leccarmela, era veramente bravo sapeva adoperare la lingua con maestria, io mi sono presa i capezzoli tra le dita e me li sono pizzicati forte mentre lui mi torturava il clitoride e nel giro di un paio di minuti ho raggiunto l’orgasmo in modo rumoroso facendo in modo che Bruno mi sentisse. Il guardone è rimasto lì non sapeva cosa fare mentre io mi riprendevo e mi rimettevo seduta sul tronco con il cazzo a pochi centimetri dal mio viso.
_ “Mi fai una pompa”.
Io ho guardato Bruno e lui ha fatto spallucce, allora io ho preso in mano il cazzo, mi sono girata in modo che Bruno potesse vedermi e fotografarmi bene, poi mi sono messa a leccare la cappella, era molto pulito e profumato, io dopo aver passato la lingua sulla cappella l’ho ingoiato e fatto un bel pompino e quasi senza accorgermene mi sono trovata la bocca piena di sperma, l’ho ingoiata quasi tutta e poi sempre con il cazzo in bocca ne ho fatta colare un po’ fuori mentre Bruno mi faceva dei primi piani, poi il guardone se ne è andato.
_ “Adesso ho voglia di cazzo, peccato che non ci sono più guardoni”, ho detto a Bruno facendo il broncio.
Mi ha fatta appoggiare ad un tronco più alto, ho allargato le gambe, Bruno mi è venuto dietro e mi ha infilato il cazzo in figa, ho sentito la grossa cappella arrivare all’utero, poi mi ha sbattuta con foga mentre io godevo eccitata da quello che era successo prima, ho raggiunto un multi orgasmo che è durato fino a che non ho sentito lo sperma riempirmi la vagina. Quando mi sono ripresa e il cazzo di Bruno ormai molle è uscito dalla mia figa mi sono girata verso di lui e l’ho abbracciato, sentivo il suo sperma che usciva e colava lungo le mie cosce, l’ho abbracciato ed ho incollato le mie labbra alle sue e poi le nostre lingue si sono intrecciate in un lungo bacio.
Mi sono rimessa la gonna e il pile e ci siamo avviati verso la macchina, tra di me pensavo che con Bruno avevo iniziato bene e ne avremo ancora fatte delle belle. Arrivati a casa abbiamo cenato poi ci siamo messi a chiacchierare.
_ “Cosa ne pensi della giornata che abbiamo trascorso oggi” gli ho chiesto.
_ “Adesso guardo le foto poi te lo dico”.
_ “Non scherzare, ho fatto una pompa a uno sconosciuto e me la sono fatta leccare”.
_ “Non mi meraviglio, nella settimana che siamo stati in Toscana me ne hai raccontate tante su di te, di quello che facevi con il tuo fidanzato e al Valentino e poi da sola”.
_ “Vedi Bruno verso di te sento un’attrazione che non è solo fisica, rinuncerei a qualsiasi cosa pur di continuare la relazione con te, mi sono accorta di aver preso una bella sbandata e non voglio rovinare tutto per un po’ di sesso con altre persone, tu me ne dai a sufficienza”.
_ “Anche io penso di volerti bene, molto bene, e vorrei che la nostra relazione continuasse, come mi hanno eccitato i tuoi precedenti, mi hai eccitato oggi vederti fare una pompa, poi ti sei avvinghiata a me con passione facendomi capire che contavo solo io”.
E’ rimasto da me due giorni ed abbiamo scopato mattino, pomeriggio e sera.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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