Prime Esperienze
2 - Paola la mia amichetta del cuore
di stinf
09.03.2021 |
12.778 |
51
"Ho suonato il campanello di Paola e lei ha aperto subito..."
CAPITOLO 2 Era l’estate del 1969, un periodo della mia vita sessuale che non dimenticherò mai, avevo da poco perso la verginità grazie al mio datore di lavoro, il signor Aldo, e stavo scoprendo che il sesso per me stava diventando molto importante, scopavo con lui due o tre volte la settimana, anche se l’avrei fatto tutti i giorni e anche più di una volta al giorno, ma mi dovevo accontentare.
Era il mese di agosto ed erano tutti in ferie, meno una decina di operaie che dovevano finire una produzione, io che ero diventata impiegata e persona di fiducia, andavo tutte le mattine alle 8 ad aprire la fabbrichetta e poi a zonzo per il paese, il signor Aldo veniva tre volte la settimana, mi avvertiva e io gli preparavo il pranzo, lui arrivava alle 11 controllava la produzione, poi veniva in casa a mangiare e dopo pranzo a letto con me. Ci facevamo delle bellissime scopate, lui era bravissimo nel farmi godere, insomma un vero sballo sia per me che sotto la guida di un uomo esperto imparavo ad essere una vera vacca, e per lui che si scopava una ragazzina di 16 anni.
Però io mi sentivo sola mi mancava la mia amichetta Paola, avrei voluto raccontargli tutto, confidarmi con lei raccontargli come scopavo, come leccavo il cazzo e il culo del mio amante, farla morire di invidia. Avrei voluto andare con lei per negozi a spendere un po’ di soldi che il signor Aldo continuava a versarmi in banca, sia perché ero lì il mese di agosto ad aprire e chiudere la fabbrichetta, e sia per i generosi versamenti che mi faceva come regalini. Poi finalmente è arrivato settembre e Paola è ritornata, ci siamo viste una sera prima di cena e ci siamo date appuntamento per il sabato pomeriggio, visto che aveva la casa libera sarei potuta rimanere anche la notte.
La signora Ada il venerdì mi ha telefonato in ufficio avvisandomi che si sarebbe fermata al lago ancora 15 giorni e che se non mi dispiaceva di continuare come al solito. Io ero felice, avrei continuato a scopare con suo marito, sono subito andata in ufficio del signor Aldo a dargli la buona notizia.
_ “Domani a che ora vai al lago da tua moglie” gli ho chiesto.
_ “Penso di partire domani mattina, stasera ho una cena con dei clienti”.
_ “No vai via domani pomeriggio dopo che abbiamo scopato, io vengo da te alle 10”.
_ “Va bene” mi ha detto senza aggiungere altro, e io sono uscita dall’ufficio.
Il sabato mattina alle 9,30 sono andata a fare la spesa, avevo indossato un bel vestitino corto, quello che mettevo quando andavo in discoteca, ero senza reggiseno e con un paio di mutandine minuscole, quella mattina volutamente non mi ero fatta il bidet, penso di essermi bagnata già quando facevo la spesa, avevo una voglia matta di fare delle porcate per poi ricordarmele quando mi facevo i ditalini e raccontarle a Paola, alle 10 ero a casa del signor Aldo, lui era in sala con i suoi documenti, indossava una vestaglia e sotto era nudo, sfogliava le carte ma continuava a guardarmi, io nel frattempo mi ero tolta il vestito per non sporcarlo ed ero in mutandine mentre preparavo il pranzo, alle 11 il mangiare era pronto, lui si è seduto a tavola ed abbiamo pranzato e alle 11,15 eravamo in camera da letto.
Si è seduto sulla sponda del letto, io gli ho sfilato la vestaglia e l’ho fatto sdraiare con le gambe penzoloni, poi mi sono inginocchiata e mi sono messa a leccarlo, il cazzo era moscio, io sono partita dalle palle le ho succhiate e morsicate, poi sono risalita con la lingua e quando sono arrivata alla sua cappella il cazzo era bello duro, ho spalancato la bocca e me lo sono infilato in gola più che potevo facendomi venire dei comati di vomito. Me lo sono fatto andare su e giù nella mia gola e lui ad un certo punto non ha più resistito e mi ha riempito la gola di sperma, e io l’ho ingoiata fino all’ultima goccia.
Mi sono coricata sul letto e lui mi ha abbracciata e baciata a lungo, poi mi ha sfilato le mutandine e si è coricato tra le mie gambe, con le mani mi ha aperto la figa e si è messo a leccarmela partendo dal buco del culo e arrivando fino al clitoride. Io pensavo che quel mattino non mi ero lavata ed aspettavo una sua reazione, ma lui ha continuato a leccare e io a godere. Mi ha poi infilato due dita in figa e preso il clitoride tra le labbra, mi ha pompata e leccata e io sono partita.
Ci siamo alzati e siamo andati in cucina e io ho preparato il caffè e una volta bevuto siamo tornati a letto, lui ha subito cercato di venire tra le mie gambe e scoparmi, ma io gli ho detto che volevo ancora essere leccata e avevo voglia di un 69 con lui sopra di me. Mi è venuto a cavalcioni e io ho preso il suo cazzo in bocca mentre lui mi leccava la figa, poi con le mani gli ho accarezzato i testicoli strizzandoglieli bene, lo sentivo godere, poi con le mani gli ho allargato le chiappe e gli ho guardato il buco del culo, poi gli ho passato il dito sopra e lui ha sussultato. Mi sono tolta il cazzo di bocca ho alzato la testa più che potevo e l’ho tirato verso di me, così sono arrivata a posare la mia lingua sul suo sfintere, prima l’ho leccato tutto in torno e poi mi sono dedicata alle crespe del suo buco leccando e stuzzicandole con la punta della lingua, lui era tutto un sussulto di piacere. Poi con la punta della lingua ho cercato di penetrarlo ma era troppo stretto, l’ho inumidito bene e sono tornata a prendere il cazzo in bocca, poi ho puntato il dito indice sul suo buco ed ho spinto, ho trovato un po’ di resistenza ma io ho continuato a spingere infilandoglielo tutto dentro, prima ho fatto girare la punta del dito nel suo intestino, poi sono andata se e giù con il dito inculandolo, e quando ho sentito che non era più stretto come prima ed era rilassato, all’indice ho aggiunto il medio e l’ho inculato per bene con due dita mentre lui continuava a leccarmi la figa, e alla fine siamo partiti tutti e due, ho sentito il suo sperma sulla lingua e poi scivolarmi in gola.
Voleva alzarsi e andare via ma io gli ho detto che non mi bastava la sua lingua volevo il suo cazzo in figa, e dopo esserci riposati sul letto io gli ho leccato e mordicchiato i capezzoli prima delicatamente e poi con più forza, mentre con la mano lo segavo. Quando è stato bello duro mi ha fatto inginocchiare, mi è venuto dietro e mi ha messo il cazzo in figa, mi ha presa per i fianchi e mi ha pompata come un forsennato, io sono ancora partita due volte e alla fine è venuto anche lui sborrandomi sulla schiena.
Io mi sono rivestita senza lavarmi, mentre lui ha fatto la doccia, gli ho chiesto di accompagnarmi in macchina da Paola e quando ci siamo salutati mi ha detto:
_ “Pensa se stasera mia moglie vuole scopare” io mi sono messa a ridere e lui se ne è andato.
Ho suonato il campanello di Paola e lei ha aperto subito.
_ “Ci è quello che ti ha accompagnata da me”.
_ “Il mio datore di lavoro, te l’ho detto che oggi avrei lavorato al mattino”.
_ “Tu non me la racconti giusta, su entra”.
Sono entrata e siamo andate in giardino vicino alla piscina ci siamo spogliate nude e sdraiate sull’enorme lettino quasi abbracciate e poi ho chiesto a Paola di raccontarmi cosa aveva fatto al lago. E lei ha iniziato elencandomi una serie di ragazzi, e alla fine dell’elenco mi ha detto:
_ “Li ho spompinati tutti”.
_ “Ma saranno una quindicina” gli ho detto stupita.
_ “Per l’esattezza 16, e li ho spompinati diverse volte”.
_ “Ma no non ci posso credere”.
_ “Alla fine mi chiamavano la succhia cazzi, ma a me non fregava niente, lo sai da quel giorno che ho fatto quel pompino in macchina provo un gusto morboso e quando li pompo mi stimolo il clitoride e quando bevo la sborra raggiungo l’orgasmo e parto”.
Ero allibita non me lo sarei aspettato da Paola questo comportamento, e lei ha continuato a raccontarmi i particolari, una sera ne aveva cinque in fila e se li è fatti tutti, e mentre raccontava una porcata dietro l’altra io ho infilato una mano tra le sue gambe, lei le ha aperte e io mi sono trovata in mano la sua figa bagnatissima, ho passato il dito sul clitoride turgido e l’ho massaggiato, lei ha continuato a raccontare e alla fine ha raggiunto l’orgasmo, poi ci siamo limonate e Paola mi ha preso un capezzolo in bocca e a sua volta mi ha infilato le dita tra le labbra della mia figa bagnatissima, e si è messa a stuzzicarmi il clitoride, ma dopo un po’ gli ho preso le dita le ho spostate e me le sono infilate in figa. Lei è rimasta un po’ interdetta ma poi mi ha pompata cercando di infilarmele dentro più che poteva e io sono partita.
_ “Non ci credo voglio sapere tutto, con chi l’hai fatto”.
Io prima l’ho fatta giurare e poi gli ho raccontato tutto per filo e per segno senza tralasciare niente, il racconto è durato un’ora e mezza interrotto tante volte dalle sue domande. Lei era contenta per me ma nel frattempo moriva di invidia, anche lei aveva voglia di scopare ma tra tutti quelli che aveva spompinato non ce n’era uno che dopo essere partito avesse ancora il cazzo duro, anzi venivano tutti come dei conigli, glie lo mettevano in bocca e dopo 30 secondi partivano.
Abbiamo mangiato la solita pizza e poi siamo andate a letto, abbiamo continuato a raccontarci i particolari delle nostre avventure per delle ore poi tutte e due eravamo vogliose, Paola mi ha chiesto se ci facevamo un 69, io ero abbastanza soddisfatta dalle dita che mi avevano scopata, ma lei ne fremeva e deluderla mi dispiaceva e poi farmela leccare da una donna… e Paola la leccava veramente bene. Mi è venuta sopra e si è sistemata bene sopra di me e ha tuffato la testa tra le mie gambe ed ha iniziato a leccarmela tutta, io ho tenuto le braccia sulle sue gambe in modo d’avere le mani libere e toccarla mentre la leccavo. Paola ha subito schiacciato la figa sulla mia bocca, io gli ho preso il clitoride tra le labbra e con la lingua l’ho leccata facendola sussultare di piacere e poi lei è partita. Le pareti della sua figa si sono inumidite dei suoi umori e io non mi sono persa una goccia di quel succo dolciastro, poi la mia lingua è andata sul suo buco ancora vergine e l’ho leccata a lungo mentre con le mani libere le ho aperto le chiappe e le ho accarezzato la sua bellissima rosetta anale, il mio dito passava sulle sue crespe e lei sussultava di piacere, ho spostato il dito tra le labbra della figa per inumidirlo, ho risucchiato nuovamente il clitoride tra le mie labbra, mentre con il dito umido sono entrata leggermente nel suo ano. Paola godeva e la sua lingua sul mio clitoride mi faceva impazzire, ho spinto ancora leggermente il dito nel suo ano, le nostre lingue leccavano i clitoridi e quasi contemporaneamente abbiamo raggiunto l’orgasmo e siamo partite.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.