orge
108 - Un enorme cazzo per le mie amiche
di stinf
24.09.2024 |
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"Ci siamo seduti per mangiare, prima gli antipasti che avevamo portato noi e poi il minestrone che c’era sulla stufa, era talmente buono che ne abbiamo preso..."
CAPITOLO 108Era passato un po’ di tempo ma il cazzo di Roberto mi era rimasto impresso nella mente, quando scopavo con mio marito alcune volte pensavo a lui che mi violentava e mi sfondava il culo, mi eccitavo tantissimo, e un paio di volte mentre lui partiva gli ho sussurrato all’orecchio che avevo voglia di quel cazzo e lui eccitatissimo mi distruggeva e godevamo come dei ricci tutti e due. Poi pensandoci bene mi è venuto in mente che ai primi di dicembre come tutti gli anni saremmo andati alla “Fiera fredda” che si svolge proprio a Borgo, mi sarebbe piaciuto portarmi dietro Ornella sul mio camper e dirlo anche a Lina se voleva venire anche lei e fargli conoscere Roberto e il suo pisello.
Eravamo verso la fine di novembre ed ho telefonato a Roberto.
_ “Ciao sono Laura, ti ricordi di me?”.
_ “Come faccio a dimenticarmi di te, mi hai fatto passare una bellissima giornata”.
_ “Io e Bruno come tutti gli anni veniamo alla Fiera Fredda a Borgo con il camper, ho pensato molto al tuo cazzo nella mia figa ma non credo di riuscire a prenderlo ma ho due amiche che non gli dispiacerebbe essere sfondate da te”.
_ “Venite pure io sono disponibile quando volete, e con i camper potete parcheggiare nel mio cortile, ho una casa indipendente con tutto lo spazio che volete, e poi vi posso anche ospitare a dormire in casa mia”.
L’ho ringraziato e salutato soddisfatta, ho telefonato subito ad Ornella gli ho spiegato la situazione e lei sentendo le dimensioni del cazzo ne è rimasta entusiasta, ma c’era un ma, il marito lavorava e durante la settimana non poteva venire, c’è stato un attimo di silenzio.
_ “Convincilo a lasciarti venire da sola con me”.
_ “Stasera glie ne parlerò e poi ti faccio sapere” mi ha risposto lei.
Ho poi telefonato a Lina e lei quando ha sentito la mia voce è stata contenta e io gli ho subito detto il perché della telefonata.
_ “Noi i primi di dicembre andiamo alla Fiera a Borgo, venite anche voi?”.
_ “Io verrei volentieri ma a Carlo non piace andare in camper col freddo”.
_ “Ti spiego la situazione, possiamo parcheggiare nel cortile di una casa e attaccarci alla luce, quindi non c’è problema per scaldarsi basta avere una stufetta elettrica se non ti basta quella a gas, poi c’è un trentenne con un cazzo molto più grosso di una latina di birra”.
_ “Veniamo”.
_ “Forse viene anche una mia amica senza il marito”.
_ “Fantastico” è stata la risposta di Lina.
Il giorno dopo mi ha telefonato Ornella confermando che sarebbe venuta da sola, io ho subito telefonato a Roberto e ci siamo messi d’accordo. I primi di dicembre siamo passati a prendere Ornella e poi con Lina ci siamo trovati a Genola e una volta fatte le presentazioni siamo andati a Borgo, Roberto ci aspettava al parcheggio camper e anche qui fatte le presentazioni lo abbiamo seguito con i camper, abitava in una piccola cascina appena fuori dal paese, abbiamo parcheggiato nel cortile e ci siamo attaccati alla luce così abbiamo potuto accendere le stufette elettriche.
Siamo entrati in casa e ci siamo accomodati in un ampio salone con un camino acceso, ovviamente erano accesi anche i termosifoni per scaldare le altre stanze. Di fianco al salone c’era una cucina arredata in modo rustico e con una stufa a legna e sopra una pentola che cuoceva.
_ “Cosa ci hai preparato” ho chiesto a Roberto.
_ “Non sapevo cosa volevate mangiare allora ho preparato un minestrone con tante verdure del mio orto, verza, fagioli e cotenna di maiale, spero non vi dispiaccia”.
A Lina e ad Ornella non interessava il mangiare, si mangiavano Roberto con gli occhi, io con una gomitata le ho riportate alla realtà, abbiamo scaricato le nostre provviste e visto che era mezzogiorno ci siamo messi a tavola, nella casa faceva caldo e Lina è rimasta in gonna e camicetta e ha subito messo in mostra le tette, mentre Roberto preparava il tavolo. Ci siamo seduti per mangiare, prima gli antipasti che avevamo portato noi e poi il minestrone che c’era sulla stufa, era talmente buono che ne abbiamo preso tutti due piatti, il tutto annaffiato da un buon nebbiolo. Ci siamo trasferiti nel salone con il camino acceso, abbiamo chiuso gli scuri e spente le luci, bastava la fiamma del camino a rischiarare l’ambiente. Il salone aveva un angolo bar con tre sgabelli, un enorme tappeto con sopra un tavolino davanti al camino con dietro un grosso divano e ai lati un altro divano a due posti e una grossa poltrona, ci siamo seduti io e Bruno sul divano piccolo, Carlo sulla poltrona e Lina e Ornella sul divano grande. Faceva molto caldo e Lina si è tolta la gonna e la camicetta, seguita da Ornella e da me, siamo rimaste tutte in body e calze. Roberto ha portato sul tavolino dei bicchieri e alcune bottiglie di grappa e altri liquori, mentre bevevamo Lina e Ornella hanno iniziato a mettersi le mani addosso toccandosi le tette e i capezzoli, stavano facendo conoscenza.
Mi sono spogliata anche io ed ho infilato una mano nei pantaloni di mio marito che aveva già il cazzo duro pregustandosi lo spettacolo, dopo che abbiamo bevuto Carlo e Roberto hanno tolto le bottiglie di liquore e il tavolino, così Lina e Ornella si sono coricate sul tappeto davanti al fuoco e si sono fatte un 69, nel frattempo si è spogliato anche Roberto, aveva già il cazzo abbastanza duro, io l’ho fatto avvicinare l’ho preso in mano, era veramente grosso, la cappella era normale e anche i primi centimetri erano accettabili ma poi il cazzo faceva uno sbalzo e si ingrossava subito in modo esagerato e continuava a ingrossarsi fino al pube, la mia lingua ha leccato la cappella e presa in bocca poi ho leccato tutta l’asta mentre con una mano gli strizzavo i testicoli, ho leccato alcune goccioline di piacere che uscivano dalla cappella, la voglia di prenderlo era tanta ma tenendolo in mano mi chiedevo come avrei fatto.
Dopo aver goduto con un bel 69 Lina e Ornella si sono accorte che Roberto era vicino a me nudo e con il cazzo duro l’hanno preso per mano e l’hanno fatto spostare davanti al fuoco si sono strusciate su di lui accarezzandolo tutto poi si sono inginocchiate e hanno preso il cazzo tra le loro bocche e l’hanno succhiato e leccato per bene, l’hanno poi fatto coricare sul tappeto, io mi sono avvicinata ed ho spalmato il cazzo di olio di cocco, poi Lina un po’ troppo in fretta e senza farsi dilatare gli è andata a cavalcioni, si è aperta le labbra della figa e l’ha appoggiata sulla cappella e poi ha spinto, ma entrata la cappella e la parte accettabile del cazzo anche per lei era troppo grosso, si è trastullata con quello che gli entrava dentro ma poi ha desistito.
_ “Provaci tu se ci riesci” ha detto Lina rivolgendosi ad Ornella.
Ornella non se lo è fatto dire due volte, io gli ho messo un po’ d’olio di cocco in figa entrando dentro di lei con quattro dita e cercando di dilatarla, poi lei è andata su Roberto e stando chinata si è infilata tutto in cazzo in figa, lui non se lo aspettava e appena è stato tutto dentro da sotto si è messo a scoparla. Ornella ha raggiunto quasi subito l’orgasmo urlando, poi si è tolta e coricata sul tappeto a gambe larghe, Roberto si è inginocchiato le ha alzato le gambe sulle sue spalle e l’ha penetrata, io ero dietro di loro ed avevo una bella visuale, vedere quel grosso palo entrare in figa mi ha eccitata tantissimo, anche se in quella vagina io avevo già infilato tutta la mano, mi sono alzata e mi sono seduta sul cazzo di mio marito infilandomelo in figa e mentre mi muovevo su di lui mi sono masturbata, Lina mi ha vista ed è venuta ad inginocchiarsi davanti a me, mi ha spostato la mano ed ha incollato le labbra sul clitoride, la sua lingua come sempre era fantastica e lentamente mi ha fatto raggiungere l’orgasmo.
Roberto continuava a scopare Ornella che urlava dal piacere, io e Lina per non perderci lo spettacolo ci siamo sedute sul tappeto dietro ai due che scopavano, mi sono unta le dita e ne ho messe due in figa a Lina, ma trovandola larga le dita sono diventate tre, mentre gli massaggiavo l’interno della vagina guardavamo i due che scopavano. Ornella doveva avere un orgasmo dietro l’altro e urlava godendo come una matta mentre Roberto adesso la scopava con una foga che non avevo mai visto. Le mie dita nella figa di Lina sono diventate quattro cercavo di dilatarla più che potevo mentre lei mi accarezzava e non staccava gli occhi dal cazzo di Roberto. La scopata è stata interminabile poi lui con dei colpi tremendi ha raggiunto l’orgasmo rimanendo più che poteva dentro di lei e nonostante il cazzo la tappasse per bene, rivoli di sperma colavano tra le natiche di Ornella.
Lentamente e a malincuore Roberto si è sfilato dalla figa, Ornella è rimasta lì stravolta e con le gambe aperte, il suo stomaco e la pancia sussultavano, la figa è rimasta dilatata e lo sperma colava fuori, si vedeva l’utero galleggiare in un mare di sperma, lei non riusciva a concentrarsi e contrarre i muscoli della vagina. Lina gli è andata tra le gambe ed ha preso in bocca il clitoride leccandolo e mordendolo, poi con la lingua è scesa sulla vagina e l’ha leccata per bene mentre questa si richiudeva. Roberto aveva il cazzo quasi moscio allora Lina l’ha fatto coricare e gli è andata sopra e con il mio aiuto il cazzo gli è entrato quasi tutto in figa. Si è mossa su di lui facendo attenzione che non uscisse, mi sono avvicinata a Roberto, e per eccitarlo sono andata a cavalcioni sulla sua bocca dandogli la figa da leccare, ho preso i capezzoli di Lina tra le dita e li ho pizzicati a sangue, infine ho incollato le mie labbra sulle sue e ci siamo baciate a lungo.
Stuzzicandolo così e rilasciandogli anche alcune gocce di pipì in bocca a Roberto il cazzo è tornato bello duro, mi sono tolta e Lina ha iniziato ad emettere piccoli urli che non si capiva se erano di piacere o di dolore, dopo alcuni minuti che aveva dentro il cazzo si sono rotolati sul tappeto e Roberto gli è andato sopra e con delicatezza si è messo a scoparla, Lina gli ha circondato i fianchi con le gambe e ad ogni affondo lei mandava un piccolo urlo, si vedeva che godeva, poi ad un certo punto visto che la figa si era adattata al grosso cazzo, lui si è messo a scoparla seriamente. Meno male che eravamo in campagna lontani da altre case, Lina urlava come una matta e dimenava la testa da una parte all’altra sembrava un’indemoniata, la scopata è stata interminabile, poi Roberto l’ha riempita di sperma, è ancora stato a lungo con il cazzo nella sua figa anche perché lei lo bloccava con le gambe attorno ai fianchi, poi lentamente si è ammosciato ed è scivolato fuori seguito da un po’ di sperma. Anche Lina è rimasta lì diversi minuti con le gambe aperte a sussultare con la figa dilatata poi lentamente si è alzata e si è seduta sul sofà accanto ad Ornella.
Carlo e Bruno erano lì con il cazzo duro e io avevo voglia, ed ero anche pentita di non essermelo infilato in figa quando non era duro come aveva fatto Lina, non mi piaceva molto Carlo ma avevo voglia, l’ho fatto sdraiare e gli sono andata a cavalcioni infilandomi il cazzo in figa, non era un gran che ma mi dovevo accontentare, Bruno mi è venuto dietro e senza lubrificarmi mi ha aperto le natiche, ha puntato la grossa cappella vicino al cazzo di Carlo, ha spinto ed è penetrato nella mia vagina. Con due cazzi nella figa le cose sono cambiate, anche se il cazzo di Carlo era abbastanza piccolo ho iniziato a godere raggiungendo in breve l’orgasmo, Carlo non è durato molto ed è partito, il cazzo gli è diventato subito molle e lui si è sfilato da sotto di me, mentre Bruno continuava a scoparmi facendomi raggiungere un altro orgasmo, poi mentre sussultavo ancora dal piacere è uscito dalla mia vagina e me lo ha messo nel culo, mi sono passata una mano tra le gambe e mi sono masturbata raggiungendo un altro orgasmo mentre Bruno mi riempiva il culo di sperma.
Ci siamo lavati e rivestiti e per cena siamo andati a mangiare in Fiera a base di lumache e birra, poi ci siamo presi un panettone ai pistacchi e un po’ di birre artigianali e siamo tornati ai camper. Roberto pensava di continuare l’orgia del pomeriggio ma Lina e Ornella hanno chiesto una pausa, siamo saliti tutti sul camper di Lina meno Roberto che il giorno dopo si doveva alzare presto. Abbiamo stappato le birre e aperto il panettone poi sono arrivati i commenti sul cazzo e sulle fighe distrutte.
_ “Io un mostro così non l’avevo mai visto, Laura e altre amiche mi hanno messo la mano in figa ma avevano tutte la mano sottile di una donna e non è come essere scopata da quel cazzo, la mano se te la infila una donna viene usata con delicatezza, quando Roberto mi ha scopata ho goduto tantissimo non lo nego, ma alla fine tu sei sotto e lui ti monta e tu subisci, un uomo difficilmente adopera la testa quando ti scopa” ha commentato Ornella.
_ “Io invece un cazzo così lo desideravo tantissimo e quando non riuscivo a farlo entrare dentro ero incazzatissima, poi facendolo entrare da molle è stata tutta un’altra cosa e quando era sopra di me che mi scopava con il cazzo duro ho goduto come una matta anche se adesso ho ancora mal di pancia, non so voi come la pensate ma me lo farei ancora domani pomeriggio mi piacerebbe che mi entrasse da duro” è stato il commento di Lina. Sembrava un consiglio di guerra e quando abbiamo finito le birre e il panettone abbiamo deciso di divertirci anche l’indomani, abbiamo salutato Lina e Carlo e siamo saliti sul nostro camper, la temperatura era ottima e ci siamo spogliati e siamo andati a letto, Ornella ha voluto stare in mezzo e ci siamo addormentati quasi subito.
Al mattino verso le 8 mi sono sentita toccare il culo, mi sono girata e Ornella ha incollato le labbra sulle mie e poi mi ha infilato la lingua in bocca, io l’ho abbracciata e mi sono accorta che lei muoveva il culo contro la pancia di mio marito, ho infilato la mano tra le sue gambe e ho trovato una figa bagnatissima, gli ho infilato due dita dentro ed ho sentito nel suo ano il cazzo di mio marito, lui stava fermo e lei si inculava, dopo un po’ ha stretto forte le gambe e ha raggiunto l’orgasmo.
_ “Sei proprio una vacca farti inculare di primo mattino”.
_ “Non è colpa mia, tuo marito aveva il cazzo duro e io me lo sono infilato tra le gambe, me lo sono messo in figa ma dopo un po’ è uscito, ho spinto perché rientrasse ma lui ha preso un’altra strada e una volta dentro ho continuato”.
Io sono scesa dal letto per preparare la colazione, Bruno l’ha fatta mettere con la pancia su di un cuscino e ha continuato ad incularla e poi si è scaricato nel suo intestino.
La mattinata l’abbiamo occupata a girare per alcune strade di campagna ci siamo vestite con calze e reggicalze e tutte e tre avevamo delle pellicce finte ed abbiamo fatto una marea di foto in mezzo ai campi e alle siepi piene di brina. A mezzogiorno siamo tornati alla cascina, Roberto era appena arrivato, siamo andate in cucina, ci siamo tolte le pellicce e abbiamo preparato una bella spaghettata, abbiamo mangiato e bevuto poi ci siamo spostati nel salone davanti al camino acceso. Noi tre ci siamo spogliate nude, abbiamo spogliato anche Roberto e ci siamo messe a torturarlo con le lingue, io gli leccavo e mordevo un capezzolo mentre Ornella faceva altrettanto con l’altro. Lina invece si dedicava al cazzo lo leccava e lo succhiava, poi gli ha infilato una mano in mezzo alle natiche e gli ha messo un dito in culo, dopo un po’ le dita sono diventate due. Carlo si era spogliato nudo mentre Bruno guardava seduto in poltrona, io avevo capito le intenzioni di Lina, che a un certo punto si è coricata e ha invitato Roberto a fare un 69, lui gli è andato a cavalcioni e si è tuffato con la testa fra le sue gambe, mentre lei gli ha aperto le natiche e si è messa a leccargli lo sfintere inondandolo di saliva e poi si è dedicata al cazzo.
Io e Ornella abbiamo tenuto le natiche aperte a Roberto mentre Lina non potendo prendere il cazzo in bocca gli leccava e mordeva i testicoli, Carlo gli è venuto dietro e si è messo a fregare la cappella dura sullo sfintere, io con la mano libera ho pizzicato a sangue un capezzolo di Roberto, poi Carlo è entrato nel suo culo e si è messo a montarlo, l’inculata è durata poco e poi Carlo è partito nel suo intestino.
Ci siamo spostati, Lina è rimasta coricata mentre Roberto si è inginocchiato tra le sue gambe, noi le abbiamo tenute alte e aperte, la figa di Lina grondava di umori lui si è preso il cazzo in mano l’ha spalmato di olio di cocco poi ha fregato un po’ la cappella sul clitoride e poi tra le labbra aprendola bene, infine ha spinto e vedendo che lei si irrigidiva non si osava a penetrarla, ci ha provato alcune volte ma si vede che aveva paura di fargli male.
_ “Me lo vuoi spingere questo cazzo in figa”, ho sbottato infine Lina.
Ho fatto colare un bel po’ di olio di cocco nella vagina aperta, Roberto si è riposizionato ha puntato nuovamente il cazzo sulla vagina mentre io l’allargavo con le mani, ha spinto ed è entrato, Lina ha urlato e lui si è coricato su di lei è stato un po’ fermo mentre lei sussultava, poi lentamente si è messo a scoparla, lei si mordeva le labbra e si lamentava poi lentamente i lamenti sono finiti, si è messa ad ansimare e a godere. Lo ha incitato a sfondarla e lui non si è fatto pregare, gli affondi di quel palo nella figa erano violenti, si è messo ad alternare con affondi più profondi e altri più delicati, poi si è rimesso in ginocchio e l’ha scopata con più delicatezza tirando fuori completamente il cazzo dalla figa per poi penetrarla nuovamente, infine si è nuovamente coricato su di lei le loro bocche si sono unite in un bacio passionale mentre la riempiva di sperma. E’ rimasto coricato su di lei per un bel po’ mentre Lina si riprendeva e lo accarezzava baciandolo. Roberto si è rialzato sfilando il grosso palo dalla vagina che è rimasta ben dilatata, Carlo si è inginocchiato tra le gambe della moglie ed è andato a leccare la figa e lo sperma che colava mentre lei gli dava del porco e del cornuto.
Ornella era eccitatissima come me aveva assistito da vicino la scopata e non vedeva l’ora che quel cazzo tornasse duro per prendersi la sua parte, mentre Lina era ancora sdraiata sul tappeto e leccava il cazzo di Roberto, io e Ornella ci siamo coricate sul divano e ci siamo fatte un bel 69, anche io ero eccitatissima ed ero tutta bagnata e appena lei si è messa a leccarmi il clitoride ho raggiunto un fantastico orgasmo pensando di avere quel grosso cazzo in culo che mi sfondava. Anche lei stava godendo poi Bruno si è infilato dietro di me e mi ha messo il cazzo in figa e mi ha scopata mentre Ornella gli leccava i testicoli, poi mio marito si è fermato, io ho preso il clitoride tra i denti e con la lingua l’ho leccato, lei ha raggiunto l’orgasmo, mio marito ha ripreso a scoparmi e mentre con la lingua raccoglievo gli umori di Ornella io ho nuovamente raggiunto l’orgasmo sentendo il cazzo di mio marito che andava su e giù dentro di me, e dopo alcuni affondi prepotenti mi ha riempito la figa di sperma, lentamente si è tolto e buona parte dello sperma è colato nella bocca di Ornella.
Ci siamo ricomposti e nel frattempo Lina con la lingua aveva fatto tornare bello duro il cazzo di Roberto, Ornella si è inginocchiata appoggiando la pancia sul divano, io gli sono andata dietro e gli ho leccato lo sfintere facendo colare la saliva anche sulla figa che comunque era bagnatissima, poi mi sono tolta e il mio posto l’ha preso Roberto con il suo palo in mano, l’ha penetrata alla pecorina, io mi sono seduta vicino a lei tenendogli la mano e la scopata è iniziata, Roberto inizialmente è stato delicato e lei quasi subito ha avuto un orgasmo, poi Ornella ad ogni affondo di quel cazzo mandava dei piccoli urli di piacere, lui si è messo a scoparla con più foga affondando sempre di più dentro di lei con prepotenza, lei mi ha stretto forte la mano ed ha continuato a godere e ad avere un orgasmo dopo l’altro, la scopata era interminabile e infine Roberto è rimasto tutto dentro di lei ed ha eiaculato riempiendoli la vagina di sperma e lei è crollata a peso morto sul divano. Sono rimasti uno dentro l’altra mentre lo sperma colava lungo le gambe di Ornella e quando il cazzo è stato molle è sgusciato fuori, io l’ho preso in bocca e l’ho leccato ripulendolo per bene, l’ho guardato e ho pensato che avrei organizzato un incontro con Roberto e quel cazzo l’avrei preso in figa anche io.
A cena siamo andati nuovamente in Fiera e quando siamo tornati era tardi ed eravamo stanchi siamo andati ognuno sul proprio camper a dormire e il giorno dopo siamo ritornati a Torino, Ornella aveva mal di pancia e penso anche Lina, ma erano soddisfatte da quella esperienza, Ornella mi ha detto che il prossimo anno sarebbe nuovamente venuta a raccogliere funghi così potevamo invitare Roberto.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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