Lui & Lei
118 - Scopata nei giardini
di stinf
23.01.2025 |
1.652 |
17
"La nostra schermaglia è andata avanti un bel po’ ridendo e scherzando, ma ormai io ero decisa e prima o poi l’avrebbe preso nel culo anche lui..."
CAPITOLO 1187 – Viaggio in Portogallo
Dopo la gita sul peschereccio ci siamo presi un periodo di riposo, al mattino andavamo in centro ad Olhao a farci un giretto e poi a prendere un caffè al bar vicino al mercato coperto del pesce, lì c’era sempre un gran numero di uomini sfaccendati, mi chiedevo cosa facessero per vivere, noi ci sedevamo ad un tavolino all’aperto e Bruno dopo aver preso il caffè girava per il mercato del pesce, mentre io rimanevo lì perché c’era il Wi-Fi e potevo collegarmi ad A69, portavo sempre delle gonne abbastanza corte e larghe, ovviamente ero senza mutande, ma non allargavo le gambe non mi sembrava il posto adatto, venivo guardata e fissata da diversi ragazzotti ma nessuno mi abbordava.
Ero intenta a chattare con il telefonino quando ad un tavolino vicino si è seduta una coppia di francesi, hanno ordinato e si sono messi a fare commenti sugli uomini che c’erano fuori dal bar, parlavano ad alta voce pensando che essendo in Portogallo nessuno li capiva, ma io parlo bene il francese e capivo i loro discorsi.
_ “Ti piace quello moro è carino ed giovane” diceva lui.
_ “Ne preferirei uno più vicino alla nostra età, quelli giovani vengono troppo in fretta e non pensano al piacere della donna” rispondeva lei, e così di seguito.
Hai capito, mi sono detta tra di me, questo è il posto giusto per Lina e Maria, ho seguito con più attenzione le manovre della coppia di francesi, che dopo una lunga discussione hanno invitato al loro tavolo un ragazzo abbastanza giovane, gli hanno offerto la consumazione e dopo essersi informati sulle dimensioni del cazzo e se era resistente e una lunga chiacchierata, il ragazzo gli ha dato il suo numero di telefonino e se n’è andato, quando è tornato Bruno gli ho raccontato tutto.
Mio marito aveva comprato del pesce e siamo tornati al camper per cucinarlo, ma non riuscivo a togliermi dalla mente tutti quegli uomini al bar che aspettavano proposte dalle coppie straniere. Abbiamo mangiato una bella frittura di pesce e siamo andati a riposarci, ma non riuscivo ad addormentarmi, mi era tornata la voglia di fare sesso, ho provato a masturbarmi ma non riuscivo a concentrarmi il che mi rendeva nervosa, ho guardato Bruno ma lui dormiva e non volevo disturbarlo.
Alle 16 Bruno si è svegliato e siamo andati a farci una doccia, siamo entrati nella stessa cabina e ci siamo lavati a vicenda, a mio marito è venuto il cazzo duro allora mi sono chinata e l’ho preso in bocca, era bello fargli un pompino sotto l’acqua che scorreva, lui era lì che si godeva la mia bocca tutto rilassato, io ho fatto passare una mano tra le sue gambe e gli ho stuzzicato lo sfintere, lui per tutta risposta mi ha fatto un po’ di pipì in bocca poi si è girato dandomi il culo da leccare, io ho incollato le mie labbra e l’ho leccato mentre con una mano lo masturbavo, mi sono staccata con la bocca e l’ho penetrato con un dito, lui ha allargato di più le gambe e si è appoggiato alla parete della doccia. Il mio dito entrava ed usciva dal suo ano e lui sporgeva sempre di più il culo verso di me, ho ripreso a leccare lo sfintere e poi ho infilato due dita dentro mentre con l’altra mano continuavo sempre a masturbarlo, Bruno godeva e io ho continuato ad incularlo finché lui si è girato verso di me, mi ha preso per i capelli e mi ha infilato il cazzo in gola più che poteva e poi ha eiaculato riempiendomi la gola di sperma. Abbiamo finito la doccia e siamo tornati al camper e ci siamo seduti sotto il tendalino.
_ “Ho visto che ti piace sempre di più prenderlo nel culo, mi hai riempita la bocca di sperma”.
_ “Mi piace quando mi inculi tu, non metterti strane idee in testa” mi ha risposto facendo una faccia corrucciata.
_ “E no caro mio, adesso invito Manuel e te le faccio mettere nel culo o preferisci il cazzone di Diego”.
_ “Per adesso nessuno dei due, e l’unica in famiglia a prenderlo nel culo sei tu”.
La nostra schermaglia è andata avanti un bel po’ ridendo e scherzando, ma ormai io ero decisa e prima o poi l’avrebbe preso nel culo anche lui.
Alla sera non abbiamo mangiato e siamo andati in centro a passeggiare, ero vestita con una giacca a vento molto leggera e come al solito una gonna a pieghe abbastanza corta, senza mutande e reggiseno e un plug-in infilato nello sfintere, che camminando mi dava un piacere sottile e mi aumentava le voglie di un bel cazzo, c’era diversa gente in giro e noi ci siamo fermati nel dehors di un bar e ci siamo fatti portare due caipirinha e degli stuzzichini a base di pesce, abbiamo poi girato tra i vicoli, quando era possibile mi scoprivo e Bruno mi fotografava, e infine siamo andati sul lungomare dove c’era un bel giardino e ci siamo messi a passeggiare, io avevo voglia ed ho detto a Bruno di cercare un posticino per fare una sveltina e mentre camminavamo Bruno si è accorto che uno ci seguiva, abbiamo rallentato il passo e il marocchino ci ha raggiunti, era il marinaio del peschereccio di alcuni giorni prima.
_ “Ciao, ci stavi pedinando?”.
_ “Sì vi ho riconosciuti e vi ho seguiti” mi ha risposto lui.
_ “Scommetto che mi vuoi scopare” gli ho chiesto io.
_ “Sarebbe fantastico”.
_ “Ma non possiamo farlo in mezzo alla strada e in campeggio a quest’ora non ti possiamo fare entrare”.
_ “Possiamo farlo qui nel giardino, non c’è nessuno” mi ha risposto lui mentre si tirava fuori il bel cazzo duro.
Mi sono guardata in giro, non c’era anima viva, era buio e l’illuminazione del giardino era molto scarsa, la voglia era tanta e poi lui aveva un bel cazzo, ho guardato Bruno e mi sono seduta su una panchina, il cuore mi batteva forte, non sapevo cosa fare, il marocchino mi è venuto davanti con il cazzo già bello duro e io l’ho preso in bocca, sapeva un po’ di stantio e di pipì ma quell’odore ha aumentato il mio eccitamento e mi faceva sentire una vacca, l’ho annusato e leccato, poi mi sono decisa, mi sono alzata e appoggiata alla balausta che si affacciava sul porto turistico, il marocchino è venuto dietro di me, mi ha alzato la gonna e mi ha penetrata, ero già bagnatissima per via del plug-in che avevo nel culo e che mi tormentava da quando eravamo usciti. Il marocchino aveva un bel cazzo e in quella posizione alla pecorina mi entrava tutto e la cappella sbatteva contro il mio utero, ha iniziato a scoparmi con foga e tra il cazzo in figa e il plug-in nel culo dopo pochi istanti ho raggiunto l’orgasmo, con il pensiero che poteva arrivare qualcuno l’adrenalina aumentava e il piacere era intenso, il marocchino continuava a scoparmi ed io ho raggiunto uno di quei multi orgasmi che non finivano più, mi mordevo le labbra per non urlare poi la mia figa si è riempita di sperma bollente, è stato sublime.
Si è sfilato da dentro di me, mi ha presa in braccio e mi ha fatta sedere sulla bassa balaustra, lui era lì davanti a me e il suo cazzo era ancora duro, mi sono infilata un dito in figa, ero piena di sperma bella soda, ero ancora eccitatissima, lui si è avvicinato a me e tirandomi leggermente verso di lui, il suo cazzo mi ha nuovamente penetrata, ho fatto passare le braccia attorno al suo collo e avvinghiata a lui ho ripreso a godere, stando seduta sul bordo della balaustra il plug-in mi torturava lo sfintere e il marocchino mi martellava con il suo cazzo durissimo in figa, ho avuto ancora un orgasmo e poi una gran voglia di fare la pipì e mentre venivo scopata ho iniziato a lasciar uscire un po’ di urina, il piscio finiva sul pube e sul cazzo del marocchino e poi a terra, il marocchino ha aumentato il ritmo ed ha nuovamente eiaculato dentro di me.
Ero stravolta e avevo goduto tantissimo sia per il bel cazzo che mi scopava che per l’adrenalina che era andata alle stelle visto il rischio che avevo corso nel farlo lì nel giardino, volevo pulirmi ma Bruno me l’ha impedito, lo sperma e il piscio mi erano colati lungo le cosce e le gambe arrivandomi alle caviglie, abbiamo salutato il marocchino e passando per il centro siamo tornati al campeggio, mentre camminavo sentivo lo sperma che continuava a uscirmi, avevo le cosce interne completamente bagnate e appiccicose, e avevo ancora voglia di cazzo.
Arrivati in campeggio e saliti in camper mi sono spogliata nuda, Bruno mi ha fatta coricare sulla sponda del letto, mi ha tolto il plug-in dal culo, ha bagnato il suo cazzo duro nei residui di sperma infilandomelo in figa, poi mi ha inculata di brutto, è entrato dentro di me con prepotenza facendomi anche un po’ male ma il mio desiderio di essere posseduta in modo brutale era tanto. Mentre mi inculava Bruno mi dava della vacca e della puttana e più mi offendeva più io godevo, l’inculata come al solito è stata interminabile io stavo avendo un multi orgasmo incredibile e anche se lo sfintere iniziava a bruciare pregavo che continuasse all’infinito, volevo farmi un ditalino ma Bruno mi aveva bloccato le braccia dietro la schiena, quando poi ho sentito arrivare lo sperma caldo nel mio ano ho raggiunto il culmine sentendo un calore intenso anche nella mia vagina mi sono divincolata e mi sono messa due dita dentro mentre Bruno anche se era partito continuava a muoversi nel mio culo e io ho raggiunto l’apice di un altro orgasmo che mi ha distrutta e svuotata.
Anche mio marito lentamente ha smesso di incularmi rimanendo fermo dentro di me, avevo ancora due dita dentro la vagina quando ho sentito il piscio inondarmi l’intestino, è stato un momento di libidine incredibile poi purtroppo è finito tutto e lui si è tolto.
_ “Stai ferma e non muoverti”, ed è andato in bagno ed io sono rimasta lì con il culo per aria e il suo piscio che mi gorgogliava in pancia.
Quando è uscito dal bagno ci siamo messi gli accappatoi e siamo usciti dal camper, io avevo un bisogno impellente di andare in bagno ma lui non aveva fretta e mi ha fatto fare un lungo giro nel campeggio, io camminavo e cercavo di trattenere il piscio dentro di me, non ce la facevo più e un po’ ha iniziato ad uscire e colarmi lungo le cosce, poi finalmente la tortura è finita e siamo entrati nei bagni, mi sono liberata e poi abbiamo fatto una doccia lunghissima. Tornati in camper siamo andati a letto, Bruno come al solito mi ha girato il culo e io l’ho accarezzato, poi ho infilato una mano tra le sue natiche ed ho spinto il pollice nel suo ano, sentivo le sue contrazioni e tra di me ho pensato al cazzo di Manuel che gli entrava dentro e con quei pensieri mi sono addormentata.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.