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111 - Cinema e car sex


15.11.2024 |
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"_ “Va bene puoi venire con noi ma non pensare che ci sia un dopo”..."
CAPITOLO 111Il pomeriggio passato nella sala a luci rosse e la serata che ne era seguita mi sono rimaste in mente per alcune settimane tormentando i miei pensieri, quell’esperienza mi ha eccitata tantissimo e quando Bruno mi lecca la figa o mi masturbavo la mia mente correva in quella sala cinematografica con tutte quelle mani che mi accarezzavano vogliose, mi toccavano le tette e pizzicavano i capezzoli, quelle dita che mi sono entrate in figa e poi le scopate e la pisciata con tutti quegli spettatori che si masturbavano. Avevo voglia di ripetere quella esperienza o qualcosa di simile che mi sballasse e mi desse l’adrenalina come quando da giovane andavo al Valentino da sola.
_ “Cosa ne dici se ritorniamo a vedere un film pornografico?”.
_ “Anche domani, l’unica cosa che mi dispiace e che non posso fare foto”.
Il giorno dopo Bruno mi ha rasato per bene la patata e fatto un paio di perette per pulirmi bene l’intestino, poi al pomeriggio ho indossato un reggicalze e calze a rete neri, mi sono truccata bene e messa la pelliccia sintetica, alle 17 siamo nuovamente andati al solito cinema a luci rosse, solito sorrisino della vecchia cassiera, e mentre Bruno pagava e ritirava i biglietti io sono entrata nella sala da sola. Diversi avventori si sono girati per vedere chi entrava, io sono passata davanti allo schermo così tutti hanno potuto vedermi e sono andata a sedermi sempre nella terzultima fila dal lato opposto da dove si entrava, ho lasciato da una parte tre posti e mi sono seduta su una comoda poltrona.
Il film era appena iniziato e già inculavano una tardona, è entrato anche mio marito ed è venuto a sedersi nella fila dietro di me, in sala ci saranno stati una ventina di uomini di tutte le età mentre io ero l’unica donna, e dopo che mi sono accomodata ci sono stati i primi movimenti, uno molto anziano è venuto a sedersi dietro di me vicino a Bruno che si era seduto dietro per lasciare liberi i posti di fianco a me, mentre altri due si sono seduti nella fila davanti, io ho slacciato i bottoni della pelliccia lasciandone abbottonato solo uno sull’ombelico. Si intravedevano i seni e il vecchio dietro di me ha allungato il collo, sentivo il suo respiro pesante vicino alle orecchie, anche uno davanti si è girato, era un omone molto grasso, io ho slacciato l’ultimo bottone e la pelliccia si è aperta tutta sul davanti.
Sono arrivati subito altri due a sedersi di fianco a me, si sono tirati fuori il cazzo facendomelo vedere, uno avrà avuto 40 anni con un cazzo semiduro e l’altro un ragazzo giovane, bello cicciottello che però aveva il cazzo nascosto dalla pancia. Tra di me ho pensato che come inizio era molto scarso, mi sono guardata attorno e ho visto che diversi si erano spostati avvicinandosi a me, sono scivolata un po’ in avanti sulla poltrona, con la sinistra ho preso in mano il cazzo del 40enne e con la destra mi sono toccata la figa, era già bagnata e tra di me mi sono data della zoccola, ho iniziato a farmi un ditalino mentre il vecchio dietro ha allungato le mani e mi ha sfiorato i capezzoli che erano diventati turgidi e lunghi. Tutti hanno allungato il collo per guardarmi e io eccitatissima mi sono fatta un ditalino, anche quello davanti ha allungato le mani e ha cercato di infilarmi un dito in figa, io le ho allargate di più e lui me lo ha infilato dentro facendomi sussultare dal piacere.
Il ragazzo cicciottello con una mano mi accarezzava e con l’altra si toccava sotto la pancia, io ero eccitatissima e cercavo di prolungare quel momento smettendo ogni tanto di accarezzarmi il clitoride, ho sentito la mano sinistra bagnata, il 40enne aveva eiaculato, impiastricciandomi tutta la mano, lui si è alzato e Bruno ha preso il suo posto. Mi sono nuovamente rilassata sulla poltrona e dopo essermi pulita ho preso il cazzo di Bruno in mano mentre dietro adesso ne avevo due che mi toccavano le tette e davanti oltre a quello col dito che continuava ad andare su e giù nella mia figa anche l’altro si era girato e mi toccava le cosce, io ho preso la mano del ragazzo cicciottello e me la sono portata sulla figa poi adoperando un suo dito ho ripreso a masturbarmi, continuavo ad essere eccitatissima e l’adrenalina era tanta, e dopo pochissimo tempo ho raggiunto l’orgasmo in modo un po’ rumoroso per la gioia dei presenti.
Ho continuato a tenere la mano del ragazzo mentre altri si sono alternati alle mie spalle a toccarmi i capezzoli, ma la mia figa aveva voglia di cazzo mi sono alzata tirandomi dietro il ragazzo cicciottello e con Bruno sono andata dietro l’ultima fila, ho fatto appoggiare agli schienali delle poltrone il ragazzo, mi sono tolta la pelliccia e l’ho data da tenere a mio marito, gli ho aperto i pantaloni e mi sono chinata davanti a lui, ero completamente nuda e attorno a me erano in diversi che si masturbavano e cercavano di toccarmi, ho preso in mano il piccolo cazzo e l’ho masturbato un po’ facendolo venire bello duro, però anche così restava piccolino, e presa da compassione l’ho preso in bocca, era pulito e aveva un buon odore, me lo sono infilato tutto in gola e con la lingua di fuori riuscivo a leccargli i testicoli, gli ho fatto una pompa e strizzato i testicoli poi quando ho sentito che stava per venire ho continuato a masturbarlo e lui ha eiaculato sulle mie tette, lo sperma è stato tantissimo e mi ha imbrattata per bene i capezzoli.
Mi sono alzata e gli ho dato un bacio sulla guancia poi mi sono girata verso chi si masturbava, 6, 7, 10 mani mi toccavano noncuranti dello sperma che dalle tette colava sulla pancia, sono finita in mezzo a 6 uomini vogliosi che cercavano di strusciare il cazzo sul mio corpo, io li ho lasciati fare prendendo in mano due cazzi a caso, uno mi ha eiaculato quasi subito su una gamba, un altro ha depositato il suo sperma sulle natiche, uno di quelli che avevo in mano mi ha eiaculato sulla pancia, ma io avevo voglia di cazzo, un po’ scostato ho visto un trentenne carino e con un bel cazzo duro, l’ho fatto avvicinare, gli ho preso il cazzo in mano e lui appena l’ho toccato mi ha eiaculato su una coscia, ero delusa ma sempre eccitata da tutte quelle mani che mi toccavano e dallo sperma che avevo addosso, l’adrenalina era alle stelle, il cuore mi batteva forte per il rischio che correvo ad essere lì nuda in mezzo a tanti uomini.
Bruno ha capito che non trovavo un cazzo da farmi scopare, ha appoggiato la pelliccia vicino a me, mi è venuto dietro e mi ha fatta appoggiare alle poltrone e mi ha infilato il cazzo in figa, io ho sussultato sentendo la sua grossa cappella entrarmi dentro e mentre altre mani mi toccavano lui si è messo a scoparmi, io fremevo dal piacere, dall’eccitazione e dall’adrenalina, la scopata è stata lunga e io ho avuto due orgasmi abbastanza rumorosi, infine Bruno mi ha riempito la figa di sperma, è stato ancora un po’ dentro di me e poi quando si è scaricato del tutto ed è uscito dalla mia figa mi sono messa la pelliccia e mi sono appoggiata con la schiena a lui tenendo le gambe larghe, ne avevo tre davanti a me che mi toccavano i capezzoli e la pancia, e vedendomi con le gambe larghe hanno infilato le mani e mi hanno toccato la figa da cui usciva lo sperma di mio marito, mi hanno imbrattata tutto il basso ventre e le cosce, dopo che diversi avevano eiaculato masturbandosi, un po’ delusa dal non aver trovato un cazzo per scopare ho indossato e abbottonato la pelliccia e preso Bruno per mano siamo usciti. Erano le 19 e avevo fame, non avevo voglia di andare a casa anche se ero tutta sporca di sperma, e quella di Bruno mi imbrattava l’interno delle cosce.
_ “Andiamo a mangiarci una pizza” ho chiesto a mio marito.
_ “Ma sei nuda e tutta sporca di sperma”.
_ “Non importa tanto vorrei finire la serata da qualche altra parte, con te ho goduto ma avrei voluto almeno prenderne altri due”.
Mentre camminavamo verso la macchina, al primo angolo della strada c’era il ragazzo cicciottello a cui l’avevo preso in bocca.
_ “Ci stavi aspettando?” gli ho chiesto.
_ “Sì, per ringraziarti e se posso vorrei offrirvi la cena”.
_ “Addirittura, sei molto gentile ma non è il caso, noi adesso andiamo a mangiare una pizza”.
_ “Lasciate che ve la offra io” ha insistito.
_ “Va bene puoi venire con noi ma non pensare che ci sia un dopo”.
Il ragazzo si chiamava Marco, sono salita sulla sua macchina mentre Bruno ci seguiva con la nostra, nel tragitto verso la pizzeria gli ho messo una mano sulla coscia e lui mi ha guardato con occhi languidi.
_ “Non ce l’hai una ragazza” gli ho chiesto.
_ “Purtroppo no”
_ “E come fai a soddisfarti”.
_ “Vado in giro a fare il guardone o a vedere film pornografici e mi faccio delle seghe”.
_ “E con donne a pagamento”.
_ “Mi vergogno un po’ perché sono grasso e poi perché ho il cazzo un po’ piccolo”.
_ “Con me non ti sei vergognato”.
_ “Io volevo solo toccarti, sei tu che mi hai fatto una pompa, io non mi sarei mai osato”.
Mi ha fatto pena e con la mano sono andata sulla patta e ho sentito il cazzo nuovamente duro.
Il locale si trovava nei pressi del parco dove ogni tanto andavo a correre, siamo entrati e c’era poca gente, ci siamo seduti ad un tavolo un po’ appartato, quando è arrivato il cameriere e noi stavamo per ordinare le pizze, questo ci ha elencato le specialità della casa, acciughe al verde e tomini elettrici. Non ho resistito e li abbiamo ordinati e a seguire mezza pizza con Bruno, mi sono abbuffata, ho bevuto diversi bicchieri di dolcetto e mentre mangiavamo con la mano continuavo a toccare il cazzo a Marco, mi piaceva torturarlo e metterlo in suggestione.
Usciti fuori dal locale l’ho salutato.
_ “Noi andiamo un po’in giro, grazie per la cena sei stato molto gentile”.
_ “Non posso venire con voi” mi ha implorata lui.
_ “Te l’avevo detto che non ci sarebbe stato un dopo”.
_ “Ma se andate a cercare qualcuno io conosco diversi posti e poi la mia macchina dietro sembra una piazza è molto comoda a me basta guardare”.
Mi ha convinta perché mi faceva tenerezza e poteva essere mio figlio, Marco ha dato le chiavi della macchina a Bruno.
_ “Guida tu”.
Io mi sono seduta dietro vicino a lui e siamo andati su sua indicazione vicino al campo volo, e mentre viaggiavamo mi sono sbottonata la pelliccia e mi sono lasciata toccare, avevo dello sperma secco su diverse parti del corpo, lui con le mani grassocce è andato a toccarmi la figa infilandomi un dito dentro, mi sono eccitata ero praticamente nuda e giravo in macchina con delle mani fameliche che mi toccavano, l’adrenalina era tanta, ci siamo fermati a diversi semafori e di fianco a noi si sono fermate delle auto e un paio di autisti accortisi di quello che succedeva hanno allungato il collo per guardare e ci hanno seguiti per alcuni semafori poi abbiamo girato in una stradina malconcia e siamo giunti in una strada molto larga tra due fabbriche.
Ero su di giri mi sono stesa bene sul sedile con le gambe larghe e ho chiesto a Marco di leccarmi la figa, lui goffamente si è sistemato e si è messo a leccarmi, sembrava un cane quando beve in una ciotola, mi ha leccata tutta, l’ho lasciato fare per alcuni minuti, mentre il mio eccitamento aumentava, Bruno stava guardando e attaccati ai finestrini c’erano già due guardoni, l’ho preso per i capelli facendolo andare con la lingua sul clitoride, me lo stava leccando bene, Bruno ha abbassato il finestrino dietro e un guardone ha infilato le mani dentro e si è messo a toccarmi i capezzoli, prima accarezzandoli delicatamente e poi pizzicandomeli mentre io stringendo la testa di Marco tra le cosce ho raggiunto l’orgasmo con dei piccoli urli di piacere.
Marco si è rialzato ed era lì con il cazzo duro, l’ho fatto venire sopra di me e l’ho aiutato a infilarmi il cazzo dentro, si è messo a scoparmi, il cazzo era corto ma io ero talmente eccitata che lo sentivo bene, la sua cappella premeva in un punto che mi mandava in estasi, lui è durato a lungo mentre il guardone continuava a toccarmi i capezzoli, poi ho raggiunto l’orgasmo, ho abbracciato Marco e l’ho baciato sulla bocca mentre lui depositava lo sperma nella mia vagina. Non si è tolto fino a che il cazzo non si è ammosciato, devo dire che mai uno con un cazzo così piccolo mi aveva fatto godere così tanto, ero soddisfatta.
_ “Sei stato fantastico, anche con il tuo cazzo hai visto come mi hai fatta godere”?
_ “Grazie, questo è il giorno più bello della mia vita” mi ha risposto lui quasi con le lacrime agli occhi.
Mi sono ricomposta e sono scesa dalla macchina, faceva freddo ma io con il vino che avevo bevuto non lo sentivo, ho preso in mano il cazzo del guardone, non era male gli ho fatto mettere il preservativo e mi sono coricata con la pancia sul sedile con le gambe a terra, lui mi ha penetrata e mi ha scopata, purtroppo non è durato molto, ma si è subito fatto avanti l’altro, aveva già messo il preservativo, io non mi sono mossa e lui mi ha scopata, è durato abbastanza per farmi raggiungere l’orgasmo, mi sono poi alzata e ho visto che la platea era aumentata.
Mio marito è sceso dalla macchina e mi ha fatta appoggiare con i gomiti sul sedile e il culo in fuori, mi è venuto dietro e mi ha presa alla pecorina, io ho raggiunto quasi subito l’orgasmo mentre diverse mani mi toccavano, poi si è sfilato dalla figa, mi ha allargato le natiche e me lo ha messo in culo per la gioia mia e dei presenti. Un guardone è salito in macchina sul sedile dietro e si è spostato verso di me, aveva un cazzo un po’ storto e si sentiva che non era dei più puliti, ma non mi importava stavo godendo ed ero eccitatissima, ho allargato la bocca e l’ho ingoiato. Mio marito dietro di me mi ha inculata per diversi minuti mentre mani che non sapevo di chi fossero mi toccavano la figa intrufolandosi dentro, e poi Bruno ha eiaculato nel mio intestino, subito dopo cazzo storto mi ha posato una mano sulla testa, mi ha spinto il cazzo in gola poi è partito e io bloccata com’ero ho bevuto lo sperma, mio marito continuava a stare fermo nel mio culo e io ero un po’ terrorizzata, ho aspettato la sua pisciata che puntualmente è arrivata. Per fortuna non ne ha fatta tanta, ma sentivo il liquido gorgogliare nel mio intestino e ho provato un intenso piacere, quando il cazzo è diventato molle e mi è uscito dal culo ho stretto lo sfintere e mi sono raddrizzata, oltre ai due che mi avevano scopata e quello che mi aveva sborrato in bocca c’erano altre tre persone che mi guardavano.
Si sono avvicinati e mi hanno toccata e accarezzata, ho preso due cazzi in mano e li ho masturbati anche se loro volevano scopare uno per volta li ho fatti partire, le mie cosce erano completamente imbrattate di sperma.
_ “C’è qualcuno che ha delle salviette?” ho chiesto ai presenti.
Uno di questi è andato in macchina e me ne ha portato un pacco di quelle umide.
_ “Io adesso dovrei fare la pipì, vi prego di non seguirmi”.
Non è servito a niente, ho avuto le proposte più disparate e indecenti, allora me ne sono fregata ho dato la pelliccia a Marco da tenere e tutta nuda mi sono chinata e mentre facevo la pipì mi sono liberata anche dietro del piscio di mio marito. Ero incazzata con Bruno perché l’aveva fatto apposta a pisciarmi nel culo, ma nel frattempo ero ancora eccitata da quel gorgoglio che avevo in pancia, mi sono guardata intorno erano ancora tutti con il cazzo in mano, sono risalita in macchina e ce ne siamo andati.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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