orge
43 - Finta rapina con stupro
di stinf
25.05.2022 |
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"Avevo le dita bagnate dei suoi umori e sono andata ad accarezzargli nuovamente lo sfintere, Sandra sussultava dal piacere, ho bagnato nuovamente le dita..."
CAPITOLO 43Andavo sempre al mercato a comprare la frutta e la verdura da Sandra e Giulio e sovente andavamo al bar a berci un caffè e a farci un po’ di confidenze, ma da sole con Sandra non ci eravamo più viste, non mi dispiaceva perché i miei rapporti sessuali con le persone non durano mai a lungo, una due o tre volte e poi le cose ripetitive mi stufano, non ho più stimoli, ed ho dei lunghi periodi di astinenza per poi cercare sensazioni nuove e persone diverse, però a loro mi ero affezionata e anche se non avevamo più rapporti intimi mi piaceva sentire le loro avventure. Sandra con la scusa di venire da me, di nascosto dal marito saltuariamente incontrava ancora Nicola e Renzo, ma con Giulio, suo marito, e Mario facevano coppia fissa per frequentare alcuni club privé.
Nel frattempo continuavo ad andare al parco a correre e lì avevo conosciuto Ivo e il suo cane, un camionista molto simpatico, e con lui c’è stata una bella amicizia, inizialmente senza sesso e poi per mia volontà abbiamo avuto alcuni rapporti, purtroppo per motivi di lavoro ha dovuto trasferirsi a Bergamo e ci siamo persi.
Un mercoledì al mercato c’era poca gente, sono passata per fare la spesa, ho detto a Giulio cosa desideravo.
_ “Preparagli la borsa noi andiamo al bar” è intervenuta Sandra.
Mi ha preso sotto braccio e ci siamo avviate, arrivate al bar ci siamo sedute nel solito angolino, e mi si è appiccicata.
_ “Perché noi due non facciamo più sesso” mi ha chiesto.
_ “Forse perché abbiamo esaurito la carica erotica e tu sei alla ricerca di grossi calibri, e poi io dopo un’abbuffata di sesso ho delle lunghe pause”.
_ “Con Giulio e Mario siamo andati in diversi privé e una sera mentre eravamo in un separé mi sono seduta sul cazzo di Mario, me lo sono piazzato bene in culo e poi davanti a Giulio mi sono fatta scopare da nove ragazzi”.
_ “Sarai soddisfatta di queste tue nuove esperienze, avranno avuto tutti dei bei cazzi”.
_ “I cazzi anche se discreti avevano poca resistenza e non mi sono soddisfatta del tutto, sul momento sono eccitata e godo ma mi manca l’adrenalina e poi quando tutto è finito mi sento svuotata e anche un po’ insoddisfatta, farlo in un privé è tutto scontato, cazzi ce ne sono a volontà, manca un po’ di pepe”.
_ “E’ vero tante volte è più l’adrenalina che ti fa godere, il cazzo è solo uno strumento” e mentre gli rispondevo mi sono tornate in mente le mie avventure al parco del Valentino.
_ “Perché non mi organizzi qualche bella sorpresa, così ci divertiamo ancora un po’ assieme”.
_ “Ormai sei cresciuta sessualmente, non dovresti più aver bisogno di me, comunque vedremo se mi viene in mente qualcosa te lo farò sapere”.
Ci siamo alzate e siamo tornate al mercato dove Giulio mi aveva preparato la borsa, ho pagato e sono tornata a casa pensando a cosa mi aveva chiesto Sandra, mangiato pranzo sono andata a farmi un riposino e pensando che Sandra se ne era fatti nove mentre aveva il cazzo di Mario in culo mi sono eccitata e mi sono fatta un ditalino, ho goduto ma non sono riuscita a dormire, mi sono alzata e sono andata al bar di Nicola, volevo farmi raccontare da lui qual era la situazione e cosa faceva con Sandra.
Arrivata al bar ho salutato Nicola ed ho notato che c’era anche suo figlio, mi sono seduta ad un tavolo e Nicola ha chiesto al figlio di stare al bancone e con due birre è venuto a sedersi al mio tavolo.
_ “Come mai sei venuta a trovarmi, hai voglia”.
_ “No sono venuta per farmi raccontare da te i rapporti che hai con Sandra, oggi l’ho vista al mercato e mi ha detto che non riuscite più a soddisfarla”.
_ “La tua amica è diventata insaziabile, ogni tanto mi telefona e viene al pomeriggio a casa mia e con Renzo ci diamo dentro senza risparmiarci, a noi sembra che quando se ne va sia soddisfatta”.
_ “A me ha detto che gli manca l’adrenalina”.
_ “Quella penso glie la dia Mario, nei sabato sera con il marito vanno nei privé e li può farsene quanti ne vuole”.
_ “Si me l’ha raccontato”.
_ “E poi gli è venuto un culo che è un colabrodo a forza di farsi inculare da Mario, quando la inculo io non gode più come una volta”.
_ “Mi ha chiesto di organizzargli qualcosa che la mandi su di giri e che gli faccia provare l’adrenalina, a te non viene in mente niente?”
_ “Beh non saprei, bisognerebbe violentarla, legarla e fargliene di tutti i colori e forse non basterebbe, fargli provare qualcosa di forte, soffriva quando lo prendeva in culo e quel dolore gli piaceva e la faceva godere”.
Nicola mi ha detto che ci avrebbe pensato e mi ha chiesto se qualche sera andavo a trovarlo, perché scopare con me era un’altra cosa, io lusingata gli ho sorriso e me ne sono andata dicendogli che ero in pausa e che si spremesse le meningi per soddisfare Sandra. Tornata a casa sono stata tentata di tornare alla sera al bar ma anche io con loro non trovavo più gli stimoli di una volta. A letto mi sono messa a pensare come poter accontentare Sandra e divertirmi, mi sono passate per la testa tante situazioni, fargli provare il sadomaso, portarla dove ci sono dei guardoni e fargli fare di notte il car sex con tanti uomini, ma non riuscivo a creare nella mia mente una situazione dove lei potesse provare veramente una buona dose di adrenalina, poi come ultimo pensiero mi è venuto in mente di creargli una violenza di gruppo a sua insaputa, con questi pensieri mi sono addormentata.
Al sabato sono tornata al mercato e questa volta sono andata al bar con Giulio.
_ “Domani vieni da noi Sandra ha piacere che tu venga a trovarci e anche a me farebbe molto piacere”.
_ “Adesso con il giro che vi siete fatti dovreste essere soddisfatti, non dovreste più aver bisogno di me”.
_ “Io sì sono soddisfatto, Sandra è diventata una cagna in calore e scoperebbe con tutti, ma lei ultimamente mi dice che gli manca qualcosa”.
_ “Mercoledì si è lamentata anche con me che non trova più l’adrenalina di una volta, ma non può andare sempre in giro a cercare sensazioni forti, si arriva poi ad un punto che non c’è più niente che la soddisfi, perché non fate un figlio e vi calmate per un po’ di anni”.
_ “Hai ragione, anche io gli ho detto che dovevamo pensare ad un figlio e lei mi ha chiesto ancora qualche mese per provare qualcosa che la sballi veramente e poi mi accontenta”.
_ “Perché allora non gli organizzi una violenza di gruppo a sua insaputa”.
_ “Sarebbe un’idea ma dove li trovo io i violentatori, vieni domani da noi così io e te ne parliamo”.
Mi sono lasciata convincere e la domenica mattina sono andata da loro, Sandra era felicissima e io e Giulio abbiamo passato la mattinata nelle serre e a mettere su un piano per organizzare la violenza, Giulio mi ha portata nei magazzini che erano stati ricavati dalle vecchie stalle, in uno di questi c’erano vecchi attrezzi, dei cavalletti in legno, un vecchio trattore, tanti attrezzi per la campagna che non si adoperano più come falci per tagliare l’erba e poi ho visto anche delle corde con delle carrucole agganciate al soffitto insomma una marea di roba che poteva tornare utile per la messinscena. Giulio ha capito cosa intendevo e mi ha assicurato che avrebbe creato lui un bello scenario.
_ “L’idea che mi è venuta è di creare una rapina con gente incappucciata che vi sorprende magari mentre siete nudi a scopare, legano te a quel palo e ti fanno assistere alla violenza su Sandra, sei d’accordo?”.
_ “Sì sono d’accordo, penso che sia una buona idea, se non prova adrenalina in quel modo non so più cosa fare, adesso tocca a te trovare le persone”.
Soddisfatti della pensata siamo andati in casa dove Sandra aveva tutto pronto per mangiare, è stato un ottimo pranzo e poi siamo andati in salotto mentre Giulio con una scusa è andato in magazzino per fare i suoi piani e per lasciarci sole. Sandra mi ha abbracciata e mi ha baciata, poi ci siamo spogliate e ci siamo coricate sul morbido tappeto, mi è subito saltata addosso baciandomi sulla bocca e infilandomi le mani in mezzo alle gambe, ho sentito le sue dita entrarmi dentro facendomi rabbrividire. Era sempre morbida come la panna le sue tette con i lunghi capezzoli turgidi erano favolosi, li ho pizzicati forte e lei si è messa a sussultare.
Abbiamo quasi subito fatto un 69, lei mi è venuta sopra ed ha tuffato il volto tra le mie cosce leccando i miei abbondanti umori, io con le mani le ho aperto le labbra della vagina e l’ho leccata, anche lei era molto bagnata, e mentre la leccavo le mie dita sono andate sullo sfintere, dopo averlo accarezzato le ho spinto un dito dentro senza bagnarlo, sono entrata nel suo ano senza facilità, Sandra si è messa a sussultare dal piacere spostandosi con il bacino in modo che la mia bocca fosse sul clitoride, ma io non volevo portarla subito all’orgasmo ed ho continuato a leccarle la figa e a torturargli l’ano con il dito che adesso era tutto dentro. Ho sentito che il suo sfintere era molto cedevole, allora le dita nel suo culo sono diventate due, l’ho inculata e infine ho preso il clitoride tra le mie labbra e l’ho leccato mentre lei leccava il mio e dopo poco abbiamo raggiunto l’orgasmo quasi contemporaneamente.
Lentamente ci siamo staccate e ci siamo coricate una di fronte all’altra, ci siamo baciate a lungo sulla bocca con abbondanti scambi di saliva, io le ho infilato due dita nella vagina e mentre ci baciavamo l’ho scopata e lei è nuovamente partita, ci siamo rilassate un po’ mentre ci guardavamo negli occhi.
_ “E’ sempre bellissimo godere con te, sei meglio di un uomo”.
Avevo le dita bagnate dei suoi umori e sono andata ad accarezzargli nuovamente lo sfintere, Sandra sussultava dal piacere, ho bagnato nuovamente le dita nella sua vagina e poi sempre guardandola negli occhi ne ho infilate due nell’ano, lei ha sussultato.
_ “Fammi godere”.
Ha allargato le gambe più che poteva e io con due dita l’ho inculata, sentivo che dietro era larga allora ho infilato tre dita, Sandra adesso godeva veramente, continuavamo a guardarci negli occhi, lei aveva uno sguardo implorante.
_ “Fammi godere di più distruggimi”.
Ho sfilato le dita dal suo ano, mi sono inumidita bene la mano con i suoi umori, ho stretto le dita a punta e con quattro dita sono entrata nel suo intestino, Sandra continuava a fissarmi con quello sguardo implorante e voglioso, io le ho spinte dentro cercando di affusolare la mano più che potevo, la mano è entrata quasi tutta rimaneva fuori solo il pollice, e poi l’ho inculata con forza dandogli dei colpi tremendi facendomi persino venire male al braccio, lei si è messa ad urlare ed ha avuto un orgasmo fantastico.
Sono rimasta a guardarla mentre sussultava per il piacere e il suo sfintere si contraeva attorno alle mie dita, sono rimasta con la mano nel suo culo e quando si è calmata abbiamo ripreso a baciarci, lei mi abbracciava e mi ringraziava per averla fatta godere così tanto, poi ho sfilato la mano dal suo culo.
_ “Mario te lo ha allargato bene”.
_ “Oh sì mi faccio sempre inculare da lui, è l’unico che riesce a riempirmelo bene”.
Poi ci siamo alzate e rivestite. Voleva che rimanessi lì anche la notte ma io sono tornata a casa.
Adesso il problema era trovare delle persone all’altezza della situazione, il lunedì ho telefonato a Nicola dicendogli che alla sera volevo parlare con Renzo e Mario, e alle 21 sono andata al bar, oltre a loro tre nel locale non c’era nessuno, ho spiegato loro la situazione e li ho pregati di trovare delle persone adatte, e che comunque io avrei voluto vedere i cazzi di tutti, non mi bastavano le assicurazioni. Tutte le sere della settimana sono andata al bar, gli amici avevano trovato quattro bei cazzi ed erano anche abbastanza belle persone, tutte oltre i 50 anni ma ben messi, non ho fatto sesso con loro per provare la loro resistenza ma li ho fatti segare davanti a me e poi toccandoli ho scelto i due che si sono nuovamente induriti in breve tempo, si chiamavano Beppe e Marco.
La settimana dopo andando al mercato sono riuscita ad andare da sola al bar con Giulio e gli ho spiegato che doveva trovarsi nudo mentre scopava con Sandra nel salotto e che sarebbero arrivate persone incappucciate e li avrebbero rapinati e poi violentato lei mentre lui era legato al palo nel magazzino, l’appuntamento era per sabato sera. Al venerdì mi sono trovata al bar con i cinque uomini ed ho spiegato e rispiegato loro per filo e per segno cosa dovevano fare, e specialmente Nicola, Renzo e Mario dovevano stare un po’ defilati e scoparla quando lei non capiva più niente o prenderla alla pecorina, ho pregato Beppe e Merco di non venire puliti, dovevano avere i cazzi puzzolenti di piscio.
Alle 21 eravamo tutti fuori dal cancello ci siamo infilati dei passamontagna, anche io avevo il cappuccio e i pantaloni, Nicola con Mario e Renzo sono andati a nascondersi nel magazzino, io con Beppe e Marco mi sono avvicinata alla casa, abbiamo guardato dalla finestra, nel salotto Giulio stava inculando Sandra, io mi sono tenuta nascosta e i due sono entrati, Beppe ha subito puntato un coltello alla gola di Giulio gli ha legato le mani con delle fascette di plastica e lo ha imbavagliato, mentre Marco ha bloccato Sandra puntando anche a lei un coltello alla gola, lei è rimasta immobile e terrorizzata, Giulio faceva finta di dimenarsi e lei era scioccata e intimidita e non proferiva parola. Li hanno fatti uscire di casa tutti e due nudi com’erano e li hanno portati nel magazzino, hanno legato Giulio ad un palo, e a lei hanno legato ai polsi le corde che pendevano dal soffitto quasi appendendola, Sandra si guardava intorno e vedendo altri tre nella penombra ha cercato di dimenarsi.
_ “No, no, no” continuava a ripetere.
Io mi sono piazzata dietro a Giulio puntandogli un coltello alla gola, Sandra si guardava in giro terrorizzata con gli occhi pieni di lacrime, e si è resa conto che era un sequestro con rapina, guardava sbalordita il marito legato e minacciato.
_ “Prendete tutto quello che volete, in cassaforte abbiamo diversi soldi, ma per carità non fateci del male” ha implorato Giulio.
_ “Prima di prendere i soldi vogliamo divertirci un po’ con la tua mogliettina, abbiamo tutta la notte a disposizione”.
I due hanno allentato le corde facendola inginocchiare, poi l’hanno fatta girare verso il marito e hanno tirato fuori i cazzi, Beppe l’ha presa per i capelli e gli ha strusciato il cazzo puzzolente sul volto, Marco gli metteva le mani dappertutto mentre lei si dimenava, poi alle sue spalle si sono avvicinati i tre che conosceva, l’hanno accarezzata e toccato tutti i suoi orifizi, Beppe gli ha infilato due dita in bocca facendogli venire dei comati di vomito e mentre lei si dimenava gli ha infilato anche due dita in figa.
_ “La cagna gode, è tutta bagnata, si vede che ha voglia di scopare”.
Hanno avvicinato un cavalletto ci hanno steso sopra delle vecchie coperte che erano ammucchiate lì vicino, hanno fatto appoggiare sopra Sandra con la pancia e mentre i due la tenevano Nicola le è andato dietro, le ha aperto le natiche e gli ha infilato il cazzo in figa, lei ha lanciato un piccolo urlo, e lui si è messo a scoparla, i due che non conosceva erano davanti a lei l’hanno presa per i capelli e prima uno e poi l’altro gli hanno infilato i cazzi puzzolenti in gola e obbligandola a leccarli, mentre Nicola da dietro la scopava come un toro scatenato. Sandra non poteva urlare ne lamentarsi i due la scopavano in bocca, poi Nicola è partito riempiendogli la figa di sperma, è stato ancora un po’ dentro di lei, poi si è tolto ed è stata poi la volta di Renzo, anche lui l’ha penetrata e scopata come un forsennato dandogli anche delle sonore sculacciate. Mentre Marco la teneva per i capelli Beppe si è girato e si è fatto leccare lo sfintere, lei ha scrollato la testa rifiutandosi di leccare il culo ma Marco con due mani nei suoi capelli l’ha obbligata di brutto e lei vistasi alle strette ha tirato fuori la lingua e si è messa a leccare, infine anche Renzo è partito e ha aggiunto il suo sperma nella vagina.
Beppe gli è andato dietro lasciandola libera, lei non si è mossa ne ribellata, è rimasta appoggiata sul cavalletto con le gambe larghe e lo sperma che gli colava lungo le cosce, lui ha infilato il grosso cazzo nella figa, mentre Marco gli ha infilato il cazzo in bocca tenendola per i capelli, e a ogni affondo di Beppe nella figa il cazzo di Marco entrava in profondità nella sua gola facendogli venire dei comati di vomito, la scopata è stata lunghissima, io la guardavo per scoprire se godeva ma penso proprio che sentisse piacere e che avesse già raggiunto l’orgasmo diverse volte, poi Marco è partito scaricandogli lo sperma in gola, Sandra ha deglutito a fatica e poi anche Beppe ho depositato il suo sperma nella vagina.
Io ero sempre dietro a Giulio e vedevo gli sguardi che si davano i due, lei lo guardava rassegnata e colpevole, mentre lui la guardava languidamente, ho però notato che quando Beppe ha iniziato a scoparla il suo volto aveva cambiato un po’ espressione, adesso ero sicura che era da un po’ che godeva e non riusciva più a nascondere gli orgasmi. E’ stata poi la volta di Mario, si è posizionato dietro di lei mentre Marco gli allargava le natiche, Mario gli ha infilato due dita nel culo, l’ha sodomizzata un po’ poi ha infilato il cazzo in figa, anche qui la scopata è stata lunghissima e non avendo più nessuno che la teneva o gli stava davanti si vedeva che godeva e gli scappavano dei gridolini di piacere, infine anche Mario l’ha riempita di sperma.
Una volta che l’hanno scopata tutti hanno steso un materasso a terra, gli hanno slegato i polsi, Marco si è coricato e Beppe l’ha presa brutalmente per i capelli e l’ha obbligata ad andare sopra al compare e coricarsi su di lui e infilarsi il cazzo in figa, in quella posizione la sua testa era vicina a Giulio. Si è sistemata bene sul cazzo infilandolo dentro più che poteva, Nicola si è inginocchiato dietro di lei, le ha allargato le natiche e brutalmente l’ha inculata, a lei è scappato una grido che non si capiva se era di dolore o di piacere, e mentre veniva inculata non si è più trattenuta e quando è arrivato un orgasmo non è più stata zitta ma ha goduto rumorosamente.
_ “Si sfondami, fammi godere” gli ha sussurrato, ma l’abbiamo sentita tutti, Marco che era sotto di lei l’ha dovuta tenere perché Nicola la inculava talmente con foga che a ogni affondo la spostava.
_ “Ma stai godendo puttana?” gli ha detto Giulio su mio suggerimento.
Lei aveva le lacrime agli occhi, e continuando a stare abbracciata a Marco, che da sotto la scopava, si vedeva che godeva e quando ha raggiunto l’ennesimo orgasmo non si è trattenuta ha goduto urlando.
_ “Scusami Giulio è più forte di me, scusami” e le lacrime gli sono scesa copiose.
Dopo che Nicola è partito riempiendogli il culo di sperma, è andato dietro di lei Renzo e anche lui l’ha inculata, adesso Sandra non ha più avuto nessun ritegno godeva e urlava, incitava chi la cavalcava, Giulio faceva finta di essere inorridito e la insultava, poi anche Renzo le ha riempito il culo di sperma e quando si è tolto dal suo intestino lo sfintere è rimasto dilatato e un fiotto di sperma è uscito dal suo ano, è stata poi la volta di Beppe e anche lui è entrato in quel culo dilatato con lo sperma che usciva e dopo una lunga inculata ha riversato lo sperma nell’intestino di Sandra.
L’hanno fatta alzare e appoggiare con la pancia sul cavalletto, ho accompagnato Giulio davanti a lei, lui aveva il cazzo duro e Sandra l’ha preso in bocca, Marco gli è andato dietro e anche lui le ha infilato il cazzo nel culo, non finiva più di sodomizzarla e lei godeva senza più nessun ritegno mentre Giulio gli ha riempito la bocca di sperma. Io ho lasciato Giulio davanti a lei e le sono andata dietro, quando Marco si è tolto lo sfintere è rimasto completamente aperto e lo sperma è colato a terra. Infine è toccato a Mario e anche lui non è stato gentile, ma ormai Sandra godeva senza ritegno e ad ogni affondo nel suo culo gli scappavano urletti di godimento, infine anche Mario si è scaricato dentro di lei.
Sandra era sempre appoggiata al cavalletto, Beppe a Marco la tenevano ferma, io mi sono unta bene una mano con l’olio di cocco e mi sono avvicinata a lei, aveva l’ano dilatato e da esso usciva ancora dello sperma io ho affusolato bene la mano ed ho infilato le dita a punta nel suo ano, non trovando resistenza lentamente ho continuato a spingere, sentivo che lei spingeva il culo verso di me, l’ho inculata facendo entrare ed uscire le dita dal suo ano quando l’ho sentita veramente godere ho spinto di più fino ad arrivare alla nocchia del pollice, lei dimenava il culo e continuava a spingerlo verso di me, io ho spinto di più affusolando più che potevo la mano cercando di forzare l’entrata.
_ “Si sfondami mettimela dentro fammi ancora godere” sentendo queste parole ho intuito che Sandra mi aveva riconosciuta perché solo una donna aveva una mano così sottile.
Con la mano libera ho aperto di più le natiche ed ho spinto, c’è voluto un po’ ma poi la mia mano è entrata, per me è stata una sensazione strana sentire quel calore e vedere lo sfintere attorno al mio polso, non sapevo cosa fare.
_ “Dai inculami, fammi godere”.
Gli uomini erano tutti lì attorno che la toccavano l’accarezzavano e gli pizzicavano le tette, Nicola era davanti a lei che gli infilava il cazzo in bocca, io ho iniziato a muovermi dentro il suo ano, non mi osavo ad andare in profondità allora cercavo di sfilare la mano e quando sentivo resistenza ritornavo leggermente dentro, poi Sandra ha raggiunto un orgasmo indescrivibile urlando come una matta e quando è crollata hanno dovuto sostenerla mentre io cercando di farlo con delicatezza sono uscita dal suo intestino.
L’hanno aiutata a rimanere in piedi.
_ “Sei una carogna, me l’hai proprio combinata bella” ha quasi urlato Sandra.
Mi sono tolta il passamontagna e lei mi ha abbracciata e baciata, mi ha stretta forte e mi ha accarezzata.
_ “Quando te ne sei accorta”.
_ “Ho avuto un dubbio quando Mario me lo ha messo in culo, ma non ero sicura anche se il suo cazzo è inconfondibile, ma prima ero terrorizzata non riuscivo nemmeno a parlare, però godevo che nemmeno te lo puoi immaginare”.
L’ho guardata bene, aveva sperma su tutto il corpo, il volto era distrutto con i segni delle lacrime, i capezzoli erano viola talmente erano stati strizzati, ma lei adesso era sorridente.
Siamo andati in casa che erano le cinque del mattino, Giulio aveva preparato uno spuntino, ma io avevo voglia, ho preso Nicola per mano e gli altri due nuovi e siamo andati in salotto, erano ancora tutti eccitati e avrebbero ricominciato ma Sandra era distrutta, ho fatto sedere Nicola in poltrona e gli sono andata a cavalcioni girandogli la schiena, mi sono infilata il cazzo nella figa bagnatissima, mi sono sbattuta un po’ su di lui raggiungendo subito l’orgasmo, mi sono poi alzata leggermente e lui ha puntato il cazzo sul mio sfintere, io mi sono abbassata e mi sono inculata. Mi sono coricata di schiena su di lui e ho aperto le gambe e Marco che aveva nuovamente il cazzo durissimo mi è subito entrato in figa, è stata una goduria, aveva un bel cazzo e mi scopava con foga io dopo un po’ ho avuto un multi orgasmo e non ho più capito niente, poi ho sentito lo sperma inondarmi. Beppe ha subito sostituito l’amico infilandomi anche lui il cazzo in figa e mi ha scopata, io continuavo a godere come una matta e dopo che anche lui mi ha riempito la figa di sperma mi sono trovata Mario davanti con il suo grosso cazzo, ho avuto un attimo di esitazione ma ero eccitatissima e anche lui mi ha posseduta, poi ho sentito lo sperma di Nicola inondarmi il culo e infine anche Mario è venuto dentro di me, ero soddisfatta e mi sono alzata e sono andata con gli altri a fare uno spuntino.
Alle sette erano andati via tutti, io e Sandra ci siamo fatte una doccia e siamo andate a dormire.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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