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97 - La banda


di Membro VIP di Annunci69.it stinf
29.02.2024    |    8.173    |    43 9.9
"Bruno ha fatto salire sul tavolo Riccardo, il più giovane, ed io ho preso il suo cazzo in bocca, ma dopo alcune leccatine mi ha riempito il volto di sperma..."
CAPITOLO 97

Quando scrivo sui miei diari il resoconto di una giornata di sesso o di un qualsiasi altro mio evento alla fine aggiungo sempre una postilla con le mie considerazioni, da giovanissima i litigi con mio padre, da giovane quando rischiavo frequentando di notte un giardino dove giravano guardoni, le mie considerazioni erano crude, mi ripromettevo di non osare più a fare certe cazzate, riflettevo sui pericoli che avevo corso, ma gira e rigira alla fine ci ricadevo, avevo bisogno di adrenalina. Anche adesso alla fine di una giornata o di una notte di sesso faccio le mie considerazioni, non più dei pericoli che corro perché sono accompagnata da mio marito ma delle mie esagerazioni, dei miei rapporti con i neri che non ho mai amato e che adesso non ne posso più fare a meno, del numero sempre più crescente di uomini con cui faccio sesso, sono in menopausa da qualche anno e forse mi sento mancare la terra da sotto i piedi, o forse voglio dare e prendere tutto quello che posso senza limiti.

Eravamo con il nostro camper in una vallata del cuneese parcheggiati vicino ad un torrente a 1300 metri di altitudine, lì c’è un piazzale dove le auto parcheggiavano per prendere il sentiero e andare ad un rifugio, ci sono anche due mulattiere che portavano in due vallate da sogno. Noi quell’anno ci siamo andati diverse volte, c’è un tratto di mulattiera molto umido e soleggiato, lì si potevano fare molte foto alle farfalle e ad altri insetti e coleotteri, poi più in alto c’è una cascata e lì ho fatto diverse foto nuda sotto l’acqua che ho anche pubblicato, insomma un posto molto interessante.

Un giorno andando a fare la spesa in paese abbiamo incontrato Giuseppe, un ragazzo che stava in un piccolo ufficio turistico all’inizio delle due vallate e dava informazioni agli escursionisti, Bruno aveva legato subito con lui perché erano tutti e due appassionati di fotografia e si era lasciato scappare, secondo me volutamente, che io gli facevo da modella e che avevamo fatto foto sotto la cascata, senza scendere nei particolari, ma lui da quel giorno mi aveva sempre guardata in modo particolare. Giuseppe ci ha informati che l’indomani sera ci sarebbe stata in una frazione l’esibizione di una piccola banda del luogo e che anche lui era tra i suonatori e ci ha invitati.

Noi il giorno dopo siamo stati vicino al camper a prendere il sole, era una calda e bellissima giornata, eravamo seduti su delle sdraio e io fantasticavo una bella scopata con Giuseppe e mio marito, era da un bel po’ che non avevo rapporti con altri uomini, nel pomeriggio ho anche fatto il bagno nel torrente e mi sono accorta che avevo bisogno di una rasatina alle mie parti intime.
_ “Me la faresti la barba” ho chiesto a Bruno, e siamo saliti in camper.
Prima sono andata in bagno e mi sono pulita dentro con un paio di perette e anche quelle hanno contribuito ad aumentare le mie voglie e la mia eccitazione, preso l’occorrente Bruno mi ha rasato la patata facendomi venire una pelle morbida e liscia come quella di una bambina e poi ha tuffato il volto tra le mie cosce e mi ha leccata, mentre con le mani mi arpionava i capezzoli pizzicandomeli forte, io ero già eccitata e in pochissimo tempo sotto i suoi sapienti colpi di lingua ho raggiunto l’orgasmo, volevo contraccambiarlo con una bella leccatina ma lui aveva altre intenzioni, io ero lì sulla sponda del letto con le gambe larghe, lui si è alzato in piedi, aveva il cazzo duro, mi ha presa per le gambe mi ha tirata di più verso di lui e mi ha penetrata, anche se avevo appena goduto nel sentire il cazzo che entrava dentro di me ho avuto un lungo brivido di piacere, poi una volta che è stato tutto dentro di me si è fermato.

_ “Hai visto come ti guarda ultimamente Giuseppe”.
_ “Certo tu sei andato a dirgli che ti faccio da modella” gli ho risposto un po’ imbronciata.
_ “Anche tu lo guardi con interesse, ti piace?”
_ “Sì, è un bel ragazzo, è giovane e me lo farei volentieri, se è questo che vuoi sapere”.
Dopo essermi presa della puttana ho chiuso gli occhi ed ho pensato a Giuseppe mentre Bruno riprendeva la scopata, si muoveva lentamente dentro di me e io provavo un piacere intenso, poi ha aumentato il ritmo e io ho raggiunto l’orgasmo, ma Bruno ha continuato a scoparmi dando degli affondi nella mia vagina sempre più brutali e alla fine mentre io avevo un altro orgasmo è partito anche lui riempiendomi la vagina di sperma. Non si è tolto, si è tirato solo un po’ indietro in modo che lo sperma avesse spazio e non uscisse.
_ “Pensi di fartelo stasera”.
_ “Dipende da lui, se mi fa delle avances e c’è l’occasione non me la lascio scappare”.
Bruno è rimasto a lungo con il cazzo semiduro dentro di me, poi ha preso un paio di mutandine, si è tolto e me le ha infilate, un po’ di sperma è uscito e le ha bagnate, ho capito che voleva che se qualcuno me la leccava sentisse il sapore.

Dopo cena ci siamo vestiti, ma prima Bruno mi ha infilato il suo nuovo giocattolo in culo, era un piccolo ovetto con un corto filo rigido che mi usciva dall’ano e lì faceva una T in modo da impedire che risalisse l’intestino e che si potesse tirare fuori quando il gioco era finito, lui aveva un telecomando che lo faceva vibrare a diverse intensità e quando voleva, mi sono infilata i jeans e un giubbino poi abbiamo preso lo scooter e siamo andati nella borgata dove si svolgeva il concerto.
C’erano già diverse macchine ed era problematico parcheggiare anche lo scooter, per fortuna Giuseppe ci ha fatto vedere dove metterlo e ci ha anche indicato le sedie riservate a noi, la serata è stata bella c’era tantissima gente, sul palco improvvisato si sono presentati 5 giovanotti dai 20 ai 30 anni e per un paio d’ore hanno suonato pezzi e marcette per banda, hanno suonato molto bene entusiasmando la platea. Bruno mi ha fatto tribolare tutta la sera, aspettava che io fossi intenta a seguire la musica e poi mi faceva vibrare l’ovetto che avevo nell’ano, la prima volta non me l’aspettavo ed ho sussultato sulla sedia, mi sono guardata intorno per vedere le reazioni di chi mi stava vicino ma per fortuna seguivano tutti la musica, le volte successive ero più preparata e il giochino mi ha eccitato moltissimo.

Alle 23 la musica è terminata, volevo tornare al camper per scopare con Bruno, ma Giuseppe si è avvicinato a noi chiedendoci di fermarci che ci sarebbe stato un piccolo rinfresco per pochi intimi. Ci ha invitati a seguirlo in una enorme baita molto ben ristrutturata, forse volevano farne un ristorante perché c’era al piano terra un enorme salone, gli invitati erano i genitori dei ragazzi che avevano suonato, i quali avevano anche portato ogni ben di dio da mangiare e da bere. Per un’ora abbiamo mangiato e bevuto e quando parlavo con qualcuno Bruno mi faceva vibrare l’ovetto nel culo, l’ho visto parlare a lungo con un ragazzo robusto che faceva parte della banda.
Questi dopo un po’ si è presentato a me, era Renato, aveva 22 anni ed era un po’ cicciottello, e visto che Bruno era impegnato a chiacchierare con altri io ho accettato volentieri la sua simpatica compagnia. Non so se era stato mandato da Bruno, ma mi stava facendo la corte e io ho fatto la civettuola con lui, non era un bel ragazzo, aveva una barbetta incolta corta e rada, la faccia era rotonda e anche la pancia. Avevo già bevuto diversi bicchieri ed ero un po’ accaldata, Renato aveva in mano due bicchieri di un liquore alle erbe fatto in casa e mi ha invitata fuori a prendere un po’ di fresco e a bere, ero curiosa di vedere dove voleva arrivare.

Usciti abbiamo brindato e bevuto, l’aria era fresca e la pallina che mi ha vibrato nel culo mi ha fatto rabbrividire.
_ “Hai freddo”.
_ “Sì fa abbastanza fresco e poi è mezzanotte”.
Si è avvicinato a me e mi ha abbracciata come per scaldarmi, il suo inguine si è appoggiato al mio fianco ed ho sentito il cazzo duro, nel frattempo ho sentito un’altra vibrazione nell’ano, ho rabbrividito e ho pensato che Bruno mi guardava, la vibrazione mi ha anche fatto pensare che mio marito mi esortasse a darmi da fare, mi sono appoggiata con la testa sulla spalla di Renato, lui non aspettava altro si è spostato davanti a me mettendomi con le spalle al muro ha fatto pressione con il suo inguine contro il mio e mi ha baciata, io potevo essere sua madre, mi sono subito eccitata ed ho risposto al bacio allargando la bocca e infilando la lingua nella sua, è stato un lungo bacio, lui era tutto appoggiato contro di me e mi faceva sentire il cazzo duro mentre le sue mani mi accarezzavano, nel frattempo l’ovetto che avevo nell’ano vibrava leggermente ma in continuazione.

Non volevo stare lì sul davanti della baita avevo paura che uscisse qualcuno e ci vedesse in quell’atteggiamento, l’ho preso per mano e ci siamo appartati in un angolo buio, gli ho calato i pantaloni mi sono chinata ed ho imboccato il cazzo, il mio naso tra i peli sentiva un forte odore di sudore, la mia eccitazione è aumentata, ho succhiato e mordicchiato la cappella e poi mi sono fatta scopare in bocca, non è durato molto un primo fiotto di sperma mi è andato direttamente in gola e poi ho stentato ad ingoiare tutto l’altro sperma che usciva dal cazzo, dopo averlo ripulito con la lingua mi sono poi alzata e l’ho baciato mentre con la mano gli masturbavo ancora il cazzo che era rimasto duro, avevo voglia di scopare ma l’ho preso per mano e siamo rientrati nella baita.

Il primo sguardo che ho incrociato è stato quello di Giuseppe che mi ha guardata sorridendo, io ho lasciato Renato e sono andata vicino a Bruno, lui aveva un bicchiere in mano.
_ “Assaggia questa grappa ai mirtilli è favolosa, così ti togli il gusto di sperma che hai in bocca”.
_ “Si vede che gli ho fatto un pompino”.
_ “Sei ancora rossa in volto”.
Ridendo ho bevuto la grappa e guardando in giro ho visto Renato che parlava con Giuseppe, tra di me ho pensato che adesso lo avrebbero saputo tutti, e difatti dopo un po’ è arrivato Giuseppe con gli altri 3 musicisti e me li ha presentati, Antonio 25 anni, Giovanni 25 anni e Riccardo 20 anni il più giovane, i tre si sono messi a chiacchierare con me interessandosi del camper e di dove andavamo a fare i viaggi, ma ho intuito che la storia del pompino la sapevano già tutti ma a me non mi importava, la pallina continuava a vibrarmi dolcemente nell’ano e ogni tanto vibrava più forte, io avevo una voglia matta di scopare e me li sarei fatti tutti.

Poco alla volta i familiari sono andati via tutti, su richiesta di Giuseppe siamo rimasti anche noi con i 5 della banda, a questo punto la mia voglia era tantissima, tutti quei ragazzi giovani che avevano voglia di fare sesso con me mi esaltava, e chiusa la porta e lasciate accese solo alcune candele si è creata una bellissima atmosfera, Antonio ha proposto un altro giro di grappa e mentre si brindava ho sentito delle mani appoggiarsi sulle mie cosce, poi Giuseppe ha acceso uno stereo e Antonio mi ha chiesto di ballare, io ho accettato e lui si è avvinghiato a me abbracciandomi e facendomi sentire il cazzo duro, ha poi appoggiato la guancia alla mia e infine mi ha baciata, io ho risposto con entusiasmo al bacio, nel frattempo Giovanni si è avvicinato a noi e mi ha abbracciata da dietro facendo pressione con il cazzo duro sul mio culo, ha appoggiato le labbra sul mio collo e mi ha leccata e succhiata, io mi sono abbandonata alle loro effusioni, avevo la figa in ebollizione mentre la pallina mi vibrava in culo.

Evidentemente si erano messi d’accordo, anche Giuseppe si è intrufolato tra noi tre e mi ha slacciato i pantaloni, me li ha sfilati assieme alle mutande, l’atmosfera si è subito surriscaldata e nel locale faceva molto caldo, mi sono sfilata la maglietta e sono rimasta completamente nuda, mi sono guardata intorno ed ho visto che erano quasi tutti senza pantaloni compreso Bruno, che è venuto davanti a me e mi ha abbracciata e baciata.
_ “Te li vuoi fare tutti?”.
_ “Mi piacerebbe molto”.
Giuseppe aveva steso una coperta su di un tavolo, Bruno mi ha fatta salire e io mi sono coricata a gambe larghe, è venuto davanti a me e mi ha sfilato l’ovetto dal culo e poi si è messo in disparte a guardare, Giuseppe ha preso il suo posto e si è messo a leccarmi la figa cercando di infilarmi la lingua dentro più che poteva, Antonio e Giovanni sono venuti ai miei lati ed hanno preso in bocca i miei capezzoli che erano diventati duri, le loro mani fameliche scorrevano su tutto il mio corpo mentre Giuseppe alzandomi le gambe più che poteva stava leccando anche il mio sfintere. Bruno ha fatto salire sul tavolo Riccardo, il più giovane, ed io ho preso il suo cazzo in bocca, ma dopo alcune leccatine mi ha riempito il volto di sperma.

Ma io avevo voglia di cazzo e Bruno se ne è accordo che quegli approcci non mi bastavano, in un angolo c’era un ampio divano, lui si è seduto e poi mi ha fatto cenno di raggiungerlo, io seguita da quei cazzi duri sono andata tra le sue gambe gli ho girato il culo e mi sono chinata su di lui, ho preso il cazzo in mano, ho puntato la sontuosa cappella sullo sfintere e mi sono inculata, il piacere di quella penetrazione è stato molto intenso, mi sono allargata le natiche in modo che entrasse tutto dentro di me, ci siamo sistemati un po’ di traverso in modo che la mia vagina fosse ben accessibile poi ho fatto avvicinare Giuseppe che mi ha preso le gambe, me le ha alzate e mi ha penetrata in figa, con due cazzi dentro di me e dopo alcuni affondi ho avuto il primo intenso orgasmo ma lui è partito quasi subito eiaculando sulla mia pancia, io sono rimasta un po’ delusa.

Si è avvicinato Antonio, lui aveva un bel cazzo nodoso e mi ha penetrata, forse aveva letto sul mio volto la delusione di prima e guardandomi con aria di sfida si è messo a scoparmi dandomi dei poderosi colpi, il suo cazzo raggiungeva il mio utero e mi faceva un po’ male, ma con il cazzo di Bruno in culo e quello che avevo davanti mi hanno fatto raggiungere un multi orgasmo interminabile e quando mi sono accorta che Antonio stava per eiaculare l’ho trattenuto dentro di me, ho sentito il calore dello sperma riempirmi la vagina e subito dopo lo sperma di Bruno che mi riempiva l’intestino, è stato favoloso.

I due uomini si sono tolti da dentro di me, io sono rimasta coricata sul comodo divano, Giovanni si è inginocchiato tra le mie gambe e mi ha penetrata, anche lui aveva un bel cazzo e la scopata è stata fantastica si è coricato su di me e mentre il suo cazzo mi dava un piacere immenso mi ha baciata sulla bocca con passione, io sono partita ripetutamente e quando ho capito che stava per eiaculare ho cinto le gambe intorno ai suoi fianchi accogliendo la sua abbondante sperma nella mia vagina, è rimasto ancora un po’ dentro di me e poi a malincuore si è alzato, avevo la vagina dilatata e lo sperma colava fuori, ma avevo ancora voglia, mi sono inginocchiata sul divano mettendomi alla pecorina, Renato il cicciottello mi è venuto dietro, anche lui aveva un bel cazzo e mi ha penetrata, era un po’ impedito dalla pancia ma è stata una favolosa scopata, essendo già partito nella mia bocca, non finiva più di stantuffare dentro di me, sentivo il suo respiro affannoso e io ho goduto tantissimo, poi ha eiaculato ma ha tirato fuori il cazzo ed è partito sulle mie natiche, ho sentito lo sperma colarmi tra le natiche e sullo sfintere e poi lungo le cosce.

E’ stata poi la volta di Riccardo, ma ha voluto che mi coricassi sul divano, è venuto tra le mie gambe e mi ha penetrata, mi ha baciata sulla bocca e mi ha scopata come un torello scatenato io ho avuto un bellissimo orgasmo e infine quando ha eiaculato dentro di me mi ha abbracciata forte e mi ha ringraziata. Erano le due di notte ed ero soddisfatta pensavo di andare a casa ma non era finita, sono tornati in tavola degli stuzzichini e un paio di bottiglie di vino, io non ho bevuto ma mi è tornata la fame e ho mangiato.
Mi sono guardata intorno e ho visto i 6 uomini che mi avevano riempita di sperma, che erano ancora tutti con il cazzo duro, ho guardato Bruno per capire le sue intenzioni, ma mi si è avvicinato Giuseppe chiedendomi se poteva mettermelo nel culo.

_ “E no ragazzi siete partiti tutti una volta e qualcuno anche due, se volete mettermelo tutti nel culo per farvi partire tutti dobbiamo stare qui fino alle 10 di mattino”, la risata è stata generale, ma Bruno mi ha chiesto di mettermi alla pecorina sul divano, io rassegnata ho ubbidito.
_ “Almeno ne voglio uno in figa”.
Antonio si è coricato sul divano e io gli sono andata a cavalcioni mi sono infilata il cazzo nella figa appiccicaticcia di sperma e mi sono sistemata bene su di lui, ho sentito che Bruno invitava gli altri a masturbarsi in modo da non essere troppo lunghi a venire, il primo è stato Giuseppe, avevo già il culo dilatato e pieno di sperma di mio marito, quindi il cazzo è entrato facilmente, appena è stato tutto dentro si è fermato per godersi la penetrazione, io avevo figa e sfintere che si contraevano e sentivo le pulsazioni dei cazzi, ero eccitatissima, poi Giuseppe ha iniziato a incularmi è stato fantastico anche se Antonio da sotto stava fermo io godevo come una vacca ed ho raggiunto l’orgasmo urlando tutto il mio piacere, infine ho sentito lo sperma inondarmi l’intestino e poi lentamente il cazzo uscirmi dal culo.

E’ stato subito sostituito da quello di Giovanni che ha preso subito ad incularmi, ero dilatata e lo sperma mi colava lungo le cosce, continuavo a godere poi ho sentito lo sperma di Antonio inondarmi la vagina e subito dopo nuovamente riempire l’intestino, ero esausta e soddisfatta ma volevo accontentarli tutti, mi sono alzata e messa alla pecorina, ed è stata la volta di Riccardo, il suo cazzo è entrato nel mio ano in quel lago di sperma e si è messo ad incularmi, è durato molto ed io mi sono masturbata raggiungendo l’orgasmo ed infine anche lui ha depositato il suo sperma nel mio intestino, ma non si è tolto è rimasto dentro di me mentre il suo cazzo perdeva consistenza, poi ho sentito caldo dentro l’intestino, quel porco di mio marito gli aveva detto di pisciarmi in culo, io cercavo di respirare profondamente per far risalire il liquido dentro di me ma lui ne ha fatta veramente tanta e mentre ancora pisciava la sua urina mi usciva dallo sfintere dilatato.

Quando si è tolto dal mio ano è uscito uno zampillo di pipì ma non ha fatto desistere Renato che è venuto subito dietro di me e noncurante del liquido che usciva mi ha messo il cazzo in culo, anche se la pancia lo impediva un po’ è stata una inculata con dei momenti di piacere intenso, infine anche lui ha scaricato il suo sperma nel mio intestino, ma anche lui è rimasto dentro di me e infine mi ha riempita di pipì, anche se cercavo di stringerlo il mio ano era dilatato e molta pipì è uscita e quando si è tolto dal mio culo è uscito il resto della pipì. Ero ancora inginocchiata alla pecorina ed ho sentito caldo sulle natiche, mi sono voltata e Bruno, Giuseppe e Antonio erano lì con il cazzo in mano e mi stavano annaffiando con il loro piscio, ho fatto passare una mano tra le gambe e con il liquido mi sono pulita dello sperma, ho aspettato che finissero e con il loro aiuto mi sono rimessa in piedi.

Il divano era tutto bagnato di sperma e piscio, io ho preso una tovaglia e me la sono messa intorno alla vita per pulirmi ed asciugarmi, dal mio ano continuava ad uscire del liquido e dove mi spostavo lasciavo una scia.
_ “Adesso questa porcata la pulite voi, io vado a dormire”.
_ “Non ti preoccupare ci pensiamo noi, alla prossima” mi ha risposto Giuseppe.
Non mi sono rivestita, mi sono messa solo la maglietta e il giubbino e sono salita sullo scooter avvolta con una tovaglia asciutta, ho guardato i cinque che sulla porta nudi mi salutavano, che nottata.
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