orge
36 - Il culo della contadinotta
di stinf
20.03.2022 |
29.891 |
36
"_ “Quindi non ti dispiace se una sera si ferma a dormire da me”..."
CAPITOLO 36Mi ero divertita con Sandra a casa sua anche se il cazzo del marito era stato inopportuno, ma lei mi piaceva un sacco e mi sono messa in testa di fargli provare un cazzo vero. Andavo due volte la settimana al mercato e poi andavo con Sandra a prendere il caffè, parlavamo molto di sesso, e lei si lamentava che con suo marito sentiva poco e si eccitava solo se pensava a me o a qualcuno che la violentava.
_ “Devi provare un altro cazzo un po’ più consistente, se vuoi organizziamo a casa mia”.
Ma lei era titubante e mi chiedeva quando ci saremo riviste a casa sua, e io gli ho risposto che la volevo una notte da me noi due sole o con un altro uomo se voleva.
_ “Giulio non mi lascia dormire una notte fuori, ma insiste che tu venga da noi”.
_ “Tu digli che me lo chieda lui”.
Al sabato Giulio mi ha presa in disparte:
_ “Vieni oggi da noi?”.
_ “Vedi Giulio io sono una lesbica e mi piacciono le donne, anche se tu mi hai scopata e mi hai fatto godere, a me gli uomini interessano molto poco, però mi piace Sandra e sono disposta a venire a letto anche con te, ma devi concedermi dei momenti da sola con lei se non sei geloso”.
_ “Non sono geloso di te, e da quando sei stata con lei, Sandra è più eccitata e gode molto di più anche con me”.
_ “Quindi non ti dispiace se una sera si ferma a dormire da me”.
_ “Perché non vieni tu da noi, vi lascio da sole”.
_ “Se viene da me è un’altra cosa e siamo libere di godere senza che tu ci senta se godiamo ad alta voce, pensaci”.
Ci ha pensato su un lungo momento e poi rassegnato:
_ “Va bene e quando volete stare da sole”.
_ “Per me va bene anche lunedì”.
Giulio ha parlato in disparte con Sandra e poi mi ha confermato che me la lasciava dal lunedì pomeriggio, e il martedì mattina doveva trovarsi al mercato alle 7, ci siamo salutati e io sono andata verso casa. Ci pensavo ma non sapevo dove trovare un cazzo, lunedì era troppo presto, e poi mi è venuto un lampo, Nicola il barista.
Anche se non l’avevo più rivisto era l’unico che mi veniva in mente e ho deviato nella prima via per andare verso il suo bar, sono entrata e lui è rimasto di stucco, non ci eravamo lasciati tanto bene.
_ “Come mai da queste parti”.
_ “Ho bisogno di un piacere”.
_ “Chiedimi quello che vuoi”.
_ “Saresti libero lunedì dalle 17 in poi”.
_ “Potrei chiedere a mio figlio di sostituirmi”.
Gli ho spiegato le mie intenzioni dicendogli che doveva scopare una mia amica, e se possibile anche metterglielo nel culo, ma doveva presentarsi pulito e profumato, sbarbato e vestito bene, essere delicato e di fare solo quello che gli dicevo io e con molta delicatezza, lui ha accettato e ci siamo dati appuntamento a casa mia per le 17, gli ho anche detto di portare qualche dolce e da bere.
Ho passato una domenica un po’ agitata pensando a quello che sarebbe successo il giorno dopo, a come avrei potuto convincerla a scopare con Nicola e poi prenderlo nel culo. Il lunedì all’una sono passata a prendere Sandra, Giulio mi aveva preparato una borsa con frutta e verdura, l’ho salutato dandogli un bacetto sulle labbra e ce ne siamo andate, avevo già preparato il pranzo e la cena, ci siamo messe in libertà e abbiamo mangiato, poi ci siamo spogliate nude e ci siamo sedute sul divano sbaciucchiandoci, ma Sandra era taciturna, forse era indecisa e aveva paura.
_ “Questa sera se vuoi viene un mio amico o non sei convinta di andare a letto con un altro uomo”.
_ “Lo voglio ma ho paura”.
_ “La prendi la pillola”.
_ “Sì la prendo, ma chi è quest’uomo”.
_ “E’ un amico con cui ho avuto una breve storia, ma adesso non ci frequentiamo più, è un uomo più vecchio di noi di una quindicina di anni ma ha un bel cazzo e lo sa usare veramente bene”.
_ “Devo fare le corna a mio marito”.
_ “Non sono corna, tu quando lo vedi non devi pensare a niente, lui non è una persona con un volto, lui per te è solo un cazzo che tu adoperi per godere, ti deve interessare solo quello, se ci riesci passerai dei momenti favolosi sia oggi che un domani quando lo farai con tuo marito” vedevo che non era molto convinta.
_ “Tu fai presto a parlare perché l’hai sempre fatto ma per me è la prima volta”.
_ “Hai ragione, ma sei con me e io ti posso far superare questa tua paura standoti vicina, mentre se fai un’esperienza del genere con tuo marito, lui ti butta tra le braccia di uno qualsiasi pur di soddisfare se stesso e i suoi bollori fregandosene di te e di quello che pensi, non è meglio che per la prima volta essere con una donna che ti aiuta non sia meglio?” mi ha dato ragione e mi ha detto di sì.
Era più convinta e siamo andate a letto, ha voluto subito fare un 69 e abbiamo goduto tantissimo, lei nonostante le titubanze era già molto bagnata, segno che il pensare di essere scopata da uno sconosciuto l’aveva eccitata, io mi sono dedicata a lei baciandola e penetrandola con le dita facendola godere, poi l’ho fatta mettere con la pancia sotto le ho allargato le natiche e gli ho leccato lo sfintere, lei sussultava di piacere.
_ “Lo prendi in culo?”.
_ “Si qualche volta per accontentare Giulio”.
Mi sono bagnata un dito con l’olio di cocco e l’ho penetrata delicatamente nell’ano, l’ho unta bene e inculata delicatamente, l’ho fatta poi girare verso di me gli ho aperto bene le gambe, mi sono nuovamente unta le dita e mentre ci davamo un bacio con un abbondante scambio di saliva, ho infilato il pollice nella vagina e l’ho scopata, poi le ho infilato anche l’indice leggermente nel culo, lei si è irrigidita un attimo ma poi mi ha stretta forte baciandomi con più foga, io lentamente ma inesorabilmente ho affondato le dita in figa e nell’intestino più che potevo. Rimanendo poi ferma a lungo, roteavo solo il pollice nella vagina. Sentivo lo sfintere di Sandra che si contraeva, con il pollice riuscivo a toccargli l’utero, ho sfilato le dita e me le sono bagnate nuovamente, ho rimesso il pollice nella vagina e l’indice e il medio li ho puntati sullo sfintere, ho incollato le mie labbra sulle sue ed ho spinto le dita dentro di lei. Le ho infilate dentro più che potevo specialmente le due nel culo, lei si è irrigidita ma poi lentamente si è rilassata, io l’ho pompata e dopo un po’ si è messa a sussultare dal piacere e ha raggiunto l’orgasmo, sono rimasta con le dita dentro di lei a lungo mentre Sandra mi dava dei bacetti e mi accarezzava il volto, sentivo lo sfintere che continuava a contrarsi e ho continuato a tenere le dita ferme dentro, volevo solo dilatarle l’ano per non farla soffrire troppo la sera con il cazzo di Nicola.
Ci siamo alzate dal letto che erano le 16 abbiamo mangiato un po’ di frutta poi ho preparato il tavolo per la cena e tirato fuori dal frigo una torta salata e degli involtini di carne da far scaldare, poi ci siamo sedute sul divano.
_ “Nicola dovrebbe arrivare alle 17, sei in forma?”.
_ “Sì sono molto eccitata ma tu stammi vicino”.
_ “Non ti preoccupare, ti starò più che vicino e condurrò io il gioco stai tranquilla, quando arriva mi alzo io e tu rimani nel letto”.
Mancava poco alle 17, siamo tornate in camera da letto, abbiamo fatto buio e acceso solo la pietra di sale che è sul mio comodino e che fa una luce rossiccia e fievole, ci siamo coricate, anche io ero molto eccitata e ho infilato una mano tra le cosce di Sandra, avrà avuto anche paura ma la sua vagina era un lago, ci siamo baciate finché non hanno suonato al campanello, mi sono alzata e sono andata ad aprire, Nicola è entrato, aveva un vassoio di paste e una bottiglia di prosecco, che io ho messo in frigo e una bottiglia di whisky.
_ “Raggiungici in camera fra cinque minuti completamente nudo e sii delicato se no ti castro”.
L’ho lasciato lì e ho raggiunto Sandra, lei mi ha abbracciata forte e le nostre bocche si sono nuovamente incollate, mi baciava con gli occhi aperti, sentivo il suo cuore che batteva forte, l’ho fatta inginocchiare sopra di me ed abbiamo ripreso a baciarci, ho preso i suoi capezzoli tra le dita ed ho iniziato a stuzzicarli, sentivo che lei fremeva dal piacere, poi è entrato Nicola, lei ha continuato a baciarmi, lui gli è andato dietro le ha accarezzato le natiche e la figa, Sandra ha avuto un brivido, poi si è chinato gli ha aperto le natiche e ha passato la lingua sullo sfintere e sulla figa, dopo un primo irrigidimento Sandra si è rilassata, lui è bravo a leccare, faceva scorrere la lingua in mezzo alle sue cosce mentre io le ho pizzicato più forte i capezzoli, sentivo che il piacere e la voglia aumentavano dentro di lei, con il piede ho toccato Nicola, lui si è inginocchiato e preso in mano il grosso cazzo, ha strusciato la cappella contro la figa e il clitoride.
Sandra ha smesso di baciarmi ed ha infossato il volto nel mio collo, sentivo il suo respiro ansimante e voglioso, poi Nicola è entrato dentro di lei con la cappella, io lo stavo guardando, lui è rimasto fermo poi è uscito ed ha fregato nuovamente la cappella sul clitoride, Sandra sussultava dal piace, poi ad un mio cenno Nicola è nuovamente entrato dentro di lei ma questa volta il suo cazzo è entrato tutto, Sandra mi ha stretta forte e i suoi respiri sono diventati più rumorosi. Nicola a questo punto ha iniziato a scoparla prima lentamente facendogli sentire bene il cazzo in tutta la sua lunghezza, e poi vedendo che godeva ha aumentato il ritmo. Sentivo che Sandra godeva e dimenava il culo, si è stretta fortissimo a me e ha raggiunto il suo primo vero orgasmo con un urlo di piacere.
Nicola ha continuato a scoparla e io a pizzicargli sempre più forte i capezzoli e lei dopo poco ha raggiunto un altro orgasmo, i suoi urli e mugolii erano continui, la sentivo tra le mie braccia che stava veramente godendo con un cazzo per la prima volta, anche Nicola stava per partire e gli ha dato dei colpi tremendi e poi l’ha riempita di sperma mentre lei raggiungeva un altro orgasmo.
Siamo rimasti tutti e tre fermi, Sandra tremava e Nicola ansimava, e io sentivo lo sperma che usciva dalla sua figa e colava sulla mia pancia, dopo un po’ il cazzo ha perso un po’ di consistenza e Nicola si è tolto e si è coricato vicino a noi, lei per la prima volta ha visto il suo volto.
_ “Grazie, non credevo si potesse godere così tanto”.
_ “Adesso vai a pulirlo con la lingua” gli ho detto.
Sandra si è inginocchiata tra le gambe di Nicola, ha preso in mano il cazzo che non era del tutto moscio e anche così sembrava grosso il doppio di quello di suo marito, poi l’ha preso in bocca e leccato per bene. Sotto i colpi della lingua e i tentativi di ingoio il cazzo è ritornato duro.
_ “Ma mi è entrato grosso così dentro?” ha chiesto meravigliata Sandra.
Io però avevo la figa che reclamava la sua parte e avevo voglia, ho fatto sdraiare Sandra vicino a me e gli sono andata sopra per fare un 69, lei mi ha attirata verso la sua bocca ed ha leccato i miei copiosi umori mentre io le ho allargato le labbra della figa ed ho leccato l’impiastro di sperma che aveva tra le gambe, poi le nostre lingue sono andate sui clitoridi e Nicola mi è venuto dietro, mi ha infilato il cazzo in figa, sentire entrare quel cazzo dentro me mentre Sandra mi leccava il clitoride è stato fantastico, poi Nicola mi ha scopata, sentivo la cappella arrivare fino in fondo alla vagina e sbattere contro l’utero, ho raggiunto in fretta l’orgasmo e poi ho spinto via Nicola, non volevo che partisse una seconda volta, la serata doveva essere tutta per Sandra.
Nicola c’è rimasto un po’ male ma poi è andato a lavarsi e noi simo rimaste ancora sul letto.
_ “Ti è piaciuto?”.
_ “Oh sì finalmente un cazzo, non credevo che ce ne fossero di così grossi, certo che quello di mio marito fa proprio pena”.
_ “Adesso puoi accettare quello che vuole tuo marito e fare lo scambio di coppia”.
_ “Va bene ma io adesso che l’ho provato voglio solo cazzi grossi e non coppie”.
_ “Tu imponiti a tuo marito digli che vuoi farlo con un singolo per adesso e scegli tu un bel cazzo sui giornali che compra tuo marito, lì ne trovi quanti ne vuoi”.
_ “Magari organizzo con Nicola e mio marito”.
Siamo andate anche noi in cucina ma non ci siamo lavate, Nicola stava scaldando la torta salata e gli involtini, non abbiamo mangiato molto ma il prosecco ce lo siamo scolato io e Sandra, poi abbiamo mangiato i dolci e bevuto ancora una bottiglia che avevo messo in frigo io, e dopo un paio di whisky, vogliosi siamo tornati a letto. Nicola si mangiava Sandra con gli occhi e non vedeva l’ora di riprendere a fare sesso con lei e io mi eccitavo da quella situazione.
A letto Nicola si è spupazzato Sandra baciandola e leccandola dappertutto, aveva il cazzo durissimo e conoscendo la sua resistenza ci avrebbe soddisfatte tutte e due, ho fatto andare Sandra a cavalcioni di Nicola, io ho preso in mano il grosso cazzo e l’ho aiutato a entrare nella figa bagnatissima e ancora piena di sperma, lei si è subito sbattuta su di lui come un’invasata e in breve tempo ha raggiunto l’orgasmo urlando di piacere, poi è crollata su di lui.
Hanno unito le loro bocche e Nicola la teneva stretta tra le sue braccia e inarcando il bacino continuava a scoparla con molta calma, e Sandra ha ripreso a gemere e godere, mentre io ho preso la mia inseparabile crema all’olio di cocco, ed ho iniziato a massaggiare lo sfintere di Sandra, poi il mio dito è entrato nell’ano, sentivo attraverso la sottile parete il cazzo che le scorreva dentro, poi le dita ben lubrificate sono diventate due e a questo punto l’abbiamo scopata e inculata e lei dopo un intenso e prolungato godimento ha raggiunto un altro l’orgasmo, ci siamo fermati aspettando che lei si riprendesse, sentivo lo sfintere che si contraeva attorno alle mie dita, e sentivo anche il mio basso ventre che reclamava, poi ho ancora messo nel suo ano una bella porzione di crema.
Ho fatto mettere Sandra sulla sponda del letto appoggiata con la pancia mentre Nicola gli è andato dietro, io mi sono seduta davanti a lei dandogli il clitoride da leccare, lui l’ha presa alla pecorina e lei a ogni affondo sussultava e gemeva di piacere, la sentivo godere tantissimo e ogni tanto quando riusciva a riprendere il bocca il mio clitoride lo morsicava, poi ha raggiunto l’orgasmo e mentre ancora sussultava di piacere Nicola ha cambiato buco, io tenevo la sua testa contro la mia figa e quando si è ritrovata la cappella in culo ha urlato, ma anche Nicola la teneva ferma appoggiando le mani sulla schiena. C’è stato un lungo momento di silenzio, Nicola non si muoveva e io gli accarezzavo la testa, lei aveva il volto tra le mie cosce e ansimava, se voleva era libera di ribellarsi, ma non l’ha fatto è rimasta lì ansimante.
_ “Mi fa male è troppo grosso da prendere in culo, io ho preso solo quello di mio marito”.
_ “Rilassati e resisti, Nicola è molto bravo vedrai che alla fine godi anche se ti brucerà un po’, adesso toccati il clitoride e pensa di essere legata e violentata fai volare la tua fantasia”.
Ho sentito che faceva passare la mano tra le gambe e che si massaggiava il clitoride io le ho preso i capezzoli tra le dita ed ho iniziato a torturarglieli mentre Nicola ha iniziato a muoversi lentamente nel suo culo andando sempre più in profondità, quando è stato tutto dentro Sandra aveva le lacrime agli occhi, io sono scesa dal letto ed ho preso la crema e mentre Nicola usciva dal culo l’ho nuovamente lubrifica e quando il cazzo è stato tutto fuori lo sfintere è rimasto aperto.
Tenevo le natiche aperte e Nicola dopo essersi nuovamente lubrificato il cazzo è entrato nell’ano e l’ha inculata con delicatezza ma senza più smettere, Sandra mandava dei gridolini di dolore, l’inculata è durata abbastanza poi Nicola ha riversato lo sperma nel suo intestino e si è fermato mentre lei si masturbava come una forsennata e infine ha raggiunto l’orgasmo. Nicola lentamente si è tolto, lo sfintere era completamente dilatato e stentava a chiudersi, ho preso la crema e l’ho massaggiata.
E’ risalita sul letto mi ha abbracciata e baciata e si è stretta a me con forza.
_ “Mi fa proprio male, ho mica dei tagli dietro”.
_ “Ma stai zitta che alla fine hai raggiunto l’orgasmo, comunque non ci sono danni stai tranquilla”.
Nicola dopo essersi lavato e tornato sul letto, adesso io volevo la mia parte, ho spinto Sandra tra le mie gambe e lei si è messa a leccarmela e a risucchiare i miei abbondanti umori, mentre Nicola mi metteva il cazzo in bocca, mi sono goduta il mio momento, lei mi leccava il clitoride e mi torturava i capezzoli mentre il cazzo nella mia bocca stava tornando duro e infine la lingua di Sandra mi ha fatto raggiungere l’orgasmo.
Sono scesa dal letto e mi sono coricata sulla sponda con le gambe larghe Nicola mi è venuto dietro e mi ha infilato il cazzo in figa e Sandra si è seduta di fianco a me e mi teneva le natiche larghe e guardava il cazzo che mi scopava. Il cazzo sbatteva contro il mio utero e io godevo per il grande piacere che provavo, e alla fine ho raggiunto l’orgasmo, mentre Sandra era sempre lì che guardava e mi teneva le natiche larghe, mi sono girata e ho detto a Nicola:
_ “Mettimelo in culo”.
Lui ha fregato la cappella umida dei miei umori sullo sfintere e sotto lo sguardo attento di Sandra mi è entrato tutto dentro, io ho sentito un po’ male e Nicola mi ha bloccato le mani e poi mi ha inculata, mi piaceva sentire le mani calde di Sandra sulle mie natiche mentre venivo inculata, ogni tanto Nicola usciva del tutto dal mio culo per poi entrarmi dentro di brutto fino in fondo. L’inculata è stata lunga e l’ano iniziava a bruciarmi, ma alla fine quando ho sentito lo sperma caldo nel mio intestino ho raggiunto l’orgasmo e sono crollata esausta, quando Nicola è uscito dal mio culo Sandra mi ha accarezzato delicatamente lo sfintere con le dita e poi è venuta a baciarmi.
Nicola si è vestito e se ne è andato mentre io e Sandra eravamo nude con l’intestino pieno di sperma, non avevamo voglia di andarci a lavare e siamo rimaste a letto a chiacchierare.
_ “Ho perso il conto delle volte che ho raggiunto l’orgasmo, ti ringrazio della bella giornata”.
_ “Adesso sai come si fa e cosa si prova con un bel cazzo, però ricordati che anche i cazzi più piccoli se adoperati bene ti fanno godere ugualmente”.
_ “Allora solo Giulio non lo sa adoperare, penso che gli farò tante corna, mi vuol vedere scopare con altri uomini e io l’accontento”.
Ci siamo coricate soddisfatte e ci siamo addormentate.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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