orge
113 - I due pescatori
di stinf
02.12.2024 |
1.822 |
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"Lei si è alzata in piedi gli ha messo le tette davanti al naso e gli ha ripetuto la domanda..."
CAPITOLO 1132 - Viaggio in portogallo
Siamo partiti da Peniscola, ed abbiamo viaggiato tutto il giorno, nel tardo pomeriggio ci siamo fermati a Manzanares un paesotto con area camper, ci siamo riposati e abbiamo pernottato, al mattino siamo ripartiti e nel pomeriggio siamo arrivati in Portogallo, ci siamo fermati ad Altura, un grosso paese ma ai primi di marzo è completamente disabitato, abbiamo parcheggiato su uno spiazzo sterrato adiacente alla spiaggia dove c’erano altri camper, abbiamo cenato e siamo andati a dormire, eravamo stanchi morti.
Al mattino belli riposati io tutti e quattro abbiamo fatto una lunga passeggiata sulla spiaggia, io e Lina avevamo un vestitino aderente e corto e un giubbino perché tirava un po’ di aria ma senza mutande per farci fotografare da Bruno, al pomeriggio visto che c'era un bel sole e non tirava più aria, siamo andate io e Lina a prendere il sole nude, in spiaggia un po’ scostate c'erano delle barche di pescatori e dietro delle dune, noi ci siamo messe lì riparate delle barche a prendere il sole. Lina mi stuzzicava le tette e accarezzava il pube e mi diceva cosa mi avrebbe fatto alla sera con la lingua e io gli davo della porca.
Dalla nostra posizione si vedeva tutta la spiaggia, e c'era un portoghese che con uno strano rastrello piantandolo nella sabbia raccoglieva conchiglie, non era molto giovane, capelli neri, ricci e arruffati, abbastanza robusto, noi lo guardavamo e lui ha guardato noi ma non avevamo le gambe aperte e quindi vedeva solo che avevamo le tette al vento. Ad un certo punto è venuto verso di noi con il suo sacchetto e il rastrello, e arrivato vicino ci ha fatto vedere cosa c'era nel sacchetto, erano cannolicchi e ce n'era una bella quantità, a me è venuta l'acquolina in bocca e Lina si è tirata su allargando le gambe a facendogli intravvedere la figa senza peli.
_ "Quanto vuoi per i cannolicchi" gli ha chiesto Lina.
Il portoghese non ha risposto un po' perché non l'aveva capita e un po' perché era attratto dalle sue cosce. Lei si è alzata in piedi gli ha messo le tette davanti al naso e gli ha ripetuto la domanda.
_ "20 euro te li do tutti".
_ "Sono troppo cari se li porti ai ristoranti di euro te ne danno al massimo 5".
Io mi sono rivolta a Lina e gli ho detto in torinese:
_ "Guarda ha il cazzo duro".
Lei ha dato uno sguardo ed ha continuato la discussione arrivando a un compromesso gli avrebbe dato 10 euro, ha guardato nella borsa e non trovando il portafoglio ha preso un preservativo tenendolo in mano senza farglielo vedere.
_ "Ho dimenticato il portafoglio, sono senza soldi, potresti regalarmeli".
_ "No, no niente regali".
_ "E allora come facciamo" e mentre gli diceva così con la mano gli ha sfiorato il gonfiore dei pantaloni.
_ "Me li paghi in natura" ha subito proposto il portoghese mentre Lina continuava a sfiorarlo sfacciatamente.
_ "Sei matto la mia figa non vale solo 10 ero" gli ha risposto Lina facendo il volto imbronciato.
Il portoghese adesso si era messo in testa di scoparla e non mollava la presa, gli ha proposto dei polpi che aveva nel furgone alla fine delle dune.
_ "Lascia qui i cannolicchi e vai a prendere i polpi, ma non meno di 6 se no non te la dò".
Il portoghese non voleva lasciare lì i cannolicchi ma dopo averci pensato un po' ha lasciato sacchetto e rastrello e se ne è andato, dopo alcuni minuti è tornato con un secchio, dentro c'erano 6 bei polpi, Lina mi ha passato il sacchetto e il secchio di plastica, ha preso la stuoia con l'asciugamano e li ha spostati in mezzo alle due barche, si è seduta e ha slacciato i pantaloni al portoghese, ne è uscito un bel cazzo molto grosso in circonferenza, lo ha avvicinato alla bocca e lo ha leccato per bene poi gli ha messo il preservativo e si è coricata a gambe larghe, l'uomo si è inginocchiato e l'ha penetrata lei ha alzato le gambe e l'ha cinto ai fianchi, io che ero tra loro e la spiaggia per coprirli un po’ avevo una visuale magnifica, lui si è messo a scoparla e dopo poco Lina ha raggiunto l'orgasmo, il portoghese imperterrito come un martello pneumatico ha continuato facendola arrivare ad un secondo orgasmo e da lì Lina ha continuato a godere a ripetizione, l'avrà scopata per 10 minuti buoni distruggendola, e quando si è tolto ansimante nel preservativo c'era una enorme quantità di sperma.
_ "Non basta quello che mi hai dato, mi hai distrutta" gli ha detto Lina facendo un viso imbronciato.
_ "I patti erano una scopata per i cannolicchi e 6 polpi e così è stato".
_ "Noi siamo lì con il camper ti aspetto che mi porti ancora dei pesci restiamo qui ancora un paio di giorni potremo ancora divertirci".
Lui si è messo a ridere e se ne è andato.
_ "Te ne ha dato di cazzo" ho detto a Lina quando siamo rimaste sole.
_ "Era da un po’ che non godevo così e poi era bello grosso e non troppo lungo ho veramente goduto tanto, se i portoghesi sono tutti così andiamo bene e poi non spendiamo niente per mangiare".
Ci siamo messe a ridere e siamo tornate ai camper, Carlo vedendoci arrivare con il pesce ha chiesto a Lina:
_ "Come li hai pagati che il portafoglio l'hai lasciato in camper".
_ "Con la figa, e stasera o domani deve ancora portarmi del pesce" gli ha risposto lei.
Ci siamo messi sotto il tendalino e io ho preparato i cannolicchi mentre Bruno faceva cuocere i polpi, alle 19 abbiamo cenato, mangiando i cannolicchi aperti e conditi con olio, prezzemolo e aglio e i polpi ancora caldi in insalata, si stava bene seduti fuori e anche se il sole era tramontato, poi è arrivato il portoghese che si chiamava Armando con una vecchia Fiat punto, è sceso, ci ha salutati e poi ha tirato fuori una cassetta con pomodori e zucchine e un sacchetto con 5 chili di arance, si è seduto con noi e ha bevuto un bicchiere di vino.
_ "Che altro pesce hai da vendermi" gli ha chiesto Lina.
_ "Solo pesce azzurro, polpi e poi conchiglie".
_ "Peccato noi non possiamo fare il pesce alla brace".
_ "Io domani esco con la barca e se pesco bene potete venire a casa mia ve lo cucino io alla brace tutto il pesce che volete".
Ci ha salutati ed è andato verso la macchina, Lina l'ha seguito ed è stata un bel po' a chiacchierare con lui poi si sono salutati e il portoghese se n’è andato e noi siamo stati ancora lì a chiacchierare e poi siamo andati a letto, è inutile dirlo ma vedere Lina che scopava con il portoghese mi aveva fatto venire voglia e appena saliti ho fatto stendere Bruno sul letto e gli ho preso il cazzo in bocca, a lui è venuto subito duro e io gli sono andata a cavalcioni e me lo sono infilato in figa, mi sono appoggiata con le mani sul suo petto e ho roteato il bacino sentendo la grossa cappella dentro di me che sbatteva contro l'utero, poi lui mi ha preso i capezzoli tra le dita strizzandomeli forte e adoperandoli come briglie mi ha scopata e mi ha fatta raggiungere l’orgasmo, ma lui non è venuto, mi ha fatto mettere sulla sponda del letto e senza inumidirmi lo sfintere mi ha inculata, la grossa cappella ha forzato il mio sfintere entrandomi dentro con difficoltà, sentirmelo infilare così mi sembra di essere violentata e l’eccitazione è subito stata tanta, all'inizio non scorreva tanto bene perché era asciutto ma poi il culo si è inumidito e Bruno mi ha fatto una lunga inculata facendomi raggiungere l’orgasmo due volte, infine ho sentito lo sperma caldo dentro di me e mi sono venuti i brividi.
Come speravo è rimasto nel mio culo, ho fatto passare una mano in mezzo alle gambe ed ho raggiunto il clitoride e sono rimasta in attesa accarezzandomi delicatamente. Bruno quella sera aveva bevuto due lattine di birra e quindi ne aspettavo tanto di piscio, all'improvviso è arrivato il primo gettito caldo di pipì, mi ha fatto sussultare ed ho iniziato a masturbarmi, poi è arrivata una interminabile pisciata che mi ha inondato l'intestino. Quando ha finito siamo rimasti lì a lungo mentre io sentivo il liquido che mi gorgogliava nella pancia, il cazzo si stava ammosciando e lentamente si è sfilato, ho stretto lo sfintere e sono andata in bagno. Una volta che ci siamo lavati siamo andati a letto, ho raccontato a Bruno della scopata di Lina con il portoghese che l'aveva pompata per una decina di minuti e della mia invidia, poi ci siamo addormentati.
Al mattino siamo stati vicino al camper, Lina mi ha raccontato che il portoghese aveva 58 anni ed era vedovo e viveva in campagna poco distante dal paese e andava a pesca con suo cugino che si chiamava Pietro e aveva 65 anni e anche lui vedovo e che adesso abitavano nella stessa casa, e anche il cugino era ben fornito di cazzo, l'aveva anche assicurata che era da molto tempo che non scopavano, capitava qualche volta d'estate con qualche turista tedesca ma con le portoghesi non si batteva chiodo e quindi erano perennemente affamati. Poi ha ricevuto una telefonata, era Maria che gli diceva che a fine mese sarebbero arrivati anche loro, aveva convinto Gianni dicendogli che non avrebbe più fatto orge.
Alle 11 è arrivata la Fiat punto è sceso Armando e il cugino Pietro, anche lui grosso e tozzo e tutti e due con la barba lunga e ispida e non troppo belli anzi... Ci hanno fatto vedere i pesci, c'erano 4 pesci sciabola due rane pescatrici una decina di sgombri e una cassetta di altri pesci che loro chiamano "pescada" e altri pesci ancora che non conoscevo. Ci hanno chiesto di seguirci e noi con gli scooter gli siamo andati dietro, la casa era a tre chilometri dal parcheggio dove eravamo noi, aveva 4 stanze tutte al piano terra e un'ampia tettoia con un barbecue e un lavandino in cemento dove lavavano e pulivano i pesci e tutt'intorno alla casa piante di arance e un grande orto. Ci ha fatto vedere l'interno della casa che era pulito e tutto a posto nonostante fossero due uomini.
Bruno e Carlo si sono seduti al grosso tavolo e stavano bevendo un vino bianco ghiacciato offerto dai portoghesi, mentre Lina seguiva da vicino Pietro che stava accendendo il barbecue, mentre io aiutavo Armando a pulire il pesce, ha pulito le spatole e ne ha messe tre da parte, ha pelato le rana pescatrice, e dei pesci neri che si chiamano xaputa spiegandomi come cucinarli e poi ha pulito tutto il pesce mettendocene da parte una quantità enorme. Mentre lavava i pesci non ho più resistito, avevo voglia, ho infilato una mano nei suoi pantaloni e l'ho masturbato un po’, lui si è girato un paio di volte a guardare Bruno ma poi se ne è fregato.
Abbiamo mangiato e bevuto, e il loro vigno tinto ci ha mandati tutti ko, siamo rimasti sotto la tettoia mentre i due portoghesi ci raccoglievano delle fave e altra verdura e due sacchetti di arance. Siamo entrate in casa e Lina mi ha detto che si sarebbe fatta scopare senza preservativo, io ci ho pensato su e ho deciso che l'avrei fatto anche io. I portoghesi ci hanno seguite mentre Bruno e Carlo sono rimasti fuori, io e Lina ci siamo spogliate nude e Lina ha preso il cugino e se lo è portato in una stanza e io sono andata nell'altra stanza con Armando, mi sono sdraiata sul letto a gambe aperte, il pescatore si è spogliato nudo, era talmente peloso che sembrava una scimmia, si è tuffato tra le mie gambe e mi ha leccato disordinatamente la figa, ero anche un po' brilla per il vino bevuto e l'ho lasciato fare abbandonandomi sul letto ad occhi chiusi, a un certo punto mentre con la punta della lingua mi sfiorava il clitoride inaspettatamente ho raggiunto l'orgasmo. Sentivo che dall'altra camera Lina godeva a voce alta, io mi sono girata e gli ho dato il culo da leccare, la sua lingua mi ha ripassata per bene e me l'ha anche infilata un po’ dentro.
Mi sono poi seduta sul letto e gli ho preso il grosso cazzo in mano, l'ho scappellato, non era molto pulito e puzzava di pipì, inoltre i peli dell'inguine puzzavano di sudore, ma non sono queste le cose che mi fermano anzi mi eccitano, ho preso in bocca il grosso cazzo e lo leccato per bene ripulendolo e cercando di mettermelo in gola più che potevo, poi mi sono coricata sul letto a gambe aperte e lui mi ha infilato il grosso cazzo dentro, aveva ragione Lina ti riempiva senza essere troppo lungo, dopo i primi tremendi affondi di cazzo nel mio ventre ho raggiunto l'orgasmo quasi urlando talmente era il piacere che provavo, lui mi scopava come una furia incredibile e io godevo in continuazione, al mio naso mi giungeva l'odore di cipolla che emanavano le sue ascelle, ma non mi importava anzi contribuiva ad aumentare l’adrenalina a farmi sentire una vacca e a farmi godere, non so per quanto mi ha scopata ma è durato tantissimo facendomi raggiungere un multi orgasmo che non terminava più, io vibravo e mi contorcevo sotto di lui, avevo il ventre indolenzito dai poderosi affondi, poi ho sentito il fuoco dentro di me, lo sperma bollente mi ha inondata, non mi era mai capitato di sentire un calore così.
Lui però continuava a scoparmi e io ho faticato per farlo smettere, l'ho spinto via e gli sono andata sopra infilandomelo nuovamente dentro, era sempre duro come il marmo, sentivo lo sperma che usciva dalla mia vagina e colava sul suo inguine, ho appoggiato le mani sullo stomaco peloso e mi sono sbattuta su di lui. Ho sentito la mano di Bruno sulla schiena che mi spingeva sul pescatore, io mi sono coricata sul suo stomaco e Bruno mi è venuto dietro, si è inumidito la cappella con lo sperma che mi usciva dalla vagina strisciandola accanto al cazzo che avevo in figa, poi ha puntato la grossa cappella sullo sfintere ed ha spinto, ma ha dovuto faticare e spingere forte per farmelo entrare nel culo, quello che avevo in figa era bello grosso, una volta dentro i due hanno cercato di coordinarsi e quando ci sono riusciti io ho ripreso a godere urlando tutto il mio piacere, è stata una doppia favolosa sentire quei due cazzi andare su e giù dentro di me, poi Bruno mi ha sborrato in culo, è rimasto fermo finché non si è ammosciato ed è sgusciato fuori. Il pescatore non era partito la seconda volta ed era sempre con il cazzo duro, mi è nuovamente venuto sopra e mi ha scopata ancora per alcuni minuti facendomi ancora raggiungere l'orgasmo e poi mi ha nuovamente inondata di sperma e finalmente è crollato esausto sul letto ero distrutta.
Quando mi sono ripresa mi sono alzata sentivo Lina che godeva rumorosamente, ero curiosa di vedere cosa faceva, sono andata sulla porta della camera, Bruno stava già guardando dentro, ho sbirciato anche io e ho visto che Lina e Carlo si facevano un 69 mentre il cugino del pescatore si inculava Carlo. Non aveva il cazzo molto grosso in circonferenza ma era lungo e entrava e usciva dal culo di Carlo facendolo miagolare di piacere, non so come abbia fatto a resistere, l'inculata da quando mi sono messa a guardare io sarà ancora durata cinque minuti, Lina di sotto gli succhiava il cazzo e lui ogni tanto si inarcava dal piacere poi Pietro gli ha sborrato in culo, Lina si è sfilata di sotto e i due uomini si sono coricati sul letto senza staccarsi. Lo sperma che avevo in figa mi colava lungo le cosce e dietro di me c'era Armando che era appoggiato alla mia schiena e con le dita cercava di entrarmi nel culo, io mi sono piegata un po' per favorirlo e lui mi ha infilato un dito dentro, aprendomi così mi è uscito un po’ dello sperma di mio marito ed è colato sulla sua mano.
_ "Andiamo di là che ti inculo" mi ha sussurrato all'orecchio.
_ "Sei matto con il cazzo che ti ritrovi me lo sfondi" gli ho risposto anche se non mi sarebbe dispiaciuto e lui ha continuato a rovistarmi con il dito dentro l'ano.
Bruno si è rivestito ed è uscito, Lina mi si è avvicinata e mi ha abbracciata e baciata sulla bocca, e con la mano è andata a prendere il polso del pescatore spingendomi di più il dito nel culo.
_ "Mi scopi" ha chiesto Lina ad Armando.
Lui ha sfilato il dito dal mio culo e l'ha seguita sul letto, Lina si è coricata con le gambe larghe ma il pescatore l'ha fatta mettere con la pancia sulla sponda del letto e l'ha presa alla pecorina, il cazzo non era del tutto duro ma la figa era dilatata e piena di sperma e lui è entrato facilmente e si è messo a scoparla, Lina ha raggiunto quasi subito l'orgasmo e a me è tornata voglia, sono andata sul letto e ho aperto le gambe e Lina mi ha leccato la figa impiastricciata di sperma, godevo e la sentivo godere, non riusciva a tenere la testa tra le mie gambe visto i colpi tremendi che riceveva nella figa, io ero quasi seduta e vedevo il ventre del pescatore che sbatteva contro il sedere di Lina.
All'improvviso ha sfilato il cazzo dalla figa e prima che Lina se ne potesse rendere conto l'aveva puntato contro il suo sfintere e bloccandola ai fianchi con le mani l'ha penetrata.
_ "Hai… fai piano me lo rompi" ha quasi urlato Lina.
Armando è rimasto fermo ma non è arretrato di un millimetro, sono stati così fermi per un po', Lina ansimava poi lentamente lui ha continuato la penetrazione, la vedevo che cercava di rilassarsi ma aveva male, infine lui è entrato tutto nel suo intestino. La pausa è stata lunga Lina si è fatta passare una mano tra le gambe ed ha raggiunto il clitoride e lentamente se lo massaggiava, il pescatore ha iniziato a muoversi dentro di lei prima lentamente poi visto che Lina gli spingeva il culo contro di lui ha aumentato il ritmo, lei si dimenava, si vedeva che aveva male ma gli piaceva, io mi sono tolta e mi sono inginocchiata vicino a lei e con la mano la accarezzavo.
Mi sono avvicinata all'orecchio di Armando e gli ho sussurrato.
_ “Dopo che hai sborrato pisciagli in culo”, lui mi ha guardato con aria interrogativa e poi mi ha fatto cenno di sì.
Il ritmo dell'inculata è aumentato Lina adesso godeva mentre io gli ho accarezzato la figa e il clitoride, l'inculata è stata lunghissima e poi il pescatore gli ha sborrato in culo. Mi sono alzata e le ho allargato le natiche, quel palo enorme nel culo faceva impressione e io con un dito ho massaggiato lo sfintere dilatato attorno al cazzo. Lina ha fatto un sobbalzo ed ho capito che il pescatore gli pisciava in culo, incredibile ma vero lei godeva, anche la pisciata è stata lunga poi sono stati uno dentro l'altra per un bel po' aspettando che il cazzo si ammosciasse, ma più di tanto non si rimpiccioliva allora il pescatore lentamente si è sfilato ma Lina non è riuscita a contrarre i muscoli dell'ano e buona parte del liquido che aveva in corpo è uscito, l'ho accompagnata in bagno, ci siamo lavate e fatto una doccia.
Ci siamo rivestite e poi Lina si è rivolta ad Armando:
_ "Non li trovi altri due o tre come voi, fra un mese arriva una nostra amica che non ne ha mai abbastanza di cazzo vorremmo fargli una sorpresa".
_ "Vedrò cosa si piò fare, ho degli amici che si vantano di avere un bel cazzo e sono anche affidabili".
Siamo tornati ai camper e anche i due pescatori ci hanno seguiti in macchina portando la verdura la frutta e i pesci, abbiamo ritirato tutto e riempiti i frigo poi ci siamo fatti dare i numeri di telefono per organizzare altre scopate e ci siamo salutati.
Lina mi ha fatto salire sul suo camper e mi ha chiesto se gli spalmavo una crema sul culo e dentro, si è messa a pancia molle con due cuscini sotto e si è allargata le natiche, lo sfintere era ancora un po' dilatato e io gli ho spalmato la crema massaggiandola poi con un dito sono andata anche dentro e si vedevano dei taglietti, poverina adesso aveva proprio il culo rotto.
_ "Vedi cosa vuol dire esagerare" gli ho detto sorridendo.
_ "Hai ragione adesso mi brucia e penso che per un paio di settimane nel mio culo non entra più niente".
_ "Per un po' accontentiamoci dei nostri mariti".
_ "Tu puoi accontentarti del tuo ma il mio se non si eccita con delle ammucchiate gli rimane sempre il cazzo semiduro".
Ci siamo baciate poi io ho preparato un tè per cena e infine a nanna.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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