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73 - Orgia nella stalla


di Membro VIP di Annunci69.it stinf
20.04.2023    |    16.369    |    35 10.0
"Ci siamo alzate e rivestite perché si era alzata un po’ d’aria, siamo tornate nella stalla dove gli uomini ripulivano il calderone delle tome e preparavano..."
CAPITOLO 73

Dopo un paio di settimane dal car sex ho proposto a Giusy una gita di tre giorni con il camper nelle valli di Lanzo, lei ne è stata entusiasta, fatti i preparativi il lunedì mattina siamo partiti, io l’ho lasciata sedere davanti per fargli godere il breve viaggio, dopo un’ora siamo arrivati a destinazione in un piccolo paesino dove c’è un bel parcheggio camper in un ampio prato, non c’erano altri camper, lì generalmente arrivano nel weekend.

Bruno si è sistemato e ha abbassato il tendalino, ha tirato fuori dal gavone il tavolo e le sedie, mentre io mi sono messa a cucinare lui è andato dal macellaio e ha comprato un bel salame delle bistecche e delle costine di agnello e quando è arrivato era la mezza e il tavolo era apparecchiato ci siamo seduti a mangiare, abbiamo assaggiato il salame che era buonissimo, poi gli spaghetti e una bistecca il tutto annaffiato da abbondante vino.

Finito il pranzo io e Giusy ci siamo messe a prendere il sole mentre Bruno è andato al bar, noi dopo un’ora ci siamo messe all’ombra del tendalino per non scottarci, Giusy mi ha presa per mano forse per farmi capire che aveva voglia, ma io volevo farlo la sera con Bruno allora gli ho proposto di fare una passeggiata, lei è stata d’accordo, siamo salite in camper e ci siamo tolte il costume, ci siamo messe un gonnellino e una maglietta, io ho preso due plug-in e uno me lo sono infilato io nel culo e l’altro l’ho messo a lei e poi abbiamo fatto una passeggiata lungo il torrente.
_ “Con questo affare in culo mi è venuta una voglia tremenda di fare sesso”.
_ “Risparmiati per stasera” gli ho risposto.

Alle 17 siamo tornate al camper, Bruno era lì che ci aspettava e ci ha proposto di andare a mangiare al bar, quella sera ci sarebbero stati degli antipasti di salumi fatti in casa poi avrebbero fatto degli arrosticini di capra e infine formaggi, io ho subito detto di sì entusiasta.
_ “Hai dovuto prenotare” ho chiesto a Bruno.
_ “Si ho prenotato, ma come vedi non ci sono camper e quindi ci saranno solo persone del luogo”.
_ “Meglio speriamo che non ci sia troppa gente”.
_ “Però facciamo un gioco, voi andate per contro vostro e io per conto mio, non si sa mai forse trovate qualcuno con cui scopare”.

Avevo capito il giochino di Bruno, ci siamo cambiate e ci siamo tolte i plug-in dal culo, abbiamo messo delle gonne di jeans, la mia aveva un bello spacco su di un fianco, una maglietta più pesante e un giaccone, naturalmente senza mutande e reggiseno, poi alle 19 siamo andati al bar, io e Giusy ci siamo sedute ad un tavolo in un angolo del locale, mentre Bruno ad un tavolino di fianco al nostro, prima di sedermi ho spostato la gonna in modo che lo spacco fosse in corrispondenza dell’inguine. E’ arrivata altra gente un vecchietto accompagnato dalla moglie, poi 6 ragazzotti sui 20 anni e altre due coppie abbastanza anziane e per ultimo tre uomini che avevano più o meno la nostra età, erano un po’ trasandati con la barba di qualche giorno, sembravano dei montanari, questi si sono seduti ad un tavolo davanti a noi e io ho dovuto chiudere le gambe.

Ci hanno portato il vino e poi un magnifico tagliere di salumi e del pane cotto in un forno a legna, ci siamo messe a mangiare.
_ “Perché Bruno non si è seduto a tavola con noi” mi ha chiesto Giusy.
_ “Per lasciarci libere e disponibili per qualcuno che voglia farci delle avances”.
_ “Non c’è molta scelta a parte quei tre che sembrano dei pecorai”.
_ “A me non dispiacciono e se sono dei pecorai avranno tanta voglia arretrata”.

Ci siamo messe a ridere e nel frattempo sono arrivati gli arrosticini, erano fantastici e mentre ne azzannavo uno ho notato che i due che erano rivolti verso di noi ci guardavano, io sporgendomi verso Giusy mi sono mossa sulla sedia ed ho allargato le gambe facendo risalire un po’ la gonna e facendo intravvedere le cosce. Ho subito catturato l’attenzione dei due e poi anche il terzo che era di spalle si è girato per guardarmi, io ho fatto finta di niente ed ho continuato a mangiare gli arrosticini.
_ “Gli stai facendo vedere la figa che quello si è girato per guardarti” mi ha chiesto Giusy.
_ “Diciamo che non ho le gambe strette”.
_ “E dove vuoi andare a scopare, li vuoi mica portare in camper”.
_ “Non lo so vedremo se ci fanno delle proposte”.

Mentre io tenevo sempre le gambe larghe e continuavo ad attirare l’attenzione dei tre sono arrivati i formaggi e infine una buonissima torta, poi uno dei tre si è alzato ed è andato al bancone del bar ha preso un vassoio e ha messo diversi bicchierini, poi si è fatto dare una bottiglia senza etichetta e si è diretto verso il nostro tavolo.
_ “Possiamo offrirvi da bere, abbiamo una grappa al miele che facciamo in alpeggio che è una favola”.
_ “Volentieri sedetevi pure qui con noi” ho risposto io.

Anche gli altri due si sono alzati e si sono seduti al nostro tavolo, stavamo un po’ stretti ma era quello che ci voleva, abbiamo fatto un giro di grappa, che devo dire era molto buona, e poi ci siamo messi a chiacchierare, nel frattempo i ragazzotti se ne sono andati, quello alla mia destra che si chiamava Stefano ha appoggiato la mano sulla mia coscia, ci ha presentato gli altri due che si chiamavano Roberto e Mario, anche io ho appoggiato una mano sulla sua coscia e poi sull’inguine, ho sentito il suo cazzo duro e pulsante, Stefano ha riempito nuovamente i bicchierini di grappa e la sua mano è finita tra le mie cosce, anche Giusy aveva le mani sotto il tavolo e senz’altro stava toccando gli altri due.

Poco alla volta le coppie sono andate via e il locale si è svuotato, poi Bruno è andato a pagare ed è uscito e si è seduto fuori ad un tavolino, i tre ci hanno fatto alcune proposte oscene mentre noi ce la ridevamo di gusto, siamo usciti anche noi e appena fuori Stefano che era il più intraprendente mi ha chiesto:
_ “Cosa ne dite se continuiamo da qualche altra parte, sieste in alloggio o in albergo”.
_ “E voi”?
_ “Noi dovremmo tornare su all’alpeggio”.
_ “Noi siamo in camper e c’è anche mio marito”.
Bruno gli ha fatto un cenno di saluto con la mano mentre Stefano è rimasto sorpreso.
_ “Si ma in camper non ci stiamo, se volete vi facciamo una sega”.
_ “Per favore fateci scopare, abbiamo tante voglie arretrate”.

Ci siamo incamminati in una via del borgo per raggiungere il camper accompagnate dai tre, Giusy si è appiccicata a Bruno mentre io ero con Stefano e Roberto, la viuzza era deserta, stretta tra vecchie case e fienili, in un tratto dov’era buio pesto i tre si sono fermati e Stefano mi ha abbracciata, mentre Roberto da dietro mi alzava la gonna e mi toccava le natiche, io avevo voglia, e farlo in mezzo ad una strada mi caricava di adrenalina, ho guardato verso Giusy e l’ho vista chinata che succiava i cazzi di Bruno e di Mario, ho slacciato la cinghia dei pantaloni di Stefano e gli ho preso il cazzo in mano, era bello duro.
_ “Mettiti il preservativo”.

Mi sono girata e mi sono appoggiata ad una scaletta che portava ad un fienile Stefano in un attimo si è messo il preservativo e mi è venuto dietro, mi ha allargato le natiche e mi ha penetrata, era un bel cazzo ed era abbastanza lungo, si è messo a scoparmi con foga e io ho raggiunto l’orgasmo quasi subito e anche lui dopo poco è partito, appena si è tolto ho sentito il cazzo di Roberto entrarmi dentro, lui è durato un po’ di più e io ho nuovamente raggiunto l’orgasmo, credevo che fosse finita lì ma dietro di me c’era anche Mario che mi ha subito penetrata e scopata, il suo cazzo doveva avere una bella circonferenza e mi ha fatto godere come una cagna e ho avuto ancora un fantastico orgasmo.

Essere scopata di brutto come hanno fatto quei tre, mi hanno portata a tre bellissimi orgasmi ma adesso avevo il ventre un po’ indolenzito, io quando mi metto alla pecorina preferisco prenderlo in culo, ho guardato verso Bruno e Giusy e li ho visti abbracciati che si baciavano, abbiamo proseguito e siamo arrivati al camper.
_ “Quando ci rivediamo” mi ha chiesto Stefano.
_ “Non vi è bastata la scopata di stasera”.
_ “Perché mercoledì non venite alla baita, al mattino dopo la mungitura facciamo il formaggio”.
_ “Non possiamo venire su con il camper”.
_ “Fatevi trovare pronti alle 8 e noi veniamo a prendervi con il fuoristrada”.
Ho guardato Bruno ed ho visto che era d’accordo gli ho detto di sì.

Noi tre siamo saliti in camper e io sono andata in bagno, poi ho chiesto a Giusy:
_ “Perché non ti sei fatta scopare”.
_ “Avevo paura che qualcuno mi vedesse”.
_ “Ma figurati questi paesi sono disabitati” poi ci siamo svestiti e siamo andati tutti e tre nel nostro lettone.
Bruno si è coricato in mezzo a noi, aveva il cazzo duro, lei gli ha girato il culo e lui l’ha penetrata mentre io mi sono coricata alle spalle di Bruno, e mi sono messa a guardare il cazzo che spariva tra le cosce di Giusy, dopo un po’ lei si è messa in modo che il cazzo gli entrasse di più in profondità ed ha iniziato a godere rumorosamente, Bruno la scopava lentamente e lei ad ogni affondo mandava dei profondi sospiri di godimento, io ho infilato la mano tra le sue cosce e con le dita toccavo il cazzo che entrava nella vagina, c’erano un mare di umori e Giusy si dimenava dal piacere ed ha raggiunto l’orgasmo.

Bruno l’ha lasciata godere muovendosi lentamente dentro di lei e quando sono finiti i sussulti ha sfilato il cazzo dalla figa e glie lo ha infilato in culo, lei sorpresa ha mandato un piccolo urlo mentre le mie dita entravano nella sua vagina, le ho infilate dentro più che potevo, sentivo il cazzo di Bruno che stantuffava nel suo intestino, lui si è messo ad incularla e io a scoparla con le dita, Giusy rantolava dal piacere ed ha raggiunto l’orgasmo, con le dita sentivo la vagina che si bagnava sempre di più mentre Bruno continuava a stantuffare nel suo intestino, è durato tantissimo e poi gli ha scaricato dentro tutto il suo sperma, le mie dita sentivano il cazzo pulsare mentre eiaculava, sentivo le contrazioni della vagina, poi lentamente tutto è finito, Bruno e Giusy sono andati in bagno e io mi sono toccata la figa, era un lago di umori.

Dopo una bella dormita al mattino abbiamo fatto una bella passeggiata e poi abbiamo preso il sole al pomeriggio e alla sera siamo stati fuori a prendere il freddo fino a tardi poi mentre Bruno riordinava sotto il tendalino io e Giusy siamo andate a letto, lei aveva voglia e mi ha chiesto se facevamo un 69 e io l’ho accontentata, lei aveva la figa piena di umori e appena ho preso il suo clitoride tra le labbra lei ha raggiunto l’orgasmo e mentre risucchiavo i suoi umori lei leccava il mio clitoride e anche io ho raggiunto l’orgasmo.

Il mattino ci siamo svegliati presto e alle 8 è arrivato il fuoristrada con Stefano, dopo un abbraccio e un caffè siamo saliti in macchina e ci siamo avviati per una stradina asfaltata su per la montagna, dopo aver passato due frazioni quasi completamente disabitate la strada è diventata una mulattiera, Stefano ha proseguito lentamente per una quindicina di minuti e infine siamo arrivati all’alpeggio. Il panorama era stupendo e il posto era magnifico, c’era una lunga stalla dove si faceva anche la mungitura e un edificio con un piano terra e un primo piano, al piano terra c’erano degli scaffali in legno con tantissime tome messe a stagionare, il profumo del formaggio era idilliaco.

Siamo entrate nella stalla e Roberto e Mario stavano attaccando alla mungitrice le ultime vacche, l’odore qui era diverso ma non sgradevole, Giusy è rimasta sulla porta ma io l’ho presa per mano e l’ho tirata dentro abbiamo salutato i due e mi sono guardata in giro, in un angolo pulito un pentolone di latte era sul fuoco, un po’ distante diverse balle di paglia dove io e Giusy siamo andate a sederci.
_ “Non saranno molto puliti con il lavoro che fanno” mi ha sussurrato Giusy all’orecchio.
_ “Certo i loro vestiti saranno impregnati dell’odore di stalla ma non mi paiono sporchi”.
_ “Speriamo”.

Avevamo tutte e due dei gonnellini a pieghe e corti ed eravamo anche senza mutande io mi sono seduta su una balla di paglia e Giusy si è seduta tra le mie gambe appoggiandosi a me, io l’ho abbracciata facendo passare le mani sotto la maglia, le mie dita sono arrivate ai suoi capezzoli e mi sono messa ad accarezzarli, questi sono diventati subito duri, I tre margari ci osservavano eccitati e vogliosi, una mia mano ha alzato la gonna di Giusy scoprendogli la figa perfettamente rasata, ho appoggiato le mie labbra al suo orecchio infilandogli la lingua dentro, Mario si è avvicinato a noi, si è inginocchiato con le dita ha allargato le labbra della vagina e si è messo a leccarla, lei si è abbandonata del tutto tra le mie braccia mentre io pizzicavo con forza i capezzoli.
_ “Non ti dà più fastidio l’odore” le ho chiesto.
_ “No ho solo voglia di cazzo".

Mario si è alzato in piedi, ha tirato fuori il cazzo, ha preso Giusy per le gambe, le ha alzate e l’ha penetrata, lei ha mandato un lungo sospiro di piacere mentre veniva scopata e si è messa a godere, lui si è coricato un po’ su di noi mentre dava dei poderosi affondi nella vagina, non è durato molto ma Giusy aveva già raggiunto un paio di orgasmi, e quando mi sono accorta che anche lui stava per eiaculare, con una mano l’ho trattenuto e lui ha scaricato lo sperma dentro di lei, appena si è tolto Stefano ha preso il suo posto e io mi sono tolta, lo volevo anche io un cazzo dentro.

Roberto mi si è parato davanti mi ha abbracciata e baciata, poi mi sono chinata e gli ho sbottonato i pantaloni e il cazzo durissimo è schizzato fuori, era a pochi centimetri dalla mia bocca, mi sono avvicinata e l’ho ingoiato, era pulito e un po’ mi è dispiaciuto, ma il cazzo lo volevo in figa, dopo alcuni affondi nella mia gola mi sono tirata su è coricata su una balla di paglia, lui mi è venuto sopra e mi ha penetrata, talmente era tanta la voglia che sono quasi subito partita, lui è durato abbastanza da farmi raggiungere un altro orgasmo, poi lo sperma mi ha riempito la vagina, lui è stato un po’ dentro di me mentre il liquido mi colava tra le natiche, mi sono voltata e ho visto che Giusy era ancora coricata con Stefano dentro di lei che si godevano gli ultimi spasmi di piacere.

Roberto si è tolto da dentro di me e Bruno era lì con il cazzo duro pronto per scoparmi, si è avvicinato ed ha fregato la grossa cappella sulle labbra piene di sperma, l’ha inumidita bene con lo sperma che mi colava fuori e poi mi ha penetrata, nonostante avessi già raggiunto due volte l’orgasmo, sentire quella cappella che mi penetrava e sapere che si immergeva nello sperma di uno sconosciuto mi sono venuti i brividi nella schiena.
_ “Ti piace mettere il cazzo nella mia figa piena di sperma di un altro?” gli ho sussurrato all’orecchio mentre la sua cappella andava a sbattere contro il mio utero.
_ “Sì mi dà una sferzata di adrenalina e se non fossi così troia non proverei tutto il piacere che provo”.
L’ho stretto a me e ho incollato le mie labbra alle sue in un lungo bacio mentre lui mi scopava ed io raggiungevo un multi orgasmo che è durato tantissimo, poi anche lui ha raggiunto l’orgasmo e mi ha riempita di sperma.

Ero frastornata, mi sono alzata ed ho preso Giusy per mano e siamo uscite dalla stalla, poco distante c’era una fontana che serviva anche da abbeveratoio per le mucche, ho preso una manata d’acqua e mi sono pulita lo sperma che mi colava lungo le gambe, ma non mi sono pulita dentro, Giusy era lì che mi guardava, allora ho preso un’altra manata d’acqua ed ho pulito esternamente anche lei, ci siamo tolte i residui di paglia e poi individuate due sdraio siamo andate a prendere il sole spogliandoci completamente nude.

Dopo un’oretta il sole bruciava, ci siamo rivestite e tornate nella stalla abbiamo assistito alla rottura del caglio e poi la formazione di tre tome, era quasi mezzogiorno, sul fuoco dove era cotto il latte Stefano ha messo un paiolo ed ha fatto la polenta mentre Roberto tagliava a pezzettini una toma e preparava un panetto di mezzo chilo di burro, nel frattempo Bruno e Mario preparavano un tavolo fuori con vino e diversi salumi, infine Stefano ha versato il burro e i pezzi di toma nella polenta e quando tutto si è sciolto l’ha portata in tavola versandola su di un asse, l’igiene lasciava un po’ a desiderare ma la polenta concia era una favola e i salumi eccezionali, ci siamo fatti una bellissima mangiata.

A fine pranzo io e Giusy ci siamo nuovamente coricate nude sulle sdraio e siamo state un paio d’ore a prendere il sole e chiacchierare. Erano le 16 e le vacche al pascolo iniziavano ad avvicinarsi all’alpeggio.
_ “Hai ancora voglia di scopare?” ho chiesto a Giusy.
_ “Certo, quando mi capita un’altra occasione, peccato che li devo dividere con te”.
_ “Bell’amica che sei, se non fosse per me saresti a casa con i cazzi finti” poi siamo scoppiate a ridere.

Ci siamo alzate e rivestite perché si era alzata un po’ d’aria, siamo tornate nella stalla dove gli uomini ripulivano il calderone delle tome e preparavano per il giorno dopo, non è passata mezzora che abbiamo sentito arrivare un fuoristrada, io e Giusy ci siamo guardate un po’ deluse pensando che non avremmo più scopato, siamo usciti tutti fuori e abbiamo salutato i tre nuovi arrivati, tutti uomini sui 50 anni.
_ “Sono venuti a caricare delle tome” mi ha sussurrato Stefano.
_ “Speriamo che se ne vadano, noi abbiamo ancora voglia” gli ho risposto io.
_ “Se volete coinvolgiamo anche loro”.
_ “Sei sicuro di quello che fai, saranno d’accordo?”
_ “Aldo quello che compra le tome, lui e la moglie sono scambisti, io ho fatto sesso con loro diverse volte”.
_ “E gli altri due?”
_ “Penso che andando con lo zoppo, zoppichino anche loro, ma adesso glie ne parlo”.

Stefano si è avvicinato ad Aldo e si è messo a confabulare con lui che continuava ad assentire con la testa, mi hanno strizzato l’occhio e si sono messi a caricare una decina di tome sul fuoristrada. Poi si sono avvicinati a noi e ci hanno invitati a rientrare nella stalla, appena dentro Aldo mi ha messo una mano in mezzo alle gambe e mi ha pizzicato il clitoride, io di rimando mi sono tolta quei pochi vestiti che avevo addosso e mi sono coricata su una balla di paglia a gambe larghe, lui si è inginocchiato ed ha tuffato la testa allargandomi con le dita le labbra della vagina, poi la sua lingua rasposa mi ha leccata raccogliendo gli avanzi di sperma che avevo ancora dentro, mi si è avvicinato anche Orazio con un bel cazzo in mano e quando è stato all’altezza del mio volto me l’ha dato da leccare, il suo inguine emanava un forte odore di sudore e il cazzo puzzava di pipì, ho allargato la bocca e l’ho ingoiato.

Con la coda dell’occhio ho visto Bruno che faceva sedere Giusy sul suo cazzo e la inculava, lei si è coricata di schiena su di lui con le gambe larghe e Mario si è affrettato a metterglielo in figa, io nel frattempo sotto i colpi di lingua di Aldo e il cazzo puzzolente che avevo in bocca ho raggiunto l’orgasmo. Ma i cazzi li volevo dentro di me, ho fatto stendere Orazio e gli sono andata a cavalcioni infilandomi il cazzo in figa, Aldo mi è venuto dietro, mi ha allargato le natiche e mi ha leccato lo sfintere, poi si è posizionato e mi ha penetrata nell’ano, io ho subito raggiunto un altro orgasmo, ho abbassato la testa ed ho incollato le mie labbra puzzolenti sulla bocca di Orazio, Aldo mi inculava veramente bene mentre il cazzo che avevo in figa premeva contro l’utero, è stato fantastico, poi lo sperma mi ha inondato l’intestino, lui è rimasto un po’ dentro di me e poi lentamente si è tolto, Alberto ha preso subito il suo posto e anche lui mi ha inculata a dovere, aveva una bella cappella e la sentivo andare su e giù dentro di me facendomi godere tantissimo.

Orazio non ce l’ha più fatta e senza muoversi mi ha eiaculato nella vagina, anche Alberto ha eiaculato aggiungendo il suo sperma a quello che avevo già nel mio intestino, mi sono girata e gli ho detto:
_ “Pisciami in culo”.
C’è voluto un po’ prima di sentire il piscio inondarmi ma poi è stato sublime sentire quel calore che mi inondava, Alberto è stato dentro di me fino a che il cazzo non si è ammosciato, mentre Orazio che era sotto di me aveva nuovamente il cazzo duro.
_ “Ti posso inculare anche io”.
Al mio assenso si è sfilato da sotto, mi è venuto dietro e mi ha penetrata, sentivo che il piscio mi colava fuori, Orazio mi ha sbattuta come un forsennato ed essendo appena partito è durato tantissimo portandomi ad un altro orgasmo, poi anche lui è partito rimanendo dentro di me a lungo, poi ho sentito anche il suo piscio nel mio intestino, ho fatto passare una mano tra le gambe e mi sono masturbata ed ho goduto.

Quando Orazio si è tolto un lungo zampillo di piscio mi è uscito, credevo di potermi alzare ma dietro di me si è presentato Roberto, mi usciva ancora del liquido ma lui mi ha penetrata, ne è seguita una lunga inculata, a me lo sfintere iniziava a bruciare ma poi anche lui è partito e anche lui mi ha pisciato in culo, ormai ero dilatata e mentre la faceva il piscio usciva, infine si è tolto e io mi sono alzata barcollando. Ho guardato Giusy, era sempre seduta sul cazzo di Bruno e Aldo la stava scopando, a terra si vedeva un lago di sperma che era colata dalla sua vagina, quando Aldo ha finito tra le sue gambe si è inginocchiato Orazio e anche lui ha infilato il cazzo nella vagina dilatata e l’ha scopata, si vedeva che Giusy godeva ancora e sussultava ad ogni affondo, poi anche l’ultimo è partito dentro di lei. L’ho aiutata ad alzarsi e sfilarsi dal culo il cazzo di Bruno che era ancora duro, lui l’ha fatta mettere alla pecorina e l’ha nuovamente penetrata in culo, non è durato molto ed è partito ma non si è tolto e dopo un po’ ha scaricato il suo piscio nell’intestino di Giusy, deve averne fatta tanta e quando si è tolto lei non è riuscita a stringere lo sfintere e le è uscita tutta.

Ci siamo sciacquate alla belle e meglio alla fontana e ci siamo rivestite, Stefano ci ha regatato due tome e i salami che erano rimasti, noi li abbiamo baciati tutti e sei sulla bocca poi Mario ci ha riaccompagnati al Camper.
_ “Peccato che domani dobbiamo tornare a Torino, io domani ritornerei all’alpeggio” ha detto Giusy.

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